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100a Liege - Bastogne - Liege


emmea90

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Liegi - Bastogne - Liegi: le pagelline

Voto 10 a Christian Prudhomme: allontanando la Redoute ed inserendo una salitella finalmente si è vista una Liegi selettiva, eh? Non contento della scelta l'anno prossimo la Redoute sarà ulteriormente spostata. Nel tratto Liegi > Bastogne.

 

Voto 9 a Francesco Palma: centra il triplete con Purito. E la ciliegina la mette Caruso ripreso ai 70 metri. Quando passa i gatti neri si toccano le palle.

 

Voto 8 a Daniel Martin: non solo due canonizzazioni. Dopo quello che ha tirato all'ultima curva Papa Bergoglio oggi ha dovuto provvedere anche ad una scomunica.

 

Voto 7 a Damiano Cunego: 13° posto ad una liegi. Finalmente raggiunto l'obiettivo per cui si preparava negli ultimi cinque anni. Campione!

 

Voto 6 a Domenico Pozzovivo: la perde un po' come la Roma Maxima, staccato da Caruso (allora Valverde) e ripreso poi dal gruppo dei migliori. Insomma, l'immagine della felicità.

 

Voto 5 a Moreno Arredondo: insieme a Pozzovivo dimostra una delle più famose leggi della fisica. Che due nani da giardino in discesa non vanno per niente.

 

Voto 4 a Maxim Iglinsky: finisce la propria corsa in 63° posizione, dietro praticamente cani e porci. "Ciao, mi chiamo Maxim, ho vinto una Liegi e non so nemmeno io come ho fatto"

 

Voto 3 ad Enrico Gasparotto: "per due anni ho sempre vinto la volata del mio gruppo, vediamo stavolta". Enrì, tranquillo. Nun è successo.

 

Voto 2 alla Sky: un solo corridore al traguardo e in 70° posizione. "Chi cazzo ha dimenticato a Londra gli integratori"?

 

Voto 1 a Vincenzo Nibali: non era facile strappare il mongolino d'oro a Valverde, oggi l'ha vinto lui - e per distacco. Una condotta di gara senza senso, con due compagni. Prova a far la differenza ma non fa altro che dar fastidio a Gasparotto - prova ad attaccare in discesa non si sa perché. Mistero. Comunque per la Rai è l'italiano del giorno.

 

Voto 0 ad Andy Schleck: si stacca alla prima salita seria della giornata. Rimossa dalla carta d'Identità la professione "corridore". 

 

*Salvo Controllo Antidoping Positivo

Esilaranti come sempre :24:  :24: ....continua così :smilie_daumenpos:

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@smec. Ieri ho sentito saligari dire che è normale essere in ritardo e far fatica se si prepara il Tour. Ditelo a quel signore che ha portato a casa Tirreno e Baschi o al Froome del 2013.

@able. Credo che la causa dello schifo visto ieri sia riconducibile allo scempio del percorso

 

sì ma cavolo, con il livellamento che c'era quest'anno, quel signore che ha vinto a man bassa Tirreno e Baschi poteva anche farcelo un salto a Liegi! :wink:

 

Quanto a quel che (non) s'è visto ieri, non credo affatto sia un problema di percorso, quanto di tatticismo esasperato tra i big, e per i motivi detti prima (sistema di punteggi che premia il piazzamento ed è importante per le licenze delle squadre, e per spuntare un ingaggio migliore per quanto riguarda il corridore che quei punti porta in dote) anche perché ormai è una costante di tutte le gare, dalle meno selettive (Sanremo) a quelle che sulla carta dovrebbero essere più dure (Fiandre, Roubaix e appunto Liegi).

 

Puoi anche mettere una Pompeiana qui e l'altra là, ma fino a quando i big si marcheranno l'un con l'altro in questo modo, le corse non cambieranno. Prendiamo il finale di ieri: ad un certo punto è apparso chiaro che Valverde guardava Gilbert e Gilbert guardava Valverde, e intanto Pozzovivo e Caruso guadagnavano (ok, Valverde ha fatto uno scattino, ma s'è subito fermato - non ci fossero stati Nordhaug e soprattutto un immenso Weening, i due italiani sarebbero arrivati). E dopotutto, avendo Gilbert e Valverde già vinto una classica a testa, ciascuno dei due era mosso più dalla paura di riportare sotto l'avversario facendo la figura del pollo, piuttosto che dalla fame di vincere la corsa.

