Ministoria: Buon Vino in Francia

[Dmax]

Come diavolo hai fatto a fare questa immagine? Intendo l'inquadratura...

[simoni92]

Vai vino fai saltare il banco!!!!!!!!!!!!!!

[simoni92]

Ha ruotato la telecamera con ALT ed il mouse.

[Dmax]

Sì ma a em non vien mai la telecamera laterale , lo stesso vale per la foto nella crono di Landis , come hai fatto?

Scusate l'O.T ma è una curiosità...

[simoni92]

A me se tieni premuto ALT e il tasto destro e nel frattempo muovi il mouse riesci a fare una rotazione di 360°

[Dmax]

ok grazie , riproverò...

[Gensi]

Dai, se Vino non crolla recupera minuti pesanti...Ullrich potrebbe pure andare al gancio.

[StephenRoche]

Per DMax: Ti ha già risposto Simoni per me..... non ho alterato l'immagine con ritocchi vari, la ho presa proprio così dal gioco ruotando la telecamera. Non è difficile, se ci sono riuscito io................

E siamo sulla cima del Croix de Fer, dove Vinokourov transita solitario primatista.

Dietro, come sempre quando attacca uno dei grandi, il gruppo reagisce aumentando l'andatura. Molti hanno perso contatto, qualcuno si ricongiungerà in discesa, altri arrancheranno fino al traguardo.

Discesa verso il Mollard. Vino giù a manetta, gli altri dietro trainati da Ullrich, che non è un maestro in discesa. E Vino guadagna.........

Mentre in salita sei spesso vicino agli altri, ti confronti, studi le pedalate, la condizione, senti la strada e la gente intorno, in discesa sei solo e basta. Intorno, le montagne raccontano la loro storia, parlano dei tempi che sono stati, di altri come te che hanno pagato la stessa fatica per domarle. Ora Vino è solo tra i boschi, le cime, i ponti che superano il mormorio dei fiumi. Solo con se stesso, cerca nei sussurri e nei silenzi del mondo intorno le ispirazioni, le storie, i ricordi di eroi passati che hanno scritto le loro gesta sulle Alpi. Merckx, Coppi, Bahamontes, Pantani........ ognuno di loro è con lui e gli racconta la propria pedalata, che ancora riecheggia tra questi silenzi. Vino ascolta, ascolta e spinge sui pedali, sempre più forte!!!!!

Sembra ancora di sentire l'eco delle radioline che tanti anni fa annunciarono con la voce di Ferretti:

"Un uomo è solo al comando.......la sua maglia è bianca e celeste.......... il suo nome................"

Poi, inizia la salita del col du Mollard. La gente accoglie con un boato il fuggitivo, sono in tantissimi, si aprono al passare dei ciclisti come un solo organismo vivente.

Anche sulla cima del Mollard Vino passa in testa. Poco più di due minuti di vantaggio su Ullrich e compagnia.

[Camenzind]

Vai Vino!! Che attacco, che grande...

[Gensi]

Vinokourov come Coppi

[simoni92]

Vai Vino se vincerai,

il "Crucco" distruggerai!

[StephenRoche]

La lunga discesa che porta all'ultima asperità termina. Il gruppo si presenta alla salita finale con questa situazione:

Mentre Vino pedala in solitaria, dietro Rogers inizia davanti e sfrutta le ultime energie per una tirata sui primi tornanti.

Poi si accoda e lascia che siano altri a dettare l'andatura. E' Ivan Basso a mettersi in testa.

Lo strappo è evidente. C'è una netta differenza tra il ritmo di Rogers e quello di Basso. Il primo a cedere è Moreau.

Poco dopo, Gutierrez Cataluna, Leipheimer e Danielson.

15 all'arrivo:

Sembra evidente che dietro vanno di più. Vino paga lo sforzo del Croix de Fer, e quelli di ieri sull'alpe d'Huez e dell'altro ieri sul Col de la Sentinelle. Non si può attaccare sempre e pensare di avere energie infinite, purtoppo. Però resiste, il buon Alexander.

"Come va, ne hai ancora?"

"Poco, ma ne ho...... anfanf"

"Dietro vengono su forte, non mollano! Proviamo a vedere se almeno la tappa riusciamo a salvarla. Dai Ale!! DAIIIIII!!!!!"

