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Aspettando il Giro


-Gigilasegaperenne-

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Dai, emmea...

Non puoi dire che questo è un Giro equilibrato. E se lo dici, non vedo perchè continuare questa discussione dal momento che sarebbe inutile :wink:

Io non ho detto che è equilibrato. E per me un GT non deve essere equilibrato come tu dici. Non è mica un mondiale. Io preferisco il divertente giro al noioso tour dove si ha sempre paura di mettere una salita in più ma sono questioni personali.

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Io non ho detto che è equilibrato. E per me un GT non deve essere equilibrato come tu dici. Non è mica un mondiale. Io preferisco il divertente giro al noioso tour dove si ha sempre paura di mettere una salita in più ma sono questioni personali.

Ma divertente fino ad un certo punto: a meno che non ci sia un'altra tappa come L'Aquila, e le probabilità sono una su cento, salterà subito fuori il più forte in salita e il Giro sarà già deciso sul Grosslockner. Non è molto divertente come dici tu. E il Tour è equilibrato, anche se ora secondo me si mette troppo poca cronometro: cosa vuoi che siano 42 chilometri a cronometro se solo sull'Alpe d'Huez si possono restituire quei due minuti che si perdono? (vedi Sastre) E dopo l'Alpe ci sono altri tre arrivi in salita :wink: Tanto scontato non lo definirei, anzi, più divertente del Giro dove si vedrà subito chi è il più forte (come quest'anno, in fondo, dopo lo Zoncolan si sapeva che Basso era il più forte e senza la fuga di Arroyo sarebbe stato noiosissimo) e per gli altri non ci sarà possibilità di replicare perchè ci sono solo montagne...

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Zomegnan è pazzo. :?

Giro senza dubbio spettacolare per noi che lo vediamo sul divano ma schierandomi dalla parte dei miei colleghi è una follia. Ci sono 4 tappe piatte a dirne tante, le altre sono tutte piene di salite, si vede proprio che non è mai salito in bici quell'uomo...

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cosa vuoi che siano 42 chilometri a cronometro se solo sull'Alpe d'Huez si possono restituire quei due minuti che si perdono? (vedi Sastre)

Sastre è stata una tattica di squadra... la maglia gialla era saxo :? è stato fatto andare perchè gli altri marcavano Schleck...

Ribadisco con le crono lotti per la maglia facciamo 8 tappe su 20? Qui al giro lotti per la maglia 14/15 tappe su 20 .. al tour i big passano la metà delle loro 3 settimane fermi a centrogruppo.

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Ma non dobbiamo fare una gara a quale è più giusto: io personalmente preferisco lo stile del Tour, ma si può benissimo preferire lo stile del Giro, con più salite. Il punto è che non si deve arrivare alle esagerazioni, come Giro di quest'anno e del prossimo. Al Tour si esagerava quando si mettevano 140 chilometri a cronometro, ma 80 mi sembra un chilometraggio più che giusto. Il punto è che al Giro si esagera: ok, è sempre stato più per scalatori, ma allora o metti una crono in più o togli due o tre tappe di montagna.

Ma chi fa a gara? :mrgreen:

Tu hai detto che secondo te il Tour così è equilibrato, ed io ti ho risposto che secondo me non lo è neanche lui...

E comunque sono i corridori a fare le corse...Una tappa può avere 20 salite, ma se non scatta nessuno fa selezione come una tappa in pianura...E considerando i mega trasferimenti e soprattutto le tappe dure una dietro l'altra è probabile che i big optino per una tattica attendista...

Detto questo secondo me gli ultimi due Giri sono stati fatti sempre più duri per evitare quanto successo nel 2008 ma soprattutto nel 2009, con due stranieri che rifilano minuti a crono agli italiani, stanno a ruota in salita e vincono il Giro...

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Zomegnan è pazzo. :?

Giro senza dubbio spettacolare per noi che lo vediamo sul divano ma schierandomi dalla parte dei miei colleghi è una follia. Ci sono 4 tappe piatte a dirne tante, le altre sono tutte piene di salite, si vede proprio che non è mai salito in bici quell'uomo...

