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Tinkoff: concluso il raduno, domani la presentazione

Si è concluso a San Vincenzo, nel Livornese, il collegiale della Tinkoff Credit Systems. La formazione dei professionisti si è allenata sulle strade della Costa Etrusca in compagnia della squadra Under 23 della Filmop Bottoli: 35 atleti hanno invaso la carreggiata stradale come se si trattasse di un vero e proprio campionato sociale.

Buone le sensazioni avute in queste due settimane di

lavoro come sottolinea il tecnico Orlando Maini: ”Siamo pronti e motivati, speriamo di far bene in questo avvio di stagione per noi molto importante - afferma Maini -. C’è tanta voglia di cominciare e di provare nuove soddisfazioni da regalare subito al nostro presidente Oleg Tinkov e a tutti i nostrri sponsor”.

Intanto domani, 22 gennaio, grande festa allo Showroom Diadora (via Tortona 27, Milano), per la presentazione ufficiale della Tinkoff Credit Systems con inizio alle ore 18.

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che mi tocca leggere .. se ha sfondato migliaccio siamo a cavallo ..

Quest''anno l'ho pure battuto .. correva per la Cicli Maggi squadra fortissima di pisa .. alla mia 5 gara l'ho incontrato proprio in provicnia di pisa .. feci la gara su di lui sapendo che della mia categoria fosse il più forte per lo memno in volata .. e vinsi :mrgreen: ... ora scopro che sta diventando un fuori classe .. mah :mrgreen: :mrgreen: .. lasciamo perdere va

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che mi tocca leggere .. se ha sfondato migliaccio siamo a cavallo ..

Quest''anno l'ho pure battuto .. correva per la Cicli Maggi squadra fortissima di pisa .. alla mia 5 gara l'ho incontrato proprio in provicnia di pisa .. feci la gara su di lui sapendo che della mia categoria fosse il più forte per lo memno in volata .. e vinsi :D ... ora scopro che sta diventando un fuori classe .. mah :lol::roll: .. lasciamo perdere va

:mrgreen::mrgreen::mrgreen::mrgreen::D

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Coni: chiesti due anni di squalifica per Mazzoleni

La procura antidoping del Coni ha chiesto due anni di squalifica per Eddy Mazzoleni. Il corridore tesserato per la Astana 2007 (da non confondere con il team di Bruyneel) è stato deferito nell'ambito dell'inchiesta "Oil for drug". Deferito anche Domenico Quagliariello (tesserato per la Società Sport Management), per il quale la procura antidoping ha chiesto la squalifica a vita. All'atleta, infatti, è contestata la seconda infrazione per doping.

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Treviso 2008: ecco i convocati per la maglia azzurra

L’ultima prova di Coppa del Mondo ciclocross disputata domenica 20 gennaio in Olanda e la gara conclusiva del 28° Trofeo Triveneto Ciclocross Gran Premio Calcestruzzi Mosole a Vittorio Veneto, svoltasi nella stessa data, hanno permesso al Direttore Tecnico Fausto Scotti di sciogliere gli ultimi dubbi e ufficializzare i sei atleti che, per ogni categoria (uomini elite, under 23, junior e donne), faranno parte della Squadra Nazionale agli imminenti Campionati del Mondo Ciclocross di Treviso (26 e 27 gennaio).

“L’obiettivo della Federazione Ciclistica Italiana è quello di rilanciare il ciclocross ed i numeri parlano da sé – dice Fausto Scotti – Abbiamo lavorato molto per contribuire all’aumento dei praticanti in questa disciplina e gli appena trascorsi Campionati Italiani (più di 600 iscritti) hanno dimostrato che, grazie all’impegno delle società sportive e a quello degli atleti, il vivaio è in continua crescita”. Non soltanto. Il Direttore Tecnico, che da mercoledì 23 gennaio sarà in raduno con gli azzurri a Revine Lago (Treviso), commenta le sue scelte che hanno portato alla realizzazione delle Squadre Nazionali: “Tutti gli azzurri sono determinati nel dare il meglio e sono convinto che faremo delle buone prestazioni. Gli atleti convocati hanno lavorato molto e a lungo in vista del mondiale e per alcuni di loro ho deciso di lasciare una porta aperta fino all’ultimo per verificare le reali condizioni”.

Renato Di Rocco, Presidente della Federazione Ciclistica Italiana, commenta: “La rassegna iridata di Treviso rappresenta per tutto il settore fuoristrada un importante momento di verifica del lavoro svolto. Poter ospitare un evento internazionale di questo spessore fa ben sperare ad un continuo rilancio del settore, in particolare della disciplina del ciclocross mantenendo acceso l’interesse non solo degli appassionati ma soprattutto dei giovani. Siamo sicuri – dice il Presidente – del successo di pubblico dovuto alla grande professionalità degli organizzatori e alla presenza di numerosi atleti che lotteranno per la conquista del mondiale, in un territorio di grande tradizione crossistica. Ai nostri azzurri, un in bocca al lupo particolare”.

Il Direttore Tecnico di specialità Fausto Scotti, scioglierà la riserva per ogni categoria venerdì 25 in occasione di un incontro con la stampa.

In allegato e di seguito inviamo i nomi degli atleti convocati e le schede degli azzurri.

