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[STORIA CYM06 - ATHOS] La storia non si ferma, continua...


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Top Posters In This Topic

Ma tu sul traguarda hai scritto Mazda.....

Si perchè ho installato lo sponsor kit di JackyDurand presente nel pack Ita!

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6° TAPPA: Villach-Treviso

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La serata di ieri è stata un susseguirsi di telefonate e sms di grabde felicità da parte di sponsor ed amici...il Pres Miller è soddisfatto della seconda vittoria nel Giro ma punta in alto, alla vittoria finale. Speriamo di non deluderlo: si sa d'altronde come sono fatti questi russi! :twisted:

Da qui in avanti, per cinque tappe sarà calma piatta, fin troppo noiose...pioverebbero critiche al Giro ma se lo sguardo va alle successive tappe viene da rimangiarsi tutto: saranno tappe impressionanti, anche per i più forti ci sarà da penare!

La maglia è sulle spalle di Biso...meglio lasciare riposare la squadra oggi: la mossa si chiama Giovanni Visconti che si lancia in un tentativo con un gruppetto bene assortito:

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Ne fanno parte: Leben, Kemps, Visconti, Inaudi, Gritters, Ascani, Da Cruz, Bodrogi e Giallorenzo.

Passano i kilometri e si capisce che, quest'oggi, il gruppo non ha intenzione di penare: la fuga andrà in porto. Nervoso studio la tattica migliore per Giovanni. C'è uno strappetto ai -11 kilometri; roba da poco ma si può inventare qualcosa: sono troppi i velocisti in gruppetto: Gritters su tutti.

E così Giovanni si alza sui pedali ed attacca, con lui c'è il bravo Luca Ascani della Naturino Sapore di Mare...

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20, 25 secondi...il vantaggio non cresce, ce la faranno???

I kilometri all'arrivo sono agli sgoccioli: dietro si organizzano i più veloci: parte lo sprint; li vedono e davanti sentono il fiato sul collo: Ascani non collabora e Visco non riesce a levarselo di dosso; ha solo una scelta: ANTICIPARE!!!

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Guarda avanti Giovanni, non voltarti indietro...la fatica copre il suo volto, l'acido lattico scorre a fiumi, le gambe son dure, la testa regge finchè dalle retrovie il tedesco Leben non spunta a doppia velocità...

Aria di beffa!!!

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Ascani è al gancio, il gruppetto dietro non può riprendere Visconti: ma Leben non si ferma, Gio lo guarda sfilare e resta senza parole...un groppo alla gola troppo duro da mandar giù, avrebbe voglia di piangere ma non lo farà; è forte, un combattente, sa che il futuro è suo, è arrabbiato ma gli passerà...deve passare...

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1 Christian Leben WIESENHOF - AKUD 5h12'59

2 Giovanni Visconti GAZPROM - SACLA' s.t.

3 Nicolas Inaudi COFIDIS, LE CREDIT PAR TELEPHONE s.t.

4 Aaron Kemps ASTANA s.t.

5 Luca Ascani NATURINO - AURUM HOTELS s.t.

6 Kyle Gritters HEALTH NET - MAXXIS s.t.

7 Laszlo Bodrogi QUICKSTEP - INNERGETIC s.t.

8 Carlos Da Cruz TEAM TINKOFF s.t.

9 Mario Giallorenzo CREDIT AGRICOLE s.t.

10 Claudio Corioni FRANÇAISE DES JEUX + 2'23

La nota meno lieta è rappresentata da Niemiec, il polacco va in tilt e prende 8 minuti...d'ora in poi si dedicherà interamente al capitano! :blink:

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Per non stressarvi con le noiose tappe piatte stile tavolo da biliardo vi posterò i risultati: avendo tralaltro simulato per la smania di assistere alle epiche sfide delle salite, tornerà quindi la "tappa vista da Cassani" ed al "processo alla tappa" gli opinionisti si sbizzarriranno. Siete curiosi di finire dritti all'inferno??? :twisted::blink::blink:

