Vai al contenuto

Seguici su Discord

Unisciti al server Discord di PCM Italia per rimanere sempre in contatto con noi, parlare di ciclismo e vivere un'esperienza multiplayer ottimale
Unisciti al server

PCM Italia è su Tapatalk

Scarica Tapatalk gratuitamente sul tuo smartphone per consultare in maniera facile e veloce PCM Italia anche da mobile!
Leggi di più

Disponibile Pro Cycling Manager 2021

Pro Cycling Manager 2023 e Tour de France 2023 sono finalmente disponibili
Leggi di più

news invernali


davide__

Messaggi raccomandati

Bis Liquigas in Sud Africa

Ci pensa Bertagnolli

Il trentino prende esempio dal compagno Quinziato e si aggiudica con un piccolo margine la 2ª tappa del Challenge sudafricano. "E pensare che per il caldo mi girava la testa, volevo quasi fermarmi"

Winner%20race%20two--346x212.jpg

Leonardo Bertagnolli, 30 anni, all'11ª vittoria in carriera

PIETERMARITZBURG (S.Africa), 3 febbraio 2008 - Dopo Manuel Quinziato, Leonardo Bertagnolli. L’Intakatech World’s View Challenge parla ancora italiano. Ed è sempre la Liquigas a brindare nella corsa sudafricana, che segna il debutto stagionale per una decina di corridori italiani. La seconda delle cinque prove attorno alla popolosa capitale del KwaZulu Land è quasi una fotocopia della gara d’apertura. E anche il finale è pressoché identico: in dieci all’attacco nella fase cruciale, a 10 km dall’arrivo scappano Bertagnolli, l’ucraino Grivko (già secondo ieri) e il sudafricano George, poi ai - 3 km il trentino saluta la compagnia e chiude a braccia alzate con 31" su Grivko e 34" sul beniamino di casa.

CALDO TORRIDO - Gara davvero dura, a dispetto della lunghezza (127 km): un saliscendi dietro l’altro, caldo da morire (40 gradi) e i sudafricani che ci tengono a far bella figura e menano dal primo metro, per poi saltare, a turno, quasi tutti: tre squadre top (Liquigas, Barloworld e Milram) non bastano per tenere in pugno la corsa. Finisce che Bertagnolli, passato un momento difficile proprio per il caldo ("mi girava la testa, volevo quasi fermarmi") ne ha in corpo più di tutti e infila così l’11ª vittoria della carriera.

CICLISTA PER CASO - Una carriera nata quasi per caso, addirittura a 20 anni. "Sì, ho cominciato a correre tardi, per imitare mio fratello, e chissà che questo non mi permetta di avere qualche anno in più davanti" ammette il trentenne geometra di Fondo, che da due anni vive a Russi, vicino a Faenza, e da quando è ciclismo ha dovuto un po’ soffocare la sua innata passione per lo sci. "Quattro anni tra i dilettanti e tanti piazzamenti nei primi: qualcuno si è accorto di me e sono passato professionista". Il primo triennio lo ha fatto alla Saeco (con il doppio colpo Agostoni-Placci nel 2004), poi due anni alla francese Cofidis (che bello quel giorno da re alla Vuelta 2005). Alla Liquigas è dalla stagione 2007. Un 2007 in chiaroscuro, per colpa di un’aritmia cardiaca di origine virale, ora risolta, che l’ha tenuto fermo tutta la primavera. Poi il ritorno in gruppo ai Tricolori, con l’exploit nella Classica di San Sebastian e la conferma a braccia alzate nel Gp Cimurri. "Ho già una buona gamba e quindi ci tenevo a partire bene - racconta Leo, mentre aspetta lo stimolo per l’esame antidoping (che fatica, ci riuscirà solo dopo più di due ore) - anche se è ovvio che i traguardi importanti sono più avanti. I miei obiettivi? Vorrei far bene in una breve corsa a tappe, tipo Giro del Mediterraneo o Parigi-Nizza, poi sarebbe bello essere protagonista nelle classiche delle Ardenne. Il Giro? No, quello non fa per me, perché soffro di allergia al polline e in quel periodo è un bel problema. A maggio quindi tirerò il fiato per il Tour. E lì il sogno è una vittoria di tappa". Domani intanto si corre la terza prova, sempre con partenza e arrivo a Pietermaritzburg. Ancora saliscendi nel menu, bisogna solo sperare che il termometro segni qualche grado in meno.

ARRIVO: 1. Leonardo Bertagnolli (Liquigas) km 127,4 in 3h03’24", media 41,68 km/h; 2. Grivko (Ucr) a 31"; 3. George (S.Af) a 34"; 4. Van Heerden (S.Af) a 2’22"; 5. Kux (Ger); 6. White (S.Af); 7. Kreuziger (Cec); 8. Janse van Rensburg (S.Af); 9. Impey (S.Af); 10. P. Velits (Slk) a 2’33".

Gazzetta.it

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Risposte 1,5k
  • Created
  • Ultima Risposta

Top Posters In This Topic

Basso: "Niente sconti

Tornerò a testa alta"

Il vincitore del Giro 2006 è squalificato fino al 24 ottobre: "E' giusto che tenga le orecchie basse e paghi. Mi alleno come se dovessi correre, entro un mese la squadra con la quale rientrerò nel 2009. Intanto faccio da garante e testimonial solidale per Intervita"

0JVILDUG--346x212.jpg

Ivan Basso ha vinto il Giro 2006. Eccolo negli Emirati. Bettini

RAS AL KHAIMAH (Emirati Arabi Uniti), 3 febbraio 2008 - "Sono felice perché ho ricominciato a pedalare con cuore, cervello e gambe collegate. Prima mi capitava di uscire e dopo 70-80 chilometri "svegliarmi" e chiedermi dov'ero. Non potevo continuare così. Poi sono riuscito a chiudere la mia faccenda in un cassetto sigillato e ricominciare una nuova vita".

Chi parla è Ivan Basso, la sua "faccenda" è la squalifica per il coinvolgimento nell'Operacion Puerto che gli vieta fino al 24 ottobre di attaccarsi un numero sulla schiena e correre. L'ultima volta fu il primo aprile 2007, alla Vuelta Castilla y Leon. Ma oggi, seppure per gioco, quel rito Ivan lo celebrerà di nuovo. L'occasione è la Granfondo del Deserto, gara non ufficiale, a Ras al Khaimah, uno dei sette emirati arabi.

Basso, come giudica questa esperienza in mezzo ai cicloamatori?