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  • Amministratori

sì ma cavolo, con il livellamento che c'era quest'anno, quel signore che ha vinto a man bassa Tirreno e Baschi poteva anche farcelo un salto a Liegi! :wink:

Ci ho pensato anche io, avevo pure mandato una domanda in diretta a Saligari su Eurosport e ha risposto che "La liegi non si improvvisa, Contador fa benissimo a seguire il suo programma"

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Ci ho pensato anche io, avevo pure mandato una domanda in diretta a Saligari su Eurosport e ha risposto che "La liegi non si improvvisa, Contador fa benissimo a seguire il suo programma"

 

eppure è proprio l'impressione che ha dato Nibali, quella di averla improvvisata. Per non parlare di Pozzovivo, che è venuto qui per la prima volta nella vita (e dopo essersi spremuto al Trentino - non penso che fare a tutta il Bondone 48 ore prima di una Liegi sia il viatico migliore per preparare la Doyenne) e per poco non la vince.

 

Continuerò a credere che quest'anno Contador ha perso un'occasione più unica che rara, perché cacciatore di classiche non lo è mai stato e in una qualsiasi altra stagione (anche quelle d'oro, gli anni 2009-11 per dire) avrebbe fatti bene a starsene a casa... ma non quest'anno, visto il livello secondo me medio-basso, la forma che ha lo spagnolo ed il fatto che di anni buoni, davanti, ne ha ormai sempre di meno.

 

E poi, se anche avesse corso una brutta Liegi, cosa avrebbe avuto da perdere? L'unica incognita è quella di cadere e farsi male, ma: a) una Liegi, per quanto pericolosa essendo una gara tirata e su strade abbastanza strette, lo è cmq meno di una Sanremo, e certamente meno di una Roubaix; b) avrei capito se nei suoi piani ci fosse stato il Giro, ma puntando al Tour ed essendo cmq in procinto di "staccare" per qualche giorno, la possibilità di vincere un monumento (ed essere così il primo corridore DOPO HINAULT ad abbinare una grande classica al Tour) val bene il rischio di cadere per terra e farsi qualche sbucciature; perfino, forse, di rompersi una clavicola... in fondo, dopo 10-15 giorni sei già sui rulli e dopo tre settimane sei su strada ad allenarti.

Modificato da smec-easyjet
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  • Amministratori

eppure è proprio l'impressione che ha dato Nibali, quella di averla improvvisata. Per non parlare di Pozzovivo, che è venuto qui per la prima volta nella vita (e dopo essersi spremuto al Trentino - non penso che fare a tutta il Bondone 48 ore prima di una Liegi sia il viatico migliore per preparare la Doyenne) e per poco non la vince.

 

Continuerò a credere che quest'anno Contador ha perso un'occasione più unica che rara, perché cacciatore di classiche non lo è mai stato e in una qualsiasi altra stagione (anche quelle d'oro, gli anni 2009-11 per dire) avrebbe fatti bene a starsene a casa... ma non quest'anno, visto il livello secondo me medio-basso, la forma che ha lo spagnolo ed il fatto che di anni buoni, davanti, ne ha ormai sempre di meno.

 

E poi, se anche avesse corso una brutta Liegi, cosa avrebbe avuto da perdere? L'unica incognita è quella di cadere e farsi male, ma: a) una Liegi, per quanto pericolosa essendo una gara tirata e su strade abbastanza strette, lo è cmq meno di una Sanremo, e certamente meno di una Roubaix; b) avrei capito se nei suoi piani ci fosse stato il Giro, ma puntando al Tour ed essendo cmq in procinto di "staccare" per qualche giorno, la possibilità di vincere un monumento (ed essere così il primo corridore DOPO HINAULT ad abbinare una grande classica al Tour) val bene il rischio di cadere per terra e farsi qualche sbucciature; perfino, forse, di rompersi una clavicola... in fondo, dopo 10-15 giorni sei già sui rulli e dopo tre settimane sei su strada ad allenarti.