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7° TAPPA Treviso-Mantova

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1 Enrico Gasparotto GAZPROM - SACLA' 4h04'30

2 Claudio Corioni FRANÇAISE DES JEUX s.t.

3 Danilo Napolitano RABOBANK s.t.

4 Elia Rigotto DISCOVERY CHANNEL s.t.

5 Mauro Santambrogio LAMPRE - FONDITAL s.t.

6 Mirko Lorenzetto TEAM MILRAM s.t.

7 Giosue Bonomi NATURINO - AURUM HOTELS s.t.

8 Christopher Sutton GAZPROM - SACLA' s.t.

9 Koldo Fernandez CREDIT AGRICOLE s.t.

10 Allan Davis PREDICTOR - LOTTO s.t.

8° TAPPA Mantova-Bologna

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1 Enrico Gasparotto GAZPROM - SACLA' 4h09'31

2 Pierrick Mondillon ACQUA & SAPONE - CAFFE MOKAMBO s.t.

3 Fabio Sacchi TEAM MILRAM s.t.

4 Matthew White NATURINO - AURUM HOTELS s.t.

5 Vasily Kundenok COFIDIS, LE CREDIT PAR TELEPHONE s.t.

6 Claudio Corioni FRANÇAISE DES JEUX s.t.

7 Luca Ascani NATURINO - AURUM HOTELS + 54

8 Danilo Napolitano RABOBANK + 1'41

9 Paride Grillo T-MOBILE TEAM s.t.

10 Mauro Santambrogio LAMPRE - FONDITAL s.t.

9° TAPPA Bologna-Fidenza

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1 Mauro Santambrogio LAMPRE - FONDITAL 4h26'34

2 Elia Rigotto DISCOVERY CHANNEL s.t.

3 Davide Vigano QUICKSTEP - INNERGETIC s.t.

4 Paride Grillo T-MOBILE TEAM s.t.

5 Enrico Gasparotto GAZPROM - SACLA' s.t.

6 Danilo Napolitano RABOBANK s.t.

7 Simone Cadamuro BOUYGUES TELECOM s.t.

8 Claudio Corioni FRANÇAISE DES JEUX s.t.

9 Maximiliano Richeze WIESENHOF - AKUD s.t.

10 Ivan Ravaioli DISCOVERY CHANNEL s.t.

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Con la vittoria di oggi Santambrogio strappa la maglia ciclamino a Gasparotto! :ph34r:

10° TAPPA Cremona-Verona

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1 Mauro Santambrogio LAMPRE - FONDITAL 5h05'01

2 Elia Rigotto DISCOVERY CHANNEL s.t.

3 Christopher Sutton GAZPROM - SACLA' s.t.

4 Paride Grillo T-MOBILE TEAM s.t.

5 Maximiliano Richeze WIESENHOF - AKUD s.t.

6 Simone Cadamuro BOUYGUES TELECOM s.t.

7 Ivan Ravaioli DISCOVERY CHANNEL s.t.

8 Lorenzo Bernucci LAMPRE - FONDITAL s.t.

9 Mattia Gavazzi WIESENHOF - AKUD s.t.

10 Luca Paolini LAMPRE - FONDITAL s.t.

E' 2-2 la sfida tra Gasparotto e Santambrogio: le vittorie della Gazprom-Saclà nella corsa rosa salgono a quattro; ma ora si fa davvero sul serio. La prossima tappa è la cronometro di Verona, poi si sale...si sale...si sale... :blink:

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11° TAPPA: Verona-Verona

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Dalla città di Romeo e Giulietta si parte e...si arriva, dopo 39 kilometri di cronometro: una lotta contro il tempo che chiarirà meglio quali saranno i favoriti alla vittoria finale. Il veneto ha così la sua tappa, a Verona; si passerà sfiorando le sponde veronesi del Lago di Garda. Il lago più grande d'Italia, caratterizzato da una sponda bresciana, una veronese ed una trentina. Lo spettacolo è assicurato...se non lo faranno i corridori ci penserà la splendida cornice ambientale:

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Una breve asperità dove gli scalatori puri potranno difendersi e poi via in picchiata verso Verona, la "fatal Verona..." :twisted:

In caso Gazprom il morale è alto: abbiamo due bielorussi in grado di poter piazzarsi: Yuri Yazepchyk è un gregario forte ed affidabile, bravo in salita e a crono. Aliaksei Polushkin ha le carte in regola per strappare un gran risultato quest'oggi...il suo è infatti un tempo eccezionale, pochi potranno batterlo...

