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Ma allora come facciamo a sapere i valori che tu hai modificato in Bardiani ad esempio, una base iniziale deve esserci data no?

Eh no, se il db era pubblico o uguale ad uno pubblico gli ispettori erano avvantaggiati perché avrebbero saputo subito le alterazioni dei valori facendo il confronto con i valori del ciclista in quel momento. In questo caso invece c'é il rischio che un ispettore becchi un corridore con valori per lui anomali ma che invece é normale e lasci libero uno che invece si é bombato.

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CAPITOLO III: UNA NUOVA VITA

 

Il giorno fatidico era giunto. Finalmente la laurea era diventata realtà. Michele era molto contento del traguardo ottenuto, ma soprattutto lo erano i genitori. Il babbo poi aveva sempre detto: "Dopo esserti laureato potrai fare quello che ti pare. Fino ad allora il ciclismo non potrà essere un lavoro". E infatti in quel giorno, proprio fuori dall'edificio principale dell'Ateneo, si avvicinò un uomo robusto con accento toscano. Michele era girato di spalle, quando all'improvviso sentì una mano sulla spalla accompagnata da alcune parole: "Complimenti per la laurea". Disse il signore, aggiungendo: "Tieni il mio regalo". Michele si girò, tese la mano e prese un pacchetto di nilon. All'interno vi era un completino giallo. "E' tuo. Un regalo. Ma voglio anche io un regalo da parte tua. Diventa parte della mia squadra e ti trasformerò in un campione". Il signore era niente meno che Luca Scinto, direttore sportivo della Farnese Vini - Selle Italia. Michele preso alla sprovvista guardò il padre, il quale disse con il sorriso in faccia: "Vai pure, è giunto il momento. In bocca al lupo". Era il via libera verso il professionismo, quel mondo sognato fin da bambino. Ma il ciclismo era pronto a ricevere un talento di quelle proporzioni?

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Però siamo avvantaggiati del fatto che non dobbiamo dire la settimana nella quale in corridore si è dopato

 

Veramente dovete azzeccare il periodo (esempio Maggio,Luglio, a cavallo fra Classiche delle Ardenne e Giro, Classiche del Nord) o la corsa :mrgreen:

 

Ma alla fine sarà il collegio degli ispettori a decidere la durata di una squalifica?

 

2 anni se non ha precedenti. Radiazione se aveva già avuto problemi.

 

Intanto colgo l'occasione per dirvi che oggi giocherò la prima corsa a Gennaio, per cui se qualcuno volesse dopare, che ne so, qualche australiano per il Down Under  ( :ph34r: ) o qualcun altro per le corse di fine Gennaio e tutto Febbraio, me lo dica al più presto con relativa data di inizio e tipologia della pratica.

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CAPITOLO IV: SIGNORSI' SIGNORE!

 

L'avventura nel ciclismo mancava ancora di ufficialità, ma Michele era contento di poter finalmente iniziare una nuova vita, quella vita che fin da bambino attendeva. Il giorno dopo la laurea Michele ebbe di nuovo visita da Luca Scinto, il quale portò, oltre ad una bicicletta Cipollini nuova di zecca, il contratto da firmare. Scinto sapeva che quel ragazzo aveva qualcosa di speciale e sapeva che prima o poi sarebbe diventato un uomo importante in quell'ambiente. Lo teneva d'occhio da parecchio tempo, rimanendo sempre nell'ombra, in modo da non distrarlo e vedere fino in fondo di che pasta fosse fatto. Lo colpì soprattutto quel modo di interpretare le corse, un mix di compostezza da lord ingelse e spietatezza di un killer professionista, mai fuori giri, ma letale in ogni frangente. Una volta, a Pistoia, in una gara giovanile, Scinto vide questo ragazzo uscire dal gruppo e riprendere ad uno ad uno tutti i fuggitivi sul San Baronto, prima di tranistare sotto lo strisione del traguardo a braccia alzate in solitaria. Un'azione rimasta negli occhi del capo dei Farnese, il quale ama da sempre gente battagliera ma che sopratutto possa mettere in evidenza spaciali abilità nel provarci e riuscire nell'impresa.

