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UEFA Euro 2012 - Poland / Ukraine


emmea90

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(ANSA) - POLONIA, 15 GIU - Dopo il lancio di una banana per onorare le gesta di Mario Balotelli i tifosi croati vogliono continuare a gettare oggetti in campo. In arrivo dall'Italia un camion di Plasmon.

NO!

Non è una cosa su cui scherzarci.

Ricordo di società italiane multate per cori razzisti (ancora aleggia vivo il ricordo di Messina-Inter con Zoro e sui cori contro Balotelli quando giocava all'Inter...)

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Ma stai scherzando? Se quello era un biscotto...

Se per questo li avete anche fatti i biscotti, vedasi mondiali dell'82...

Gli striscioni "2-2, Ciao Italia" me li ricordo ancora. Lo era sì un biscotto, mi ricordo benissimo che APPENA arrivata la notizia del 2-1 azzurro, con Cassano che esulta a Guimaraes, compare dopo una ventina di secondi l'aggiornamento, con tanto di filmato, del 2-2 con uscita assurda di Sorensen fuori dall'area. Tutto casuale perchè non si tratta dei corrotti italiani, ma di nazioni al di sopra di ogni sospetto eh, figuriamoci, loro non sono truffatori come gli italiani cattivi. Per quanto riguarda la storia dell'82, agli azzurri sarebbe convenuto molto di più vincere (per non finire nel girone con Argentina e Brasile) senza contare che il Camerun con quel pareggio è stato eliminato.

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Il fatto che qui le scommesse sono una cosa grave, non tolgono il fatto che Dinamo-Lione sia stata una partita pilotata (e mi permetto di dire che, secondo me, avevano anche il permesso della UEFA, caro Michel :105: ), quindi lo fanno anche loro...

QPR-City, un finale normale e prevedibile?

Ultima cosa, da quando Platini è presidente UEFA ha sempre cercato di mettere i bastoni fra le ruote all'Italia.. ha cercato di usare sempre lo stesso uomo all'inizio: Ovrebo.

-Liverpool-Inter, ritorno ottavi di Champions 2008, espulso Burdisso per un nulla e condotta arbitrale da rivedere;

-Italia-Romania, Europei 2008 fase a gironi, arbitraggio scandaloso, nonostante ciò siamo riusciti a pareggiare e passare il turno;

-Bayern-Fiorentina, andata ottavi di Champions 2010, preferisco non commentare; ah sì, dico solo che Platini ha esultato senza apparente motivo al goal di Klose (forse il motivo ce l'aveva :dubbio: ).

Blatter è risaputo che nutre antipatia verso l'Italia..

l'Irlanda è stata derubata contro la Croazia per due motivi...li metterei al 33% e 67%:

-33%, andare contro Trapattoni, figura importante della storia del Calcio italiano

-67%, favorire la Croazia per rendere più difficile la qualificazione azzurra

Penso che Trap si ricordi molto bene l'Europeo del 2004... potrebbe aiutarci (anche se non è bello)

Comunque spero che la Crozia se fanno 2-1 si metta in difesa e non faccia segnare la Spagna, così gli iberici se la prendono nel culo :biggrin:

P.S. sui fischi degli spgnoli, molto bello visto che il giorno prima era uscita la notizia che li avremmo aiutati a non farsi ammazzare dalle banche :rolleyes:

Ahahahahha, quindi c'è un mega complotto internazionale verso l'italia, basato su antipatie? :|

NO!

Non è una cosa su cui scherzarci.

Ricordo di società italiane multate per cori razzisti (ancora aleggia vivo il ricordo di Messina-Inter con Zoro e sui cori contro Balotelli quando giocava all'Inter...)

Come detto in precedenza pure gli olandesi hanno subito cori razzisti e ben peggio che l'italia, ma nessuno in olanda sta gridando "al complotto!"