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Ci vanno vicini, vicinissimi Linus Gerdemann ed Ivan Basso. Il tedesco sembra essere in una condizione eccellente ma saranno le salite a decidere le gerarchie in casa Predictor, tra lui e Morris Possoni: nel frattempo vola in quel di Verona sfoggiando la maglia di campione nazionale a cronometro. Il varesino invece aspetta con ansia le salite, afferma infatti di non essere spaventato all'idea di scalare quelle vette terribili, anzi...

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In casa Liquigas l'attesa è per Stefano Usai, lo scalatore sardo ex Palazzago ha grosse ambizioni ma quest'oggi arranca. A proposito di Palazzago: Alessandro Bisolti è maturato moltissimo ed è determinato a non fallire, oggi giocherà in difesa ma anche a cronometro può piazzarsi. Scendere dallo scivolo per ultimo, in maglia rosa, è un gran vantaggio... Attenzione però a Vincenzo Nibali, il messinese vola quest'oggi...lotta tra lui e Polushkin!

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Questione di secondi...

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Secondi, nient'altro che secondi...

Mentre "Biso" brucia il polacco Szmyd spingendo forte su quel rapportone tremendo per lui, in un cielo blu intriso di luce...

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...Vincenzo Nibali taglia il traguardo di Verona e, quando transita dinanzi alla celebre Arena il cronometro lo incorona vincitore di giornata: STRAORDINARIO!!!

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Polushkin deve inchinarsi, è secondo. Poi Gerdemann e Basso.

Bravo Bisolti nel difendersi e giungere ottavo, splendido anche Rubiano Chavez che si piazza decimo. A completare la giornata positiva della Gazprom ci pensa Yuri Yazepchyk con il nono tempo assoluto.

CLASSIFICA DI TAPPA:

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CLASSIFICA GENERALE:

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Maglia ancora sulle spalle di Alessandro, di un soffio e domani....

domani...

ci sarà da soffrire... :twisted:

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La tappa vista da Cassani

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"Dicono che lassù in vetta ci si arrivi soltanto a piedi, che anche le macchine facciano fatica a salirci, è terribile, mai vista una salita così dura...cari amici, a due kilometri dalla vetta mi son dovuto fermare anche io, in tanti anni di bicicletta ho messo il piede a terra soltanto in circostanze particolari, in salita non sono mai stato uno scalatore puro e, diciamolo chiaramente, non ho più 20 anni e quell'incoscienza che li contraddistingue. Ho timore a nominarla questa salita...meglio farlo alla fine del racconto, quando la scopriremo meglio; ora partiamo dall'origine.

La sveglia è suonata presto anche per me, e suonerà di prima mattina anche per i corridori: la partenza è fissata nella bella Trento:

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Anche se ho paura che molti si daranno per malati...Si prosegue tra gli splendidi paesaggi trentini e si viaggia sul confine delle Prealpi Trevigiane; la prima è salita è storica. Storica perchè quassù è situato il celebre monumento ai partigiani caduti per mano dei nazisti nel '44, durante la Seconda Guerra Mondiale. Monte storico per gli abitanti del luogo...il MONTE GRAPPA:

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Sono venti kilometri quasi interminabili ma la pendenza media è inferiore al 7%: una salita dunque pedalabile che, affrontata a metà salita, servirà soltanto come rampa di lancio per alcuni coraggiosi, ma che potrebbe portare anche a sorprese...lo vedremo domani!