 

Credo di capire la logica. Se Contador avesse vinto il Tour dello scorso anno. Arriva da due tour (2011 e 2013) corsi male, l'ultimo con evidenti errori di preparazione. Temo che andando bene abbia deciso di non sgarrare nemmeno un po'

 

(e poi vedendo com'è finita ieri, francamente, dubito potesse vincere)

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(e poi vedendo com'è finita ieri, francamente, dubito potesse vincere)

 

beh, avrebbe potuto esser lì con Pozzovivo e Caruso, anche se in effetti a quel punto è da vedere se i due italiani avrebbero tirato ugualmente... ma Contador in una classica te lo puoi anche portare dietro perché, pur essendo più forte di te, non lo è necessariamente in una volatina... e poi, in generale, credo che ieri Poz e Caruso avrebbero tirato anche avendo a ruota Sagan, perché per loro era cmq l'occasione della vita... cmq sì, ovvio che la presenza di Contador avrebbe condizionato il finale.

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Secondo la mia teoria un corridore con il fisico di Arrendo, Pozzovivo, Rujano... (Rodriguez in discesa va già meglio) non può mai nella vita vincere una classica. Ultimo kilometro da brivido, mi sarei immaginato un Daniel Martin disperato fuori all'ultima curva dopo aver percorso 262 km indenne, ma alla fine ha vinto l'anno scorso, quindi c'è poco di commovente. Rodriguez è come se avesse vinto insieme a Rui Costa il mondiale di Firenze vista la dose di sfiga e al Giro non so che condizioni arriverà. Per il resto l'Astana ha corso da cazzara e dalla Bmc mi aspettavo di più, avere solo Sanchez nel finale al fianco di Gilbert non è bastato.

Ieri ci sono andati molto vicini... E poi la discriminante non è tanto la discesa (che comunque, come tutte le componenti, aiuta) ma piuttosto il fondo e la pianura, e ieri in entrambe hanno retto, anche se devo dire che hanno sorpreso anche me (soprattutto Pozzovivo, che di solito al Giro soffre i tapponi).

 

No, io non posso leggere l'accostamento Bettini Gerrans, quando l'australiano vince sempre correndo in scia agli avversari fino ai 300 metri finali, se basta. Ieri chi ha corso più alla Bettini, attaccando in punti diversi e sfiorando il successo, è stato Pozzovivo (delitto restare con i Reverberi fino a 31 anni con queste doti per le classiche dure). E pure Kwiatkowski, fortissimo, non ha mostrato nulla della spregiudicatezza di Vino (intendiamoci, magari è anche più forte). Per il resto io penso che le strade per rendere più accese ste corse da lontano sia la solita, dare un taglio alle squadre. E di seguito togliere subito qualunque cosa non sia un semplice contakm al corridore; e per chiudere limitazione sui rapporti, come è sempre avvenuto. In tal caso torneremmo a vedere selezione seria in queste corse.

Comunque ieri bel finale, un po' amaro ma divertente. In prospettiva anche il Giro può non essere male con un Pozzovivo così

Quoto. (Rimpianto di un suo tifoso.)

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@able. Credo che la causa dello schifo visto ieri sia riconducibile allo scempio del percorso

 

Questo senza dubbio, è chiaro che anche con il percorso dello scorso anno sarebbe cambiato qualcosina in termini di selezione...

 

Tornando sul discorso Gerrans-Bettini, è vero che l'italiano era forte soprattutto negli arrivi in gruppetti, ed anche Gerrans le volate che vince sono quelle collinari o comunque selettive come al Tour dell'anno scorso (dove sprintò contro il solo Sagan), però Bettini aveva un ingegno unico per far arrivare il gruppetto, penso al Mondiale di Salisburgo, dove Gerrans sarebbe certamente rimasto in mezzo al gruppo.

 

Per quanto riguarda gli uomini della Bardiani, sono da definirsi un'incognita proprio perché certe gare di peso non sono abituati a farle, Pozzovivo ha fatto un exploit in questi anni, Brambilla invece si è un pò perso forse perché uscito presto, oppure pensate se un corridore come Coledan avesse avuto la stessa opportunità di Bonifazio nell'esordire alla Roubaix praticamente da prof fresco cosa sarebbe potuto essere adesso...

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Questo senza dubbio, è chiaro che anche con il percorso dello scorso anno sarebbe cambiato qualcosina in termini di selezione...

