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Nao muito 
Ci sono stato due mesi


Já dois meses não são mal :wink:
Per restare in tema di proverbi simili, io sapevo "quem não arrisca, não petisca" che è la variante di chi non risica non rosica. Ma è "madrugar", del tuo proverbio, che mi affascina come parola: è impiegata nel senso di "fare presto"? Perché la madrugada sarebbe il momento appena prima dell'alba, per cui Deus ajuda quem madruga potrebbe forse avere il significato letterale di "Dio aiuta chi si sbriga/chi fa presto"? Te lo chiedo perché non lo so, eh :wink:

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Di nuovo un saluto a tutti e ben trovati per la cronaca diretta dell'ultima tappa di alta montagna, nonché dell'ultimo arrivo in salita, di questo Giro d'Italia 2019 che promette comunque di rimanere incertissimo fino alla cronometro conclusiva di dopodomani. Oggi, però, di sicuro Rafal Majka ha un'altra ghiotta opportunità per recuperare terreno nei confronti di Rui Costa e magari, perché no, di soffiargli di nuovo la maglia rosa. Per il momento, comunque, la corsa ha conosciuto un avvio molto tranquillo e da solo al comando, sul primo gpm di Forca di Castiglione, passa indisturbato proprio un gregario dell'attuale maglia rosa: Jon Izagirre (Tugas-Pingo Doce).

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Izagirre s'è mosso al pronti-via e nessuno l'ha seguito; successivamente, sulle sue tracce si è lanciato un altro Tugas, Jesús Herrada, che vedete inquadrato in questo istante e pedala con circa 3'15" di ritardo dal proprio compagno di squadra.

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Alle spalle dei due Tugas, in vista del gpm esce dal gruppo anche un terzo corridore: e si tratta nientemeno che di Vincenzo Nibali (Mapei-Trek). Siamo però a distanze siderali, dato che siciliano scollina la Forca di Castiglione con la bellezza di 18 minuti di ritardo da Izagirre e potrà tutt'al più ambire a recuperare qualche posizione in classifica, lui che adesso è 21º a 20'48" dalla maglia rosa. Alle sue spalle, a circa mezzo minuto, un terzetto composto da Rabottini, Bohorquez e Pinot.

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Il gruppo, fin qui in modalità cicloturistica, è in cima con 20 minuti di ritardo da Izagirre. Sebbene manchino ancora 142 km all'arrivo, possiamo dire che i giochi per la vittoria di tappa sembrano già fatti.

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Quelli inquadrati adesso sono proprio Thibaut Pinot (PMU.fr), Matteo Rabottini (Nippo-Vini Fantini) e Hernando Bohorquez (OmegaPharma-Q8) che viaggiano con 1'10" sul gruppo della maglia rosa. Impossibile pensare di andare a riprendere Izagirre, ma Rabottini ha quantomeno l'obiettivo di migliorare la propria classifica, essendo 23º a 25'34" e con la possibilità, quindi, di rientrare nella top 20 distante circa 3 minuti.

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In realtà però l'avanscoperta dei tre dura poco perché prima Bohorquez, e poi anche Matteo Rabottini e Thibaut Pinot, vengono raggiunti dal gruppo quando mancano 134 km alla conclusione e siamo in fondo alla discesa della Forca di Castiglione.

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Vincenzo Nibali, invece, prosegue nella propria azione: a 112 km dall'arrivo conserva 1'30" sul gruppo, che vedete transitare sulla sponda opposta del fiume Salto che la corsa sta costeggiando nel suo avvicinamento a Rieti.

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Ed ecco appunto il gruppo fare il suo ingresso a Rieti, dove è posto il traguardo volante, tirato dai Milka-BMC di Miguel Ángel López che da qualche chilometro hanno deciso di prendere l'iniziativa e di impostare un'andatura quantomeno degna del professionismo.