Beh dai è come fare na granfondo chessò: Maratona delle Dolimiti più veloce e 4 giorni di fila :rotfl:

Comunque Zomegnan ha detto che prova piacere nel vedere i corridori che arrancano :lol:

Secondo me la sua mossa è più pubblicitaria che altro: alla gente piacciono le salite, beh questa volta non potranno dire che il giro non sarà movimentato :mrgreen: . Ai non esperti gliene frega solo di vedere la salitona, l'impresa, questo è un giro che fa avvicinare la gente al ciclismo, questo sport ne ha bisogno di nuovi tifosi.

Secondo punto: il Zome vuole superare il Tour come prestigio, sa che non può avere il successo internazionale del Tour allora punta tutto sul percorso, giustamente, almeno si valorizza l'Italia che, se non altro, è il paese più bello del mondo :mrgreen:

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Comunque si rischia l'empasse su molte tappe di salita, questo è vero.

Senza l'Aquila probabilmente non avremo visto gil attacchi sul Grappa, una selezione così presto sul Mortirolo, e tante altre belle azioni per ribaltare la classifica. Se Basso sarà davanti alla seconda settimana vedremo sempre la Liquigas controllare la corsa come è successo sul Gavia. Ergo, speriamo in una nuova Aquila.

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Se dico che io avrei fatto il Grossloncker fino alla Cima, l'Etna dal versante duro e il Sestriere prima del finestre mi prendete per Sadico?

Dico che tu non sei mai andato in bici :mrgreen:

Dunque, le mie considerazioni:

Zomegnan non si è voluto far mancare niente, si sta andando sempre di più alla ricerca dell'impossibile e se questo è l'obiettivo, beh, lo ha centrato in pieno. Ma è veramente pessima se andiamo a paragonare i km di crono individuale e le tappe di montagna: 33 km contro 9, se non 10, tappe dove si può fare qualcosa. Non è accettabile, è strizzare non uno, ma tre occhi agli scalatori e non va bene: in questo Giro di certo non vedremo la sfida emozionante tra chi va meno in salita e gli scalatori (vedi Giro 2005). Stavolta proprio troppo, troppo, troppo. E si diceva che l'anno scorso era durissimo.

Inoltre così mancheranno di certo molti corridori che vengono al Giro in preparazione al Tour (vedi varie volte Ullrich), corridori che danno spessore alla corsa. Assurdi i quattro arrivi in salita consecutivi con Grosslockner, Zoncolan preceduto dal Crostis, Val di Fassa e Nevegal. Qua siamo diventati tutti matti...ho paura che invece che dare spettacolo, ne toglierà. Perchè che cosa attacchi a fare sul Crostis se dopo c'è lo Zoncolan dove se sei in crisi volano i minuti? E che cosa attacchi sul Glosslockner se sai che ti aspettano altri quattro giorni assurdi?

Quest'anno un'esagerazione

Tra l'altro trasferimenti assurdi che stresseranno i corridori e toglieranno loro energie. Da apprezzare, non dimentichiamo, comunque lo sforzo fatto per toccare 17 regioni, anche se poi si va a scollinare in Austria :roll:

Questa volta ti quoto.

PS: Che brutto Ballan..

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Ma chi fa a gara? :mrgreen:

Tu hai detto che secondo te il Tour così è equilibrato, ed io ti ho risposto che secondo me non lo è neanche lui...

E comunque sono i corridori a fare le corse...Una tappa può avere 20 salite, ma se non scatta nessuno fa selezione come una tappa in pianura...E considerando i mega trasferimenti e soprattutto le tappe dure una dietro l'altra è probabile che i big optino per una tattica attendista...

Detto questo secondo me gli ultimi due Giri sono stati fatti sempre più duri per evitare quanto successo nel 2008 ma soprattutto nel 2009, con due stranieri che rifilano minuti a crono agli italiani, stanno a ruota in salita e vincono il Giro...

Beh credo sia giusto che il Giro lo vince chi è più forte. Menchov in salita non era fermo, andava come Di Luca e a crono andava più forte, perchè dovrebbe essere ingiusto?

A mio avviso il Giro 2009 come percorso era stupendo, molto vario, adatto a tutti i tipi di corridori e non troppo sfiancante. Cazzo siamo uomini, mica asini da soma. :lol:

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Sastre è stata una tattica di squadra... la maglia gialla era saxo :? è stato fatto andare perchè gli altri marcavano Schleck...

