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ian

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  1. Comunque di che parliamo? Di una Quickstep che ha sfruttato un sacco la squadra, facendo impazzire gli altri con attacchi a partire dai 100 dall'arrivo? Non mi pare, anzi gli attacchi a media gittata che mettono in difficoltà chi non ha la squadra sono una specialità che si è un po' persa dal dopo Cancellara*. Semplicemente ai 30 dall'arrivo parte probabilmente il maggiore indiziato in gruppo (chi se non lui? Demare?), anche data la forma mostrata, per farsi da lì all'arrivo in solitudine. La situazione di arrivare ai -30 con una situazione di selezione da dietro è il meglio che possa chiedere chi è più veloce. E' sufficiente a vincere un Giro delle Fiandre? Al momento parrebbe proprio di no. D'altronde Boonen, anche negli anni in cui era uno dei 2-3 uomini più veloci sulla piazza, oltre che forse il più forte sul pavé, non ha mai pensato di arrivare nel finale di questa gara in gruppi superiori alle 2-3 unità (era addirittura lui che attaccava). Quindi sposerei la teoria di un Sagan battuto dalla superiorità delle altre compagini solo se effettivamente avesse seguito l'attacco di Terpstra e si fosse verificato un inseguimento di massa da parte di chi seguiva. O al limite se avesse perso l'attimo nel seguire Terpstra dopo aver chiuso su 4 attacchi dei Quickstep e aver contestualmente provato pure in prima persona. Il resto sono affascinanti ipotesi che non trovano un concreto supporto. Anche questo intestardirsi con Van Avermaet, che quest'anno proprio non va, o con Kwiatkowski, che peraltro al Fiandre ha uno score meno interessante di Nibali, mi sembra strano per chiunque abbia guardato la corsa. * comunque i casi di chi con Cancellara tirava leggermente indietro la gamba, benché fosse battibile allo sprint, ci sono stati. Ad esempio nel 2011 ricordo un Boonen non convintissimo nell'azione con lo svizzero, probabilmente temendo un epilogo analogo all'anno prima sul Muur, il che facilitò l'inseguimento di quelli dietro, soprattutto una fortissima bmc. Inoltre appunto Cancellara era costretto ad arrivare solo, il che significa che le altre squadre erano pronte ad affrontare la corsa senza cercare troppa selezione, concentrandosi semmai nella necessità di conservare forze intatte per seguire eventuali attacchi del favorito (oltre alla già citata tattica di sganciare da lontano seconde o terze linee). Nel contrastare Sagan vedo comunque un decimo dell'attenzione che c'era allora (tanto è vero che lo slovacco comunque ne vince di gare in volata... se ci fosse questa attenzione maniacale a Bergen il gruppo avrebbe benedetto l'attacco di Alaphilippe e Moscon e si sarebbero tutti messi a ruota del campione del mondo uscente)
  2. Infatti la mia impressione è che le gambe di nessuno fossero eccellenti, e il momento di stanca è stato decisivo per Terpstra. Ciò non toglie che nel tratto successivo al Paterberg, con nessuno a ruota, un Sagan attrezzato da vittoria avrebbe potuto raddrizzare le cose, e perlomeno arrivare vicino al successo. Se ha tenuto a stento 5 km senza guadagnare nulla non solo sul vincitore, ma persino su Pedersen, vuol dire innegabilmente che non è sensato avere rimpianti rispetto all'esito della gara.
