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GIRO DEL TRENTINO

Partiamo per il Trentino con una squadra costruita per Masu e Gòmez. Alla partenza però ci troviamo un certo Froome (83 MO) e la nostra triglia di Pizzo Calabro cade in depressione sapendo di non avere speranze contro il britannico. Riusciamo a farlo partire fra la promessa che non ci deve dimostrare nulla e le figurine dei Gormiti. Il percorso generale presenta una tappa di Montagna, due di collina e una cronometro a squadre (variante penso del Giro del Trentino 2012 o 2013). Si parte per la prima frazione con tanti big che cercano l'attacco già al km 0. Il gruppo tira e tira fino ad arrivare all'imbocco dell'unica salita in programma, dove i Molesto prendono il largo. Con loro anche Arashiro (Ag2r), che li frega in discesa e va a vincere in solitaria. Noi chiudiamo con Gòmez (13°) e Masu (18°), entrambi nel gruppo dei migliori a 45" dal vincitore.

 

Simuliamo la cronometro a squadre. Chiudiamo a metà gruppo, a 1'09" dalla Garmin-Sharp. La maglia di leader finisce sulle spalle di Dani Moreno (Molesto). E ora le montagne...

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Top Posters In This Topic

Nella terza tappa si arriva a Vetriolo Terme. Riusciamo a mandare in fuga Stamilla, ma il nostro corridore si sente un pesce fuor d'acqua. Assieme a lui c'è infatti gente forte in salita, come Frank Schleck, Moinard e Scarponi. Tiriamo poco, cercando di risparmiarci il più possibile. 

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Il gruppo comandato dagli OPQS e dai Molesto piano piano rosicchia secondi alla fuga. Negli zampellotti antecedenti l'ultima salita provano ad evadere Arroyo assieme alla maglia gialla Moreno. Poco dopo si muove anche Froome, ma il gruppo fa buona guardia sotto la spinta degli Orica-GreenEDGE. Si arriva così all'imbocco dell'ascesa di Vetriolo Terme, dove Romain Bardet apre subito le danze.

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Si deve muovere così anche Chris Froome, che con la sua mulinata di gambe raggiunge, supera e stacca il francese. Dietro un ottimo Aimo Masu (+3 di giornata) tiene le ruote dei primi inseguitori, senza faticare neppure tanto. Gòmez è invece più attardato. A questo punto punteremo sulla triglia di Pizzo Calabro.

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Froome continua la sua avanzata schiacciasassi verso il traguardo. Bardet rimane a bagnomaria fra il britannico e una coppia formata da Brambilla e Arroyo. Subito dietro il nostro Masu. Al traguardo Froome distanzia Bardet di 1'46", il quale viene raggiunto proprio nel finale da Arroyo e Brambilla. Uno stupendo Masu chiude a 2'19", in 5° posizione. Gòmez in ripresa nella seconda parte di salita è 8° a 5'36". E con una sola tappa al termine sogniamo in grande...

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Nell'ultima frazione proviamo a mandare Zottoli all'attacco. Purtroppo è il più scarso del lotto dei fuggitivi e quando parte la bagarre per una sicura vittoria di tappa degli attaccanti si stacca. A vincere è quindi Nocentini. A circa 3' arriva il gruppo dei migliori, con tutti i big eccetto Froome, che ha guadagnato qualche cosa in discesa. Noi siamo salvi e contenti. Masu conclude il Giro del Trentino in 5° posizione. Gòmez è 8°. E ora speriamo progredisca ancora per un futuro da capitano vero.

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GP LARCIANO

Andiamo alla trasferta toscana con gli uscenti dal Giro del Trentino. Jarvis riesce ad entrare in fuga, ma sofferente da una freschezza scarsa non riesce ad incidere. Il gruppo rientra e sull'ultima salita in programma evadono Caruso, Moreno, Westra e Nieve, i quali si vanno a giocare la vittoria. Il successo va all'olandese del Team Astana. Noi decidiamo di puntare su Masu, nonostante il 57 in PI e il 59 in VOL (è l'unico "fresco" dei nostri). Alla fine chiudiamo 9°.