Da quassù si scende e si raggiunge il PIAN DI FUGAZZE, quasi 10 kilometri di salita al 7%, pedalabile...ma quando scollineranno qui i corridori inizieranno a sentire il cuore battere forte in gola, non tanto per la fatica, quanto per quella salita mostruosa! Si raggiunge l'abitato di Besenello ed il cartello indica 10 kilometri all'arrivo...sarà un gruppetto di una decina di corridori, 15 massimo a salire compatto. Svolta a destra ed eccola che si presenta con una rampa da subito micidiale, l'insegna dice -8,2 km all'arrivo: SCANUPPIA-MALGA PALAZZO. Ed il cuore batte subito forte...le prime rampe sono terribili, sempre sopra il 20%...

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La strada è un budello stretto che si inerpica tra le cave di Besenello...le Santelle lungo il percorso si sprecano, cè tempo di guardare negli occhi quelle Madonnine e pregare...pregare...pregare...

Arrivano poi due o tre mulattiere terribili, molti scenderanno dalla bici esausti, immagino la fatica dei primi, ma non voglio pensare alla sofferenza degli ultimi...qualche decina di metri addirittura al 45%!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :twisted::blink::blink:

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E' terribile, non scende mai sotto il 17%, le rampe ammazzano...nemmeno i tornanti danno respiro, anzi, proprio in prossimità di questi la strada si impenna ancor di più.

E' una salita da mountain bike, quando Zomegnan venne da me e me la presentò gli chiesi se fosse matto, nemmeno con il rampino da mtb la salita si ammorbidisce. Sta di fatto che, domani, 170 corridori soffriranno per noi, comodi seduti sul divano di casa a goderci uno spettacolo pazzesco. Tutti la temono, anche gli scalatori più funambolici: una cotta qui significherebbe dire addio al Giro, voleranno distacchi pesanti, sentiremo il loro ansimare anche noi in cronaca, ne vedremo la fatica e la voglia di scoppiare in lacrime distrutti...Non potranno pensare al giorno dopo, perchè la storia si ripeterà, non hanno speranza, sono scesi all'inferno...e solo i più forti potranno raggiungere il paradiso eterno!!!"

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Le salite ci saranno anche, ma quello che ha disegnato questo Giro (cioè quello che idea i percorsi per il gioco) sarebbe da mettere in galera! Le prime salite a metà della 2a settimana? Vergogna!

Comunque complimenti a Karpets per la presentazione, soprattutto dell'ultima salita :twisted:

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Le salite ci saranno anche, ma quello che ha disegnato questo Giro (cioè quello che idea i percorsi per il gioco) sarebbe da mettere in galera! Le prime salite a metà della 2a settimana? Vergogna!

Comunque complimenti a Karpets per la presentazione, soprattutto dell'ultima salita :blink:

Povero Pad, se vuoi glielo dico :twisted::blink:

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Il poeta... :wink2::mrgreen:

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12° TAPPA: Trento-Scanuppia Malga Palazzo

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7:30 di mattina

La sveglia suona per tutti all'Hotel Aurora di Trento, nella stanza 76 il sonno è destato da quell'odioso drin...ho dormito poco e lo ha fatto anche Ale; abbiamo passato del tempo al telefono delle camere per allentare la tensione e ci siamo riusciti subito, ma il sonno se n'era già andato da un pezzo.

Una notte con in testa quei tornanti terribili, la speranza che tutto vada dritto per il meglio...Il tavolo della colazione è imbandito, i ragazzi sono pronti ma il timore è che l'attesa possa logorarli; andiamo a riscaldarci...i meccanici curano i minimi particolari, niente è lasciato al caso; niente deve essere trascurato!

Un sollievo quando la bandierina a Trento si abbassa sventolando, la tensione scivola lungo le pedalate dei corridori e si scarica a terra, lungo la sottile linea bianca che divide l'asfalto. I primi km sono blandi, si parla in gruppo ed il discorso ricade sempre su quella mortale salita...Basso sembra essere tranquillo, Biso anche, Nibali sente la tensione, mentre Rujano è una maschera, difficile capire cosa passi per la testa del venezuelano.