"Fancxxo, ........puf...... non scoppiano mai quelli.......anfanf"

[-Gigilasegaperenne-]

Bellissimo racconto!

Solo un appunto, che per altro non riguarda la tappa in se ma la sua presentazione. Il versante della Croix-de-Fer scalato nella tappa di La Toussuire del 2005 non è quello di Barrage du Verney, che è invece, per intenderci, quello da cui si scende quando si arriva all'Alpe d'Huez. Il versante scalato era invece quello di Saint Etienne de Cuines, 22 km al 7% di media, versante non inserito nell'archivio di salite.ch, ma solo in quello di cyclingcols.

[Dmax]

Acc...da dietro vengon su forte...

[StephenRoche]

Grazie Gigi per l'appunto!

Altri cedimenti dietro!!! Rogers e Landis. Restano in quattro, Ullrich, Basso, Valverde e Mancebo

Poi, all'improvviso:

"ALE! ALE! ULLRICH!!!!!"

"Cosa? E' scoppiato......... anfanfanf"

"No Ha attaccato!!"

"Ma porca ............"

E subito dietro, Ivan Basso.

10 al traguardo:

Dopo la notizia dell'attacco di Ullrich, Vino ha staccato l'auricolare e lo ha gettato via! Ha abbassato la testa e ha ricominciato a pedalare guardando fisso davanti. Dietro salgono forte, ma la battaglia di Ale ora è con se stesso, alla ricerca di energie e forze che DEVE trovare. Il Tour forse non lo vincerà, ma oggi, vuole essere lui il re.

Muri di folla sulle ultime rampe ci vuol coraggio a buttarsi in mezzo senza rallentare

4 al traguardo e ancora resiste Vinokourov

[Dmax]

Minghia che tensione! Ottimo racconto Stephen!

[StephenRoche]

2 al traguardo!!

Ultimo chilometro

E finalmente sul traguardo!!!!!

Un uomo solo al comando.........la sua maglia è bianca e celeste, il suo nome oggi è ALEXANDER VINOKOUROV

Troppo stanco anche per esultare, Vino anticipa di poco sul traguardo Basso ed Ullrich, con il varesino che si aggiudica lo sprint per il secondo posto

L'ordine di arrivo

e la generale. Per Ullrich ormai vittoria in tasca, per Vino podio sicuro, sarà lotta per il secondo posto. A meno di miracoli.....

e per Scarponi la maglia di leader GPM rimane, anche se Evans si è pericolosamente avvicinato

E infine la foto del giorno, emblematica, Vinokourov solo al comando, ma Ullrich che non cede e si mantiene vicino. Vino è il più forte, ma non abbastanza da sovvertire l'esito della Grand Boucle...........

[Leonida il Re]

bella storia

[Wanka84]

grandissimo stephen

[CicloPolizzi]

Bella vittoria! Rimane la tappa di Morzine...speriamo che Vino non sia troppo stanco

[JacoMessapico]

Che racconto angosciante!

[StephenRoche]

18° tappa

Le ultime salite, le ultime energie!

Il profilo della 18° tappa sarebbe già di per se sufficiente a proporre forti emozioni. Se ad esso si aggiungono le inevitabili scorie derivanti dai due giorni di saliscendi appena trascorsi, se ne deduce che la tappa odierna è più una prova di resistenza che di forza. Vincerà chi ha avanzato più energie, chi magari nei due giorni precedenti ha giocato un po' al risparmio. Da questo punto di vista Vinokourov dovrebbe vivere oggi una giornata di sofferenza, ha dato tantissimo nel tentativo di far saltare il banco, ed ha raccolto poco in proporzione. Attendiamo questa tappa anche con un po' di apprensione, ma la speranza è di poter comunque portare a casa un altro buon risultato.

