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Un piccolo team lucano alla conquista del ciclismo che conta


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Spero che non perda tutta la forma che aveva accumulato finora in modo da poterla riacquistare velocemente appena torna, sfruttando anche le prime tappe del Giro. Però, se la situazione è tale da fargli fare al top meno di due settimane-10 giorni di Giro, potrei anche decidere di non mandarlo e cambiare programmi (per la squadra del Giro e per lui).

 

 

Scuasate ma in questi giorni sono stato impegnato e, dovendo fare la Roubaix come prossima corsa, il poco tempo che ho avuto ogni volta non mi bastava... (è una corsa lunga e da giocare con calma e concentrazione :) ) Ma ora vado a farla!

Modificato da MatteoJuve
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Parigi-Roubaix

La corsa esplode a 13km dal traguardo, quando dal gruppo dei big scattano Offredo e Ladagnous, seguiti da Goulem e Van Avermaet e più dietro Lewandowski e un altro che non ricordo.

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Un'ulteriore selezione fa uscire dall'ultimo settore di pavè due uomini in testa: Goulem ed Offredo. Li insegue Ladagnous che dopo un po' di inseguimento riesce a rientrare sfruttando un piccolo rallentamento dei due uomini in testa, mentre Van Avermaet non ne ha per inseguire i primi e viene ripreso dai due di dietro. Sono quindi i tre di testa a giocarsi la corsa: Goulem tenta di sorprendere gli altri due e all'ingresso del velodromo scatta.

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Ma Offredo non concede un metro al nostro belga e quindi la corsa si risolve allo sprint: un grande Offredo vince per distacco su Goulem e Ladagnous. Per noi comunque ottimo il 2do posto, e grande anche Lewandowiski che dietro arriva 6to (ero concentrato su Goulem e non gli ho fatto fare lo sprint...)oxbz.png

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Dopo la Roubaix e prima del trittico delle Ardenne partecipiamo a due corse, in cui i collinari finalizzano la preparazione e i paveari posso fare l'ultima apparizione. E proprio nella corsa col pavé, la Freccia Brabante, siamo protagonisti: Goulem arriva 2do e Lewandowski 6to, come alla Roubaix.

 

 

Amstel Gold Race

Nella prima delle corse del trittico delle Ardenne si arriva come da tradizione in PCM allo sprint ristretto in salita. Dalving c'è, è alla ruota di Gilbert, ma il belga non è nelle primissime posizioni e quindi lui ancora di più parte troppo dietro. Alla fine Gilbert riesce a rimontare solo fino al 2do posto, mentre Dalving chiude 7mo, anche se a pochi centimetri dal 3zo.

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Freccia Vallone

Sul penultimo strappo si muovono in 4-5 tra cui Dalving, ma non è un attacco deciso e non fa selezione. Il nostro però anzichè fermarsi insiste e riesce a tenere per tutta la discesa una decina di secondi sul gruppo, che gli permettono di continuare nel breve tratto di pianura senza spremersi ma costringendo quelli dietro a lavorare e ad allungare il gruppo. Viene ripreso come si aspettava ai piedi del muro di Huy ed è ancora fresco, oltre a prendere il muro nelle primissime posizioni. Il gruppo dei big si gioca la corsa allo sprint: dopo circa 200m da dietro parte forte Arregui, Dalving gli prende la ruota, lo segue per un po' e poi lo salta con una facilità irrisoria. Nessuno dietro riesce a seguirlo ed incredibilmente Pierrot Dalving vince la Freccia Vallone!

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Liegi-Bastogne-Liegi
Alla Decana la corsa è più dura ed esplode sul Saint Nicolas, quando dal gruppetto di 14 uomini che inseguiva Fuglsang partono A.Schleck, Gilbert ed il nostro Dalving.
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I tre raggiungono il danese e i quattro si giocano la corsa allo sprint: Dalving prende la ruota dell'altro belga e quando Gilbert parte lui riesce a tenerlo, mentre Schleck e Fuglsang possono solo guardare e giocarsi il terzo posto... E alla fine Dalving riesce anche a saltare il campione suo connazionale vincendo anche la Liegi! STREPITOSO BIS PER PIERROT DALVING!

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:D Grazie.

