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[STORIA PCM08] Dalla Foresta Nera al Sol Levante


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Azzz, anche se sei andato nel Pro-Tour ti hanno dato poco come budget?? :shock: giochetto de m***a

Mi hanno dato meno di 3 milioni, tenendo conto che per il PT mi servono circa 25 corridori, non posso permettermi ingaggi elevati.

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Mi spiace deluderti, ma con i fondi che mi hanno concesso ho potuto prendere solo qualche altro gregario-mezzapunta, e ho comunque sforato.

Mi pare di rivedere il mio passaggio in Pro-Tour dell'anno scorso con la Tinkoff, avevo cominciato la seconda stagione col budget sforato, ma con un Lopi così si riesce a sognare lo stesso :wink:

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Ammazza Lopi, mi sono perso un sacco di roba. Complimenti per la vittoria della chrono con Fothen al mondiale e per le vittorie nel finale di stagione. :smile:

Ora sono impaziente di vedere i "nuovi fenomeni" che porterai a casa e i risultati in pro tour. Cmq sempre ottima storia :thumbup:

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Kurt per decidere il da farsi per la prossima stagione aveva convocato gli stati generali del Team Daihatsui, con Juan Fuentes e Kristof Trouve, i vice DS, e i tre capitani del team per il 2009, Fothen, Spilak e Radochla

KS: Allora, ora è il momento di decidere il nostro programma per la prossima stagione, innanzitutto su come concludere il mercato, i fondi sono quelli che sono, ma sicuramente due o tre gregari ce li caviamo. Avete richieste particolari?

SS: Io corro sempre all'attacco, non mi serve una forte squadra, io mi invento sempre le mie vittorie da me, non ho richieste particolari

SR: Mi sembra che la squadra per le volate con Schillinger, Cucinotta, Bazhenov, Bertogliati, Wynants, eccetera sia molto forte, non servono rinforzi

MF: Beh, in effetti un paio di scalatori per aiutarmi in salita servirebbero, Pena Iza, Lagutin, Marczinski e Mamos sono discreti corridori, ma qualcosa ci vorrebbe

KS: Allora, Juan, hai qualche contatto?

JF: Certo, avevo sentito Klier, ma voleva una cifra paurosa, Facci ci ha dato picche, comunque uno scalatore di buon livello ce l'ho quasi sotto contratto?

KS: Sarebbe?

JF: E' un basco, Gorka Verdugo, bravo gregario anche per le classiche, poco vincente, ma sa dire la sua sempre, ci servirà molto

1239672_295x452.jpg250px-Gorka_Verdugo_(Tour_de_France_2007

Poi avevo messo sotto contratto questo giovane promettente, dal Team Thuringer Florian Frohn, potrebbe diventare un discreto corridore da corse a tappe

1239753_295x452.jpgfrohn_08.jpg

Poi avevo pensato a due altri corridori per completare il roster: il kazako Kupeshov, discreto passista può sempre servire come gregario

1239771_295x452.jpg220px-Berik_Kupeshov.jpg

e per finire ho trovato l'accordo con il Team Miche per l'acquisto di Pasquale Muto, buono scalatore, potrebbe essere un buon luogotenente al Giro

1239673_295x452.jpgleft_photo.jpg

KS: Direi che possimo concludere tutti questi contratti, rispondono alle nostre esigenze. Ora vediamo di dare un'ordinata al calendario e stilare un programma.

Allora al Down Under il capitano sarà Simon, importante raccogliere subito punti, gli altri a rodare la gamba.

Poi Simon proseguirà con una fra Tirreno e P-N

SS: Meglio la Parigi Nizza, più movimentata

KS: Ok, allora alla Tirreno ci mandiamo.... boh? Squadra d'attacco, con magari Cucinotta per gli sprint?

JF: Mi sembra buono.

KS: Poi Sanremo e Pavè con Simon capitano sempre, magari alla Sanremo sempre Cucinotta in caso di volata, poi sulle Ardenne vedremo Markus provarci, supportato da Simon e magari Rubens.

Al Giro Markus sempre capitano, supportato da Pasquale Muto, e Cucinotta per le volate. Simon stacca dopo un'inizio massacrante.

MF: Va bene, al Giro c'è poca crono, ma darò il massimo.

