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emmea90

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TUTTO il ciclismo è emozionante, almeno nelle gare in linea. Le emozioni nel ciclismo non possono essere ristrette al superuomo da corse a tappe che dà i minuti a tutti e l'unica cosa su cui si discute è se "starà con loro o li ramazzerà". Lo spettacolo in salita è un Pantani che in ritardo di 3' in classifica vede Ullrich in difficoltà e attacca da lontano. Se l'emozione della salita sono i grandi scalatori del 2012 tipo Basso o gente alla Armstrong -imbattibile- io preferisco nettamente una classica tipo l'Amstel e la Liegi di quest'anno, con un Nibali che ti accende la corsa, magari venendo ripreso a 1 kilometro dal traguardo, ma che ti tiene incollato fino alla fine. O i tre mondiali vinti dagli azzurri nel periodo 2006-2008, o le volate di Petacchi che ha riportato la maglia verde in Italia dopo 40 anni, o Cancellara che da finisseur in una tappa di pianura del Tour sfrutta un trattino di pavè di 200 metri per staccare il gruppo e fregare per 2" i velocisti, o Pozzato alla Sanremo vinta. Ma ci sono tanti esempi anche in salita, vedi giri 2005, 2007 e 2008, ma anche il 2010, spettacolari anche senza bisogno di giganti (o meglio, c'erano dei Corridori con la C maiuscola ma erano più di uno: Savoldelli-Simoni nel 2005, Di Luca e gli altri nel 2007, Contador-Riccò e non solo nel 2008, Basso, Nibali, Evans, Vinokourov nel 2010)

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No allu, è ridicolo dire che sulle salite è stato il più forte perchè non è vero, assolutamente.

Allu ha detto che Hesjedal è stato il più forte, non che è stato il più forte in salita. L'equazione 'migliore in salita -> migliore in generale' è spesso falsa. Evans l'anno scorso non era certo dominante in salita, ma è stato complessivamente il migliore.

ma nel ciclismo di oggi gli unici capaci di fare selezione su queste salite sono Contador ed in parte Andy Schleck quindi se togliamo gli abbuoni praticamente non si guadagna na mazza e nella maggiore delle volte chi va bene a crono riesce sempre a spuntarla,poi vabbè se vogliamo vederli vedere arrivare ad uno ad uno mettiamo lo Zoncolan o Punta Veleno :mrgreen:

Cervinia poteva non essere una salita adattissima a fare selezione (anche se Hesjedal i secondi li ha guadagnati, e non solo perché non l'hanno marcato, visto che Purito ha provato a riprenderla e si è incartato), ma Resinelli, Giau, Pampeago e Stelvio sì. Nella pochezza di questo Giro, sono abbastanza convinto - non ho la contro-prova, ovvio - che anche altri avrebbero potuto fare la differenza in salita. Chessò, un Gesink, per dirne uno.

Non è questione di antitesi del ciclismo. È questione che se dieci anni fa un minuto a cronometro poteva essere recuperato in una tappa di montagna oggi ce ne vogliono tre a causa dei livellamento dei valori in salita e di questo bisogna tenerne conto. Altrimenti nei giri facciamo solo le cronometro e premiamo direttamente il miglior scalatore dopo queste.

Se uno scalatore è più forte degli altri, la differenza la fa anche oggi. Anzi, proprio per via della mediocrità generale, bastano anche salite non tremende per fare differenze significative, se lo scalatore in questione è davvero di un altro livello. Contador ha preso un minuto sull'Etna e ha ucciso il TdF 2009 a Verbier. Andy Schleck, quando si è ricordato che per vincere il Tour doveva provarci seriamente, ha rischiato di vincere la corsa con un solo attacco, in una tappa sì dura, ma assolutamente non comparabile a quella dello Stelvio, per dirne una. Basso nel 2006 ha strapazzato la concorrenza sul Bondone, che non è esattamente un muro.

Poi, è chiaro, se in generale sono tutti lì in salita, per prendere 1-2 minuti possono non bastarne 15 di tappe di montagna, non 3. Però non sta scritto da nessuna parte che un GT vada vinto in salita. Se c'è uno che in montagna dimostra di averne di più, bene. Altrimenti, è sacrosanto che vinca quello che a cronometro va di più, se in salita dimostra di averne come gli altri.

Il che non vuol dire che siano giustificati tracciati come quello del Tour 2012, dove manco il Pantani del 1998 fuso con l'Ocana del 1971 fuso con il Bartali del 1948 fuso con il Gaul del 1956 riuscirebbe a sovvertire i verdetti dei 100 e fischia km a cronometro. Però la vittoria non va 'consegnata' allo scalatore, ci sta benissimo che se la debba anche andare a cercare inventandosi qualcosa, non accontentandosi dello scattino ai 3 km dal traguardo.

