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Un piccolo team lucano alla conquista del ciclismo che conta


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Io dopo questa cronosquadre, vedendo le varie prove delle tappe finora affrontate e la classifica, inizio a crederci veramente. :)

 

Cioè, se prima la vedevo come un "guadagnare più terreno possibile perchè poi mi rimontano e probabilmente mi superano", ora vedo realistiche le possibilità di vittoria, cioè vedo come Elissonde come un pretendente, e forse il più accreditato...

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Io dopo questa cronosquadre, vedendo le varie prove delle tappe finora affrontate e la classifica, inizio a crederci veramente. :)

 

Cioè, se prima la vedevo come un "guadagnare più terreno possibile perchè poi mi rimontano e probabilmente mi superano", ora vedo realistiche le possibilità di vittoria, cioè vedo come Elissonde come un pretendente, e forse il più accreditato...

Io sto cercando di evitare gufate .. ahahahah  :ph34r:  :ph34r:

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La mia invece non è scaramanzia, sono proprio quel 71REC e 65CRO che mi sembrano poco :biggrin: ! Ora però, visto il livello meostrato da me e dagli altri finora e visto il vantaggio sugli altri, inizio a non pensare più che la rimonta sia scontata...

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Dopo un giorno di riposo c'è una tappa da sprint atipica, con uno strappo che termina ai -2.5. Volevamo sfruttarlo per fare ritmo alto, portare Ginanni in ottima posizione e stancare gli altri velocisti che tengono peggio, ma l'ING ci anticipa facendo la stessa cosa sfruttando Mollema, mentre i nostri erano ancora un po' troppo dietro. Dalving si lancia inutilmente all'iseguimento chiudendo 3zo dietro Goss (il velocista ING) e Viviani; 6to Ginanni.

Il giorno dopo ultimo sprint della corsa e Ginanni arriva 4to.

Poi c'è la tappa con arrivo a Plan di Montecampione, salita secca. Ancora una volta si forma subito un il gruppetto di 10-15 che poi piano piano si screma, anche a causa di qualche attacco che però viene rintuzzato. Alla fine a 3km dal traguardo vanno via Elissonde, Ulissi e Machado; dopo un po' Machado si stacca e quindi restano i primi due della generale a giocarsi la corsa: oggi a vincere è Diego Ulissi! Machado a 13", poi un buon Buenaventura che prima sta a ruota per non aiutare Nibali (che chiude a +1'39") e poi riesce a staccare il suo gruppetto, chiudendo a 36".

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Poi una tappa ancora più dura, con due 1° cat. e un 3° cat. ed arrivo in salita sul Monte Zugna. Prima dell'ultima salita non succede niente a parte un attacco di Kreuziger che sfrutta il fatto che Dalving, che stava tirando, si era perso nelle retrovie per prendere l'acqua; comunque poi il ceco viene ripreso. Sulla salita finale è Nibali a fare il diavolo a quattro: scatta in continuazione, ma viene sempre ripreso anche se il gruppetto si assottiglia sempre di più. Alla fine Elissonde piazza il cambio di passo decisivo, va via con Aru e vince la tappa, mentre dietro a 51" ci sono Ulissi e Buenaventura, Nibali è a 1'42", mentre Machado è a 2'52".

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La classifica ora vede Ulissi 2do a 7'40", Buenaventura a 11'24", Nibali a 11'56", Aru a 12'19", Machado a 12'20".

Ora manca un tappone di montagna e la crono finale di 30km... a questo punto la rimonta è difficilissima e dovranno inventarsi qualcosa di fantascientifico per recuperare, anche perchè Ulissi a crono va più o meno come Elissonde... Inoltre Buenaventura per ora è sul podio e, anche se Nibali gli è superiore sia in montagna che a crono, può giocarsela.

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La penultima tappa è il tappone di questo Giro ma, a dispetto della fama del suo creatore (andrepg), è tutt'altro che disumana, anzi è un tappone con molte salite dure, abbastanza lungo, ma senza salite durissime e non lunghissimo, la salita più dura è l'ultima, che ha belle pendenze però è abbastanza corta, sotto i 7km. Noi riusciamo a tenere la corsa sotto controllo senza problemi portandola ai piedi dell'ultima salita, anche perchè nessuno tenta azioni da lontano. La selezione inizia sulla penultima salita ma è poca, l'unica emozione è provocata dal fatto che Buenaventura resta dietro per un buco, ma in discesa Cataldo lo riporta sotto.