"Molto, molto bella. Il primo giorno gli altri ciclisti avevano un po' di timore ad avvicinarmi, poi hanno rotto il ghiaccio e mi hanno tempestato di domande. C'è gente che è arrivata a fare 200 chilometri al giorno per stare con me. Mi hanno fatto sentire il loro affetto".

Come vive lontano dall’attività agonistica?

"Mi alleno parecchio, come se dovessi correre. Credo sia fondamentale mantenere riferimenti precisi e ogni tanto risentire le sensazioni di quando ero in attività. Mi metto alla prova su Cuvignone e Campo dei Fiori, dove ho riferimenti cronometrati degli ultimi 4-5 anni. Ho ricominciato a seguire un piano d'allenamento e in due periodi, che coincidono con Giro e Tour, cercherò un picco di forma. Ma la cosa più importante è che pedali di nuovo con testa, cuore e gambe collegate".

Perché gli appassionati dovrebbero tifare di nuovo per lei?

«Non posso e non voglio pretendere che i tifosi siano dalla mia parte. Il messaggio lo recepisco io da loro. La gente è giusto che mi aspetti al varco e che mi chieda di dimostrare cosa so fare. Però dentro di me sento che tornerò più forte di prima. Aspettatemi e se in salita prenderò dei minuti mi criticherete».

Quale ciclismo stiamo vivendo?

"Sono la persona meno indicata per parlare. Quindi su questo è meglio che stia zitto e lavori. Prima devo pagare la mia pena".

Senza richiesta di sconti o amnistie?

"Assolutamente senza. Mi hanno squalificato per un motivo, non gratis. E' giusto che tenga le orecchie basse e che paghi. Poi, però, andrò di nuovo a testa alta".

In un mondo omertoso lei trovò il coraggio di confessare la sua colpa. Che cosa la spinse a farlo?

"Mia figlia Domitilla (5 anni, ndr.). Un giorno eravamo in macchina, lei seduta dietro. Mi parlava e mi guardava attraverso lo specchietto. Prima mi chiese: "Papà cos'hai? Perché non mi ascolti? Perché non mi sorridi?". No, niente. Poi "Papà, basta con l'Operacion Puerto. Che ti diano la squalifica e che ti lascino in pace". Mi si è ghiacciato il sangue. Ho capito che stavo intaccando il suo stato d'animo. Non potevo permettermelo".

Mai provata vergogna per quello che ha fatto?

"Vergogna, no. Preoccupazione tanta per la mia famiglia. Nessuno sapeva nulla, neppure mia moglie. Fu un momento tremendo anche per lei e per il nostro matrimonio. Una delusione forte. Ma ha saputo perdonarmi. Ora mi rincuora e mi dice che sono sempre stato forte e tornerò più forte di prima".

La sua squalifica scade il 24 ottobre. C'è tempo per alcune gare fuori Europa.

"No, escluso. Torno corridore nel 2009. Lo scoglio più duro sarà superare il Giro di quest'anno, mi manca, poi percorso in discesa sino alla liberazione".

Ha già scelto la prossima squadra?

"Giovanni Lombardi (il manager, ndr.) sta facendo un grande lavoro, poi la scelta sarà mia. Entro marzo probabilmente decido. Ho già un'idea anche di alcuni corridori che mi piacerebbe avere vicino. Sarà una squadra italiana e molto ben organizzata. Forte e con voglia di vincere. Come me". La Barloworld di Claudio Corti, sponsor sudafricano ma base e struttura in Italia, è favorita netta.

Lei si allena con una bici senza scritte e con la maglia Intervita.

"Chi mi ha fornito la bici ha preferito restare anonimo. La sua è una scelta di amicizia e non pubblicitaria. Intervita si occupa di adozioni a distanza, l'ho conosciuta nel 2001 grazie a mia moglie. Da allora ho iniziato ad aiutare bambini in India. Per ora sono una decina. Quest'anno mi hanno chiesto di fare da testimonial. Entro fine anno spero di arrivare ad aiutare un centinaio di bimbi. Il ricavato di tutte le manifestazioni dove sarò presente quest'anno andrà totalmente a loro. Qui, grazie all'organizzazione di Xevents, contiamo di ottenere fondi per altre 3-4 adozioni. A fine febbraio sarò in India per controllare come vengono spesi i soldi. Voglio essere garante, non solo testimonial".

Gazzetta.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Sudafrica: Liquigas a segno con Bertagnolli

Sempre grande Liquigas sulle strade del Sudafrica: dopo Manuel Quinziato, è stato Leonardo Bertagnolli a conquistare la seconda prova dell’Intakatech World’s View Challenge. Nel finale della prova si è avvantaggiato un gruppo di dieci atleti, con Bertagnolli che nel finale ha allungato e si è presentato tutto solo al traguardo precedeendo di 31" Grivko e di 34" David George.

"Ho già una buona gamba - ha spiegato Bertagnolli dopo il traguardo - e quindi ci tenevo a partire bene, anche se è ovvio che i traguardi importanti sono più avanti. I miei obiettivi? Vorrei far bene in una breve corsa a tappe, tipo Giro del Mediterraneo o Parigi-Nizza, poi sarebbe bello essere protagonista nelle classiche delle Ardenne. Il Giro? No perché soffro di allergia al polline e in quel periodo è un bel problema. A maggio quindi tirerò il fiato per il Tour. E lì il sogno è una vittoria di tappa"».

Ordine d'arrivo

1. Leonardo Bertagnolli (Liquigas) km 127,4 in 3h03’24", media 41,68 km/h;

2. Grivko (Ucr) a 31"; 3. George (S.Af) a 34"; 4. Van Heerden (S.Af) a 2’22"; 5. Kux (Ger); 6. White (S.Af); 7. Kreuziger (Cec); 8. Janse van Rensburg (S.Af); 9. Impey (S.Af); 10. P. Velits (Slk) a 2’33".

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Svelate le ambizioni del Team Nippo Endeka

Ad una settimana dall'apertura della stagione ciclistica nazionale, la

formazione del team Nippo-Endeka-Prato Edile si è presentata al grande pubblico.

È stato scelto per l'occasione lo splendido scenario della Villa di Artimino, nel comune di Carmignano (PO). A presentare l'evento una coppia inedita: la voce del ciclismo di Eurosport Andrea Berton, affiancato nell'occasione, dalla giovane show-girl di origini ispaniche, Noelia Hernandez.

«È una squadra nella quale alberga un clima positivo - ha commentato ai presenti il telecronista di Eurosport -. Non mi sembra che le affermazioni dei corridori siano dettate dalla circostanza. Sembrano parole sincere che provengono direttamente dal cuore».