In più, qui si discuteva della collocazione della cronometro. L'unica prova contro il tempo seria - cortissima per essere la sola - era l'ultimo giorno. Io dico che con Scarponi, Basso & co. che partono ad handicap prima delle salite, lo spettacolo ne guadagna.

Tra l'altro, è vagamente contraddittorio appoggiare la linea delle cronometro scarse e brevi per non penalizzare gli scalatori, salvo poi piagnucolare se sulle prime salite i corridori si studiano.

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ormai con l'ultra livellamento dei valori i ciclisti sono costretti a preparare un evento all'anno,

ormai tra giro e tour non c'è proprio paragone,il livello del tour è nettamentepiù alto rispetto al giro,per non parlare della vuelta.

per me ci devono essere dei cambiamenti,per esempio la durata portata a 2 settimane e spostato l'inizio a fine aprile,il sabato dopo la liegi,per fare in modo che quelli che preparano le ardenne siano già in forma per il giro e per aumentare il distacco temporale dal tour,magari postando l'inizio di quest'ultimo una settimana dopo.

Se no di questo passo il giro sta al tour come il trofeo melinda sta alla Liegi.

Dio santissimo no, non anche qui la storia del Giro portato a 2 settimane. Il Giro d'Italia ha vissuto periodi molto più bui di questo, ridurlo a 2 settimane e spostarlo di data sarebbe come sotterrarlo. Uccidere 100 e rotti anni di storia per fare spazio al Giro di California? No, grazie, piuttosto mi tengo i Giri in cui partecipano solo gli italiani più qualche carneade.

Se si è riusciti a risollevare le sorti della corsa dagli anni di Saronni e Moser e della Cima Coppi sul Passo Duran e dai Giri della fine dell'era Castellano, si può tranquillamente recuperare. Quest'anno il livello dei partenti era bassissimo, ma la possibilità di recuperare nei prossimi anni c'è. E se non ci si riesce, una bella pedata nel culo ad Acquarone e soci e ci prova qualcun altro, e se fallisce pure lui viene un altro ancora. Per fortuna, il Giro d'Italia ha una statura propria che prescinde dagli interpreti delle singole edizioni.

una settimana prima della partenza normale del giro,non mi sembra un abisso...

Una settimana prima della partenza normale del Giro, più una in meno di durata, fanno sì che le salite che normalmente si scalerebbero a fine maggio passino a metà mese. Il che incrementerebbe sensibilmente il rischio di trovare impraticabili le salite sopra i 2500 metri, forse anche meno, e complicherebbe i lavori per sistemare le strade di montagna. Addio Stelvio, addio Gavia, addio Agnello, addio anche ad esperimenti tipo il Plan. No, grazie, piuttosto preferisco vedere Simoni e Frigo che lottano per la maglia rosa, ma per tre settimane.

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Sì Gigi forse scontato era il termine più giusto, però sai è chiaro che il tifoso non vuole vedere il Giro già scritto 10 giorni prima. Comunque Rodriguez ha guadagnato solo nelle tappe intermedie (e sullo Stelvio) dopo "aver sfiancato" Hesjedal.

Credo che se ci fossero stati gli abbuoni Hesjedal avrebbe spinto anche negli ultimi km dove non ha praticamente preso niente a Rodriguez e sarebbe toccato anche a Rodriguez tirare sullo Stelvio.

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Forse l'hanno già messo (allora mi scuso), ma non ce la faccio proprio a leggere tutto, anche per le tante fandonie scritte:

Da Gnudi a Van de Sfroos, da Hesjedal a “Purito”: grazie a tutti. O quasi

di Angelo Zomegnan

Il Giro numero 95 è in archivio. A qualcuno è servito per fare passi in avanti. A molti è toccato farne all’indietro. In Piazza del Duomo, a Milano, davvero colma nella domenica dell’”andare a spasso” che il sindaco Giuliano Pisapia dovrebbe istituzionalizzare come una sorta di Primo Venerdì del Mese dei laici, si sono definitivamente innamorati del ciclismo sia il ministro Piero Gaudi – che ci auguriamo di avere sempre più al fianco anche in prospettiva Mondiali Ciclismo di Toscana 2013 –, sia Davide Van de Sfroos, che nel 2006 portò cinquemila spettatori in piazza di venerdì sera a Como per il Giro di Lombardia e che nell’ultima domenica della corsa rosa della Gazzetta ha avuto la possibilità e il privilegio di cantare davanti a ben più persone.

Un nuovo gesto forte e di affetto di Pisapia nei confronti della bicicletta, aiuterebbe i milanesi ad un salto culturale nei confronti della piccola regina della strada. Ma questa è altra storia e la Giunta sembra pronta al cambio di velocità.