La prima salita da affrontare è il Monte Grappa, della storia sul Grappa si è già parlato, oggi sarà un altra storia...saranno biclette trainate fin lassù, fin dopo l'Ossario, con quella discesa lunga e tecnica che si presta alle fughe dei più coraggiosi...

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A Tiziano Dall'Antonia andrebbe eretta una statua, o quantomeno un busto, di quelli che si trovano nei musei; sempre in fuga, con un coraggio da leoni...con lui anche Gavazzi e Luca Ascani. I tre non hanno alcuna chance ma per loro è già un successo mostrare la maglia e farsi vedere attraverso il tubo catodico. Chi non ha bisogno di mettersi in mostra è Josè Rujano...il venezuelano alla partenza non lasciava trasparire sensazioni, ma ora è chiaro che, nel suo intento sia chiaro che voglia provare l'impresa. Se ne va, Usai prova a seguirlo...

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Sul Grappa si formano più gruppetti: i Gazprom proteggono il leader tranquillo, in compagnia di Basso. Gerdemann, Gomez Marchante, Mancebo, Nibali...tutti corridori divisi una decina di metri l'uno dall'altro. E' ancora presto per creare allarmismi, la gara si deciderà sull'ultima salita; rischi zero in discesa e si lavora per un unico obiettivo!

Mantenere la maglia rosa...

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Il Grappa termina qui per i migliori...il gruppo è già allungato e ridotto alla spicciolata; la bagarre è già scattata, tant'è che anche le telecamere RAI si accendono in diretta e la voce di Auro Bulbarelli accompagna le splendide immagini che solo il ciclismo è in grado di donare agli sportivi. Giornate come queste sono da ricordare per una vita intera...

Vorrebbe non dimenticarla mai Stefano Usai! Il corridore sardo riprende Rujano e fila via dritto come un treno, Ascani non reggerà il suo ritmo e di li a poco si staccherà inesorabilmente...

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L'elicottero si alza e segue la corsa, ospite per queste tappe di montagna ci sarà il Ds "svincolato" :biggrin: Camenzind...ci teneva tanto il milanese a salire su quell'elicottero, a tracciare le mappe, dopo che aveva dedicato del tempo prezioso ad aiutare l'amico Karpets con Google Earth :biggrin:

Svolazzante su questi meravigliosi cieli può godersi l'immagine di un gruppo in discesa impegnato nel recuperare, come un pescatore con la rete, tutti i pesci-fuggitivi...

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Usai prosegue la sua impresa...che ricordi con Stefano; è cresciuto alla Palazzago, vecchia scuola...un lottatore nato, uno scalatore tanto piccolo quanto forte. Di lui come non ricordare quell'impresa al Giro dell'anno scorso, dopo quasi duecento kilometri di fuga, che tralaltro valse un Bisolti in maglia rosa. Ora i due si ritrovano, ma da nemici, e sarà dura dimenticare il passato, l'amicizia resterà ed è questo ciò che conta, Stefano è stato parte di noi e, dopo i miei corridori tifo per lui, se lo meriterebbe...

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Ma il Pian di Fugazze è duro, meglio forse non schiacciare troppo sul pedale dell'acceleratore per Usai, manca molto all'arrivo, nel frattempo i punti del gpm sono manna dal cielo e dietro Yuri Yazepchyk traina Bisolti e Rubuiano per la Gazprom, stanno per venir ripresi Gomez Marchante, Mancebo e Gerdemann. Mentre Ivan Basso è davanti, di una trentina di secondi, a bagnomaria!

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La discesa dura il tempo di uno schioccar di dita, il tratto che porta a Besenello sembra portare invece ad "ansianello"; la tensione accresce come in un thriller hollywoodiano, lo Scanuppia è li ad un passo, si vede quella rampa incredibile inerpicarsi tra le rocce appuntite e gli alberi quasi appesi nel nulla; la gente soffre per questi ragazzi dal cuore grande, immenso...pronti a regalare un'emozione da custodire nel cassetto delle celebri memorie; pronti a piangere per espellere il dolore pur di arrivare in cima...