 

 

Giro di Romandia

Ci vanno gli uomini che andranno al Giro d'Italia per rifinire la forma. Mancano solo Ginanni, che avendo fatto le Ardenne è già in forma, e Carmona, ancora infortunato. Al posto dell'argentino c'è Antonio Santoro, colui che lo sostituirà al Giro in caso di bisogno.

Phinney vince il prologo ma perde la maglia nella tappa successiva piatta perchè gli metto a disposizione per difenderla solo Santoro e Malori, preservando gli scalatori, e le squadre dei velocisti non fanno il loro dovere.

Nelle tappe di montagna e collina fanno classifica Buenaventura ed Elissonde, che vista la forma alta ma non ancora al top (sul 90) vanno abbastanza bene, facendo 5to e 8vo in generale. Da segnalare l'ottima cronoscalata di Cataldo, il co-capitano di Elissonde al Giro, che nella prima tappa di montagna è uscito di classifica con Capecchi e Di Matteo ma il giorno dopo ha sfoderato una grande prestazione, chiudendo 2do a 5" dal primo.

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Alla fine Carmona torna il 30 Aprile con 60FO e quindi non può fare il Giro ma anzichè Santoro al suo posto mando Dalving, visto che i due avevano lo stesso programma fino alle Ardenne e poi uno doveva fare il Giro e l'altro la Vuelta ed entrambi il finale di stagione... gli ho solo dovuto invertire i GT. :) Quindi il nostro roster per il Giro addirittura diventa più prestigioso con l'innesto del fresco vincitore di Freccia e Liegi!

 

 

Giro d'Italia

Iniziamo alla grande: Phinney vince il prologo ed è anche quest'anno la prima maglia rosa, ma la Matlat fa poker! Al secondo posto c'è Malori con 4" di distacco, poi Cataldo a 6" ed infine Buenaventura a 7". Bene anche Di Matteo e Dalving che pagano 20", Capecchi a 22" ed anche Elissonde si difende bene, perdendo solo 27". Tra gli ultimi Ginanni, +1'02". Vedo anche la startlist: ci sono vari ossi duri, sulla carta più forti e completi dei nostri: vincere è quasi impossibile, ma anche per un podio bisognerà cercare di inventarsi qualcosa, correre all'attacco e sperare di riuscire a guadagnare molto in qualche occasione. Inoltre c'è un cambio di programma: mi accorgo che Cataldo è sceso a 76MO, quindi il co-capitano sarà Buenaventura, che prima avevo relegato a gregario di lusso non potendo avere 3 capitani visto che lui già deve essere leader alla Vuelta.

Nella seconda tappa teniamo la maglia e Ginanni arriva 9no allo sprint.

La prossima è quella che arriva sul Mur de Huy dopo una piccola Freccia Vallone (il Giro è quello di Andrepg), Dalving ricorda la bella vittoria e spera di ripetersi, ma sarebbe buono anche sfruttare qualche trappola per guadagnare qualcosa con gli uomini per la generale...

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E nella tappa de Mur de Huy prima mandiamo in fuga Ginanni per non dover lavorare, poi facciamo scattare Cataldo per tentare di far esplodere la corsa; l'abruzzese riprende e stacca tutti i fuggitivi e poi raggiunge Ginanni in testa alla corsa. Il gruppo comunque controlla l'attacco e sul terzultimo strappo gli arriva molto vicino, anche se i due riescono a resistere fino all'inizio del muro successivo.

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Intanto, proprio a causa del forcing sul terzultimo strappo e della conseguente selezione, perde contatto Phinney. Oggi non potevamo correre per difendere la sua maglia ed inoltre abbiamo in squadra i primi due pronti a prendere la maglia, Cataldo e Buenaventura (non Malori che si è staccato da un po' dopo aver lavorato).

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Alla fine Elissonde prende troppo dietro il penultimo strappo e per evitare di fargli perdere terreno addormentiamo il ritmo, quindi il gruppetto si gioca la tappa sul muro di Huy, su cui a trionfare è il naturale favorito: PIERROT DALVING! Secondo Buenaventura che prende l'abbuono.

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Ed ecco la classifica, con Dalving nuova maglia rosa e Buenaventura a 11". Per il resto tra gli altri distacchi invariati.

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La quarta tappa è la prima in Italia, la cronosquadre di Treviso. Noi arriviamo secondi a meno di 1" dalla prima squadra; peccato non aver vinto ma alla fine la cosa importante era guadagnare più tempo possibile e ce l'abbiamo fatta. Tra gli avversari ecco i distacchi dei tre più pericolosi: Mollema +13", Kreuziger +1'06", Nibali 1'39".