JUNIOR

1 Fabio ARU, SARDEGNA SOTTOZERO OZIERESE CCV

2 Luca BRAIDOT, L’ARCOBALENO CARRARO TEAM –A.S.D.

3 Massimo COLEDAN, RINASCITA ORMELLE PINARELLO

4 Domenico Maria SALVIANI, RINASCITA ORMELLE LAZIO

5 Elia SILVESTRI, SELLE ITALIA GUERCIOTTI ELITE

6 Yezid TABOTTA, ASD JUNIOR TEAM SORGENTE-PORDENONE

UNDER23

1 Alessandro CALDERAN, ASD UNIONE CICLISTI TREVIGIANI

2 Cristian COMINELLI, GEWISS BIANCHI

3 Roberto DE PATRE, V.C. ARAN WORLD-CANTINA TOLLO-BLS

4 Marco PONTA, CYCLING TEAM FRIULI

5 Matteo TRENTIN, MORO-SCOTT-BICYCLE LINE

6 Fabio URSI, G.S. ESERCITO

DONNE

1 Veronica ALESSIO, TEAM DESENZANESE AS DILETTANTISTICA

2 Daniela BRESCIANI, COLNAGO ARRENGHINI FILAGO

3 Nicoletta BRESCIANI, COLNAGO ARREGHINI FILAGO

4 Milena CAVANI, MARCHIOL IMA FAMILA LIQUIGAS SITE

5 Francesca CUCCINIELLO, SELLE ITALIA GUERCIOTTI ELITE

6 Vania ROSSI, SELLE ITALIA

ELITE

1 Marco BIANCO, L’ARCOBALENO CARRARO TEAM – A.S.D.

2 Luca DAMIANI, COLAVITA OLIVE OIL/ SUTTER HOME

3 Marco Aurelio FONTANA, SELLE ITALIA GUERCIOTTI ELITE

4 Enrico FRANZOI, LIQUIGAS (nella foto)

5 Alessandro GAMBINO, G.S. ESERCITO

6 Rafael VISINELLI, G.S. FORESTALE

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Liquigas in partenza per Sudafrica e Qatar

Lavori in corso per il Team Liquigas, impegnato tra gennaio e febbraio in due trasferte, che si aggiungono a quella già in corso in Australia.

Agli ordini di Mario Scirea e con la presenza del nuovo preparatore atletico Paolo Slongo, la prima delegazione partirà mercoledì 23 da Milano Malpensa con meta il Sud Africa. Questi i corridori convocati: Daniele Bennati, Leonardo Bertagnolli, Dario Cataldo, Claudio Corioni, Roman Kreuziger, Vincenzo Nibali, Franco Pellizotti, Filippo Pozzato, Manuel Quinziato e Alessandro Vanotti.

Dopo qualche giorno di allenamento, il team parteciperà all’“Intaka Tech Worlds View Challenge”, che inizierà sabato 2 per terminare giovedì 7 febbraio. Il ritorno in Italia è programmato per sabato 9 febbraio.

Dall’Africa all’Asia… La seconda delegazione, agli ordini di Mario Chiesa, è in partenza per il Qatar, dove parteciperà al “Tour of Qatar” che si svolgerà tra domenica 27 gennaio e venerdì 1 febbraio. Per questo evento, i corridori convocati sono: Maciej Bodnar, Francesco Chicchi, Alberto Curtolo, Aliaksandr Kuchynski, Matej Mugerli, Roberto Petito, Frederik Willems e Guido Trenti.

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Tour San Luis, sfida toscana tra Mori e Ginanni

Simpatico siparietto tutto toscano alla vigilia del Tour de San Luis con protagonisti Manuele Mori, pisano di San Miniato e Francesco Ginanni, pistoiese di Castelguidi.

Il primo, al quinto anno alla Saunier Duval e alla seconda esperienza in Argentina, ha ricordato ridendo la passata edizione quando, dopo una foratura, si era trovato in mezzo alle macchine della gente del posto che seguiva, nel senso letterale del termine, la corsa e anzi separava un gruppetto di ritardatari dal resto del gruppo e poi quando, per un malinteso con il massaggiatore, il direttore sportivo della selezione uruguaiana ha dovuto seguire la corsa su un taxi. Mori ha poi stupito il suo giovane collega riguardo alla salita regina della Vuelta dicendo che "è piu dura del Lamporecchio" e lo ha avvertito della presenza, nella squadra di San Luis, di un corridore "grosso tre volte Loddo" che nei ventagli, tirando a tutta, spezza il gruppo.

A Ginanni invece, che con questa corsa debutta fra i professionisti con la maglia della Diquigiovanni, sono bastati tre giorni di allenamenti per capire che sarà il vento a farla da padrone: «per fare una strada dritta in una direzione si va ai 50 all'ora; per tornare, controvento, a 25».

Premettendo che tutti e due sono qui per allenarsi e non per vincere, i due toscani si sono contesi a parole la tappa di giovedi, la piu adatta a entrambi.

Le motivazioni ci sono: Mori ha vinto l'ultima corsa dell'anno passato (la Japan Cup) e gli piacerebbe continuare a farlo; Ginanni vuole presentarsi bene ai suoi nuovi compagni, e quale miglior biglietto da visita di una vittoria? Vedremo giovedì se ci saranno anche le gambe.

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Trofeo Laigueglia: già 24 le squadre iscritte

I presupposti ci sono tutti, la 45a edizione del Trofeo Laigueglia si annuncia sotto i migliori auspici. Dopo anni di attesa, finalmente la gara si correrà durante il fine settimana e più precisamente sabato 23 febbraio e anche la Rai ha deciso di dare più spazio alla corsa: la gara verrà teletrasmessa sia sul terrestre che sul satellite.

Sul fronte delle iscrizioni si annuncia un nuovo record: sono ben ventiquattro le formazioni (Pro Tour, Professional e Continental) che prenderanno il via e altre due formazioni sono in attesa che l’organizzazione decida se accettarle o meno. Più che giustificata quindi, la soddisfazione del Comune di Laugeglia e della Polisortiva Vittorierse per l’importante riscontro ricevuto dai teams e dagli atleti partecipanti. Questo l’elenco delle squadre al momento iscritte:

Tinkoff Credit System, Liquigas, Lampre-Fondital, Rabobank, C.S.C, Bouygues, Silence-Lotto, Team Milram, Acqua&Sapone-Caffè Mokambo, CSF Group-Navigare, Serramenti PVC Diquigiovanni-Androni Giocattoli, Slipstream Chipotle Presented By H30, Team Barloworld, LPR Brakes, NGC Medical-OTC Industria Porte, Ceramica Flaminia Bossini, Amore&Vita-Mc Donald’s, Top Sport Vlaanderen, Mitsubishi-Jartazi, Preti Mangimi, Landbowkredit Tonissteiner, Cofidis-Le Credit par Telephone, High Road, Nippo Endeka.

