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BWiggins92

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  1. Kattekoers Effettivo Acqua&Sapone: G. Moscon, F. Ganna, S. Consonni, D. Martinelli, N. Sovegni, J. Bosak Mentre corriamo il Tour de Langkawi in Malesia siamo impegnati anche su un doppio fronte in Europa. Il primo di questi due appuntamenti è la Kattekoers, semiclassica belga che si corre tra Denze e Ieper su un percorso caratterizzato dalla doppia scalata dell’arcigno Kemmelberg, un muro in acciottolato previsto anche dal percorso del ben più prestigioso Giro delle Fiandre. Non abbiamo grandi specialisti per le pietre e allora decidiamo di selezionare una squadra polivalente che possa dire la propria nelle varie situazioni di corsa. Portiamo dunque due buoni passisti come Filippo Ganna e Davide Martinelli, due velocisti come Jindrich Bosak e Niccolò Sovegni e due scattisti come Gianni Moscon e Simone Consonni. Resoconto Non avevamo grandi ambizioni visto il percorso con i muri in pavé ma ci rendiamo comunque protagonisti di una bella prova, riuscendo a restare nel gruppo dei migliori dopo i due passaggi sul duro Kemmelberg. Nella volata ristretta diamo poi il meglio di noi stessi, cogliendo il il settimo posto con Martinelli e salendo sul podio con il ceco Bosak, che deve arrendersi solo a Maxime Vantomme (Roubaix Lille Métropole) e a Marco Marcato Bilancio – Portiamo a casa qualche punto utile per la classifica Superprestige e ci distinguiamo anche piazzando ben quattro uomini nella top 20. Ordine d’arrivo Kattekoers 1° Maxime Vantomme (Bel) Roubaix Lille Métropole in 2° Marco Marcato (Ita) Wanty – Groupe Gobert s.t. 3° Jindrich Bosak (Cze) Acqua&Sapone s.t. … 7° Davide Martinelli (Ita) Acqua&Sapone s.t. Paris-Troyes Effettivo Acqua&Sapone: V. Karpenko, G. Moscon, S. Consonni, A. Poejo, J. Bosak, F. Ganna, D. Martinelli, P. Brugger Altra trasferta europea e questa volta ci trasferiamo in Francia per la Paris-Troyes. Pochi cambiamenti rispetto agli uomini che hanno ben figurato il giorno precedente alla Kattekoers. Confermati dunque Jindrich Bosak e Davide Martinelli, piazzati in Belgio, Gianni Moscon, Simone Consonni e Filippo Ganna. Uniche novità Vyacheslav Karpenko, Amaral Poejo e Paskal Brugger. Resoconto Nonostante l’epilogo più atteso fosse quello dello sprint a ranghi compatti, il percorso piuttosto nervoso proposto dagli organizzatori transalpini provoca una bella selezione e alla fine a giocarsi la corsa sono una ventina di corridori. Come il giorno precedente in Belgio, a trionfare è Maxime Vantomme (Roubaix Lille Métropole) che dà prova ancora una volta del suo invidiabile stato di forma sopravanzando il beniamino di casa Romain Feillu (Brétagne – Séché Environnement) e il connazionale Kenneth Vanbilsen (Cofidis, Solutions, Crédits). Beffa per la nostra squadra e nello specifico per Consonni che aveva provato ad anticipare la volata ma si è visto rimontare nelle ultime decine di metri per poi chiudere ai piedi del podio. Ci piazziamo anche con Karpenko che centra un bel nono posto in volata. Bilancio – Così come alla Kattekoers, anche qui ci rendiamo protagonisti a sorpresa, nonostante l’assenza di un velocista, e riusciamo ad inserire ben due uomini in top 10. Peccato per la rimonta subita da Simone Consonni, altrimenti saremmo stati qui a parlare di un altro bel successo. Ordine d’arrivo Paris-Troyes 1° Maxime Vantomme (Bel) Roubaix Lille Métropole in 3h36’38’’ 2° Romain Feillu (Fra) Bretagne – Séché Environnement s.t. 3° Kenneth Vanbilsen (Bel) Cofidis, Solutions, Credits s.t. … 4° Simone Consonni (Ita) Acqua&Sapone s.t. … 9° Vyacheslav Karpenko (Kaz) Acqua&Sapone s.t.