Sono Ivan Basso e Vincenzo Nibali i primi a sfidare lo Scanuppia, senza paura si gettano a 180 battiti su quella mulattiera...Il varesino vuole far mangiare la polvere agli avversari e sale con una progressione fulminante, non è uno scalatore puro ma fa davvero paura quest'oggi. Vincenzino Nibali si avvantaggia di qualche metro, ma è giovane e potrebbe aver commesso un errore di inesperienza...

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Usai è riassorbito subito ed ora per il sardo ci sarà da stringere i denti, speriamo non abbia sprecato troppe energie: "Forza Stefano!"

Ivan prende in mano il controllo della situazione: Nibali scivola nelle retrovie, risucchiato dal gruppo Bisolti che sale del suo passo, ci sono anche Mancebo, Eltink, Rubiano e compagnia danzante. Ma attenzione: si muove Morris Possoni della Predictor; i belgi possono fare gioco di squadra con lui e Linus Gerdemann, ma devono stare attenti a non sbagliare mossa...

Impressionante serie di tornanti sempre sopra al 20%, ecco due rampe al 45%: terribilee!!!!!

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Si sale ai 6-7 all'ora, a tratti non si arriva nemmeno ai 5; è terrificante, i corridori sono fermi...è una lotta con sè stessi, se la testa regge allora reggeranno anche le gambe, altrimenti si può dire addio a questo Giro d'Italia. Mai visto nulla di simile...

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Il pubblico spinge qualche corridore, la giuria chiude un occhio, sa quanto sia dura questa mulattiera; capisce la fatica dei corridori, ma la gente la capisce ancor di più...il tifo è una sorta di ventata di benessere che maschera il dolore, una sorta di effetto Placebo; il caldo è torrido, persino il casco pesa e verrebbe voglia di lanciarlo dal dirupo per sentirsi più leggeri, per faticare meno...Gocce di sudore scendono come panni strizzati dall'arzilla signora ottantenne che osserva dal balcone di casa lo sforzo immane e commenta agrodolce: "Ma no ghe van gna su le macchine de li Santo Dio..." :wink2::mrgreen::biggrin:

E' incredula, in tanti anni di vita mai aveva visto passar dinanzi a casa sua il Giro d'Italia e mai li aveva visti scalare quel terribile sentiero, la "SALITA DELLA MORTE" come la chiamano qui...Nemmeno Padre Antonio si capacita e prega Dio perchè difenda il cuore forte dei corridori, lui che ama le biciclette e ricorda ancora i tempi eroici di Coppi e Bartali; lo pregano anche i corridori il buon Dio, ma tanti lo citano più volte nei ritornelli rabbiosi, improperi che non placheranno la fatica ma che persino Padre Antonio capisce e pregherà affinchè lassù qualcuno si tappi le orecchie.

E' gente tranquilla quella di Besenello, paese vicino a qui, nessuno si aspettava una manifestazione in pompa magna, nessuno credeva che il paese fosse tempestato di servizi tv e che fosse bardato a festa...vecchio paese...nemmeno al Santo Patrono c'è un simile ambaradam!!!

tutti su quei tornanti soffrono per loro, vorrebbero raddoppiare quantomeno le forze...c'è chi invece sale con un passo incessante e non si cura della fatica immane:

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Ivan Basso: il varesino anticipa tutti ed il suo vantaggio sale incredibilmente, dietro non c'è accordo e raggiunge in pochi kilometri un minuto e mezzo di distacco dal gruppo Bisolti. Morris Possoni non molla la presa ma è a cinquanta secondi da Basso. Tutto ancora può succedere sull'Everest dei ciclisti!!!

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Ad inseguire i due, mentre la nebbia scende a refrigerare e ad abbagliare la vista ai poveri corridori, c'è un gruppetto destinato a sfaldarsi; ne fanno parte:

Bisolti, Rubiano Chavez, Usai, Lowe, Nibali, Mancebo, Eltink, Gomez Marchante, Gerdemann e Rujano

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-5 all'arrivo e ancora un mare di fatica da fare...

