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Per la cronaca ho scoperto che il Mondiale sará disputato a Daitama in Colombia. La crono é una cronoscalata con i primi 15km di pianura e nel mezzo la salita (con relativa discesa) del circuito iridato.

La corsa in linea é dura ma non proprio per scalatori puri. Ho paura che Kwiatkowsky & co mi freghino ancora...

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GP PANTANI - GIRO DI ROMAGNA

La classica corsa classificata di collina ma che arriva in volata. Sappiamo di poter far bene sia con Jarvis, sia con Giacalone. Mandiamo in fuga Abraha Habtemariam assieme ad un britannico della Rapha. Il gruppo sotto la spinta di Lotto e Sky ricuce quando al traguardo mancano poco più di 20Km. Noi ci mettiamo in testa onde evitare che gli allunghi di Caruso e Gallopin ci sfuggano. Giacalone (+3 di giornata) si mette dietro a Jarvis (+4 di giornata). Seguono anche Paruta e Ceragioli. A 4Km dalla conclusione Hansen della Tinkoff è davanti a tutti con una ventina di secondi di vantaggio, ma noi siamo lanciati con la locomotiva di Johannesburg.

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E allo sprint non ce n'è per nessuno (nonostante una macchina che tira gli avversari). Jarvis lancia Giacalone, che non viene più ripreso. Dopo un anno dall'entrata nei professionisti, il molisano centra la prima vittoria. Il nostro suafricano chiude addirittura 2°, mentre Ceragioli è 6°. Paruta perde tanto negli ultimi metri e finisce la sua corsa in 11° posizione (freschezza scarsa ad inizio tappa). Preso dunque l'ultimo obiettivo dello sponsor. Bilancio 7 presi e 8 no...ci sarà da divertirsi nella riunione con i vertici della squadra.

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Queste ultime gare ci proiettano in 3° posizione nella classifica Continental e in 20° nel CQ Ranking...davanti a noi la NetApp, la IAM e la Lampre (con Orica Green Edge ormai sicura di tornare in WT e la Caja Rural 29° sicura di retrocedere)...ci separano 400pt dalla 2° continental...speriamo di non raggiungerla e superarla, altrimenti sono guai.

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GP INDUSTRIE E COMMERCIO DI PRATO

Anche in questa corsa puntiamo sul duo Jarvis-Giacalone. Non andiamo in fuga e lasciamo sfogare i diretti rivali che si scannano con attacchini sulle salite. Il traguardo è lontano e gli IAM assieme ai NetApp chiudono su tutti i tentativi. Arrivati a 3Km dal traguardo è Jarvis a pilotare ancora una volta Giacalone come accaduta il giorno precedente. Il molisano è però più stanco e il Sudafricano prova da solo ad anticipare il gruppo. Ci sta per riuscire, alza le braccia al cielo, ma da dietro come un fulmine arriva il compagno di squadra Werda, che lo frega a pochi metri dal traguardo. Jarvis lo guarda stupito, lo fulmina con gli occhi. Per il sudafricano poteva essere la prima vittoria in carriera. Il campione tedesco è invece alla sua 5° stagionale, ma è al primo ricovero al pronto soccorso per ematomi, microfratture e contusioni in varie parti del corpo. Jarvis sa come vendicarsi. Noi lasciamo fare. Giacalone chiude 10° e Diatel 13°. E' il secondo giorno consecutivo che facciamo doppietta. Ci sembra di essere quasi forti...

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E ora tutti in Colombia per la coc...ehm, il Campionato del Mondo di Duitama!

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Se stai alludendo al doping ti dico che noi siamo puliti...mica come quel Foresi di un'altra story che l'hanno visto tirare in bici con una fune fra i denti su per una salita al 9% un tir carico di marmo che era rimasto senza benzina...

:24:  :24:  :24:  :24:  :24: ...comunque dovresti cambiare il titolo...sembrate forti

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PROVA A CRONOMETRO

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Nella prova a cronometro torniamo a vincere una medaglia (anzi 2) dopo tantissimo tempo. Gestiamo al meglio le forze e sull'ultima lunga salita (gli ultimi 3Km sono micidiali al 10%) diamo minuti a tutti i rivali. Chiudiamo con Damiano Caruso che va a vestire la maglia iridata, seguito da "nonno" Basso. 3° a 38" il favorito della vigilia Chris Froome che si lascia prendere dalla figa (o dalla foga non ricordo) e partendo troppo forte non ha più energie nella rampa finale. 4° Cataldo e 5° Rosa. Menzione speciale per Jarvis 24° a soli 7'.