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Mancano 85 km all'arrivo, fra poco si salirà per la prima volta sul Terminillo, dal suo versante classico, e la situazione vede Jon Izagirre al comando con 4'16" sul compagno di squadra Herrada, 17'35" su Nibali e 19'16" sul gruppo della maglia rosa. Nella speranza che la situazione di movimenti sulla prossima salita, vi diamo appuntamento a tra poco!

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Di nuovo in diretta quando per la testa della corsa, vale a dire il fuggitivo solitario Jon Izagirre (Tugas-Pingo Doce), è già iniziata la prima delle due salite al Monte Terminillo, quella dal tradizionale versante di Rieti. Al suo inseguimento, ma a debita distanza, ci sono sempre Herrada e Nibali.

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Ancor più lontano il gruppo maglia rosa, che approccia la salita con circa 19 minuti di ritardo:

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Ed ecco Jon Izagirre già in vetta al Terminillo: come vedete, il gpm è posto leggermente oltre lo striscione d'arrivo, perché la parte finale della salita corrisponde col versante che sarà affrontato tra poco.

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Ed eccolo, il punto in cui i due versanti del Terminillo si ricongiungono: siamo con Vincenzo Nibali (Mapei-Trek) ad un paio di chilometri dal gpm. Il siciliano, che è segnalato ad un quarto d'ora da Izagirre, proviene dalla strada sulla destra del teleschermo, come confermato dalla presenza del gruppo laggiù.

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Anche il gruppo sopraggiunge al bivio, e in questo caso la strada che sarà affrontata successivamente è quella lassù in cima a destra. A "tirare", per modo di dire, sono proprio i Tugas che si limitano a mantenere le prime posizioni.

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Jesus Herrada è passato al gpm a 7'39" da Izagirre, quindi Nibali a 15' esatti. E ora è la volta di questi tre corridori, che contrattaccano proprio al passaggio sulla linea del traguardo: si tratta ancora di Thibaut Pinot (PMU.fr) e Matteo Rabottini (Nippo-Vini Fantini), ai quali questa volta si aggrega il cinese Gang Zhu (Beijing-Lenovo).

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Ed ecco, alla buon'ora, anche il gruppo in cima al Terminillo, staccato di 19'46"

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Quindi gli inseguitori non hanno guadagnato pressoché nulla, e vi confermiamo che sarà impossibile andare a riprendere Jon Izagirre. Ancora una pausa per noi e a tra poco!

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Meno di 10 km all'arrivo per Jon Izagirre (Tugas-Pingo Doce), che ha appena superato l'abitato di Mogliano e attaccato il tratto di strada bianca, con pendenze che superano il 10%.

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All'inseguimento del basco dei Tugas, Vincenzo Nibali (Mapei-Trek) che ha recuperato circa tre minuti ma si trova pur sempre a 12'07" dal battistrada e a 2'25" da Herrada: e anche quando lo raggiungerà, lo spagnolo non gli darà certo una mano ad inseguire quello che è un suo compagno di squadra.

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17'17" è, invece, il ritardo di Matteo Rabottini (Nippo-Vini Fantini) che del terzetto scattato al gpm del Terminillo è l'unico ad avere tirato dritto. Pinot e Guo, invece, si sono rialzati.

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Lasciamo per il momento i primi inseguitori al loro destino e concentriamoci sul gruppo della maglia rosa, che inizia il tratto sterrato 18'19" dopo Izagirre. Luis Henriques a fare l'andatura, ma molto tranquilla: d'altra parte, non tocca certo ai Tugas forzare le cose.

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Dopo avere affrontato a spasso la prima parte di ascesa, Jesús Herrada viene raggiunto e può dare manforte ai propri compagni, dando una trenata prima di farsi definitivamente da parte.

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E attenzione perché a 9,3 km dalla vetta attacca Diego Ulissi (Bahrain-Merida) e chi è l'unico a seguirlo? Proprio Rafal Majka (Bora-Hansgrohe): finalmente, quindi, si accende la battaglia per la maglia rosa!