Ribadisco con le crono lotti per la maglia facciamo 8 tappe su 20? Qui al giro lotti per la maglia 14/15 tappe su 20 .. al tour i big passano la metà delle loro 3 settimane fermi a centrogruppo.

Vedrai...

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Beh credo sia giusto che il Giro lo vince chi è più forte. Menchov in salita non era fermo, andava come Di Luca e a crono andava più forte, perchè dovrebbe essere ingiusto?

A mio avviso il Giro 2009 come percorso era stupendo, molto vario, adatto a tutti i tipi di corridori e non troppo sfiancante. Cazzo siamo uomini, mica asini da soma. :lol:

Io non ho detto che la vittoria di Menchov sia stata ingiusta...Tutt'altro...Ho detto che hanno tolto diversi km a crono molto probabilmente per far si che il Giro si decida sulle montagne, cosa che non avvenne nel 2009...

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Io non ho detto che la vittoria di Menchov sia stata ingiusta...Tutt'altro...Ho detto che hanno tolto diversi km a crono molto probabilmente per far si che il Giro si decida sulle montagne, cosa che non avvenne nel 2009...

Ma nel 2009 c'era il giusto a cronometro, i specialisti dovranno avere una tappa completamente adatta a loro come gli scalatori un tappone...solo che le salite erano praticamente assenti. E se ripenso che la salita che avrebbe dovuto decidere tutto era il Vesuvio, beh, ho detto tutto

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la tappe del crostis e zoncolan e' la piu' dura mai vista ad un giro. Sono due salite che da sole decidono il giro, soprattutto il crostis

15,5km al 10% fisso

Mi domando chi mai attaccherà sul Crostis sapendo cosa vien dopo...

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Si ma il Crostis comunque scremerà e non di poco il gruppo lasciando capitani e pochissimi gregari ai piedi dello zoncolan dove si dilateranno i distacchi.

Perchè sullo Zoncolan servono i gregari ? :rolleyes:

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Per lo spettacolo è un giro stupendo, per i corridori un po' meno, veramente durissimo...pochissime tappe da volata, tnt tappe intermedie, qll di castelfidardo è una liegi, il weekend delle montagne è una cosa stupenda, la cronoscalata del nevegal il ritorno del finestre...questo è un giro per scalatori...

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Ribadisco con le crono lotti per la maglia facciamo 8 tappe su 20? Qui al giro lotti per la maglia 14/15 tappe su 20 .. al tour i big passano la metà delle loro 3 settimane fermi a centrogruppo.

Si stai a centro gruppo però ai 50km/h perenne con 35° quando ti va bene...

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non vedo come i big possano preoccuparsi di tappe come la 2, 3, 4, 6, 8, 10, 12, 17 e 18.. le tappe sono 21.. quindi son 12 tappe che possono far distacchi.. anche se la crono a squadre farà poco, come nevegal, montevergine, castelfidardo e macugnana.. le tappe che faranno la corsa saranno 3 più la crono finale.. parola dell'onniscente

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Ospite gibo (un uomo un mito)

Devo decidere dove veder passare il giro....

ho tre possibilità:

1-sull'arrivo dello Zoncolan

2-vedere la partenza a Spilimbergo

3-andare a passo m. croce carnico nella tappa che arriva in Austria

Cosa mi consigliate??

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CRITICHE

Ancora una volta, come avevamo previsto, gli ascolti del ciclismo in televisione sono stati molto bassi. La presentazione del Giro d’Italia, in onda su Rai Tre dalle 17 alle 18, ha totalizzato 516.000 spettatori con uno share del 4,66%. L’anno scorso la presentazione del Giro fu il programma meno visto del pomeriggio e quest’anno sono riusciti a fare addirittura peggio, perdendo, rispetto all’anno scorso, 65.000 spettatori e l’1,26 % di share.

Per avere un ordine di grandezza, paragoniamo l’ascolto della presentazione del Giro d’Italia con quello ottenuto dal telefilm Perry Mason, in onda su Rete Quattro, 1.175.000 con uno share del 9,54 % e da Superman IV, in onda su Italia Uno, 1.458.000 con uno share del 9,43 %. TvTalk, programma di RaiEdu, in onda su Rai Tre poco prima della trasmissione sul Giro d’Italia, ha raggiunto 1.014.000 con uno share del 7,25 %.