Sull'ultima salita la corsa esplode con un attacco di Aru ed Ulissi, ma stavolta non si forma il gruppetto di una decina di big: vanno via direttamente Aru ed Elissonde, che segue subito l'attacco, mentre Ulissi paga un po' lo sforzo e si stacca subito dai due. Ancora più dietro un quartetto con Di Matteo, Buenaventura, Machado e Masciarelli; Nibali resta più dietro, ad ennesima dimostrazione di un giro senza una grande forma per lui.

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E alla fine Elissonde trionfa ancora, staccando Aru (che nello screen è coperto...) all'ultimo chilometro! Il sardo arriva a 13", mentre Ulissi arriva dopo 53", Di Matteo e Buenaventura 1'17", Machado e Masciarelli 1'48", Nibali addirittura 2'48".

 

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Dopo questa tappa la classifica, oltre ai primi due posti naturalmente sempre più congelati, vede il saltu di Aru al 3zo posto, con un vantaggio però troppo esiguo su Buenaventua in vista della crono, e Nibali addirittura 6to, superato anche da Machado.

 

Buenaventura, oltre a conquistare come da pronostico il podio, la crono finale la vince anche, mentre Aru che arriva a +3'57" scivola al 6to posto. Elissonde arriva a +3'38", come era nei piani, mentre inaspettati sono i soli 58" persi da Ulissi, ma tanto ormai i giochi per la vittoria erano già fatti...

 

E si conclude così un Giro trionfale per noi, in cui Elissonde vince le tre classifiche, Buenaventura è 3zo e miglior giovane, noi siamo la miglior squadra. Sicuramente la scarsa/non perfetta forma di Nibali, Kreuziger e Mollema ha aiutato il nostro capitano, ma siamo stati comunque bravissimi riuscendo a guadagnare ovunque e facendo pesare agli altri il gap di condizione, mandandoli così ancora più in difficoltà nella terza settimana, che era quella che temevamo.

Ecco quindi la classifica generale del Giro 2017.

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Dominio ! Di Matteo sarà capitano in qualche corsa ? Sono curioso di vederlo

Difficilmente a causa del valore in collina.

Penso potrà puntare alle fughe se va alla Vuelta e per il Lombardia sarebbe una bella carta da utilizzare attaccando sul Ghisallo o facendo un gran ritmo.

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Grazie per i complimenti, sono molto contento di come è andata, in un certo senso è stato più bello di quando dominavo nelle story passate con Moriani ed uno squadrone (anche se pure questa squadra era molto buona), essendo più difficile. Però c'è anche da dire che alla fine non ho battuto un grande avversario, Nibali non era in grande condizione e Mollema e Kreuziger ancora peggio, però il dominio è stato talmente netto che non si può dire che ho perso solo per la loro prestazione sottotono. E poi nel caso di Nibali, che non era in condizioni approssimative come Mollema e Kreuziger, credo che il ritmo alto e l'aggressività con cui ho corso abbiano contribuito a farlo soffrire dall'inizio facendolo poi pagare nella terza settimana, in cui non ha migliorato la sua situazione nei nostri confronti come doveva essere.

 

 

Per quanto riguarda Di Matteo, ora è arrivato ad un buon livello in MO, ma per poter fare il capitano in qualche corsa importante deve diventare più solido nelle altre stats. Comunque al Giro quando non arrivava già stanco per qualche motivo sull'ultima salita era sempre uno dei migliori, e se non avessimo avuto la maglia rosa avrebbe potuto vincere di sicuro una tappa non solo con una fuga ma anche giocandosi le sue carte in uno scontro diretto. Ora andrà al Tour, dove avremo una squadra con vari scalatori, soprattutto Elissonde e Di Matteo, in cui tutti avrenno libertà su un percorso molto duro e potenzialmente spettacolare.

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  • 2 weeks later...

RIprendiamo finalmente la story dopo la pausa causa PCM2006, gita e impegni vari...