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Ma nel volgere di 600 metri, ai meno 8,7 km, Tiago Machado chiude su Ulissi e Majka, riportando sotto Rui Costa e tutti gli altri:

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Un nuovo attacco ai 7,2 km: e questa volta, a muoversi, sono Adam Yates (Sky-BikeExchange) e Ruben Fernández (Banesto-Santander).

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E attenzione perché l'azione del britannico e dello spagnolo ha fatto sì che si venisse a formare questo drappello, che vediamo ora tirato da Sergio Luis Henao (Tinkoff-Velux) e del quale fa parte anche Rafal Majka, mentre non c'è Rui Costa! Gli altri corridori presenti sono Fabio Aru (Saeco-Philips), Diego Rosa (Dimension Data), Diego Ulissi (Bahrain-Merida) e Davide Formolo (Geox-Segafredo), mentre la maglia rosa è a 42"!

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Mancano 5,7 km all'arrivo per gli uomini di classifica e, in questo momento, la maglia rosa ha cambiato virtualmente di padrone tornando sulle spalle di Majka. A tra poco!

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E andiamo con la cronaca degli ultimi minuti di questa tappa che può essere decisiva per le sorti del Giro 2019: Jon Izagirre (Tugas-Pingo Doce) è in cima al tratto sterrato e si affaccia sull'ultima terrazza del Terminillo: da qui, un paio di chilometri più su, si vede il traguardo!

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E DUNQUE C'È GLORIA ANCHE PER JON IZAGIRRE IN CASA TUGAS!
Dopo Joauqim Silva a Ortobene e il bis di Rui Costa tra Castellammare e Porto Sant'Elpiodio, ecco la quarta vittoria dei portoghesi

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Un applauso anche per Vincenzo Nibali (Mapei-Trek) che, a dispetto di un Giro ormai compromesso e dell'impossibilità di andare a prendere Izagirre, si è comunque voluto sobbarcare questa giornata allo scoperto, come a prendersi - chissà - l'ultimo bagno di folla della propria carriera sulle strade della corsa rosa. Il contratto del siciliano, infatti, è in scadenza ed il suo futuro ancora tutto da scrivere. Intanto, oggi chiude secondo a 3'20", dopo aver recuperato tantissimo al basco dei Tugas.

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Concentriamoci ora sulla lotta per la maglia rosa, perché il gruppetto con Rafal Majka (Bora-Hansgrohe) sta per terminare il tratto sterrato. Insieme al polacco ci sono, dalla testa alla coda, Fabio Aru (Saeco-Philips), Sergio Luis Henao (Tinkoff-Velux), Ruben Fernández (Banesto-Santander), Adam Yates (Sky-BikeExchange), Davide Formolo (Geox-Segafredo), Diego Rosa (Dimension Data) e Diego Ulissi (Bahrain-Merida): addirittura 1'07" il loro vantaggio su Rui Costa, che è rimasto da solo con Joaquim Silva all'inseguimento!

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Ed eccola, la maglia rosa Rui Costa (Tugas-Pingo Doce), ormai da solo. Mancano 2,5 km all'arrivo e il portoghese, liberatosi anche di Silva, sta approfittando di questo breve tratto in discesa per recuperare il più possibile: ha ancora 44" da recuperare a Majka.

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Nel mentre, taglia il traguardo in terza posizione Matteo Rabottini (Nippo-Vini Fantini), 7'41" dopo Izagirre.

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E questo è il gruppo con Rafal Majka, Adam Yates e Sergio Luis Henao Henao, tra gli altri, a 1.200 metri dall'arrivo. Rui Costa, che vediamo spuntare in fondo a destra nell'inquadratura, si è avvicinato ancora e ora è a 35" dagli avversari.

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ultimissima pausa, ma torniamo subito per darvi conto dell'arrivo dei big: Rui Costa potrebbe ancora salvare la maglia! 

