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Wanka84

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Sinceramente, non capisco le convocazioni. 

Giusto portare gente forte, giusto portare scalatori/attaccanti/all around, ma:

  • Aru sarà in Brasile dopo un tour corso con l'obiettivo della vittoria
  • Nibali sarà in Brasile dopo aver corso 2 (due) GT. Gli si poteva chiedere di non fare il tour.
  • Non capisco perchè non portare sicuro Ulissi, che magari faticherà un pò in salita, ma in volata ristretta ha il suo.

 

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Se è per il Tour, credo che il 100% dei campioni olimpici dal 1996 siano usciti dalla gara francese (sono incerto su Richard), e nel caso di Ullrich e Sanchez facendo classifica. Bettini no, ma quando mai ha fatto classifica in un GT? Vino nemmeno, ma più per impossibilità che per scelta, vista l'età.

Con ciò non è che l'Olimpiade sia off limits per chi non fa il Tour, ma di solito se la gioca chi esce dalla Grande Boucle sembrerebbe

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Confermo che Richard aveva fatto il Tour de France.

Solo per precisione, le Olimpiadi di Sydney erano a settembre, perciò fare o non fare il Tour de France aveva un valore relativo. La prova olimpica mi pare fosse pochi giorni dopo la conclusione della Vuelta, perciò la posizione del Tour rispetto alle Olimpiadi nel 2000 era assimilabile a quella del Giro rispetto a Rio quest'anno. Ullrich in quel caso disputò circa 2 settimane di Vuelta per poi ritirarsi, se non sbaglio.

Ad ogni modo credo che il Tour sia considerato un po' da tutti come il viatico ideale per preparare i Giochi. Nel caso di Nibali, il Tour è stato inteso esattamente come corsa di preparazione all'Olimpiade, preferendolo quindi ai vari Polonia, Austria e compagnia.

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19 hours ago, Rio Immagina said:

Sinceramente, non capisco le convocazioni. 

Giusto portare gente forte, giusto portare scalatori/attaccanti/all around, ma:

  • Aru sarà in Brasile dopo un tour corso con l'obiettivo della vittoria
  • Nibali sarà in Brasile dopo aver corso 2 (due) GT. Gli si poteva chiedere di non fare il tour.
  • Non capisco perchè non portare sicuro Ulissi, che magari faticherà un pò in salita, ma in volata ristretta ha il suo.

 

Non solo per quanto riguarda l'Olimpiade, ma in generale per le principali classiche di agosto, da che mondo è mondo chi esce dal Tour ha una marcia in più rispetto a chi non l'ha fatto, proprio perché ha un fondo ed un ritmo gara che chi si è allenato o ha fatto il Polonia (o una volta il Brixia Tour) se lo sogna. Il ragionamento vale appunto per le primissime settimane post Tour, e mi pare che la gara olimpica sia a 15 giorni da Parigi, il 6 agosto. Ovvio, invece, che se si andasse già oltre il 10-15 del mese aver corso il Tour potrebbe essere penalizzate, per la difficoltà di mantenere il picco di forma.

Su Aru cmq ho anch'io le mie perplessità, non tanto per il fatto che sarà reduce dal Tour, quanto perché non l'ho mai considerato adatto ad una corsa di un giorno, per quanto dura. Anche se in questo senso l'azione fatta al Delfinato, da passista puro, mi ha fatto un po' ricredere (e mi ha decisamente sorpreso).

Su Ulissi, beh... fosse quello del Giro, pur non dando garanzie assolute su percorsi oltre i 250 km (anzi!) in effetti l'Italietta di oggi non potrebbe permettersi di lasciarlo a casa. Ma siccome Ulissi è tanto forte quanto incostante, credo appunto che prima di portarlo Cassani voglia verificare di persona al Polonia se ha una condizione quantomeno accettabile, altrimenti meglio davvero portare un faticatore in più.

Poi vabeh, fosse dipeso da me avrei cmq aspettato di vedere come stava prima di tagliare a priori Brambilla, ma immagino che si saranno parlati e che il corridore avrà ammesso di non averne più per quest'anno. Altrimenti, uno con la sua intellegenza tattica, a maggior ragione in una corsa con soli 5 corridori a squadra, credo sarebbe stato titolare inamovibile in qualsiasi nazionale, e non solo nella povera Italia.

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15 ore fa, -Gigilasegaperenne- dice:

Confermo che Richard aveva fatto il Tour de France.

