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BWiggins92

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  1. Sono d'accordo sul fatto che i treni in montagna hanno poco senso se fatti con più di 5 corridori. Certo occorrerebbe fare una prova avendo la Sky: magari avendo in fila Kennaugh-Kwiatkowski-Rosa-Nieve-Landa-Henao-Thomas-Poels-Froome ne puoi mettere anche 8
  2. Ho riscontrato lo stesso problema proprio con Dumoulin. E le skill scendono in maniera molto strana MO da 81 a 75 e invece CRO sale. Penso sia un bug
  3. Come si starà notando il tempo per giocare e postare è poco. Attendete solo un paio di settimane e ci sono @MattHorse: sì le gioco... Ma di patch da scaricare non me ne dà il client quando lo apro :S
  4. Una soddisfazione immensa, davvero! In arrivo Giro della Toscana e LBL U23!
  5. Giro dell’Appennino (1.1) Effettivo Acqua&Sapone: G. Pagliaccetti, S. Consonni, E. Affini, G. Moscon, F. Ganna, P. Brugger, V. Karpenko Fine di aprile molto intensa, e che propone il quarto obiettivo stagionale del nostro sponsor. Esso coincide con una importante semiclassica del calendario italiano: il Giro dell’Appennino, dove Acqua&Sapone ci chiede di centrare come obiettivo minimo una top 10. Resoconto Come da programmi, inseriamo un uomo in fuga per poter stare tranquilli in mezzo al gruppo. In questo senso, oggi è la giornata di Consonni, che con Gatis Smukulis (Team Katusha) e Matteo Rotondi (GM Cycling Team) si sobbarca una fuga di oltre 150 km, venendo ripreso a poco più di 20 dal traguardo. Il gruppo infatti tiene andature assolutamente blande, soprattutto sul Passo della Bocchetta, e si presenta forte ancora di una settantina di unità sotto il cartello indicante 10 km al traguardo. E qui siamo noi dell’Acqua&Sapone ad entrare in azione e con un treno perfetto riusciamo a lanciare alla perfezione Gino Pagliaccetti, che può così alzare le braccia per la sesta volta in stagione! Ma il nostro è un vero e proprio en plein, perché oltre a vincere la corsa andiamo ad occupare anche i restanti due gradini del podio con Moscon e Karpenko, a coronamento della più bella giornata della stagione, almeno sin qui! Ordine d’arrivo Giro dell’Appennino 2015 1° Gino Pagliaccetti (Ita) Acqua&Sapone in 4h36’13’’ 2° Gianni Moscon (Ita) Acqua&Sapone s.t. 3° Vyacheslav Karpenko (Kaz) Acqua&Sapone s.t. 4° Michael Albasini (Sui) Orica-GreenEDGE s.t. 5° Daryl Impey (Rsa) Orica-GreenEDGE s.t. 6° Sergeiy Chernetckii (Rus) Team Katusha s.t. 7° Mauro Finetto (Ita) Southeast s.t. 8° Elia Favilli (Ita) Southeast s.t. 9° Francesco Manuel Bongiorno (Ita) Bardiani-CSF s.t. 10° Andrea Manfredi (Ita) Bardiani-CSF s.t. Fotobook Foto non disponibili
  6. GP Liberazione (1.U23) Effettivo Acqua&Sapone: G. Pagliaccetti, S. Consonni, E. Affini, G. Moscon, F. Ganna, R. Gramaccini, D. Martinelli Resoconto Il consueto appuntamento del 25 aprile per la stagione ciclistica italiana è il GP Liberazione, che in un circuito per le strade del centro di Roma, con l’arrivo posto nei pressi delle Terme di Caracalla. Circuito pianeggiante che si adatta perfettamente alle caratteristiche del nostro Gino Pagliaccetti, che ben aiutato dalla squadra mette a referto il quinto successo della propria stagione. Sul podio salgono anche il promettente Owain Doull (Team Wiggins) e l’altro talentuoso italiano Davide Ballerini (Unieuro Willier) – Trevigiani). Ordine d’arrivo GP Liberazione 2015 1° Gino Pagliaccetti (Ita) Acqua&Sapone in 2h38’35’’ 2° Owain Doull (Gbr) Team Wiggins s.t. 3° Davide Ballerini (Ita) Team Unieuro Willier – Trevigiani s.t.
