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100a Liege - Bastogne - Liege


emmea90

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Un po' di riflessioni:

Valverde probabilmente era il piu forte insieme a Dan Martin ma ha aspettato troppo Gilbert credendo che quest'ultimo stesse benissimo come invece non stava ed in volata il murciano non poteva nulla con Gerrans.

Gerrans è stato fantastico,a ruota tutto il giorno per farsi vedere solo negl'ultimi 250 metri prima sfruttando la volata lunga di Valverde poi vincendo,Chapeau

Kwiatkowski ha fatto collezione di 3° posti quest'anno ma insieme a Valverde è stato il piu costante nelle classiche ma lo ricordavo piu veloce.

Gilbert non cosa ha avuto perchè tra Brabante e Amstel sembrava in formissima poi il 10° alla Freccia pensavo fosse dovuto alla posizione con cui ha approcciato il Mur ma mi sa tanto che non ne aveva dopo l'Amstel.

Gli Italiani:Caruso e Pozzovivo sono andati fortissimo soprattutto il lucano che se avesse seguito solo Caruso probabilmente avrebbe vinto perchè con Arredondo ha speso molto,Nibali non poteva nulla dopo il Saint Nicolas perchè in volata è fermo mentre mi aspettavo qualcosa di piu da Gasparotto che per come si era messa la corsa poteva ottenere qualcosa di buono.

Mi spiace un sacco per Rui Costa perchè ero curioso di vedere cosa avrebbe fatto ma anche lui sarebbe stato svantaggiato dalla poca selezione.

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  • Amministratori

Liegi... devo dire che un ultimo km così non l'ho mai visto in 20 anni di ciclismo e difficilmente lo rivedrò ancora.
Daniel Martin, il più forte. Aveva fatto la differenza ancora una volta - poi gli dei del ciclismo han deciso che forse, due liegi, sono troppe. Non è un caso che sia stato quello più coperto durante la gara, con il livellamento verso l'alto ormai si può fare solo una sparata e lui lo ha capito.
Gerrans vince quindi in volata una corsa che forse paga l'essere stata percorsa a tutta e un percorso che anticipando troppo la Redoute ha ridotto la possibilità di fare la differenza. Valverde più spregiudicato del solito - non è bastato.
Caruso e Pozzovivo, unici ad averci provato. Gli sono mancati 70 metri, 70. E non son finiti nemmeno a podio. Per la Rai comunque l'Italiano del giorno è Nibali per i soliti scattini alla cazzo di cane tra cui la trenata finale che non solo mette in difficoltà Gasparotto ma causerà poi anche il ricongiungimento. Ecco, l'Astana oggi è riuscita nella non facile impresa di correre col culo una corsa già chiusa.
Menzione per Kwiatowski: nelle classiche è già più forte di Sagan, chissà cosa può diventare - per Kreuziger, 7°, che può essere il valore aggiunto per una Tinkoff al Tour che potrebbe per la prima volta insidiare una Sky che anche oggi non ha funzionato (un corridore nel tempo massimo, al 70° posto)
Le altre notizie arrivano da Cunego che sembra essere tornato un corridore, mentre Andy Schleck si conferma non esserlo più già da tempo. Ora godiamoci il solito giro con una startlist di serie B, il ciclismo ad alti livelli come quello di oggi temo tornerà a luglio.

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Mi spiace molto per Caruso e Pozzovivo, erano anni che non vedevo dei ciclisti italiani così vicini alla vittoria! Per il resto Liegi veramente noiosetta, e quindi ancora più complimenti ai due italiani, altrimenti sarebbe stata corsa chiusa sino alla fine, la dimostrazione è nel fatto che non sono riusciti a pigiargli dieci secondi in 5 km perchè nessuno aveva le palle di rischiare

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Molto bene oggi gli italiani, Caruso e Pozzovivo sono stati a dir poco sfortunati che la Orica è riuscita a piazzare Weening a tirare, altrimenti avrebbero guadagnato quei 5 secondi fondamentali per arrivare... Comunque oltre al fatto che gli italiani sono usciti alla grande nella più dura e tattica delle classiche del nord da notare anche che i vari Nibali, Santaromita, ecc. sono stati lasciati allo sbando a metà strada, non si sapeva se dovevano tirare, andare in fuga o aspettare a giocarsi le carte all'ultimo, uno dei motivi per cui sempre più spesso le gare importanti rischiano di arrivare in volata è la mancanza di una tattica chiara... E mi sembra sia lo stesso motivo per cui gli italiani non brillano più come una volta.