Solo per precisione, le Olimpiadi di Sydney erano a settembre, perciò fare o non fare il Tour de France aveva un valore relativo. La prova olimpica mi pare fosse pochi giorni dopo la conclusione della Vuelta, perciò la posizione del Tour rispetto alle Olimpiadi nel 2000 era assimilabile a quella del Giro rispetto a Rio quest'anno. Ullrich in quel caso disputò circa 2 settimane di Vuelta per poi ritirarsi, se non sbaglio.

Ad ogni modo credo che il Tour sia considerato un po' da tutti come il viatico ideale per preparare i Giochi. Nel caso di Nibali, il Tour è stato inteso esattamente come corsa di preparazione all'Olimpiade, preferendolo quindi ai vari Polonia, Austria e compagnia.

Sì, in realtà mentre scrivevo quel post avevo anche pensato per quell'anno di considerare la Vuelta come il vero appuntamento a ridosso dell'olimpiade, ma non è oggettivamente pensabile un'analogia, visto che comunque il Tour è l'appuntamento centrale della stagione, mentre la Vuelta non lo è nonostante l'Olimpiade mi verrebbe da dire.

Comunque considerando l'edizione con il percorso più simile a quest'anno, ovvero quello del 2008, tra i protagonisti assoluti di quella giornata troviamo soprattutto gente che aveva fatto il Tour con grande impegno: Sanchez aveva fatto una buona classifica, Andy non era messo benissimo nella classifica finale per la scoppola sui Pirenei ma sulle Alpi sembrava essere il più in palla o quasi, di Cancellara io ricordo un ritmo forsennato sulla Croix de Fer e in generale lavoro da gregario in montagna. L'unico dei primi di quel giorno che non arrivava dalla Grande Boucle era Rebellin, che però storicamente è il classico corridore che riesce a farsi trovare al massimo anche senza disporre di grandi riferimenti rispetto ai suoi avversari (lasciamo perdere il doping, lo si vede ancora oggi che ha gli anni di Matusalemme, quando partecipa ad una gara di primo piano, pur prevedendo il suo calendario prevalentemente gare continental, arriva al 90% tra i primi e difficilmente sfigura).

 

21 minuti fa, smec-easyjet dice:

Non solo per quanto riguarda l'Olimpiade, ma in generale per le principali classiche di agosto, da che mondo è mondo chi esce dal Tour ha una marcia in più rispetto a chi non l'ha fatto, proprio perché ha un fondo ed un ritmo gara che chi si è allenato o ha fatto il Polonia (o una volta il Brixia Tour) se lo sogna. Il ragionamento vale appunto per le primissime settimane post Tour, e mi pare che la gara olimpica sia a 15 giorni da Parigi, il 6 agosto. Ovvio, invece, che se si andasse già oltre il 10-15 del mese aver corso il Tour potrebbe essere penalizzate, per la difficoltà di mantenere il picco di forma.

Su Aru cmq ho anch'io le mie perplessità, non tanto per il fatto che sarà reduce dal Tour, quanto perché non l'ho mai considerato adatto ad una corsa di un giorno, per quanto dura. Anche se in questo senso l'azione fatta al Delfinato, da passista puro, mi ha fatto un po' ricredere (e mi ha decisamente sorpreso).

Su Ulissi, beh... fosse quello del Giro, pur non dando garanzie assolute su percorsi oltre i 250 km (anzi!) in effetti l'Italietta di oggi non potrebbe permettersi di lasciarlo a casa. Ma siccome Ulissi è tanto forte quanto incostante, credo appunto che prima di portarlo Cassani voglia verificare di persona al Polonia se ha una condizione quantomeno accettabile, altrimenti meglio davvero portare un faticatore in più.

Poi vabeh, fosse dipeso da me avrei cmq aspettato di vedere come stava prima di tagliare a priori Brambilla, ma immagino che si saranno parlati e che il corridore avrà ammesso di non averne più per quest'anno. Altrimenti, uno con la sua intellegenza tattica, a maggior ragione in una corsa con soli 5 corridori a squadra, credo sarebbe stato titolare inamovibile in qualsiasi nazionale, e non solo nella povera Italia.

Concordo quindi sulla forma che ti lascia il Tour: oggi si nota molto meno perché non c'è più la CdM, ma negli anni in cui si disputavano una in coda all'altra Amburgo, San Sebastian e Zurigo era una lotta praticamente chiusa ai reduci del Tour, con Bettini che sembrava giocare, ma pure con corridori che avevano fatto classifica e che comunque non erano tipicamente da classiche come Basso, Ullrich o perfino Armstrong in alcune occasioni che erano protagonisti assoluti.