  7. Big White seguo sempre i successi di Bruno, Sanguinetti & Co. Mi sono trasferito in Russia ma comunque seguo sempre tutto Ma come cavolo fai a fargli fare tre giri e farlo essere al top? A me nella prima stagione mi muoiono dopo due corse 1.U23 ahahahaha. Poi avete dei valori di MO esagerati, a me dopo 5 mesi sono fermi a 70
  8. Giro del Trentino (2.HC) Effettivo Acqua & Sapone: A. Troiani, R. Hawke, G. Pagliaccetti, D. Zagar, S. Zanabria, F. Ganna, D. Martinelli Dopo una prima metà di aprile alquanto positiva arriviamo al Giro del Trentino, di gran lunga la corsa più importante alla quale prenderemo parte in questa prima metà di stagione. L’obiettivo dello sponsor è chiaro: fare nostra la maglia di leader della classifica dei GPM. E considerando il tipo di corsa non sarà impresa per niente facile. 1ª tappa – Nella cronosquadre inaugurale facciamo immediatamente il miracolo: con una prestazione sontuosa ci prendiamo la vittoria di tappa e la prima maglia di leader, distanziando due squadroni del calibro dell’Astana e dell’AG2R La Mondiale, rispettivamente per 9’’ e 18’’. Filippo Ganna indossa la prima maglia rosa. 2ª tappa – Al secondo giorno di corsa, però, riscendiamo immediatamente coi piedi sulla terra. Riusciamo nel nostro intento di centrare la fuga del mattino grazie a Karpenko, che fa suoi anche tutti e due i GPM. Purtroppo per noi, però, né Troiani né Hawke riescono a restare con i migliori e anzi ne finiscono ben lontani. Addio sogni di far classifica, da ora l’obiettivo è la maglia dei GPM. Tra i big ad alzare le braccia al cielo è Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale), che in una volata ristretta si mette dietro tra gli altri Fabio Aru (Astana Pro Team) e il sorprendente Maxime Bouet (Etixx – Quickstep). Al sardo la maglia di leader. 3ª tappa - Terza tappa che, tra le tre di alta montagna previste è forse la più "soft" con sì la dura scalata del passo del Durone ma con un finale che vede invece arrivo previsto in cima al meno esigente Monte Roncone. Ancora una volta centriamo la fuga con Karpenko ma, purtroppo, accumuliamo la miseria di 2 punti per la classifica GPM. Dopo tre frazioni arriva finalmente la vittoria in casa Astana con Mikel Landa Meana che brucia sulla linea d’arrivo un ritrovato Damiano Cunego (Nippo – Vini Fantini). Terzo a 10’’ è invece Pozzovivo che rosicchia 13’’ al Cavaliere dei Quattro Mori e si veste di rosa. I nostri sono lontanissimi. 4ª tappa – Show Astana nel quarto giorno di corsa, con l’arrivo sul celebre Monte Bondone. I kazaki la fanno da padrone, grazie soprattutto a Fabio Aru che si candida seriamente a ruolo di primo favorito per l’imminente Giro d’Italia. Imbarazzante il dominio del sardo, che partendo a quasi 10 km dalla linea d’arrivo riesce nell’impresa di rifilare 3’28’’ al primo degli inseguitori, il suo stesso compagno Mikel Landa, e 4’55’’ all’inossidabile Franco Pellizzotti (Androni Giocattoli – Venezuela). Naufraga Domenico Pozzovivo, con il minuto scalatore lucano che si vede infliggere un distacco di ben 5’20’’. Trionfo totale per Aru che, oltre a quella rosa di leader della classifica generale, fa sue anche le maglie di miglior scalatore, a punti e di miglior giovane. Venendo ai nostri, il migliore in classifica generale alla fine è Karpenko, che termina 40° a oltre 40’ da Aru. Classifica generale finale Giro del Trentino 1° Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team in 14h11’06’’ 2° Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale a 5’17’’ 3° Franco Pellizzotti (Ita) Androni Giocattoli - Venezuela a 5’50’’ 4° Mikel Landa Meana (Esp) Astana Pro Team a 6’44’’ 5° Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini a 7’53’’ 6° Gianluca Brambilla (Ita) Etixx - Quickstep a 9’49’’ 7° Thomas Degand (Bel) IAM Cycling a 10’27’’ 8° Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre – Merida a 11’23’’ 9° Maxime Bouet (Fra) Etixx - Quickstep a 13’12’’ 10° Luca Chirico (Ita) Bardiani - CSF a 13’44’’ Resoconto delle tappe: 1ª tappa – Arco – Riva del Garda 13.4 km (TTT) – Acqua&Sapone (Ita) 2ª tappa – Limone sul Garda – San Giacomo di Brentonico 156.8 km – Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 3ª tappa – Mori – Roncone 169.5 km – Mikel Landa Meana (Esp) Astana Pro Team 4ª tappa – Val Daone – Monte Bondone 177.3 km – Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team Fotobook Filippo Ganna indossa la prima maglia rosa al Giro del Trentino 2015.