Inoltre, preciso di possedere la collezione intera di Van de Sfroos (e di ascoltarla regolarmente, ovvio) sono contento che abbia riscosso successo più di quando si ghettizzava al Palalido nel festival celtico, ma questa partita non ha storia: il suo rivale sul palco del processo alla tappa è stato Tony Santagata… Sono contento che Auro Bulbarelli abbia ritrovato il sorriso almeno in Piazza del Duomo, affievolendo così i patimenti legati a audience e share. Ma mi fermo, fingendo di non aver sentito Alessandra De Stefano invitare Mr. Bernasconi per l’intero Giro del 2013, che se davvero partirà da Napoli, Ischia e dalla Campania in generale, mi vien difficile immaginare reazioni simpatiche da parte dei maestri della canzone napoletana.

Dal punto di vista dello sport, grandi passi in avanti hanno fatto le sorprese del sorprendente podio 2012 fatto da “vecchi”:

1) il canadese Ryder Hesjedal, che non è giovane (32) e prima della maglia rosa finale aveva messo insieme appena 4 successi (cronosquadre dal Giro e al Tour comprese) in nove stagioni di professionismo ma che, si dice, abbia sempre interpretato il mestiere all’insegna della pulizia nonostante sia passato da squadre non certo al di sopra dei sospetti.

2) “Purito” Rodriguez, che a 33 anni non ha poi così tanto tempo davanti a sé per migliorare nelle cronometro, tanto da immaginare il suo futuro segnato dall’amarezza almeno quanto il presente e il passato prossimo: in altre parole, lo spagnolo ha rischiato di vincere il Giro più per demeriti altrui, che per completezza propria (è sempre stato considerato un buon gregario anche quando era ben di più). Certo che perdere per 16” brucia, eccome: ha sottovalutato Hesjedal nella prima parte e forse anche in Valtellina.

3) Thomas De Gendt, che di anni ne ha solo 25, è professionista dal 2006, ha dato uno scossone al Giro sul Mortirolo e sullo Stelvio, ha chiuso al terzo posto: forse gli sarebbe andata meglio se dall’ammiraglia gli avessero consegnato consigli migliori invece di lasciarlo andare all’arrembaggio in solitaria nel vento che annuncia da sempre la montagna sacra.

4) Mark Cavendish, che – forse con qualche aiutino nelle retrovie – è arrivano sin sul traguardo di Milano: ha mantenuto la promessa e ha dato una dimostrazione di maturità.

Questo è il podio del Giro 2012: è senza italiani. Non accadeva dal 1995. E sembrava storia definitivamente passata. Invece Vincenzo Nibali non si è schierato al via nonostante un terzo posto vero (2010) e un secondo posto virtuale (2011 per la squalifica ingiusta di Alberto Contador): rimane fuori dal giudizio. Gli altri italiani da maglia rosa hanno invece fatto un passo indietro: Michele Scarponi non ha saputo legittimare la maglia rosa di Contador consegnatagli per scena a Herning prima della partenza dalla Danimarca e Ivan Basso ha raccolto personalmente più di quanto la sua squadra abbia seminato, seppure con qualche singhiozzo tattico. Damiano Cunego ha fatto il suo visto che arrivava dallo stressa delle classiche di primavera e non ha maturato comunque colpe sulle Stelvio: se Scarponi avesse avto più birra avrebbe dovuto attaccare Hesjedal e Rodriguez ben prima della Cantoniera della vecchia statale che unisce Milano a Vienna.

Beh, passi indietro hanno fatto anche il motociclista e il vigile urbano (era di spalle!) che hanno portato fuori strada Tylor Phinney nella cronometro conclusiva di Milano e anche:

1) Tutti coloro che non hanno spruzzato la corsa con un poco di fantasia nelle due settimane iniziali fin troppo light di questo Giro;

2) Baby Andrea Guardini e gli altri corridori (con i rispettivi direttori sportivi, soprattutto quelli di lungo corso) che si sono fatti pescare con le dita nella Nutella nella discesa dal Tonale per scia prolungare;

3) La giuria, che ha accettato o non si è accorta delle curve assassine di Horses e Frosinone in aggiunta ad altre incongruenze tecniche (tipo aver accorciato due volte la crono di Milano negli ultimi dieci giorni e l’ultima alla vigilia della sfida che si giocava sul filo dei secondi;

4) Chi non si è accorto dei troppi gesti di fair-play tra corridori e ammiraglie di squadre diverse: tutto ciò è vietato dal regolamento;

5) Certi commenti arrivati dalla Rai all’insegna della cultura del male e della malizia gratuita: che succede quando l’elicottero non può più volare e non ti manda rimbalza le immagini del gruppetto dei velocisti che lotta contro la barriera del tempo massimo?;

6) Chi ha messo gli abbuoni radon: a volte sì, a volte no, e via di questo passo. Un esempio: se Assisi viene catalogata come tappa con arrivo in salita (lo ha stabilito la giuria alla partenza dalla Danimarca, cioè in extremis) perché non adeguare quell’arrivo alle caratteristiche delle altre tappe con arrivo in salita?