In effetti Simone Mori è stato molto abile nel costruire una sinergia ottimale nella quale vivono in perfetta simbiosi, realtà profondamente diverse tra loro, dove una grossa realtà come la società Nippo, riesce a trovare importanti motivazioni: «In Giappone c'è molto interesse sull'argomento ecologia - ha confidato Daimon Hiroshi, il delegato della società giapponese in questa esperienza -. La bicicletta è intesa in Giappone come un ottimo strumento per diffondere questa idea. L'attività agonistica si svolge principalmente su pista, ma adesso stanno venendo sù giovani interessanti. Il nostro team potrà rappresentare per loro, una valida opportunità».

Nel frattempo, con un mese di febbraio intenso di impegni, la squadra si è dichiarata pronta a cercare di fare subito bene, già dai primi appuntamenti nei quali saranno chiamate in causa le ruote veloci del gruppo.

«Non voglio sbilanciarmi in facili proclami - è stato il commento di Simone Cadamuro, uno tra gli uomini più rappresentativi del team e sprinter di talento -. Non sono in grado di sostenere se sia più forte o meno degli anni scorsi - ha sottolineato il velocista veneto -. Quest'anno mi sono preparato però con una determinazione particolare, come non mi era mai successo».

Un'atmosfera particolare ed una voglia di fare, sottolineate anche

nell'intervento del neo diesse Fabrizio Guidi: «Sono appena sceso di bici e nella mia carriera ho avuto modo di cambiare tante squadre. Devo dire che mi piace molto l'atmosfera che ho trovato qui dentro. I ragazzi ti stanno sempre ad ascoltare con particolare interesse. Sono fiducioso e penso che piano, piano, possiamo toglierci delle belle soddisfazioni».

Un entusiasmo che ha contagiato anche Fabrizio Fabbri, l'altro diesse più esperto e navigato: «Dopo tanti anni di stop, ritrovarmi insieme a questi giovani mi riempie di entusiasmo. I ragazzi stanno tutti bene e sono impazienti di debuttare. Adesso però ci attende una settimana di ritiro; un lavoro importante che ci consentirà di presentarci a Donoratico con la condizione ottimale».

L'ultimo commento, quello del team manager Simone Mori. Scarno ed essenziale come suo solito, il manager di Pontremoli ha voluto sottolineare tutta la sua soddisfazione «Sono molto contento della riuscita della serata. La presenza di tante persone ci riempie di gioia e ci dà morale, incentivando la nostr voglia di far bene. Adesso però, siamo davvero prossimi al D-day. Da domani, ritiro a Follonica. Una settimana passa veloce e dovremo presentarci in forma splendente per tutti gli appuntamenti che ci aspetteranno già da questo mese».

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Pista: a Copenaghen allungano Risi e Marvulli

Bruno Risi e Franco Marvulli continuano la loro corsa di testa dopo la terza tappa della Sei Giorni di Copenaghen e viaggiano ora con un giro di vantaggio sui più diretti avversari, vale a dire i danesi Morkov e Rasmussen e la coppia belga-olandese formata da Iljo Keisse e Danny Stam.

La classifica

1 Bruno Risi - Franco Marvulli (Svi) 212 pts

A 1 tour

2 Alex Rasmussen – Michael Mørkøv (Dan) 207 pts

3 Danny Stam (PB) – Iljo Keisse (Bel) 176 pts

a sei giri

4 Christian Grasmann – Andreas Müller (All) 80 pts

a sette giri

5 Kenny de Ketele – Tim Mertens (Bel) 69 pts

a dieci giri

6 Jens-Erik Madsen – Casper Jørgensen (Dan) 116 pts

a undici giri

7 Marco Villa (Ita) – Marc Hester (Dan) 43 pts

a dodici giri

8 Ingmar de Poortere – Dmitri de Fauw (Bel) 106 pts

9 Alexander Aeschbach (Sui) – Mads Bugge (Dan) 50 pts

a quindici giri

10 Andreas Beikirch (All) – Jacob Moe (Dan) 59 pts

a diciassette giri

11 Colby Pearce (Usa) – Angelo Ciccone (Ita) 49 pts

a diciotto giri

12 Alois Kankowsky – Petr Lazar (Rtc) 60 pts

a diciannove giri

13 Michael Smith Larsen – Michael Berling (Dan) 88 pts

a ventidue giri

14 Gerd Dörich (All) – Matthé Pronk (PB) 67 pts

15 Miles Olman – Allan Davis (Aus) 9 pts

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Bordonali: «Un sogno correre il Giro, un sogno poterlo vincere»

E' stato Fabio Bordonali a tenere a battesimo l’unica formazione al mondo che vanta in totale tre vittorie nei grandi giri. E' stato Fabio Bordonali a tenere a battesimo la LPR, azienda leader nella produzione di freni e frizioni per auto, della Famiglia Arici.

Due i capitani: Danilo Di Luca e Paolo Savolelli, i quali si sono detti onorati dell'invito giunto dalla Rcs Sport e pronti a dare l'assalto alla maglia rosa.

«Oggi, insieme alla famiglia Arici abbiamo chiuso un cerchio - ricorda Bordonali - che portò Lpr nel ciclismo nel 2003 e con questo abbinamento partecipò al Giro d'Italia. Dopo un inverno molto impegnativo, perché non è facile mettere insieme una squadra di questo livello, ora ci troviamo a Piacenza a dare inizio ad una nuova e bellissima avventura, con un ingrediente importante come la serenità. Dopo tre anni di Pro Tour era diventato davvero difficoltoso lavorare, ora colgo l’occasione per ringraziare Angelo Zomegnan che ha premiato i nostri sforzi e ritengo anche la nostra serietà, e tutti gli sponsor

che in questi anni hanno creduto in noi. Partecipare al Giro per noi è un sogno coronato, poterlo vincere è un sogno da coronare».

La famiglia Arici nel nome del papà Luciano e i fratelli Stefano ed Alberto, manifestano la loro soddisfazione per l’arrivo dell’invito al giro d’Italia: «Dopo una lunga attesa siamo riusciti a coronare un sogno, e se prima il sogno era partecipare, oggi il sogno potrebbe essere quello di vincerlo».

«Chi lo avrebbe mai detto questo salto di qualità - appunta Giulio Maserati Presidente Onorario del Team -. Bordonali è stato eccezionale nell’operare senza sbagliare. Questo Team rappresenta per Rottofreno e la Provincia di Piacenza, un modo per diffondere il nostro nome, permettendoci un’ampia visibilità a livello internazionale».