  9. Circuit des Ardennes International (2.2) Effettivo Acqua & Sapone: A. Troiani, P. Brugger, R. Hawke, G. Pagliaccetti, D. Zagar, S. Zanabria, R. Gramaccini, N. Sovegni Resoconto Corriamo questa corsa a tappe francese in preparazione all’imminente e ben più importante Giro del Trentino. Cogliamo una serie di piazzamenti di rilievo con Pagliaccetti che chiude in crescendo e colleziona in serie un nono posto nella prima tappa, un quarto nella seconda e un terzo nella quarta ed ultima frazione. Inoltre, grazie alla terza piazza da noi conquistata nella cronosquadre del terzo giorno, riusciamo a piazzare ben due uomini nella top 10 finale, con lo stesso Pagliaccetti che termina quarto e Troiani che è nono.
  10. Giro Belvedere di Villa di Cordignano (1.U23) Effettivo Acqua & Sapone: E. Affini, P. Brugger, R. Gramaccini, G. Pagliaccetti, F. Ganna, D. Martinelli, G. Moscon, N. Sovegni Resoconto Ancora una gara senza storia in cui emerge tutta la nostra superiorità in questa categoria. Andiamo a prenderci anche il Giro di Villa di Cordignano con un attacco da finisseur di Martinelli che, favorito dalla collaborazione dei suoi compagni di squadra, si toglie la prima meritatissima soddisfazione personale. Sale sul podio anche Pagliaccetti, terzo, preceduto al secondo posto dal talentuoso colombiano Fernando Gaviria (Coldeportes Claro). Ottimo sesto anche Affini, che conferma l’ottimo momento di forma. Ordine d’arrivo Giro Belvedere di Villa di Cordignano 1° Davide Martinelli (Ita) Acqua&Sapone in 3h43’10’’ 2° Fernando Gaviria (Col) Coldeportes Claro a 24’’ 3° Gino Pagliaccetti (Ita) Acqua&Sapone s.t. … 6° Edoardo Affini (Ita) Acqua&Sapone s.t. Fotobook L’attacco di Martinelli in discesa. Sarà quello buono. Prima vittoria stagionale per Davide Martinelli al Giro Belvedere Villa di Cordignano 2015.
  11. Trofeo PIVA (1.U23) Effettivo Acqua & Sapone: E. Affini, P. Brugger, R. Gramaccini, S. Consonni, F. Ganna, D. Martinelli, G. Moscon, N. Sovegni Resoconto Portiamo a casa una bella vittoria dopo aver fatto lavorare a fondo la squadra per tutto il giorno. Tra i nostri l’attacco buono lo sferra Affini che sull’ultima salita si scrolla tutti di dosso meno l’austriaco Felix Grosschartner (Team Felbermayr Simplon Wels) salvo poi batterlo in una volata a due senza storie. A coronamento di una grande prestazione per noi arriva anche la quinta piazza colta da Consonni. Ordine d’arrivo Trofeo PIVA 1° Edoardo Affini (Ita) Acqua&Sapone in 4h16’00’’ 2° Felix Grosschartner (Aut) Team Felbermayr Simplon Wels s.t. 3° Daniel Biedermann (Col) Team Felbermayr Simplon Wels a 23’’ … 5° Simone Consonni (Ita) Acqua&Sapone a 4’11’’ Fotobook Edoardo Affini vince uno sprint senza storia. Suo il Trofeo PIVA 2015.