Il contratto era pronto, bastava solo la firma. Michele lo lesse in ogni punto. Era felice di poter diventare un professionista ma voleva qualcosa di più. Lui sognava di poter partecipare al Giro d'Italia, la corsa di casa. "Se me lo merito, mi porti al Giro?" Chiese Michele all'ormai nuovo direttore sportivo. "Eh, se te lo meriti sì. Ma devi faticare per meritartelo." Rispose Scinto. Michele ne era certo. A Maggio ci sarebbe stato anche lui al Giro d'Italia, ma per fare questo doveva subito mettersi al lavoro. "Quando cominciamo con gli allenamenti con la squadra?". "Presto. Ti faccio sapere io. Nel frattempo fa un giro con la nuova bicicletta". Rispose Scinto. L'avventura nel ciclismo professionistico era ufficialmente cominciata.
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CAPITOLO V: TUTTI IN STRADA!

 

Pochi giorni dopo l'incontro con Scinto, Michele ricevette un messaggio. "Ciao Michele, Venerdì fatti trovare davanti al caffè Margherita a Viareggio che partiamo con il ritiro. Porta tutto che dormiamo 10 giorni in albergo. Per i completini tranquillo che te li do io. Ciao bello". Michele era entusiasta dell'inizio della preparazione. Voleva subito testare le sue abilità con quelle di ciclisti più preparati per il mondo professionistico. Sapeva anche che se voleva partecipare al Giro doveva mettersi d'impegno fin dal principio e far capire al suo direttore sportivo che si meritava quel posto. 

Finalmente il ritiro ebbe inizio. A Michele piaceva quell'ambiente, il calore dei compagni e di tutto il team. 10 giorni di allenamenti vicino casa con nuovi compagni di viaggio. La prima gara in programma non era molto lontana, ma Michele sentiva già una buona gamba. 

Uno dei primi ad accorgersi del talento del ragazzo fu Oscar Gatto, il quale da "sbruffoncello" volle testare subito la forza della nuova matricola del gruppo.  "Facciamo il Pitoro, lo conosci vero?". "Certo!" Rispose Michele. Gatto si mise d'accordo con i compagni e non appena cominciata la salita aumentarono il ritmo in maniera esponenziale. Michele però senza brontolare si mise in coda all'ultimo dei compagni. Curva dopo curva però qualcuno "mollava" il trenino per il passo troppo sostenuto. Ad uno ad uno il gruppo si sfoltì, fino a rimanere in 2 sul punto più duro dell'ascesa. "L'abbiamo staccato." Disse Gatto. "Sì, si sono staccati". Rispose Michele. Il buon Oscar si voltò di scatto. Dietro non pensava di aver distanziato tutti i compagni eccetto il nuovo arrivato. Non voleva però perdere la "faccia" con quello scherzetto e sul tratto duro spinse a tutta per sfilare di ruota anche l'ultimo superstite. Ma non ci fu verso, anzi. Michele fece notare che la sua dote di scalatore era innata. Non appena le pendenze diventavano più arcigne egli stesso si mise a tirare guadagnando 2 metri in cima allo scollinamento. Gatto non si staccò ma faticò molto. "Ma quanto cavolo sei forte?" Chiese Oscar dopo aver ripreso un po' fiato. "Dipende." Rispose Michele. E aggiunse: "Oggi non mi sentivo nemmeno tanto bene".

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Hai in squadra Rabottini ... trattalo bene :P

 

Tranquillo :) 

 

Dopacci si fa subito conoscere :lol:

 

Si sa :P 

 

Dopo questo ultimo racconto narratoci dal signor Cancellara91 abbiamo già scoperto il primo dopato dell'anno.

 

Ho detto che i miei corridori non si possono dopare  :65:

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Si parte con le corse!