Per Aru mi trovo del tutto d'accordo, su Ulissi penso che dovrebbe dimostrare in qualsiasi altra corsa di poter essere quello del Giro. Quest'anno poi obiettivamente ha vinto un paio di tappe da cacciatore di classiche consumato, con attacchi audaci, non con le solite volate (che comunque fosse in grado di replicare fuori dalla corsa rosa sarebbero utili visto l'esito del 90% delle classiche).

Su Brambilla io spero che non abbia proprio chiuso addirittura l'annata. Ok che la prima parte di stagione è stata intensa, ma chiudere con il Giro forse è un po' eccessivo. Quindi tralasciando il fatto che possa non essere della partita per le olimpiadi spererei di vederlo ancora di qui a fine stagione, no?

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20 minutes ago, ian said:

io spero che non abbia proprio chiuso addirittura l'annata. Ok che la prima parte di stagione è stata intensa, ma chiudere con il Giro forse è un po' eccessivo. Quindi tralasciando il fatto che possa non essere della partita per le olimpiadi spererei di vederlo ancora di qui a fine stagione, no?

sì sì per carità, ancora qualche corsa correrà, ma dicevo che è fuori dai giochi per l'Olimpiade mentre il percorso di Doha lo esclude dalla rosa degli azzurrabili per i mondiali, e con una prima parte di stagione così intensa dubito anche che andrà alla Vuelta. Lo vedremo - immagino - alle classiche italiane di fine stagione, e spero possa fare un buon Lombardia... magari, ecco, sarebbe anche un bel capitano per gli Europei di Nizza, visto che penso ci sarà un cast di contendenti buono ma non buonissimo, ecco...

EDIT: su Ulissi.... sì certo deve ancora dimostrare di essere veramente un uomo da classiche, perché numeri come quelli di Praia a Mare un conto è farli in una classica (dove tutti corrono per vincere quella corsa e ci sono i migliori specialisti) e un conto è appunto farli in una tappa di un GT dove già in partenza il lotto di cacciatori di tappe è ridotto, e dove in più subentrano altre dinamiche di classifica per le quali sicuramente Ulissi è avvantaggiato dall'avere più libertà di altri che, fra l'altro, si controllano pure tra loro. Senza contare che nella classica di un giorno sono tutti al top della condizione, durante un GT contano anche le doti di recupero e Ulissi, in questo senso, rispetto ad altri aspiranti cacciatori di classiche è messo molto bene: penso ad esempio ad un confronto tra il suo Giro e quello di Wellens. Ulissi è stato competitivo fino alla fine, andando anche all'attacco nelle ultime tappe di montagna e vincendo una seconda frazione a metà della seconda settimana, e anche in Giri precedenti aveva vinto alla terza settimana (Tirano 2011) o cmq sfoderato ottime prestazioni, su tutte la crono del Barolo nella quale appunto emergeva chi aveva ancora una bella gamba, più ancora dello specialista. Wellens invece, dopo il numero di Roccaraso e qualche altra tappa all'attacco, si è spento come una candela e alla fine era presenza fissa nella rete dei velocisti.

Modificato da smec-easyjet
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1 ora fa, smec-easyjet dice:

EDIT: su Ulissi.... sì certo deve ancora dimostrare di essere veramente un uomo da classiche, perché numeri come quelli di Praia a Mare un conto è farli in una classica (dove tutti corrono per vincere quella corsa e ci sono i migliori specialisti) e un conto è appunto farli in una tappa di un GT dove già in partenza il lotto di cacciatori di tappe è ridotto, e dove in più subentrano altre dinamiche di classifica per le quali sicuramente Ulissi è avvantaggiato dall'avere più libertà di altri che, fra l'altro, si controllano pure tra loro. Senza contare che nella classica di un giorno sono tutti al top della condizione, durante un GT contano anche le doti di recupero e Ulissi, in questo senso, rispetto ad altri aspiranti cacciatori di classiche è messo molto bene: penso ad esempio ad un confronto tra il suo Giro e quello di Wellens. Ulissi è stato competitivo fino alla fine, andando anche all'attacco nelle ultime tappe di montagna e vincendo una seconda frazione a metà della seconda settimana, e anche in Giri precedenti aveva vinto alla terza settimana (Tirano 2011) o cmq sfoderato ottime prestazioni, su tutte la crono del Barolo nella quale appunto emergeva chi aveva ancora una bella gamba, più ancora dello specialista. Wellens invece, dopo il numero di Roccaraso e qualche altra tappa all'attacco, si è spento come una candela e alla fine era presenza fissa nella rete dei velocisti.