  3. Infatti è quello che è accaduto fino ai -30, cosa piuttosto rara per un Fiandre. Si è arrivati a quel punto con un andamento lineare e con le maggiori squadre (Quickstep in testa) che avevano corso per tenere chiusa la gara. Avrebbero potuto sfruttare molto meglio la superiorità numerica, se vogliamo, come l'anno scorso. Dai -30 in avanti se ti chiami Sagan e vuoi vincere un Fiandre non puoi sperare nella volata, salvo idiozia perdurante dei tuoi rivali, quindi devi muoverti (dietro Terpstra, lungo l'oude kwaremont, nella pianura seguente il Paterberg). Se la massima dimostrazione di forza è uno sprint nel finale del Paterberg, con cui nemmeno hai preso un (per carità, ottimo) passista in fuga da 50 km e al debutto su queste strade, vuol dire che non hai perso per l'articolato gioco di squadra delle squadre del diabolico Lefevere (che ieri, ripeto, non ha sfruttato la propria superiorità in modo interessante), ma perché qualcosa è mancato. Certo poi, qualcosa in più è mancato a Van Avermaet, Kwiatkowski, Vanmarcke... se può essere in qualche modo consolatorio
  4. Ma scusa, se loro stessi sono vittime della selezione da dietro che c'è sull'ultimo Paterberg devono tirare per cosa? Per aumentare le proprie possibilità di sconfitta ad un eventuale sprint? A quel punto spero mi riporti sotto chi sta meglio (Sagan, che peraltro avesse avuto la gamba del Fiandre vinto, o anche solo di quello perso da Cancellara, avrebbe potuto provare più concretamente a ricongiungersi a Terpstra, invece non ci è nemmeno andato vicino e alla fine si è rialzato) e tento una fagianata nel finale. Terpstra ha avuto a conti fatti una gamba migliore di tutti, tenendo conto che ha fatto quasi 30 km in testa senza mollare un cavolo. Sagan dopo 5 km in solitaria si è rialzato... avesse almeno riagganciato Pedersen avrebbe avuto una vaghissima possibilità di riaprirla. Inoltre, per chiunque avesse gambe, c'era la possibilità di accodarsi all'attacco di Nibali, come ha fatto il vincitore. Non credo fosse impossibile
  5. Ovviamente aso dietro la minaccia di crearsi un circuito parallelo con le sue corse potrebbe senza problemi pilotare la decisione. E credo che con il nuovo corso l'uci peraltro non si opporrebbe allo stop di froome
  6. Perché ci è già andato in stagioni in cui aveva una gamba altrettanto eccellente e non ha mai combinato granché (lasciando perdere il risultato non ha mai inciso minimamente sulla gara). Non penso abbia mai trovato grande feeling con il percorso, che peraltro forse, pur controintuitivamente, gli si adatta poco. Se il poggio fosse una salita leggermente più dura e se l'arrivo non fosse piatto allora si... però quelle si chiamano Ardenne
  7. Peraltro il punto di forza dello stesso Sagan è la polivalenza, che gli ha permesso di vincere mondiali su percorsi con peculiarità differenti, ma questa caratteristiche accompagna il fatto che lo stesso Sagan, nell'ambito delle gare di un giorno è abbastanza simile a Nibali considerato a tutto tondo. Ovvero ha la classe per vincere qualsiasi corsa di un giorno sulla carta, potendo contare sullo sprint, su un eccellente feeling con il pavé e su un ottimo rendimento su percorsi vallonati, anche con l'arrivo all'insù. Eppure a ben vedere non è indiscutibilmente il più forte su nessuno di questi terreni. Tutto ciò lasciando perdere ovviamente i GT
  8. Secondo me un misto fra i 3. Nibali aveva un'ottima gamba, avendo resistito al tentativo di Trentin, non un Cancellara, ma certamente un ottimo elemento sul passo. Fra l'altro sul Poggio timidamente hanno provato anche Battaglin e un altro, non dei big assoluti, ma il fatto che siano rimbalzati subito è segno che l'andatura non era bassa. E' stato bravo a partire in un buon momento peraltro non con una sparata assurda da ultimi 200 metri ma con una progressione forte che gli ha permesso di reggere fin sul traguardo. Però l'attenzione c'entra poco, è partito dove partono tutti sempre. Infine un uomo in meno e una giornata tosta hanno esaurito le squadre più di altre volte. E meno male! Avere meno corridori trasformerà le corse in attese estenuanti finché gli attaccanti non avranno la meglio un po' di volte. A quel punto gli attendisti (che oggi sono in assoluta maggioranza) valuteranno più concretamente l'ipotesi dell'attacco al posto di tenersi i compagni fino in fondo per ottenere nulla.