Tornerà a Laigueglia Mikhail Ignatiev della Tinkoff, vincitore della scorsa edizione e pronto a dare battaglia per tentare il bis sulle strade di Laigueglia. Non saranno da meno i vincitori degli ultimi anni tra i quali Filippo Pozzato della Liquigas (vincitore per ben due volte nel 2003 e nel 2004), Alessandro Ballan della Lampre (vincitore nel 2006), Danilo Di Luca e Paolo Savoldelli della LPR (rispettivamente vittoriosi nel 2002 e nel 1999).

Come sempre i corridori si daranno battaglia sul collaudato percorso di 183,3 km, sui due passaggi del Passo del Ginestro e sull’ultima impegnativa ascesa al Passo del Balestrino, posta a soli 32 km prima dell’arrivo sulla Via Aurelia.

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Pista: cambio al vertice della Sei Giorni di Stoccarda

Si avvicina il momento decisivo ed ercco che i campioni prendono in mano le redini del gioco: al termine della quinta tappa della Sei Giorni di Stoccarda, infatti, si è registrato un cambio al vertice della graduatoria generale con gli svizzeri Risi, Marvulli e Aeschbach che sono balzati al comando, sopravanzando la formazione composta da Keisse, Bartko e Lampater.

La classifica

1 RISI - MARVULLI - AESCHBACH punti 263

2 BARTKO - LAMPATER - KEISSE punti 260

a due giri

3 DÖRICH - BEIKIRCH - MOHS punti 145

4 SCHEP - STAM - MOURIS punti 104

a sei giri

5 VILLA - FULST - KOWATSCHITSCH punti 65

a otto giri

6 TEUTENBERG - DENEEF - DEFAUW punti 149

7 VAN BON - PRONK - PRONK punti 123

a nove giri

8 LADEMANN - GRASMANN - BACH punti 95

a sedici giri

9 MESCHENMOSER - LÖFFLER - FREY punti 138

10 HESTER - SMITH LARSEN - BUGGE punti 83

a diciannove giri

11 KAPPES - MÜLLER - BARTH punti 135

a ventun giri

12 JÖRG - BALLY - SCHIBLI punti 84

Tuttobiciweb.it

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DOPING - Coletta squalificato per due anni

Roma - lunedì 21 gennaio 2008 - Il Giudice di Ultima Istanza del Coni in materia di doping, presieduto da Francesco Plotino, ha inflitto a Gianluca Coletta, ciociaro di Cassino, tesserato presso la Federazione Ciclistica Sammarinese, "l'inibizione per due anni a rivestire cariche o incarichi in seno al Coni, alle Fsn o Dsa ovvero a frequentare in Italia gli impianti sportivi, gli spazi destinati agli atleti e al personale addetto ovvero a prendere parte alle manifestazioni od eventi sportivi che si tengono sul territorio nazionale o sono organizzati dai predetti Enti sportivi".

Ciclonews.it

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DOPING - Petacchi, appello Wada al Tas il 12 marzo. Sanremo a rischio

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Milano-Sanremo a rischio per Ale Petacchi

Milano - martedì 22 gennaio 2008 - Il Tribunale amministrativo sportivo di Losanna (Tas) ha fissato per il prossimo 12 marzo l'udienza di appello della Wada e del Coni contro l'assoluzione in primo grado di Alessandro Petacchi in merito alla vicenda del tasso fuori norma di inalatore Salbutamol riscontratagli nella frazione di Pinerolo del Giro d'Italia 2007.

Al velocista della Milram, peraltro intestatario di un certificato medico di esenzione per asma depositato all'Uci, era stato rilevato in quell'occasione un valore di Salbutamol pari a 1320 nanogrammi per litro contro un limite massimo sanitario di 100 nanogrammi per litro consentito dalla normativa antidoping.

Dopo la richiesta di un anno di squalifica agonistica, il giudice di ultima istanza della Federciclismo aveva assolto Petacchi sulla base della documentazione sanitaria fornita dalla difesa dell'atleta ma, a fine agosto, il capo della Procura Antidoping del Coni Ettori Torri aveva proposto appello, seguito due mesi più tardi dall'Agenzia mondiale Antidoping (Wada).

Nel frattempo il corridore spezzino non aveva subito provvedimenti di sospensione dal suo team: l'attesa del verdetto di primo grado ne aveva tuttavia compromesso la partecipazione al Tour de France.

La decisione del Tas arriverà a dieci giorni dalla Milano-Sanremo, primo grande obiettivo stagionale di Petacchi che punta a bissare il successo nella “corsa dei fiori” colto tre anni fa.

Ciclonews.it

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Uci, ultimatum alle grandi federazioni

La resa dei conti si avvicina e l'Uci risponde in maniera "pesante" alle federazioni che nei mesi scorsi hanno criticato il ProTour e invocato una nuova rotta per il ciclismo di alto livello.