 

Dopo due volate (Ginanni 6to e 3zo), tappa con arrivo sullo strappo di Todi... e dominio Matlat! Dalving, Cataldo ed Elissonde staccano tutti dando 18" ai primi inseguitori e 54" ad un altro gruppetto, in cui ci sono Nibali e Mollema, e ben 2'12" al gruppetto di Kreuziger (prima del quale c'era anche un gruppo a +1'45"). Insomma, grande tappa per noi!

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Ed ecco la nuova generale!

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La tappa successiva è la prima di montagna di questo Giro, nonchè il primo arrivo in salita; le salite dure sono due, una dopo l'altra. Sulla prima facciamo un ritmo forte ma regolare, per fare selezione ma senza fare ritmi folli che manderebbero fuorigiri prima i nostri capitani che gli altri; encmiabile il lavoro di Dalving che è stato il primo a tirare e poi si è sfilato facendo il gregario nonostante la maglia rosa. In discesa attacca Cataldo guidato da Capecchi per tentare di far stancare o esporr gli altri capitani che sono abbastanza isolati, con loro c'è Aru e poco dietro Rabottini. Iniziano l'ultima salita con circa 40" sul gruppo ma dopo un po' vengono ripresi, infatti capiscono che il vantaggio è troppo poco e non spingono a fondo. Capecchi che già aveva lavorato si sfila, mentre Cataldo si mette in testa al gruppo a tirare.

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Il ritmo non è altissimo ma lo sforzo si fa sentire e la selezione è lenta e costante. A 6km dal traguardo restano dietro anche Nibali e Mollema, che non sembrano in difficoltà ma si sono fatti sorprendere in cattiva posizione, mentre dopo un po' si staccano altri 4 uomini (quelli dietro Elissonde nello screen) tra cui c'è anche Kreuziger, che però è pronto a ricucire immediatamente il sul primo gruppetto.

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A quel punto iniziano gli scatti avanti e l'inseguimento di Nibali e Mollema dietro: i due rientrano sul gruppetto principale, da cui però sono scappati via Elissonde, Ulissi e Intxausti, inseguiti dal portoghese Antunes. I tre si giocano la tappa è a trionfare è proprio Elissonde! A 22" Antunes, a 41" il gruppetto con tutti gli altri big. Dopo questo gruppetto un po' di vuoto e poi cinque uomini a 3'58", quindi tutti quelli che possono puntare alla vittoria sono in quel gruppetto.

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La nuova generale porta Elissonde in rosa, Buenaventura a 55", Ulissi a 1'37", Mollema a 1'58", Intxausti a 3'05", Nibali a 3'35", Kreuziger a 4'06". Insomma, il nostro capitano ha preso un po' di vantaggio su tutti, ed un gran bel vantaggio su alcuni, ma ancora è poco: per resistere bisognerà guadagnare ancora.

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Elissonde è il capitano e Buenaventura co-capitano: il primo è nettamente più forte in MO (80 contro 78), ma paga molto in CRO e REC, in cui invece Buenaventura va bene, quindi l'idea è guadagnare il più possibile all'inizio con Elissonde e poi resistere nella terza settimana e nella crono finale, mentre Buenaventura tenterà di gestirsi e difendersi al meglio per tutto l'arco del Giro puntando sulla regolarità. Naturalmente il primo ha possibilità di podio e magari anche di giocarsi la vittoria, mentre l'altro no, ma lo spagnolo correndo senza prendere rischi dovrebbe assicurarci un buon piazzamento.

Poi è anche naturale che in base a come andranno le cose la strategia può cambiare, ad esempio se Elissonde va bene e si sta giocando un obiettivo importante e Buenaventura deve aiutarlo o fare un'azione "civetta", lo farà (o magari il contrario...).

 

Per quanto riguarda gli altri: Cataldo e Capecchi con il loro 76MO sono semplicemente buoni gragari, mentre Di Matteo ha 79MO ma 70COL ed anche nelle altre stats è acerbo...

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Be direi Ellisonde attacca visto lo scarso recupero e Buenaora cerca di tenere botta!!