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GP TOSCANA

Ancora una corsa dove possiamo fare bene. Portiamo Masu, Jarvis (che becca il -5 quindi diventa gregario) e Gòmez. Mandiamo all'attacco Cresci, ma il 61 in pianura non ci aiuta e i compagni d'avventura lo distanziano nel tratto antecedente l'ultima salita. Il gruppo si sveglia troppo tardi e non riesce a riprendere Reijnen (Cannondale) che va a vincere. Noi chiudiamo con un ottimo 4° posto di Aimo Masu. Gòmez è 15°.

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Ci arrivano poi 2 notizie interessanti. La Reiffaisen sostituirà la Tyrol Cycling Team, ma soprattutto la SAECO sostituirà la Lampre-Merida al termine della stagione. Mi fa piacere che un marchio storico torni proprio a sostenere la sua ex-squadra. Ora siccome la maglia "cafecco" mi fa letteralmente cagare, le opzioni sono due: 

- adattare la maglia Saeco 2004 o prende una maglia Saeco fantasy già esistente;

- fare una nuova maglia Saeco (e qui chiedo il vostro aiuto, se avete voglia di farla sarò ben lieto di metterla nella story).

 

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TOUR D'AZERBAIJAN

Andiamo dai nostri cugini terroristi Azerbajani per trovare il colpo di pedale migliore per affrontare Tour de Fjord e Vuelta a Castilla y Leon (obiettivi dello sponsor). Portiamo anche Masu per un eventuale posto in top10 nella generale. Nella prima frazione il fuggitivo Hoekstra ci frega tutti e riesce a non farsi riprendere. Noi siamo 4° con Jarvis a 1'19". Da segnalare il forte vento che ha spaccato il gruppo (anche se più drappelli li ha messi con il nostro stesso tempo).

 

Nella seconda tappa mandiamo Cresci in fuga. Ci crediamo fino in fondo, ma a 9Km dal traguardo, sull'ultima salita, Nordhaug ci riprende e ci stacca. Cresci chiude 5°. Jarvis poco dietro (11°). Masu si salva in calcio d'angolo, chiudendo ultimo del gruppo dei migliori (ha beccato -5 di forma giornaliera). 

 

Nella terza tappa si arriva in salita. La stoccata vincente viene data da Arredondo, che nel tratto finale stacca tutti di ruota. Noi siamo 9° con Jarvis a 1' e 17° con Masu a 1'41". Zottoli è invece 19° a 2'14". E ora il tappone di montagna...

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Partiamo con l'intento di fare risultato. Riusciamo ad infilare Zottoli in fuga, ma con noi c'è gente troppo forte. Tiriamo per non farli arrabbiare, ma dovremmo stare a ruota per la logica della corsa. Dietro teniamo Jarvis e Masu coperti, ma sulla prima vera salita il sudafricano (che becca il -5 di giornata) si sfila e perde contatto (con pesanti smadonnamenti dall'ammiraglia).

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Per lui un calvario che culminerà con un ritardo di 20'. Davanti la fuga viene ripresa all'imbocco dell'ultima salita. Il nostro Zottoli è discretamente fresco e riesce a tenere le ruote del gruppetto della maglia gialla Arredondo. Purtroppo scappano Pardilla, Malacarne e Rubiano, i quali si vanno a contendere la vittoria di tappa. A spuntarla è il corridore della MTN. Malacarne invece si prende la maglia di leader. Noi siamo 6° con Zottoli e 21° con Masu, posizioni che ci mettono rispettivamente in 10° e 14° posizione della generale.

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Nell'ultima tappa chiudiamo 5° con Jarvis e 7° con Giacalone in volata (presa da dietrissimo a causa di un treno che ha rallentato e che non avevo chiesto di seguire). A questo proposito la Cyanide dovrebbe leggermente fixare.

Ci consoliamo con il 10° posto finale di Zottoli e il 14° di Masu (più circa 2000€ di bonus gara). Per la triglia di Pizzo Calabro un mesetto di riposo e poi nuovo picco al Giro della valle d'Aosta.

 

Nel frattempo il Team Tinkof-Saxo, per non farsi mancare niente, schiera al Giro d'Italia (quello 2012) Majka, Keldermann e Talansky...fra gli avversari più temibili Betancur (Ag2r), Porte e Pozzovivo (SKY) e Aru (Astana). 