  12. Ritorno dopo un po' e Pro Culo ha già vinto la tripla corona. Bravo Saluti dalla Russia, Cance
  13. Settimana Internazionale Coppi&Bartali (2.1) Effettivo Acqua&Sapone: R. Hawke, A. Troiani, V. Karpenko, G. Moscon, P. Brugger, F. Ganna, D. Martinelli, G. Pagliaccetti Comincia ad entrare davvero nel vivo la stagione di ciclismo italiana, che propone a fine marzo il consueto appuntamento con la Settimana Internazionale Coppi&Bartali. Una corsa in costante ascesa negli ultimi anni e che quest’anno vedrà al via ben 6 squadre del circuito maggiore del ciclismo: Bmc Racing Team, Team Katusha, Orica-GreenEdge, IAM Cycling, Team Sky e Astana Pro Team. Per noi dell’Acqua&Sapone si tratta del secondo obiettivo stagionale, visto che lo sponsor ci chiede di portare a casa come minimo una vittoria di tappa. Nel tentativo di accontentarlo, abbiamo selezionato una squadra che potrà far bene tutti i giorni, con una particolare attenzione verso la breve ma insidiosa cronosquadre del secondo giorno. Via allora a cronoman puri come Filippo Ganna e Davide Martinelli, ma anche a uomini da corse a tappe quali Ricky Hawke e Alessio Troiani che, con un occhio alla classifica generale, potranno certamente dare una mano nella prova a squadre. Proveranno a dire la loro rispettivamente in volata e nelle frazioni miste Gino Pagliaccetti e Vyacheslav Karpenko, ambedue a proprio agio nelle prove contro il tempo. Lo stesso tipo di prove in cui non eccellono né Gianni Moscon, né Paskal Brugger, che cercheranno tuttavia di mettersi in luce nelle frazioni a loro maggiormente congeniali. Resoconto 1ª tappa - 1ª semitappa - La prima tappa in linea per velocisti è vinta da Matteo Pelucchi (IAM Cycling) su Sonny Colbrelli (Bardiani – Csf) e Davide Appollonio (Androni Giocattoli – Venezuela). Si ferma ai piedi del podio Pagliaccetti che comunque conferma la buona condizione mostrata nelle ultime uscite. 1ª tappa - 2ª semitappa - Avevamo puntato alla cronosquadre del secondo giorno per centrare la vittoria che accontentasse lo sponsor, alla fine andiamo vicinissimi al bottino grosso, fermandoci a solamente 2’’ dalla Bmc. A sorpresa con noi sul podio sale anche la brasiliana Funvic. Michael Schar (Bmc Racing Team) nuova maglia gialla. 2ª tappa - Nell’arrivo a Sogliano al Rubicone non c’è storia e nessuno riesce a stare dietro ad uno scatenato Joaquim “Purito” Rodriguez (Team Katusha) che si impone in solitaria dopo uno dei suoi scatti. Il gruppo a 1’03’’. Ancora piazzamenti per noi con Pagliaccetti ottavo e Karpenko nono, con il kazako bravo a lavorare a fondo per il compagno nella preparazione della volata. 3ª tappa -La beffa maggiore arriva nella quarta tappa, quella con arrivo in salita. Azzecchiamo la fuga buona con Hawke, uscito di classifica il giorno precedente, ma sbagliamo i tempi per la nostra progressione in salita e alla fine cogliamo solo un terzo posto alle spalle di un sorprendente Lorenzo Rota (Unieuro Willier – Trevigiani) e di Andrea Cacciotti (GM Cycling Team). Primo tra gli uomini di classifica è ancora una volta Joaquim Rodriguez (Team Katusha). Troppo evidente la superiorità del catalano in salita che centra in questo modo la doppietta tappa e maglia. 