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La pedalata di Basso è sempre voluminosa e bella, ma meno efficace dei primi kilometri, Ivan sente la fatica ma non ne vuole sapere di mollare. Anche Possoni è in calo, ma non sembra rischiare una crisi; crisi che potrebbe eliminare chiunque dalla classifica generale. Dietro, come previsto il gruppetto, mano a mano si sfalda. I primi a mollare la presa sono Usai, Nibali, Lowe ed Eltink. Il forcing di Rubiano Chavez sta mettendo alla frusta tutti...

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"Ale come va? Va bene il ritmo di Rubi???"

"Ca**o se è dura, lui ne ha più di me, vuoi lasciarlo andare?? Per me può riprendere anche Basso..."

"Non sprecare energie, pedala e non parlare adesso...lui resta con te fino all'ultimo kilometro, poi se mai gli mollo le briglie. Non mollare, non mollare!!!"

E' terribile, anche Mancebo crolla e comincia a salire a zig-zag...diviene pericoloso anche per moto ed ammiraglie...

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Che spettacolo, ma che fatica...una salita terribile, i corridori saltano come mine...i velocisti stremati si attaccano alle moto, altri salgono solo a spinte; attendono il volontario di turno per farsi accompagnare, con una mano sul fondoschiena...altri scendono dalla bici, c'è anche chi si aggrappa alle sporgenti rocce per rifiatare, il cuore vola a 180-190 battiti al minuto ed è un sentirlo in gola che fa pensare l'abbandono. Nessuno vuole mollare, anche se i ritardi a fine tappa supereranno l'ora e venti. Il tempo massimo è stato innalzato per non togliere di mezzo la metà dei corridori.

Milioni di appassionati sono incollati al teleschermo e gioiscono, si commuovono, soffrono...proprio come i corridori.

Basso e Possoni incarnano la passione dei telespettatori ma, attenzione, sta arrivando il tandem Gazprom: Rubiano è straordinario, guida Alessandro quasi mano nella mano, sale assieme a lui...lo guarda e capisce se deve aumentare di una pedalata o calare l'andatura. Il vantaggio diminuisce: Possoni è li ad un tiro di scoppio. Rubi avrebbe la gamba per scattare e lasciare tutti sul posto ma lotta tenacemente per il suo capitano in maglia rosa. Uno alla volta saltano anche Linus Gerdemann e Josè Rujano: il venezuelano forse ha speso troppo. Resiste stoico lo spagnolo della Rabobank Gomez Marchante che resta ad una decina di metri dalla coppia Gazprom!

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Forza ragazzi, resta un ultimo sforzo...un.................

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...Ultimo kilometro...

Un ultimo kilometro per noi, meno per Ivan Basso, tanti ancora per gli ultimi, scene da compassione...un ultimo kilometro di sofferenza, di sudore sul viso, di acido lattico nelle gambe, di bestemmie come rosari, di pianti dalla disperazione: forza ragazzi, tutta l'Italia, tutta Europa è con voi!

Ivan non si volta indietro...non ha la forza, vorrebbe tanto alzare le braccia al cielo per celebrare una vittoria storica, bellissima, probabilmente la più bella della sua carriera, ma non riesce a farlo, i nervi delle braccia son bloccati, i tendini rosso fuoco...ma è una vittoria straordinaria: SIGNORI...ALZIAMOCI IN PIEDI ED APPLAUDIAMO!!!

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Avrebbe voluto ma non ha potuto farlo, alla gente piace immaginarlo però così...a braccia alzato sullo Scanuppia, a Malga Palazzo, nella "salita della morte!"

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Dietro Biso fatica, il distacco aumenta e la maglia rosa sta per passare sulle spalle del ragazzo di Cassano Magnago:

"Ale, tranquillo, ora sali del tuo passo, lascio partire Rubiano...tranquillo, oggi limita i danni ma non ammazzarti, la strada è ancora lunga!"