 

Tornando sul discorso Gerrans-Bettini, è vero che l'italiano era forte soprattutto negli arrivi in gruppetti, ed anche Gerrans le volate che vince sono quelle collinari o comunque selettive come al Tour dell'anno scorso (dove sprintò contro il solo Sagan), però Bettini aveva un ingegno unico per far arrivare il gruppetto, penso al Mondiale di Salisburgo, dove Gerrans sarebbe certamente rimasto in mezzo al gruppo.

 

ma il percorso dello scorso anno - con il Colonster al posto della Roche - non era addirittura più facile? Ok che quest'anno la Redoute è stata ulteriormente allontanata dal traguardo, ma sono ANNI che la Redoute, ormai, non decide più la Liegi... poi davvero, le variazioni apportate non mi sembra siano state così epocali, secondo me ha influito molto di più la condotta di gara (la corsa la fanno i corridori, non esistono più le mezze stagioni e non ci sono più i bei programmi di una volta, eccetera eccetera... però che la corsa la facciano i corridori più che il percorso lo penso davvero).

Per tornare a Gerrans-Bettini: Bettini era più forte, non discuto, e infatti poteva permettersi condotte di gara spesso "ignoranti", mentre Gerrans sa di avere meno cartucce, ma sa spesso spararale nella corsa e al momento giusto... quindi in generale ti dò ragione, ma secondo me dei due mondiali che ha vinto il Grillo, è proprio quello di Salisburgo in cui anche Gerrans avrebbe potuto essere lì davanti :wink:

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ma il percorso dello scorso anno - con il Colonster al posto della Roche - non era addirittura più facile? Ok che quest'anno la Redoute è stata ulteriormente allontanata dal traguardo, ma sono ANNI che la Redoute, ormai, non decide più la Liegi... poi davvero, le variazioni apportate non mi sembra siano state così epocali, secondo me ha influito molto di più la condotta di gara (la corsa la fanno i corridori, non esistono più le mezze stagioni e non ci sono più i bei programmi di una volta, eccetera eccetera... però che la corsa la facciano i corridori più che il percorso lo penso davvero).

Per tornare a Gerrans-Bettini: Bettini era più forte, non discuto, e infatti poteva permettersi condotte di gara spesso "ignoranti", mentre Gerrans sa di avere meno cartucce, ma sa spesso spararale nella corsa e al momento giusto... quindi in generale ti dò ragione, ma secondo me dei due mondiali che ha vinto il Grillo, è proprio quello di Salisburgo in cui anche Gerrans avrebbe potuto essere lì davanti :wink:

 

Il percorso di due anni fa, ovviamente. Che è sempre stato il percorso della Liegi.

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Il percorso di due anni fa, ovviamente. Che è sempre stato il percorso della Liegi.

 

ok ma anche rispetto al percorso di due anni fa, che differenze SOSTANZIALI c'erano con quello di quest'anno? Se si tratta solo di una Redoute allontanata di 4-5 km, credo sia stato assolutamente ininfluente... e mi pare che la sequenza Roche-Saint Nicolas-Ans sia rimasta immutata.

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ok ma anche rispetto al percorso di due anni fa, che differenze SOSTANZIALI c'erano con quello di quest'anno? Se si tratta solo di una Redoute allontanata di 4-5 km, credo sia stato assolutamente ininfluente... e mi pare che la sequenza Roche-Saint Nicolas-Ans sia rimasta immutata.

 

Che la redoute era 10 km più vicina all'arrivo e non c'era quell'inutile salita in mezzo che invece di far selezione ha, di fatto, fatto rifiatare.

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Che la redoute era 10 km più vicina all'arrivo e non c'era quell'inutile salita in mezzo che invece di far selezione ha, di fatto, fatto rifiatare.

 

ok ma rimane il fatto che la Redoute, purtroppo, non fa più la selezione... paradossalmente, tornerebbe (forse) a farla se dopo non ci fossero più salite... diventerebbe una corsa tipo Roma Maxima, con l'ultima salita lontana, ma sarebbe anche l'unico modo per vedere gente forte attaccare già lì

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ma il percorso dello scorso anno - con il Colonster al posto della Roche - non era addirittura più facile? Ok che quest'anno la Redoute è stata ulteriormente allontanata dal traguardo, ma sono ANNI che la Redoute, ormai, non decide più la Liegi... poi davvero, le variazioni apportate non mi sembra siano state così epocali, secondo me ha influito molto di più la condotta di gara (la corsa la fanno i corridori, non esistono più le mezze stagioni e non ci sono più i bei programmi di una volta, eccetera eccetera... però che la corsa la facciano i corridori più che il percorso lo penso davvero).