Gli striscioni "2-2, Ciao Italia" me li ricordo ancora. Lo era sì un biscotto, mi ricordo benissimo che APPENA arrivata la notizia del 2-1 azzurro, con Cassano che esulta a Guimaraes, compare dopo una ventina di secondi l'aggiornamento, con tanto di filmato, del 2-2 con uscita assurda di Sorensen fuori dall'area. Tutto casuale perchè non si tratta dei corrotti italiani, ma di nazioni al di sopra di ogni sospetto eh, figuriamoci, loro non sono truffatori come gli italiani cattivi. Per quanto riguarda la storia dell'82, agli azzurri sarebbe convenuto molto di più vincere (per non finire nel girone con Argentina e Brasile) senza contare che il Camerun con quel pareggio è stato eliminato.

Quindi non hai visto la partita? Sorensen non è uscito fuori dall'area, giusto per ricordartelo, e tecnicamente ha segnato prima la svezia rispetto all'Italia.

Può essere utile ricordare ai più giovani che in quel girone del Mondiale spagnolo Italia e Camerun arrivarono all’ultima giornata a pari punti, due a testa, il Camerun dopo due 0 a 0 e l’Italia dopo lo 0 a 0 con la Polonia nella partita d’esordio e il faticosissimo uno a uno con il Perù (gol azzurro di Bruno Conti e pareggio dovuto ad un’autorete di Collovati su tiro del capitano Ruben Toribio Diaz). Quindi, visto il gol segnato in più, alla squadra di Bearzot per passare il turno sarebbe bastato un pareggio al Balaidos. Certo, per evitare il gironcino con il Brasile sarebbe stato meglio goleare gli africani, visto che il giorno prima la Polonia aveva battuto cinque a uno il Perù a La Coruna, ma fin qui stiamo parlando di sport e di calcoli che comunemente si fanno. L’andamento della partita lo conoscono tutti: un colossale ‘primo non prenderle’, comprensibile per un’Italia dilaniata dalle polemiche (che di lì a poco avrebbero portato allo storico silenzio stampa, con la questione premi a fare da pretesto), incomprensibile per un Camerun che sarebbe andato incontro ad una sicura eliminazione. Situazione che fu sconvolta alla mezzora del secondo tempo da un gol fortunoso di Ciccio Graziani, in purissimo stile Cervia: cross di Paolo Rossi, colpo di testa in controtempo e scivolata di N’Kono. Nemmeno il tempo del replay e subito il pareggio del Camerun, con centrocampo e difesa azzurri che fecero una serie di errori grotteschi, consentendo il gol in spaccata di Gregoire M’Bida. Raggiunto il pareggio il Camerun si produsse in una strana melina, con l’Italia senza più forze che gettò davvero il cuore oltre l’ostacolo. Ci viene in mente un tiro di Emmanuel Kunde da quaranta metri, controllato da Zoff (non tutti sono Haan o Dirceu) e pochissimo altro. Se avessimo visto roba simile in un campionato, non necessariamente la serie B italiana, avremmo urlato alla combine, ma l’importanza del Mondiale per tutti e soprattutto per una squadra emergente come il Camerun fece accettare la pietosa spiegazione dei giocatori del Camerun e dei nostri opinionisti: già contenti di essere stati la squadra rivelazione, i Leoni avevano voluto chiudere il Mondiale senza sconfitte.

Stefano Olivari

e ancora:

Cosa accadde prima di Italia-Camerun, secondo l’inchiesta di Beha e Chiodi? La più credibile fra le loro fonti è senz’altro l’allora vicecapo dei servizi segreti del Camerun, che intervistato a Yaoundé raccontò ai due giornalisti che dopo quella partita il governo aveva ordinato un’inchiesta sullo strano comportamento della squadra allenata da Jean Vincent (che da giocatore, nella Francia terza nel Mondiale 1958, completava una linea d’attacco comprendente fra gli altri Raymond Kopa e Just Fontaine…), portata avanti proprio dal funzionario intervistato da Beha e Chiodi. In pratica con metodi non esattamente da manuale del garantismo i giocatori erano stati interrogati e alcuni di loro, fra cui il mitico (ma diventò mitico dopo, da Italia Novanta in poi) Roger Milla, avevano ammesso che il pareggio era combinato, però dando le colpe di tutto a Vincent. Il ‘gancio’ sarebbe stato un italiano amico di Milla. Qui il web ci viene in aiuto, grazie ad un’intervista rilasciata da Chiodi alla Padania: quell’uomo si chiamava Orlando Moscatelli, di professione cuoco. Moscatelli spiegò a Beha e Chiodi che nell’operazione era stato un semplice intermediario, senza conoscere il grande vecchio della situazione: in pratica un misterioso uomo di mezza età ‘con un’Audi targata Taranto’ si era presentato da lui, in Corsica (da notare che il già trentenne Milla giocava nel Bastia), per proporre 400mila dollari da usarsi per ammorbidire i Leoni. Secondo Moscatelli la cosa poi non si fece, perché i giocatori del Camerun, da lui prontamente contattati, non gli avevano dato certezze: insomma, molti di loro, secondo Moscatelli, la partita l’avrebbero giocata ‘veramente’. Interessante è la parte dell’inchiesta riguardante il famoso camorrista Michele Zaza, che fra i vari settori di sua competenza aveva le scommesse clandestine. Curiosità: fra i suoi avvocati c’era l’allora presidente della Figc Sordillo, lo stesso Sordillo che secondo il racconto di Zaza (fatto anche all’allora segretario di Democrazia Proletaria Mario Capanna, che con Beha in un’altra occasione lo aveva incontrato) gli aveva chiesto consigli su come muoversi in Spagna e che all’amico spagnolo del pregiudicato (eufemismo) si sarebbe rivolto davvero, poco prima di Italia-Camerun. Sordillo adesso è morto, ma al tempo della pubblicazione del libro era vivissimo e la sua posizione in merito fu uguale a quella della quasi totalità degli addetti ai lavori: silenzio. Lo stesso che abbiamo accettato, come ragazzini mai cresciuti e spettatori di professione, per non rovinare una delle poche cose belle della nostra vita.

e ancora:

L’Italia-Camerun più famosa o famigerata della cronaca, il match combinato per antonomasia e sotto gli occhi di tutti, risale infatti all’estate del 1982, Mondiali di Spagna. A Vigo nel primo turno l’Italia in quel momento sbeffeggiata di Bearzot viene da due pareggi, con Polonia e Perù. Se perde va fuori tra le pernacchie (la spernacchiava Matarrese già allora presidente della Lega), se pareggia sopravvive comunque per il quoziente reti. Il Camerun se pareggia viene eliminato ma torna imbattuto in patria a ricevere soldi (assai pochi) e onorificenze dal regime monocratico avviato a diventare militare a colpi di guerriglia, prima squadra africana a riuscire in un’impresa simile di grande orgoglio patriottico, figurando così dignitosamente in un Mondiale ossia in tv.

Fu uno 0-0 travestito da 1-1, prima Graziani su scivolata di N’Kono, il portiere dalla lunga carriera spagnola, un secondo dopo il camerunense M’Bida, unico gol in carriera credo, di fronte a Zoff e a una difesa da “strano interludio”, sapete, quelle belle statuine della piece di O’Neill.

Nessuno protestò più di tanto, allora, mentre in contemporanea Germania e Austria “biscottavano” ai danni dell’Algeria, per passare a braccetto al turno seguente: invenzioni di chi scrive? Macchè, qualcuno dei “biscotta- tori” avrebbe confessato molti anni dopo che le cose erano andate esattamente così, come ci erano parse “in diretta”.

Per Italia-Camerun, viatico per gli azzurri di un Bearzot poi portato in trionfo a Madrid, con Pertini, Spadolini e i giocatori, non ci fu al momento alcuno strascico, se non a cena, tra colleghi che ne avevano viste tante di quel genere e quindi pensarono bene di non scrivere nulla. Dov’era il Blatter indignato di oggi?Al mare, in Galizia?No, era già segretario generale della Spectre/Fifa, ma evidentemente gli andava bene così. Dov’era Giancarlo Abete? Negli scranni di una delle sue legislature come deputato democristiano, attendente di un Franco Carraro già allora presidente del Coni come oggi è in Cina, dall’Olimpica, quale membro del Cio.

Chi mise in dubbio un paio d’anni dopo, grazie a un’inchiesta in Africa e in Europa dal significativo e minaccioso titolo di “Mundialgate”, quel “biscotto” italo-camerunense e una serie di trame da far rabbrividire (cfr. il boss camorrista Michele Zaza che esercitava per conto del presidente della Federcalcio di allora, Federico Sordillo, il suo legale), fu chi scrive. Mal gliene incolse.