Ecco, però diciamo che il fattore recupero in una giornata come quella di Praia a Mare, che arrivava dopo il prologo, due tappe piatte (come altimetria ma anche come sviluppo) e un giorno di riposo, conta fino ad un certo punto. Credo che in quel momento fossero quasi tutti (tolto Kittel diciamo, che appena il Giro tocca il suolo italiano perde gran parte delle sue funzioni vitali :P ) al meglio della condizione.

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2 hours ago, ian said:

Ecco, però diciamo che il fattore recupero in una giornata come quella di Praia a Mare, che arrivava dopo il prologo, due tappe piatte (come altimetria ma anche come sviluppo) e un giorno di riposo, conta fino ad un certo punto. Credo che in quel momento fossero quasi tutti (tolto Kittel diciamo, che appena il Giro tocca il suolo italiano perde gran parte delle sue funzioni vitali :P ) al meglio della condizione.

ma infatti, in quel caso contava di più il marcamento tra uomini di classifica, ovvio. Invece, ad Asolo... o a Montecopiolo e Barolo 2014, Tirano 2011...

con tutto che, cmq, anche soli 4 giorni consecutivi di gara iniziano a spostare gli equilbri a sfavore dei classicisti puri: va beh che al Giro, tranne Wellens, quest'anno non ce n'erano, però il discorse regge.

Modificato da smec-easyjet
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Stavo per scrivere che è stata un'azione spettacolare che ha reso finalmente divertente una tappa, una di quelle che sulla carta dovevano dire di meno tra l'altro.

Mi lascia un po' stranito che comunque Froome alla vigilia di due tappe importanti si sia spanato il culo per guadagnare una manciata di secondi: sicuramente a Contador personalmente quell'azione era costata molto molto meno, ed era comunque nella condizione di non lasciare nulla di intentato, mentre Froome è in maglia gialla, e sicuramente nella sua migliore versione il britannico fa meno fatica a guadagnare 30" in salita che 10" in pianura, attaccando praticamente ai meno 10 di una tappa così semplice e con il gruppo che insegue.

Sono incerto: o ha un margine fisico enorme oppure sostanzialmente è un pazzoide :P comunque per ora in questo Tour meno male che c'è Froome

EDIT: anche se, almeno relativamente alla tappa odierna, non è che Quintana potesse fare molto, era completamente solo e in prima persona non credo potesse seguire quei 4

Modificato da ian
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43 minutes ago, ian said:

Stavo per scrivere che è stata un'azione spettacolare che ha reso finalmente divertente una tappa, una di quelle che sulla carta dovevano dire di meno tra l'altro.

Mi lascia un po' stranito che comunque Froome alla vigilia di due tappe importanti si sia spanato il culo per guadagnare una manciata di secondi: sicuramente a Contador personalmente quell'azione era costata molto molto meno, ed era comunque nella condizione di non lasciare nulla di intentato, mentre Froome è in maglia gialla, e sicuramente nella sua migliore versione il britannico fa meno fatica a guadagnare 30" in salita che 10" in pianura, attaccando praticamente ai meno 10 di una tappa così semplice e con il gruppo che insegue.

Sono incerto: o ha un margine fisico enorme oppure sostanzialmente è un pazzoide :P comunque per ora in questo Tour meno male che c'è Froome

EDIT: anche se, almeno relativamente alla tappa odierna, non è che Quintana potesse fare molto, era completamente solo e in prima persona non credo potesse seguire quei 4

secondo me la spiegazione è duplice: un po' Froome ci si è trovato e ci ha provato, un po' (e soprattutto) si parlava ormai da ore della possibilità che domani non si arrivasse in cima al Ventoux (notizia poi ufficializzata pochi minuti fa) e quindi Froome non ha voluto lasciare nulla di intentato per guadagnare altro terreno su Quintana. Anche perché, attaccando ai -12 km, dietro poteva anche succedere che il gruppo si frazionasse ulteriormente e che Nairo facesse la fine di Purito, per dire, quindi ecco che con un minuto abbondante guadagnato, il gioco sarebbe valso ampiamente la candela.

