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Un piccolo team lucano alla conquista del ciclismo che conta


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Tour de France

Iniziamo alla grande con la vittoria del prologo da parte di Phinney, che dopo aver vestito la prima maglia rosa veste anche la prima maglia gialla! Bene Buenaventura (nostro uomo di classifica che credo che potrà puntare a top 10 e maglia bianca) che chiude 19mo a 16".

La seconda tappa ha un finale in leggera salita, se la giocano i collinari; I nostri sono presenti ma non riescono a chiudere tra i primi, il migliore è Carmona 10mo.

Dopo una tappa piatta, quarta tappa di nuovo collinare ed anche stavolta i nostri guardano da vicino la bagarre per la vittoria senza riuscire ad esserne parte, il nostro migliore è di nuovo Carmona, stavolta 11mo. La cosa importante però è che vince Cancellara con 13" sul gruppo e così lo svizzero, solo 4to nel prologo, per 5" sfila la maglia gialla a Phinney che già pregustava di portarla ancora per un po' visto che le successive tappe sono piatte.

Come detto, la 5ta, 6ta e 7ma tappa sono di pianura e non succede niente, mentre nell'8va si inizia a salire: si arriva a Planche des belles filles. Buentaventura chiude nel gruppo più nutrito di scalatori, che va dall'8va alla 26ma posizione e paga 1'38" dal primo (lui 25mo): un buon risultato. Peccato invece per Capecchi che è 27mo a 55" dal gruppo di Buenaventura, staccatosi per un buco. Comunque poco male perchè lui è qui per qualche tappa e magari la maglia a pois, non per la generale.

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La 9na tappa è mossa, Cancellara vince lo sprint di un gruppetto di 12 uomini, Capecchi e Buenaventura 4to e 5to. Purtroppo non viene contato il distacco con il gruppo di 41 uomini che li segue; distacco che invece era netto: c'era circa mezzo minuto.

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38km di cronometro nella 10ma tappa, ancora vittoria per Cancellara, mente per quanto riguarda i nostri Durbridge 6to a 15, Phinney 8vo a 19", Buenaventura buon 41mo a 1'33".

La tappa successiva non è molto dura ma è di montagna: dopo l'ultima salita c'è un po' di discesa e poi qualche chilometro di falsopiano. Scollina un gruppetto abbastanza nutrito e in discesa ci prova Buenaventura che viene però ripreso; vengono lasciati andare Rolland e Kruijswijk che sono più lontani in classifica ed il francese vince in solitaria. Ci ha provato anche Capecchi ma era troppo tardi e quando ha capito che non avrebbe potuto riprendere i due si è addirittura fermato, chiudendo comunque 3zo da solo.

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La tappa successiva prevede 2 HC e un 2° cat., quindi Capecchi va in fuga per iniziare a fare punti per la maglia a pois. Sui 2 HC arriva 2do perchè aspetta troppo per sprintare dopo aver controllato gli scatti di Westra, che lo beffa quindi per due volte; sul terzo GPM passa per primo. La tappa però non è finita qui perchè inizia la salita con un buon vantaggio sul gruppo ed andando su regolare di buon passo stacca tutti e resiste bene al recupero del plotone. A 1km dalla fine ha circa 20" su un terzetto di inseguitori che però sta recuperando...

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Capecchi però va ancora forte e riesce a resistere alla rimonta dei tre andando a vincere la tappa!

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Seguono due tappe di pianura in cui si arriva normalmente allo sprint.

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Nella quindicesima tappa tentiamo un attacco a sorpresa sull'ultima salita con un cambio di passo di Capecchi, che poi tira anche in discesa dopo aver portato via un gruppetto di una quindicina di uomini.

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Purtroppo dopo la discesa c'è moltissima pianura (il solito Tour :nonnn: ) e la mancanza di accordo favorisce il rientro degli inseguitori, che avevano sfiorato i due minuti di distacco. Si arriva quindi in una trentina e l'attacco si risolve in un nulla di fatto, solo due big sono rimasti indietro, e tra l'altro grazie a questo Buenaventura entra nella top 10 della generale.