Per tornare a Gerrans-Bettini: Bettini era più forte, non discuto, e infatti poteva permettersi condotte di gara spesso "ignoranti", mentre Gerrans sa di avere meno cartucce, ma sa spesso spararale nella corsa e al momento giusto... quindi in generale ti dò ragione, ma secondo me dei due mondiali che ha vinto il Grillo, è proprio quello di Salisburgo in cui anche Gerrans avrebbe potuto essere lì davanti :wink:

 

Ora non ricordo bene dove, ma l'anno scorso la gara fu resa più dura da un attacco di Froome e altri Sky con dei corridori del team Belkin, non ricordo se era sulla Redoute ma comunque fu più selettiva... E Gerrans difficilmente quel Mondiale lo avrebbe potuto vincere perché è uno che corre sugli altri, OP.

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Ora non ricordo bene dove, ma l'anno scorso la gara fu resa più dura da un attacco di Froome e altri Sky con dei corridori del team Belkin, non ricordo se era sulla Redoute ma comunque fu più selettiva... E Gerrans difficilmente quel Mondiale lo avrebbe potuto vincere perché è uno che corre sugli altri, OP.

 

ma sì ma infatti, su quello che é più o meno lo stesso percorso, ogni anno, può venire fuori una corsa diversa a seconda di tantissimi fattori: in questa stagione, ad esempio, al di là del grande livellamento di valori visto in tutte le classiche, che la Liegi venisse fuori bloccata me l'aspettavo perché i due principali favoriti - Valverde e Gilbert - avevano già un successo importante in saccoccia entrambi, ed entrambi sono stati più attenti a non favorire l'avversario che a provare a vincere.

Cmq, in generale: ok che, appunto, la corsa la fanno i corridori, ma a mio modo di vedere la tendenza di concentrare le difficoltà maggiori nei finali tende giocoforza ad addormentare le corse - sia che si tratti di classiche, che di tapponi di montagna - perché a quel punto è chiaro che, in un contesto di grande equilibrio come quello attuale, chi vuole vincere aspetta fino all'ultimo ad attaccare, onde evitare di fare la figura del pollo e, con il suo attacco, favorire l'azione di un avversario.

Prendiamo le Ardenne, soprattutto: la Freccia che si conclude sul Muro di Huy è una corsa che ha senso guardare solo negli ultimi 3 minuti; la stessa Liegi, cmq, ben difficilmente - anche in passato - ha riservato grosse emozioni prima della Roche-aux-Faucons (-20 km).  Magari, per quanto riguarda le classiche, basta non mettere gli arrivi in cima ad una rampa, ma in pianura. Nel caso della Freccia, ad es., io il Muro di Huy lo piazzerei a 5 km dall'arrivo, facendolo seguire da un circuito che arrivi in centro città: perché se metti il penultimo passaggio su Huy ai 25 km come è oggi, è chiaro che è ancora troppo lontano perché possa succedere qualcosa. Ma se invece sali a Huy ai -5, è chiaro che a quel punto la corsa esplode e vedi un finale divertente. (Il modello, secondo me, è un'altimetria stile tappa di Ivrea al Giro 2013, con una salita di 5-6 km ai 10 km o, in rapporto, uno strappo di 1 km come Huy ai -5... così per forza vengono fuori corse divertenti).

Voi mi direte che all'Amstel si è provato a fare proprio questo, ma non ha funzionato. In realtà, secondo me, ci sono due cose che non funzionano nel nuovo percorso dell'Amstel: la prima è che mettere l'arrivo 1,5 km dopo il Cauberg è come averlo lasciato SUL Cauberg perché, essendo questo strappo seguito da un falsopiano anziché da una discesa, è chiaro chi lo scollina per primo (e quindi, ne ha avuto più degli altri) non farà altro che aumentare ulteriormente il proprio vantaggio nel pezzo pianeggiaten che rimane (da che mondo è mondo, infatti, la differenza la si fa più negli altipuani dove metti giù il rapportone che nel tratto di salita vera che, semmai, serve solo per guadagnare quei pochi secondi da aumentare, appunto, dopo).