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Paruta riceve a casa la visita degli ispettori dell'USL. Un anonimo di nome Cornu ha spifferato che Zhupa teneva i liquori di contrabbando nella vasca da bagno della nonna del povero ragazzo piemontese. All'interno dell'abitazione trovano anche 2 cd masterizzati pirata e una confezione scaduta di pavesini. Paruta passa una notte in carcere: una macchia che rimarrà scolpita nell'animo del ragazzo e una cicatrice sulla guancia destra, ricordo di un sicario della malavita albanese trovato in cella che ha perso fior fior di quattrini nel sequestro degli alcolici. Zhupa invece è in Spagna alla Vuelta Castilla y Leon e non sa ancora nulla sull'accaduto. Un sicario però è già sul primo aereo per Madrid. Zhupa rischia il contratto, Cornu invece rischia la vita.

Modificato da Cancellara91
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Dopo questo osceno teatrino, possiamo andare avanti...

 

VUELTA A CASTILLA Y LEON
Lo sponsor chiede una vittoria di tappa alla tre giorni spagnola. Il percorso prevede due tappe per velocisti e una mossa. Portiamo Sommese, Giacalone, Jarvis e Werda, ma sarà dura fare il risultato prefissato. Nella prima tappa non riusciamo ad entrare in fuga. Batteziamo nel finale la ruota di Theo Bos, ma i sali scendi degli ultimi 20Km lo hanno debilitato. Ci facciamo fregare e perdiamo l'attimo giusto nell'uscire di ruota. Va a vincere Howard (Astana). Noi siamo 4° e 5° con Sommese e Werda.
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Nella seconda frazione siamo solo 9° con Sommese (ci consoliamo un po' con il fatto che Jarvis è progredito portandosi a 75PI, 70MO, 70COL). E nell'ultima ci giochiamo il tutto per tutto...
 
Partiamo. Dobbiamo fare assolutamente il risultato massimo. Per fare ciò dobbiamo sacrificare uno fra Werda e Jarvis. Scegliamo il tedesco che riesce ad entrare nella fuga della mattina. Con lui altri 5 uomini. I più pericolosi sono Oliver (Giant), Vansummeren (OPQS) e Chavanel (IAM). Tiriamo forte fin da subito. Il gruppo piano piano ci rosicchia fino ad arrivare a circa 60". Werda becca il +5. Ci proviamo. Da solo il tedesco prova ad involarsi verso il traguardo, con gli Astana di Howard che tirano per riacciuffarlo.
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Werda è convinto, ma nel gruppo subentrano i Movistar. Il vantaggio cala fino a 45", momento in cui il tedesco imbocca la penultima salita. Da dietro si scatena la bagarre, con Minguez (Caja Rural) che accende la miccia. Evadono dal gruppo anche Barbero in maglia verde, Gasparotto, Clarke e Meersman. Noi infiliamo sia Sommese che Jarvis (quest'ultimo con il +5 di giornata). In cima il vantaggio è risicato, ma se i big si dovessero controllare potremmo arrivare. Ce la faremo?
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Purtroppo non si controllano. Vari allunghi dimezzano il vantaggio di Werda, che lo porta ad essere ripreso proprio all'imbocco dell'ultima salita, quella che porta verso il traguardo. Mancava un solo chilometro per quest'azione temeraria. Abbiamo comuncue Jarvis che potrebbe dire la sua, ma per la vittoria è dura. Decidiamo di seguire Gasparotto, che ci sembra il più fresco del lotto. Nel frattempo Sommese non è riuscito a tenere il ritmo del primo gruppetto e si ritrova ad inseguire con la maglia gialla Howard.

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L'ultimo chilometro vede la lotta per la vittoria. Meersman parte lungo e Gasparotto lo segue. Noi perdiamo una decina di metri che purtroppo ci sono fatali. Vince Gasparotto, segno che avevamo battezzato la ruota giusta. Jarvis chiude 3°. Un bravissimo Werda è 6°, mentre Sommese chiude a 1'35" in 14° posizione.