«La LPR è un team di grande livello e grande contenuto tecnico - spiega Paolo Savoldelli -. Tutti si aspettano tanto da noi e noi faremmo in modo di ben figurare. Per quanto mi riguarda spero di essere protagonista anche nella seconda parte della stagione come

nelle crono delle Olimpiadi o del Mondiale anche se sono legate la prima al Tour e la seconda alla Vuelta e tutto dipende dell’invito o meno che attendiamo dagli organizzatori».

«Ripetersi non è mai facile, anche se tra i miei obiettivi continuano ad esserci il Giro d'Italia e la Liegi. Vincere il Giro è un obiettivo comune e noi siamo convinti di aver tutto per puntare a questo risultato».

Dopo la presentazione, il Team LPR si trasferirà a Salto di Fondi (Terracina) per il suo secondo ritiro ufficiale presso l’Hotel S. Anastasia Camping dove resterà fino al 17 febbraio. La Squadra debutterà nell’Ouverture Nobili Rubinetterie - 13° GP Costa degli

Etruschi in programma il 9 febbraio.

ELENCO ATLETI

Bailetti Paolo NATO IL 15-07-1980 A Somma Lombardo (VA)

Bosisio Gabriele NATO IL: 06-08-1980 A Milano

Celli Luca NATO IL: 23-02-1979 A Forlimpopoli

Chiarini Riccardo NATO IL: 20-02-1984 A Faenza

Cucinotta Claudio NATO IL: 22-01-1982 A Latisana

Di Luca Danilo NATO IL: 02-01-1976 A Spoltore

Ermeti Giairo NATO IL: 07-04-1981 A Codogno

Ferrara Raffaele NATO IL: 03-10-1976 A Napoli

Ferrari Roberto NATO IL: 09-03-1983 A Gavardo

Golcer Jure NATO IL: 07-12-1977 A Maribor (Slovenia)

Laganà Sergio NATO IL: 04-11-1982 A Reggio Calabria

Marinangeli Sergio NATO IL: 02-07-1980 A Gualdo Tadino

Maserati Alessandro NATO IL: 08-09-1979 A Castel San Giovanni (PC)

Montaguti Matteo NATO IL: 06-01-1984 A Forlì

Pidgornyy Ruslan NATO IL: 25-07-1977 A Vinnitza (Ucraina)

Pietropolli Daniele NATO IL: 11-07-1980 A Bussolengo (VR)

Prock Walter NATO IL: 17-02-19846 A Rovereto (TN)

Salerno Cristiano NATO IL: 18-02-1985 A Imperia

Savoldelli Paolo NATO IL: 07-05-1973 A Clusone

Spezialetti Alessandro NATO IL: 14-01-1975 A Lachen (CH)

STAFF TECNICO

TEAM MANAGER Fabio Bordonali

DIRETTORI SPORTIVI: Fidanza Giovanni, Manzoni Mario, Tabai Marco

MEDICI: Barro Paolo, Vicini Maurizio

MASSAGGIATORI: Pizzini Leone, Carnevali Fabrizio, Chiesa Paolo, Zajaz Juri, Gazzera Antonio

MECCANICI: Garanzini Emilio, Zanola Ermine, Muratori Andrea, Portesi Gianbattista, Pampana Antonio

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Gianni Savio: Fiero di tornare al Giro d'Italia»

«Sono fiero di tornare al Giro dopo un anno di assenza: la programmazione avviata un anno fa sta pagando», dice Gianni Savio.«Con un'esperienza di conduzione tecnica che dura da 24 anni - ha aggiunto il team manager della Diquigiovanni-Androni - sono convinto che bisogna contare su corridori di qualità e su condizioni favorevoli per essere invitati ai grandi giri, autentiche vetrine per il ciclismo». Il team punta alla vittoria della corsa rosa con il suo leader, Gilberto Simoni.

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Donne: Cornaredo pronta ad ospitare un nuovo Gp

Si è tenuta la presentazione ufficiale del 1° G.P. Comune di Cornaredo, gara internazionale di ciclismo femminile per la categoria donne elite – classe 1.2 W.E., nata sulla scia della tappa del Giro Donne 2007 – conclusasi proprio a Cornaredo con la vittoria della tedesca Judith Arndt – e organizzata dalla CZD Team, che ha nel centro dell’hinterland milanese il proprio quartier generale e che si è gettata con entusiasmo nella nuova avventura organizzativa.

Nella sala consigliare del Comune milanese, di fronte ad autorità, addetti ai lavori e giornalisti sono stati tolti i veli al percorso della gara, in programma domenica 9 marzo, che si propone di diventare col tempo la grande apertura della stagione ciclistica italiana in rosa.

Il tracciato, almeno sulla carta, sembra premiare le ruote veloci: il circuito di 13 chilometri, con partenza ed arrivo in Piazza Libertà a Cornaredo, da ripetersi 9 volte per un totale di 117.00 chilometri di gara sembra, infatti, favorire le velociste, salvo non escludere qualche colpo gobbo da finisseur di classe, in particolare sulla breve asperità posta a circa 2 km dal traguardo.

Appuntamento dunque a domenica 9 marzo 2008, alle ore 14.00, con il 1° Gp Comune di Cornaredo, il nuovo emozionante appuntamento del ciclismo

femminile italiano targato CZD Team.

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Gp Marseillaise, vittoria per Duclos Lassalle

La stagione del ciclismo europeo si è aperta sulle strade della Provenza con la disputa del Gp La Marseillaise. La vittoria è andata al figlio d'arte Hervé Duclos Lassalle che ha regalato alla Cofidis la prima vittoria del suo nuovo corso. Al secondo posto si è piazzato il belga Frederik Veuchelen (Topsport Vlaanderen).

Ordine d'arrivo

1. Hervé Duclos-Lassalle (Fra) Cofidis

2. Frederik Veuchelen (Bel) Topsport Vlaanderen

3. Ryder Hesjedal (Can) Slipstream-Chipotle

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Ciclocross: Albert vince anche nel Superprestige

Continua il grande momento del belga Niels Albert, campione del mondo Under 23: oggi Albert si è imposto con autorità anche a Hoogstraten, in Belgio, nella sesta prova del Superprestige, battendo il ceco Stybar e l'altro belga Vantourenhout.