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  • Amministratori

Io la butto lì. Una volta c'era la Coppa del Mondo per cui si facevano più classiche. Lo stesso Bartoli con Fiandre-Liegi, ad esempio. Meno specializzazione, più corsa, livello più alto. Il World Tour vale meno e premia più gli uomini da corse a tappe per cui ci si specializza di più sulla specifica corsa ed i risultati sono questi. Sarebbe bello vedere Sagan provare la Liegi, o Gilbert la Roubaix cose che oggi non possono più accadere. 

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  • Amministratori

Liegi - Bastogne - Liegi: le pagelline

Voto 10 a Christian Prudhomme: allontanando la Redoute ed inserendo una salitella finalmente si è vista una Liegi selettiva, eh? Non contento della scelta l'anno prossimo la Redoute sarà ulteriormente spostata. Nel tratto Liegi > Bastogne.

 

Voto 9 a Francesco Palma: centra il triplete con Purito. E la ciliegina la mette Caruso ripreso ai 70 metri. Quando passa i gatti neri si toccano le palle.

 

Voto 8 a Daniel Martin: non solo due canonizzazioni. Dopo quello che ha tirato all'ultima curva Papa Bergoglio oggi ha dovuto provvedere anche ad una scomunica.

 

Voto 7 a Damiano Cunego: 13° posto ad una liegi. Finalmente raggiunto l'obiettivo per cui si preparava negli ultimi cinque anni. Campione!

 

Voto 6 a Domenico Pozzovivo: la perde un po' come la Roma Maxima, staccato da Caruso (allora Valverde) e ripreso poi dal gruppo dei migliori. Insomma, l'immagine della felicità.

 

Voto 5 a Moreno Arredondo: insieme a Pozzovivo dimostra una delle più famose leggi della fisica. Che due nani da giardino in discesa non vanno per niente.

 

Voto 4 a Maxim Iglinsky: finisce la propria corsa in 63° posizione, dietro praticamente cani e porci. "Ciao, mi chiamo Maxim, ho vinto una Liegi e non so nemmeno io come ho fatto"

 

Voto 3 ad Enrico Gasparotto: "per due anni ho sempre vinto la volata del mio gruppo, vediamo stavolta". Enrì, tranquillo. Nun è successo.

 

Voto 2 alla Sky: un solo corridore al traguardo e in 70° posizione. "Chi cazzo ha dimenticato a Londra gli integratori"?

 

Voto 1 a Vincenzo Nibali: non era facile strappare il mongolino d'oro a Valverde, oggi l'ha vinto lui - e per distacco. Una condotta di gara senza senso, con due compagni. Prova a far la differenza ma non fa altro che dar fastidio a Gasparotto - prova ad attaccare in discesa non si sa perché. Mistero. Comunque per la Rai è l'italiano del giorno.

 

Voto 0 ad Andy Schleck: si stacca alla prima salita seria della giornata. Rimossa dalla carta d'Identità la professione "corridore". 

 

*Salvo Controllo Antidoping Positivo

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Io la butto lì. Una volta c'era la Coppa del Mondo per cui si facevano più classiche. Lo stesso Bartoli con Fiandre-Liegi, ad esempio. Meno specializzazione, più corsa, livello più alto. Il World Tour vale meno e premia più gli uomini da corse a tappe per cui ci si specializza di più sulla specifica corsa ed i risultati sono questi. Sarebbe bello vedere Sagan provare la Liegi, o Gilbert la Roubaix cose che oggi non possono più accadere. 

 

Giusto, ciò permetteva di allentare un pò il tatticismo sfrenato e c'erano corridori che si "buttavano" sui terreni a loro meno congeniali...

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bravissimi Caruso e Pozzovivo. Ho però l'impressione che il gruppo li tenesse comunque "a vista" e che, nonostante siano stati ripresi quasi alla fine, le loro possibilità non fossero molte.