 

 

Critérium du Dauphiné

Ci va una parte della sqaudra che andrà al Tour, quella che non ha fatto il Giro. L'obiettivo è solo migliorare la forma ed otteniamo solo qualche piazzamento: Durbridge 6to nel prologo e 5to nella crono finale, Rotshkov 5to in uno sprint.

 

Tour de Slovénie

La stessa squadra prosegue l'avvicinamento al Tour in Slovenia, in una corsa con una startlist meno prestigiosa ed in cui la forma inizia ad essere migliore. Iniziamo con la vittoria di Rotshov nella prima tappa piatta, mentre nella seconda due uomini anticipano il gruppo che arriva a 22" regolato ancora dal nostro estone.

La terza tappa presenta due montagne ma abbastanza lontane dal traguardo, e con la simulazione viene fuori una corsa abbastanza strana: vince la tappa un fuggitivo, con 3 uomini a 1'02" e poi altri 4 a 1'40" regolati dal nostro Rotshkov, che così si riprende la maglia gialla.

La crono finale è decisiva per l'esito della corsa: Durbridge vince la tappa, mentre Rotshkov arriva 5to, Giani 6to, Siepi 8vo. Rotshkov paga 9" da Stetina 2do e perde la corsa per soli 3"!

 

 

Entrambe le corse le ho interamente simulate, mentre ho giocato in 3D le tappe più importanti del Tour de Suisse, che vi posterò nel pomeriggio.

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Tour de Suisse
Ci vanno quelli che già hanno fatto il Giro e faranno anche il Tour, insieme a qualcun altro per completare il roster.
Phinney vince il prologo, in cui Elisssonde prende 44", Di Matteo 26" e Cataldo 17".
La seconda tappa è la prima tappa mossa, in cui Elissonde arriva nel secondo gruppetto a 21" dal primo quartetto, mentre Cataldo e Di Matteo arrivano più dietro, rispettivamente a 1'52" e 2'58".
Poi ci sono altre due tappe leggermente mosse, in cui arriva la fuga ed il gruppo chiude compatto, e dopo di queste c'è la prima tappa di montagna. Di Matteo scatta sulla penultima salita, abbastanza lontana dall'ultima, riprende la fuga, inizia la salita finale con circa 2' sul gruppo e viene ripreso da A.Schleck solo a 1.5km dal traguardo. Il lussemburghese con un po' di fatica riesce a mettersi in scia e a 500m dal traguardo lo salta, mentre da dietro arriva un altro gruppetto; così sono in 9 a chiudere tutti insieme, regolati da Rein Taaramae che fa un gran recupero sul finale! Noi abbiamo anche Elissonde e Cataldo nel gruppetto.

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Il giorno dopo la tappa è piatta ed arriva la fuga, mentre la settima tappa arriva su uno strappo, ed anche stavolta arriva la fuga, con la vittoria del nostro Lewandowski; Elissonde regola il gruppo prendendo l'abbuono del 3zo classificato.
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C'è poi un'altro arrivo in salita. La salita non è molto dura e ci sono vari tratti di falsopiano, cosa che favorisce un andamento della corsa caratterizzato da molti scatti senza che nessuno riesca a fare realmente la differenza. Alla fine è il nostro Elissonde con uno scatto a circa 2km dal traguardo a riuscire a staccare tutti e vincere la tappa, anche se dando distacchi minimi agli inseguitori.
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Nella crono finale il nostro francese perde il 3zo posto che aveva guadagnato il giorno prima e crolla addirittura in 8va posizione in classifica. La corsa va a Fuglsang.

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Campionati Nazionali 2017

Simulo tutte le corse tranne i campionati italiani in linea. Nelle corse simulate otteniamo vari piazzamenti, tra cui alcuni molto importanti come il terzo posto di Phinney agli ITT in USA o il secondo posto di Malori per soli 6" in Italia, dove piazziamo anche Gianì 3zo, Siepi 5to e Cataldo 6to, ma nessuna vittoria.

 

Ai campionati italiani in linea il nostro capitano è Cataldo, che scatta sul'ultimo passaggio sullo strappo, dove si avvantaggiano in 4 con altri 7 all'inseguimento, tiene vivo l'attacco tirando in discesa e batte tutti allo sprint dopo il ricongiungimento con il gruppetto inseguitore! Cataldo è il nuovo campione d'Italia!

