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Fondriest torna tra i professionisti con la NGC Otc

Rientra nel professionismo il marchio Fondriest che dalla stagione 2008 collaborerà e fornirà le bici al Team Professional NGC Medical – OTC Industria Porte.

L’accordo è arrivato in occasione del primo raduno collegiale di tutto il team a Forte dei marmi da domani a venerdì 23 Novembre, dove alcuni tecnici Fondriest saranno presenti per mettere a punto i dettagli della bici per la prossima stagione.

Tuttobicweb.it

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PROF - Bordonali: «Di Luca firma domani per la Lpr, ma non porta sponsor»

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Danilo Di Luca passa dalla Liquigas alla Lpr

Lunedì 19 novembre 2007 - Danilo Di Luca, vincitore dell'ultimo Giro d'Italia, firmerà domani per la nuova Lpr. Lo ha annunciato il team manager della squadra Fabio Bordonali che abbandona la Tenax: "E' vero, domani firmerà con noi" ha detto, aggiungendo poi l’ex professionista bresciano in merito all'ipotesi circolata nelle ultime ore, secondo cui Di Luca avrebbe contribuito al buon esito dell'operazione portando in dote uno sponsor personale: ''Sarebbe immorale se un campione come Di Luca, con tutto quello che ha fatto nella sua carriera si dovesse anche portare in dote gli sponsor. Sarà il team Lpr a sostenere interamente il costo del suo ingaggio".

Sospeso per tre mesi dal Giudice di Ultima sino al 17 gennaio 2008 istanza per la “conoscenza e frequentazione” del dottor Santuccione al centro dell'inchiesta penale Oil for Drugs, si è legato al nuovo team (con il quale ha un accordo da giorni) per un anno con opzione per il secondo.

Alla Lpr è già approdato Paolo Savoldelli e dalla Tenax, il team manager Bordonali dovrebbe portare i due giovani Roberto Ferrari e Cristiano Salerno, oltre Gabriele Bosisio, l’ucraino Ruslan Pidgorny e l’ex tricolore Elite sc Claudio Cucinotta. Della vecchia Lpr di Davide Boifava resterebbero cinque elementi tra cui Raffaele Ferrara con l’innesto del neoprofessionista Matteo Montaguti.

Ciclonews.it

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INTERVISTA A ROBERTO MARRONE, TEAM MANAGER DELLA CERAMICA FLAMINIA-BOSSINI DOCCE

Roma (RM)

19 nov 2007

Concluso il primo triennio.

Ancora qualche giorno di riposo prima di ricominciare il lavoro in officina e sulle strade della Tuscia. Approfittiamo per rivolgere qualche domanda a Roberto Marrone, il team manager della Ceramica Flaminia-Bossini Docce.

Da poco si è conclusa la stagione 2007 come giudica il rendimento della squadra?

Abbastanza soddisfacente. Anche se abbiamo raccolto meno di quello che ci aspettavamo. Avremmo preferito qualche piazzamento in meno e un paio di vittorie in più.

Tra i suoi corridori chi l'ha sorpresa e chi ha reso meno delle aspettative?

Mikhaylo Khalilov è stata una conferma, Tomasz Marczynski una sorpresa con la conquista del titolo nazionale. Raffaele Illiano e Andrus Aug le delusioni...

Il team Ceramica Flaminia nel 2007 è volato anche oltre l'Oceano. Com'è il ciclismo in Messico?

La corsa alla quale abbiamo partecipato, la Vuelta a Chihuahua, è organizzata molto bene. Il Messico è un Paese in forte sviluppo. Dal punto di vista sportivo i colombiani hanno fatto la differenza in salita anche se alla fine ha vinto un corridore europeo.

Quale la corsa che l'ha divertita di più quest'anno?

Senz'altro la Monte Paschi Eroica, dove tra l'altro siamo andati sul podio con Khalilov.