Ed ecco la tappa:

Nomi importanti, su tutti il Col de la Colombiere, più volte scalato nei Tour degli ultimi 50 anni; eccone i dominatori

1960 : Fernando Manzaneque (Esp)

1968 : Barry Hoban (Gbr)

1975 : Vicente Lopez-Carril (Esp)

1978 : René Bittinger (Fra)

1980 : Ludo Loos (Bel)

1982 : Jean-René Bernaudeau (Fra)

1983 : Jacques Michaud (Fra)

1984 : Jérôme Simon (Fra)

1985 : Luis Herrera (Col)

1987 : Eduardo Chozas (Esp)

1990 : Thierry Claveyrolat (Fra)

1991 : Thierry Claveyrolat (Fra)

1994 : Piotr Ugrumov (Let)

1997 : Richard Virenque (Fra)

2000 : Marco Pantani (Ita)

2002 : Mario Aerts (Bel)

Su questa ascesa, nel 2000, si ricorda il canto del cigno del Pirata, che tentò un attacco impossibile partendo da lontanissimo. Era la 18° tappa, Marco andò in avanscoperta sul col de Saisies, si ritrovò solo anche sulla vetta del Colombiere, ma il traguardo era ancora troppo lontano, più di 60 km. Venne ripreso da Armstrong e dal gruppo e poi cedette, più mentalmente che fisicamente, arrivando con 14 minuti di ritardo al traguardo e ritirandosi a fine tappa.

[StephenRoche]

La località di arrivo, Morzine, pur essendo un paese di poco più di 2000 abitanti è molto nota ovunque come stazione per gli sport invernali.

[Camenzind]

Sempre strepitoso il buon vecchio mario

[StephenRoche]

Oggi, tutta la Astana lascerà il proprio segno sulla corsa!!

Con queste parole il DS Spairani ha aperto l'analisi tecnica della tappa insieme ai suoi. Poi, nel dettaglio, tutte le disposizioni, precise e senza margine di errore. Le scopriremo strada facendo.

La prima è anche la più ovvia: nel tratto iniziale in pianura, davanti i passisti, quelli che alle prime rampe si staccheranno.

E allora Davis, Etxebarria e De Kort si mettono a tirare il gruppo. Andatura sostenuta, non impossibile.

Nonstante ciò, qualcuno tenta di avvantaggiarsi. Uomini non di classifica, in cerca di momenti di estemporanea visibilità. Il loro vantaggio però rimane circoscritto grazie all'azione dei nostri. Si arriva ai piedi del Col de Saisies con questa situazione

Cambiano le pendenze, cambiano gli scenari, ma non cambia il colore delle maglie davanti. Ora è il turno di Baranowski, Beloki e Nozal. Ritmo alto, restano indietro in parecchi, ma gli uomini foriti reggono bene. Al fianco di Vinokourov rimangono Scarponi e Jaksche

Nelle primissime posizioni, si affaccia Ullrich. Vede la Astana così attiva e teme qualche azione da lontano, non vuole scherzi il padrone del Tour. eccolo al fianco di Vinokourov, i due non si guardano.

A un chilometro circa dal GPM, iniziano gli scatti per i punti. Evans parte e transita per primo, cattiva notizia per Scarponi.

Questa la situazione sulla vetta del Saisies

[StephenRoche]

Col de Aravis: sulle prime rampe, il primo attacco "serio". Lo lancia "DAVEMIR" Karpets!

Dietro, ancora Baranowski e Nozal a fare il ritmo. Beloki, che aveva speso parecchio sul Saisies, si è lasciato sfilare, per oggi il suo compito è finito.

L'azione di Karpets ha trovato parecchi emulatori nel gruppo, con Mayo, Julich, Gadret, Totschnig e Danielson che hanno tentato di raggiungere il russo. Solo Danielson però è riuscito ad avvicinarsi. A 3 km dalla vetta, un colpo d'occhio sulla sitauzione

Karpets valica per primo l'Aravis.

Situazione in vetta:

Subito dopo lo scollinamento anche Baranowski e Nozal hanno lasciato il gruppone, esausti. Ottima la loro prova, hanno fatto la loro parte!

E dopo la lunga discesa iniziano le rampe del Colombiere. Anche Scarponi e Jaksche non reggono più. Prima si stacca l'abruzzese, poi il tedesco.

[StephenRoche]

Il gruppo affronta il Colombiere su andature moderate!! La T-Mobile, su ordine di Ullrich, tiene ritmi bassi. Davanti Karpets e gli altri fuggitivi aumentano il divario.