  9. Comunque io di teorie da tifoso trinariciuto (che in giro, non nego, si leggono abbondantemente) qua dentro non ne leggo, e penso sia abbastanza avvilente qui dichiararsi tifoso di Nibali e, pur manifestando posizioni equilibrate, vedersi rovesciare addosso risposte indirizzabili, eventualmente, a qualche fanatico. A proposito di rispetto edit: risposte che comunque raggiungono anche chi tifoso di Nibali non è
  10. Invece il problema se lo poneva eccome Indurain, che è sempre andato a caccia di Mondiali (e qualche buon risultato ce l'ha anche alla Liegi) e ne ha pure sfiorati. Avesse ragionato sul fatto che semplicemente il Tour è più importante a) non avrebbe mai corso il Giro b) avrebbe lasciato campo libero a Bugno nelle gare di un giorno, tanto lo batteva costantemente nei GT. E anche che Indurain non fosse completo è, da un punto di vista storico, una sciocchezza, dal momento che appunto ha risultati nelle gare di un giorno che la maggioranza di coloro che lottano oggi prettamente per i GT nemmeno sognano. Altra sciocchezza adottata per stabilire un criterio logico in ciò che logico non è.
  11. Non è il migliore degli ultimi 20 anni, ma è l'UNICO negli ultimi 20 anni che ha vinto 2 classiche diverse + Giro e Tour. Questo è un dato. Che per qualcuno qualifica Nibali, che passa da lottare con Froome per la Vuelta a lottare con Sagan per la Sanremo. Per te lo squalifica perché lotta su entrambi i campi perché nelle rispettive specializzazioni è meno forte di entrambi. Le obiezioni logiche alla tua opinione sarebbero innumerevoli, ma credo che la logica non interessi il tuo modo di guardare il ciclismo (il che ci sta perfettamente, il tifo, anche quello contro, non è basato su considerazioni logiche). Mi preme solo, come ho fatto sopra, ristabilire le principali inesattezze storiche utilizzate ad hoc per portare sostegno alle tue (illogiche appunto) argomentazioni.
  12. Tra l'altro se il criterio per squalificare le corse fosse la noia, il Tour con le ultime edizioni ha raggiunto picchi difficilmente eguagliabili, non riuscendo a mettere insieme in 21 tappe nemmeno i 10 minuti di suspence che comunque questa Sanremo (e a onor del vero anche la precedente) ha offerto. Il che ci porta a questo. Di quei 270 km di niente, così come i 3490 su 3500 di ognuno degli ultimi Tour, qualunque corridore potrà dirti della difficoltà di stare 5-6 ore (specialmente in una giornata di tempo schifoso, con maggiore dispendio energetico di base e con più rischi di caduta) in sella a limare per tenere la posizione in mezzo ad altri 100-150 corridori. E della conseguente difficoltà di trovare lo spunto buono in capo a questo tipo di sforzo (oltretutto per un corridore di 65 kg su tratti da 30-35 kmh). Concordo sul fatto che la strade bianche meriterebbe di più lo status di monumento (cosa che un anno fa dissi e che proprio tu contestasti se non ricordo male), ma con almeno 50 km in più. E la corsa diventerebbe ancora più ad esclusivo appannaggio dei campioni veri. Anche il primo Froome era costretto al gregariato, ciononostante ha colto altri risultati in quella fase ed è stato promosso. Anche Nibali peraltro è partito come gregario in Liquigas. Fidati che se la Sky vedesse (o se vedrà in futuro) delle potenzialità superiori ad una peraltro dignitosissima top 10 in un GT non esiterebbe a dare a Kwiatkowski degli spazi più interessanti anche nelle gare a tappe. In questo te la canti e te la suoni da solo. Non sarà competitivo come gli altri ma li ha vinti tutti e ne ha vinti 4. Secondo questa visione del ciclismo qualunque corridore da GT in attività dovrebbe lavorare sodo sulle classiche perché nei GT ha vinto ancora meno del siciliano. E d'altra parte, con il Mondiale in tasca non ci si spiega perché Evans abbia continuato a sbattersi per vincere il Tour, poteva fare come Sagan, che infatti ormai corre solo per hobby. Quanto a Colombo ti consiglio vivamente di rivedere quell'edizione della Sanremo (mi pare sia disponibile su youtube). Saranno state le alchimie mediche di casa Gewiss, sarà stato quello che vuoi, ma Colombo fece una gara pazzesca, e vinse assolutamente di forza. Tanto è vero che veniva considerato un astro nascente del ciclismo italiano nelle classiche (colse anche un podio alla Liegi l'anno dopo), mentre alla lunga si rivelò la classica meteora di cui il ciclismo di quegli anni è stato abbastanza ricco. Comunque è improprio parlare di azione "alla Colombo" come un frutto della buona sorte solo perché in carriera ha combinato poco altro. Anche il 1994 di Berzin è completamente isolato nella carriera del russo, ma le vittorie ottenute in quella stagione non sono state certo casuali o frutto della mancanza di avversari.