Con il 2007 si è concluso il primo triennio di vita del Team Ceramica Flaminia; come giudica questa esperienza?

L'esperienza è stata senz'altro positiva, siamo cresciuti molto anche se siamo entrati nel ciclismo professionistico nel momento più problematico; crediamo comunque di aver gettato le basi per una sempre migliore e maggiore visibilità e considerazione.

In questi tre anni cosa l'ha colpita in positivo e cosa in negativo?

In positivo mi hanno colpito le possibilità di crescita che ci sono all'interno del movimento, in negativo l'approssimazione generale nella quale il nostro ambiente è costretto ad operare.

Quale competizione le sarebbe piaciuto vincere nei tre anni passati?

Il giro del Lazio, perchè per noi è come un campionato italiano.

Tra i corridori che ha avuto a disposizione quale l'ha impressionata di più?

Aliaksandr Kuschynski per le doti di attaccante e Mikhaylo Khalilov, per la costanza di rendimento.

Ceramica Flaminia è il marchio di riferimento della sua attività. Come si costruisce un rapporto di successo con un'azienda così importante?

Applicando i tre parametri fondamentali quando si fa impresa: passione, dedizione, competenza.

Quale è stata la strategia di marketing del team Ceramica Flaminia in questi tre anni?

Abbiamo cercato sempre, al di là dei risultati sportivi, di dare ai nostri sponsor la massima visibilità mediante una comunicazione massiccia e mirata.

www.teamflaminia.it

Ciclonet.it

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Dalla bicicletta al risciò

Bruseghin, un 2007 da 9

Il ciclista della Lampre-Fondital ha chiuso la stagione con una corsa quattro con quattro sul Passo San Boldo: vittoria. Da qui l'annata perfetta, tra i muli "che stanno bene" e il prosecco "che chiamerò Amets, sogno"

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Marzio Bruseghin, 33 anni, corre per la Lampre-Fondital. Reuters

MILANO, 20 novembre 2007 - "Si faceva a piedi o con i muli — racconta Marzio Bruseghin —. Un sentiero chiamato "canale della scala" o, in dialetto, "canàl de san Bòit", che collegava le Prealpi trevigiane con la Valbelluna. Nell'inverno fra il 1917 e il 1918, in 100 giorni, i prigionieri russi e le donne di Tovena (accento sulla o), sotto la guida del genio zappatori austriaco, trasformarono il sentiero in strada". Oggi il Passo San Boldo, più che una salita, è un’avventura; più che un serpente che si arrampica, è un romanzo che si apre. E fra tornanti e gallerie, è una sfida. La sfida di San Boldo. Ogni anno sempre più attesa. E quest’anno — quarta edizione — l’ha vinta proprio Bruseghin.

Com'è andata?

"Due squadre. Da una parte Maurizio Da Dalto (professionista Liquigas), Tiziano Dall’Antonia (professionista Panaria), Ermes Tavian e Pierpaolo D’Agostin. Pierpaolo è il più titolato: è lui che dirige la Locanda Al Bàkaro, proprio nella piazza di Tovena, sede della partenza. Dall’altra parte Marco Varisco (artista), Matteo (fratello di Ermes), Franco Dal Cin (gelataio a Berlino) e io. Ogni quartetto su un risciò".

Un risciò?

"Proprio così. Un risciò, di quelli da mare, due posti davanti e due di dietro, totale quattro. Siccome da questi parti non se ne trovano, anche perché il mare non c’è, sono stati recuperati a Caorle e trasportati su un furgone, con evidenti problemi di equilibrio non solo del furgone e dei risciò, ma anche di equilibrio mentale dei trasportatori".

Poi?

"Raduno di partenza, foglio da firmare, travestimento dell'epoca, anche se non si sa quale, una discreta carburazione a Prosecco, e via. I primi 10 metri sono stati di studio, poi è stata battaglia, anzi, guerra. Quando la salita si è fatta dura, i duri sono scesi dal risciò e hanno spinto. C’è stato anche un momento commovente quando il nostro equipaggio si è attaccato a un trattore, e il loro a un pick up".

