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[STORIA PCM08] Dalla Foresta Nera al Sol Levante


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Il mondiale in linea presentava una starting list insolitamente scarna:

l'Italia si affidava al solo Di Luca, affiancandogli dei discreti gregari come Piepoli e Giunti

la Spagna senza Sanchez e Valverde puntava su Cobo Acebo

il Belgio era tutto stretto attorno a Gilbert

Russia e Olanda si presentavano al meglio con rispettivamente Menchov e Karpets e Dekker e Kroon

La fuga del mattino contava 7 uomini, Verbrugghe, Mc Gee, Calvente, Muravyev, Bileka, Martin Velits e Veelers, tutte seconde linee senza speranze

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Ai -100 dall'aarivo iniziano a muoversi nomi di un certo calibro: Uran, Gerdemann, Bruseghin, Gusev, Bak e Jalabert si riportano sui fuggitivi della prima ora

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Dopo 50 km di fuga, l'ultimo ad arrendersi è il colombiano, gruppo compatto

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Ad aprire le danze dei big è Markus Fothen, che ai -30 prova il suo solito allungo in discesa, guadagnando una decina di secondi

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Ma dopo pochi km, sulla prima salita dell'ultimo giro parte lo scatto di Gilbert che passa il fresco iridato a cronometro senza difficoltà

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Il più bravo a seguire lo scatto del belga è Di Luca, che prova ad andarsene in solitaria

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Dietro dal gruppo partono ai -10 Wegmann e Menchov all'inseguimento

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I due dopo 4km riescono a rientrare, proprio alla base dei Ronchi, 40" il vantaggio sul gruppo, saranno loro a giocarsi il mondiale

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Dietro resta un quartetto con Cobo, Gilbert, Brajkovic e Schumacher, lo spagnolo, chiamato a sorpresa a capitanare la sua nazionale dà tutto per rientrare sui primi

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Ai -4 Menchov sapendo di essere battuto in volata cerca un allungo

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Di Luca va a riprendere il russo, mentre Fabian Wegmann sembra in leggera difficoltà, dietro Gilbert cerca disperatamente di rientrare

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Di Luca appena vede la sagoma del belga avviciniarsi rilancia l'andatura nel finale pianeggiante, Gilbert rimbalza, mentre Wegmann sembra tenere

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La volata a tre non ha storia, Di Luca stravince davanti al pubblico di casa, una grandissima soddisfazione, certo più importante del ocntinental Tour che ormai ha ipotecato, 2° Menchov, sorprendente vista la scarsa attitudine alle gare in linea, terzo un esausto Wegmann, 4° Gilbert, coraggioso ma un pò sconsiderato come al solito

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Grivko regola gli inseguitori, regalando un inaspettato 5° posto all'Ucraina

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Così finiva la rassegna mondiale, per la Germania tre medaglie, le prime due attese, la terza forse, ma non con Fabian che alla partenza sembrava uno dei corridori più scarichi, e curiosità, i due ori entrambi in continental alle due squadre in pole position per la promozione in pro tour

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Dopo il gran mondiale di Markus, iridato a cronometro era il momento di tornare alle faccende del continental, ancora tre corse prima di andare in vacanza: Munsterland Giro, Paris-Bourges e GP des Nations, prima apparizione di Fothen iridato.

Intanto chiamò Kanimoto, presidente della Daihatsu Germania per annunciare il budget dell'anno prossimo

< Allora, la Daihatsu è molto soddisfatta dei suoi risultati, signor Schloesser, sia per la soddisfazione sportiva che per l'ottimo ritorno pubblicitario, continueremo a finanziare questa avventura, il budget per l'anno prossimo sarà di 3 000 000 €, sufficiente per costruire una decente squadra PT >

< Beh, ok, in linea con gli ingaggi che ho fatto finora >

< Poi richiediamo dogli obiettivi specifici da raggiungere: Un piazzamento nei 5 alla Freccia Vallone, le classiche delle ardenne hanno sempre un gran seguito al livello internazionale, è un'ottima vetrina >

< Ok... possono provarci Markus o Simon... >

< Al Giro d'Italia invece serve una tappa e un piazzamento nei 10 >

< Quindi devo portarci Markus? Altrimenti nei 10 sembra impossibile >

< Sarebbe il caso, in Italia il giro è molto importante e un campione del mondo richiama sempre l'attenzione.

Al Tour basta vestire la maglia di leader >

< Ci arrangeremo >

< E infine un piazzamento nei 5 ad Amburgo >

< Mi sembra il più semplice, Steffen, Claudio, Markus e Simon possono tutti dire la loro >

< Allora arrivederci, e buona fortuna, sappiamo che l'investimento della Daihatsu nelle sue mani è sicuro >

< Arrivederci >

< Era il grande capo? > chiese Juan

< Certo, per la prossima stagione ci da 3 milioni di euro >

< Buono, intanto ho altri 2 ingaggi da mostrarti

Herwig Mortenstern, neoprofessionista austriaco, discreto cronoman>

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< Ma è una sega allucinante!!! >

< vedrai, fra qualche anno diventerà un buon corridore per le brevi gare a tappe.