Dimostrato con i numeri l’ennesimo flop del ciclismo targato RAI, non ci stupiamo più di nulla se non della manifesta ottusità creativa dei vertici di Rai Sport che dimostrano di non riuscire a vedere più in là del loro naso. Auro Bulbarelli, soporifero da commentatore, non ha abbandonato questa sua caratteristica ed ha proposto, in qualità di coordinatore, un programma d’altri tempi. La televisione del 2010 propone scenografie dai colori sgargianti, per questa presentazione si è scelto il nero, da molto tempo in televisione non si vedeva una scenografia così brutta. Stendiamo un velo pietoso sul look di Alessandra De Stefano, sempre peggio nel ruolo di conduttrice, soporifera e mai attenta alle dinamiche dello show, quando riuscirà ad abbandonare l’auricolare con il quale viene telecomandata sarà già un grande successo. A proposito, per il futuro, proponiamo una colletta per acquistarle una cartelletta come ogni presentatore serio. Un’altra “bulbarellica” creatura è Beppe Conti, ottimo giornalista, ma che con il suo “bianco e nero” non può sperare di alzare gli ascolti, o, quanto meno. interessare al pubblico di una trasmissione del 2010. Gli opinionisti sono stati tutti incolori, dai corridori, sempre scontati, agli opinionisti tecnici. Forse qualcuno ieri ha capito perché i corridori non vengono mai intervistati in trasmissioni extraciclistiche. Nessuno di loro ha dato uno spunto interessante che andasse oltre a “E’ un Giro bellissimo”. Nell’unico momento in cui si sarebbe potuto accendere qualcosa, Alessandra De Stefano ha subito fatto da pompiere spegnendo la sottile fiammella che aveva acceso Silvio Martinello provocando i corridori, in particolare i velocisti. Questa presentazione ci è sembrata più autocelebrativa che mai, con l’intervento del Direttore di RaiSport De Paoli, con il discorso del Direttore de “La Gazzetta dello Sport”, con la solita presentazione di Zomegnan e per finire con il servizio promozionale su RaiTrade.

Anche i mezzi tecnici hanno lasciato a desiderare, dal momento che per quasi metà trasmissione l’audio ha funzionato a singhiozzo, rendendo praticamente incomprensibile buona parte dell’analisi delle tappe di Francesco Pancani e Angelo Zomegnan.

L’anno scorso ci chiedemmo se gli autori di questa trasmissione seguano con regolarità la televisione, quest’anno potremmo farci nuovamente la stessa domanda e darci anche la stessa risposta. A noi, e forse a tanti altri, sarebbe piaciuto uno show, come avveniva qualche anno fa, con stacchi musicali, colori, ritmo, e po’ di verve da parte degli opinionisti. Una delle regole fondamentali della televisione contemporanea è quella di ospitare persone che sostengono tesi contrapposte, in modo tale che lo spettatore possa riconoscersi in una delle due parti e di seguire così con maggiore interesse il programma.

In questo caso sia gli opinionisti sia i corridori erano concordi nel dire che “E’ un Giro bellissimo”, perché seguire, o perché fare, un programma televisivo in cui tutti sono concordi su un’unica tesi ?

Questi sono i misteri della RAI, se questo è il ciclismo in Tv, comprendiamo sempre di più perché a Mediaset il Ciclismo, neppure il Giro d’Italia, non interessa, così come a Sky. Queste due emittenti devono produrre utili attraverso le trasmissioni e così non possono permettersi il lusso di avere una trasmissione in diretta e in esterna che non raggiunge neppure l’audience di Perry Mason o Superman IV.

Il ciclismo è uno sport in difficoltà, a causa dei suoi mali, ma dalla televisione di stato è arrivato fino ad ora solo un salvagente, utile a non affogare, ma inadatto a metterlo in salvo. Fino a che il ciclismo non la smetterà di trasformare ogni flop in un successo, non potrà mai migliorarsi e non potrà capire cosa vuole il pubblico.

Uno sport, come un’emittente televisiva, che non sa andare verso il pubblico è uno sport morto.

Fonte: Ciclismo-online.it

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