Ordine d'arrivo

1 Niels Albert (Bel) Palmans-Cras

2 Zdenek Stybar (Cze) Fidea Cycling Team

3 Sven Vanthourenhout (Bel) Sunweb-Pro Job

4 Radomír Simunek (Cze) Palmans-Cras

5 Sven Nys (Bel) Rabobank

6 Bart Wellens (Bel) Fidea Cycling Team

7 Kevin Pauwels (Bel) Fidea Cycling Team

8 Klaas Vantornout (Bel) Fidea Cycling Team

9 Erwin Vervecken (Bel) Fidea Cycling Team

10 Jonathan Page (USA) Sunweb-Pro Job

11 Bart Aernouts (Bel) Rabobank

12 Alessandro Fontana (Ita) Gruppo Sportivo Forestale

13 Rob Peeters (Bel) Landbouwkrediet - Tönissteiner

14 Ben Berden (Bel) Revor Cycling Team

15 Thijs Al (Ned) BeOne-Chain Reaction Cycles

16 Dieter Vanthourenhout (Bel) Palmans-Cras

17 Gerben de Knegt (Ned) Rabobank

18 Marco Bianco (Ita) Arcobaleno Carraro

19 Richard Groenendaal (Ned) AA Sports Drinks

20 Arne Daelmans (Bel)

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Convegno Fci: juniores, privilegiare divertimento e formazione

Si è svolto ieri presso il Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore Terme il Convegno organizzato dal Centro Studi della Federazione Ciclistica Italiana dedicato all'analisi, alla contestualizzazione e alla complessità della realtà della categoria juniores, anima dell'attività sportiva. Il momento di incontro è avvenuto insieme a dirigenti delle società, direttori sportivi, atleti ed ex atleti ed esponenti federali per discutere delle prospettive future della categoria dei giovani.

L'introduzione del Presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Renato Di Rocco è stato il prologo all¹inizio della giornata intensa di lavoro: «Vedere una platea così numerosa ci spinge a pensare che la categoria juniores sta a cuore a tutti quanti e ci porta sempre di più alla convinzione che condividere insieme l'attuazione di nuove regole per migliorarsi e per risolvere alcune problematiche è del tutto costruttivo. Un grazie particolare ­ conclude il Presidente - al Centro Studi ed al Comune di Salsomaggiore Terme che ci ha ospitato e che sempre di più sta diventando l¹icona della città della salute a due ruote».

Anche Vincenzo Scotti, Presidente del Centro Studi della Federciclismo, ha sottolineato l¹importanza dell'incontro: «Analizzare l'attività della categoria juniores vuol dire prendere in esame aspetti economici, sociali, educativi, formativi e medici per una panoramica che risponde alla realtà. Il nostro obiettivo ­ dice ­ è quello di consegnare al Consiglio Federale, non solo una base dei problemi da affrontare ma indicare, senza nessuna presunzione, qualche strada percorribile per un cambiamento graduale guardando sempre avanti».

Nella mattinata sono state esponste significative relazioni dagli esperti referenti del Centro Studi. Il via è stato dato dal professor Sergio Cherubini che ha contestualizzato l'attività juniores indicando come il numero dei tesserati, in particolare i giovanissimi e gli amatori, a partire dal 2006, sia in aumento: «C'è una tendenza positiva dal 2006 di tesserati in Federazione, anche se sono circa un milione e duecentomila le persone che praticano il ciclismo, in realtà ­ continua ­ di questi solo una piccola parte è iscritta alla Federciclo. Consideriamo però che il ciclismo è il quinto sport in una graduatoria dei preferiti, quindi abbiamo ampi spazi su cui lavorare per poter richiamare eventuali tesserati. Il ciclismo ha infatti grandi potenzialità, non ha limiti di età ed è uno sport che rispetta l'ambiente. Possiamo cioè dare un occhio di riguardo all'organizzazione di eventi mirati per i giovani, dando però la giusta importanza alle competizioni ed ai risultati agonistici».

Il Professor Aldo Smolizza, esperto di tematiche di gruppo, dopo aver preso in esame e confrontato dirigenti e direttori sportivi di quattro regioni (Lombardia, Veneto, Toscana ed Emilia Romagna) che sommate insieme hanno un numero di juniores tesserati pari al 53% degli juniores di tutta Italia, ha commentato così il suo studio: «Negli ultimi cinque anni si è registrato un calo del numero degli juniores dell¹attività e delle società affiliate in particolare tra gli uomini delle categorie esordienti, allievi, juniores, under 23 ed elite».

Continua a diminuire quindi il vivaio givanile: «Ormai ­ dice il Professore - l¹unico obiettivo delle società che gestiscono la categoria juniores è il conseguimento del risultato e così facendo sembra che lo junior viva questa fase non come un momento di passaggio al professionismo ma come un vero e proprio momento di arrivo. Non c'è da stupirsi quindi se assistiamo a corridori pluri-campioni di questa categoria che dopo la loro stagione vittoriosa se ne perdono completamente le tracce».

Per far fronte a tale situazione il Professor Smolizza indica due strade percorribili: «Dare maggiore attenzione ai vivai di giovani preservando l¹aspetto ludico dello sport e affiancando una formazione scolastica completa per il conseguimento del diploma oltre a distribuire nuovamente il patrimonio atletico tra le società juniores attaverso l'introduzione di un limite massimo di corridori tesserati per squadra oltre alla proposta di prolungare fino a tre anni (dai 17 ai 19) la durata del periodo juniores».

L'intervento del professor Gianfranco Piantoni ha sottolineato come la vera formazione sia la capacità di garantire ai giovani più alternative per il futuro attraverso la formazione scolastica. Mentre, la relazione del Professor Marcello Faina ha posto l¹accento sulla formazione atletica, dal punto di vista medico, dello junior: «Non commettiamo l¹errore di pensare che un atleta juniores abbia sviluppato completamente le sue attitudini di forza, potenza e capacità aerobica. Ciò che occorre a livello di allenamento per aumentare la prestazione ad uno junior è differente dalle altre categorie».

Di confronto con la realtà del ciclismo sono state le relazioni di Francesco Uguagliati (Fidal) che ha riportato la sua esperienza nel settore giovanile dell'atletica leggera: «Grazie ad un settore tecnico centrale abbiamo portato l'attività tecnica nelle periferie attraverso il Progetto talento che permette ad alcuni giovani selezionati di sviluppare le loro doti atletiche accompagnati in questo cammino dalla Federazione»; e di Anna Maria Marasi che ha posto l'accento sul settore juniores all'interno della Fipav.

Un contributo significativo è stato dato dall'intervento di Daniele Banfi, rettore del Collegio San Carlo di Milano che ha investito sulla realizzazione di un centro sportivo nel cuore della metropoli e che vanta oggi il passaggio di circa seimila persone, tra esterni ed interni alla scuola: «Abbiamo investito per un complesso polisportivo, in particolare nella fascia dei più piccoli, realizzando sempre eventi alla portata di tutti. Abbiamo scelto una cultura sportiva aperta alla realtà attuale».