  2. Tour de Langkawi Effettivo Acqua&Sapone: A. Troiani, E. Affini, R. Gramaccini, O. Rossi, D. Zagar, G. Pagliaccetti Per l’appuntamento malesiano col Tour de Langkawi portiamo una squadra piuttosto completa, pronta a farsi valere nell’unico arrivo in salita della settima tappa, che probabilmente deciderà la classifica generale finale, con il duo Alessio Troiani-Edoardo Affini. Ma, come è ben noto, la corsa a tappe malese si è dimostrata nel corso degli anni terreno di caccia privilegiato per giovani velocisti in rampa di lancio. E allora ecco in prima linea il nostro Gino Pagliaccetti, pronto a rimpinguare il proprio bottino di successi. Completano l’organico il canadese Dwayne Zagar, il belga Orazio Rossi e l’altro azzurro Romolo Gramaccini Resoconto 1ª tappa – Prima tappa che si svolge interamente su un circuito, caratterizzato anche da una salita valida come GPM di 1ª categoria, da ripetersi per tre volte. Centriamo la fuga solitaria con Gramaccini, che conquista tutti i punti ai GPM prima di rialzarsi. Per la volata con Pagliaccetti battezziamo la ruota di Rafael Andriato (Southeast) e con una progressione ci portiamo a casa la prima maglia di leader, con il giovane piemontese che salta agevolmente il russo Roman Maikin (RusVelo) e poi resiste al ritorno del ceco Alois Kankovsky (Whirlpool). 2ª tappa – Rischiamo molto, nella seconda tappa pianeggiante, quando ci facciamo cogliere impreparati in un momento in cui il gruppo si spezza in due per il forte vento. Fortunatamente davanti rallentano e, grazie al lavoro di Gramaccini, riusciamo a ricomporre la frattura. La volata è vinta da Rafael Andriato (Southeast) che brucia il duo della Caja Rural Francesco Lasca-Carlos Barbero Cuesta. Il nostro Pagliaccetti, partito troppo tardi, è solo sesto ma mantiene la maglia di leader. 3ª tappa – Terza tappa che offre un profilo meno scontato rispetto alle due giornate precedenti, con un colle 2ª categoria piuttosto lungo da scalare seguito da uno di terza. E’ la giornata buona per inventarsi qualcosa. Facciamo corsa dura per tutto il giorno, tirando come dei folli con Troiani ed Affini, che alla fine la pagano uscendo di classifica ad oltre 6’. Purtroppo il gruppo si sgrana meno di quanto avessimo previsto e allo sprint con Pagliaccetti centriamo un altro sesto posto. Vince Edwin Avila (Colombia) su Simone Ponzi (Southeast) e Sam Witmitz (Team Budget Forklifts) e il colombiano ci sfila anche la maglia di leader per 2’’. Purt 4ª tappa – Altro sprint, altro piazzamento per il nostro Pagliaccetti che centra un’altra giornata no dal punto di vista della forma e si ferma al ai piedi del podio venendo rimontato da Simone Ponzi (Southeast) negli ultimissimi metri. A vincere è Wouter Wippert (Drapac) che fin qui non si era mai visto, ma che oggi esce fuori come un missile e si impone davanti al solito Rafael Andriato (Southeast), che però si consola con la leadership provvisoria. 5ª tappa – Parte subito una fuga molto pericolosa ad otto elementi, decidiamo per la prima volta di lavorare in testa al gruppo con prima Rossi e poi Gramaccini e quindi riusciamo a tenerli a gittata. Pagliaccetti ha un’altra giornata negativa e, per di più, in volata battezziamo la ruota sbagliata, quella del leader Rafael Andriato (Southeast). Il risultato è talmente pessimo che non riusciamo neanche ad entrare nei 10. Vince Sam Witmitz (Team Budget Forklifts) e cambia per l’ennesima volta la maglia di leader che finisce proprio sulle spalle dell’australiano. 6ª tappa – Ancora una tappa non banale, con un circuito finale che si conclude in cima a un breve strappo di circa 200 metri. Niente di trascendentale, ma sicuramente terreno di caccia ideale per il nostro Pagliaccetti. E il piemontese non ci delude andando a conquistare la seconda vittoria in questa corsa davanti al connazionale Simone Ponzi (Southeast) e il colombiano Edwin Avila (Colombia)! Grazie agli abbuoni riconquistiamo la maglia di leader che però sarà difficilissimo difendere nell’arrivo in salita di domani. Ufficiale invece il nostro successo nella classifica degli scalatori, dove domina Gramaccini. 