7) Tutti quelli che in 23 giorni non hanno dato il minimo contributo né all’Unicef, né alla Fondazione Veronesi che hanno cercato nel Giro quella visibilità indispensabile a raccogliere fondi per la ricerca;

I direttori di rete e di testata cui fanno capo le responsabilità dei Telegiornali della Rai: il Giro d’Italia è stato troppo snobbato, procurando quotidianamente degli autogol alla Rai stessa;

9) chi sostiene che l’ultima tappa debba essere una passerella invece che una lotta sul filo dei secondi a cronometro (se a Milano) o in salita (se sullo Stelvio, ad esempio);

10) Etc. Etc. Ma ci fermiamo.

Un passone all’indietro da gambero gigante per chi non ha capito quale potesse essere il fil-rose capace di dare un dna speciale all’edizione del 2012. Da Assisi a Vedelago, dal Sud al Nord, da Est a Ovest, il tracciato del Giro era disseminato di perle dell’umanità. Parliamo dei Siti dell’Unesco, che sono raggruppati in una Associazione mondiale con sede a Parigi che proprio quest’anno festeggia il 40° compleanno di fondazione. E’ un peccato non essersene accorti e non aver sfruttato questo elemento per elevare il Giro su un piano culturale superiore, mettere una bandierina verdebiancorossa in casa del Tour de France e cominciare un processo mondiale di valorizzazione del nostro patrimonio in un momento in cui il turismo dovrebbe farsi garante di un rilancio dell’economia.

Non disperiamo. Tra dieci anni ci sarà il cinquantenario dei Siti. Intanto il Giro troverà l’anima.

Aggiungo che Acquarone non ha capito nulla della vita, non rispondi "Mi spiace, ma inizio a prenderci gusto" a Pigna che ti ordina di andarsene.

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Sì Gigi forse scontato era il termine più giusto, però sai è chiaro che il tifoso non vuole vedere il Giro già scritto 10 giorni prima. Comunque Rodriguez ha guadagnato solo nelle tappe intermedie (e sullo Stelvio) dopo "aver sfiancato" Hesjedal.

Credo che se ci fossero stati gli abbuoni Hesjedal avrebbe spinto anche negli ultimi km dove non ha praticamente preso niente a Rodriguez e sarebbe toccato anche a Rodriguez tirare sullo Stelvio.

Non c'è dubbio che nemmeno quella dell'anno scorso fosse la situazione ideale per lo spettatore, che Contador avrebbe vinto il Giro lo si era capito come minimo dall'Etna, malgrado i Beppe Conti della situazione tentassero di individuare segnali di debolezza dello spagnolo anche da come si soffiava il naso (memorabile la puntata del Processo post-Tropea, in cui si tentò di convincere il pubblico che Contador si fosse mosso in prima persona perché stava male e voleva dare dei segnali contrari, sperando di non essere attaccato l'indomani).

Però, tutto sommato, preferisco vedere i corridori che si danno battaglia, anche se l'esito è abbastanza scontato, piuttosto che avere un Giro aperto fino all'ultimo giorno solo perché non succede niente. Il testa a testa finale a cronometro è stato divertente, ma non mi ha ripagato di 20 giorni passati davanti al televisore aspettando che qualcuno rompesse gli indugi.

Non capisco perche dite che il giro 2008 non era stato all'altezza, la sfida contador vs ricco e stata una delle piu belle degli ultimi anni :smilie_daumenpos:

Penso si alluda al fatto che tutto sommato è stato un Giro molto bloccato. Pampeago fu uno spettacolo ignobile, con i migliori fermi fino a 1800 metri dal traguardo. La tappa della Marmolada sicuramente meglio, anche se corsa male (Contador in affanno sul Giau che viene praticamente atteso). Bellissima la tappa della Presolana, aberrante quella di Tirano (pure disegnata male). Poi sicuramente fu assai migliore di quello di quest'anno, su questo non c'è dubbio.

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la neve in alta quota c'è sempre,basta spalarla,il problema è quando nevica il giorno della corsa o subito prima.

Il rischio di nevicata c'è a metà maggio come a fine maggio.

Infatti il rischio che il gavia o lo stelvio saltino c'è sempre.