La sedicesima tappa è piatta, mentre nella successiva si torna a salire. Capecchi va in fuga, vince tutti i GPM con Westra in maglia a pois sempre a seguirlo, poi viene ripreso a circa un chilometro dall'ultimo scollinamento, scatta per vincere il GPM e i big guardandosi un po' dopo lo scollinamento lo lasciano andare in discesa, nella quale Capecchi sfruttando anche le sue grandi doti prende un bel vantaggio. Ed è così che Capecchi vince la sua seconda tappa di questo Tour! Buenaventura nel primo gruppetto di big.

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La tappa successiva è l'ultima di montagna. All'inizio dell'ultima salita Buenaventura perde posizioni nel gruppo anche per una mia distrazione e visto che preso il gruppo si spezza è costretto a fare una salita ad inseguimento: ogni volta che riprendeva la coda del gruppo gli ultimi si staccavano e lui si trovava a dover ricucire di nuovo da solo. Alla fine paga la salita fatta da solo ed il non aver potuto rifiatare nemmeno nella discesetta che c'era nel finale e chiude a 45" da un gruppetto in cui sarebbe potuto tranquillamente stare.

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Dopo una volata, la ventesima tappa è una crono: vince Cancellara con Phinney 2do a 4" e Durbridge 13mo a 45". Buenaventura va bene e chiude 33mo a 2'07": recupera così 2 posizioni e balza all'8vo posto; inoltre i 45" persi nella tappa precedente si rivelano ininfluenti.

L'ultima tappa è il solito sprint: vince Guardini.

 

 

Domani classifiche e un commento sulla nostra corsa :wink: .

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In conclusione, quindi, un Tour molto positivo per noi, abbiamo davvero centrato tutti gli obiettivi.

Buenaventura ha ottenuto un ottimo 8vo posto in generale ed ha vinto la maglia bianca, riuscendo a dimostrarsi uno dei primi in salita dopo quelli che si giocavano la corsa ed in grado di fare bene anche a crono; Capecchi è stato eccezionale, due tappe fantastiche vinte e classifica GPM conquistata; bravissimo anche Phinney, prima maglia gialla e sempre a un passo da Cancellara nelle crono.

Purtroppo Carmona e Lewandoski, che in altre situazioni avrebbero potuto tentare di vincere una tappa mossa con una fuga, non hanno potuto togliersi soddisfazioni per via del percorso praticamente privo di tappe intermedie.

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Sinceramente non ho mai associato ad un voto i miei giudizi sulle corse quindi non ho una scala di volori in mente, ma questo Tour è andato davvero benissimo (naturalmente rispetto alle possibilità della squadra e gli obiettivi), per andare meglio Phinney (che ha comunque vinto il prologo vestendo la prima maglia gialla) doveva battere Cancellara nelle due crono lunghe, in cui comunque ha fatto due prove fantastiche.

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A fine Luglio iniziamo l'avvicinamento alla Vuelta con Coppa Placci e Trofeo Matteotti, in cui otteniamo piazzamenti.

Continuiamo all'Eneco, dove non otteniamo vittorie, ma qualche buon piazzamento: Malori 2do nella crono finale dietro a Cancellara e Rotshkov 3zo in uno sprint i più significativi.

Intanto altri sono andati al G.P. Camaiore, dove Proovost centra il 3zo posto e Ginanni arriva in top 10.

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Alla Clasica Ciclista San Sebastian mandiamo quelli che faranno la Vuelta, che ormai avendo corso un po' hanno già raggiunto una bella forma.