 

Peccato per Dan Martin. Anche lui non so se avrebbe vinto perché da dietro arrivavano molto veloci, ma sarebbe stato probabilmente un bel fotofinish.

 

Bravo Gerrans. Confermato il paragone di Smec che lo accostava a Bettini come tipo di corridore (ovviamente fatte le dovute proprozioni). Questa volata di Gerrans ricorda un pò quella di Bettini al Mondiale di Stoccarda.

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Voto 3 ad Enrico Gasparotto: "per due anni ho sempre vinto la volata del mio gruppo, vediamo stavolta". Enrì, tranquillo. Nun è successo.

 

Tecnicamente è arrivato primo del suo gruppetto di tre corridori a 10", missà che questa volta ti ha fregato  :smilie_daumenpos:

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Secondo la mia teoria un corridore con il fisico di Arrendo, Pozzovivo, Rujano... (Rodriguez in discesa va già meglio) non può mai nella vita vincere una classica. Ultimo kilometro da brivido, mi sarei immaginato un Daniel Martin disperato fuori all'ultima curva dopo aver percorso 262 km indenne, ma alla fine ha vinto l'anno scorso, quindi c'è poco di commovente. Rodriguez è come se avesse vinto insieme a Rui Costa il mondiale di Firenze vista la dose di sfiga e al Giro non so che condizioni arriverà. Per il resto l'Astana ha corso da cazzara e dalla Bmc mi aspettavo di più, avere solo Sanchez nel finale al fianco di Gilbert non è bastato.

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Io la butto lì. Una volta c'era la Coppa del Mondo per cui si facevano più classiche. Lo stesso Bartoli con Fiandre-Liegi, ad esempio. Meno specializzazione, più corsa, livello più alto. Il World Tour vale meno e premia più gli uomini da corse a tappe per cui ci si specializza di più sulla specifica corsa ed i risultati sono questi. Sarebbe bello vedere Sagan provare la Liegi, o Gilbert la Roubaix cose che oggi non possono più accadere. 

 

su questo sono assolutamente d'accordo: il World Tour ha senso per avere una migliore startlist in corse come il Giro o la Tirreno, che ne hanno indubbiamente beneficiato, ma si poteva benissimo lasciare anche la cara vecchia Coppa del Mondo come traguardo individuale per i corridori che, come dici tu, invogliava anche a spaziare su più classiche (anche perché, se ben ricordo, per essere conteggiati nella classifica generale bisognava partecipare e portare a termine almeno 6 prove su 10, quindi se anche vincevi Amstel e Liegi ma non correvi nessun altra gara, non potevi competere per la Coppa. E quanto mi sarebbe piaciuto vedere anche il Merdy dei tempi migliori costretto a sporcarsi le mani con un Giro di Lombardia!)

 

Gerrans che batte Greipel come Bettini che batte Cipollini e Freire a Lucca. Non so voi, ma secondo me Gerrans per caratteristiche, tra gli attuali corridori è quello che più mi ricorda il Grillo.

 

Bravo Gerrans. Confermato il paragone di Smec che lo accostava a Bettini come tipo di corridore (ovviamente fatte le dovute proprozioni). Questa volata di Gerrans ricorda un pò quella di Bettini al Mondiale di Stoccarda.

 

ihihihhi... se permettete, con la Liegi di oggi mi tolgo tre sassolini dalla scarpa:

 

- Gerrans si sta rivelando sempre di più il corridore più simile a Bettini tra quelli in attività (sempre con le dovute proporzioni), e ribadisco che pure Kwiatkowski assomiglia sempre di più al nuovo Vinokourov;

 

- la vittoria di oggi di Gerrans rivaluta anche il suo successo a Sanremo. E quindi i vincitori "indegni" della classicissima rimangono tre (Goss, Ciolek e Kristoff), con tutto che io continuo a dire che chi vince la Sanremo è, automaticamente, se non un campione, cmq un ottimo corridore; e quindi, un giusto vincitore; per cui andiamoci piano con i giudizi sommari quando vince un outsider, perché se poi questo outsider, negli sviluppi successivi della propria carriera, vince anche solo quello che ha vinto Gerrans (due tappe al Tour con tanto di maglia gialla, ora la Liegi, più tutti i piazzamenti nelle varie classiche e le tappe a Giro e Vuelta che aveva vinto già prima della Sanremo) possiamo benissimo considerarlo come un degnissimo vincitore pure della Sanremo. (E occhio a Kristoff che secondo me, in futuro, qualche bella classica sul pavé potrebbe anche vincerla... e contando che Goss nel 2010-11 andava, forse l'unica eccezione rimarrà davvero Ciolek - ma l'anno scorso è stata una Sanremo sui generis - o per meglio dire, negli ultimi 15 anni e col senno di poi, l'unico vincitore "indegno" di una Sanremo è stato POZZATO :P).