  13. Va be dai Cunego. Guardiamo tutto, le vittorie da un punto di vista numerico ormai sono tantissime, i podi non ne parliamo. Cunego è il termine di paragone di chi non ha più argomenti e allora dice che questa corsa è indegna, quell'altra una roulette, quell'altra non se la caga nessuno. Mi auguro che non vinca Liegi o Mondiale perché ciò costringerebbe a declassare altre parti del calendario. O a derubricarle come regali (peraltro parli altrove di regalo di Sagan, che con tutte le Sanremo vinte ormai ha deciso di fare questa gentile concessione all'amico, che bravo!) Iglinskiy se non ricordo male parti sul S. Nicolas perciò la distanza coperta sarebbe grosso modo la stessa. Ma che poi frega niente, se la mettiamo su questo punto Valverde si è mosso sempre sull'ascesa finale e a volte proprio solo sul rettilineo di Ans (per non parlare di Gerrans, che con questa tattica ha vinto sia Sanremo che Liegi) Valverde è anche stato battuto nelle gare in cui la sorte ha tolto di mezzo alcuni favoriti (Tour 2014 e Giro 2016). Perciò pure lui di fortuna ne ha avuta, ma non è bastato perché fra lui e la vetta, fra gli altri, c'era anche Nibali.
  14. Perché invece? Cosa ti fa sospettare che i tifosi di Nibali non si godano la vittoria E lo status, magari presunto superiore alla realtà, del loro beniamino? Ciò che è innegabile, e che va oltre il migliore / peggiore, è che siamo certamente davanti a un caso ampiamente unico, che è stato in grado di vincere (ma anche di piazzarsi, il che rende queste vittorie non casuali) gran parte delle gare importanti del calendario. E questo è un patrimonio del ciclismo nell'era delle specializzazioni più spinte. Per il resto anche rivedendo il finale, non trovo lo svolgimento estremamente inspiegabile, si pensava che l'azione potesse essere ripresa ma evidentemente sono mancati uomini, gambe e forse nel finale le gambe dello stesso fuggitivo erano migliori di quanto ci si potesse attendere, come dimostra il destino dell'azione di Trentin, restato a bagnomaria senza guadagnare praticamente nulla, come ad un certo punto sarebbe stato quantomeno presumibile. Lo stesso Sagan, pur marcato, si presenta finalmente con una grande squadra, se resta a guardare e in volata si piazza così così vuol dire che evidentemente non era nella sua giornata migliore.
  15. Infatti fra gli altri lo stesso Sagan ne ha elogiato il coraggio. Comunque l'uomo in meno per squadra può aver pesato su come si è sviluppato il finale? Secondo me un pochino tra un tatticismo e l'altro anche quello ha avuto la sua rilevanza. E forse è un conto che chi doveva decidere fra attacco e volata ha sbagliato
  16. Ok allora l'ultimo è Furlan (1994), con record del poggio mi pare.
  17. La Cipressa ha visto 0 attacchi anche l'anno scorso mi pare. Ovviamente indovina chi avrebbe potuto attaccare per come sgambettava tra i primi 5? Per la gioia di chi non vedeva l'ora di bollare il solito inutile attacco disperato. Che poi avrebbe significato gara insulsa fino ai meno 10, in ogni caso. il che significa, ovviamente, che non ti sei divertito perché non ti piace il risultato, non lo svolgimento. Be dopo Fondriest anche Furlan e poi Jalabert con lo stesso Fondriest l'anno dopo. E anche il podio dell'anno scorso è nato da li.