Come mi disse Carraro telefonicamente all’epoca, nell’estate del 1984, ”Lei non lavorerà più, ho parlato con il suo Direttore”. Trattavasi di Scalfari, che all’epoca dialogava con il potere terreno e non con quello divino. Aveva ragione quasi del tutto Carraro.

E qui Stefano Chiodi:

L’uomo dei servizi segreti, responsabile della sicurezza della comitiva Camerun, dichiarò che dopo la partita aveva posto praticamente agli “arresti domiciliari” tutti i giocatori e che li aveva interrogati a uno a uno, senza tanti complimenti. I sei professionisti ammisero che avevano giocato in quel modo perché avevano avuto la promessa di 30 mila dollari a testa. E che i soldi, alla fine, se li era probabilmente intascati tutti l’allenatore, in scadenza di contratto e mai rientrato in Camerun. In patria però erano tutti in festa perché il Camerun era l’unica squadra che ai mondiali non aveva mai perso e questo indusse i vertici dei servizi e del governo ad archiviare i verbali con le confessioni. Quindi, la prova c’era: era la dichiarazione di un pubblico ufficiale, colui che aveva condotto gli interrogatori e ottenuto sei confessioni. Cosa si voleva di più? Quale elemento, in casi del genere, può essere valutato “prova”? Esistono, nella casistica delle corruzioni in partite di calcio (corruzioni che pure esistono, su questo dovremmo essere d’accordo), episodi più eclatanti, più “provati” di questo? Di cosa avevano bisogno i colleghi e i tifosi per convincersi che c’era stata una pastetta? Il film del passaggio dei soldi? Le ricevute di pagamento?

Lasciamo perdere l’aspetto tecnico, la partita e la farsa che ci fu nel far pareggiare il Camerun. Il vicecapo dei servizi segreti era un’autorità governativa, aveva un ruolo, era anche lui in panchina (come pure Moscatelli, pensa un po’!). Ci disse che aveva ottenuto le confessioni. L’abbiamo filmato e registrato. Ma che altro dovevamo produrre? Andammo per scrupolo in Corsica e riuscimmo a rintracciare e far parlare Moscatelli davanti a una cinepresa. Lui ammise che a Vigo era stato avvicinato proprio per indurlo a offrire, tramite Milla, soldi ai professionisti affinché ci fosse la garanzia del pareggio. La trattativa non andò in porto proprio perché mancava la garanzia assoluta che invece fu raggiunta coinvolgendo nella corruzione anche l’allenatore-mercenario.

Abortita la nostra inchiesta giornalistica proprio perché i colleghi dicevano che “non c’erano le prove”, non scrivemmo mai il seguito della storia che pure ci fu. E cioè: l’avvocato di Michele Zaza (Michele ‘o pazzo, boss camorrista, re del contrabbando) era guarda caso il presidente Sordillo. Zaza ci disse che Sordillo si era fatto consegnare da un fiduciario di Zaza stesso a Vigo 400 mila dollari alla vigilia di Italia-Camerun per “sistemare” la partita sul pareggio. Questa dichiarazione il camorrista la f ece prima al suo avvocato, poi a me, poi al segretario di un partito politico che andò a trovarlo a Regina Coeli insieme a Beha.

Per il resto potete sempre illudervi che la povera Italia è Davide che lotta contro il Golia chiamato Platini, ma sarete sempre soli o mal accompagnati. Quindi prima si accetta la realtà meglio è.

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Per 3 motivi non dobbiamo fare queste polemiche:

1 la spagna dubito che si abbassi al livello di un biscotto con una squadra come la croazia(non sarebbe a suo vantaggio e non farebbe una bella figura da campioni del mondo e d'europa in carica)

2 l'Italia sta giocando da schifo e se continuiamo così meritiamo di uscire e penso anche che la vittoria con l'Irlanda non sia poi così scontata.

3 il biscotto ce lo meritiamo tutto con tutte le storie che stiamo facendo da tutti i punti di vista

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Infatti io non lo vedo molto bene il biscotto, perchè alla spagna del pareggio ne andrebbe in tasca quanto la vittoria...