Roberto Damiani ha tracciato la sua esperienza attraverso l'esposizione del Progetto Mapei, di durata triennale, dal 2000 al 2002, che ha inglobato 14 giovani atleti selezionati: «Con questo progetto non si era alla ricerca del risultato nelle corse ma si voleva fare un'esperienza che accompagnasse le necessità dei giovani in una fase delicata del loro sviluppo».

La sessione pomeridiana, che ha visto la presenza dell'Assessore allo Sport della Provincia di Parma Emanuele Conte, si è aperta con l'intervento di Giorgio Neri sul protocollo d'intesa che vede in prima linea la Federazione Ciclistica Italiana e la provincia di Parma nella promozione della bici come strumento di scoperta, di salute e di benessere; è stata caratterizzata dalla tavola rotonda a cui hanno partecipato Gianni Bugno, il due volte Campione del Mondo e Franco Ballerini, riportando le loro personali esperienze: «Alla categoria juniores i tecnici migliori perché gli atleti vivono una fase di crescita delicata dove è necessario imparare e gestire al meglio il proprio tempo conciliando lo studio agli allenamenti­ commenta Ballerini. Così Gianni Bugno: «La categoria juniores deve essere salvaguardata. Con loro non bisogna pensare subito al risultato e alla vittoria; bisogna accompagnarli nella crescita».

Durante la tavola rotonda, presenti anche Roberto Damiani, Vincenzo Scotti, Direttore del Centro Studi, Omar Beltram, psicologo e Aldo Smolizza sono emersi temi per gestire al meglio il futuro della categoria come l'importanza dello scuola ed il rispetto delle tempistiche scolastiche oltre alla necessità del confronto con altre realtà internazionali per uno sviluppo più completo dell'individuo, nell¹ottica che la competizione internazionale non deve essere un punto di arrivo ma un percorso verso le categorie successive.

L'avvocato Barbara Baratto, Referente del Centro Studi per la Federciclismo ha così commentato: «L'etica e lo sport nella società moderna costituiscono un dono inscindibile. Lo sport è l¹occasione preziosa per veicolare valori apparentemente meno tangibili ma più profondi. Per realizzare questo processo di formazione ­ dice ­ dobbiamo ancor di più essere uniti ed impegnati».

La conclusione della giornata di lavori al Presidente del Centro Studi: «Oggi ci siamo arricchiti. ȹ importante il dialogo ed il confronto anche con chi ha pareri diversi dai nostri. Vi invito a raccogliere tutti i dati emersi oggi per una riflessione comune, per poter capire quale sia la realtà che ci circonda e che è in continuo cambiamento, così da ricercare delle soluzioni. Per i nostri giovani dobbiamo però privilegiare l'aspetto ludico dell'attività sportiva e dare importanza alla formazione scolastica, basilare per il loro futuro».

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Wellington: Meier chiude con il botto

L'australiano Travis Meyer ha voluto mettere il sigillo sulla sua vittoria nel Tour of Wellington: Meyer infatti si è imposto per distacco nell'ultima frazione della corsa neozelandese, il Wellington Criterium, confermandosi il più forte del lotto.

Ordine d'arrivo

1 Travis Meyer (Aus) SouthAustralia.Com AIS 1.03.02 (41.8 km/h)

2 Joel Pearson (Aus) Savings & Loans 0.35

3 Jason Allen (NZl) Trust House Team

4 Bernard Sulzberger (Aus) Team Tabak

5 Mark Langlands (NZl) Delmaine Foods Team

Classifica finale

1 Travis Meyer (Aus) SouthAustralia.Com AIS 14.27.03.00

2 Robin Reid (NZl) Delmaine Foods Team 2.55.53

3 David Pell (Aus) Savings & Loans 5.19.34

4 Adam Semple (Aus) SouthAustralia.Com AIS 5.28.31

5 Jeremy Yates (NZl) Subway Cycling Team 6.23.10

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Ma allora cosa mi dite di questa Barloword 2009 con accoppiata Di Luca-Basso???

Ma, carissimo Ragioniere, se queste son Le Premesse, Il "Killer di spoltore" + Ivan Basso sarebbero la Coppia dell'anno...Uno squadrone!!! :(

Link al commento
Condividi su altri siti

Di Luca: "Il Bis al Giro

Poi in squadra con Basso"

Il leader della Lpr tra presente e futuro: "Conosco Ivan da quando eravamo bambini, mi piacerebbe molto correre con lui". Sul caso Lampre: "Una storia assurda, ci sentiamo in galera"

2063792--346x212.jpg

Danilo Di Luca, 32 anni, ha vinto il Giro 2007. Lapresse

MILANO, 4 febbraio 2008 - Il suo presente è alla Lpr con Paolo Savoldelli. Il suo futuro chissà. L’ipotesi più clamorosa sarebbe un’accoppiata con Ivan Basso alla Barloworld, che sembra la destinazione più probabile del varesino (entro un mese la decisione) per il rientro nel 2009 dopo la squalifica. Danilo Di Luca sull’argomento non si tira indietro. "Conosco Ivan da quando eravamo bambini. Siamo amici. Mi piacerebbe correre con lui, ma non c’è mai stata l’occasione. Per adesso ho un anno di contratto con la Lpr, poi si vedrà".

Come si troverebbe Di Luca con Basso?

"Sarebbe un confronto stimolante (i due ne hanno parlato anche a dicembre al Brinzio; ndr). Correndo nella stessa squadra, riesci a misurare davvero la forza del tuo compagno".

Come si troverà Di Luca con Savoldelli?

"C’è sempre stata stima reciproca, ma in raduno a Maiorca abbiamo capito di andare molto d’accordo. Tra noi non serve dire chi è il capitano".

La Lpr è un ritorno al passato?

"In un certo senso sì. Anche se non c’è paragone con la Cantina Tollo di Santoni. Questo può diventare uno squadrone. Vorrei essere io a portarlo in alto".

Cominciando dal Giro?

"Tutti si aspettano il bis al Giro e anche io me l’aspetto. La pressione non mi spaventa. Ero sicuro dell’invito, in quanto vincitore uscente, sarebbe stato strano il contrario. Prima, però, vorrei riprovare l’emozione di vincere la Liegi-Bastogne-Liegi".

L’hanno turbata la squalifica di 3 mesi e poi l’inchiesta del Coni sui controlli dello Zoncolan?