7ª tappa – Con Affini e Troiani già da tempo fuori classifica, scegliamo di correre una gara prudente per la tappa decisiva con l’arrivo in salita. Purtroppo non riusciamo a fare molto per difendere la maglia, e dobbiamo arrenderci a quelli che in salita vanno meglio di noi. A partire da un sorprendente Simone Ponzi (Southeast) che dopo i tanti piazzamenti dei giorni scorsi mette a segno la doppietta tappa e maglia imponendosi davanti a Pello Bilbao (Caja Rural) e al nostro Alessio Troiani che ha potuto fare la sua corsa raccogliendo un buon piazzamento. Pagliaccetti si difende comunque molto bene e, gestendosi, chiude con un bel dodicesimo posto di tappa che vale anche la decima piazza in GC. 8ª tappa – Nella passerella finale siamo ancora una volta tutti per Pagliaccetti, che cerca l’hat trick. La forma non è male e infatti ci giochiamo la vittoria alla pari con tutti gli altri favoriti. Purtroppo scegliamo male i tempi per la partenza e ci fermiamo solo al quinto posto. Recuperiamo però una posizione in classifica generale dove Omar Fraile (Caja Rural) lascia la nona piazza al nostro Pagliaccetti. Bilancio – Tirando le somme dopo otto giorni di corsa, c’è di che esser soddisfatti per il D.S. Amadio. Tutti gli obiettivi sono stati grosso modo centrati, grazie soprattutto al solito Gino Pagliaccetti, che si porta a casa la palma di miglior velocista (pur senza vincere la classifica a punti) con due successi parziali e si fa valere anche in classifica generale, dove chiude nono davanti a moltissimi scalatori. Bene anche Romolo Gramaccini che fa il suo portando a casa la maglia di miglior scalatore dominando nella classifica dei GPM. Non brillano, ma più per ordini di scuderia che per altro, Alessio Troiani e Edoardo Affini, che vengono sacrificati in favore del giovane velocista piemontese praticamente sempre. Un plauso particolare a Troiani che nella tappa regina riesce a farsi trovare pronto chiudendo con un bel terzo posto di giornata. Bene anche Dwayne Zagar e Orazio Rossi che danno davvero tutto per assistere il capitano e a testimonianza di questo c’è il fatto che sono proprio loro due a chiudere la classifica generale finale. Resoconto delle tappe 1ª tappa – Pantai Cenang – Pantai Cenang (157.9 km) - Gino Pagliaccetti (Ita) Acqua&Sapone 2ª tappa – Alor Setar – Sungai Petani (144.5 km) – Rafael Andriato (Bra) Southeast 3ª tappa – Gerik – Tanah Merah (171.9 km) - Edwin Avila (Col) Colombia 4ª tappa – Kota Bharu – Kuala Berang (168.9 km) – Wouter Wippert (Ned) Drapac Professional Cycling 5ª tappa – Kuala Terengganu – Kuantan (194.3 km) – Sam Witmitz (Aus) Team Budget Forklifts 6ª tappa – Maran – Karak (201.3 km) – Gino Pagliaccetti (Ita) Acqua&Sapone 7ª tappa – Shal Alam – Bukit Fraser (114.4 km) – Simone Ponzi (Ita) Southeast 8ª tappa – Kuala Kubu Bharu – Kuala Lumpur (83.1 km) – Francesco Lasca (Ita) Caja Rural Classifica generale finale Tour de Langkawi 1° Simone Ponzi (Ita) Southeast in 27h45’55’’ 2° Pello Bilbao (Esp) Caja rural a 37’’ 3° Davide Rebellin (Ita) CCC – Sprandi a 2’21’’ 4° Petr Ignatenko (Rus) Rusvelo a 2’35’’ 5° Paolo Ciavatta (Ita) D’Amico – Bottecchia s.t. 6° Jelle Wallays (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise a 2’54’’ 7° Francesco Reda (Ita) Team Idea 2010 ASD a 3’18’’ 8° Alexander Rybakov (Rus) RusVelo a 3’32’’ 9° Gino Pagliaccetti (Ita) Acqua&Sapone a 4’02’’ 10° Omar Fraile (Esp) Caja Rural a 4’19’’ Fotobook Romolo Gramaccini conquista la classifica dei GPM al Tour de Langkawi Il trionfo di Gino Pagliaccetti sul muro di Karak
  3. Madonna la Quickstep.... Penso che nella mia carriera dovrò bilanciare un attimo mettendo io stesso mano al DB per rendere le cose realistiche... Così non si può xD
  4. Finale di stagione da capogiro!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Cos'è che ha vinto Oper dopo la vittoria di Sanguinetti al Pantani che non ho capito? Mi piace pure Pinizzotto... E' una bella bestia!!!! Aspetto la presentazione della nuova stagione, sono le parti che mi piacciono di più nelle story di PCM
  5. Siamo tutti PRO Culo Certo che se il fanclub di Nibali si chiama "I Cannibali"... come si chiama quello del povero Proculo? XD
  6. Ma invece Sanguinetti è parente del tennista italiano anni 90??? XD cavolo dai in Cont. Pro ci devi salire per forza eh! Non famo scherzi!
  7. Per qualche strana ragione non mi fa citare... In ogni caso: @Lucatb99 Grazie, sono contento che piaccia il mio modo di scrivere. E' una piccola consolazione per non essere riuscito ad entrare nel mondo del giornalismo professionistico @bigwhite anche tu dici il nuovo Sagan?? Io spero possa vincere qualcosa in più Vediamo come cresce sul pavé. Diventasse un Degenkolb lo preferirei di certo! @Cancellara per quanto ne sappiamo Karpenko potrebbe essere stato benissimo appena scongelato da una camera di ibernazione sovietica nascosta tra Astana e Almaty! Noi questo non lo sapremo mai ma comunque ci teniamo i risultati Che poi Karpenko ha avuto il +3 di giornata. Lo avesse avuto Brugger, che invece aveva +0, probabilmete salivo sul podio o addirittura rischiavo di vincere!!!