P.s: io non ho ancora capito perchè con 2-2 loro noi andremmo a casa :dubbio:

Negli scontri diretti a tre avrebbero segnato più gol rispetto a noi

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T-x, sì. L'Italia è la nazione più bistrattata ed irrisa della storia, quindi, sì, per me c'è un megacomplotto internazionale contro di noi, non solo dal punto di vista calcistico.

A Platini brucia ancora il culo per i Mondiali 2006.

Ti dice niente Italia-Paesi Bassi degli Europei 2000? Ci hanno provato in tutti i modi ad escluderci dalla finale, ma non ci sono riusciti {e lo dice anche Toldo in un'intervista}

P.S. ripeto che spero che Croazia e Spagna si mettano d'accordo e poi la Croazia freghi gli spagnoli e no non meritiamo di uscire per l'ennesimo biscotto contro di noi

London, Mi sembra non ci siano gli scontri diretti, ma con un 2-2 dovremmo vincere con 3 gol di scarto (oppure 5-3, ma è improbabile)...

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  • Amministratori

No vabbè... dire che Svezia-Danimarca non è stato biscottato mi sembra un po' azzardato così come mi sembra un po' azzardata l'ipotesi che l'Italia volesse evitare il Brasile e che il Camerun facesse un biscotto per farsi eliminare quando poteva passare il turno.

Di certo far passare l'Italia come il paese calcisticamente corrotto dove tutto va male e gli altri come lidi felici mi sembra la cosa peggiore possibile anche perché in Europa si è visto di peggio.

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comunque per evitare questi inconvenienti dovrebbero cambiare le regole.

al posto degli scontri diretti la differenza reti come nei mondiali.

Stavo per scriverlo io :mrgreen:

Tornando al calcio giocato (si, esiste ancora :mrgreen: ): oggi prima giornata di verdetti col Girone A...

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Nessuno protestò più di tanto, allora, mentre in contemporanea Germania e Austria “biscottavano” ai danni dell’Algeria, per passare a braccetto al turno seguente

E' la conferma di quello che dico da vari post. Tutto il mondo è paese, non sono solo gli italiani corrotti a combinare le partite, Germania e Austria sono due paesi mitteleuropei.

T-x, sì. L'Italia è la nazione più bistrattata ed irrisa della storia, quindi, sì, per me c'è un megacomplotto internazionale contro di noi, non solo dal punto di vista calcistico.

A Platini brucia ancora il culo per i Mondiali 2006.

Ti dice niente Italia-Paesi Bassi degli Europei 2000? Ci hanno provato in tutti i modi ad escluderci dalla finale, ma non ci sono riusciti {e lo dice anche Toldo in un'intervista}

P.S. ripeto che spero che Croazia e Spagna si mettano d'accordo e poi la Croazia freghi gli spagnoli e no non meritiamo di uscire per l'ennesimo biscotto contro di noi

London, Mi sembra non ci siano gli scontri diretti, ma con un 2-2 dovremmo vincere con 3 gol di scarto (oppure 5-3, ma è improbabile)...

Dico solo una data: Mondiali 2002. Credo che possa bastare a confermare quello che tu hai detto. Tra l'altro prima di arrivare in Italia la banda di Gegic ha avuto il tempo di taroccare un po' di partite della B svizzera, di squadre che si trovano quasi tutte in Ticino, almeno secondo questo articolo: http://www.infoinsubria.com/2012/05/%E2%80%9Ccalcioscommesse%E2%80%9D-e-quello-svizzero-il-campionato-piu-corrotto/

No vabbè... dire che Svezia-Danimarca non è stato biscottato mi sembra un po' azzardato così come mi sembra un po' azzardata l'ipotesi che l'Italia volesse evitare il Brasile e che il Camerun facesse un biscotto per farsi eliminare quando poteva passare il turno.

Di certo far passare l'Italia come il paese calcisticamente corrotto dove tutto va male e gli altri come lidi felici mi sembra la cosa peggiore possibile anche perché in Europa si è visto di peggio.

Hai pienamente ragione, resta il fatto che se siamo a pensare alle possibili combinazioni di risultati per passare è solo demerito nostro.

