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GIRO DEL TRENTINO

Portiamo Masu, Gomez ed Herklotz per una top10 (magari anche top5). Un solo arrivo in quota e una crono a squadre selezioneranno parecchio le buone o cattive giornate.

 

Nella prima frazione arriva la fuga. A vincere è Pfingsten (Bardiani) che batte in volata Gasparotto (Astana), Dani Moreno (Tinkoff) e Rebellin (Avanca). Jarvis in discesa sfrutta le proprie doti e anticipa il gruppo, arrivando dopo 1'59" dal primo. Il plotone è regolato da Matthews (Segasus) a 2'28". Tutti i nostri leader tranquilli nella pancia.

 

Nella crono a squadre (simulata) siamo 2° a 2" dalla Segasus. Nella generale Gasparotto balza davanti. Jarvis è 5° a 1'47", ma il più che ci importa è il trio Herklotz, Masu,Gomez che hanno 3" di ritardo da Porte e tutti gli altri big sono dietro.

 

Nella terza tappa si arriva in quota a Vetriolo Terme. Talipov riesce ad andare in fuga. Herklotz attacca sulla prima salita, raggiunge i fuggitivi e prova assieme al kazako e agli altri compagni d'azione ad arrivare. Nel gruppo però c'è una violenta accelerata quando Talansky (Plakosmith, 81MO, 82COL, 80CRO) attacca in discesa. Gli Astana del leader Gasparotto ricuciono su tutti e all'imbocco dell'ultima salita il gruppo è compatto. Il più pimpante è Porte (Segasus) che va a vincere con ben 2' di vantaggio su un gruppetto regolato da Bennet (Phonak). 3° il nostro Masu (0 di giornata). Jasrvis becca un +4 e chiude 8° alle spalle di Ivan Basso (Fassa Bortolo). 

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In classifica generale Masu è 2°, mentre Jarvis 7°. Gomez beccando il -2 di giornata scivola indietro: attualmente è 13°, mentre 15° troviamo Herklotz.

 

Nell'ultima tappa prendiamo uno spavento quando sull'ultima salita Masu (con il -5 di giornata) si stacca dal gruppo di testa. Subito mettiamo Hillen, Ceragioli e Talipov (ripreso poco prima dalla fuga) a tirare. Davanti i big si danno battaglia e i nostri Jarvis. Herklotz e Gomez fanno da stopper su tutti i tentativi. A vincere alla fine è Valls (Zualing) che batte Ciavatta e Nocentini, ultimi 3 superstiti della fuga. Tutti i big chiudono assieme a 2'15". Masu conserva la 2° piazza nella generale. Jarvis chiude 7° e Gomez 12°. 

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LA FLECHE WALLONE

Portiamo più o meno la stessa formazione dell'Amstel. Questa volta il +5 lo beccano Diatel e Bucchi. Paruta ha il +2, mentre Mohoric lo 0. A 35Km dalla conclusione, all'imbocco della discesa che porta al muro di Huy, attacca Moreno Moser. 

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Subito quasi tutti i big si portano alla sua ruota, ma anche a causa della strada stretta e delle pendenze arcigne del muro si formano vari gruppetti. Noi perdiamo un po' per volta le ruote e alla fine Bucchi rimane il primo dei nostri con il compito di stopper. Dietro Castorina, Mohoric e Diatel si danno cambi regolari per tentare un rientro. Paruta invece rimane bloccato e dice addio ad un piazzamento adatto alle sue possibilità. Alla fine a vincere è lo stesso Moser (BMC) che bissa il successo della Amstel. 2° Kwiatkowski, 3° Rui Costa. Noi siamo 14° con Diatel, 20° con Bucchi e 21° con Mohoric. Castorina chiude 24°, mentre Paruta 25°.

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In conclusione abbiamo fatto abbastanza schifo.

 

Ci consoliamo però con il fatto che, con l'avvicinarsi del Giro d'Italia e grazie ai frutti delle scommesse vincenti della lotta fra trichechi argentini, abbiamo ingaggiato un addetto stampa con i fiocchi...

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Entrerà a lavoro alla vigilia della corsa rosa!