Rubiano Chavez si alza sui pedali e sfoga la sua pedalata aggressiva, non ho voluto mollarlo prima, magari avremmo anche ripreso Basso ma certamente Alessandro sarebbe andato un pò alla deriva, meglio così...

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Grandissima prova del minuscolo scalatore colombiano...Biso affianca Morris Possoni, il veronese fatica, mentre Gomez Marchante resiste...la gente impazzisce e sono solo le transenne ad evitare che la passione rompa ogni argine rimasto.

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La maglia rosa ha ancora birra in corpo e sprinta con grande determinazione: SECONDO E TERZO; non c'è male, anche se il distacco inizia a pesare...

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La maglia scivola via...ma poco importa, le tappe dure non mancano, a partire da domani. Oggi abbiamo vissuto una pagina epica, da affiancare alla tappa di Oropa di Pantani, alle imprese di Coppi e Bartali, al Mondiale di Saronni...una pagina da staccare e conservare, nel cuore di ogni appassionato, nel cuore di ogni corridore. Anche la gente di Besenello d'ora in poi temerà di meno quel mostro, il parroco del paese si farà accompagnare dal nipote con la macchina, per meditare da lassù, per stare in contatto con colui che ha accompagnato i corridori nelle loro fatiche...L'anziana nonnina guarderà senza paura, dal suo balcone quelle vette. Besenello non ha più paura...........

Mi sono immedesimato talmente tanto nel raccontarvi questa tappa quasi da viverla direttamente, immagini che scorrevano davanti ai miei occhi l'una dopo l'altra, le grida della gente...spero abbia suscitato le stesse emozioni anche in voi! :wink2:

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1 Ivan Basso TEAM CSC 6h04'00

2 M. A. Rubiano Chavez GAZPROM - SACLA' + 1'34

3 Alessandro Bisolti GAZPROM - SACLA' + 2'11

4 Morris Possoni PREDICTOR - LOTTO + 2'33

5 José Angel Gomez Marchante RABOBANK + 2'48

6 Linus Gerdemann PREDICTOR - LOTTO + 4'30

7 Jose Rujano COFIDIS, LE CREDIT PAR TELEPHONE + 4'38

8 Vincenzo Nibali TEAM MILRAM + 5'35

9 Trent Lowe DISCOVERY CHANNEL + 5'46

10 Francisco Mancebo T-MOBILE TEAM + 6'16

11 Stefano Usai LIQUIGAS + 6'23

12 Theo Eltink ASTANA + 7'20

13 J. A. Benítez Román TEAM CSC + 7'36

14 Sylvester Szmyd RABOBANK s.t.

15 Tom Danielson TEAM TINKOFF + 7'52

16 Carlos García Quesada CAISSE D'EPARGNE - ILLES BALEARS + 8'32

17 Egoi Martinez TEAM CSC + 9'56

18 Koldo Gil TEAM CSC + 10'04

19 Yuri Yazepchyk GAZPROM - SACLA' + 11'32

20 Przemyslaw Niemiec GAZPROM - SACLA' + 12'44

Basso maglia rosa...Champagne su Malga Palazzo!

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1 Ivan Basso TEAM CSC 48h31'41

2 Alessandro Bisolti GAZPROM - SACLA' + 1'08

3 M. A. Rubiano Chavez GAZPROM - SACLA' + 3'26

4 José Angel Gomez Marchante RABOBANK + 4'10

5 Vincenzo Nibali TEAM MILRAM + 4'42

6 Linus Gerdemann PREDICTOR - LOTTO + 5'29

7 Morris Possoni PREDICTOR - LOTTO + 7'25

8 Jose Rujano COFIDIS, LE CREDIT PAR TELEPHONE + 8'26

9 Stefano Usai LIQUIGAS + 8'36

10 Tom Danielson TEAM TINKOFF + 9'29

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Bella cronaca e bella descrizione dave, come sempre, scusa se seguo poco ultimamente ma visto il poco tempo ho un pò perso il filo con le storie... :wink2:

Da segnalare una salita pazzesca!!! :mrgreen: però pure quà vince Basso! non è giusto....chillando.gif

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