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CONSIGLIO (PER VINCERE): La cronometro di Duitama è buggutissima. I corridori comandati dall'IA partono a mille e si spengono negli ultimi 10Km di salita (dove invece si dovrebbe avere forze per dare tutto). Se volete vincere (quasi sicuramente) mettete i vostri uomini a 72-75 di sforzo nella prima parte (non preoccupatevi se gli altri concorrenti vi superano). Appena imboccate la prima salita alzatelo a 75-77 per poi aumentarlo ancora nella successiva discesa (da 85 a 87). Riabbassate ad 80 nel falsopiano che porta all'intertempo e da lì gestitevi fra 80 e 85 per la salita finale. Naturalmente il vostro uomo deve essere più scalatore rispetto a cronoman, altrimenti si pianta.

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TOUR DU LANGUEDOCE-ROUSSILLON

Nel mezzo alle prova del Campionato del Mondo andiamo al Tour du Languedoce Roussilon. Lasciamo a casa Jarvis perché convocabile alla prova in linea con il Sud Africa. Portiamo Paruta e Ceragioli per cercare un piazzamento e perché no una vittoria di tappa. Nella prima frazione proviamo insistentemente ad andare in fuga ma non ci riusciamo. Peccato perché arriva. Noi siamo 6° con Giacalone e 11° con Paruta a 52".

 

Nella seconda frazione riusciamo con Paruta a rimanere per un pelo attaccati al gruppetto dei migliori sull'ultima salita. Ci andiamo a giocare una possibile vittoria ma chiudiamo solo 6°. Vince Barguil che si aggiudica anche la corsa.

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E ora la prova in linea del WC (non il bagno)...

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E ora la prova in linea del WC (non il bagno)...

Girano voci che Pozzato stia preparando qualche prova costume o concorso miss maglietta bagnata al posto delle classiche premiazioni per le prove femminili, hai usato "Pippo" a tuo vantaggio per battere Froome?  :mrgreen:

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CAMPIONATO DEL MONDO: PROVA IN LINEA

Ci siamo. Portiamo alla conquista della Colombia una formazione d'attacco con Moser (forma 2 73 MO 82 COL) e Ulissi (forma 3 78 MO e 80 COL) capitani. A seguire Gasparotto, Brambilla, Cataldo, Capecchi, Felline, Caruso e Nibali (forma 5 e dunque solo di presenza). Ci fa piacere leggere fra i partenti il nostro Jarvis. Chi sa se andrà in fuga? I bookmakers mettono il bollino a tre stelle a Gilbert (Belgio), il campione uscente Kwiatkowsky (Polonia) e al nostro Moreno Moser. Pronti via subito attacchi. Mettiamo Capecchi, Cataldo e Felline a seguire gli allunghi. Alla fine è il campione italiano della Trek a riuscire nell'intento. Con lui il francese Senechal (77 PI, 81 PAV) e il danese Valgreen. Vantaggio massimo 9'. Nel gruppo sono i polacchi di Kwiatkowsky a fare il ritmo nella prima parte di gara, coadiuvati di tanto in tanto dai belgi.

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La corsa va avanti senza particolari colpi di scena. Un balzo però ce l'ho quando vedo Ulissi che temporaneamente becca il -5 di giornata. Non sarà una buona gara per lui e allora i piani tattici si spostano tutti su Moser e Gasparotto. Il Portogallo è la prima squadra a voler dare una sterzata alla corsa. Poco dopo anche gli olandesi e i belgi si mettono davanti a far ritmo, ma all'imbocco della salita del 9° giro sono quest'ultimi ad alzare ulteriormente l'andatura. Noi rimaniamo nelle prime posizioni del gruppo.

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Questa accelerazione fa sì che i fuggitivi perdano tanti secondi preziosi. E in più quando al traguardo mancano 55Km è il campione uscente Kwiatkowsky ad attaccare seguito da Gilbert! Siamo lontani dal traguardo ma non possiamo stare a guardare.

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Ci mettiamo in testa a tirare con Cataldo e Nibali, che per la scarsa forma non può competere con i migliori. Tutti i tentativi vengono riassorbiti e si ritorna ad una fase di stallo, dove è ancora il Belgio a prendere le redini della corsa. Al successivo giro siamo però noi ad attaccare fin da subito con Diego Ulissi.

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Continua...

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