Squalificati?

"No, incoraggiati. Lo sforzo di chi stava su trattore e pick up è stato encomiabile, che non so bene che cosa significhi, ma suona come un complimento. Comunque, siccome sembrava che il nostro risciò andasse più forte, gli avversari ci hanno chiesto un cambio volante. L’abbiamo fatto. Noi sul loro, loro sul nostro. Come ci siamo gettati sui pedali, si è bloccato un ingranaggio".

Allora?

"Scesi al volo e, da lì in poi, tutti giù a spingere di corsa. Sembrava che dovessimo soccombere. Invece, poco prima delle gallerie, loro si sono piantati, noi li abbiamo superati e, con una serie di manovre poco ortodosse, siamo riusciti a tagliare il traguardo per primi".

C’era un giudice?

"Certo, Ettore Floriani. Ed Ettore, valutata l’intera condotta di gara, ha stabilito che si erano verificate poche o nessuna... regolarità tale da squalificare una squadra o annullare la prova".

Dunque, voto alla sua stagione 2007?

"Un bel 9. La vittoria di san Boldo ha dato un senso alla stagione, anzi, alla carriera, o meglio, alla vita. Statistiche alla mano, per me addirittura due vittorie: oltre a san Boldo, anche la cronoscalata di Oropa al Giro d’Italia".

Bruseghin, come si sente?

"Mai sentito così forte in vita mia. Magari nella vita di qualcun altro, ma non nella mia. Dopo il Mondiale di Stoccarda ho staccato, privilegiando l’Oktoberfest al Lombardia. Anche perché al Lombardia c’ero già stato, all’Oktoberfest no. Da allora a caccia in montagna un giorno sì e l’altro pure. Come da tradizione, riprendo la bici il primo dicembre. Ma siccome il primo dicembre cade di sabato, e di sabato non si comincia mai un nuovo lavoro, anticipo a lunedì 26 novembre. Visto come sono serio?".

Gli asini come stanno?

"Bene, grazie".

E il Prosecco?

"Cento ettolitri, pari — o forse dispari — a 13 mila bottiglie. Per ora nelle botti".

Si chiamerà?

"'Amets', accento sulla e, che in basco significa "sogno". Il basco in onore del mio amico Patxi Vila".

Gazzetta.it

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A Ballerini il Premio Sport 2007

Premio Sport, una storia infinita, ricchissima, prestigiosa. Camaiore torna sulla ribalta con una delle sue iniziative "storiche" e più apprezzate, quel riconoscimento ai protagonisti dello sport che fin dagli anni sessanta torna puntualmente a puntellare le emozioni sportive con momenti di giusta riflessione e di meritato riconoscimento a chi, nello sport, sa essere un numero uno.

Essendo ben noto il legame di Camaiore con il ciclismo, non stupisce che anche quest'anno la scelta sia caduta su un protagonista delle due ruote anche se il tema si allarga ad una fenomenologia tipica dello sport italiano, ovvero la straordinaria risorsa rappresentata dai tecnici delle squadre nazionali.

Franco Ballerini - a cui mercoledì 5 dicembre al Teatro dell'Olivo, ore 18.30 verrà consegnato il Premio Sport 2007 - arriva dunque a rappresentare una tradizione di arguti condottieri che hanno saputo portare l'azzurro alla ribalta mondiale. Franco Ballerini è un giovane CT che in pochissimi anni ha conquistato un oro olimpico e tre campionati del mondo: chi conosce lo sport ed il ciclismo, non fa certo fatica a percepire l'entità dell'impresa.

Intorno a lui, in una serata che si annuncia davvero interessante, altri grandi interpreti di questo ruolo, autori di imprese altrettanto straordinarie ed anche alcuni personaggi che hanno accompagnato la sua carriera. Nei prossimi giorni l'organizzazione confermerà i nomi degli ospiti d'onore della serata.