KS: Poi al Tour vedremo Markus sempre capitano, dopo aver corso il Delfinato, Steffen per le volate. Cercheremo di portare una buona squadra anche se sarà dura emergere. Un piazzamento nei 10 sarebbe ottimo.

S. Sebastian vediamo chi mandarci, in base alla forma del momento.

Poi alla Vuelta Simon di nuovo in palla, magari facendo il Benelux, uno tra Steffen e Claudio ci sarà, l'altro a Germania e Amburgo

SR: Preferirei la Vuelta, è un'esperienza nuova, non l'ho mai corsa

KS: Bene, alla parigi Tours tutti i nostri sprinte, con magari Simon per un colpo di mano, e al Lombardia chi ne avrà ancora

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In una grigia giornata dell'autunno di Friburgo Kurt, Juan e Kristof si vedevano nella sede della squadra, in realtà non c'era molto da fare, ma era un modo per vedersi e avere qualcuno con cui chiacchierare. La tv, con il volume al minimo mandava Borussia Dortmund-Hoffenheim, sedicesimi di Coppa di Germania, 1-1 con Federico che rispondeva al vantaggio di Ibisevic, ma i tre non se ne curavano molto.

JF: Avete visto il percorso del Giro presentato ieri?

KS: Sì, orrendo, solo una crono contro 6 arrivi in salita e una cronoscalata, sarà durissima per Markus, inoltre Zomegnan non ci ha neanche invitato alla presentazione, anche se volevamo portare un campione del mondo in carica. Se lo sponsor non voleva un piazzamento nei 10 per ripicca gli mandavo Muto capitano e tutti ragazzini

KT: Già. Sentite sono le 9 e 20 e non abbiamo cenato ancora. Che facciamo?

KS: Dai, Juan, ordina delle pizze qua di fronte

JF: Non posso, ho la carta della compagnia delle isole Cayman non intercettabile per le mie ordinazioni, quella per uso comune la ho lasciata a casa

KS: Che palle che sei, chiamo io!

Kurt si allontanò per telefonare, mentre Frei completava la rimonta del Borussia.

Ma aperto il cellulare vide una chiamata senza risposta, risaliva alla mattina, chiese chi era: Marin Kuravica. non lo sentiva ormai da 11 mesi.

Kurt richiamò subito Marin

KS: Ciao, Marin, mi hai chiamato? Cosa c'è?

MK: Ciao, Kurt. Ti chiamo per dirti che quest'anno ho trovato un contratto professionistico.

KS: Ah, sono contento! Con che squadra?

MK: Correrò per la Quick Step, per i prossimi 2 anni. Come vedi ce l'ho fatta anche senza di te.

KS: Ma ce l'hai ancora con, me per quella storia dello sponsor?* Non avevo ancora nessun contatto con Daihatsu quando ho chiuso la squadra.

MK: Non raccontarmi più questa storiella, comunque ciao, ci vediamo sulla strada.

-click-

Kurt chiamò subito la pizzeria, non voleva pensare la litigata con Marin era una ferita mai chiusa, gli bruciava, loro erano stati amici sinceri, gli dispiaceva che non volesse praticamente più sentirlo per un equivoco. E ora era un pò spaventato dal poterselo ritrovare avversario sulla squadra.

* cfr inizio del racconto

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E così l'inverno trascorreva tranquillo, c'era fiducia, non era certo una delle squadra più forti del pro tour, ma il team Daihatsu si sarebbe fatto valere certamente.

Il 7 gennaio la squadra si recò in ritiro nella solita località di La Londe, in Provenza, cittadina molto gettonata per questi ritiri di preparazione, il posto ideale per ritrovare la forma senza preoccupazioni. Il primo appuntamento era subito importante, il Tour down Under assegnava tanti punti PT, ed era una corsa non troppo difficle: era importantissimo che Simon ci arrivasse già al top, per giocarsela.

Il roster definitvo per la stagione 2009 era questo: due capitani ben definiti e tanti gregari con licenza di uccidere qualora se ne fosse presentata l'occasione, questo era il progetto di Kurt

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Era il momento per i tanti ragazzi che si erano ben comportati nel continental di dimostrare quello che valevano al cospetto dell'elite mondiale, i vari Schillinger, Bazhenov, Radochla sarebbero riusciti a contrastare i più forti ciclisti in attvità?