 

- dopo avere visto questo Trittico delle Ardenne, dove non solo la Freccia, ma anche Amstel e Liegi, si sono decise negli ultimissimi km e hanno visto giocarsela tantissimi corridori... dopo aver visto cmq ben poca selezione anche a Fiandre e Roubaix, continuo a pensare che NON HA SENSO mettere la Pompeiana a Sanremo, e che probabilmente è il ciclismo in generale ad essere oggi molto più livellato che anche solo pochi anni fa. Probabilmente siamo in un anno di transizione, in cui i grandi big che hanno dominato la scena (da Boonen a Cancellara, da Gilbert a Valverde) sono tornati sulla terra e, nel frattempo, pur vedendosi qualche giovane in ascesa (Sagan, Vanmarcke e Kwiatkowski su tutti) ancora non c'è stato il passaggio di consegne. L'unico problema della Sanremo è che l'arrivo sul lungomare è troppo distante dal Poggio, per il resto mi pare che il livellamento di valori riguardi tutte le Monumento e quindi questa cacchio di Pompeiana, tantovale, facciamola da asporto e piazziamola di volta in volta tra Cipressa e Poggio, tra Carrefour e Camphin-en-Pevèle e tra Roche-aux-Faucons e Saint Nicolas :P

p.s.: meno male che le classiche sono finite e che Nibali non correrà più fino al Delfinato: ancora due corse con lui dentro ed incensato alla sua prima inquadratura tv, e avrei iniziato ad odiarlo... maledetta Rai!

 

ah, e grandissima la risposta di Gasparotto a Vicennati. Che già la settimana scorsa, intervistato dalla De Stefano subito dopo l'arrivo dell'Amstel, giustamente Gasparotto s'era incazzato al sentirsi dire "Enrico, anche oggi un grandissimo Nibali"... "ma veramente, grandissimo è stato Bozic, Nibali oggi non ne aveva ed eravamo d'accordo che avrebbe lavorato per me..."

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No, io non posso leggere l'accostamento Bettini Gerrans, quando l'australiano vince sempre correndo in scia agli avversari fino ai 300 metri finali, se basta. Ieri chi ha corso più alla Bettini, attaccando in punti diversi e sfiorando il successo, è stato Pozzovivo (delitto restare con i Reverberi fino a 31 anni con queste doti per le classiche dure). E pure Kwiatkowski, fortissimo, non ha mostrato nulla della spregiudicatezza di Vino (intendiamoci, magari è anche più forte). Per il resto io penso che le strade per rendere più accese ste corse da lontano sia la solita, dare un taglio alle squadre. E di seguito togliere subito qualunque cosa non sia un semplice contakm al corridore; e per chiudere limitazione sui rapporti, come è sempre avvenuto. In tal caso torneremmo a vedere selezione seria in queste corse.

Comunque ieri bel finale, un po' amaro ma divertente. In prospettiva anche il Giro può non essere male con un Pozzovivo così

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  • Amministratori

 

 

p.s.: meno male che le classiche sono finite e che Nibali non correrà più fino al Delfinato: ancora due corse con lui dentro ed incensato alla sua prima inquadratura tv, e avrei iniziato ad odiarlo... 

 

Oh, adesso hai capito?