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GP INDUSTRIE LANCIANO

Portiamo Masu, Ceragioli ed Herklotz per combinare qualcosa. Il tedesco e la triglia di Gioia Tauro riescono a scollinare all'ultimo giro nel secondo gruppetto. Non trovando collaborazione si devono sobbarcare tutto l'onere dell'inseguimento ai tre di testa e consumano quasi tutta l'energia. Il gruppo dietro ci riprende e nella volata dei battutti siamo lentissimi. Vince Baugnies (Garmin). Noi chiudiamo 18° con Herklotz e 25° con Masu.

 

 

LIEGI-BASTOGNE-LIEGI

L'ultima classica delle Ardenne. Portiamo i soliti capitani con Paruta forma 1 e freschezza ottima che manco a farlo a posta becca il -2. Mohoric in calo di forma e Diatel non è al top. Proviamo ad entrare in fuga con Werda fin dal mattino, ma non ci riusciamo. Arrivati a 2/3 di gara, quando al traguardo mancano 90Km, proviamo un'azione temeraria: dopo aver fratto un po' di selezione su uno strappo a larghezza 1, attacchiamo con Jarvis.

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Il nostro sudafricano riprende i due fuggitivi e dà loro manforte. Il vantaggio sul gruppo rimane sui 4' fino a 50Km, dove la Plakosmith con Hivert, Tony Martin, Sagan e Talansky spezza il gruppo: con loro 4 il capitano Kwiatkowsky, Van Osselaere (Orica) e Moser (BMC). Dietro tutti provano a recuperare e tutto ciò non fa altro che stancare i nostri. Jarvis viene ripreso e dopo aver provato con le unghie e con i denti a rimanere con i primi, deve arrendersi. Alla fine ci riprendono in troppi. 

 

A vincere la corsa è Kwiatkowsky su Gilbert e Moser. 4° il neopro Van Osselaer (l'avevamo contattato per farlo venire con noi ma la Orica è stata più veloce...mannaggia, avremmo avuto un campioncino!). Noi siamo dietro dietro, con Jarvis primo dei nostri in 29° piazza.

 

 

Una campagna delle Ardenne che si chiude in decrescita...non siamo ancora pronti per lottare con i migliori e le giovani nostre speranze si stanno rivelando poco soddisfacenti.

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Ma io a questo punto contatterei lo staff medico di Moser, chi sa che non ti diano degli "aiuti".. 

Comunque una buona prova al Trentino, fa presagire un Giro ricco di soddisfazioni!

 

La BMC lo tiene segreto...o segregato, devo informarmi.

 

Purtroppo al 90% il Trentino non ha niente a che fare con il Giro. Ci sono avversari più forti e conta tanto la costanza, cosa che Masu, a causa dell'infimo valore in pianura, non ha.

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GIRO DELLA TOSCANA

Portiamo Paruta in modo da sfruttare le sue doti da classiche e il suo stato di forma. La squadra è tutta incentrata su di lui. Ceragioli va all'attacco e Castorina dovrà alzare il ritmo in salita. Quest'ultimo però cade all'imbocco del Crocina e ci saltano i piani. Sfruttiamo allora Bilardi e Yerokhin per rintuzzare in pianura gli attacchi dei big, ma ci scappa Gasparotto, che va a vincere a braccia alzate. Paruta allunga in cima all'ultimo strappo e resiste al ritorno di Van Osselaer (Orica), chiudendo 2°. Per lui ora Run un den Finanzplatz e poi vacanza, prima delle classiche di Agosto (nella speranza che migliori di qualche punto altrimenti lo mandiamo in miniera).

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Ahh quel Van Osselaer! Se lo avessi preso :(

Come mai Paruta è andato bene, non è stato con Pippo?

 

E' arrivato 2° solo per concorrenza scarsa. Con il suo 77COL un minimo di risultato lo riesce a fare, è che si perde un po' troppo quando becca assieme a lui 2-3 attorno agli 80. Gli verrà un complesso di inferiorità...boh.

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TOUR DE ROMANDIE (PARTE 1)

Portiamo una pseudo formazione da Giro d'Italia. L'obiettivo è vincere una tappa (per lo sponsor). Herklotz sarà il capitano (suo obiettivo personale, ma non sarà presente al Giro), mentre Masu e Gomez dovranno affinare la condizione in vista della partenza della corsa rosa. Nel prologo (simulato) Kerklotz è 25° a 17" dal vincitore Tony Martin. Delude Hillen (42° a 22" a causa della freschezza scarsa).