EDIT: oh ma siamo nella chat sbagliata :D

Modificato da smec-easyjet
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Tornando alla gara olimpica su strada, non riesco a trovare dati esatti sugli orari, ma temo che salvo partenze stile Eroica le fasi calde saranno nel prime time, vero? :schum:

Lo dico sempre che nelle annate olimpiche non si dovrebbe andare al mare

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9 minuti fa, ian dice:

Tornando alla gara olimpica su strada, non riesco a trovare dati esatti sugli orari, ma temo che salvo partenze stile Eroica le fasi calde saranno nel prime time, vero? :schum:

Lo dico sempre che nelle annate olimpiche non si dovrebbe andare al mare

SABATO 6 AGOSTO

14.30 CICLISMO SU STRADA – Prova in linea maschile 

 

Modificato da Riuji22
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3 ore fa, ian dice:

Che presumo sia un orario di partenza, nel qual caso la gara entrerà nel vivo non prima delle 20

Sì non so quanto sia lungo il tracciato

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9 ore fa, smec-easyjet dice:

ah già perché là è "inverno".... fosse stato estate, invece, era furbo partire a quell'ora per correre le fasi salienti al fresco della sera

Sì, forse le 14,30 rischia comunque di essere tardi per una questione di luce, anche se non so quando tramonti il sole a Rio in estate (cioè inverno... :wink: )

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La gara comunque si svolgerà nelle ore più calde della giornata, che anche se "inverno" non penso saranno 20 gradi alle 2-3 del pomeriggio. Posto che una gara ad agosto fredda non è così facile trovarla.

Modificato da Biaceso
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1 ora fa, -Gigilasegaperenne- dice:

Il calcio forse non dovrebbe essere sport olimpico ma lo è, perciò va preso in considerazione. Il fatto che sia riservato agli Under 23 non toglie che anche per un Under 23 è sicuramente preferibile vincere la Champions League piuttosto che l'oro olimpico.

Per dire quanto siano importanti i Giochi nel calcio, considera che Messi ha appena lasciato la Nazionale per la disperazione di non aver vinto niente di importante. Indovina chi ha vinto la medaglia d'oro nel calcio a Pechino.

Che le Olimpiadi siano la manifestazione sportiva più importante del mondo, in generale, non ci piove. Il che però non significa che siano automaticamente l'evento più importante per ogni singolo sport olimpico. Se non ti piace l'esempio del calcio, prendi quello del tennis.

La posizione secondo cui ai Giochi debbano essere ammessi solo gli sport per i quali l'Olimpiade rappresenta l'evento clou della carriera o della stagione è difendibile ed è stata già espressa (per esempio mi pare che Rino Tommasi ne fosse un fautore), però ora come ora non è così, perciò mi baso sul programma olimpico reale, non su quello che piacerebbe vedere a te o a me (e il fatto stesso di poter fare una distinzione del genere credo provi il mio punto). 

Tra l'altro sospetto che stiamo scivolando OT :lol:

Continuo di qua che forse siamo più in tema: se dovessi piazzare l'importanza della gara olimpica su strada (ma pure quella a cronometro, poiché credo che fra i due titoli non ci sia quella differenza di importanza che c'è, ad esempio, per il Mondiale), la metterei senz'altro sotto a:

- Tour

- Mondiale (che pure ci sta mettendo del suo per perdere di importanza, con percorsi insulsi)

- Giro

- Roubaix, che secondo me anche fuori dal mondo del ciclismo è la monumento più importante.

L'Olimpiade la piazzerei un pochino sotto, più o meno allo stesso livello di Fiandre, Liegi e Vuelta, infine Sanremo, declassata a corsa per velocisti ormai da 20 anni, e Lombardia.

Questo in un'ipotetica scala di importanza delle principali gare ciclistiche del calendario, a mio avviso.

 

Penso che per un calciatore la prova olimpica sia ancora meno importante, facendo una simile graduatoria.

 

PS: tra l'altro si è molto parlato di Nibali che punta alle Olimpiadi, ma è una cosa quasi senza precedenti, non nel senso che questa prova sia snobbata o tecnicamente poco valida (tutt'altro), ma nel senso che pochi sinora hanno impostato una stagione dichiaratamente sull'appuntamento olimpico... a mia memoria forse nessuno... il che magari può anche significare che tutto sommato questa gara sta aumentando a livello di importanza.