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Ed ecco finalmente l'esordio da squadra PT, all'altro capo del mondo, in Australia, per Kurt e i suoi corridori se non altro un modo per dimenticare il gelido inverno del Baden-Wurttemberg e andare in un clima più caldo. Il capitano era Simon, spavaldo e coraggioso come sempre nel modo di correre avrebbe dato battaglia in tutte le 6 tappe. Per il resto Muto e Lagutin ad aiutarlo in salita, Radochla e Jurco per gli sprint, Eichler, Wynants e Bazhenov a fare un pò di casino

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Molti uomini di prim'ordine, specialmente paveisti pronti a dare tutto nell'inizio di stagione, ecco le loro dichiarazioni:

FABIAN CANCELLARA, CSC

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"Il Down Under sinceramente non è fra i miei principali obiettivi stagionali, ma il percorso mi si addice, se ne avrò cercherò la stoccata vincente"

STIJN DEVOLDER, ASTANA

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"Sto rodando la gamba per la campagna del nord. Vedo difficile vincere, anche perchè il percorso privilegia uomini veloci, ma non si sa mai"

DANIELE BENNATI, LIQUIGAS

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"Mi sento carico, ci sono molte volate in cui guadagnare abbuoni, e una sola tappa collinare in cui dovrei difendermi, sento di poter fare bene"

SIMON SPILAK, DAIHATSU

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"Quest'inverno mi sono preparato benissimo, punto ad un inizio di stagione fulminante, state attenti, darò battaglia in ogni tappa anche quelle in cui non sembrerebbe il caso"

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Pronti, via! Nei primi km della nuova stagione è Alex ad accendere le polveri per prendersi l'unico GPM di giornata, con relativa maglia, salvo poi rialzarsi subito

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I due fuggitivi di giornata sono De Maar e Stevic, coraggiosi, ma senza speranza

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Le squadre dei migliori sprinter non lasciano alcuno spazio ai due attaccanti, a 6km dall'arrivo Spilak chiama l'ammiraglia:<Ho la gamba buona, provo ad andarmane>

<Simon, mancano 6km tutti pianeggianti, non penso sia una buona idea, sono solo energie sprecate>

<Tranquillo, se attacco so quello che faccio>

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Il velleitario tentativo di Spilak non va in porto, ma scompiglia i treni dei velocisti, Radochla sceglie la ruota di Bennati che sembra intruppato, mentre Steensen e Bossoni si trovano in testa un pò per caso, Matej è pronto a portarsi nelle prime posizioni

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Ai -250 lo slovacco parte a tutta, uscendo dalla ruota di Bossoni, mentre i migliori velocisti sembrano essere rimasti dietro

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La rimonta di Bennati e Ciolek è imperiosa, ma Matej è ormai imprendibile!!!! Prima vittoria nel PT in carriera per lo Jurco, con maglia di leader annessa

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Inizio con il botto per il Team Daihatsu, con uno degli uomini forse meno gettonati del mercato, Matej che tira fuori un colpo da maestro in una volata caotica, e si candida vista la forma e il percorso anche a poter lottare per la generale. Bravi anche Alex e Simon.

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Seconda tappa, probabile volata, provano la fuga in 7, Angel Gomez, Engoulvent, Perez Lezaun, Lancaster, Duclos Lasalle, Johansen e il nostro Pasquale Muto

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Il generoso scalatore campano è l'ultimo ad arrendersi, a 23km dall'arrivo, alla rimonta del gruppo, buona prova comunque per lui, su un terreno non suo

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Così ancora finale concitato, Simon subito va da Matej

< Allora, forza, proviamo la sortita in due >

< Tu sei fuori, vuoi sempre fare bordello, gli avversari non ci lascieranno mai andare, poi io sono leader della generale >

< Dai, Mat, è la tua occasione per vincere il Down Under, pensaci, io vado...>

< Ma guarda tu... >

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< Simon, ti avevo detto che non ce la facevo... sto faticando tantissimo...>

< Dai, Matej, è un falsopiano al 2% >

< Senti, sono al gancio, provaci tu... >

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Il gruppo risucchia Matej, mentre Simon super l'ultimo km, Brown e Bennati provano il tutto per tutto

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Ma lo sloveno è ormai imprendibile, seconda vittoria consecutiva per il Team Daihatsu, stavolta con una vera azione da finisseur, Matej riesce a non piantarsi e chiude 9°, Steffen 10° nella volata

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