4ª Nella cronometro individuale di 14 km diamo tutto per centrare un buon piazzamento: alla fine sul traguardo il migliore dei nostri è Troiani che per un soffio non entra nella top 10 di giornata con il suo undicesimo posto a 40’’ dal vincitore Rohan Dennis (Bmc). L’australiano con questo successo sfila anche la maglia a Joaquim Rodriguez (Team Katusha). Sul podio parziale salgono anche l’austriaco Matthias Brandle (IAM Cycling) e il giovane svizzero Stefan Kung (Bmc Racing Team). 5ª Anche nell’ultima tappa ci distinguiamo, portando a casa l’ennesimo piazzamento di prestigio. Questa volta il protagonista tra i nostri è Brugger che, partito in fuga dalla mattina insieme a Ganna, riesce a tenere le ruote dei migliori una volta che il gruppo rientra, chiudendo alla fine secondo in rimonta a circa 20’’ da uno scatenato Joaquim “Purito” Rodriguez (Team Katusha) che si prende la seconda vittoria di tappa e la classifica generale della corsa a tappe emiliana. Classifica generale finale Settimana Internazionale Coppi & Bartali 1° Joaquim Rodriguez (Esp) Team Katusha in 14h11’06’’ 2° Rohan Dennis (Aus) Bmc Racing Team a 3’24’’ 3° Darwin Atapuma (Col) Bmc Racing Team a 3’31’’ 4° Franco Pellizzotti (Ita) Androni Giocattoli - Venezuela a 3’31’’ 5° Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team a 4’11’’ 6° Alex Correia Diniz (Bra) Funvic – Sao Jose Dos Campos a 4’30’’ 7° Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani - CSF a 5’07’’ 8° Serghei Tvetcov (Rom) Androni Giocattoli - Venezuela a 5’52’’ 9° Miguel Angel Rubiano (Col) Colombia a 5’59’’ 10° Tiziano Dall’Antonia (Ita) Androni Giocattoli - Venezuela a 6’04’’ … 21° Ricky Hawke (Aus) Acqua & Sapone a 12’06’’ Resoconto delle tappe: 1ª tappa - 1ª semitappa – Gatteo-Gatteo 100.3 km – Matteo Pelucchi (Ita) IAM Cycling 1ª tappa – 2ª semitappa - Sant'Angelo-Gatteo Mare 11.3 km (TTT) – Bmc Racing Team (Usa) 2ª tappa – Gatteo - Sogliano al Rubicone 153.4 km – Joaquim Rodriguez (Esp) Team Katusha 3ª tappa – Zola Predosa - Piane di Mocogno 149.8 km – Lorenzo Rota (Ita) Unieuro Willier – Trevigiani 4ª tappa – Crevalcore - Crevalcore 14.5 km (ITT) – Rohan Dennis (Aus) Bmc Racing Team 5ª tappa – Monticelli Terme - Fiorano Modenese 133.3 km – Joaquim Rodriguez (Esp) Team Katusha
  14. Tour de Normandie (2.2) Effettivo Acqua&Sapone: J. Bosak, R. Gramaccini, O. Rossi, S. Consonni, N. Sovegni, A. Poejo Resoconto In Normandia facciamo più da comparsa che altro visto che i nostri non riescono a centrare neanche un piazzamento. C’è da dire che non è avevamo grandi aspettative per questa corsa e quindi non ci disperiamo più di tanto.
  15. Buongiorno! Beh voglia di continuare ce n'è sempre stata, di tempo un po' meno. Da oggi cercherò nei microritagli di tempo di andare un po' avanti. Eravamo rimasti al terzo posto del colombiano Sanabria al G.P of Sochi, si continua con la Settimana Coppi & Bartali, secondo obiettivo dello sponsor (premetto già da ora che i resoconti saranno più scarni, quindi non tappa per tappa ma globali, a meno di gare davvero molto importanti alle quali verrà dedicato un più ampio spazio). Grazie in anticipo a quelli che ci saranno ancora
  16. Ora ne ho appena preso uno internazionale che tra l'altro si chiama Karpenko come il giovane kazako che ho in squadra Comunque incredibile al GP of Sochi!!!! Come racconto nel resoconto della corsa mi hanno resistito nel gruppetto dei migliori della tappa regina due con valore di COL 64 e e 67! E quello con 64 mi ha anche preceduto in GC!!!! Antidoping!!!