Dietro invece, Jaksche dimostra di essere un ciclista con i controfiocchi. Approfitta del rallentamento generale, e rientra in gruppo.

Non contento di ciò, il buon Jorg risale il plotone e si pone in testa a dare un po' di brio all'andatura!!! GRANDE JORG JAKSCHE

Sul Colombiere Karpets passa per primo, Danielson a pochi metri.

Situazione in vetta

Discesa senza troppi rischi e poi una lieve salita: la Cote de Chatillon. Quanto basta perchè l'esausto Jaksche perda di nuovo contatto, questa volta definitivamente. Splendido oggi il suo lavoro.

E adesso, inizia il divertimento:

"Ale, ricordati cosa abbiamo deciso. Ora è il momento!!"

"Ma è sicuro? Non può essere così pollo, non ci cascherà mai........"

"Dammi retta provaci. Cosa ti costa?"

[StephenRoche]

E allora scatta il trappolone. A 3 km dalla vetta del Chatillon, Vinokourov si alza sui pedali e scatta. Uno scatto secco e bruciante. In poche pedalate è in testa al gruppo. Partendo da dietro, Ullrich risponde immediatamente e affianca il kazako. Lo supera, con uno sguardo di sfida, e poi prosegue nello scatto senza più voltarsi.

Sulla scia di Ullrich, partono tutti!!!!!! Gutierrez Cataluna, Popovych, Mancebo..........

....... e poi Basso, Leipheimer, Valverde.

E Vinokourov? Non appena Ullrich lo ha passato, si è rimesso a sedere ed ha ripreso posto nei ranghi del gruppo. Ha affrontato la salita a buona andatura, ma senza forzare oltre il limite. Ha concesso ad Ullrich non più di 30 secondi. Perfetto, come previsto.

Davanti Ullrich ha forzato parecchio, convinto di stroncare Vinokourov e dimostrare finalmente che è lui il più forte.

Quando, a 100 metri dalla vetta, il suo ds gli ha urlato per la settima volta di fermarsi nell'auricolare, Ian lo ha finalmente sentito.

"Dove ca...o vai? Ma non ti accorgi che ti ha preso in giro?? Mancano ancora quasi 40 km, dove vuoi andare???"

"pufpuf.......... Ma dov'è Vino.......... anfanf............lo ho staccato???"

"No, testone!!! Si è fermato appenalo hai passato!!!! Tra cinque minuti lo rivedi, ti viene a prendere in discesa! Sveglione!!!!"

E infatti.............

nella discesa Vinokourov tira le reti e raccoglie tutti i pesci. Pesca molto abbondante oggi

Prima il gruppo con Valverde, Mancebo, Leipheimer........

E poi Kaiser Ian, Basso e Pereiro

Quando Vinokourov si affianca, Ullrich lo trapassa con lo sguardo!

"F..k you" l'unico commento della maglia gialla. Vinokourov gli strizza l'occhiolino

[StephenRoche]

E si arriva alla salita finale, Col de joux Plane.

Ullrich schiuma rabbia, non riesce nemmeno ad aspettare il primo tornante. Scatta subito

Basso gli risponde con autorità, lo affianca e lo supera. anche Vinokourov questa volta non si tira indietro e reagisce con prontezza.

Da dietro, risale rapidamente anche Francisco Mancebo, uno dei più in forma in questa tre giorni alpina.

Lo scatto di Mancebo è il più efficace. Supera tutti e si porta in testa

Basso e Vinokourov rispondono, Ullrich capisce di non poterselo permettere, andrebbe in crisi. Sta pagando gli sforzi della salitella precedente, ed è in difficoltà. ULLRICH PERDE CONTATTO DA VINOKOUROV E BASSO.

Il ritmo è forsennato. Mancebo raggiunge Karpets, che qui termina la sua fuga solitaria. Vinokourov e Basso, subito dietro, incalzano.

6 km alla vetta:

[StephenRoche]

Vinokourov sale, sale, sale sempre più. Mancebo raggiunto!!!

E SUPERATO! Ancora una volta, VINOKOUROV SOLO AL COMANDO!!!!!!

3 alla vetta:

In vista della cima, Vino trova anche le forze per un ultimo scatto.........

.... e poi si catapulta in discesa!!!