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In classifica generale chiudiamo 4° con Jarvis e 5° con Werda. Sommese scende fino alla 12° posizione. Nonostante la tappa ci ha visto protagonisti, non riusciamo ad accontentare lo sponsor (ci portiamo però a casa 4600€).

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Ora che mi ci fai pensare, Cunego s'é ritirato e l'anno dopo la Saeco si é rifatta viva...coincidenze?

''Io non credo'' cit. Adam Kadmon

Modificato da Lui98
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TOUR DU FJORD

Al Tour du Fjord portiamo più o meno la stessa formazione della Vuelta a Castilla y Leon. Anche qui l'obiettivo è una vittoria di tappa. Nella prima frazione, piazziamo 4 uomini nei 10. Purtroppo siamo 3°, 4°, 6° e 7° rispettivamente con Sommese, Werda, Jarvis e Giacalone. Tappa condizionata dal forte vento.

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Nella seconda tappa siamo solo 9° con Sommese. Nella terza tappa becchiamo la fuga giusta. Riusciamo a far entrare Feng, anche se volevamo mandare Jarvis. Ormai siamo dentro con lui. Riusciamo a tenere il gruppo abbastanza a bada, ma a pochi chilometri dal traguardo, quando davanti a tutti siamo rimasti noi con Feng e Goesinnen, l'olandese ci scatta in faccia prendendoci di sopresa. Riesce a guadagnare 20" e li porta fino al traguardo. Il nostro cinese chiude poco dopo.

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Fra i big la lotta si conclude più o meno pari, con il solo Mersmann che riesce a guadagnare qualcosa. Ma grazie a questa azione la leadership della corsa passa sulle spalle di Goesinnen, e Feng è attualmente 2°, Jarvis 6° e Werda 8°.

 

Nella quarta frazione arriva la fuga (a vincere  è Weiss della Tyrol). Noi proviamo a sorprendere i velocisti lanciando Jarvis all'attacco a 5Km dalla conclusione. Purtroppo ci riprendono, ma ci passa il solo Mersmann. Chiudiamo 4° con lui e 10° con Sommese. Nell'ultima frazione proviamo noi a fare il treno, ma non siamo capaci nemmeno di seguire il nostro compagno. Alla fine siamo solo 8° con Sommese e nel giro di 10 giorni anche il secondo obiettivo se ne va incompiuto.

 

Ci consoliamo con il 2° posto finale di Feng, il 7° di Jarvis e il 9° di Werda. Nonostante tutto abbiamo guadagnato circa 8000€.

 

NOTIZIE DAL MONDO: Il Giro d'Italia finisce nelle mani di Andrew Talansky (Tinkoff-Saxo). Alle spalle dell'americano la coppia SKY Pozzovivo-Porte.

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IL MESE DI FANTOZZI...

Arriviamo a Giugno, il nostro mese alla Fantozzi...le ragazze cominciano a spogliarsi, gli Zhupa cadono in amore, e noi non riusciamo a fare nulla di buono...

 

GP DU CANTONE D'ARGOVIE

Dopo 2 settimane di riposo torniamo alle corse. Una corsa però molto sfortunata. Lo sponsor ci chiede una top10. Riusciamo a mandare in fuga Pengda Jiao, ma il buon cinese è così bravo da cadere due volte in 30Km e farsi così riprendere ormai esausto dal gruppo. Riusciamo a tenere i migliori con i soli Jarvis e sorprendentemente Abraha (+5 di giornata). La beffa finale però è grande. Chiudiamo infatti 11° e per un pelo lo sponsor non è soddisfatto.

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NOTIZIE DAL MONDO: 

- La Inbrew sostituirà la Lotto-Belisol dal prossimo anno. Contratto di sponsorizzazione fino al 2018.

- La DOLCE & GABBANA prenderà invece il posto dell'Area Zero.

- La Plakosmith rileverà invece la licenza della Omega Pharma-Quick Step.

 

E ora cominciamo anche noi a contrattare i ciclisti per i rinnovi e per gli acquisti....ce la faremo a prendere qualcuno di importante (almeno nello stoccaggio dei rifiuti tossici)? 

Modificato da Cancellara91
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