  17. Grand Prix of Sochi (2.2) Effettivo Acqua&Sapone: S. Zanabria, A. Poejo, S. Consonni, J. Bosak, F. Ganna, O. Rossi. D. Zagar Per l’appuntamento con la corsa a tappe che ha luogo nei pressi della città che ha ospitato gli ultimi Giochi Olimpici invernali ci affidiamo per cogliere qualche buon risultato a dei corridori che finora hanno avuto molto da lavorare per i capitani e che, invece, in quest’occasione potranno fare corsa per sé. Capitano per un buon piazzamento in classifica generale, con una cronometro che potrebbe favorirlo nettamente rispetto agli avversari, sarà il Salomon Zanabria. Il campione colombiano del tic-tac potrà avvalersi in salita del prezioso aiuto di Simone Consonni e Amaral Poejo che, a loro volta, potranno cercare di dire la loro nel caso se ne presentasse l’occasione. In ottica cronometro attenzione anche al canadese Dwayne Zagar, uno che nella prova contro le lancette dà il meglio di sé, e l’altro azzurro Filippo Ganna, che a sua volta sarà prezioso per dare una mano a Jindrich Bosak. Il ceco sarà infatti il nostro velocista di punta e potrà contare anche sull’aiuto dell’italo-belga Orazio Rossi. Resoconto 1ª tappa – Prima tappa che, sebbene presenti un chilometraggio piuttosto elevato, coincide anche con la prima frazione perfettamente adatta ai velocisti. La giornata si sviluppa con un copione inizialmente abbastanza scontato che vede quattro uomini all’attacco sin dai primi chilometri. La gara scorre via veloce, con il gruppo che sembra poter vivere una giornata piuttosto tranquilla prima di giocarsi il successo parziale allo sprint. Invece il forte vento la fa da padrone, e spacca il plotone a poco più di 25 dal traguardo, con un gruppetto di circa 30 unità, con tutti i nostri meno Rossi e Zagar presenti, che va a giocarsi la vittoria. A spuntarla nella volata ristretta è il padrone di casa Alexander Serov (RusVelo), che vede ripagata la propria scelta di anticipare, resistendo al rientro del tunisino Rafa Chtioui (Skydive Dubai) e del forte polacco Pawel Bernas (ActiveJet Team). Sprintiamo anche noi e con Bosak cogliamo un discreto settimo posto, ma ci compiacciamo soprattutto per aver portato a casa la pelle in una giornata che condizionerà molto la classifica generale finale. 2ª tappa – Nei 24 chilometri di cronometro completamente pianeggiante Alexander Serov (RusVelo) cala il bis percorrendo il tracciato con il tempo di 33’08’’, superando così il duo ucraino della Kolls BDC Cycling formato da Sergiy Lagkuti e Mykhaylo Kononeko che a lungo avevano guidato la graduatoria provvisoria. Per quanto ci riguarda riusciamo a piazzare due uomini nella top 10 di giornata, con Zagar che finisce sesto a 47’’ e Ganna che accusa un passivo di 58’’. Troppo facile il percorso per il campione colombiano Zanabria che non va oltre la diciassettesima piazza a 1’17’’ e che dovrà attaccare in salita per dare l’assalto alla top 10 della GC. 3ª tappa – Un vero e proprio tappone il terzo del GP of Sochi, quello che si sviluppa tra Novo Rossiysk e Nebug, visti i 178 chilometri pieni zeppi di salite, con particolare menzione per il GPM di 1ª categoria da ripetersi per tre volte che caratterizza il circuito finale. Una gara che parte subito scoppiettante, con un primo tentativo di una ventina di corridori che vede protagonista il leader Alexander Serov (RusVelo), evidentemente poco fiducioso circa le proprie possibilità di resistere con tutte le salite disseminate per il percorso. Si arriva così all’interno del circuito finale e noi decidiamo subito di fare selezione con Ganna che scandisce un ritmo che provoca la prima selezione da dietro di cui fa le spese il terzo della generale Mykhaylo Kononenko (Kolss BDC Cycling). A dare la botta decisiva, però, al secondo passaggio sul