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- Gerrans si sta rivelando sempre di più il corridore più simile a Bettini tra quelli in attività (sempre con le dovute proporzioni), e ribadisco che pure Kwiatkowski assomiglia sempre di più al nuovo Vinokourov;

 

- la vittoria di oggi di Gerrans rivaluta anche il suo successo a Sanremo. E quindi i vincitori "indegni" della classicissima rimangono tre (Goss, Ciolek e Kristoff), con tutto che io continuo a dire che chi vince la Sanremo è, automaticamente, se non un campione, cmq un ottimo corridore; e quindi, un giusto vincitore; per cui andiamoci piano con i giudizi sommari quando vince un outsider, perché se poi questo outsider, negli sviluppi successivi della propria carriera, vince anche solo quello che ha vinto Gerrans (due tappe al Tour con tanto di maglia gialla, ora la Liegi, più tutti i piazzamenti nelle varie classiche e le tappe a Giro e Vuelta che aveva vinto già prima della Sanremo) possiamo benissimo considerarlo come un degnissimo vincitore pure della Sanremo. (E occhio a Kristoff che secondo me, in futuro, qualche bella classica sul pavé potrebbe anche vincerla... e contando che Goss nel 2010-11 andava, forse l'unica eccezione rimarrà davvero Ciolek - ma l'anno scorso è stata una Sanremo sui generis - o per meglio dire, negli ultimi 15 anni e col senno di poi, l'unico vincitore "indegno" di una Sanremo è stato POZZATO :P).

 

No dai il paragone Gerrans-Bettini è ingeneroso verso l'italiano, che poteva vincere sia alla Gerrans ma soprattutto alla Bettini, dato che quei Lombardia Gerrans se li sogna la notte... Per quanto riguarda gli arrivi, non sto a discutere gli arrivi di Amstel e Freccia, che ci stanno assolutamente, ma quello della Liegi, secondo me un arrivo come quello di ieri è pura eresia... Per la Sanremo, non esistono vincitori indegni (basti vedere come si è ben comportato Kristoff al nord per essere un velocista, Roubaix a parte), il dibattito aperto a suo tempo era solo per sottolineare che l'unico arrivo possibile per questa classica sembra essere la volata, quindi ben venga la Pompeiana se alla Sanremo ciclisti come Cancellara preferiscono aspettare la volata per ottenere un piazzamento sicuro.

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No, io non posso leggere l'accostamento Bettini Gerrans, quando l'australiano vince sempre correndo in scia agli avversari fino ai 300 metri finali, se basta. Ieri chi ha corso più alla Bettini, attaccando in punti diversi e sfiorando il successo, è stato Pozzovivo (delitto restare con i Reverberi fino a 31 anni con queste doti per le classiche dure). E pure Kwiatkowski, fortissimo, non ha mostrato nulla della spregiudicatezza di Vino (intendiamoci, magari è anche più forte). Per il resto io penso che le strade per rendere più accese ste corse da lontano sia la solita, dare un taglio alle squadre. E di seguito togliere subito qualunque cosa non sia un semplice contakm al corridore; e per chiudere limitazione sui rapporti, come è sempre avvenuto. In tal caso torneremmo a vedere selezione seria in queste corse.

Comunque ieri bel finale, un po' amaro ma divertente. In prospettiva anche il Giro può non essere male con un Pozzovivo così

 

ragazzi, un momento: a parte che io per primo ho sempre fatto l'accostamento Bettini-Gerrans "con le dovute proporzioni", riconoscendo la superiorità dell'italiano... ad ogni modo, cercando di essere obiettivi, c'è da dire che anche la gran parte delle vittorie di Bettini sono arrivate in volate più o meno ristrette, perché il primo successo isolato in carriera lo ha ottenuto nel 2004 (a Camaiore) e le uniche classiche vinte in solitaria sono state Zurigo e Lombardia. Che poi la condotta di gara di Bettini fosse completamente diversa da quella di Gerrans (fosse cioè decisamente più aggressiva e, per certi versi, ignorante... ma di certo più spettacolare di quella dell'australiano) è un dato incontestabile. Ma io mi limitavo a parlare di caratteristiche tecniche, e quelle mi sembrano molto simili.