Al campionato australiano ad imporsi è Michael Rogers (Saxo Bank) che per un anno indosserà dunque la divisa "aussi". Vini Fantini non invitata (e nemmeno vogliosa) a partecipare al Tour Down Under. Sarà invece ai blocchi di partenza del Tour de San Luis con una squadra modesta in cerca di una vittoria di tappa e/o un piazzamento in generale. Si cercherà di fare quello che si può.

 

Nel frattempo qualche corridore avrà cominciato a bombarsi?  :ph34r:

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TOUR DE SAN LUIS

 

Ci presentiamo al via con una modesta formazione. Capitano per la generale Stefano Garzelli con Mattia Pozzo nelle veste di leader per quanto riguarda il capitolo volate. Leonardo Giordani e Alessandro Proni invece saranno i registi in corsa. Stefano Borchi presente per fare esperienza e aiutare la squadra. Incognita Luca Mazzanti, il quale potrebbe fare bene in un'eventuale fuga.

 

Prima tappa amara per i nostri colori con Pozzo che acciuffa solo la 11° posizione. Volata vinta da Leigh Howard della Orica-Green Edge. Tappa corsa con un forte vento e un frazionamento del gruppo negli ultimi 20Km. Rimangono indietro (perdendo circa 1') tanti big, fra i quali Pellizotti e il nostro Garzelli. Unici arrivati con lo "st" del vincitore, oltre a Pozzo, Mazzanti, che diventa così il capitano per la generale. Per Garzelli a questo punto obiettivo principale vincere una tappa.

 

Seconda tappa invece super per i nostri colori! Ancora un'arrivo in volata ma questa volta Mattia Pozzo, in maglia bianca, centra la prima vittoria in questo 2013 (Pozzo aveva nel San Luis uno dei propri obiettivi stagionali) battendo Albasini e la maglia gialla Howard (quest'ultimo rimane in testa alla classifica generale con Pozzo che balza 2° in virtù degli abbuoni). Grandissimo lavoro di Giordani, in fuga fin dal mattino, il quale ultimo ad arrendersi è stato ripreso ai -3Km dal traguardo.

Per coloro che ancora non sapessero il risultato, o semplicemente per coloro che volessero vedere con i propri occhi come sono andate le cose...(cit)

P.s. é il mio primo video in PCM, la qualità non è delle migliori. Migliorerò piano piano :)

 

 

Al Tour Down Under invece la prima tappa va ad Andrey Amador che anticipa il gruppo assieme a Chainel e Voigt. Gruppo a 1'03" regolato da Van Hummel.

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TOUR DE SAN LUIS

 

3° tappa ancora di festa per la Vini Fantini. Stefano Garzelli retrocesso a "uomo per le azioni da lontano" dopo i ventagli della prima tappa, torna in lizza per la generale grazie ad una fuga andata a buon segno. In una frazione con una ascesa lunga e dura a metà corsa e arrivo in salita, con l'aiuto di Turgot e Ospina (quest'ultimo maledetto per non aver dato un cambio negli ultimi 50Km) il vecchio "Garzo" si è concesso una delle ultime, se non l'ultima, vittoria in carriera, conquistando anche la Maglia di leader della classifica degli scalatori. Video!!!!

 

Grazie a questa azione Garzelli balza anche al secondo posto nella generale dietro a Moreno (KAT), il quale è riuscito a guadagnare qualcosa sui diretti rivali del gruppo giungendo al traguardo in 3° posizione. Luca Mazzanti nel gruppo Pellizotti giunge a 1'47" e si piazza 5° in classifica generale.

 

 

Nella cronometro della 4° tappa, su un percorso non proprio per specialisti è Sebastian Rosseler a dettare legge su Luke Durbridge. Primo dei nostri Stefano Borchi (29°) a 1'01". Per la generale Garzelli guadagna 3" su Moreno. Occhio però dietro che arrivano con prepotenza Siutsou, Albasini e Lastras. Prossima tappa arrivo in salita. Per noi sarà dura rimanere dove siamo. 

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