L'ultimatum dell'Uci è chiaro: Italia, Francia e le altre nazioni in questione rischiano l'esclusione dai Mondiali di ciclismo nel caso in cui non dovessero piegarsi alla volontà dell'Unione Ciclistica Internazionale circa l'assetto del Pro Tour. Lo ha detto il presidente dell'Uci, Pat McQuaid, in una lettera inviata lo scorso 15 gennaio alle federazioni nazionali di Italia, Francia, Austria, Belgio, Spagna e Lussemburgo. Il nodo centrale è relativo all'egida sulle tre grandi corse a tappe (Giro d'Italia, Tour de France e Vuelta di Spagna) e sulle principali competizioni organizzate dall'italiana Rcs Sport, dalla francese Aso e dalla spagnola Unipublic. Le federazioni allertate da McQuaid dovevano rispondere entro le 17 di ieri e nelle risposte arrivate sulla scrivania del presidente dell'Uci non sono stati registrati segnali di cedimento: le federazioni si sono infatte limitate a ribadire nuovamente la loro posizione, senza fornire risposte precise agli interrogativi sollevati dal presidente dell'Unione. Jean Pitallier, presidente della federciclo francese, intervistato dall'agenzia di stampa France Presse ha espresso rammarico per la decisione dell'Uci di «iscrivere d'autorità le prove di Aso, Rcs e Unipublic in un calendario deciso unilateralmente». Pitallier ha precisato di «rispettare» quanto scritto dall'Uci, e sottolineando come il punto di frattura risieda nel Pro Tour ha domandato una «tavola rotonda sul problema». Simile la posizione del presidente della federciclo italiana, Renato Di Rocco, che ha lamentato l'assenza di dialogo nella progettazione del Pro Tour. Le sei federazioni nazionali allertate da McQuaid sono preoccupate per le possibili sanzioni che potrebbero portare all'esclusione dai Mondiali. Pitallier ha respinto questa ipotesi, definendola «un modo indiretto di privare certe nazioni di un posto alle Olimpiadi». Questi temi dovrebbero essere discussi giovedì a Treviso in occasione della riunione del board dell'Uci, convocato in occasione dei Mondiali di ciclocross.

Tuttobiciweb.it

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Di Luca attacca la Procura del Coni

Danilo Di Luca torna a parlare della sua vicenda e punta il dito contro la Procura del Coni: «La Procura antidoping del Coni e' partita dal nulla. E sul nulla ha costruito un impianto accusatorio che i miei periti hanno smontato completamente. Sono tranquillo - ha detto il campione abruzzese al quotidiano del pomeriggio "24 minuti”, una settimana dopo il deposito delle perizie difensive presso la procura sportiva che gli contesta una flebo di liquidi al termine della 17esima tappa del Giro d'Italia.

«Su questa vicenda quello che avevo da dire l'ho detto. Oltre alla relazione dei periti, ci sono quattro testimoni che mi scagionano e, indipendentemente da tutto questo, quella flebo dopo la tappa non avrei avuto il tempo materiale per farla».

Di Luca ha finito di scontare lo scorso 16 gennaio i tre mesi di squalifica inflitta dal guidice sportivo di ultima istanza, per la frequentazione del dottor Carlo Santuccione, implicato in vicende di doping. Ma adesso dichiara: «ho voglia di correre e di pensare a nuovi traguardi dopo tutto quello che ho subito l'anno scorso. Voglio rivincere il giro per riprendermi tutto quello che mi è stato tolto in termini di immagine. Alla corsa rosa ci sarà una bella concorrenza, ma da campione in carica parto come favorito».

Nel mirino di danilo anche le classiche delle Ardenne, in primis la Liegi-Bastogne-Liegi, e il Mondiale di Varese. La Milano-Sanremo, invece «arriva troppo presto. Ci saro' ma non avro' la gamba giusta, visto che iniziero' a correre il 15 febbraio al Giro della Provincia di Reggio Calabria e come forma sono ancora un po' indietro».

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Petacchi-Tas, appuntamento al 12 marzo

L'appuntamento è fissato per il 12 marzo: quel giorno il Il Tribunale amministrativo sportivo di Losanna discuterà l'appello della Wada e del Coni contro l'assoluzione in primo grado di Alessandro Petacchi in merito alla vicenda del tasso fuori norma di inalatore Salbutamol riscontratagli nella frazione di Pinerolo del Giro d'Italia 2007.

Al velocista della Milram, peraltro intestatario di un certificato medico di esenzione per asma depositato all'Uci, era stato rilevato in quell'occasione un valore di Salbutamol pari a 1320 nanogrammi per litro contro un limite massimo sanitario di 100 nanogrammi per litro consentito dalla normativa antidoping.

Dopo la richiesta di un anno di squalifica agonistica, il giudice di ultima istanza della Federciclismo aveva assolto Petacchi sulla base della documentazione sanitaria fornita dalla difesa dell'atleta ma, a fine agosto, il capo della Procura Antidoping del Coni Ettori Torri aveva proposto appello, seguito due mesi piu' tardi dall'Agenzia mondiale Antidoping.

La decisione del Tas arrivera' a dieci giorni dalla Milano-Sanremo, primo grande obiettivo stagionale di Petacchi che punta a bissare il successo nella Classicissima colto tre anni fa.

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Chiappa trionfa 6 anni dopo

"Non mollo, voglio Pechino"

Il velocista scaricato dalla Nazionale non ha mai smesso: "Famiglia, club e Forestale mi hanno sempre permesso di correre senza pensare ad altro. Trovare gli stimoli è difficile, ma per l'Olimpiade sono pronto a faticare ancora"

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Roberto Chiappa ha centrato il 21° successo in coppa del Mondo. Sunada

LOS ANGELES (Stati Uniti), 22 gennaio 2008 - Domenica, a Los Angeles, è tornato a vincere in coppa del Mondo, dopo un digiuno lungo quasi sei anni e mezzo. L'avevano accantonato, dopo i Mondiali 2002, perché la velocità su pista (incredibile: una specialità olimpica) non rientrava più nei programmi federali. Ma Roberto Chiappa, 34 anni, nato e cresciuto a Terni, da undici anni bergamasco d’adozione, non si è dato per vinto. Ha continuato ad allenarsi, praticamente da solo, nella scia del derny guidato dalla moglie Evelyn, già promessa dell'atletica e figlia dell'ex pistard Walter Avogadri. Per quasi quattro anni Chiappa ha guardato i big dello sprint sfidarsi tra di loro, lui che, non ancora diciannovenne, era finito quarto ai Giochi di Barcellona, e poi li aveva battuti venti volte in gare di coppa del Mondo, più tante altre nelle varie kermesse internazionali. Poi sono cambiati i vertici federali, la pista è tornata a diventare strategica nei programmi e Chiappa è stato richiamato nel gruppo. Anche perché, nella velocità, era l'unico italiano ancora in grado di competere a grandi livelli.