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Young, ai mondiali 2002 credo sia stato fatto (o è così che ce lo vogliono far apparire) per favorire la Corea squadra di casa, visto che lo fecero anche con la Spagna...boh

Come avete giudicato il fatto che nel 2008, i Paesi Bassi (1° matematicamente nel girone) abbiano giocato con le riserve contro la Romania, dopo che si era parlato di un possibile biscotto? (poi non è andata così, ma vorrei sapere se vi ha fatto torcere il naso vedere che giocavano con le riserve...)

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E' la conferma di quello che dico da vari post. Tutto il mondo è paese, non sono solo gli italiani corrotti a combinare le partite, Germania e Austria sono due paesi mitteleuropei.

Certo, nessuno lo mette in dubbio. Sto mettendo in dubbio il diritto di fare la morale agli altri e di fare la vittima del sistema, quando si è parte integrante del marcio che a parole si condanna.

Dico solo una data: Mondiali 2002. Credo che possa bastare a confermare quello che tu hai detto. Tra l'altro prima di arrivare in Italia la banda di Gegic ha avuto il tempo di taroccare un po' di partite della B svizzera, di squadre che si trovano quasi tutte in Ticino, almeno secondo questo articolo: http://www.infoinsubria.com/2012/05/%E2%80%9Ccalcioscommesse%E2%80%9D-e-quello-svizzero-il-campionato-piu-corrotto/

Bella scoperta, perché il Ticino è molto diverso dall'Italia...

Non a caso a capo dello scandalo c'è una pedina marginale del calcio scommesse italiano, non a caso il Lugano è di proprietà di un tale Preziosi, seppur nascosto. Il Locarno non è mai salito in "serie A", il Chiasso è tutto sommato una squadretta, anche per la storia, ed è al confine. Il presidente è pure un politico del PPD, l'equivalente della DC in Svizzera e penso di aver detto abbastanza. L'ex presidente si è dimesso per contrasti con il cda.

Nel chiasso giocano 6 italiani e 10 ticinesi o svizzeri di origine italiana. Il locarno pullula di Slavi, come anche la città. (niente di razzista, come leggerete più avanti, solo un discorso di livello culturale, dove il ticino è impregnato dalla cultura italiana ed è influenzata in maniera crescente dalla popolazione balcanica, guarda a caso entrambe coinvolte negli scandali scommesse italiani e ticinesi))

Il Lugano, la più grossa (per la storia) squadra coinvolta e più grande squadra ticinese di calcio è fallita anni fa, con il suicidio del presidente. Ha cambiato nome e giocato come Malcantone - Agno per qualche tempo, prima di ritornare a chiamarsi Lugano (anche se qualcuno proponeva per il nome "LugAgno".) Fallita lasciando un sacco di debiti.

Il Bellinzona è di proprietà di Giulini, imprenditore italiano, mezza dozzina di giocatori sono italiani, contando le doppie nazionalità.

Ripeto il ticino a livello calcistico è italiano. Per cultura e modi di fare. Se vai in una scuola elementare e chiedi a chi tifi ti risponderanno Inter, Milan o Juventus almeno l'80% dei bambini. Qualcuno Roma, pochi la Lazio. Più avanti qualcuno dirà di tifare Hellas, per ragioni politiche. Qualche altro livorno per gli stessi motivi, ma opposti. Altri il napoli o le città dalla quale provengono.

Se dici che tifi Lugano due su tre ti dicono i nomi dei giocatori dell'Hockey club lugano, un sesto ti dirà Hockey sport minore e il restante sesto, o forse qualcosa in più, ti dirà forza Ambrì che è la squadra rivale del Lugano, sempre di Hockey. Non pensate che il calcio elvetico sia molto seguito in Ticino. Chi lo segue in genere lo segue dopo il calcio italiano o perché è un ultrà. O perché gioca a calcio a buoni livelli.

Io per 4 anni vedevo ogni giorno gli allenamenti del Bellinzona. Volente o nolente. Squadra (all'epoca) di "serie A" che si spalava da sola la neve (dal campo) quando nevicava, perché nessuno lo poteva fare per i giocatori. Più o meno sono questi i livelli. (Sono simpatizzante del Lugano per quanto possa valere, tifoso dell'Ambrì nell'Hockey, nonostante quoto il sesto dei bambini che dice "Hockey sport minore".)

