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Wanka84

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molto :D

Seriamente è una bella porcata, dai :(

A sto punto mettiamo i profili di tappa di PCM :rotfl:

Sì sì, non stavo scherzando, mi piace molto il sito. A proposito, ma solo io ho letto che Simoni va alla Lampre :dubbio:, perchè secondo Wikipedia (che non proprio il massimo dell'attendibilità), Gibo è indicato come ciclista della lampre.

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Raduni: la Lampre Farnese Vini riparte da San Vincenzo

E' il Residence Riva degli Etruschi di San Vincenzo (Livorno) lo scenario del primo appuntamento ufficiale del 2010 della Lampre-Fanrese Vini. Diciannove corridori blu-fucsia, seguiti dai ds Copeland e Piovani, dal dottor Beltemacchi e da meccanici e massaggiatori al completo, si sono infatti ritrovati oggi presso la struttura residenziale toscana per iniziare il primo raduno stagionale: assieme a Damiano Cunego, saranno a San Vincenzo fino a martedì 26 gennaio anche Alfredo Balloni, Grega Bole, Matteo Bono, Vitaliy Buts, Angelo Furlan, Francesco Gavazzi, Andrea Grendene, David Loosli, Mirco Lorenzetto, Enrico Magazzini, Adriano Malori, Marco Marzano, Daniele Pietropolli, Simone Ponzi, Daniele Righi, Marcin Sapa, Simon Spilak e Diego Ulissi.

Giovedì 21 si uniranno poi al gruppo anche altri 6 corridori, ovvero Alessandro Petacchi, Lorenzo Bernucci, Mauro Da Dalto, Danilo Hondo, Manuele Mori e Alessandro Spezialetti, di rientro da una sessione di allenamenti in altura alle Canarie.

"Torniamo presso il Residence Riva degli Etruschi per il quarto anno consecutivo e siamo ben felici di aver avuto ancora questa opportunità - ha commentato Giuseppe Saronni, general manager della squadra blu-fucsia - Qui a San Vincenzo ci sono tutte le condizioni ideali per iniziare la stagione nel migliore dei modi: clima mite, percorsi di allenamento adatti alle esigenze dei corridori, strutture accoglienti e confortevoli. Ringraziamo quindi già da ora il signor Nicola Mele, direttore del Residence, per l'ospitalità concessaci e per la consueta disponibilità".

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Come scritto negli scorsi giorni su La Gazzetta dello Sport, Gilberto Simoni smbra molto vicino alla firma con la Lampre Farnese per concludere quindi la sua carriera al Giro d'Italia con il team italiano.

La formazione italiana starebbe aspettando la licenza ProTour per confermare l'accordo con lo scalatore trentino. "Gilberto potrà o non potrà essere competitivo" ha detto il team manager Saronni, "ma in termini di grinta e carattere non c'è nessuno come lui. Gli anni passano ma, ne siamo certi, con il suo entusiasmo può correre un onorevole Giro". Saronni ha confermato che la squadra sta aspettando la conferma della licenza ProTour, cosa che dovrebbe avvenire a giorni. Gilberto Simoni, due volte vincitore della corsa rosa, dovrebbe così concludere domenica 30 maggio all'Arena di Verona una carriera lunga diciassette anni, che lo ha visto quindici volte al via del Giro.

Solobike

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Sanremo, Vuelta e Mondiale nei programmi di Gilbert

Lissone (MB) - Parla volentieri dei suoi programmi Philippe Gilbert nella sala del Museo d'Arte Contemporanea di Lissone (Milano) dove, accompagnato dalla splendida fidanzata belga Patricia, ha ricevuto l'Ammiraglia d'Oro per la stagione 2009. Il campione belga, che si trova in Italia per sostenere alcuni test presso il Centro Mapei di Castellanza, ha deciso che il suo primo grande obiettivo è la Milano Sanremo e che in primavera si concentrerà sulle altre grandi classiche come il Giro delle Fiandre (niente Parigi-Roubaix) e tutte le corse delle Ardenne. "Probabilmente, anzi ne sono più che sicuro, non disputerò nè il Giro nè il Tour - ha detto Gilbert ai microfoni dei giornalisti-. Rispetto al 2009 ho cambiato programmi e voglio arrivare al meglio della condizione fisica per il mondiale australiano, che rimane il mio secondo grande obiettivo dopo la Sanremo. Ecco perchè ho scelto di correre soltanto la Vuelta di Spagna in preparazione alla sfida iridata". Philippe Gilbert lascierà il nostro Paese fra un paio di giorni, poi da venerdì 22 gennaio sarà a Maiorca (Spagna) per il raduno collegiale con i compagni della Omega Pharma. Il debutto su strada coinciderà con il Giro del Qatar nella prima settimana di febbraio.