Faccio attaccare Giani dalla media distanza: riprende i fuggitivi della mattina, poi resta solo sull'ultimo stappo. Viene raggiunto da qualcuno che era scattato dal gruppo, ma alla fine il gruppetto formatosi viene ripreso. A quel punto mancano circa 7km al traguardo e decido di contribuire a tenere la corsa chiusa per arrivare in volata, per la quale abbiamo Rotshov. Alla fine si arriva allo sprint, ma Rotshkov e Dalving, che gli deve lanciare lo sprint, sono imbrigliati un po' indietro in un treno. Quando parte lo sprint Dalving riesce a trovare un pertugio per passare e recuperare poszioni e metri sui primissimi, mentre Rotshkov ce la fa un po' dopo e non può sfruttare la scia del compagno. Lo sprint dell'estone però è imperioso e con una rimonta straordinaria Rotshkov vince la Clasica Ciclista San Sebastian! Secondo Sagan, autore anche lui di uno sprint iniziato in posizione infelice, e tra l'altro anche un po' stanco visto che aveva provato ad attaccare prima.

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Finiamo la nostra marcia di avvicinamento con Giro della Brianza, Coppa Agostoni (4to Kusy) e Dutch Valley Classic (2do Rotshkov).

 

 

Ora la Vuelta in cui portiamo una squadra competitiva in tutti i campi: per quanto riguarda la generale Buenaventura e Cataldo possono fare davvero bene, ma dipenderà anche dalla caratura degli avversari; nelle volate Rotshkov può dire la sua e spera di ottenere qualche vittoria anche se di solito alla Vuelta la startlist è molto competitiva; abbiamo poi ottimi uomini per le crono e collinari (per fughe o per fare da gregari) e da non dimenticare Di Matteo, che soffre troppo la collina per essere tra i primi nella generale ma nelle tappe di montagna può essere tra i primi al pari di Buenaventura e Cataldo (78MO tutti e tre).

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Vuelta a Espana

Iniziamo vincendo la cronosquadre. La prima maglia rossa è Di Matteo! Eccolo in un'immagine scattata nella tappa successiva.

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La seconda tappa è per velocisti. Il finale è un po' mosso e tentiamo di tenere alto il ritmo per allungare il gruppo e sfiancare un po' i velocisti che tengono peggio di Rotshkov la collina. Purtroppo però c'è Sagan che naturalmente in collina non soffre niente e si piaza tranquillamente alle spalle del nostro estone. A quel punto però Dalving, che stava tirando il gruppo, fa un numero fantastico: dà un cabio di passo pazzesco che ci permette di iniziare la discesa con un piccolo buco tra Rotshkov e gli altri, anche grazie al fatto che intanto dietro facevano a spallate per quella posizione e Sagan l'aveva persa. Il belga porta Rotshkov in questa situazione fino alla fine della discesa, quando mancano circa 300m al triangolo rosso.

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E a quel punto Rotshkov deve solo sprintare al meglio che può per resistere alla rimonta degli altri... e riesce a vincere la tappa di poco sul rimontante Sagan! Prende anche la maglia rossa.

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La terza tappa è la prima di collina e vede la vittoria di Sagan in solitaria. I nostri capitani purtroppo hanno preso lo strappo finale in cattiva posizione e non hanno perso praticamente tutta la salita a recuperare il gruppo, impedendo anche ai gregari che erano in testa al gruppo di tirare per non rendere più complicata la rimonta. Alla fine si sono avvantaggiati solo 3 uomini, di cui il terzo pericoloso per la generale: Daniel Martin. Cataldo ha perso 1'21" da lui e Buenaventura 1'29". L'irlandese aveva perso 51" nella cronosquadre ed ora si trova avanti ai nostri capitani in classifica...

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La quarta tappa è la prima di montagna. Arriva la fuga, mentre dietro noi tentiamo di fare selezione tenendo alto il ritmo e poi scatta Cataldo, che riesce ad arrivare solo al traguardo, anche se solo con 14" sugli altri big, regolati dal nostro Buenaventura su Daniel Martin. Il gruppo dei big è composto da ben 30 uomini, visto che la salita non era molto dura, il ritmo non era stato folle e soprattutto vari gruppetti vicini da loro sono stati neutralizzati a livello cronometrico.