Il rischio che Gavia e Stelvio saltino c'è sempre, ma farlo aumentare artificialmente è abbastanza suicida.

Che poi quello è uno dei mali minori dell'eventualità di un Giro ridotto a due settimane e spostato a fine aprile, sconvolgendolo come una Vuelta a Asturias qualsiasi.

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Diciamo che io sono un fan di Ivan Basso da quando seguo il ciclismo e da quando l'ho visto sullo Zoncolan, credo fosse il 2006.

Quindi a me sarebbe piaciuto davvero tanto che vinceva il Giro, ci ho sperato fino alla 18a tappa, poi non più.

Quando però ho visto quell'Hesjedal che reggeva con i denti e con il cuore quella maglia rosa ed è andato addirittura ad attaccare in salita riprendendosi la maglia che aveva perso da Rodriguez, li ho cominciato a tifarlo.

Le mie preferenze per la vittoria di questo Giro erano:

1. Basso

2. Cunego

3. Scarponi

4. Hesjedal

Le delusioni per me sono state:

1. Basso (non mi esprimo, delusissimo e non finirei di esprimere il rammarico, ha fatto sgobbare il team e non ha fatto nulla)

2. Cunego (mi ha deluso davvero troppo, nessuno quanto lui, ora mi sono reso conto che in salita non và proprio più, e pensare che ha vinto il giro a 23 anni, addirittura prima del grande Ivan)

3. Ballan (mi aspettavo potesse fare qualche vittoria, non si è proprio visto)

4. Cataldo (me lo aspettavo tra i primi 10)

5. Carrara (vedi sopra)

6. Gadret (francese, ma stranamente mi fa simpatia lol)

7. Dupont (vedi sopra)

Quelli che mi hanno sorpreso e sono "contento" per loro sono:

1. Hesjedal (ha dimostrato più di tutti di meritarla e volerla questa maglia)

2. Rabottini (grande numero)

3. Guardini (altro che Cavendish, lo fa anche rosicare!)

4. Pozzovivo (bella vittoria di tappa, peccato per quella volta che ha perso tre minuti per il meteo)

Questi invece quelli che mi stanno più antipatici

1. Contador

2. Rodriguez (che goduria vederlo perdere l'ultima tappa)

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Diciamo che io sono un fan di Ivan Basso da quando seguo il ciclismo e da quando l'ho visto sullo Zoncolan, credo fosse il 2006.

Quindi a me sarebbe piaciuto davvero tanto che vinceva il Giro, ci ho sperato fino alla 18a tappa, poi non più.

Quando però ho visto quell'Hesjedal che reggeva con i denti e con il cuore quella maglia rosa ed è andato addirittura ad attaccare in salita riprendendosi la maglia che aveva perso da Rodriguez, li ho cominciato a tifarlo.

Le mie preferenze per la vittoria di questo Giro erano:

1. Basso

2. Cunego

3. Scarponi

4. Hesjedal

Le delusioni per me sono state:

1. Basso (non mi esprimo, delusissimo e non finirei di esprimere il rammarico, ha fatto sgobbare il team e non ha fatto nulla)

2. Cunego (mi ha deluso davvero troppo, nessuno quanto lui, ora mi sono reso conto che in salita non và proprio più, e pensare che ha vinto il giro a 23 anni, addirittura prima del grande Ivan)

3. Ballan (mi aspettavo potesse fare qualche vittoria, non si è proprio visto)

4. Cataldo (me lo aspettavo tra i primi 10)

5. Carrara (vedi sopra)

6. Gadret (francese, ma stranamente mi fa simpatia lol)

7. Dupont (vedi sopra)

Quelli che mi hanno sorpreso e sono "contento" per loro sono:

1. Hesjedal (ha dimostrato più di tutti di meritarla e volerla questa maglia)

2. Rabottini (grande numero)

3. Guardini (altro che Cavendish, lo fa anche rosicare!)

4. Pozzovivo (bella vittoria di tappa, peccato per quella volta che ha perso tre minuti per il meteo)

Questi invece quelli che mi stanno più antipatici

1. Contador

2. Rodriguez (che goduria vederlo perdere l'ultima tappa)

Forse volevi dire il 2010

-Comunque Basso delusione sono d'accordo, anche se io aspetterei a darlo per morto e sepolto

-Cunego continua a intestardirsi a voler fare classiche e GT, senza ficcarsi in testa che cosa rimarrà sempre ne carne ne pesce, e il fatto che un basso in declino gli sia finito davanti, lui che a 28 dovrebbe essere all'apice della carriera

-Ballan purtroppo non ha recuperato dalle classiche, anche se la sua resta fino a questo momento un ottima stagione