Roberto, due anni di sgomitate per prendere le misure ed ecco il ritorno al successo. Se lo aspettava?

"Non sono un tipo che molla facilmente. Sapevo che avrei fatto fatica a togliere la ruggine di dosso dopo quasi quattro anni lontano dal grande giro, che mi ci sarebbe voluto un po' di tempo. Ma ero convinto di poter tornare in alto. Altrimenti non avrei fatti tanti sacrifici".

Chi l'ha convinta a tener duro?

"La mia famiglia, innanzitutto. Poi il mio club, la Forestale, che non mi ha mai abbandonato e mi ha permesso di pensare solo a correre. E mio suocero, che è stato un grande pistard ed è il mio primo tifoso. Ma anche il mio carattere, ovviamente".

Qualcuno dirà: a Los Angeles mancavano i migliori...

"Sono sempre stato onesto e critico con me stesso. Domenica non c’erano l’olandese Theo Bos e il britannico Chris Hoy, cioè i due più forti specialisti del momento. Ma tutti gli altri si sono presentati perché in palio c’erano punti pesanti per la qualificazione olimpica. Li ho battuti e questo è quello che conta".

Ripensa ogni tanto a quei quattro anni persi non per colpa sua?

"Ormai è acqua passata, ma è ovvio che mi sono girate le scatole. Anche perché, ai tempi, ho saputo solo leggendo i giornali che la velocità non rientrava più nei programmi dell’allora presidente Ceruti. Nessuno mi ha mai detto in faccia: "Roberto, scusaci, devi farti da parte". Questo sì che mi ha dato molto fastidio. Mi hanno stoppato nel momento forse migliore della carriera di un velocista, anche se io ho cominciato a vincere sin da giovanissimo".

Perché ha scelto la pista? Eppure nelle categorie minori vinceva tanto anche su strada...

"Sì, su strada non me la cavavo niente male. Andavo a correre in Toscana, battevo anche Petacchi e gli altri della mia generazione che poi hanno vinto tra i pro'. Ero un corridore da 10-12 successi a stagione. Poi da junior ho conquistato il titolo mondiale della velocità e i tecnici azzurri hanno deciso di investire su di me. I risultati hanno fatto il resto".

Con l'Olimpiade ha un conto in sospeso: quel quarto posto a Barcellona '92 ancora non le va giù, vero?

"Sì, a Barcellona ho avuto a portata di mano una grande occasione, ma c’erano anche avversari fortissimi. E poi, comunque, mi sono preso in seguito tante soddisfazioni. Come il titolo mondiale vinto nel tandem in coppia con Paris (che adesso è il tecnico dei velocisti azzurri, ndr)".

Da Pechino che cosa si aspetta?

"Innanzitutto devo qualificarmi, anche se, almeno nel keirin, la mia posizione nel ranking mondiale mi mette abbastanza al sicuro. Anche nella velocità, grazie al successo di Los Angeles, sono messo bene. Insomma, a meno di sorprese dovrei avercela fatta. Che cosa mi aspetto? Può succedere di tutto. Ma se sono arrivato sin qui, non è certo per andare in Cina a fare atto di presenza".

Prima dell’Olimpiade ci sono un’altra prova di coppa del Mondo e i Mondiali.

"In Coppa (a Copenaghen, dal 15 al 17 febbraio, ndr) non mi aspetto nulla di particolare, perché ci andrò carico d'allenamento in vista dei Mondiali di Manchester (dal 27 al 30 marzo, ndr). Lì punto a fare bella figura, una medaglia sarebbe il massimo, mi ripagherebbe di tante amarezze. Ma Pechino resta in cima alla lista. Io è solo per l'Olimpiade che non ho mai mollato".

È la sua ultima stagione?

"A livello internazionale quasi sicuramente sì. Sono sincero, è durissima trovare gli stimoli per continuare l’attività di vertice. Fossi in un altro Paese - in Germania o in Francia, in Gran Bretagna o in Australia - sarebbe diverso: lì c’è una scuola della pista e della velocità, c’è un gruppo di atleti di alto livello con cui allenarsi e confrontarsi quotidianamente. Io invece sono costretto a prepararmi da solo e a fare il giramondo, lontano da mia moglie e dai miei figli, per trovare occasioni agonistiche allenanti. Lo stimolo forte è l'Olimpiade. Ma lo sapete anche voi, i Giochi arrivano ogni quattro anni...".

Gazzetta.it

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Gabriele Sola: «Occorre buon senso e buona volontà».

Non stanno certamente facendo i salti di gioia, ma non hanno nemmeno voglia di usare toni accesi e di guerra «perché il nostro obiettivo non è fare nessuna guerra, ma solo arrivare a fare ciò che ci siamo proposti di fare tre anni fa», dice a tuttobiciweb.it, Gabriele Sola, direttore generale di Varese 2008.