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  • 2 weeks later...
Il 13/7/2016 at 11:44 AM, smec-easyjet dice:

Poi vabeh, fosse dipeso da me avrei cmq aspettato di vedere come stava prima di tagliare a priori Brambilla, ma immagino che si saranno parlati e che il corridore avrà ammesso di non averne più per quest'anno. Altrimenti, uno con la sua intellegenza tattica, a maggior ragione in una corsa con soli 5 corridori a squadra, credo sarebbe stato titolare inamovibile in qualsiasi nazionale, e non solo nella povera Italia.

Con il senno di poi diciamo che escluderlo a priori non è stata effettivamente un'idea brillantissima:giur:

Anche se bisogna aspettare e vedere come sarà per davvero questa gara olimpica a livello di difficoltà. Certo se la selezione non sarà così enorme, un pizzico di rimpianto rimarrà. E altrettanto certamente, se Cassani fosse CT della Nazionale di calcio sarebbe già in cammino verso il Corcovado con una croce sulle spalle :giur:

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On 21/7/2016 at 7:52 PM, ian said:

PS: tra l'altro si è molto parlato di Nibali che punta alle Olimpiadi, ma è una cosa quasi senza precedenti, non nel senso che questa prova sia snobbata o tecnicamente poco valida (tutt'altro), ma nel senso che pochi sinora hanno impostato una stagione dichiaratamente sull'appuntamento olimpico... a mia memoria forse nessuno... il che magari può anche significare che tutto sommato questa gara sta aumentando a livello di importanza.

beh, Bettini nel 2004 aveva ampiamente annunciato di puntare all'Olimpiade, ma d'altra parte lui puntava a tutte le classiche di un giorno che non fossero il Fiandre e la Roubaix; secondo me in questo caso l'annuncio di Nibali balza all'occhio più che altro perché viene da un uomo da GT, e più che un aumento di importanza della corsa in sé (che già quando venne vinta da Bettini, e soprattutto a posteriori, ebbe una rilevanza molto grande: e per "posteriori" intendo già da 2 minuti dopo aver tagliato il traguardo, nel senso che Bettini divenne a tutti gli effetti uno sportivo noto al grande pubblico italiano e non solo a noi smangiati di ciclismo) parlrerei semplicemente di occasione della vita per tutta una tipologia di corridori (quelli, appunto, da GT) ai quali ormai sono preclusi anche i mondiali. Quindi ci sta che per loro questo appuntamento sia sentitissimo.

Poi appunto, riallacciandomi a quanto detto tra parentesi per Bettini, è difficile pesare l'importanza di un'Olimpiade: per i puristi del ciclismo non credo arriverà mai a valre una Liegi, una Roubaix e da un certo punto di vista nemmeno una bistrattata Sanremo. Ma è indubbio che chi vince l'oro si ritrova proiettato in un'altra dimensione a livello di pubblico mainstream, paragonabile, da questo punto di vista, "quasi" alla vittoria del Tour. E in quel "quasi" ci sta la differenza che passa tra il vincere la medaglia d'oro olimpica per un kazako (diventi eroe nazionale già con un argento > in patria tutti scoprono il ciclismo > costruiscono addirittura una squadra intorno a te > vinci l'oro olimpico e a quel punto sei dio in terra > diventi team manager della squadra di stato > magari un domani diventi anche premier) oppure per un americano (non ti si fila cmq nessuno perché la tua sarà una delle 50-60 medaglie d'oro che vinceranno i tuoi connazionali; mentre invece, se vincevi il Tour e quindi un evento sportivo a sé, senza il "chiasso" della compresenza con altre 30 discipline, diventavi un eroe e se non ti facevi sgamare dall'antidoping, magari, anche presidente degli Usa per i repubblicani al posto di Trump).

Insomma, la valenza del successo olimpico è davvero suscettibile di mille variabili a seconda della nazionalità, del contesto storico di chi la vince e del peso che il ciclismo ha nel dato paese. Ad esempio, se anche i colombiani dovessero vincere qualche altra medaglia olimpica, un'eventuale successo nel ciclismo sarebbe paragonato alla vittoria di Quintana al Tour, ma perché è la Colombia, cioè il "Belgio del Sudamerica"; ciclisticamente parlando.