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Ci eravamo lasciati con un Rui Costa (Tugas-Pingo Doce) in rimonta, e quando siamo ormai in vista del traguardo vediamo che in effetti la maglia rosa ha nel mirino il gruppetto di Majka, chissà che non riesca a salvare la maglia rosa o, quantomeno, a mantenere il ritardo dal polacco entro limiti accettabili in vista delle ultime due tappe.

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E intanto sono all'arrivo i primi big, tutti a 9'44" dal vincitore Izagirre. Con gli abbuoni già assegnati, Fabio Aru (Saeco-Philips) regola il gruppetto chiudendo in quarta posizione, dietro di lui Davide Formolo (Geox-Segafredo), Rafal Majka (Bora-Hansgrohe), Sergio Luis Henao (Tinkoff-Velux), Adam Yates (Sky-BikeExchange), Ruben Fernández (Banesto-Santander), Diego Rosa (Dimension Data) e Diego Ulissi (Bahrain-Merida) a chiudere la fila.

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Ed è ora la volta di Rui Costa, che è dodicesimo a 10'22" da Izagirre e, quindi, a 38" dal gruppetto Majka. Questo significa che il portoghese ha perso la maglia rosa, sia pure per appena undici secondi che, comunque, a due sole tappe dal termine non sarà facile recuperare!

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Alle spalle di Rui Costa quest'altro drappello con Jan Polanc (Cannondale-Oakley), Mattia Cattaneo (Ag2r La Mondiale-Astana) e la maglia rosa Miguel Ángel López (Milka-BMC) nelle prime posizioni. Dentro anche Joaquim Silva (Tugas-Pingo Doce), Pierre Roger Latour (Ag2r La Mondiale-Astana) e Joe Dombrowski (Cannondale-Oakley). Per tutti loro 10'49" dal vincitore, il che significa 1'05" dal gruppetto Majka-Yates e 27" da Rui Costa.

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Ed ecco l'ordine d'arrivo...

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... e la nuova classifica generale

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A quarantotto ore dal gran finale di Roma, Rafal Majka (Bora-Hansgrohe) torna in possesso della maglia rosa, ma lo fa con appena 11" di vantaggio su Rui Costa che potrebbe avere dalla sua la tappa mossa di domani a Castel Gandolfo e quella di dopodomani, la cronometro dei Fori Imperiali. In realtà, però, a questo punto bisognerà fare i conti più con le forze rimaste che con le caratteristiche, e l'impressione è che le energie siano al lumicino per tutti. Fra l'altro le salite dei Castelli Romani sono più lunghe dei muri marchigiani su cui ad inizio settimana Rui Costa aveva sfiancato il polacco, quindi è anche tutto da vedere che il portoghese sia superiore a Majka. E pure a cronometro, i due dovrebbero equivalersi. E nemmeno Adam Yates è poi così lontano, essendo a poco più di un minuto!

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Per oggi dal Terminillo è tutto, a domani per una nuova puntata di questo appassionante testa a testa per la conquista del Giro d'Italia 2019! Sarà un'ultima due giorni assolutamente da non perdere!

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E alla fine galeotto fu il Terminillo! Rui Costa è un anzianotto, li soffre i cambi di ritmo, non dovevi adagiarti sul ritmo da pennichella fatto dagli altri perchè poi l'ha bruciato lo scatto di Ulissi, meglio sarebbe stato tenere un uomo in più della fuga (perchè Izagirre in fuga?) a fare ritmo.

Undici secondi sono pochissimi, però credendo che domani non succederà un granchè sono anche convinto che questo Majka possa non fare così schifo a crono..

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8 hours ago, Stylus said:

E alla fine galeotto fu il Terminillo! Rui Costa è un anzianotto, li soffre i cambi di ritmo, non dovevi adagiarti sul ritmo da pennichella fatto dagli altri perchè poi l'ha bruciato lo scatto di Ulissi, meglio sarebbe stato tenere un uomo in più della fuga (perchè Izagirre in fuga?) a fare ritmo.