-Da Cataldo mi aspettavo anche io una top 10

-Carrara ha lavorato per De Gendt, comunque ha fatto una grande tappa sul Mortirolo per aiutare il compagno

-Gadret non è riuscito a trovare la forma migliore, e ha pagato

- Dupont, beh dai, non è che sia un fenomeno

-Hesjedal e Rabottini bravissimi, 2 sorprese

- Guardini molto bravo a Vedelago, ma per me è ancora dietro a Modolo (anche se ha deluso) e Viviani, e continuo a sostenere che potrà diventare un buon velocista, ma non sarà mai tra i primi 5 al mondo

- Per me Pozzovivo l'anno prossimo o si sblocca definitivamente dopo tante stagioni di tanto fumo e poco arrosto oppure piomba definitivamente nell'anonimato

-Contador non ha fatto il giro quindi non mi sembra un argomento inerente

- Noto che non hai grande simpatia per gli spagnoli :mrgreen: Comunque Rodriguez probabilmente non è riuscito a guadagnare molto sullo Stelvio perchè lui soffre molto queste salite lunghe ma non molto dure

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Nono, l'ho conosciuto parecchi anni fa Basso, da quando vedevo il ciclismo e non era di certo il 2010, ora non so l'anno preciso!

- Bhè speriamo, però ha 34 anni Basso, io sono il primo a volerlo vedere vincere, ma se ci credo troppo poi ci rimango male! :s

- D'accordissimo ma non so veramente che razza di corridore è, prima sembrava potesse diventare un grandissimo campione...

- Già però magari poteva mettere insieme un po di forze staccandosi dal gruppo per poi provarci in almeno una tappa, ma per quest'anno glie la facciamo passare! :)

- Esatto

- Non sono tanto sicuro che De Gendt sia piu forte di lui in salita però eh

- Negli ultimi giorni ha fatto vedere chi è, era tipo trentesimo in classifica, gli è bastato ritrovare un po di forma ed è tornato nei top

- Neanche Gadret è un fenomeno, entrambi se la cavano ottimamente e l'anno scorso al giro lo hanno dimostrato.

- Già, che bravi!

- Non lo so, ad essere sinceri Modolo non lo seguo molto, stessa cosa per Viviani e non so se sono meglio di Guardini, ma quella volata vinta su Cavendish fa ben sperare

- Bhè sta crescendo però dai, effettivamente per diventare un grande campione dovrebbe esplodere come fanno tutti, per ora sta migliorando solo lentamente, due anni fa non era a questi livelli e l'anno scorso neanche, solo un pò meglio di due anni fa. Però ha fatto vedere che lui c'è e non è come un certo Damiano Cunego.

- Esprimere il mio odio per Contador è pane quotidiano, da mangiare sempre e ovunque! Lo odiavo già da prima che sapevo che si dopasse, figuriamoci ora.

- E' un caso, io odio i francesi in generale ma mi stanno simpatici Gadret e Dupont, mentre gli spagnoli mi sono indifferenti e ci sono alcuni spagnoli che stimo (Igor Anton, Sanchez)

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Ho dimenticato di citare alcuni che hanno fatto un lavoro strepitoso!

Malori bene a cronomento e ogni tanto in fuga, Pinotti ottima cronometro, e l'utopico Brambilla! Chissà che non è il prossimo pozzovivo?

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Nono, l'ho conosciuto parecchi anni fa Basso, da quando vedevo il ciclismo e non era di certo il 2010, ora non so l'anno preciso!

- Bhè speriamo, però ha 34 anni Basso, io sono il primo a volerlo vedere vincere, ma se ci credo troppo poi ci rimango male! :s

- D'accordissimo ma non so veramente che razza di corridore è, prima sembrava potesse diventare un grandissimo campione...

- Già però magari poteva mettere insieme un po di forze staccandosi dal gruppo per poi provarci in almeno una tappa, ma per quest'anno glie la facciamo passare! :)

- Esatto

- Non sono tanto sicuro che De Gendt sia piu forte di lui in salita però eh

- Negli ultimi giorni ha fatto vedere chi è, era tipo trentesimo in classifica, gli è bastato ritrovare un po di forma ed è tornato nei top

- Neanche Gadret è un fenomeno, entrambi se la cavano ottimamente e l'anno scorso al giro lo hanno dimostrato.

- Già, che bravi!

- Non lo so, ad essere sinceri Modolo non lo seguo molto, stessa cosa per Viviani e non so se sono meglio di Guardini, ma quella volata vinta su Cavendish fa ben sperare

- Bhè sta crescendo però dai, effettivamente per diventare un grande campione dovrebbe esplodere come fanno tutti, per ora sta migliorando solo lentamente, due anni fa non era a questi livelli e l'anno scorso neanche, solo un pò meglio di due anni fa. Però ha fatto vedere che lui c'è e non è come un certo Damiano Cunego.