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Come già detto in precedenza portiamo una squadra senza un uomo che punta alla generale, ma con due capitani, Elissonde e Di Matteo, che cercheranno di vincere qalche tappa anche con azioni da lontano sul percorso duro ed imprevedibile disegnato da emmea, riuscendo magari anche ad ottenere una buona posizione in classifica di conseguenza. Oltre a loro abbiamo altri 3 scalatori, di cui due con buone ambizioni di entrare in qualche azione vincente: Cataldo, Gianì e Siepi. Portiamo poi Rotshkov, che si confronta per la prima volta con il meglio degli sprinter a livello mondiale in questo palcoscenico, assistito da Proovost e da Durbridge e Phinney, utili anche per la cronosquadre e per aiutare in tratti di pianura, oltre che con ambizioni personali nelle crono individuali.

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Si inizia con una tappa con una salitella di un paio di chilometri che termina a circa un chilometro dal traguardo. Il percorso sembra disegnato apposta per Sagan, ed infatti lo slovacco vince dando addirittura 8" al gruppo. Proovost chiude 4to, mentre Rotshkov che non era piazzato bene arriva 7mo; comunque la forma ancora è sotto il 90, quindi nelle prime tappe è  difficile aspettarsi il colpo grosso e proprio per questo simulo gli sprint immediatamente successivi.

Prima però c'è la cronosquadre di Hannover, che vinciamo. La maglia gialla così va proprio sulle spalle del nostro estone.

Simulo la terza tappa e Rotshkov arriva 11mo allo sprint.

Poi alla quarta tappa avviene un episodio clamoroso: non mi accorgo che gli strappi vicini al traguardo sono in pavé e la simulo come una normale tappa piatta. Il risultato è che la corsa esplode, come magari sarebbe successo comunque, però non ho avuto la possibilità di gestire i miei al meglio. Peccato perchè il pavé era poco (infatti nell'altimetria si confondeva con le linee dei GPM e per quello non l'ho visto...) e potevo far difendere bene i miei guadagnando qualcosa su qualche big per la generale. Ecco invece i distacchi dei miei scalatori: Di Matteo +7'07", Gianì +13'53", Elissonde +15'03", Cataldo +15'31"; anche alcuni uomini di classifica hanno preso distacchi molto pesanti e c'è stata grande varietà di distacchi tra di loro. Il nostro migliore è stato Phinney a +2'21", ed anche Rotshkov è stato molto bravo (+3'17").

Modificato da MatteoJuve
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Corro in 3D la 5ta e la 6ta tappa e Rotshkov, che ormai ha raggiunto una forma ottima, le vince entrambe!

Nella prima delle due prende la ruota di Boasson Hagen, che a sua volta era a ruota di Sagan, e negli ultimi metri li brucia entrambi.

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Nella tappa successiva facciamo un ottimo lavoro di squadra per scolinare avanti l'ultimo strappo, tenere il gruppo lungo in discesa e lanciare il nostro velocista. Qui Proovost arriva addirittura 3zo.

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Da notare poi che Rotshkov veste la maglia a pois :lol: !

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La tappa successiva è una crono lunga con 4 salitelle. Visto che ultimamente ho fatto molto bene in crono mosse, ho deciso di giocarla in 3D, anche se poi mi sono reso conto che le salite erano troppo facili (solo l'ultima era un po' più dura), praticamente era una crono piatta... Alla fine Durbridge si gioca la tappa con Cancellara, arrivando 2do per 3", Phinney arriva 7mo a 34", Gianì arriva 21mo a 1'19", un incredibile Elissonde arriva 30mo a 1'48", Cataldo è 33mo a 1'56", mentre Di Matteo esagera nella parte iniziale e va in difficoltà nel finale, chiudendo 65mo a 3'06" da Cancellara.

Il giorno dopo c'è il primo arrivo in salita, con un 1° categoria e poi una salita più corta. La fuga buona ci mette un po' per paritre e noi ci mettiamo dentro Gianì, ma il gruppo tiene sotto controllo i fuggitivi che vengono ripresi abbastanza presto. Alla fine tra i big ci sono degli scatti ma non c'è selezione ed arrivano addirittura in 27 a giocarsi la tappa insieme: Elissonde, scattato nel finale, viene ripreso a 700m dal traguardo e vince Andy Schleck! Anche Cataldo e Di Matteo nel gruppetto.