circuito è Consonni che frantuma il plotone, di cui rimangono a far parte meno di trenta atleti, e manda in crisi la maglia gialla Serov. Prepariamo così il campo per il nostro vero attacco, che portiamo lungo l’ascesa finale. Consonni, prosciugando le ultime stille di energia, crea la selezione decisiva che dà il là all’accelerazione di Zanabria, ma il colombiano viene anticipato di pochissimo da Francisco Mancebo (Skydive Dubai) che parte e saluta la compagnia involandosi verso il traguardo. Alla fine non ne abbiamo abbastanza per seguire il ritmo dello scatenato spagnolo, e decidiamo di salire del nostro passo favorendo il rientro di una decina di corridori. Rimaniamo però basiti, quando ci accorgiamo che tra questi ci sono due che scalatori non sono proprio ma che riescono a tenere le nostre ruote con facilità: Andrea Ocanha (Roth – Skoda) e Luis Alberto Romero Amaran (Jamis Hagens Bergman). Rimaniamo ancora più delusi quando scopriamo che sono proprio questi due gli unici del gruppetto a precederci in classifica generale. Davanti intanto Mancebo scava un solco incolmabile per tutti, che sulla linea del traguardo sarà quantificabile in ben 2’06’’ sui più immediati inseguitori. Lo spagnolo può così festeggiare l’accoppiata tappa e maglia visto che la maggior parte degli uomini facenti parte della top 10 alla mattina sprofondano con dei distacchi abbissali. Ci accorgiamo di aver premuto forse troppo sull’acceleratore quando con Zanabria ci accorgiamo di essere già a tutta a 2 km dalla fine. Stringendo i denti riusciamo a fare nostra la nona posizione di tappa, a 2’06’’ da Mancebo nel gruppetto dei più immediati inseguitori regolato da Andrea Pasqualon (Roth – Skoda) su Jiri Polnicky ( Whirlpool – Author). Beffa delle beffe, in classifica generale provvisoria siamo quarti ad appena 2’’ dal podio e a solo 11’’ dal primo posto! 4ª tappa – Partiamo per l’ultima tappa con il dente avvelenato, pronti a vendere cara la pelle per conquistare gli abbuoni di giornata con Zanabria. Teniamo una condotta di gara degna del miglior Zdenek Zeman e, al costo dei polmoni dei nostri beniamini, riusciamo nel nostro intento rosicchiando 5’’ preziosissimi secondi che ci fanno balzare al terzo posto in GC! Per la cronaca la volata viene vinta da Roman Maikin (RusVelo) su Jimmi Raibaud (Armée de Terre) e Pawel Bernas (ActiveJet Team). Bilancio – Il terzo posto finale nella classifica generale di questa corsa russa, per come è maturato, è stato davvero una goduria incredibile per noi. Forse il risultato conquistato nella maniera più bella sin qui. E pensare che se avessimo fatto meglio solo di 6’’ nella cronometro avremmo addirittura potuto vincere. Resoconto delle tappe: 1ª tappa – Krasnodar-Anapa 190.4 km – Alexander Serov (Rus) RusVelo 2ª tappa – Anapa-Anapa 24 km (ITT) – Alexander Serov (Rus) RusVelo 3ª tappa – Novo Rossiysk-Nebug 178.3 km – Francisco Mancebo (Esp) Skydive Dubai 4ª tappa – Nebug-Nebug 203.5 km – Roman Maikin (Rus) RusVelo Classifica generale finale Grand Prix of Sochi 1° Francisco Mancebo (Esp) Skydive Dubai in 13h34’41’’ 2° Andrea Ocanha (Sui) Roth – Skoda a 3’’ 3° Salomon Zanabria (Col) Acqua&Sapone a 6’’ Fotobook L’attacco di Salomon Zanabria nella 3ª tappa. Più avanti Francisco Mancebo, vincitore della classifica generale della corsa
  18. Quello che c'era fino a 3 minuti fa regionale l'ho appena cacciato svenandomi per prendere un internazionale. Cance, Bigwhite che dite prendo tre internazionali?
  19. Grazie grazie... sono tentato di alzare ad estremo la difficoltà prossimamente! Comunque Pagliaccetti finora è rimasto ancorato ai valori di partenza nonostante abbia un rapporto da 4 stelle con l'allenatore... Di potenziale ha 5-8 ci sta che cresca tutto di botto o dovrei fare qualcosa?