Undici secondi sono pochissimi, però credendo che domani non succederà un granchè sono anche convinto che questo Majka possa non fare così schifo a crono..

con il senno di poi, vista anche la salita stretta, avrei dovuto prenderla di petto, mettere il gruppo in fila e magari attaccare io per primo; ma siccome non avevo bisogno di muovermi io per primo, avevo paura di fare la figura del pollo... che puntualmente ho cmq fatto, mannaggia

perché Izagirre in fuga? beh, sia lui che Herrada dovevano semplicemente fare da testa di ponte per Rui Costa: l'idea era impiegare Herrada, che
è un passista, nel caso ce ne fosse stato bisogno tra i due Terminilli, e tra i vari gregari che ho avevo scelto di lanciare Izagirre come ultimo uomo a disposizione di Rui Costa nel finale perché è sì forte in salita, ma non come Casqueiro o Silva: quindi questi ultimi due me li sono sempre tenuti accanto a Rui sapendo che avrebbero potuto rimanere con lui fin quasi alle battute finali; mentre per l'avanscoperta si trattava di scegliere tra i restanti: e sia Henriques che Machado erano andati il giorno prima, restavano Izagirre e Treves e ho mosso prima Jon. L'avessero ripreso, mi sarei giocato Treves.

Poi vabeh, ha guadagnato un vantaggio tale, e dietro la situazione era talmente tranquilla, che non me la sono sentita di stopparlo per dare una mano a Rui Costa; anche perché se va bene, quando è arrivato, dietro la sitazione non ci era nemmeno ancora scappata di mano.

3 hours ago, Noris85 said:

Peccato per il tempo perso, sarà un finale di Giro al cardiopalma! 

cavolo, sì! pure troppo, per i miei gusti! (cmq alla vigilia del Giro non avrei mai pensato che Rui lo potesse vincere, anzi la mia idea era fare classifica con Silva! e anche dopo Pinerolo avrei firmato per un podio... e invece, siamo ancora qui a giocarcela...)

a proposito: a crono Rui ha 76 contro i 74 di Majka, ed entrambi hanno 79 di recupero: secondo voi, se ci dovessi arrivare con questi 11" da recuperare, ce la posso fare o rischio la beffa?

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È l'ultima tappa in linea di questo Giro d'Italia 2019 ancora apertissimo, che vede Rafal Majka e Rui Costa separati da appena 11": oggi si scalano le ultime salite, ben sei i gpm fra i quali il 1ª categoria di Rocca di Cave e le due salite di 2ª categoria poste nel finale: Rocca Priora e Rocca di Papa. La maglia rosa, insomma, si assegna per la prima volta nella storia sulle suggestive colline dei Castelli Romani. Davanti a tutti, anche oggi, due uomini Tugas: in testa alla corsa da solo, quando è già stato superato il gpm di Rocca Santo Stefano e mancano circa 85 km all'arrivo, c'è Tiago Machado con 34" sul suo compagno di squadra Jon Izagirre, il trionfatore di ieri sul Terminillo, che vedete ora inquadrato.

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Dietro ai due Tugas, lasciati inspiegabilmente liberi di fuggire anche oggi, i primi inseguitori sono Gang Zhu (Beijing-Lenovo) ed Edoardo Zardini (Sidi-Pinarello), distanti già 13'20" dalla testa della corsa.

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E dal gruppo della maglia rosa, segnalato ora a 16'48", è uscito anche Thibaut Pinot (PMU.fr) che viaggia con poco più di un minuto di vantaggio.

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Ed eccolo, il gruppo della maglia rosa, che come vedete si è già spezzato: ne fanno parte appena una trentina di corridori e c'è già qualche defezione importante che vi andremo ora ad elencare.