Ancora salite il giorno dopo: tre 1° cat., due 2° cat. e un 3° cat., ma arrivo in valle. Anche stavolta tra i big qualcuno tenta qualche azione, ma nessuno riesce ad arrivare al traguardo e si arriva di nuovo allo sprint ristretto: vince Fuglsang con Elissonde 10mo e Di Matteo nel secondo gruppetto a 1'02".

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Dopo un giorno di riposo si riprende ancora con le salite: ci sono 3 tappe di montagna consecutive, ecco a voi la prima.

Ci sono un 4° cat., un 2° cat. e un HC, con l'arrivo al termine di una discesa. Siepi va in fuga ma viene ripreso e staccato da Andy Schleck e poi a un chilometro dallo scollinamento dell'ultima salita viene ripreso anche dagli altri big, e proprio in quel momento parte Kenny Elissonde!
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Il nostro francese fa un chilometro a tutta mangiando in 1000 metri un minuto al lussemburghese, e, ripresolo proprio allo scollinamento, gli scatta in faccia e lo stacca nei primi metri di discesa, andando a vincere una tappa fantastica! Dietro a 56" un gruppetto di 10 uomini, regolato da Geniez su Di Matteo, che si prende anche l'abbuono.
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Il gruppetto successivo paga 4'40" da Elissonde, quindi questa tappa ha fatto una bella scrematura in classifica generale, selezionando praticamente i primi 10-15: i primi undici di oggi più tre uomini che si sono staccati ma erano molto avanti in classifica.05n4.png

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Il giorno dopo tappone italiano con il Colle delle Finestre nel finale ed arrivo dopo la discesa, ma senza Sestiére. Cataldo va in fuga, si stacca da 3 uomini prendendo quasi 4 minuti sul Colle delle Finestre perchè mi ero distatto a seguire quelli di dietro, quando me ne accorgo fa una rimonta spettacolare, rientra sui primi e stacca gli altri due insieme a LL Sanchez, che negli ultimi chilometri prima fa il finto morto non collaborando ma poi chiude sullo scatto del campione italiano e lo batte allo sprint.

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Dietro Elissonde prende la salita dietro ed inizia a soffrire già quando rimonta posizioni nel gruppo, staccandosi poi relativamente presto. Di Matteo invece è in giornata fantastica (+5... :) ) e nonostante perda contatto, forse più per disattenzione, riesce a rientrare sulla maglia gialla De Gendt, che insieme a Pinot insegue Schleck, Vanendert e Kreuziger dopo aver staccato tutti gli altri. Alla fine Schleck arriva a 32" dai primi e dà 39" a Vanendert, Kreuziger, Di Matteo, Pinot e De Gendt (peccato perchè Di Matteo era scattato e c'era un mezzo buco tra lui e Pinot); mentre Elissonde arriva 15mo a 4'55" dai primi due.

 

Ecco la nuova generale, con un Di Matteo sorprendente.

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Nella tappa successiva voglio mandare Elissonde in fuga, ma il gruppo non lascia spazio al suo tentativo, così lui e Gianì si fanno in testa la prima salita e gran parte della seconda con il gruppo che li controlla da vicino e nessuno che scatta per formare un tentativo serio, e sono costretti a lasciarsi riprendere. A quel punto parte un tentativo che il gruppo lascia andare e noi ci mettiamo Cataldo; il nostro uomo però, oggi in maglia a pois, paga lo sforzo del giorno prima e non è molto brillante, così si stacca dal primo gruppetto non appena inizia l'erta finale e gli altri scattano.

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Alla fine è sfortunato perchè viene ripreso all'ultimo chilometro dal secondo gruppetto, terminando la tappa in 7ma posizione e perdendo punti GPM che potevano essere importanti.

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Dietro Schleck stacca tutti dando 23" a Kreuziger e 45" a Pinot, De Gendt, Vanendert ed un bravissimo Di Matteo. Elissonde, che aveva lavorato in mattinata, arriva a 52" dalla maglia gialla, nel terzo gruppetto di big.