"Ora sono più sereno, ma ho sempre conservato l’equilibrio. Ho fatto ricorso al Tas contro la squalifica (legata all’inchiesta Oil for drug e alla frequentazione del medico Santuccione; ndr) perché continuo a ritenermi innocente. E per i controlli dello Zoncolan sono convinto di non avere nulla da temere: i miei periti l’hanno dimostrato scientificamente".

Che cosa pensa dei test di notte nel raduno della Lampre di Cunego in Toscana?

"Mi sembra una storia totalmente assurda. Non c’è più alcuna privacy e rispetto delle persone. Prima che atleti siamo esseri umani".

Si ritrova nello slogan "corridori agli arresti domiciliari"?

"Con la reperibilità, basta una semplice dimenticanza o un errore non voluto per finire nei casini. Normale sentirsi in galera. Penso soprattutto ai giovani che hanno davanti dieci anni di carriera. Ed è ancora più ingiusto che questo trattamento non sia uguale per tutti gli sportivi".

È d’accordo con il passaporto biologico?

"Se tutti lo accetteranno, noi della Lpr ci adegueremo senza problemi. Però non ho ancora trovato qualcuno che sappia spiegarmi esattamente che cos’è".

Quali traguardi mancano ancora alla sua carriera?

"Il Mondiale e la Sanremo. E poi ci sarebbe il Tour. Sono convinto di potere vincere anche quello. Ho almeno altri cinque anni ad alto livello".

Si prepara al riscatto?

"Davanti agli ostacoli e alle delusioni, tiro fuori sempre il meglio. Noi italiani siamo così. Basta vedere l’esempio del calcio e quello di Bettini l’anno scorso al Mondiale di Stoccarda".

Gazzetta.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Astana: esclusi dal Giro? siamo stupefatti

Dura reazione all'esclusione dal Giro anche per la Astana. Il portavooce Philippe Maertens spiega: «Siamo attoniti e stupefatti. Johan Bruyneel ha cercato subito di mettersi in contatto con Angelo Zomegnan per cercare di capire i motivi di questa esclusione. È vero che lo scorso anno l'Astana ha sbagliato, ma ora tutto è caambiato e non credo ci sia una squadra che effettua più controlli antidoping della nostra».

Tuttobiciweb.it

GIUSTISSIMO, chiedere i motivi e lamentarsi!

Ora vorrei sentire Garzelli che ne spara mille su Zomegnan.

VAI GARZO!!!!!!

Link al commento
Condividi su altri siti

Bellotti (NGC):il Giro ha premiato le nostre scelte

Da ieri pomeriggio ha il sorriso dipinto in volto e negli occhi: Natale Bellotti, vicepresidente della NGC Medical, è al settimo cielo dopo l'invito ricevuto dalla sua squadra per partecipare al Giro d'Italia.

«Dopo aver sentito le parole pronunciate da Zomegnan in occasione della presentazione del Giro - spiega Bellotti, raggiunto da tuttobiciweb in occasione della presentazione ufficiale del team NGC Otc - ho cominciato a credere a questo invito. Poche squadree, infatti, erano in possesso di tutti i requisiti etici, tecnici e moralik richiesti da RCS e noi eravamo tra questi. Certo che leggere il nostro nome tra i convocati è stata un'emozione grandissima. Sono felicie perché è stata premiata la nostra linea: largo ai giovani e soprattutto al ciclismo pulito. I ragazzi sono già galvanizzati, vedremo di farci trovare pronti all'appuntamento».

Tuttobiciweb.it

Chissà quanto avrà pagato l' RCS lo sponsor :(

Link al commento
Condividi su altri siti

Di Luca: contento di essere alla LPR

L'agenzia di sport management A&J Sport as Image, che cura gli interessi di Danilo Di Luca, dopo le notizie apparse in data odierna, ribadisce una volta di più la completa soddisfazione da parte dell’atleta di aver scelto il Team Lpr e di aver trovato un accordo con il Team Manager Fabio Bordonali per la stagione 2008.

L’atleta per rispetto degli sponsor, dello staff dirigenziale e di una stagione che è appena iniziata vuole soltanto pensare al presente e far bene nelle corse che lo attendono sottolineando ancora una volta che qualunque riferimento alle future stagioni è fuori luogo e lontano dalla verità.

«La LPR, è una squadra importante con l’ambizione di crescere ulteriormente per il 2009, ed io sono contento di far parte di questo progetto» ha sottolineato Danilo Di Luca.

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Reclamo del CPA: sbloccate i premi del Tour

L'associazione internazionale dei

ciclisti (Cpa) reclama i versamenti dei premi relativi al Tour de France 2007, bloccati dalle vicende di doping che hanno investito

la corsa a tappe nel luglio scorso.

In una lettera datata primo febbraio, inviata all'Unione ciclistica internazionale (Uci), i corridori giudicano anomalo che la federazione francese, ''in qualità di organismo pagatore, approfitti degli interessi bancari'. Secondo il regolamento dell'Uci, i premi avrebbero dovuto essere saldati ai beneficiari al massimo entro 90 giorni dalla conclusione delle prove - scrive l'associazione, precisando che la Federazione francese ha fatto sapere di attendere le istruzioni degli organizzatori del Tour per dare il via libera ai pagamenti.

I premi sono bloccati in attesa delle classifiche definitive delle singole prove, a loro volta legate alle comunicazioni ufficiali che confermino le sanzioni inflitte a Vinokourov, Moreni, Mayo, Rasmussen, Sinkewitz ed altri.

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Vecchia FCI: rinvio a giudizio per Ceruti, Pica e Camerini

La Procura della Repubblica di Roma, su disposizione dei pm Giancarlo Amato e Paolo Ferraro, ha disposto il rinvio a giudizio dei vertici della precedente gestione della Federciclismo italiana. A conclusione del procedimento aperto nel 2005 per irregolarità di bilancio, sono stati rinviati a giudizio l'ex presidente Giancarlo Ceruti, l'ex segretario generale Alessandro Pica e l'ex sovrintendente della SAN Maurizio Camerini. Con loro, rinviati a giudizio anche Adriano Bevilacqua, Adriano Conte e Carlo Maurizio Somensini. L'udienza è fissata davanti al giudice monocratico di Roma per l'8 aprile prossimo.

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

La Barloworld smentisce trattative con Ivan Basso

Numerose voci e indiscrezioni sono circolate nei giorni scorsi in merito ad un possibile interesse del Team Barloworld nei confronti di Ivan Basso, in vista della ripresa dell’attività del varesino, ad inizio 2009, dopo la lunga squalifica che gli è stata inflitta dalla UCI.