  8. Strade Bianche Effettivo Acqua&Sapone: P. Brugger, V. Karpenko, A. Troiani, A. Poejo, G. Moscon, D. Martinelli, F. Ganna, S. Consonni Nonostante non ci sia stato espressamente richiesto dallo sponsor un piazzamento particolare, alle Strade Bianche abbiamo un’occasione troppo ghiotta per metterci in risalto davanti alla crème del ciclismo mondiale. Confermiamo dunque in blocco la formazione che, con Paskal Brugger, ha ottenuto la vittoria una settimana fa al G.P. Izola. L’austriaco, insieme a Gianni Moscon e Vyacheslav Karpenko, andrà a formare un terzetto da tenere d’occhio. Lavoreranno per loro, puntando magari ad entrare nella fuga del mattino, i vari Alessio Troiani, Amaral Poejo, Davide Martinelli, Filippo Ganna e Simone Consonni. Insomma, una squadra da non sottovalutare e che speriamo possa permetterci di centrare il nostro ambizioso obiettivo di entrare nei 10 della “Classica del Nord più a sud d’Europa”. I favoriti ***** Michal Kwiatkowski (Etixx – Quickstep), Daniel Martin (Cannondale – Garmin), Michael Matthews (Orica – GreenEdge) **** Sonny Colbrelli (Bardiani – Csf), Damiano Cunego (NIPPO – Vini Fantini), Frank Schleck (Trek Factory Racing), Dario Cataldo (Astana Pro Team), Simon Yates (Orica – GreenEdge), Fabio Felline (Trek Factory Racing) *** Maciej Paterski (CCC – Sprandi), Yuri Trofimov (Team Katusha), Louis Meintjes (MTN – Qhubeka), Mauro Finetto (Southeast), Adam Yates (Orica – GreenEdge), Davide Rebellin (CCC – Sprandi) ** Tiago Machado (Team Katusha), Francesco Manuel Bongiorno (Bardiani – Csf), Rafael Valls (Lampre – Merida), Gerald Ciolek (MTN – Qhubeka), Dries Devenyns (IAM Cycling) * Paskal Brugger (Acqua&Sapone), Vyacheslav Karpenko (Acqua&Sapone), Francesco Gavazzi (Southeast), Thomas Degand (IAM Cycling), Resoconto Centriamo subito l’obiettivo della mattina, entrando nella fuga buona con Alessio Troiani, che nel suo tentativo è accompagnato dal solo Eduard Grosu (NIPPO – Vini Fantini). I due guadagnano abbastanza rapidamente sul gruppo un vantaggio che, ad un centinaio di chilometri dall’arrivo si stabilizza attorno ai 6’. Nulla, o quasi, si muove nel plotone fino a circa 25 dal traguardo, quando è la Orica-GreenEdge ad accelerare decisa in testa, venendo a chiudere sulla fuga del mattino ai meno 20. A questo punto i migliori cominciano a scattarsi in faccia a ripetizione e, dopo qualche chilometro interlocutorio, in testa si forma un interessante gruppetto di otto unità comprendente tra gli altri Dan Martin (Cannondale-Garmin), Sonny Colbrelli (Bardiani – Csf) e il campione del mondo Michal Kwiatkowski (Etixx – Quickstep), mentre resta dietro l’altro grande favorito Michael Matthews (Orica-GreenEdge). Noi non ci facciamo sorprendere da questa azione e siamo ben presenti nel gruppo di testa col kazako Karpenko che è scortato in questa fase da uno splendido Moscon. Lasciamo ancora sfogare gli altri, rimanendo passivi a ruota, con Martin e Colbrelli che alla fine riescono a sganciarsi e a guadagnare una trentina di secondi. Un margine minimo, ma che tuttavia consentirà loro di giocarsi la vittoria, con l’irlandese che si impone allo sprint nel suggestivo scenario di Piazza del Campo. Noi, con intelligenza, proviamo a giocarci il tutto per tutto per il terzo posto, facendo del nostro meglio sullo strappo di Via Santa Caterina. Alla fine possiamo comunque sorridere, perché chiudiamo in quarta piazza con Korpenko, staccati solo nelle ultime centinaia di metri dal campione del mondo Kwiatkowski, ma mettendoci dietro in volata due ottimi atleti come Dario Cataldo (Astana Pro Team) e Pieter Weening (Orica-GreenEdge), l’unico salvabile in casa Orica, rispettivamente quinto e sesto. Bilancio – Un quarto posto che ci fa saltare di gioia, quello raccolto a queste Strade Bianche! Corriamo una gara attenta, sempre nelle prime posizioni e siamo bravi a rimanere lì con i migliori quando avviene l’accelerazione decisiva. Non possiamo rimproverarci nulla, neanche di non aver seguito l’attacco dei due che poi si sarebbero andati a giocare la corsa. Se lo avessimo fatto, con tutta probabilità, non saremmo stati in grado di reggere nel finale e avremmo forse a stento raccolto una top 10. Ordine d’arrivo Strade Bianche 1° Dan Martin (Irl) Cannondale – Garmin in 4h15’42’’ 2° Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani – Csf s.t. 3° Michal Kwiatkowski (Pol) Etixx – Quickstep a 20’’ 4° Vyacheslav Karpenko (Kaz) Acqua&Sapone a 34’’ 5° Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team s.t. 6° Pieter Weening (Ned) Orica – GreenEdge s.t. 7° Gianni Meersman (Bel) Etixx – Quickstep a 47’’ 8° Daryl Impey (Rsa) Orica – GreenEdge a 1’22’’ 9° Ramunas Navardauskas (Ltu) Cannondale – Garmin s.t. 10° Dries Devenyns (Bel) IAM Cycling s.t. Fotobook Alessio Troiani in fuga al mattino nel meraviglioso scenario della campagna senese Vyacheslav Karpenko sprinta per il quarto posto, più avanti il campione del mondo Michal Kwiatkowski (Etixx - Quickstep)
  9. Trofej Umag Effettivo Acqua&Sapone: J. Bosak, R. Gramaccini, N. Sovegni, F. Ganna, S. Consonni, D. Martinelli, E. Affini, O. Rossi Dalla vicina Slovenia giungiamo in Croazia dove siamo di scena al Trofej Umag, semiclassica del calendario croato dove ci presentiamo al via senza particolari ambizioni, ma con una formazione polivalente che avrà in Jindrich Bosak il capitano in caso di un arrivo a ranghi compatti e Edoardo Affini in caso di corsa maggiormente selettiva. Completano la selezione Romolo Gramaccini, Niccolò Sovegni, Filippo Ganna, Simone Consonni, Davide Martinelli e Orazio Rossi. Resoconto Percorso troppo semplice per provare qualcosa anticipando e allora ci buttiamo senza remore in volata con Bosak e cogliamo un’ottima ottava piazza allo sprint. Per la cronaca a vincere è Adam Stachowiak (Kolss BDC Cycling) su Easter Griffin (Airgas – Safeway Cycling Team) e l’azzurro Andrea Pasqualon (Roth – Skoda) che parte forse troppo presto buttando al vento una possibile vittoria. Bilancio - Non siamo i più forti in gara, anzi. Comunque non sfiguriamo assolutamente e ce ne possiamo tornare a casa abbastanza soddisfatti e con qualche punto in saccoccia. Ordine d’arrivo Trofej Umag 1° Adam Stachowiak (Pol) Kolss BDC Cycling in 3h29’26’’ 2° Easter Griffin (Usa) Airgas – Safeway Cycling) s.t. 3° Andrea Pasqualon (Ita) Roth – Skoda s.t. … 8° Jindrich Bosak (Cze) Acqua&Sapone s.t.