 

Ho inviato appena dopo di te non avevo visto il messaggio

Modificato da superalex
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Ahahahahh pochi concetti ma essenziali ricorda mio prode   :rolleyes:

  :mrgreen:

 

 

Dopo tre tappe piatte in cui si arriva una volta allo sprint (Ginanni 6to) e due volte arriva la fuga, si torna a salire nel secondo weekend di corsa: si inizia dal giovedì e si finisce la domenica, una tappa di media montagna, 2 tappe di montagna e una crono di montagna particolare: 30km con scalata del Monginevro, discesa fino a Cesana Torinese e poi scalata del Sestriere.

Nella prima tappa, quella mossa di media montagna, cerchiamo di fare corsa abbastanza dura per poi magari far scattare qualcuno che sotringa gli altri a lavorare per poi far partire Elissonde. Alla fine però sono gli altri a provarci: sul penultimo strappo Kreuziger, Nibali e qualcun altro, prontamente chiusi dai nostri, e sull'ultimo Nibali solo, che però si porta dietro tutto il gruppetto dei big. Alla fine quindi si giocano la tappa 9 uomini allo sprint e a vincere è Elissonde! Importante vittoria anche per l'abbuono.

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Il giorno dopo si scalano Fauniera e Sampeyre. Sul Sampeyre presto iniziano gli scatti ed esplode la corsa; avanti si forma un gruppetto di una decina di uomini, mentre restano indietro Buenaventura, Kreuziger e Mollema, sorpresi in cattiva posizione, ma anche incapaci di recuperare sul gruppetto di avanti. Infatti avanti il ritmo è molto alto e la selezione è continua, sotto la spinta del forcing di Fabio Aru, un Aru incredibile che stacca tutti. Tutti tranne Elissonde.

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La maglia rosa dopo essere stato a ruota per tutta la salita si mette a tirare in discesa e, nonostante l'impegno del grande discesista Nibali, riesce addirittura ad aumentare il vantaggio. Alla fine Aru sfrutta l'essere stato a ruota in discesa e batte Elissonde allo sprint. Nibali arriva a 59", Ulissi a 1'24", Intxausti a 1'57", Buenaventura, Kreuziger e Mollema a 2'45".

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Ora la generale vede Ulissi a 3'33", Buenaventura a 4'12", Nibali a 4'46", Mollema a 5'15",

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Il giorno dopo c'è l'arrivo in salita sul Colle delle Finestre. Anche qui la corsa esplode subito, Elissonde tiene il primo gruppetto controllando senza problemi insieme a Di Matteo, mentre Buenaventura col -5 si stacca subito e non riesce a tenere nemmeno la ruota di Cataldo e Capecchi, tanto che alla fine Cataldo prosegue da solo e resta solo Capecchi ad aiutarlo; anche Mollema e Kreuziger non riescono a seguire il gruppetto, ma vanno comunque molto meglio di Buenaventura, che ben presto staccano.

Avanti è ancora Aru a tirare e fare selezione, ma a 2,5km dal traguardo Elissonde alza ulteriormente il ritmo. In poco tempo si stacca Nibali! Restano solo Elissonde, Aru, Di Matteo ed Ulissi!

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Alla fine Elissonde stacca tutti ed arriva da solo, dopo 29" arrivano Di Matteo ed Aru, a 47" Ulissi, a 1'12" Nibali, a 2'03" Kreuziger, a 2'51" Mollema, a 5'32" Buenaventura.s5p0.png

Nella nuova classifica generale Ulissi è a 4'14", Nibali a 6'18", Mollema a 8'26", Kreuziger a 9'46", Buenaventura a 10'04". Insomma, Mollema e Kreuziger ormai per il distacco e per la forma non sono più pretendenti alla vittora ed anche Buenaventura è lontanissimo in classifica, ma la cosa può anche andarci bene, visto come va Elissonde!

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La crono con doppia scalata vede un dominio Matlat: Buenaventura dopo il -5 del giorno prima oggi ha il +5 e vince la tappa, Di Matteo arriva a 34", Cataldo a 37", Elissonde a 39", Capecchi a 1'09". Il primo non Matlat è Aru, +2'03", mentre Machado e NIbali pagano 2'24" da Buenaventura, cioè 1'45" da Elissonde, ed Ulissi addirittura 3'10", cioè 2'31" da Elissonde.

Ed ecco la nuova generale:

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