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La quinta tappa è per velocisti ma con delle salitelle nel finale. Noi alziamo il ritmo per sfiancare i velocisti che soffrono questo terreno, e alla fine trovandomi alla fine dell'ultima salita col gruppo allungato decido di lanciare un inaspettato attacco di Cataldo, che viene poi seguito da Martin marcato da Buenaventura. Catlado lavora e riesce a portare un gruppetto di 6 uomini (lui, Poels e 4 fuggitivi) fino al traguardo, dove trionfa Preidler; a oltre mezzo minuto arriva Daniel Martin con Buenaventura e poi a ben 1'46" il gruppo regolato da Rotshkov. Alla fine però Buenaventura e Martin vengono contati allo stesso tempo dei primi, anche se c'era un bel distacco che sarebbe stato importante in ottica classifica generale...

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E proprio la classifica subisce uno scossone in seguito a questa tappa: Daniel Martin sfila la maglia rossa a Sagan e balza in testa alla classifica con 23" su Cataldo (senza neutralizzazione avrebbe preso lui la maglia...), 43" su Sagan e 45" su Buenaventura.

Modificato da MatteoJuve
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Nella tappa successiva si arriva su uno strappo. Prepariamo bene il terreno ad un attacco di Cataldo isolando Martin sulla salita precedente e costringendolo a lavorare facendo attaccare all'ultimo chilometro della salita Buenaventura, ma poi sullo strappo Cataldo resta imbrigliato nel gruppo con la strada stretta e perde ben 59" da Martin. Buenaventura ne perde 32" ma visto che aveva lavorato prima ci sta...

C'è poi una tappa di pianura in cui Rotshkov prende la ruota di Sagan ma la perde quando sta per iniziare lo sprint, restando così anche al vento; arriva 6to e vince Sagan.

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L'ottava tappa è di montagna, Cataldo vince dando 10" a Poels e 41" a Martin; poi Di Matteo a 1'11" e Buenaventura e Giani a 1'24". Martin resta in maglia rossa con 26" su Poels e 29" su Cataldo.
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La tappa successiva è per velocisti ma con il finale mosso. I nostri guadagnano tardi la testa della corsa e tentano di lanciare presto la volata per sorprendere gli altri, ma Rotshkov paga lo sforzo fatto prima di lanciare lo sprint e non riesce nemmeno ad uscire dalla ruota di Proovost. Vince Sagan con Proovost 4to, Rotshkov 5to e Dalving 6to.
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Sprint anche nella decima tappa: vince Rojas Gil con Rotshkov 4to.
L'undicesima tappa è una crono mossa: vince Talansky su un grande Buenaventura. Poels arriva a 36" dal primo e prende la maglia rossa, Cataldo arriva a 1'08" e sale al 2do posto in classifica a 35" da Poels, mentre Martin paga 2'40" e scivola al 4to posto in classifica a 1'38" da Poels, dietro a Buenaventura che è a 1'13" da Poels in generale (lui che è il nostro miglior uomo per le corse a tappe con 78MO contro il 77 di Cataldo ed il 74CRO contro 71, ma ora fa la spalla a Cataldo perchè avendo fatto il Tour è meno in forma e temo che possa calare ancora alla fine della corsa).
Nella tappa successiva si arriva su uno strappo: arriva la fuga mentre dietro Cataldo e Dalving staccano tutti dando 14" a Poels e 25" a Martin. Prende così la maglia rossa per 2", con 1'28" su Martin e 1'42" su Buenaventura, che resta intruppato nel gruppo e paga 1'04".
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Rojas Gil vince in volata la 13ma tappa con Rotshkov 6to dietro anche a Proovost; la stanchezza di una stagione piena e intensa si fa sentira e la forma ormai è bassa (85), infatti si ritirerà nella prossima tappa.

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Con la quattordicesima tappa inizia il tour de force finale di questa Vuelta: quattro tappe montane di fila con in mezzo un giorno di riposo, poi due tappe piatte e il gran finale di Bola del Mundo, e naturalmente la chiusura a Madrid.