Il nuovo scontro tra l'Uci e le grandi federazioni sul tema del Pro Tour e della spaccatura con gli organizzatori di Giro, Tour e Vuela, non è stato accolto con entusiasmo dagli organizzatori della prossima rassegna iridata. Come tuttobiciweb.it ha reso noto ieri, la Federazione internazionale ha invitato a Italia, Francia, Spagna, Belgio, Austria e Lussemburgo un questionario, chiedendo il rispetto delle regole nell'organizzazione delle corse e minacciando di fatto di escluderle dai Mondiali qualora decidessero di proseguire la loro lotta contro il Pro Tour.

«Noi tre anni fa abbiamo acquistato un evento di un certo tipo, diciamo pure di eccellenza, e francamente credo che non giovi a nessuno un tipo di iniziativa come questa - spiega molto pacatamente Sola -. E' necessario trovare un punto di incontro, perché né a noi di Varese 2008 né tantomeno all'Uci giova un Mondiale ridimensionato e mutilato delle Federazioni più importanti del ciclismo mondiale. Confidiamo nel buon senso e nella buona volontà: noi faremo la nostra parte. Come sempre».

Tuttobiciweb.it

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Tinkoff, l'ambizione di crescere ancora

E’ stata presentata, presso lo Showroom Diadora, la Tinkoff Credit Systems, formazione che che vanta un organico di 19 corridori.

Il general manager Stefano Feltrin ha illustrato programmi e ambizioni della squadra italo-russa: «La Tinkoff disputerà tutte le gare più importanti del calendario UCI Europeo e a guidarla ci saranno i nostri direttori sportivi Orlando Maini, Dmitri Konishev e Claudio Cozzi. Contiamo su un gruppo molto affiatato che ha diverse individualità molti forti a cominciare dal talento Ignatyev, che l'anno scorso si è messo spesso in mostra, dall’altro russo Brutt, che ha già fatto vedere grandi cose. Ci sono poi il veloce Loddo, gli esperti Mazzanti e Petrov, il giovane Riccio e giovani molto promettenti come Trusov e Rovny».

È forte la componente dei russi in seno al gruppo: dodici dei diciannove atleti in organico provengono dall’ex Unione Sovietica.

Il presidente Oleg Tinkov ha poi sottolineato l’importanza di questa squadra: «Dopo un 2007 ricco di soddisfazioni quest’anno abbiamo deciso di potenziare ancora di più il gruppo. Siamo alla vigilia della nostra seconda stagione che andremo ad affrontare con idee chiare e altrettanto chiare ambizioni. I miei collaboratori hanno allestito un bel gruppo, vedo che i ragazzi scherzano fra loro e questo è di buon auspicio per l’armonia della squadra».

Il debutto agonistico è fissato per domenica 27 gennaio negli Emirati Arabi dove la Tinkoff Credit Systems correrà il Giro del Qatar, che si concluderà il 1° febbraio.

Questi gli atleti in gara: il sardo Loddo, i russi Khatuntsev, Klimov, Eskov, Serov, e Trusov, il tedesco Gottfried e il neoprofessionista campano Riccio.La squadra sarà diretta da Orlando Maini e dal general manager Stefano Feltrin.

ROSTER 2008

BRUTT Pavel (Rus) - 29.01.1982

CHERNETSKIY Ilya (Rus) - 17.01.1984

CONTRINI Daniele (Ita) - 15.08.1974

ESKOV NIKITA (Rus) - 23.01.1983

GOTTFRIED Alexander (Ger) - 05.07.1985

IGNATYEV Mikhail (Rus) - 07.05.1985

KHATUNTSEV Alexander (Rus) - 02.11.1985

KIRYENKA VASIL (Blr) - 28.06.1981

KLIMOV Serguei (Rus) - 07.07.1980

LODDO Alberto (Ita) - 05.01.1979

MAZZANTI Luca (Ita) - 04.02.1974

PEDRAZA Walter (Col) - 27.11.1981

PETROV Evgeni (Rus) - 25.05.1978

RICCIO Bernardo (Ita) - 21.03.1985

ROVNY Ivan (Rus) - 30.09.1987

SEROV Alexander (Rus) - 12.11.1982

SERRANO GONZALEZ Ricardo (Esp) - 04.08.1978

SOBAL YUAHEN (Blr) - 07.04.1981

TRUSOV Nikolai (Rus) - 02.07.1985

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Fanini: Bravo Cipollini, ma non avevi un accordo con me?

Da attento e "interessato" osservatore delle cose del ciclismo, Ivano Fanini vuol dire la sua anche sulla nuova avventura di Mario Cipollini: «Sono proprio contento che sia stato ufficializzato l’ingaggio da 10 milioni di euro per Mario Cipollini, come titolava il Tirreno di due giorni fa. Vorrà dire che Re Leone sarà in grado di far fronte ai suoi impegni anche con me. Sto già pensando di ampliare il velodromo che costruirò per i giovanissimi, con il risarcimento che otterrò da lui. La lunghezza della pista che realizzerò sarà di oltre due km anziché di poco più di un chilometro, come prevedeva il progetto studiato con l’arch. Giuseppe Deghelli. Sono nella posizione del fisco e anch’io non ho furia perché il contratto firmato e con anticipo di pagamento mi garantisce di ottenere quanto mi spetta, proprio come accade allo Stato. Altrimenti che esisterebbero a fare i contratti?».