- Esprimere il mio odio per Contador è pane quotidiano, da mangiare sempre e ovunque! Lo odiavo già da prima che sapevo che si dopasse, figuriamoci ora.

- E' un caso, io odio i francesi in generale ma mi stanno simpatici Gadret e Dupont, mentre gli spagnoli mi sono indifferenti e ci sono alcuni spagnoli che stimo (Igor Anton, Sanchez)

D'accordo su tutto tranne che su Pozzovivo, se ricordi il giro 2008, lui andava già bene in salita, poi comunque ha già 30 anni, quindi o esplode oppure rimarrà sempre un incompiuta, anche se quest'anno è finalmente riuscito a vincere una corsa di più giorni di un certo livello (prima aveva vinto solo il Brixia Tour)

Sinceramente questo astio su contador non lo capisco, sul doping se ne può parlare nell'apposito topic, per evitare di andare qui Off-Topic

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Pozzovivo ha avuto tante, troppe occasioni per sbloccarsi. Potrà vincere il Trentino e una tappa al Giro ogni anno, ma la top 5 è ben lontana

Io ho sempre pensato che nei giri da una settimana Pozzovivo potrebbe vincere tanto, percorsi magari come quello della Tirreno di quest'anno, con poca crono e tappe adatte agli scalatori, sono adattissimi a lui, il problema è che per dedicarsi a questo tipo di corse dovrebbe passare in una PT, perchè rimanendo alla colnago al massimo può fare la Tirreno

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@Francesco: Adesso anche io mi ricredo sulle ultime cose dette su Pozzovivo. Non so perchè ma ricordavo che aveva 26 anni e che l'anno scorso aveva la maglia bianca perchè ne aveva 25...ma ora che ho visto che ne ha 30 (ripeto, non so perchè credevo ne avesse 26 o_o) allora le cose si mettono diversamente.

@London: Bhè se il livello del Giro d'Italia rimane questo non è impossibile arrivare tra i primi cinque...non siamo al tour dove c'è Evans che va forte a cronomento e in salita, Andy Schleck che va fortissimo in salita e tanti altri sicuramente superiori a gente come Uran lol

Bhè quella di Contador era solo una questione, non voglio aprire un dibattito, questo è solo la mia opinione su un corridore, tutto qui :)

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@London: Bhè se il livello del Giro d'Italia rimane questo non è impossibile arrivare tra i primi cinque...non siamo al tour dove c'è Evans che va forte a cronomento e in salita, Andy Schleck che va fortissimo in salita e tanti altri sicuramente superiori a gente come Uran lol

Il livello era basso, come quest'anno, eppure non ci è riuscito...

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Dipende... se è lo Smyzd del 2010 allora sono dolori, altrimenti meglio portare di nuovo Agnoli a questo punto

Speriamo che era solo un periodo no per Szmyd e non è calato per l'età...

Comunque non sono da dimenticare Capecchi e Caruso, hanno fatto uno splendido lavoro.

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chiedo scusa se non ho letto tutti i messaggi, ma in 3 giorni nei quali non ho potuto connettermi avete scritto 25 pagine :stelle:

... quindi forse le mie riflessioni saranno la ripetizione di qualcosa già scritto ...

in ogni caso, se a qualcuno interessassero, eccole :rolleyes:

1) ho sentito dire che Basso è finito perché è vecchio ...

può darsi ... io però ricordo un Tony Rominger che dominò il Giro a 35 anni e ricordo pure che Basso è rimasto in forse fino all'ultimo perché non era riuscito a prepararsi come avrebbe voluto, e se non sbaglio la Liquigas ha tenuto fino alla fine Nibali sulla corda (che invece aveva una grande condizione), per un'eventuale cambio di programma in extremis, ovvero Nibali al Giro e Basso al Tour ...

...io Basso sul Giau l'avevo visto fortissimo ... se è arrivato al Giro non al top, ci può stare un calo negli ultimissimi giorni ...

con questo voglio solo dire che lascerei il beneficio del dubbio ... potrebbe essere finito ma potrebbe anche vincere il prossimo anno ...

...se uno giudica le performances delle 2 ultime tappe, dovrebbe dire che szmyd è finito, visto che doveva essere l'ultimo uomo di basso ed invece si è staccato prima di caruso ... o no?? ... invece sarà al tour e come se niente fosse sarà ancora considerato l'ultimo uomo di nibali ...

2) di Hesjedal avevo scritto 3 giorni e 25 pagine fa dicendo che mi stupiva e augurandogli che non scoprissero che ha il sangue verde ... cosa che gli auguro ancora ...