 

Stesso identico discorso per il contronto Kwiatek-Vinokourov: è chiaro che Vino aveva un'altra personalità e un'altra condotta di gara, ma cmq il carisma del kazako è venuto fuori alla distanza, e Kwiatkowski ha ancora tutti gli anni migliori davanti a sé. Il paragone, anche in questo caso, nasce dalle caratteristiche che mi sembrano molto simili: entrambi fortissimi sulle corse di una settimana, regolari e ultra-competitivi nelle classiche, Kwiatek può raccogliere nei GT quello che ha raccolto Vino (che, obiettivamente, non è tantissimo: "solo" un podio al Tour e una vittoria alla Vuelta) di certo entrambi sono stati tra i corridori più completi della loro generazione... corridori che, in ciascun fondamentale, hanno trovato sulla loro strada qualcuno che gli era superiore, ma che hanno fatto proprio della loro completezza e versatilità il marchio di fabbrica. Con in più che Kwiatek è più veloce di Vino, anche se credo che - anche per il tipo di corse che su cui sta scegliendo di specializzarsi (gare a tappe e Ardenne) - a lungo andare perderà pure lui qualcosa sullo sprint per migliorare la tenuta in salita.

 

Su Pozzovivo invece sono assolutamente d'accordo (soprattutto quando parli degli anni sprecati con i Reverberi :wink: ) così come, con il discorso della limitazione dei rapporti, con me sfondi una porta aperta: il grandissimo livellamento di valori - soprattutto sulle grandi montagne - dipende molto anche dall'agilità esasperata introdotta da Armstrong, che ha reso più difficile fare la selezione. Ridateci i padelloni anni '80/'90!

 

Oh, adesso hai capito?

 

che i commentatori Rai siano di una melensaggine da latte alle ginocchia l'ho sempre detto (vai a vedere quel che scrivevo all'indomani della squalifica di Di Luca, e su come la De Stefano che santificava Scinto era intollerabile), così come non mi pare di essere mai stato nemmeno un talebano pro-NIbali. Dico solo che, mentre un anno fa il siciliano è andato sicuramente meglio di Contador ed era abbastanza ottuso volerlo negare ad ogni posto, quest'anno è ancora di più vero il contrario: allo stato attuale non c'è paragone tra Nibali e Contador, e quel che è peggio è che Nibali sembra decisamente sottototono anche rispetto ai suoi stessi standard degli ultimi due anni.

 

Probabilmente il cambio di preparazione c'entra, ma non nel senso che Nibali abbia spostato a luglio addirittura il suo PRIMO picco di condizione, come ho letto in qualche post precedente: se davvero fosse così che senso avrebbe avuto, allora, iniziare a correre fin da febbraio e farsi poi tutte le classiche? La preparazione c'entra nel senso che Nibali l'ha cambiata e che non sempre, quando cambi il modo di allenarti, il corpo risponde nel modo giusto. Probabilmente, cambiando, si è anche sbagliato qualcosa. E per carità, il tempo per recuperare in vista del Tour c'è ancora. Di certo, però, la prima parte di stagione è compromessa ed è bene che lo staff di Nibali faccia il punto sulla situazione, perché le premesse in vista di luglio non sono buone...

 

A proposito di preparazioni sbagliate: ULISSI. Al di là del fatto che in effetti già a gennaio andava troppo forte (ma anche Gerrans andava forte a gennaio, e però ha dimostrato di andare almeno altrettanto forte a fine aprile), quello che non mi ha convinto di Ulissi è stato il programma gare post-Sanremo: perché fare per l'ennesima volta la Coppi & Bartali - corsetta assolutamente NON allenante in vista delle classiche, visto lo scarso parco partenti - e poi tirarsi fuori dalle gare per quasi un mese? Non sarebbe stato meglio andare a fare i Paesi Baschi? invece mi pare che dopo la Coppi & Bartali sia andato in altura, perdendo il ritmo gara. Che da ignorante io penso che l'altura ti serva sopratttutto per migliorare fondo e recupero in chiave grandi giri, mentre gare nervose e tirare come quelle sulle Ardenne si preparano decisamente meglio CORRENDO, e cioè tenendo sempre allenato il ritmo gara. E quali percorsi migliori dei Baschi, anche da questo punto di vista?

 

Ma si sa, in Lampre riescono a rovinare chiunque... ci vorrebbe una petizione per strappare Ulissi al destino di Cunego.

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  • Amministratori

@smec. Ieri ho sentito saligari dire che è normale essere in ritardo e far fatica se si prepara il Tour. Ditelo a quel signore che ha portato a casa Tirreno e Baschi o al Froome del 2013.

@able. Credo che la causa dello schifo visto ieri sia riconducibile allo scempio del percorso

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