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Tuttosport. Daniele Bennati pensa alla Sanremo

Con passisti – scalatori dello spessore di Basso, Pellizotti, Nibali e Kreuziger la Liquigas – Doimo rischierà equivoci tattici. Non li rischierà con Daniele Bennati: sarà ancora lui la punta di diamante per sprint e classiche. “Benna” è nato il 24 settembre 1980. “Ho l’età giusta per ottenere vittorie numerose e importanti”, dichiara Daniele. Tra i professionisti ha ottenuto 41 successi in 8 stagioni.”Con un bottino così – prosegue Bennati – certi corridori farebbero salti di gioia, io no: senza sfortuna, specialmente quella che mi ha bersagliato l’anno scorso, le mie vittorie sarebbero almeno una sessantina, con l’aggiunta di una o due grandi classiche. Il pubblico non ha ancora visto la mia versione migliore. Forse s’è vista solo al Giro d’Italia 2008, edizione in cui ho vinto 3 tappe e trionfato nella classifica a punti”. Il velocista di Arezzo ha molta fiducia nei propri mezzi: “La Milano – Sanremo è una corsa per velocisti dotati di fondo come me. Io però sono sempre arrivato alla Sanremo con problemi fisici dovuti a sfortuna”. L’inglese Cavendish è stato più bravo: ha trionfato a Sanremo all’età di 24 anni. “Cavendish – assicura Daniele – è l’unico velocista al mondo che attualmente ritengo superiore a me anche quando sto bene e tutto gira alla perfezione. E’ vero che ci sono altri grandissimi velocisti, tutti con caratteristiche diverse, tuttavia la mia classifica è primo Cavendish, secondo il Bennati vero, terzo Hushovd, quarto Petacchi, quinto Farrar, sesto Boonen”.

Un altro stimolo per Bennati è rappresentato dal treno apripista che la Liquigas gli ha creato: “Ho grandissima fiducia in Oss, Dall’Antonia, Sabatini, Quinziato e gli altri miei passisti da treno. Non sempre potrò averli tutti a disposizione: in alcune corse a tappe lo staff dovrà dare spazio ad aiutanti da salita. Non invidio il treno di Cavendish o di altri velocisti”.

Bennati esordirà al Giro del Qatar (7-12 febbraio) e il debutto italiano è previsto al Giro del Friuli (3 marzo); disputerà Tirreno – Adriatico, logicamente la Sanremo, Giro e Vuelta. “Al Giro del 2010 – fa notare – difficilmente potrò riuscire a vincere la classifica a punti: nelle ultime 8 giornate c’è una sola tappa per velocisti, quella di Brescia. Spero che il Giro 2011 abbia un’ultima tappa per velocisti. Io finora ho vinto le tappe finali di Vuelta e Tour, mi manca l’epilogo del Giro”. Nelle prime 2 stagioni tra i professionisti Bennati è stato compagno Cipollini. “Un grandissimo velocista, ho imparato molto da lui”. Cipollini per 5 volte ha vinto l’ultima tappa del Giro. “Però Mario non ha mai concluso il Tour e la Vuelta. Se vincerò anche l’ultima tappa del Giro batterò Cipollini almeno in un rilievo statistico da record nell’era moderna del ciclismo”. Più che ai grandi Giri, quest’anno i velocisti pensano al Mondiale in Australia: “Scegliere la Vuelta anziché il Tour – aggiunge – significa agire in funzione del Mondiale. Il ct Ballerini che ha recentemente visionato il percorso iridato mi dice però che alla lunga la corsa diventerà selettiva, e l’arrivo è in salita. Sono anche uomo da gare in linea, potrebbe andarmi bene così, sempre sperando di meritare la maglia azzurra”.

da Tuttosport

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Grandi protagonisti per il "Provincia di Reggio Calabria"

A 12 giorni dal via di Palmi, il 60° Giro della Provincia di Reggio - Challenge Calabria - Memorial Fausto Coppi, in calendario dal 30 gennaio al 2 febbraio, vede delinearsi un cast di alto livello con elementi di primo piano decisi a lasciare un segno nel primo grande appuntamento della stagione 2010: Giovanni Visconti, campione italiano in linea 2007 e maglia rosa per otto tappe al Giro d'Italia di due anni fa guidera' la Isd-Neri mentre Vincenzo Nibali, lo ''Squalo dello Stretto di Messina'', miglior italiano in classifica generale all'ultimo Tour de France, sara' il leader della Liquigas-Doimo.