  18. Comunque dallo scorso Lombardia a questa Sanremo stiamo vedendo il miglior Nibali da classiche, anche a dispetto dei risultati ottenuti in passato, cosa che non credevo possibile sebbene pensassi opportuno per lui puntare di più alle gare di un giorno. Sagan l'ha persa nel modo che pensavo, in marcatura con kwiatkowski. Podio con gente che non avevo considerato (nel senso che avevo dimenticato la loro esistenza)
  19. Complimenti Compensa la Liegi persa di un soffio, gran giornata
  20. Be credo in volata. Cioè non che per forza la butta via, ma date le moltissime defezioni fra le ruote veloci forse se ne starà tranquillo ad aspettare lo sprint (tanto alla sanremo ci sono sempre squadre che pur totalmente prive di uomini veloci collaborano gentilmente per ricompattare i ranghi). Tattica Bergen insomma, dove fra l'altro è anche andata bene.
  21. Mi sembra che il patteggiamento sia molto poco nello stile Froome/Sky, che almeno pubblicamente sosterrà sempre di essere estraneo a questo salbutamolo (anzi non mi stupirebbe di sentirlo pronunciare "salbatimelo" in modo storpiato per fingere di non sapere di cosa si parli, come faceva il mitico Emilio Fede quando c'erano scandali su B.). Poi magari la storia del patteggiamento è vera, ma certamente non sarà mai confermata (né dall'atleta né dal team né dall'uci)
  22. Infatti vorrei associarmi, lo spettacolo di alcune fra le ultime 10-12 edizioni è stato probabilmente (non avremo mai la controprova) limitato dall'attesa per quell'ultimo km. Che poi giustamente, salvo rari casi, si risolve in una volata ristretta
  23. Il problema è esattamente questo: se le corse cui partecipa di diritto la squadra professional bastassero a tenere dignitosamente in piedi il team le wild card per i GT sarebbero un bel plus, ma non qualcosa di decisivo. Un'altra possibilità è aprire a rappresentative nazionali con criteri di qualificazione individuale, il che imporrebbe un impegno continuo da parte dei singoli corridori in tutte le gare.
  24. Non credo funzionerebbe, gli under 23, salvo rari casi di maturazione precoce, non fanno spesso corse di 3 settimane, anche se sono già professionisti, specie se sono uomini di classifica; magari fanno una settimana e si ritirano (mi viene in mente il Basso neoprofessionista). Temo che sarebbe addirittura rischioso far correre un GT a dei giovanissimi, oltretutto in una squadra dedicata e non all'ombra di un capitano importante. Be' è chiaro che il presupposto di tutti questi ragionamenti (anche l'ipotesi di abolire le wild card per conclamata insufficienza delle squadre professional a disposizione) sarebbe una modifica del regolamento attuale.
  25. Oddio, non è che sia tanto buttata lì, credo che se facessero un sondaggio sarebbe di gran lunga l'ipotesi più accreditata. Poi per questi team la partecipazione al Giro penso sia praticamente vitale, altro che difficoltà economiche. Comunque data la concentrazione di nomi nelle squadre WT rispetto a qualche anno fa, ridurrei le wild card e di conseguenza le squadre al via delle corse, tanto tenere in piedi certi team (non solo in Italia, sia chiaro) mi sembra come dare pane e salame a un moribondo. EDIT: Che poi proprio in virtù dei risultati Europe Tour dell'anno precedente organizzerei la cosa invitando due rappresentative nazionali con assegnazione dei posti per convocazione con una copertura che rispecchi l'effettivo valore della squadra. Per dire, si crea una rappresentativa Italia 1 in cui l'80% dei posti (e degli spazi pubblicitari) vanno alla Androni e il 20 alla Bardiani, una Italia 2 che suddivide 70-30 tra Nippo e Wilier con possibilità di rappresentanza anche per soggetti minori. In questo modo tengo in vita lo sponsor ma evito scelte paradossali, mi libero lo spazio per inviti ad altre squadre (che se credono, con la stessa logica, possono proporre all'organizzatore una candidatura combinata per partecipare al Giro in numero più elevato), e forse consento anche a queste formazioni composite di reggere un po' più dignitosamente il confronto con i team WT.
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