E ancora: «Questa nuova avventura di Cipollini, i cui risvolti ho anticipato già da novembre, dimostra nuovamente (anche se non ce n’era bisogno) che Mario fa tutto a suo piacimento, infischiandosene di tutto e tutti. Ma a novembre prossimo sarà il giudice che deciderà in merito alla mia vicenda, ammesso che Cipollini non intenda rispettare l’accordo che ha con me: ora che è tornato in bici, potrebbe fare l’ultimo anno di corse con i miei colori. Quando smise di correre nel 2005 e prese in considerazione il correre con noi, si giustificò dicendo che eravamo una squadra Continental e che poi aveva dei problemi al ginocchio tali da non poter più competere. Oggi, dopo tre anni ha scelto una squadra Continental come la mia per ricominciare e stranamente non parla più di problemi al ginocchio. Ora voglio proprio vedere come si giustificherà per non correre con me ancora un anno o, in caso contrario, per non pagare la penale del mancato rispetto contrattuale. Programmi da fare insieme ce n’erano tanti, a cominciare dalla concreta lotta al doping, ma lui non ha mai voluto trovare un accordo con me. Da parte mia, non posso nascondere che queste sue scelte hanno causato danni milionari a me a al mio team. Questa è la terza volta che non fa fronte agli impegni presi con me. Io resto ad aspettare perché se con la Liquigas il rapporto è durato poco, penso che anche stavolta sarà lo stesso. Eccovi un’altra previsione...».

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Tom Boonen riparte dal Qatar

Oggi pomeriggio alle ore 15.00, i corridori del Team QUICK STEP capitanati da Tom Boonen, partiranno dall’ aeroporto Charles de Gaulle di Parigi alla volta del Qatar. La squadra prenderà parte alla breve corsa a tappe del paese arabo che scatterà da Doha domenica 27 gennaio con una cronosquadre di 6 km e si concluderà venerdì 1 febbraio 2008, dopo 6 tappe per un totale di 710 km.

Dopo le vittorie degli ultimi 2 anni anche nel 2008 la corsa a tappe del paese arabo per Boonen e compagni rappresenterà il banco di prova ideale per trovare la giusta condizione e preparare al meglio i prossimi appuntamenti della stagione.

La formazione della Quick Step sarà composta da: Tom Boonen, Wilfried Cretsckens, Steven De Jongh, Kevin Hulsmans, Matteo Tosatto, Jurgen Van De Walle, Wouter Weylandt, Maarten Wynants.

D.S.: Wilfried Peeters

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San Luis: prologo a Garrido, brillano i ragazzi della Zalf

Il Tour de San Luis è partito nel segno dei corridori argentini, che hanno monopolizzato il podio, e della Zalf Fior di Luciano Rui, che ha piazzato due corridori nei primi sette e domina così la classifica under 23.

Martin Garrido, della squadra portoghese Palmeiras Resort, ha infatti conquistato il prologo di 3.6 km, tenutosi nel centro di San Luis, con il tempo di 4'26''61 davanti a Fernando Antogna della Chivilcoy, la miglior squadra argentina, e ad Alejandro Borrajo, portacolori del Team Colavita (Usa), in passato visto alla Panaria di Bruno Reverberi.

Per quanto riguarda gli italiani, il trentino Daniel Oss è andato fortissimo e ha raggiunto il quinto posto mentre il veneto Emanuele Boaro, molto concentrato prima della gara, ha chiuso settimo. Per la Zalf soddisfazione doppia perché, con questi piazzamenti, i suoi atleti si portano ai primi due posti della classifica riservata agli under 23.

Prestazione nella norma per i toscani Manuele Mori (89esimo a 25'') e Francesco Ginanni (97esimo a 27''), con quest'ultimo, alla prima crono della vita, beffato dal cronometro che in un primo momento gli aveva fatto credere di avere un ritardo di soli 10''.

Considerando che i sudamericani sono nel pieno della stagione e i "nostri" sono qui principalmente per allenarsi, dopo le buone prestazioni in questo antipasto di 3600 metri non possiamo che attenderci un pasto ricco, se non di risultati, almeno di emozioni.

da San Luis

Francesco Cerruti

Ordine d’arrivo e classifica generale.

1. Martin Garrido ARG (Palmeiras Resort) 4'26''61. Media 48,722 km/h;

2. Fernando Antogna ARG (Chivilcoy) 4'28''43;

3. Alejandro Borrajo ARG (Team Colavita) 4'29''90;

4. Marco Arriadaga CHI (Nazionale Cile) 4'31''11;

5. Daniel Oss ITA (Zalf Fior) 4'31'32 U23;

6. Anibal Borrajo ARG (Team Colavita) 4'31''79;

7. Emanuele Boaro ITA (Zalf Fior) 4'32'04 U23;

8. Walter Perez ARG (San Luis Argentina) 4'32''54;

9. Matias Medici ARG (Scott Marcondes) 4'32''76;

10. Cesar Sigura ARG (Chivilcoy) 4'33''02;

11. Saul Saldano ARG (La Rioja) 4'33''60;

12. Jorge Giacinti ARG (Scott Marcondes) 4'33''66;

13. Angel Colla ARG (Chivilcoy) 4'34''25;

14. Josè Serpa COL (Diquigiovanni-Androni giocattoli) 4'34''32;

15. Dario Diaz ARG (San Luis Argentina) 4'34''49.

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Pista: Stoccarda incorona Keisse, Bartko e Lampater

È successo davvero di tutto nell'ultima tappa della Sei Giorni di Stoccarda, che si è conclusa con la vittoria della formazione composta da Robert Bartko, Iljo Keisse e Leif Lampater. A soli tre punti si sono piazzati Risi, Aeschbach e Fulst: la nuova equipe è nata dopo il ritiro di Marvulli a causa di una caduta e di Villa e Kowatschich a causa di problemi fisici. Terzo, per il delirio della folla, l'idolo locale Gerd Dorich che ha così salutato il suo pubblico (si ritirerà al termine dell'invento). E da domani tutti nuovamente in sella a Berlino.