Se Luca Paolini, bronzo al mondiale di Verona 2004 sara' il capitano unico dell'Acqua&Sapone-D'Angelo&Antenucci, l'Androni Giocattoli-Diquigiovanni schierera' addirittura tutti i suoi grandi leader: da Michele Scarponi, vincitore della Tirreno-Adriatico 2009 e di due tappe della corsa rosa del maggio scorso, a Leonardo Bertagnolli, primo nella frazione di Faenza del Giro d'Italia di un anno fa, e a Francesco Ginanni, collezionista nella scorsa stagione di successi al Trofeo Laigueglia, al Gran Premio Insubria e al Gran Premio Industria, Commercio e Artigianato di Carnago.

Tanta curiosita' tra pubblico e addetti ai lavori sara' suscitata dal ritorno sulle strade italiane dopo lunghissima assenza di Michael Rasmussen, l'ex-biker danese, da tempo residente a Lazise sulla sponda veronese del lago di Garda, che tre anni fa venne espulso tra le polemiche dal Tour de France a un passo dal successo finale: Rasmussen, 35 anni, e' fresco di ingaggio da parte della Miche-Pediatrica e sta effettuando in questi giorni il primo test stagionale sulle strade argentine del Tour di San Luis a tappe prima di schierarsi al via della competizione organizzata dallo Sporting Club 1917 presieduto da Antonello Careri.

Emanuele Sella (Carmiooro-Ngc), il velocista bresciano Mattia Gavazzi (Colnago-Csf Inox), plurivincitore in avvio di 2009, e Giampaolo Caruso (Ceramica Flaminia) saranno ulteriori potenziali protagonisti tra le 16 formazioni in gara.

Intanto la manifestazione si sta arricchendo di riconoscimenti di rilievo a conferma dello spessore dei suoi significati non soltanto sportivi:

- Gerardo Sacco, gioielliere crotonese dei divi dello spettacolo, ha realizzato preziosi trofei commemorativi dell'edizione ispirati al successo ottenuto nel 1950 su queste strade da Fausto Coppi.

- Il Santuario comasco del Ghisallo, dedicato alla Vergine Protettrice Internazionale dei ciclisti, premiera' il vincitore della classifica finale del Giro con i suoi simboli e, in seguito. la casacca autografata del trionfatore sulle strade calabresi sara' esposta per sempre nella chiesetta di Magreglio accanto a quelle di grandi campioni come Coppi, Bartali, Gimondi, Indurain e Contador: un gemellaggio di profondo valore tra fede e agonismo.

Tutti i dettagli dell'edizione numero 60 saranno svelati nel corso della cerimonia di presentazione di martedi’ 26 gennaio, h 10,30, condotta da Tonino Raffa -autorevole voce di ''Tutto il calcio minuto per minuto'' su Radio Rai - presso la sede della Provincia di Reggio Calabria, in piazza Italia, alla presenza del presidente di Federciclismo Renato Di Rocco.

I team al via

Liquigas-Doimo, Acqua&Sapone-D''Angelo&Antenucci, Isd-Neri, Colnago-Csf Inox, Ceramica Flaminia, Androni Giocattoli-Diquigiovanni, Carmiooro-Ngc, De Rosa-Stac Plastic, Voralberg-Corratec (Aut), Amore & Vita-Conad, Miche-Pediatrica, CdC-Cavaliere, Nippo, Meridiana-Kamen e le slovene Loborica e Obrazi-Velo Revi.

Il dettaglio delle sedi di tappa

sabato 30 gennaio: Palmi-Cosenza

domenica 31 gennaio: Cosenza-Crotone

lunedi’ 1 febbraio: Crotone-Catanzaro

martedi’ 2 febbraio: Soverato-Reggio Calabria.