E l'altro motivo per cui l'esperimento Amstel non funziona è che il circuito finale prima del Cauberg è in realtà molto semplice, percé Geulhemmerberg e Bemelerberg non sono strappi seri. Altra cosa se si riuscissi ad avvicinare un po' al traguardo Keutenberg ed Eyserbosweg.

Per dire: Het Nieuwsblad e Gent-Wevelgem hanno gli ultimi muri a 30-35 km dall'arrivo, ma entrambe (soprattutto l'Het Nieuwsblad) sono sempre corse molto divertenti perché negli ultimi 40-50 km di gara è già un uomo contro uomo, con i capitani che, OPQS a parte, devono vedersela da soli. Ora, è chiaro che in quelle corse, oltre alle difficoltà altimetriche, ci sono anche tutta una serie di altri fattori (pioggia, fango, vento, strade strette) per i quali la selezione è maggiore, e che se piazzi una Redoute a 50 km dall'arrivo è sprecata... ma è sprecata soprattutto se è seguita da Roche, Saint Nicolas e Ans. Mentre una Redoute a 30 km dall'arrivo dopo la quale ci fosse solo la Roche e poi direttamente l'arrivo ad And, oppure direttamente a Liegi città recuperando il Saint Nicolas? forse per un anno lo si potrebbe sperimentare

Modificato da smec-easyjet
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Tornando al parallelo Bettini-Gerrans, io semplicemente non capisco (limite mio, dunque senza polemica) come si possa impostare un confronto tra atleti prescindendo dall'atteggiamento in corsa. Se il confronti si basa solo sul fatto che si comportano bene su percorsi collinari e sono veloci, penso che la selezione non sia così esclusiva. Quanto alle vittorie anche non in solitaria ricordo che Bettini ha vinto una Liegi arrivando con un compagno di squadra (il miglior Garzelli di sempre probabilmente), tanto per fare un esempio, e non in un gruppo estremamente nutrito. E da ultimo dubito che Gerrans potrebbe vincere un Lombardia, anche tornando all'antico percorso.

 

Per quanto riguarda la selezione concordo abbastanza con smec: tanto per prendere un esempio semplice, al Giro 2013 non è stata più selettiva la tappa di Ivrea rispetto al Galibier?

Poi la mancanza di selezione si deve secondo me agli aspetti che ho già elencato più volte: rapporti quasi illimitati a disposizione per salvare la gamba, misuratori di potenza per salvaguardare il serbatoio, miglioramento sempre più spinto del mezzo (in termini di peso ed efficienza). Aggiungerei il fatto che le squadre andrebbero drasticamente ridotte (come organico, e piuttosto aumentate di numero) e la gara di domenica ne è ulteriore prova, visto che ha rischiato di vincere un gregario (nemmeno principale), che a quanto pare non vale tanto meno del proprio capitano quando ha pista libera. La conseguenza che ne traggo è che il ciclismo andrebbe riformato in modo che le squadre si trovino a disporre sempre meno di super gregari (o perlomeno che ne abbiano in numero minore).

D'altra parte penso che le corse del pavé restino più selettive visto che la componente tecnica delle pietre determina una selezione che difficilmente permette allo squadrone di dominare (anche se le squadre di Lefevere esistono proprio per smentirmi)

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E da ultimo dubito che Gerrans potrebbe vincere un Lombardia, anche tornando all'antico percorso.

 

Gerrans però ha vinto una tappa alpina al Tour 2008 e sul San Luca al Giro 2009... ok, andando in fuga in entrambi i casi, ma tutte e due le volte erano gruppetti nutriri e lui è stato il migliore in salita... prestazioni paragonabili, su quei tipi di terreno, a quelle offerte dal miglior Bettini

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Gerrans però ha vinto una tappa alpina al Tour 2008 e sul San Luca al Giro 2009... ok, andando in fuga in entrambi i casi, ma tutte e due le volte erano gruppetti nutriri e lui è stato il migliore in salita... prestazioni paragonabili, su quei tipi di terreno, a quelle offerte dal miglior Bettini

 

Dipende da quale miglior Bettini intenti, se parli in senso assoluto potresti anche avere ragione, ma il miglior Bettini in salita è arrivato anche settimo al Giro d'Italia (se non sbaglio grazie anche ad una fuga).