Nella quattordicesima tappa sulla salita finale c'è l'attacco di Poels e Martin che noi controlliamo con i nostri gregari tenendoli a 20" per un po' di chilometri. A poco più di 2km dalla vetta Martin molla e viene ripreso dai nostri, Poels ancora a 20".

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Dopo un po' cambiamo passo ed andiamo anche a riprendere Poels. All'ultimo chilometro uno straordinario Di Matteo stacca tutti e va a vincere la tappa, con 10" di vantaggio su Cataldo che a sua volta ne dà 11" a Buenaventura e Poels e 40" a Martin. Grandissima soddisfazione per il nostro talento, ma grande giornata anche per Cataldo per la generale! Ora Poels è a 25", Buenaventura a 1'57" e Martin a 2'20".

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Nella tappa successiva arriva una fuga con 14'04" sul primo big, che è Poels. A 18" arrivano Cataldo e Di Matteo, che forse dopo aver controllato l'attacco del belga hanno aspettato troppo a cambiare passo; a 35" arriva Buenaventura, mentre Martin paga 1'10". Ora la classifica vede ancora Cataldo in maglia rossa con 7" su Poels, 2'14" su Buenaventura, 3'12" su Martin.

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Sembra uno scrontro a due con ancora 3 tappe dura da correre, ma tutto può succedere e nel caso Martin e Buenaventura sono in agguato.

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Dopo il giorno di riposo si torna a lottare per la maglia rossa e Cataldo inizia con una grande vittoria sul Cuitu Negru! Secondo a 16" Buenanventura, mentre Martin paga 47" e Poels 1'04", scivolando a 1'31" in classifica.

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La tappa successiva viene affrontata ad un ritmo blandissimo, ed anche la salita finale che è lunga ma molto facile viene fatta senza che succeda niente; la fuga arriva con 17'04" sul gruppo, che è composto da una sessantina di unità tutte insieme. Naturalmente non succede niente in classifica.

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Dopo le due tappe piatte (fuga di Savini e sprint di Sagan) arriva la ventesima, ultimo scontro per la classifica generale. Poels e Martin attaccano presto, ma li riprendiamo subito con un grande lavoro di Giani in giornata super, poi la scalata continua con il gruppetto dei big tutto compatto fino a 3km dal traguardo, qaundo Cataldo cambia passo e se ne va, arrivando ancora una volta a braccia alzate al traguardo! A 32" Poels e Giani, a 48" Di Matteo ed Etxarri, a 1'39" Martin e a 2'19" Buenaventura che incappa in una giornataccia (85FO e -5 giornaliero) ma riesce a difendere il terzo posto in classifica.

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Nell'ultima tappa arriva la fuga e non succede niente per la generale.

 

A seguire le classifiche.

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 :D

 

E prima grande vittoria per la Matlat! :woohoo:

 

 

Intanto abbiamo partecipato a qualche altra corsa durante la Vuelta, mandando uomini che devono aumentare la loro forma e quindi non hanno grandi anbizioni di risultati. E invece un grande risultato pure lo otteniamo: uno straordinario Ginanni vince il Grand Prix Cycliste de Québec!

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Quella di Ginanni è stata una vittoria davvero sorprendente, aveva meno di 80 di forma ed era comenque una corsa WT. Come tutte le altre corse che c'erano durante la Vuelta l'ho simulata e... sorpresa! :D

 

 

Ecco le classifiche della Vuelta vinte da noi: praticamente tutte, manca solo quella punti vinta da Sagan.

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Mondiali

Spedizione iridata ottima per l'Italia in entrambe le prove.

In quella a cronometro, che presenta un percorso atipico con una salita nella prima parte ed una lunga discesa nella seconda, i nostri quattro fanno tutti una prova fantastica, battuti solo da Geraint Thomas. Arrivano quindi 2do, 3zo, 4to e 5to, peccato perchè alla fine la cosa più importante è la vittoria e non l'abbiamo ottenuta...