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Ecco la classifica alla fine di questa tre giorni di montagne, a cui seguiranno due tappe di pianura in cui i velocisti potranno mettersi in luce e gli scalatori potranno riprendere un po' fiato prima di tornare a combattere.

Di Matteo supera Rolland ma resta sesto perchè lo supera Coppel grazie alla fuga; quest'ultimo comunque dovrebbe perdere subito terreno dai primi e quindi Di Matteo è virtualmente 5to in classifica. Mollema va forte a crono e quindi sarà difficile da superare, e pericoloso è anche Kreuziger là dietro, mentre forse si può sperare di superare Vanendert... sarà una sfida imprevedibile ma la top 5 non mi sembra un obiettivo impossibile.

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La tredicesima tappa è di pianura, e si arriva in volata. Volata che non è importante solo per la tappa in sé, ma anche per la lotta tra i velocisti per la maglia verde, a dir poco serrata: Rotshkov è in maglia, ma Demare e Boasson Hagen hanno il suo stesso punteggio, e Sagan ha solo 6 punti in meno! Alla fine è una lotta tiratissima tra i primi tre della classifica, mentre Sagan si trova presto al vento e praticamente tira la volata agli altri; a spuntarla è il nostro Rotshkov!

 

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La tappa successiva, con arrivo in leggera salita dopo un facile 4° cat. a 7-8km dal traguardo, la gioco due volte perchè avevo messo a x8 a una decina di chilometri dal traguardo e mi sono distratto un attimo, ritrovandomi di colpo a 2km dal traguardo con Rotshkov ancora in attesa di piazzarsi per lo sprint. La rigioco ed arriva la fuga, col gruppo regolato da Boasson Hagen su Sagan, Arregui e Rotshkov; Demare non pervenuto. Nonostante i pochi punti in più racimolati da Sagan e Boasson Hagen al traguardo, Rotshkov chiude la giornata in attivo grazie ai punti fatti al TV (di cui di solito si disinteressa).

 

Il giorno dopo c'è una tappa piena di salite, anche se non impossibili: solo l'ultima è un 1° cat. Elissonde va in fuga, il gruppetto si forma ma nessuno collabora; a quel punto Rubiano capisce la situazione e scatta proseguendo solo, mentre il nostro francese aspetta insieme agli altri pensando che Rubiano crollerà. La mancata collaborazione degli altri, però, fa fermare anche Elissonde e quindi il gruppetto procede lentissimo ed anche dietro il gruppo, pur recuperando, va molto piano, così Rubiano senza troppi problemi prende un vantaggio larghissimo, quasi un quarto d'ora, mentre gli altri dietro vengono ripresi. Con questo vantaggio Rubiano riesce ad arrivare al traguardo, mentre dietro sull'ultima salita ci sono i soliti scatti che portano solo un assottigliamento del gruppetto senza che nessuno riesca ad avvantaggiarsi in modo definitivo, finchè all'ultimo chilometro di salita Di Matteo parte con uno scatto fantastico e fa il vuoto, scollinando con circa 40" che al traguardo sono 36". Elissonde perde 2'19" dal gruppo maglia gialla.

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Ora giornata di riposo e poi ultima settimana che inizia con un trittico montano, seguito da una tappa di pianura, una crono lunga e la passerella finale con arrivo sugli Champs Elisées. In classifica nei primi posti tutto invariato tranne i secondi guadagnati da Di Matteo, che gli permettono tra l'altro di superare Mollema per 6" e di trovarsi ora 5to in classifica!

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Dopo il riposo si riprende con un arrivo in salita, ad Ax 3-Domaines, preceduto da un 2° cat. e da un HC. Gianì va in fuga, stacca tutti, ma viene ripreso e staccato nel finale dal solito Schleck e da un sorprendente Rolland (+38"); dopo di lui arriva Mollema (+1'14") seguito a 10" da Di Matteo, poi Nibali (+1'36") ed un gruppetto con Kreuziger, De Gendt, Quintana, Vanendert ed Elissonde (+1'50"), col nostro francese che era rimasto indietro allo scollinamento del penltimo GPM ed aveva dovuto fare la discesa a tutta arrivando abbastanza stanco all'ultima salita... peccato perchè si è difeso comunque bene e credo che avrebbe potuto fare meglio di Mollema, o magari aiutare Di Matteo nel riprendere l'olandese.