  10. Intendevo due monumento di fila... Il Lombardia con Proculo poi ci poteva stare: è un futuro campione. Ma Galoppino e Vai allo Sbaraglio xD
  11. G.P. Izola Butan Plin Effettivo Acqua&Sapone: P. Brugger, D. Zagar, E. Affini, V. Karpenko, S. Zanabria, G. Moscon, N. Sovegni, A. Troiani Portogallo, ma non solo. Nello stesso giorno della Clasica de Loulé, infatti, ci sdoppiamo per recarci in Slovenia a disputare il G.P. Izola. Visto il percorso collinare, portiamo una squadra piena di scattisti, che sarà capitanata dall’austriaco Paskal Brugger e dal kazako Vyacheslav Karpenko. A supportarli ci saranno in prima fila tre azzurri che, in altre circostanze, avrebbero benissimo potuto giocarsi le proprie carte in prima persona: Edoardo Affini, Alessio Troiani e Gianni Moscon. Completano la selezione Dwayne Zagar, Salomon Zanabria e l’altro azzurro Niccolò Sovegni. Partiamo senza particolari ambizioni, visto che si tratta di una gara che affrontiamo soprattutto in preparazione dei prossimi appuntamenti, Strade Bianche su tutti. Resoconto Nonostante il percorso non sia così selettivo come pensavamo, con due strappetti di poche centinaia di metri a caratterizzare il circuito finale, riusciamo comunque a portarci a casa un’altra bella vittoria con Brugger, che sfrutta il lavoro eccellente di Karpenko per fare il vuoto sull’ultimo muro ed involarsi tutto solo verso il traguardo, resistendo al rientro del gruppo, regolato da Denis Kostyuk (Kolss BDC Cycling) su Tomasz Marczynski (Torku Seker Spor). Bilancio – In Continental non ci ferma davvero più nessuno: prendiamo in mano la corsa fin dall’inizio e imponendo il nostro ritmo chiudiamo su un attacco di 12 che poteva crearci qualche piccolo grattacapo. Paskal Brugger, sorretto da un’ottima forma giornaliera, può allora dare sfogo a tutte le sue qualità sui brevi strappi per regalarsi la sua prima vittoria stagionale, che è anche la nostra seconda nel mese di marzo. avanti così! Ordine d’arrivo G.P. Izola Butan Plin 1° Paskal Brugger (Aut) – Acqua&Sapone in 3h26’40’’ 2° Denis Kostyuk (Ukr) – Kolss BDC Cycling s.t. 3° Tomasz Marczynski (Pol) – Torku Seker Spor s.t. Fotobook Paskal Brugger fa il vuoto sull'ultimo strappo L'austriaco Paskal Brugger mostra i muscoli sul traguardo di Izola
  12. Clasica de Loulé Effettivo Acqua&Sapone: G. Pagliaccetti, R. Gramaccini, O. Rossi, S. Consonni, J. Bosak, D. Martinelli, F. Ganna, A. Poejo Continuiamo il nostro tour europeo passando per il Portogallo, per correre la Clasica de Loulé. Portiamo gli stessi uomini che hanno nella giornata precedente hanno ben figurato in Olanda, puntando ancora una volta su Gino Pagliaccetti. Questi sarà ancora una volta assistito da Romolo Gramaccini, Orazio Rossi, Simone Consonni, Jindrich Bosak, Davide Martinelli e Filippo Ganna e dal rientrante Amaral Poejo. Resoconto Con una gestione perfetta della gara, ci portiamo a casa un’altra bella vittoria, la prima del mese di marzo, con Pagliaccetti. Questa volta però il 21enne piemontese non si accontenta di vincere in uno sprint a ranghi compatti, ma va ad imporsi andando ad attaccare in prima persona, riprendendo il pericoloso fuggitivo Gaetan Bille (Vérandas Williams) e poi bruciando il duo al suo inseguimento, formato da Byron Guama (Ecuador) e Adam Stachowiak (Kolss BDC Team). Bilancio – Giornata perfetta per la nostra squadra. Lavorano tutti senza risparmiarsi per Pagliaccetti, chiudendo anche su un paio di tentativi molto pericolosi comprendenti alcuni dei favoriti e in questo caso siamo bravi nel non scomporci per andarcela a giocare nel finale. Qui non possiamo fare altro che bearci della forza di Pagliaccetti che in questa categoria dimostra di non avere alcun rivale: abbiamo davvero trovato il nuovo Sagan, anche a giudicare da come ci hanno corso contro gli avversari. Ma la cosa non preoccupa per nulla il D.S. Amadio che ha tutta l'intenzione di far crescere al meglio il nuovo campione azzurro. Ordine d’arrivo Clasica de Loulé 1° Gino Pagliaccetti (Ita) – Acqua&Sapone in 3h51’09’’ 2° Byron Guama (Ecu) – Team Ecuador s.t. 3° Adam Stachowiak (Pol) – Kolss BDC Team s.t. Fotobook Secondo centro stagionale per Gino Pagliacetti!