  20. Burgos... Interessante come scelta! Sei un corridore da corse a tappe molto forte a cronometro parrebbe di capire?
  21. Seguo anche io! Idea molto interessante P.S. Occhio che Sastre a Basso lo ha aiutato a vincere il Giro 2006
  22. GP Nobili Rubinetterie – Città di Stresa (1.HC) Effettivo Acqua&Sapone: G. Pagliaccetti, E. Affini, G. Moscon, D. Martinelli, N. Sovegni, R. Gramaccini, V. Karpenko, P. Brugger Dopo tre mesi di gare è arrivato il momento di affrontare il nostro primo grande obiettivo della stagione, al GP Nobili. Per l’occasione il nostro sponsor richiede che portiamo a casa una top 10. Ed è anche questo il primo grande appuntamento della stagione di Gino Pagliaccetti, che con quattro vittorie già all’attivo è la freccia nostra freccia più acuminata. In caso di corsa eccessivamente dura per il piemontese, occhio però al kazako Vyacheslav Karpenko, all’austriaco Paskal Brugger che hanno dimostrato di star molto bene nelle ultime settimane, ma anche a Gianni Moscon e allo stesso Edoardo Affini, apparsi meno brillanti rispetto ad inizio stagione ma che non saranno comunque da sottovalutare. Completano la selezione tre passisti come Romolo Gramaccini, Niccolò Sovegni e Davide Martinelli che saranno chiamati a lavorare soprattutto nella prima parte. Resoconto Non riusciamo ad inserire nessuno nella fuga della mattina, che vede protagonista un terzetto formato da Luca Sterbini (Bardiani – Csf), Dmitrij Kozontchuk (Katusha) e Ed King (Cannondale-Garmin) che arriva a guadagnare fino a 6’30’’ prima che il gruppo entri in azione. Non succede praticamente nulla fino alla seconda scalata del Massino Visconti, quando prendiamo l’iniziativa piuttosto decisamente con Affini e Moscon che si mettono a scandire un ritmo infernale e riusciamo così nel nostro tentativo di far fuori una parte dei favoriti tra cui Filippo Pozzato (Lampre – Merida), Theo Bos e Tyler Farrar (MTN – Qhubeka) e Nicola Ruffoni (Bardiani – Csf). Il gruppo si allunga tantissimo ma, come spesso accade in questi casi, alla brusca accelerazione segue un momento di calma negli ultimissimi chilometri con le varie squadre che, rimaste con pochi elementi nel plotone di testa, cercano di riorganizzarsi. Di questo momento di indecisione approfitta al meglio Sebastian Langeveld (Cannondale – Garmin) che attacca deciso a circa 5 dal traguardo. Il nederlandese riesce ad accumulare un margine minimio di circa 30’’ e, sfruttando le sue grandi qualità di passista, riesce giungere sul traguardo di Stresa a braccia alzate. Il gruppo, giunto a 28’’, viene regolato da Simone Ponzi (Southeast), che conferma l’ottimo stato di forma dopo il recente successo al Tour de Langkawi, davanti al giovane Caleb Ewan (Orica – GreenEdge). Si ferma appena ai piedi del podio il nostro Pagliaccetti, che viene rimontato nelle ultime decine di metri. Bilancio – Diamo continuità al buon momento di forma complessivo della squadra, centrando appieno il primo obiettivo posto dallo sponsor per questa stagione e anzi andando anche oltre. Dovevamo cogliere una top 10 e invece ce ne torniamo a casa dopo il GP Nobili con un’importante quarta piazza colta da Gino Pagliaccetti che continua ad inanellare prestazioni di spessore di fronte al meglio del ciclismo mondiale. Molto bene anche il resto della squadra che si muove al meglio sin dalle prime fasi di corsa, pur non riuscendo ad entrare nella fuga del mattino. Ordine d’arrivo GP Nobili: 1° Sebastian Langeveld (Ned) Cannondale – Garmin in 4h19’42’’ 2° Simone Ponzi (Ita) Southeast a 28’’ 3° Caleb Ewan (Aus) Orica – GreenEdge s.t. 4° Gino Pagliaccetti (Ita) Acqua&Sapone s.t. 5° Davide Cimolai (Ita) Lampre – Merida s.t. 6° Leonardo Duque (Col) Colombia s.t. 7° Matteo Pelucchi (Ita) IAM Cycling s.t. 8° Kristian Sbaragli (Ita) MTN – Qhubeka s.t. 9° Marco Marcato (Ita) Wanty Groupe Gobert s.t. 10° Marco Bandiera (Ita) Androni Giocattoli – Venezuela s.t. Fotobook Il gruppo prova a rientrare ma ormai Sebastian Langeveld è già andato Il gruppo è lanciato a tutta verso lo sprint conclusivo: varrà solo per la seconda piazza
  23. Come si fa a non seguire le gesta del grande Noris Ci sono! Però sappi che mi aspetto grandi cose al pari delle tue story precedenti... Te sei un "cantastorie" serio mica di quart'ordine come me eh
  24. Suvvia obiettivi non impossibili alla fin fine, a parte la vittoria al Tour de Suisse. Per il resto bene che continui a puntare sui tuoi giovani del primo anno. Quando sono in scadenza i vari Sanguinetti, Bruno e Oper? Spero non presto Per l'anno prossimo metterei come obiettivo quello di prendere un bel top svizzero. Non so un Brandle io ce lo vedrei bene... Mi piace molto come corridore
  25. Madonna ritorno qui dopo qualche giorno di assenza e ti ritrovo in maglia rosa e con il Giro ad un passo. E demoliamolo sto mangialumache
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