1 hour ago, ian said:

Con il senno di poi diciamo che escluderlo a priori non è stata effettivamente un'idea brillantissima:giur:

Anche se bisogna aspettare e vedere come sarà per davvero questa gara olimpica a livello di difficoltà. Certo se la selezione non sarà così enorme, un pizzico di rimpianto rimarrà. E altrettanto certamente, se Cassani fosse CT della Nazionale di calcio sarebbe già in cammino verso il Corcovado con una croce sulle spalle :giur:

a giudicare da quel che hanno detto sabato in telecronaca, l'esclusione di Brambilla era stata tutto meno che concordata, e infatti lui si è giustamente incazzato. Con tutto il bene che posso volere per De Marchi e Caruso, io al posto di uno qualsiasi dei due avrei portato tutta la vita Brambilla, che mi può fare il loro stesso lavoro di gregariato e in più sa finalizzare per sé o per gli altri. Diciamo che, vedendo il buon De Marchi dell'ultimo mese, avrei lasciato a casa Caruso: bravo al Tour, ma cmq non trascendentale, e meno adatto degli altri alla corsa di un giorno.

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5 ore fa, smec-easyjet dice:

beh, Bettini nel 2004 aveva ampiamente annunciato di puntare all'Olimpiade, ma d'altra parte lui puntava a tutte le classiche di un giorno che non fossero il Fiandre e la Roubaix; secondo me in questo caso l'annuncio di Nibali balza all'occhio più che altro perché viene da un uomo da GT, e più che un aumento di importanza della corsa in sé (che già quando venne vinta da Bettini, e soprattutto a posteriori, ebbe una rilevanza molto grande: e per "posteriori" intendo già da 2 minuti dopo aver tagliato il traguardo, nel senso che Bettini divenne a tutti gli effetti uno sportivo noto al grande pubblico italiano e non solo a noi smangiati di ciclismo) parlrerei semplicemente di occasione della vita per tutta una tipologia di corridori (quelli, appunto, da GT) ai quali ormai sono preclusi anche i mondiali. Quindi ci sta che per loro questo appuntamento sia sentitissimo.

Poi appunto, riallacciandomi a quanto detto tra parentesi per Bettini, è difficile pesare l'importanza di un'Olimpiade: per i puristi del ciclismo non credo arriverà mai a valre una Liegi, una Roubaix e da un certo punto di vista nemmeno una bistrattata Sanremo. Ma è indubbio che chi vince l'oro si ritrova proiettato in un'altra dimensione a livello di pubblico mainstream, paragonabile, da questo punto di vista, "quasi" alla vittoria del Tour. E in quel "quasi" ci sta la differenza che passa tra il vincere la medaglia d'oro olimpica per un kazako (diventi eroe nazionale già con un argento > in patria tutti scoprono il ciclismo > costruiscono addirittura una squadra intorno a te > vinci l'oro olimpico e a quel punto sei dio in terra > diventi team manager della squadra di stato > magari un domani diventi anche premier) oppure per un americano (non ti si fila cmq nessuno perché la tua sarà una delle 50-60 medaglie d'oro che vinceranno i tuoi connazionali; mentre invece, se vincevi il Tour e quindi un evento sportivo a sé, senza il "chiasso" della compresenza con altre 30 discipline, diventavi un eroe e se non ti facevi sgamare dall'antidoping, magari, anche presidente degli Usa per i repubblicani al posto di Trump).

Insomma, la valenza del successo olimpico è davvero suscettibile di mille variabili a seconda della nazionalità, del contesto storico di chi la vince e del peso che il ciclismo ha nel dato paese. Ad esempio, se anche i colombiani dovessero vincere qualche altra medaglia olimpica, un'eventuale successo nel ciclismo sarebbe paragonato alla vittoria di Quintana al Tour, ma perché è la Colombia, cioè il "Belgio del Sudamerica"; ciclisticamente parlando.

a giudicare da quel che hanno detto sabato in telecronaca, l'esclusione di Brambilla era stata tutto meno che concordata, e infatti lui si è giustamente incazzato. Con tutto il bene che posso volere per De Marchi e Caruso, io al posto di uno qualsiasi dei due avrei portato tutta la vita Brambilla, che mi può fare il loro stesso lavoro di gregariato e in più sa finalizzare per sé o per gli altri. Diciamo che, vedendo il buon De Marchi dell'ultimo mese, avrei lasciato a casa Caruso: bravo al Tour, ma cmq non trascendentale, e meno adatto degli altri alla corsa di un giorno.

Guarda, per essere sicuro di non sparare a caso sono andato a riguardarmi copertine e titoli di BS in quel 2004, e dell'attenzione che c'è per Nibali e l'Olimpiade di quest'anno ce ne sarà stata forse un decimo allora, c'è poco da fare.