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Dipende da quale miglior Bettini intenti, se parli in senso assoluto potresti anche avere ragione, ma il miglior Bettini in salita è arrivato anche settimo al Giro d'Italia (se non sbaglio grazie anche ad una fuga).

 

Non era la tappa di Montevergine?

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Gerrans però ha vinto una tappa alpina al Tour 2008 e sul San Luca al Giro 2009... ok, andando in fuga in entrambi i casi, ma tutte e due le volte erano gruppetti nutriri e lui è stato il migliore in salita... prestazioni paragonabili, su quei tipi di terreno, a quelle offerte dal miglior Bettini

Se le dinamiche di corsa fossero paragonabili come dici direi che il favorito del prossimo Lombardia potrebbe essere...Kiryenka! :tongue:

I gruppetti saranno anche stati nutriti, ma qualitativamente.... (lasciamo stare il San Luca, che poi finiamo a parlare dello zigzag di Froome ed è un pasticcio)

 

Bettini vinceva i Lombardia con in gruppo i vari Di Luca, Rebellin, Schleck, Boogerd...Gerrans a Pratonevoso aveva distanziato qualche onesto mestierante (gran prestazione, intendiamoci, come del resto anche quelle di Kiryenka, ma nulla a che spartire con una classica...non dico neanche che sia meglio o peggio, semplicemente è molto diverso)

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Non ricordo nel 98 arrivi a Montevergine, comunque al di là della fuga (non credo nemmeno fosse in una tappa al sud ma non ricordo), che certo lo spinse in alto, credo che in quell'occasione Bettini avesse voluto testare la propria tenuta... intendo dire che incentrando la propria preparazione su un GT e tenendo duro avrebbe potuto centrare piazzamenti nelle corse a tappe anche dopo. Semplicemente ha preferito concentrarsi su altro, probabilmente evitando anche un po' di guai (che hanno puntualmente incontrato i suoi coetanei che puntavano alle corse a tappe)

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Non ricordo nel 98 arrivi a Montevergine, comunque al di là della fuga (non credo nemmeno fosse in una tappa al sud ma non ricordo), che certo lo spinse in alto, credo che in quell'occasione Bettini avesse voluto testare la propria tenuta... intendo dire che incentrando la propria preparazione su un GT e tenendo duro avrebbe potuto centrare piazzamenti nelle corse a tappe anche dopo. Semplicemente ha preferito concentrarsi su altro, probabilmente evitando anche un po' di guai (che hanno puntualmente incontrato i suoi coetanei che puntavano alle corse a tappe)

 

Esattamente quello che pensavo io :wink:

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Non ricordo nel 98 arrivi a Montevergine, comunque al di là della fuga (non credo nemmeno fosse in una tappa al sud ma non ricordo), che certo lo spinse in alto, credo che in quell'occasione Bettini avesse voluto testare la propria tenuta... intendo dire che incentrando la propria preparazione su un GT e tenendo duro avrebbe potuto centrare piazzamenti nelle corse a tappe anche dopo. Semplicemente ha preferito concentrarsi su altro, probabilmente evitando anche un po' di guai (che hanno puntualmente incontrato i suoi coetanei che puntavano alle corse a tappe)

 

questo è verissimo, e poi - cmq - perché rinunciare ad una carriera da vincente nelle classiche per diventare un piazzato nei GT?

 

No ma cmq, ripeto, sono convinto anch'io che Bettini fosse superiore a Gerrans, mi limitavo solo a dire che lo stesso Gerrans non è l'ultimo degli str--- nemmeno in salita, perché cmq ci vuole del talento a vincere certe tappe anche lo fai andando in fuga, e che quindi è ingeneroso dargli del succhiaruote e basta. Per dire, c'è gente che in carriera ha vinto un Giro e poi non è mai più riuscita a vincere tappe al Giro (per non parlare del Tour) nemmeno andando in fuga: vincere certe corse vuol dire saper correre bene tatticamente, prima ancora che saper andare in salita. Ad ogni modo, hai ragione nel dire che non c'è paragone tra una classica e una tappa, sia pure interpretata come corsa di un giorno... sono proprio due sport diversi.

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