 

Nella seconda tappa a vincere è Kwiatkowski, che batte in una volata a due Rubiano (Phonak) andato in fuga al mattino. Noi chiudiamo 15° con Herklotz, 18° con Masu e 21° con Gomez. Fortunatamente i cronometristi ci mettono tutti con lo stesso tempo.

 

 

RUND UM DEN FINANZPLATZ

Contemporaneamente al Tour de Romandie andiamo anche in "tedeschia" per una classichetta collinare ma con arrivo per gli sprinter. C'è tanto vento e la nostra idea è di fare tanta selezione in salita. Ceragioli va in fuga dopo aver sfruttato il lavoro di Boem e Ngata nella prima parte della prima ascesa. Gli altri fuggitivi però ci corrono contro e alla fine ci facciamo riassorbire. Grazie al +4 Ceragioli riesce a fare delle lunghe tirate sule salitelle e a dimezzare il gruppo. Quando a 40Km dalla conclusione Orica e BMC si mettono in testa a tutta, il vento miete ulteriori vittime. In testa a tutti rimangono in una 50ina e a 20Km dalla conclusione facciamo partire il nostro treno: Hondo Jarvis guadagna a vista d'occhio. Gli altri corridori lo rivedono al traguardo.

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Dopo 2'24" dal sudafricano arriva il favorito della vigilia Demare. Noi chiudiamo anche 5° e 6° con Paruta e Sommese.

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Noooooo, gli stage NON SI FANNO! E' una delle regole dell'inizio della story.

 

 

Riprendiamo il Tour de Romandie con una tappa mossa ma classificata per velocisti. Mandiamo in fuga Diatel. Assieme al nostro giovane russo altri 4 uomini. Il vantaggio è considerevole e potrebbero arrivare. Diatel ci prova, ma gli altri 4 ricuciono. Ci mettiamo così a ruota, ma all'ultimo chilometro, il gruppo torna sotto. A vincere è Nairo Quintana (Movistar) che batte Van Stuyen, con il belga che popopo figura de me... alza anzitempo le braccia al cielo.

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Noi chiudiamo 8° con Herklotz.

 

Simuliamo la cronometro di Moudon (23Km). Vince Froome, che batte per pochi decimi il compagno di squadra Martin (Plakosmith). Il nostro Hillen chiude 10° a 17", Herklotz 23° a 30". Masu perde 2'30" e dovrà attaccare senza ombra di dubbio. 

 

 

Cominciano le "vere" monatgane. In fuga Hillen, ma purtroppo ci sono troppi corridori sopra il 75 MO. Ci mettiamo dietro, non tiriamo e riusciamo a sopravvivere alle prime asperità. Nel gruppo comincia la bagarre con Quintana che allunga. Dietro Froome (in maglia gialla) si mette in testa a tirare e il gruppo si spacca.

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Noi rimaniamo con Herklotz, Masu e Gomez assieme al corridore Plakosmith, ma poco dopo dobbiamo sfilarci. Rientrano Aru e Contador, e in cima alla salita diamo manforte per rientrare. Purtroppo gli altri non ci aiutano molto e alla fine veniamo riassoribiti da un gruppetto. Davanti Froome raggiunge Quintana, ma davanti a tutti c'è sempre Dombrowky (Segasus) in fuga dalla mattina. Froome e Quintana lo raggiungono proprio a 20 metri dal traguardo, con il colombiano che va a vincere mettendo fra se e il britannico gli abbuoni dell'americano, che si piazza 2°. Noi siamo un po' indietro con tutti e tre i leader che pagano 3'14". In classifica Herklotz, il primo dei nostri, è 11°.

 

E adesso ci manca un'unica tappa dove poter centrare l'obiettivo richiesto dallo sponsor. Ce la faremo? Sarà l'ora di fare "delle offerte che non si potranno rifiutare"?