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Questo è il primo troncone di ritardatari, segnalati a 1'21" dai rivali diretti per la classifica, comprendente tra gli altri Fabio Aru (Saeco-Philips), la maglia bianca Miguel Ángel López (Milka-BMC), Bauke Mollema (Sunweb-Giant) e Diego Rosa (Dimension Data).

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A 75 km dall'arrivo, in fondo alla discesa di San Vito Romano e in vista del traguardo volante di Cave, Jon Izagirre raggiunge Tiago Machado in testa alla corsa. C'era stata qualche speculazione, questa mattina alla partenza, rispetto al fatto che i Tugas potessero tenere chiusa la corsa fino al traguardo volante per consentire a Rui Costa di conquistare i 3" di abbuono in palio, importantissimi dato l'esiguo svantaggio che lo sperata da Majka. Ma alla fine, evidentemente, sono state fatte altre valutazioni e gli abbuoni saranno conquistati dagli uomini in fuga, a cominciare proprio da questi due gregari di Rui Costa.

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E si inizia ora a salire alla volta dell'ultimo gpm di 1ª categoria di questo Giro, la salita di Rocca di Cave. Il gruppo nel frattempo si è ricompattato e insegue a 15'40" dai due battistrada, tirato a ritmo regolare ancora da un Tugas, Luis Henriques.

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prima pausa per noi! 

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Sono già transitati dal gpm di Rocca di Cave Tiago Machado e Jon Izagirre che, nonostante il passaggio in seconda posizione, grazie ai punti conquistati oggi ha già strappato la maglia verde a Simon Yates, un risultato ritenuto impossibile fino ad un paio di giorni fa data la mole di punti accumulati sulle Alpi dallo scalatore britannico. Ed invece, a questo punto, la matematica ci dice che il miglior scalatore del Giro 2019 sarà proprio Izagirre, salvo naturalmente un improbabile ritiro tra oggi e domani del corridore basco.

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14'07" il ritardo del gruppo della maglia rosa, sempre controllato, però, anziché dagli uomini di Majka da quelli di Rui Costa: Luis Henriques e Joaquim Silva nelle prime due posizioni.

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Prosegue, naturalmente, l'azione di Jon Izagirre e Tiago Machado, ora in vista della penultima salita, Rocca Priora, con un vantaggio di 11'44" ai -33 km.

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E dato il loro grande vantaggio, i due Tugas scollinano quando ancora il gruppo al loro inseguimento deve iniziare il tratto più duro della salita: a passare per primo, questa volta, è proprio la maglia verde in pectore Jon Izagirre.

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Proprio in vista del gpm di Rocca Priora il gruppo rinviene su Edoardo Zardini (Sidi-Pinarello) e Gang Zhu (Beijing-Lenovo), mentre in contropiede si muovono Diego Rosa (Dimension Data) e Simon Yates (Sky-BikeExchange), che a fine tappa dovrà cedere la maglia verde.

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Ma attenzione all'attacco in discesa di Fabio Aru (Saeco-Philips), che viene seguito da Sergio Luis Henao (Tinkoff-Velux), Diego Ulissi (Bahrain-Merida), dalla maglia rosa Rafal Majka (Bora-Hansgrohe), Ruben Fernández (Banesto-Santander) e Bauke Mollema (Sunweb-Giant). Inutile dire che tocca ai Tugas andare a chiudere!

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E infatti, puntualmente, Joaquim Silva (Tugas-Pingo Doce) riporta sotto Rui Costa e compagnia. Ancora tutti insieme i big del Giro quando mancano 25 km e una salita all'arrivo, ed il vantaggio dei battistrada, per quanto molto calato, è ancora di tutta sicurezza: 5'51".

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L'unico contrattaccante ad insistere è Fabio Aru, che però non fa paura né a Majka né a Rui Costa, essendo solo settimo a 5'40" di ritardo, e quindi per il momento viene lasciato fare

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Intanto, però, l'ammiraglia Tugas ferma Jon Izagirre! Chiara la scelta: cercare la vittoria di tappa con il veterano Tiago Machado, ancora all'asciutto, e tenere invece a disposizione di Rui Costa, in caso di necessità, un corridore forte e personalmente già soddisfatto, avendo vinto una tappa e ipotecato la classifica degli scalatori, come Izagirre.