Classifica finale

1 Robert Bartko – Leif Lampater (GER) – Iljo Keisse (BEL), 340 p.,

2 Bruno Risi (SUI) – Guido Fulst (GER) – Alexander Aeschbach (SUI), 337 p.,

a tre giri

3 Gerd Dörich – Andreas Beikirch – Erik Mohs (GER), 167 p.,

4 Peter Schep – Danny Stam – Jens Mouris (NED), 118 p.,

a dieci giri

5 Lars Teutenberg (GER) – Steven Deneef – Dmitri de Fauw (BEL), 159 p.,

6 Leon van Bon – Matthé Pronk – Jos Pronk (NED), 127 p.,

a undici giri

7 Christian Lademann – Christian Grasmann – Christian Bach (GER), 129 p.

a diciotto giri

8 Marc Hester – Michael Smith Larsen – Mads Bugge (DEN), 119 p.,

a venti giri

9 Christoph Meschenmoser – Stefan Löffler – Stefan Frey (GER), 148 p.,

a ventitré giri

10 Andreas Kappes – Andreas Müller – Marcel Barth (GER), 149 p.

a venticinque giri

11 Peter Jörg – Maxime Bally – René Schibli (SUI), 84 p.

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La Cinelli al lavoro a Castagneto Carducci

Primo stage anche per il team Cinelli-Opd. Fino al 29 gennaio i ragazzi saranno a Castagneto Carducci (Li): una bella occasione per sfoggiare la nuova casacca, realizzata dalla sinergia tra i manager del team Biasci e Gurayev, avvalendosi della consulenza grafica dell'azienda Gruppo Spa (marchio Cinelli), nella persona di Alessandra Cusatelli. In questi ultimi giorni, poi, è scaturito il rinnovo dell'accordo tra il gruppo sportivo affiliato nella Repubblica di San Marino e la società di spedizioni internazionali Interimp. A causa di problemi temporali, conseguenti al fatto che l'accordo è stato firmato dopo i termini consentiti dall'UCI, la burocrazia ha purtroppo reso impossibile l'allargamento del nome del team a questo importante sponsor. Ciò non impedirà comunque, che il logo della società genovese sia ben visibile sulle casacche degli atleti.

Con l'approssimarsi del giorno del debutto, cresce intanto l'euforia in seno alla squadra. «L'inverno trascorso tra pratiche burocratiche ed amministrative, sembra non avere mai fine – confessa Simone Biasci -. Da ex atleta devo dire che gradisco di più vivere la corsa. Le premesse per far bene già dall'inizio, ci sono tutte. Non ci resta che confidare nel sole della Costa degli Etruschi per affinare la preparazione».

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Flaminia al lavoro in vista dell'esordio stagionale

E' iniziato questa mattina, nell'accogliente hotel Pino al Mare di Santa Severa (RM), il secondo raduno stagionale del team Ceramica Flaminia - Bossini Docce diretto da Pino Petito e Massimo Podenzana: "Tutti i nostri ragazzi hanno lavorato molto da inizio dicembre e qui a Santa Severa cerchiamo di finalizzare il lavoro in base agli obiettivi stabiliti con ciascun corridore - hanno dichiarato i due tecnici - registriamo un forte entusiasmo da parte di tutti; sanno che la prossima è una stagione cruciale per il progetti dei nostri sponsor e di Roberto Marrone". Dal canto suo il team manager Marrone ha molta fiducia nel gruppo che ha allestito nel 2008: "Abbiamo di fronte a noi uno scenario suggestivo; la nuova situazione internazionale, con i grandi organizzatori più liberi nell'allestimento delle competizioni, ci apre prospettive importanti che sta a noi cogliere. Sono certo che, fin dalle primissime gare, la squadra saprà onorare la sfida che si è aperta per la conquista degli inviti più prestigiosi". Il ritiro si concluderà giovedì 31 gennaio.

Programmi ed organico verranno presentati alla stampa lunedì 4 febbraio, alle ore 15.00 nello showroom Ceramica Flaminia, in via Solferino 18 a Milano. Il debutto stagionale è fissato a Donoratico (LI), sabato 9 febbraio, nell'Ouverture Nobili Rubinetterie - 13° GP Costa degli Etruschi.

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Giornata fiorentina per il campione del mondo Bettini

Il due volte campione del mondo di ciclismo Paolo Bettini è stato ieri turista per un giorno nel centro di Firenze, assieme alla moglie Monica, al commissario tecnico della nazionale professionisti, Franco Ballerini, accompagnati dall’onorevole Monica Baldi, presidente del gruppo parlamentari ciclisti. Bettini e Ballerini hanno anticipato di qualche ora la cerimonia di premiazione a Palazzo Bastogi, organizzata dal presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, e nella tarda mattinata dopo una camminata per le vie del centro storico, hanno visitato in Piazza dei Giudici, a Palazzo Castellani, il Museo di storia e scienza. Era la prima volta che l’iridato di ciclismo visitava questo luogo a due passi da Ponte Vecchio e che raccoglie, tante ed interessanti testimonianze. Particolarmente interessati alla visita anche il c.t. Ballerini e la moglie di Bettini.

Nel pomeriggio invece l’incontro con il Governatore della Toscana, Claudio Martini che ha consegnato a questi due grandi personaggi dello sport e del ciclismo altrettanti riconoscimenti. Con loro tra i premiati, e non poteva essere diversamente anche Alfredo Martini, presidente onorario della Federazione Ciclistica Italiana, ed il giovane Diego Ulissi del Team Vangi di Settimello di Calenzano, campione del mondo juniores in Belgio nel 2006, ed in Messico nel 2007. Il presidente della Regione Toscana, da sempre è un tifoso appassionato di ciclismo, ed i risultati raggiunti da questi quattro grandi personaggi meritavano questa particolare attenzione. Tra gli ospiti di questa manifestazione “ Ciclismo mon amour: i talenti della Toscana “ diversi ex corridori, il presidente della Federciclismo, Renato Di Rocco, e quello del Comitato Regionale Toscano di ciclismo, Riccardo Nencini.

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