fonte: tuttobiciweb.it

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Trentasei e sette. Non è la sua temperatura corporea, ma l’età. Trentasei anni e sette mesi. E, diciamolo subito, non li dimostra. Almeno così a occhio. Stefano Garzelli è sempre il leader dell’Acqua & Sapone e ancora uno dei corridori più rappresentativi del ciclismo italiano. Cominciamo dall’età: 36 e sette. "Il segreto è ricominciare, ogni anno, come se fosse il primo anno". Se lo ricorda il primo anno? "Nella Mercatone, la squadra di Marco Pantani. Ogni corridore aveva un soprannome, a cominciare dal Pirata. Io ero il Bambino. Vero: non sapevo da quale parte girarmi". Pantani? "Mi viene ancora la pelle d’oca ogni volta che penso a lui. La mia carriera è legata alla sua da alcuni eventi. Anche la mia vittoria al Giro d’Italia nel 2000, anche l’Izoard al Giro del 2003 quando lui si voltava indietro per vedere dove fossi, e sempre in quel Giro anche la caduta in cui siamo stati coinvolti tutti e due, fino allo Zoncolan scalato insieme nel 2005, nel suo ultimo anno da corridore".

Gli eroi — È stato il suo eroe? "Lui è stato il mio capitano. Il mio eroe era Miguel Indurain. Ma quando lui ha smesso, io ho cominciato. Però ho avuto la soddisfazione di vincere il Gran Premio Indurain, e di essere premiato proprio da lui". Nell’Acqua & Sapone? "Mi sento adottato dagli abruzzesi. Palmiro Masciarelli ha investito su di me e mi ha allungato la carriera. Cerco di dare il massimo per farlo felice. Ma la sua presenza è discreta: non mi mette addosso alcuna pressione". Lei che cosa può chiedere ancora? "Mi piacerebbe correre un altro Giro da protagonista. Tre anni fa conquistai due tappe, l’anno scorso la maglia verde di leader nei gran premi della montagna. Quest’anno...".

Preparazione — La tappa di L’Aquila? "Sarebbe bellissimo. Ho fatto gli ultimi 60 chilometri. A meno 50 dal traguardo c’è una salita che potrebbe fare selezione. Poi l’arrivo è adatto alle mie caratteristiche, almeno di quando sono in forma". La preparazione? "Bene. Siamo reduci da una decina di giorni di raduno, in cui abbiamo trovato tempo freddo ma asciutto. Adesso torno a casa, a Valencia, in Spagna, a temperature più miti". Il programma? "Il debutto al Giro del Mediterraneo. Il primo appuntamento alla Tirreno-Adriatico". Si sente vecchio? "Mi sento esperto. E ho voglia di dare consigli, sempre che ci sia qualcuno disposto ad ascoltarli". Per esempio? "Francesco Masciarelli. Ha qualità". Garzelli, da grande che cosa farà? "Mi piacerebbe rimanere nell’ambiente. Non come direttore sportivo. Ma è ancora presto per decidere. C’è altra strada da fare".

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Stando alle dichiarazioni di Johan Bruyneel al sito biciciclismo.com, è ancora in dubbio la partecipazione del Team RadioShack al prossimo Giro d'Italia, che prenderà il via da Amsterdam. "Siamo in trattative con gli organizzatori della RCS ma se ci saremo non avremo uomini di classifica. In contemporanea dal 2010 c'è il Giro della California che per noi è una corsa importante, e in cui schiereremo al via la nostra miglior formazione possibile, per cercare di fare il meglio possibile".

Il California fu vinto nel 2009 da Levi Leipheimer, e alla corsa prese parte anche Lance Armstrong. Entrambi dovrebbero essere al via della più importante corsa americana anche nel 2010.

(SpazioCiclismo.it)

A questo punto mi chiedo se sia davvero necessario invitarli. Se davvero non hanno intenzione di portare neanche un Popovych, che ci vengono a fare :dubbio: , toglierebbero un posto a un'altra squadra che magari porterebbe qualcuno di un po' più motivato.

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sponsor

Bè non credo che una Radioshack con un roster composto da comprimari possa attirare molti sponsor, se è questo che intendi. Certo se ci fosse Armstrong, o anche solo un Leipheimer o un Kloden ok, ma una squadra con Irizar, Lequatre, Rast, Impey, Machado (nomi frutto di una mia supposizione in base alle dichiarazioni di Bruyneel :wink:) e compagnia briscola non credo :dubbio:

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Bè non credo che una Radioshack con un roster composto da comprimari possa attirare molti sponsor, se è questo che intendi. Certo se ci fosse Armstrong, o anche solo un Leipheimer o un Kloden ok, ma una squadra con Irizar, Lequatre, Rast, Impey, Machado (nomi frutto di una mia supposizione in base alle dichiarazioni di Bruyneel :wink:) e compagnia briscola non credo :dubbio:

C'è da dire che anche gli scarti della RadioShack sarebbero comunque più competitivi della Xacobeo :mrgreen:

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