Quindi tranquilli che se dico che il calcio italiano è culturalmente marcio ci infilo tutta la cultura italofona, ivi compreso il Ticino.

Non è un caso che ci siano ostilità verso Turkilmaz (ve lo ricordate?) dalla famigerata "Berna" (l'equivalente Roma italiana), non è un caso che gli arbitraggi negli ultimi spareggi coinvolgenti squadre ticinesi siano stati quantomeno sospetti o sospettati. Non è un caso che Ceroni, uno dei più popolari commentatori sportivi sia stato escluso dai mondiali per un intervista all'allora allenatore elvetico. La differenza sostanziale con l'Italia è che Berna osteggia certi comportamenti e certe culture, mentre le istituzioni calcistiche italiane sono coinvolte, checché ne vogliate dire. Per certi versi il marciume che si condanna ha coinvolto il Ticino, ed il calcio è stato il primo sistema coinvolto. Ma anche l'università di Lugano e parte della politica ticinese sono sommerse dai ciellini, per fare un esempio. Quindi tranquilli che se critico i comportamenti degli italioti comprendo anche taluni ticinesi.

Non per niente il Ticino si discosta dall'Italia, sia politicamente (leggasi Lega dei Ticinesi) sia a livello di fede calcistica nazionale, dove quando vince l'Italia si deve uscire senza macchina perché vengono bloccate le strade. Quando l'Italia vinse il mondiale delle persone vennero picchiate perché si rifiutavano di scendere dalla macchina e saltare per festeggiare la vittoria dell'Italia. Giusto per portare un esempio. 54'000 (Cinquantaquattromila) lavoratori italiani vengono ogni giorno a lavorare da noi. Senza contare quelli in nero. Su una popolazione complessiva di 340'000 abitanti. Il 15% degli abitanti del Ticino è italiana (senza contare i doppi passaporti). Ripeto la cultura calcistica ticinese se non è uguale a quella italiana se ne differenzia per poco. Quindi mi spiace ma la "difesa", oserei dire craxiana, non regge.

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T-x i tuoi post si avvicinano sempre più a quelli di diablo :mrgreen:

Spero lo possano fare anche per la qualità... :mrgreen:

Ho cercato di riassumere il più possibile comunque. Già che ho parlato del Ceroni ne condivido qualche perla:

Le classiche:

Mancano due minuti due.

Un gol cancella fette di partita che non ti immagini

Si muove con la velocità di un bradipo addormentato.

Le epiche:

Ecco a voi la sfida tra il più forte giocatore di calcio al mondo [Cristiano Ronaldo] e chi crede di esserlo [Zlatan Ibrahimovic].

Messi sembra più veloce col pallone, caso più unico che raro nella storia della biomeccanica.

[Cristiano Ronaldo] Il principe del tutto, il campione del rococò, il re del suprefluo.

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Certo, nessuno lo mette in dubbio. Sto mettendo in dubbio il diritto di fare la morale agli altri e di fare la vittima del sistema, quando si è parte integrante del marcio che a parole si condanna.

Ripeto la cultura calcistica ticinese se non è uguale a quella italiana se ne differenzia per poco. Quindi mi spiace ma la "difesa", oserei dire craxiana, non regge.

Ti do ragione sul fatto che il portiere della Nazionale italiana che otto anni fa voleva le teste di cuoio in campo e oggi dice "meglio due feriti che un morto" è alquanto ridicolo, così come le difese che certi giocatori coinvolti nelle scommesse hanno adottato. Craxi, tralasciando le implicazioni politiche che qui sono vietate, esprimeva un concetto del tipo "tutti hanno rubato, per cui non condanniamo nessuno, facciamo una bella amnistia e via"; io a differenza sua sarei per condannare tutti quelli che sbagliano, che siano in Italia, Svizzera, Croazia, o Chissàndostan, secondo le regole della giustizia, ma nel calcio (internazionale) questo non succede mai. Per la terza volta: in ogni caso, se ci troviamo a discutere di biscotti, fette, brioche & co. è solo colpa della Nazionale italiana che non ha fatto il suo dovere nelle prime due partite e si ritrova ad inseguire

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