  13. Ster van Zwolle Effettivo Acqua&Sapone: G. Pagliaccetti, R. Gramaccini, O. Rossi, S. Consonni, J. Bosak, D. Martinelli, F. Ganna Continuiamo la nostra stagione delle “classiche” per recarci questa volta in Olanda, dove su un percorso più piatto di una tavola da surf, tra Rotterdam e Utrecht, si svolge la Ster van Zwolle. Noi andiamo tutti per Gino Pagliaccetti, capitano unico, che sarà supportato da Romolo Gramaccini, Orazio Rossi, Simone Consonni, Jindrich Bosak, Davide Martinelli e Filippo Ganna. Resoconto Rimaniamo, purtroppo, ingabbiati tra gli uomini della Metec – TKH, e infatti sul traguardo di Rotterdam siamo secondi preceduti solo dal padrone di casa Johim Ariesen mentre terzo è il suo pesce pilota, l’altro olandese Remco Te Brake. Bilancio – Cogliamo un altro piazzamento di rilievo e pur senza vincere possiamo ritenerci soddisfatti. Peccato per la scarsa forma giornaliera, che ci impedisce di fare ancora meglio. Ordine d’arrivo Ster van Zwolle 1° Johim Ariesen (Ned) – Metec – TKH in 3h39’54’’ 2° Gino Pagliaccetti (Ita) – Acqua&Sapone s.t. 3° Remco Te Brake (Ned) – Metec – TKH s.t.
  14. Due acquisti di rincalzo! Io, come Cance, punterei sui saldi di fini anno: magari becchi qualche nome di lusso rimasto tagliato fuori
  15. Sbodoboom! Ma sono davvero così semplici anche a difficile le corse collinari? Grande Kristian comunque
  16. Menomale che non ci sono arrivato al mercato ancora ahah. Ricapitolando: per ora sei su: Danilo Wyss, Dayer Quintana, De Plus della Lotto U23 e poi? Altra domanda: obiettivi per la seconda parte di stagione? cosa devi prendere? Infine: come siamo messi in Superprestige in ottica promozione?
  17. @Fedegram Suvvia non me la tirare, che se esce fuori come Sagan tanto spettacolo ma zeru tituli
  18. Volta ao Algarve Effettivo Acqua&Sapone: R. Hawke, A. Troiani, S. Zanabria, D. Martinelli, F. Canape, D. Zagar Per la trasferta portoghese in Algarve, confermiamo sostanzialmente la formazione che ci ha regalato soddisfazioni all’Herald Sun Tour, capitanata da Ricky Hawke e Alessio Troiani, con Dwayne Zagar, Amaral Poejo e Davide Martinelli in appoggio. Uniche novità Filippo Canape, che proverà a centrare qualche buon piazzamento in volata, Orazio Rossi, al rientro dopo l’infortunio subito il mese scorso in Venezuela, e Salomon Zanabria, che nella cronometro della quarta tappa potrà esibire la propria maglia di campione colombiano della specialità. Resoconto 1ª tappa – Nella prima tappa, sostanzialmente pianeggiante, cerchiamo di entrare in fuga con uno tra Sanabria e Poejo. Riusciamo nel tentativo col lusitano, che va all’attacco insieme agli italiani Valerio Conti (Lampre-Merida) e Cesare Benedetti (Bora-Argon 18). Guadagniamo fino a 9’ ma a poco più di 100 dal traguardo il gruppo, tirato dalla IAM Cycling si sveglia per venirci a riprendere senza patemi ad una quindicina di chilometri dall’arrivo. Alla fine sul traguardo di Albufeira a vincere per distacco è un bravissimo Matteo Pelucchi, che ripaga così la propria squadra di tutto lo sforzo profuso. Noi purtroppo non riusciamo neanche a disputare la volata, con Canape che arriva con le pile scariche nel finale, ritirandosi alla fine per un’infiammazione al tendine rotuleo. Ne avrà per un mese e mezzo. Ci consoliamo però abbondantemente conquistando l’unico GPM di giornata e vestendoci della prima maglia di leader del GPM con Poejo. 2ª tappa – Ancora una frazione pianeggiante, prima dell’arrivo sull’Alto do Malhao di domani. Centriamo ancora una volta il nostro obiettivo di giornata attaccando con Poejo con in testa la classifica del GPM. Il portoghese vive un’altra esaltante giornata, transitando terzo al GPM di 2ª categoria ma per primo a quello di 2ª, rinforzando così la propria leadership in vista della prossima, decisiva giornata. Per la cronaca allo sprint a vincere è Matti Breschel (Tinkoff-Saxo) mentre il trionfatore di ieri, Matteo Pelucchi (IAM Cycling) è solo terzo ma mantiene la maglia di leader. 3ª tappa – Come da tradizione, la tappa regina della Volta ao Algarve prevede nel finale la scalata dell’arcigno Alto do Malhao, una salita non lunga ma sicuramente molto esigente dal punto di vista delle pendenze medie. Noi, come nelle altre tappe, centriamo la fuga buona con Poejo che riesce a portare a casa altri 16 punti nella classifica dei GPM e ipoteca così la conquista della maglia. Purtroppo per noi, però, un paio di brutte cadute di gruppo nelle quali rimangono intruppati sia Hawke che Troiani ci fanno arrivare stanchi ai piedi dell’ultima salita, dove proviamo a difenderci come possiamo: migliore dei nostri alla fine è proprio Alessio Troiani che chiude 54° con un ritardo di oltre 3’ mentre Hawke è ancora più distante, 70°, e paga 5’. Profeta in patria sull’Alto do Malhao è invece Rui Costa (Lampre-Merida) che anticipa Lars Petter Nordhaug (Team Sky) e Romain Bardet (AG2R La Mondiale) mentre deludono Jakob Fuglsang (Astana) e Alberto Contador (Tinkoff-Saxo) che chiudono rispettivamente settimo e ottavo ma in un terzo gruppetto giunto a 42’’. 