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In classifica generale, mentre Schelck sfila la maglia gialla a De Gendt, Mollema supera di nuovo Di Matteo, ma solo per 4", e lo stesso fa Rolland, addirittura per 3", mentre Vanendert vede questi tre avvicinarsi un po' e Coppel molla prendendo dai 4'30" ai 6' dagli altri. Lotta serrata per la top 5!

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Il giorno dopo c'è un tappone con l'arrivo in salita. Non so neanche io bene perchè, forse per un inconscio desiderio di puntare al podio facendo saltare Mollema, avvantaggiato nettamente sugli altri 3 dalla crono, forse per la voglia di tentare un'impresa, o forse solo perchè credevo che fosse il modo migliore di giocarmi questa tappa, fatto sta che decido di mettere in atto una tattica audace: far partire Elissonde sulla terzultima salita sperando che qualcuno lo seguisse o che almeno si creasse selezione in modo da far esplodere presto la corsa e lanciare Di Matteo, che sarebbe poi stato aiutato dal compagno. Non so se era una strategia irrealistica, ma alla fine non la metto in atto perchè lo scatto di Elissonde non provoca effetti immediati, quindi lo scatto di Di Matteo potrebbe rivelarsi un suicidio tattico.

Alla fine, quindi, Elissonde viene ripreso sull'ultima salita e lì ci si gioca tutto. E stavolta Di Matteo non è pimpante come nei giorni precedenti, soffrendo forse il percorso pieno di salite ed il ritmo sostenuto tenuto per controllare e riprendere Elissonde; ed infatti il nostro capitano si stacca abbastanza presto da un gruppetto di una ventina di corridori, e dopo un po' iniziano anche a lampeggiare le borracce vuote, segno che rischia di iniziare una crisi di fame. Nonostante tutto il nostro ragazzo non è in totale crisi, e gestendo le sue energie riesce ad andare su in modo regolare contenendo il distacco dal gruppo maglia gialla.

A 5km dal traguardo ha avanti a sé una visione che è un'iniezione di fiducia: un gruppetto di staccati con Jelle Vanendert, uno dei rivali per la top 5, e Gianfranco Siepi, il suo compagno di squadra che era in fuga dal mattino e, ripreso dai big quando era da solo in testa, si è fermato per aspettarlo ed aiutarlo.

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Anche grazie all'aiuto di Siepi, Di Matteo, dopo averlo ripreso, stacca il belga dell'Euskaltel, e sempre con l'aiuto del suo compagno di squadra si rende protagonista della rimonta e dell'aggancio ai danni di un altro grupetto di staccati, in cui c'è Elissonde e c'è anche Rolland, gruppetto che arriva al traguardo con 2'06" da Schleck, ma, per fare un paragone più vicino, "solo" 1'11" da Mollema; e che dà anche 53" a Vanendert. Purtroppo, però, PCM segnala un buco tra Siepi e Di Matteo, che viene considerato a +23" dal resto del gruppetto. Peccato, perchè anche un'inezia può essere importante in questa lotta così tirata, ma resta comunque la buona prova di "difesa" in una giornata di difficoltà.

 

Ecco la nuova generale, con Mollema che, considerata anche la crono a lui favorevole, si proietta verso il podio, e Vanendert avvicinato ulteriormente da Rolland e Di Matteo nella lotta per la top 5. Ed attenzione anche a Kreuziger, che oggi è arrivato a 14" da Schleck e può sfruttare la crono per superare i tre che lo precedono in classifica.

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Va bene dai è ancora giovane ma già da spettacolo!!

Si infatti, sta andando molto meglio di come credessi, grazie anche ad un buon risultato nella tappa col pavé ed al livello non proprio altissimo di questo Tour in montagna rispetto al solito (gli over 81MO non sono molti e soprattutto vari sono fuori classifica, come Nibali che ha perso un quarto d'ra sul pavé e Pinot che con 82MO -più di tutti- fa il gragario a Schleck). Ed anche in questa tappa alla fine si è difeso bene, anche se mi resta il dubbio che forse mi sono tirato da solo la zappa sui piedi con l'attacco di Elissonde che ha fatto alzare il ritmo dietro, cosa che forse Di Matteo ha pagato sull'ultima salita. L'errore che di sicuro ho fatto comunque è stato quello di lasciarlo senza rifornimenti... :?