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E nell'ultima tappa, la Gazzetta intitola "Masu doma le cime". Si parte in salita. Da affrontare subito due ascese belle toste: Anzère e Crans Montana. Ci spaventa però il falsopiano antecedente l'ultima asperità verso Ovronnaz . Facciamo così andare in fuga il duo scalatore Gomez-Masu, con il panamense che leggermente più in difficoltà viene scelto come "tiratore". Guadagniamo fino a 7' con la Segasus e la BMC che piano piano provano a recuperare. Sull'ultima scesa Gomez tira a tutta e a metà lascia il lavoro ad Aimo Masu (+2 finale di giornata). Del gruppo dei 7 uomini all'attacco, ne rimangono 3: Masu, Cataldo e Kreujswijk. L'italiano dell'Astana è il primo a staccarsi. A 2Km dalla cima anche l'olandese cede qualche metro. Masu se ne accorge e accelera.

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La triglia di Gioia Tauro passa davanti al GPM, con Kreujswijk segnalato a circa 30". Nel gruppo intanto si muovono i big, con Quintana e Froome che si sfidano a viso aperto. Noi con Herklotz proviamo a seguire gli scatti delle seconde linee, staccandoci proprio in cima da Rui Costa. Masu nel frattempo guadagna in discesa e negli 8Km finali, tutti nella sua temibile pianura, non perde. Il piccolo scricciolo calabrese vince così l'ultima tappa del Tour de Romandie!

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2° è Van den Broeck (Inbrew), 3° Cataldo (Astana). Froome e Quintana arrivano assieme dopo 4'51", in un gruppetto in cui si trova anche Gomez. Herklotz più attardato chiude a 6'04". Grazie a questa azione Masu balza al 3° posto finale, conquistando anche la maglia bianca, ma soprattutto andando a prendere l'obiettivo che ci richiedeva lo sponsor.

Un'ottima prova in vista del Giro da capitano.

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E ora il momento che tutti aspettavamo...aereo per Amsterdam...e non ci andiamo solo per i coffee shop, ci andiamo perché dobbiamo correre il GIRO D'ITALIA!

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Vi presentiamo in neurovisione i nostri valorosi eroi. Come già anticipato saranno 2 i capitani, con Aimo Masu a caccia della maglia bianca e di un posto fra i 10, e Yelko Gomez, l'uomo designato a prendere l'obiettivo dello sponsor, ovvero la maglia azzurra di miglior scalatore. Portiamo un timido Giacalone per le volate e il resto della ciurma per azioni da lontano e oneri di gregariato. In elenco eccovi i nostri 9 #ciclorintro4giro:

 

- Masu 78MO, 74COL, 75REC

- Gomez 78MO, 72 COL, 72REC

- Hillen 73MO, 72COL, 78CRO

- Talipov 73MO, 71CRO

- Boem 76PI, 70COL

- Giacalone 76VOL

- Bucchi 74COL

- Stamilla 69MO

- Ceragioli 74COL 

 

 

Gli avversari più temibili che troveremo di fronte saranno soprattutto i seguenti:

- Nairo Quintana (Movistar) , vincitore del Giro 2016, 82MO 79COL 82REC

- Tim Wellens (inbrew) 82MO 78COL 77REC

- Wilko Kelderman (Ag2r) 80MO 78COL 78CRO

- Fabio Aru (BMC) 81MO, 79REC

- Richie Porte (Segasus) 81MO 78COL 77CRO

- Diego Ulissi (Segasus) 78MO 81COL

- Rafal Majka (Tinkoff) 81MO 77COL 80REC

- Jakob Fuglsang (Tinkoff) 80MO 79COL 78REC

- Ion Izagirre (Molesto) 78MO 79COL 74CRO

Tra gli altri "cagnacci" Sebastien Henao, Konig, Eijissen, De Clercq, Zoidl e Geniez...da valutare anche Moreno Moser (78PI, 75MO, 85COL, 84RES, 81GR) sulle tre settimane

 

 

Fra le ruote veloci spiccano i nomi di Bouhanni, Cavendish e Debusschere (a noi poco importa, tanto Giacalone perderà 10 volate su 10).

 

 

Inutile dire che arrivare nei 5 anche quest'anno sarà impossibile vista la concorrenza, ma i nostri piani sono altri....

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Nel frattempo, nel mondo reale http://www.spaziociclismo.it/esclusive/southeast-zhupa-sono-emozionato-e-curioso-di-questa-nuova-avventura-43572 Zhupa è fra di noi (addirittura intervistato)...

 

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...la vita di noi Ciclorintronati può considerarsi all'apice dell'esistenza.

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