E secondo me tutto ciò dipende solo in parte da Nibali, che da parte sua sicuramente all'Olimpiade ci tiene: è il movimento ciclistico italiano che vede in questa gara la possibilità di ottenere un risultato, fosse pure un podio, che non arriva da una vita, e che è difficile immaginare di poter raccogliere a breve. Inoltre a differenza di Bettini, che era sostituibile da altre 3-4 punte di valore simile (basti pensare che per Atene vennero lasciati a casa Di Luca e Rebellin, tanto per pescare 2 nomi nel mucchio), Nibali viene puntato stretto da Cassani da mesi perché non è così intercambiabile (Aru non dà le stesse garanzie nelle gare di un giorno e non c'è un'idea precisa di come stia).

C'è anche da dire che all'epoca c'erano molti più argomenti per quanto riguarda i corridori italiani (in quel 2004, dalla tripletta di Rebellin, alla nascita di Cunego, al primo podio di Basso al Tour) mentre oggi tutto si riduce a Nibali (e in misura minore Aru)

Sul beneficio di immagine penso che un corridore che ha vinto Giro e Tour non abbia margini di guadagno significativi fuori dall'ambito ciclistico, nel senso che in Italia il classico spettatore da Olimpiadi bene o male sa chi ha vinto il Giro d'Italia. Diverso era il discorso per Bettini, che aveva vinto parecchie gare importanti ma decisamente meno note al grande pubblico. Sarebbe come dire che ai tempi gente come Bartoli o Ballerini avesse meno notorietà e tifosi di Simoni o Savoldelli, anche se le imprese dei primi erano di livello assoluto e totalmente comparabile rispetto a quelle dei secondi.

 

 

 

Sull'importanza della medaglia olimpica non ho dati nel senso che non vivo in Colombia, ma ho il sentore che nel suo paese Uran abbia cominciato ad essere davvero qualcuno con le tappe e i podi al Giro d'Italia, più che con la medaglia olimpica. Nel senso che sono convinto che nei Paesi dove c'è una tradizione ciclistica radicata contino ancora di più le corse storiche.

Gli USA paradossalmente sarebbero invece uno scenario più interessante per una medaglia olimpica nel ciclismo, che magari sarebbe ritenuta più importante di un Giro d'italia, il problema è che in quelle 2 settimane c'è troppo interesse attorno alle medaglie che contano. Un esempio: se anche Armstrong si fosse presentato alle Olimpiadi di Atene che attenzione mediatica avrebbe ricevuto rispetto a Michael Phelps che puntava al record di Spitz? Non dimentichiamo che lo stesso nuotatore di Baltimora ha fatto invertire il programma olimpico del nuoto a Pechino (finali al mattino e batterie al pomeriggio) per consentire a tutti di vedere le sue gare... sarebbe come far partire le tappe del Tour alle 9 e farle arrivare nel primo pomeriggio. Insomma, negli USA il problema del ciclismo è che la gente non deve scoprirlo in modo particolare, è uno sport tradizionalmente abbastanza radicato, però è considerato inevitabilmente uno sport minore. Infatti dopo il ritiro di Armstrong e di quelli della sua generazione, che tra parentesi sono gli ultimi ad aver vinto gare serie, è tornato un movimento di discreto livello, ma abbastanza poco interessante a fronte del numero di squadre WT, dei costruttori e in generale degli investimenti a stelle e strisce. 

 

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Alberto Contador è tornato a vincere alla Vuelta a Burgos. La gamba c'è ma non sembra essercene per uno scatto più lungo del finale. Accelerazione breve ma impressionante. Speriamo per la Vuelta.

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54 minutes ago, emmea90 said:

Alberto Contador è tornato a vincere alla Vuelta a Burgos. La gamba c'è ma non sembra essercene per uno scatto più lungo del finale. Accelerazione breve ma impressionante. Speriamo per la Vuelta.

giusto, oggi tutto il mondo guardava a Burgos

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  • Amministratori
15 minuti fa, smec-easyjet dice:

giusto, oggi tutto il mondo guardava a Burgos

E' un topic di ciclismo? Possiamo parlare di ciclismo o è vietato? Mi sembra un post inutile e flammatorio il tuo. Oltretutto non stiamo parlando di Damiano Cunego e del giro delle pesche nettarine ma di uno dei numeri uno al mondo, no?

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