4ª tappa – Cerchiamo pronto riscatto nella tappa a cronometro, ma a fine giornata la nostra più grande soddisfazione sarà di aver fatto sfoggio della maglia di campione nazionale colombiano con Zanabria. Deludono le nostre aspettative sia Troiani che Hawke che, non sostenuti da una forma giornaliera adeguata concludono lontanissimi dai primi. Migliore dei nostri è allora Davide Martinelli, 16° a 1’34’’ da Jan Barta (Bora-Argon 18) che mette a segno la più classica delle doppiette tappa e maglia, scalzando Bardet (AG2R La Mondiale) e Rui Costa (Lampre-Merida) che lo accompagneranno in quest’ordine sul podio dopo la passerella finale. Alberto Contador (Tinkoff-Saxo) lontano dai primi. 5ª tappa – Passerella finale piatta come un biliardo: entriamo nella fuga di giornata con Troiani. A sorpresa il tentativo riesce ad arrivare fino in fondo e a vincere nello sprint ristretto è Delio Fernandez (W52-Quinta da Lixa) mentre noi ci stacchiamo esausti a 10 dalla meta. Portiamo comunque la maglia blu di miglior scalatore fino al traguardo con Poejo. Bilancio – Una Volta a due facce, per quanto ci riguarda. Deludiamo decisamente in ottica GC, dove sia Alessio Troiani che Ricky Hawke concludono ben fuori da una top 20-25 che sarebbe stata assolutamente alla nostra portata, considerando la cronometro di 34 km. Non riusciamo neanche mai a piazzarci in top 10 di giornata e anche questo è un vero peccato. Riusciamo però a portarci a casa la maglia di miglior scalatore con Amaral Poejo, mettendoci in evidenza col portoghese praticamente tutti in tutte le tappe, e questo ci consente di guardare il bicchiere mezzo pieno. C’è poi anche da dire che gli appuntamenti importanti per noi avranno inizio solo a partire dal prossimo mese, e quindi qui in Portogallo possiamo ritenere di aver comunque messo altra benzina nelle gambe. Classifica generale Volta ao Algarve 1° Jan Barta (Cze) Bora-Argon 18 in 17h02’00’’ 2° Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale a 20’’ 3° Rui Costa (Por) Lampre-Merida a 31’’ 4° Rigoberto Uran (Col) Etixx-Quickstep a 32’’ 5° Vasil Kiryenka (Blr) Team Sky a 40’’ 6° Thomas De Gendt (Bel) Lotto Soudal a 1’02’’ 7° Dries Devenyns (Bel) IAM Cycling a 1’04’’ 8° Alberto Contador (Esp) Tinkoff-Saxo a 1’11’’ 9° Jonathan Castroviejo (Esp) Movistar Team a 1’11’’ 10° Lars Petter Nordhaug (Nor) Team Sky a 1’30’’ … 46° Alessio Troiani (Ita) Acqua&Sapone a 4’55’’ Resoconto delle tappe 1ª tappa Faro-Albufeira 205.7 km– Matteo Pelucchi (Ita) IAM Cycling 2ª tappa Lagoa-Lagoa 194.2 km – Matti Breschel (Den) Tinkoff-Saxo 3ª tappa Portimao-Alto Do Malhao 193.8 – Rui Costa (Por) Lampre-Merida 4ª tappa Castro Marim-Tavira 34.8 km (ITT) – Jan Barta (Cze) Bora-Argon 18 5ª tappa Almodovar-Vilamoura 95 km – Delio Fernandez (Esp) W52-Quinta da Lixa Fotobook Salomon Zanabria con la maglia di campione colombiano a cronometro Amaral Poejo porta sul podio finale la maglia azzurra di leader del GPM
  19. In effetti avete ragione un po' tutti Prima vittoria contro grossi calibri che fa molto ben sperare: non vi nascondo che già dal prossimo anno vorrei salire in Continental Pro per restarci un paio d'anni o giù di lì. ll Laigueglia sembra anche a me buggatino (gioco a difficile): a parte uno scatto di LLS uno di Clarke e un paio di Roche non si è mosso nessuno! C'è da dire che dopo Testico abbiamo preso in mano noi la corsa e siamo stati veramente bravi. Pagliaccetti è vero, forse è troppo pompato per un corridore ad inizio gioco però secondo me ci può stare come cosa di riavere (FINALMENTE) uno sprinter italiano di talento vero con tutte le mezze cartucce che ci sono in giro al momento. Poi non è neanche detto che arrivi al top del top: come scouting mi dà 5-8 ma magari non arriva agli 80 in volata chissà. C'è anche da dire che fra un anno e mezzo quando andrà a scadenza sarà dura tenerselo stretto. Speriamo bene anche qui
  20. Proculo secondo me, più che per la cronometro, dovrà stare attento alle tappe collinari... Però è proprio un signor corridore Potenziale quanto te lo valuta? 5-8 o qualcosa di più preciso?