3) un plauso a Cavendish che, essendo campione del mondo, ha voluto arrivare a Milano, anche se ha perso per un punto la maglia rossa ... senza la maglia iridata credo che si sarebbe ritirato prima di pampeago ...

4) complimenti alla Rai ... collegamento dalle 12 per la penultima tappa ... 3 ore di cazzate della de stefano e poi spot mentre i ciclisti arrivavano nel tratto in cemento del mortirolo ... :angry:

5) altri complimenti alla de stefano per l'attacco a Cunego ...

dico la mia opinione pronto alla replica di Emmea :tongue:

a) Scarponi ha attaccato a 2,5 km dal traguardo e la de stefano blaterava che cunego doveva fermarsi ... ma cunego era all'ultimo chilometro ... o lo fermavano molto prima o lì non serviva a niente ... rodriguez ha ripreso e saltato scarponi ... se scarponi ne avesse avuta sarebbe stato in scia dello spagnolo quindi cunego non sarebbe servito a niente ... e poi ... se ti fermi su un paracarro per 2 minuti ad aspettare, dopo 7 ore di bici e 5900 metri di dislivello, a 2700 metri di altezza ... ti raffreddi e quando riparti non vai e ti vengono i crampi anche alle orecchie ... o no??????

b) se devo imputare qualcosa alla lampre è l'azione incomprensibile di cunego nella tappa dfi cervinia ... senza quelle energie sprecate, forse a lecco non lo avrebbero ripreso e viste le performaces di scarponi, magari gli arrivava davanti in classifica e forse addirittura sul podio ...

in fondo scarponi nei 3 tapponi ha: cortina, avuto i crampi, pampeago, fatto 3 scatti poi è rimbalzato, stelvio fatto uno scatto e poi ripreso e saltato ...

c) cunego avrebbe dovuto fermarsi ... ma non c'era un uomo deputato a stare vicino a scarponi per fargli il forcing nelle tappe di montagna ovvero niemec?? chi lo ha mai visto? ...

cunego è stato inserito all'ultimo momento, è un ex vincitore di un giro vero e non come scarponi per squalifica del primo, nelle 2 corse a tappe dello scorso anno ha fatto secondo per 5 secondi dietro a leipheimer al giro di svizzera ed è arrivato davanti a basso al tour de france ... ciononostante si è adattato a fare il gregario spremendosi in lunghi attacchi e consentendo agli altri uomini lampre di non tirare un metro, e lo attaccano pure ... :nonnn:

secondo me il giro ha espresso i valori in campo ed un livello generale mediocre ... hesjedal ha vinto, onore a lui, rodriguez è arrivato secondo ... ma solo perché hanno tolto da quest'anno gli abbuoni negli arrivi in salita, altrimenti, probabilmente staremmo raccontando un'altra storia ...

il basso di 2 anni fa sullo zoncolan avrebbe staccato tutti sul mortirolo e poi, come de gendt, lo avrebbero visto dopo l'arrivo, ma con la maglia rosa, che scarponi non fosse al top lo si capiva dal fatto che non aveva mai voglia di scherzare ...

...col senno di poi, se il nibali spumeggiante del pre-giro avesse partecipato, avrebbe potuto vincere, perché in salita non lo avrebbero staccato ed a cronometro va più forte di hesjedal ....

....se non dovesse vincere il tour, c'è una sola cosa che possono fare i tecnici della liquigas ...

cioé :banghead: :banghead: :banghead: :banghead: :banghead:

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S.Sanchez ha la nazionalità onoraria basca...l'essere basco non è unicamente legato al nascere nei territori baschi...lo si può diventare se ti senti tale...in teoria siamo tutti baschi se ci crediamo... :dubbio:

@marcx L'odio verso Contador non lo capisco...mi sembra che tu abbia un odio molto più radicato verso i congiuntivi...

Io credo che nè Scarponi nè Basso siano arrivati al top al Giro...anzi,nessuno dei pretendenti è arrivato al massimo della forma...l'unico è stato Hesjedal(ma perchè tutti quelli della rai lo chiamano "esiedal"?L'aveva detto anche lui che si legge Hesgedal...ma pazienza...) che poi ha vinto,meritatamente...tutti a criticare che nel ciclismo di oggi si può preparare bene solo un grande appuntamento all'anno...ma grazie a dio...preferisco di gran lunga così o i casi rari come Gilbert ed Evans l'anno scorso che hanno fatto la stagione della vita,e quindi ancora più entusiasmante che vedermi gente fare Giro-Tour e vincerli con facilità...è come la questione dei supercostumi nel nuoto...da quando non ci sono più è uno sport più umano,più vero,più emozionante ed entusiasmante...

Anche se è stato noioso per 20 giorni...mi manca il Giro... :cry2:

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