E poi un esperto passista, che torna sempre utile: Daniel Becke >

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< Ci può stare... lo mandiamo in fuga in qualche tappa pianeggiante >

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Quart'ultimo appuntamento della stagione, il Munsterland Giro, ultima apparizione nel 2008 del Team Daihatsu davanti al pubblico tedesco, Radochla capitano in una squadra determinata a portarlo allo sprint

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Fuga dle mattino non pericolosa con solo Reckweg e Schulze a tentare l'avventura

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Nel finale si muove anche Boasson Hagen, che pure in volata non sarebbe stato battuto

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Il norvegese viene ripreso senza problemi, nel finale Bazhenov e Schillinger provano a pilotare Radochla nella volata

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Steffen esce di potenza dalla ruota di Andreas, il solo Tolles sembra in grado di contrastarlo

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Ma per il velocista della Regiostrom c'è poco da fare, Steffen vince nettamente con più di una bici di vantaggio, Andreas 4° Alex 9°

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Un'altro bel risultato, un ottimo congedo dal pubblico di casa dopo una stagione ricca di successi

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Stagione che consumava via via il suo epilogo, la Paris Bourges era una semiclassica francese per velocisti, altra occasione per Radochla

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Il primo a provare la sortita solitaria fu Guldhammer, passita danese senza gran fama

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Dopo 80km lo ripresero altri fuggitivi, ma la fuga non decollava

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Così ai arriva in volata, Sinner porta avanti Feillu e Gaztanaga, mente Fothen prova ad anticipare

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Ma Feillu mette tutti d'accordo con una dimostrazione di forza impressionante, 4° Radochla, mentre Gaztanaga completa la doppietta Agritubel

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4 uomini Agritubel nei primi 10, e ifrancesi scavalcano la LPR al secondo posto nella classifica continental

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Penultima apparizione, in Italia, per la Coppa Sabatini, Markus ancora capitano, in una corsa con al via molti big, come Schumacher, Di Luca, Rebellin

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Kurt sapeva che contro tanti campioni anche un Markus in gran forma rischiava molto, e così ordinò a Philip Mamos e Alex Bazhenov di inerirsi in una fuga fiume di 20 corridori, fa i più importanti, Hunter, Ginanni, Velo e Miholjevic

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La fuga prende fino a 5' di vantaggio, negli ultimi 30km è Mamos a sacrificarsi per il compagno di squadra, tirando a tutta per impedire il ritorno del gruppo. Ai -9, quando la fuga con 2' di vantaggio sembra arrivare da una notevole tirata in salita

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Il forcing del tedesco sgretola il gruppetto, sullo slancio parte Chiarini, portandosi appresso bazhenov e Miholjevic

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Sugli ampi rettilinei della discesa Alex sfrutta le sue doti di passistone, staccando i due compagni d'avventura e involandosi verso l'arrivo

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Intanto Markus, partito dal gruppone rientra sugli inseguitori

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Alex va a vincere in solitaria, su Miholjevic e Chiarini, seconda affermazione stagionale per il russo, probabilmente la più bella

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Ginanni regola il gruppo inseguitore, mentre Markus consapevole di non potersela giocare allo sprint esulta per la bella vittoria del compagno di squadra, comunque 9° posto per i capitano del team Daihatsu

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Per concludere la stagione Kurt aveva scelto il GP des Nations, storica cronometro francese, in passato prestigiosissima, ora leggermente decaduta

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La corsa vide un gran duello fra due superspecialisti: l'inglese David Millar, della Slipstream ...

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E il neo iridato Markus Fothen, che vola lungo tutti i circa 50km della prova, riprendendo Pohl e andando a battere lo scozzese di pochi centesimi

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Si chiudeva così una stagione di grandi successi per il Team Daihatsu, culminata con l'olimpiade di Radochla e l'iride di Fothen, ma una stagione in cui tutti avevano fatto almeno quello che gli si chiedeva, la sorpresa di Schillinger preso come gregario senza ambizioni e rivelatosi ottimo passista veloce, con Eichler sempre piazzato nei primi mesi, con Bazhenov gregario impagabile con qualche sprazzo di classe, con Mamos, Camano e Pena Iza bravi a spianare le salite per Markus, Krauss capitano del pavè che avrebbe lasciato la squadra, Schuler bravo nei primi mesi, come Wynants, capace anche di prendersi una bella vittoria, Erler bravo nel lavoro oscuro da gregario, Buchacek sfortunato a perdere quasi tutta la stagione per infortunio, e Kux bravo a raccogliere piazzamenti e anche una vittoria quando era stato chiamato a cercare il risultato. Ora rimaneva da mettere a punto ancora qualche acquisto prima di lanciarsi nel grande ciclismo, all'assalto delle gare che hanno scritto la storia di questo sport.

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