“Premetto – spiega Claudio Corti, team manager della formazione inglese che sempre più si sta affermando su scala internazionale – che ho simpatia e considerazione nei confronti di Ivan Basso, con il quale peraltro avemmo qualche contatto circa un anno e mezzo fa, dopo il suo temporaneo proscioglimento. Ci tengo però ad affermare in modo categorico come non esista nessuna trattativa tra Basso ed il Team Barloworld, anche considerando il fatto che stiamo ancora definendo con l’azienda sponsor i progetti per l’attività nel 2009 e oltre. E’ dunque impensabile che possano esserci da parte nostra, in questa fase, trattative con qualsiasi corridore”.

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Oggi a Milano la presentazione della Ceramica Flaminia

Questo pomeriggio nello showroom Ceramica Flaminia in via Solferino 18 a Milano, il team manager Roberto Marrone presenterà l'organico e i programmi 2008 della Ceramica Flaminia - Bossini Docce.

Il mancato invito al Giro d'Italia non ha intaccato l'entusiasmo degli atleti e dei due direttori sportivi, Massimo Podenzana e Pino Petito: "L'esclusione ci dispiace molto - ha dichiarato Marrone -. Noi ci adopereremo ancora di più per meritarci la giusta considerazione anche in vista degli altri appuntamenti organizzati dalla RCS Sport. Abbiamo allestito una squadra molto competitiva, ben motivata e ottimamente diretta da Podenzana e Petito. Inoltre ci sentiamo in piena sintonia con le esigenze di cambiamento e rinnovamento che il ciclismo avverte sotto il profilo etico, amministrativo e sanitario".

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Donne: cresce l'attesa per il Trofeo Costa Etrusca

Importante novità tecnica nel Trofeo Costa Etrusca Elite femminile. La dodicesima edizione della classica d’inizio stagione, articolata su due giornate di gara nel week end di sabato 29 e domenica 30 marzo, vedrà al via squadre composte da un massimo di otto atlete.

“L’imposizione di un tetto massimo di composizione delle squadre al via – spiega Renzo Parietti, coordinatore generale dell’organizzazione – è dettata, oltre che dal pieno rispetto delle richieste dell’Unione Ciclistica Internazionale, anche dal fatto di ampliare il più possibile la partecipazione ai team che stanno già richiedendo di gareggiare da noi. Come ogni anno, le richieste avanzate per essere al via sono davvero numerose. Daremo spazio a tutte le squadre italiane, alle squadre nazionali ed alle più importanti formazioni straniere”. Si gareggerà nelle province di Livorno e Pisa nell’ultimo week end del mese di marzo. Sabato 29 marzo la Montescudaio – Riparbella di 112 chilometri, mentre domenica 30 marzo chiusura con la Castellina Marittima – Santa Luce di 102 chilometri. Patrocinano la dodicesima edizione del Trofeo Costa Etrusca le quattro Amministrazioni Comunali che ospiteranno rispettivamente partenze ed arrivi.

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Donne: Varazze torna ad ospitare il grande ciclismo

Varazze, la cittadina ligure, rinnova anche per il 2008 il legame che negli anni l’ha resa un palcoscenico ideale per il ciclismo femminile.

Dopo i fasti della Primavera Rosa/Varazze-Sanremo e le prove femminili della Settimana Tricolore 2007, le migliori cicliste del globo tornano a pedalare sulle strade del levante savonese grazie ai buoni rapporti tra l’Amministrazione Comunale e l’organizzazione dell’evento (quel Velo Feminin / Edicorope già organizzatore della “Grande Boucle feminine Internazionale” Corsa a tappe francese che ha sostituito da 15 anni in Calendario il Tour de France Femminile).

Proprio sabato 8 marzo, giornata universalmente dedicata alla donna, vedrà la cittadina ligure teatro del Trofeo Internazionale della Donna, prima prova del “Women Cycling Criteriums”, Challenge inserita nel Calendario Francese che comprende altre 6 prove e si concluderà il 3 settembre a Chateaudun.

Il Programma Varazzino prevede: al mattino con partenza alle ore 9 una prova in linea di 60 km con un circuito cittadino di 6 km da percorrere 2 volte e conseguente giro nell’entroterra attraverso le frazioni varazzine di Casanova, Faie, Alpicella, Pero e i territori dei Comuni viciniori di Stella, Albisola Superiore e Celle Ligure. Strade che già in passato sono state teatro di corse ciclistiche di valenza internazionale e quotidianamente terreno di allenamento per la moltitudine di ciclisti locali.

Il pomeriggio invece prevede una cronoscalata di km 12 che porterà le cicliste dal livello del mare ai 375 metri di Alpicella, ricalcando lo stesso percorso scoperto dal Giro di Liguria 2003 che vide il successo di Danilo Di Luca.

Gli organizzatori sono al lavoro per portare in riva al Mar Ligure il fior fiore del movimento ciclistico femminile. Si fanno i nomi della Worrack, della Brandli, della Melchers, della Campionessa del Mondo Bastianelli, insomma come sempre in questi casi i “rumors” si sprecano e gli scongiuri sono d’obbligo nella speranza che nella giornata della donna siano veramente le migliori a giocarsi il Traguardo di Varazze, aggiungendo così una piccola speranza affinché l’appuntamento diventi annuale.

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Varese, Panathlon e ciclismo pedalano insieme

Eletto il nuovo Consiglio Direttivo del Panathlon International Club Varese, che resterà in carica per il prossimo biennio. Nel ruolo di presidente è stata riconfermata Caterina Palmieri Colombo che si avvarrà della collaborazione dei vicepresidenti Gilberto Macchi e Ito Giani e dei componenti il consiglio direttivo : Enrico Stocchetti , Sergio Gianoli, Maurizio Gandini, Giancarlo Alesini , Franco Ruspini , Elena Merella Paolucci e Tullio Ferrario . Confermato anche l’impegno dei panathleti varesini nel ciclismo. E’ stata consolidata la collaborazione con il Comitato di Varese della Federazione Ciclistica Italiana con il patrocinio della graduatoria del “Supervaresino” per la categoria Allievi, mentre il prossimo 3 maggio a Caravate, in collaborazione con la Società Ciclistica Caravatese Inda, si terrà una nuova giornata di Bicipanathlon per i Giovanissimi.

Tuttobiciweb.it

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso
  • Chi sta navigando   0 utenti

    • Nessun utente registrato visualizza questa pagina.



×
×
  • Crea Nuovo...