 

Comunque anche il podio non è lontanissimo,non si sa mai.

 

Bella Storia comunque

Grazie innanzitutto per i complimenti. Per il podio purtroppo, considerando il vantaggio che ha ora Mollema e che manca una crono di 40km in cui lui può sfruttare una decina di punti di vantaggio nel valore CRO, direi che è impossibile (salvo poi casi di problemi meccanici o cadute); ci ho sperato prima di questa tappa, tentando di far saltare il banco proprio per guadagnare sull'olandese, ma è andata male. Comunque restiamo in lotta (anche se pure lì è difficile) per la top 5, che sarebbe un risultato fantastico.

Modificato da MatteoJuve
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Il giorno dopo altro tappone, più duro di quello precedente, a chiudere il trittico e le montagne di questo Tour. Stavolta Di Matteo anche sull'ultima salita riesce a tenere le ruote del gruppetto dei migliori, mentresi stacca abbastanza presto Vanendert e a oltre 7.5km dalla vetta a sorpresa si stacca anche Mollema! Eccolo dopo un chilometro arrancare a oltre un minuto dal gruppetto maglia gialla.

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Intanto avanti c'è ancora in atto la fuga con Cataldo e Chaves unici superstiti, ma anche stavolta Andy Schleck, scattato e rimasto solo, riprende e stacca i fuggitivi del mattino; il lussemburghese corre all'attacco anche se ha la maglia gialla, perchè De Gendt a crono può recuperargli un po' di tempo.

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Nel gruppetto maglia gialla la selezione avviene "da dietro" ma è continua: tra gli altri si staccano anche Rolland e Coppel, e quando parte proprio la maglia gialla restano solo in 3 ad inseguirla, con Elissonde e Di Matteo che perdono contatto e vanno su del loro passo.

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Alla fine Di Matteo arriva 9no, 7mo dei big a 2'18" da Schleck ma solo 1'04" da Pinot e Nibali, primi "umani", avendo staccato Rolland (+38"), Mollema (+50") e Vanendert (+1'04").

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Ora generale cortissima per la top 5, con la crono che sarà decisiva. Mollema è comunque imprendibile, mentre attenzione ad un rientro di Kreuziger. E peccato per quei 23" della prima di queste tre tappe...

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Domani chiudiamo il Tour con la lotta tiratissima per la top 5, con i 3 appaiati (e tra l'altro in ordine crescente di forza a cronometro, ma vicinissimi sia in classifica che in questa specialità) e Kreuziger minaccioso a soli 2' (che in un una cinquantina di chilometri non sono tanti, anzi...), ma anche con due sprint per decidere a chi andrà la maglia verde, con Boasson Hagen primo a 3 punti su Rotshkov e poi vicinissimi Démare e Sagan, con i quattro in 5 o 7 punti mi sa, non ricordo precisamente.

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Rieccomi ragazzi (se ci siete :tongue:), scusate ma mercoledi ho avuto un imprevisto che mi ha impedito di connettermi, poi c'è stato il 1° Maggio e ieri avevo un po' di compiti (ma ammetto di avervi traditi con FIFA nel poco tempo libero... :mrgreen: ). Comunque oggi vi posto solo una tappa.

 

 

 

La diciannovesima tappa arriva come da copione in volata e a vincere è Stephen Eaddy, che regola Boasson Hagen, Rotshkov e Démare. Il norvegese si rende protagonista di una grande volata in rimonta dopo non essere riuscito a prendere le ruote giuste per lanciare lo sprint. Sagan arriva 12mo perchè, cosa che non vi avevo detto, è della Movistar come Démare e quindi gli ha tirato la volata; per questo si allontana nella classifica a punti, con un distacco che sarà incolmabile in un'unica tappa.

La nuova classifica a punti vede Boasson Hagen a 232 punti, Démare a 222 e Rotshkov a 220, mentre Sagan è a 196. Quindi il Noregese ha preso un po' di vantaggio, ma niente di irrecuperabile. SI deciderà tutto ai Campi Elisi, però attenti perchè Boasson Hagen potrebbe prendere qualche punto anche nella crono di domani!

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Modificato da MatteoJuve
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