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Nella prova a cronometro Ponzi parte a due giri dalla fine, quando il gruppo dopo aver ripreso la fuga e qualche attacco ha un po' rallentato. Cancellara tenta di seguirlo ma non riesce a prendergli la ruota e quindi si ferma, mentre dietro il gruppo non organizza subito l'inseguimento e gli lascia in pochissimo 2' di vantaggio.

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Alla fine dello strappo il gruppo aumenta un po' il ritmo ma il vantaggio di Ponzi resta invariato. Dopo un po' scatta Cancellara. In discesa e nella pianura fino allo strappo Ponzi rifiata un po' e Cancellara inizia a salire con circa 1'15" di ritardo, mentre il gruppo paga ulteriori 30". Vantaggio che sembra rassicurante ma contro Cancellara mai fidarsi...

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Alla fine però Cancellara non riesce a recuperare niente su un Ponzi che sullo strappo ed anche dopo riprende a tirare quasi a tutta, e viene addirittura ripreso dal gruppetto dei big che, regolato da Rojas Gil, arriva 1'16" dopo il nuovo campione del Mondo: Simone Ponzi! :shock2::woohoo: (Dopo quanto fatto con Brambilla questo non ci sorprende per niente :mrgreen: )e9se.png

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Finiamo la stagione con Il Lombardia, varie corse Continental ed il Tour of Beijing.

Alle corse Continental otteniamo vari piazzamenti ma nemmeno una vittoria; al Tour of Beijing grazie ad una azione in coppia Proovost e Ginanni fanno 1mo e 2do nell'unica tappa mossa e chiudono così anche in generale.

Il Lombardia
Giani scatta nella pianura tra Ghisallo e Villa Vergano, e riesce ad arrivare all'inizio di Villa Vergano con oltre 1' sul gruppetto dei big.
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I big iniziano lo strappo non troppo forte e così Giani non perde molto, poi però si avvicinano di colpo ma senza riprenderlo quando iniziano gli scatti, nessuno dei quali porta qualcuno ad avvantaggiarsi sugli altri. Scollina con 12" sui big ancora in un gruppetto abbastanza nutrito.
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A quel punto mi si presenta un dubbio: puntare tutto (o quasi) su Giani o provare a far scattare Capecchi come l'anno scorso? Nel primo caso avrei delle possibilità di vittoria, visto che i big si studiano dopo aver scollinato lasciando così altro tempo a Giani, ma comunque sarebbe difficile, visto che Giani è ormai quasi senza energie; nel secondo caso sarebbe un attacco che se riesce può essere vincente (come lo è stato l'anno scorso), ma se non riesce aiuta solo gli altri big a chiudere su Giani...
Non ci metto molto ad optare per la seconda chanche: Giani ha un buon vantaggio ma è proprio allo stremo delle forze e difficilmente resisterà ad un gruppetto che almeno per la volata si lancerà a tutta e prima terrà un ritmo comunque più alto del suo, mentre Capecchi in discesa è in grado di attaccare in modo deciso e poi ha le forze per resistere in pianura.
Ed infatti Capecchi attacca e lo fa in modo fantastico, alla fine della discesa già ha 22" sul gruppo, che è a 36" da Giani.
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Ed anche in pianura Capecchi è grande: resiste e vince il suo secondo Lombardia consecutivo, in modo quasi uguale a quello dell'anno scorso! A 15" Ponzi, poi ad oltre 25" il gruppo regolato da Sagan su Cataldo. Fuori dalla top 10 Giani, risucchiato a 500m dalla fine dal gruppetto dei big.
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Ed ecco le classifiche WT e Superprestige di questa stagione, che ci vedono entrambe primi! :shock2::woohoo:

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Anche nelle classifiche individuali andiamo bene: in WT Cataldo 7mo, Buenaventura 14mo, Dalving 18mo, Ginanni 25mo, Capecchi 29mo, Rotshkov 32mo, Di Matteo 34mo; in Superprestige Cataldo 7mo, Rotshkov 11mo, Buenaventura 23mo, Ginanni 29mo, Proovost 37mo.

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