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Prologo-Parte 1

18 novembre 2009, Ginevra (SUI)

Era una giornata scura e ventosa, il tempo minacciava pioggia ed ero senza ombrello, rimpiansi il fatto di non averlo preso quella mattina quando avevo deciso di uscire a fare una passeggiata. Camminando sul lungolago mi ero allontanato dal centro di Ginevra senza neanche renderme conto.

Così, a poco a poco, cominciarono a cadere piccole giocce d'acqua; improvvisamente un lampo illuminò il cielo e a questo seguì un lungo boato.

Che tempo - pensai - l'ambiente del nostro paese è davvero in crisi e è sicuramente colpa dell'uomo che lo sta lentamente distruggendo. Cataclismi naturali avvengono sempre con più frequenza e sempre più distruttivi, presto succederà qualcosa anche qui in Svizzera, è solo questione di tempo.

Ormai ero più inzuppato che mai, forse prima di preoccuparsi del destino dell'umanità, sarebbe stato opportuno trovare un riparo e un modo per tornarmene a casa.

tornado2.jpg
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Prologo-Parte 1

18 novembre 2009, Ginevra (SUI)

Era una giornata scura e ventosa, il tempo minacciava pioggia ed ero senza ombrello, rimpiansi il fatto di non averlo preso quella mattina quando avevo deciso di uscire a fare una passeggiata. Camminando sul lungolago mi ero allontanato dal centro di Ginevra senza neanche renderme conto.

Così, a poco a poco, cominciarono a cadere piccole giocce d'acqua; improvvisamente un lampo illuminò il cielo e a questo seguì un lungo boato.

Che tempo - pensai - l'ambiente del nostro paese è davvero in crisi e è sicuramente colpa dell'uomo che lo sta lentamente distruggendo. Cataclismi naturali avvengono sempre con più frequenza e sempre più distruttivi, presto succederà qualcosa anche qui in Svizzera, è solo questione di tempo.

Ormai ero più inzuppato che mai, forse prima di preoccuparsi del destino dell'umanità, sarebbe stato opportuno trovare un riparo e un modo per tornarmene a casa.

mi sa proprio di si..

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Prologo-Parte 2

18 novembre 2009, Gland, periferia di Ginevra (SUI)

Entrai in un piccolo bar, 3 o 4 persone erano appoggiate al banco, bevendo birra, altrettante erano sedute ai tavolini. Chiesi al proprietario un caffè lungo e mi sedetti a un tavolo. Dietro di me stavano discutendo una signora di mezza età e due uomini in giacca e cravatta. Incuriosito cercai di ascoltare:

- Ma è possibile che tu pensi solo al calcio! - fece la donna - Esistono molti altri sport, alcuni dei quali sono senza dubbio più belli e interessanti!

- Il calcio è lo sport per eccelenza, è il più seguito e il nostro progetto avrebbe maggior rilievo. - ribette l'uomo.

- Non sono d'accordo, per creare una squadra competitiva in campo europeo servono centinaia di milioni di euro, se non miliardi Ci sarà uno sport un poco più economico, no?

- Bah, pensala come vuoi, ma non avrai il mio sostegno!

Spinto dall curiosità mi girai e feci - Perché non il ciclismo?

I tre mi guardarono, indecisi su dafarsi, quindi prese la parola il terzo uomo, che fino a quel momento non aveva ancora parlato - E lei chi sarebbe?

- Sono il signor Omega - risposi io.

- Come fa a dirlo, se non sa ancora di che progetto stiamo parlando?

- Si fidi, di qualunque cosa si tratti, il ciclismo fa al caso vostro. - risposi, sicuro di me.

- Perché no? - intervenne la donna - Andiamo a parlarne nel mio ufficio, saremo più tranquilli.

imageservicesbar1.jpg
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Prologo-Parte 3

18 novembre 2009, Gland, periferia di Ginevra (SUI)

- Allora io sono Yolanda Kakabadse-Navarro, presidente del WWF, associazione che lei dovrebbe conoscere abbastanza bene, e questi sono due miei collaboratori. Ora le spiego il nostro progetto: abbiamo già alcuni contatti con altre associazioni no-profit per la difesa del nostro pianeta, Greenpeace, Fair Trade, anche l'UNICEF si è dichiarata disponibile a partecipare; abbiamo così raccolto dei fondi da investire in una squadra sportiva a livello internazionale, con il fine di pubbliciazzare le nostre attività e raccolgiere maggiori adesioni.

- Penso sia un' ottima idea. Il ciclismo, a differenza di altri sport, è molto internazionalizzato e si sta sviluppando in tutti i continenti. - riferii io.

- Bene, è deciso: sarà il ciclismo. Ora dobbiamo solo ingaggiare lo staff e una ventina di ciclisti di buon livello, lei chi proporrebbe come commissario tecnico? - chiese la donna

- Ma che domanda! Ce l'ha davanti! Mi offro come CT della vostra squadra. Ovviamente sono disposto a lavorare gratis.

- E' sicuro di essere all'altezza? Non è un po' giovane? - ribatte uno degli assistenti.

- Ho molta esperienza nel mondo del ciclismo, potete stare tranquilli.

- Va bene, le credo. Ora dovremo far ufficializzare il progetto del consiglio direttivo. Intanto lei inizi a pensare allo staff e ai ciclisti da ingaggiare. - disse la donna.

- Ottimo! Mi metto subito al lavoro.

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