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Fervono le grandi manovre, quindi, e siamo ormai in vista della resa dei conti: a tra poco!

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Quote

 C'era stata qualche speculazione, questa mattina alla partenza, rispetto al fatto che i Tugas potessero tenere chiusa la corsa fino al traguardo volante per consentire a Rui Costa di conquistare i 3" di abbuono in palio, importantissimi dato l'esiguo svantaggio che lo sperata da Majka. Ma alla fine, evidentemente, sono state fatte altre valutazioni e gli abbuoni saranno conquistati dagli uomini in fuga, a cominciare proprio da questi due gregari di Rui Costa.

Bravo, ti critichi da solo! Mossa sbagliata, una tappa in più non era poi così importante!

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 C'era stata qualche speculazione, questa mattina alla partenza, rispetto al fatto che i Tugas potessero tenere chiusa la corsa fino al traguardo volante per consentire a Rui Costa di conquistare i 3" di abbuono in palio, importantissimi dato l'esiguo svantaggio che lo sperata da Majka. Ma alla fine, evidentemente, sono state fatte altre valutazioni e gli abbuoni saranno conquistati dagli uomini in fuga, a cominciare proprio da questi due gregari di Rui Costa.
Bravo, ti critichi da solo! Mossa sbagliata, una tappa in più non era poi così importante!


Ci ho pensato ma 1) mi hanno di nuovo lasciato andare; 2) non volevo fare corsa troppo dura col rischio di stancare Rui e onde evitare la beffa di Majka.. cmq è lunghissima, vediamo come va...

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15 km all'arrivo, sta per iniziare l'ultima salita del Giro, il gpm di 2ª categoria di Rocca di Papa, e proprio in questo momento il gruppo della maglia rosa raggiunge Fabio Aru (Saeco-Philips) e Jon Izagirre (Tugas-Pingo Doce), che era stato fermato poco fa dall'ammiraglia per essere di supporto a Rui Costa.

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I primi a muoversi sono Sergio Luis Henao (Tinkoff-Velux) e Simon Yates (Sky-BikeExchange), dietro pedala bene anche Rui Costa (Tugas-Pingo Doce), oggi tornato a vestire la maglia di campione nazionale portoghese avendo perso quella rosa.

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Ed è di nuovo Joaquim Silva (Tugas-Pingo Doce), come nel precedente attacco in discesa, a chiudere la porta: 2,5 km alla vetta e uomini di classifica di nuovo tutti assieme.

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A un chilometro e mezzo circa dallo scollinamento si muove Diego Rosa (Dimension Data) e guardate un po'! Viene raggiunto Tiago Machado! Il Tugas aveva un vantaggio enorme e pareva lanciato verso un comodo successo. Invece anche lui - un po' per il forte ritmo con cui è stata fatta la salita, un po' perché a quel punto avrà preferito risparmiarsi potendo così essere d'aiuto a Rui Costa - è stato raggiunto. Corsa completamente riaperta, quindi, anche per la vittoria di tappa!

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Detto, fatto: è proprio Tiago Machado, ora, a portare fuori dal gruppo Rui Costa: ad un chilometro esatto dal gpm, parte l'attacco alla maglia rosa!

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Intanto Diego Rosa (Dimension Data) è già in cima alla Rocca di Papa e si lancia verso il traguardo di Castel Gandolfo.

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In poche pedalate Rui Costa si libera del proprio compagno di squadra e passa secondo al gpm - non dimentichiamo che davanti c'è sempre Rosa - ma alla sua ruota si è già portato un attentissimo Rafal Majka (Bora-Hansgrohe).