  21. Trofeo Laigueglia Effettivo Acqua&Sapone: G. Pagliaccetti, E. Affini, P. Brugger, S. Consonni, R. Gramaccini, V. Karpenko, G. Moscon, N. Sovegni Prosegue la stagione in Italia, questa volta siamo al via in Liguria del prestigioso Trofeo Laigueglia. Non è uno degli obiettivi dello sponsor ma ci teniamo comunque a far bene, con l’obiettivo magari di migliorare il sesto posto ottenuto nel nostro esordio sulle strade di casa a Donoratico. Portiamo dunque una squadra altamente competitiva, in grado di dire la propria sia in caso di arrivo allo sprint, con Gino Pagliaccetti in rampa di lancio, ma anche qualora la corsa dovesse rivelarsi più movimentata, grazie ad un quartetto davvero molto interessante formato da Paskal Brugger, Vyacheslav Karpenko, Edoardo Affini e Gianni Moscon. Completano l’organico Simone Consonni, Romolo Gramaccini e Niccolo Sovegni. Resoconto Come previsto parte una fuga dopo pochissimi chilometri, che vede protagonisti in avanscoperta Matthew Hayman (Orica-GreenEdge) e Fabio Saccaccini (MG.Kvis-Vega). Ai due viene lasciato spazio nella prima parte di gara, prima che l’Astana li vada a riprendere con una brusca accelerazione sul Testico. Con una grande tenuta di squadra, ci ritroviamo in forze allo scollinamento e allora decidiamo, con coraggio, di prendere in mano la situazione: decidiamo di far lavorare duro Brugger sugli ultimi due, decisivi strappi per favorire le possibilità di Pagliaccetti di giocarsi la corsa in volata. L’austriaco si rende protagonista di una prestazione impressionante, annullando a ripetizione i tentativi di Simon Clarke (Orica-GreenEdge) e Luis Leon Sanchez (Astana) e quello più deciso di Nicolas Roche (Team Sky). Memore della lezione imparata a Donoratico, il nostro Pagliaccetti questa volta sceglie in maniera perfetta il tempo per lo sprint, bruciando tutti gli avversari e regalandoci la nostra prima, storica vittoria in terra italiana! Ordine d’arrivo Trofeo Laigueglia 1° Gino Pagliaccetti (Ita) – Acqua&Sapone in 5h03’38’’ 2° Oscar Gatto (Ita) – Androni Giocattoli - Venezuela s.t. 3° Simon Clarke (Aus) – Orica-GreenEdge s.t. 4° Lieuwe Westra (Ned) – Astana Pro Team s.t. 5° Bernard Eisel (Aut) – Team Sky s.t. 6° Nicolas Roche (Irl) – Team Sky s.t. 7° Enrico Battaglin (Ita) – Bardiani Csf s.t. 8° Peter Velits (Svk) – Bmc Racing Team s.t. 9° Samuel Dumoulin (Fra) – AG2R La Mondiale s.t. 10° Alessandro De Marchi (Ita) – Bmc Racing Team s.t. Bilancio – La squadra aveva già favorevolmente impressionato in occasione del G.P. Costa degli Etruschi un paio di settimane fa. Oggi limiamo le piccole imperfezioni che ci avevano impedito di alzare le braccia in Toscana e ci rendiamo protagonisti di una giornata eccezionale a livello di squadra, chiudendo con ben 6 elementi su 8 nel gruppo principali. Impressionante a dir poco Gino Pagliaccetti, che dimostra già oggi di poter essere ben più di un semplice velocista. Un plauso anche per l’austriaco Paskal Brugger il cui lavoro sugli ultimi due strappi vale praticamente quanto la vittoria stessa. Bene anche tutti gli altri, che fanno il proprio per tenere coperto fino all’ultimo il capitano di giornata. Fotobook Paskal Brugger guida il gruppo negli ultimi chilometri nell’inseguimento a Nicolas Roche Sul traguardo di Laigueglia il più veloce è Gino Pagliaccetti!
  22. Comunque un gran bel 4° posto con Proculo Io con i miei zozzetti dell'Acqua&Sapone ci metterei una firma
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