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Mancano poco più di 10 km all'arrivo, quasi tutti in discesa, e i due uomini forti del Giro si sono isolati all'inseguimento del battistrada solitario Diego Rosa. Ancora un'ultima pausa per noi, e poi dritti fino all'arrivo!

Modificato da smec-easyjet
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Ci eravamo lasciati con Rui Costa (Tugas-Pingo Doce) e Rafal Majka (Bora-Hansgrohe) appaiati in vetta al gpm, e attenzione però ora all'attacco in discesa della maglia rosa che sembra aver colto di sorpresa il campione portoghese!

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Fatale, a Rui Costa, un attimo di rilassatezza una volta resosi conto di avere Majka a ruota in cima alla salita; ora il leader dei Tugas deve recuperare 10" alla maglia rosa che a sua volta ne ha 15" da Diego Rosa (Dimension Data) a 5 km dall'arrivo!

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Terminata la discesa ad un paio di chilometri dall'arrivo, ora la strada torna a salire dolcemente alla volta del traguardo, e ai 1.800 metri Rafal Majka raggiunge Diego Rosa! E ora occhio agli abbuoni che possono diventare determinanti anche ai fini della vittoria del Giro!

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All'ultimo chilometro Rui Costa deve recuperare 14" a Majka, e nel frattempo è stato raggiunto anche da Simon Yates (Sky-BikeExchange) e Diego Ulissi (Bahrain-Merida) che potrebbero portargli via il terzo posto ed i relativi 4" di sconto!

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RAFAL MAJKA (BORA-HANSGROHE) VINCE A CASTEL GANDOLFO E METTE LE MANI SUL GIRO 2019!
Il polacco precede Diego Rosa e Simon Yates: non dovrebbero esserci distacchi ma i 10" di abbuono rischiano di essere decisivi ai fini della classifica

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Ecco appunto il gruppo chiudere compatto nella scia di Majka e con Rui Costa in nona posizione:

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Subito uno sguardo all'ordine d'arrivo che certifica l'assenza di distacchi rilevati tra Majka e tutti gli altri:

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Questa la classifica generale, in cui cambia solo il vantaggio di Majka: e non è poco!

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Quindi, quando alla fine del Giro mancano solo i 29 km contro il tempo di domani tra Appia Antica e Fori Imperiali, Rafal Majka raddoppia il vantaggio su Rui Costa, portandosi da 11" a 21": un solco, quello scavato oggi, che a questo punto rischia di essere decisivo, anche sul piano del morale.

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Appuntamento a domani per l'ultimo, disperato assalto di Rui Costa alla maglia rosa!

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3 minutes ago, Stylus said:

Pesanti 21 secondi! Diciamo che Majka in questa tappa si è riappropriato di quello che hai combinato a Porto Recanati..sconfitto Rui Costa sul suo terreno!

come temevo, però, era un po' meno "il suo terreno" rispetto ai muri marchigiani... e cmq ho perso per il solito baco dell'IA che rende gli avversari imprendibili quando attaccano, anche se lo fanno in discesa e decidi di seguirli: io dopo il gpm avevo rifiatato pensando di riprovarci nel punto più ripido della discesa, ma non appena Majka è partito l'ho fatto seguire, ovviamente, e ho usato pure il gel. Però non è bastato, porca l'oca.

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6 hours ago, Noris85 said:

Niente vittoria di tappa ed abbuoni a Majka, disastro!

 

23 minutes ago, Big white said:

Gran peccato, perdere un Giro così fa male

però dai, un 20% di chances datemelo ancora! se Rui Costa imbrocca almeno un +3 e Majka un -2, si puó ancora fare...

 

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Siccome con l'aggiornamento del Forum i post fatti da sabato in poi si sono persi, riposto il Radiocorsa dell'ultima tappa del Giro: purtroppo, invece, gli screen della diretta live li avevo già cancellati anche dal mio computer, e quindi sono andati perduti "come lacrime nella pioggia" (cit.)

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Modificato da smec-easyjet
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