Giampaolo Bertola, primo cittadino di Camaiore, consegnerà a Ballerini l'ormai tradizionale trofeo in bronzo realizzato dallo scultore Enrico Morelli.

Tuttobicweb.it

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Gaerne ha festeggiato il suo Golden Year e patron Gazzola

Grande festa sabato sera presso il ristorante “La Beccaccia” per tutto lo staff Gaerne che ha celebrato i sessant’anni di impegno e passione dedicati alla Sua azienda dal patron di Gaerne, Ernesto Gazzola.

Un traguardo prestigioso che coincide inoltre con un anno fantastico, il “Golden Year”, per Gaerne e i suoi piloti, una stagione che ha visto la professionalità, la sfida, l’impegno ma anche il divertimento e la passione raggiungere la vetta della classifica in varie specialità, una stagione davvero ricca di vittorie e successi: come la vittoria al Pro-Tour e il secondo posto al Tour de France conquistati da Cadel Evans, la vittoria del Campionato Mondiale Superbike con il pilota britannico James Toseland, la vittoria del Mondiale Supersport con il turco Kenan Sofuoglu, il vice-campione del Mondo di Motocross MX1 Kevin Strijbos e per terminare il “Rookie of the year” conquistato dalla giovane promessa del supercross americano Ryan Dungey.

Durante la serata sono inoltre stati premiati alcuni dipendenti, fra i quali ricordiamo il Sig. Ado Turchetto, il “mastro calzolaio” per il suoi cinquant’anni di lavoro nel settore calzaturiero, Rudy De Deneghi e Vincenzo Colla per i venticinque anni di lavoro.

Tuttobicweb.it

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Quaranta regala un'altra vittoria alla Amore&Vita McDonald's

Lo sprinter di Amore & Vita - McDonald’s, Ivan Quaranta, campione italiano su pista nella disciplina della velocità olimpica, dopo essere stato uno dei principali protagonisti della Bikes4Show a Milano, ha dominato anche in Sizzera la gara ad eliminazione del Gran Premio di Ginevra.

Alle sue spalle è giunto il due volte campione del mondo della disciplina americana, Franco Marvulli, mentre al terzo posto si è classificato invece l’esperto specialista ed ex campione del mondo Marco Villa.

La classifica finale del Gran Premio è stata poi vinta dal più volte campione del mondo, lo svizzero Bruno Risi, lanciato nel professionismo - proprio come Marco Villa - da Ivano Fanini nell’Amore & Vita.

Intanto il team sta lavorando per la stagione 2008. Ci saranno sicuramente numerose novità all’interno della formazione, anche se per sapere tutto bisognerà attendere i primi giorni di dicembre. Gli unici nomi che appaiono certi sono quelli di Ivan Quaranta e Graziano Gasparre. Il campione cremasco è in trattativa con altri team (alcuni molto importanti), tuttavia dovrebbe rimanere con i colori di Amore & Vita – McDonald’s. «Faremo di tutto per confermare Quaranta - spiega Cristian Fanini -: è stato con noi soltanto una stagione ma è riuscito a ritrovare se stesso con una bellissima vittoria su strada davanti a Danilo Napolitano e ben 13 su pista. Sono sicuro che il 2008 sarà per lui una stagione di grandi soddisfazioni. Dico questo perché lo vedo già determinatissimo, si sta allenando come non mai, basti pensare che l’anno scorso di questi tempi - quando firmò con noi - pesava ben 87 kg, mentre oggi ne pesa 73, quasi come quando vinceva le tappe al Giro davanti a Cipollini. Se si farà avanti una formazione in grado di fargli disputare il Giro d’Italia, il Tour o la Vuelta, lo lasceremo libero perché sono convinto che possa lottare ad armi pari con i vari Petacchi, McEwen e Boonen, altrimenti cercheremo la soluzione più adeguata per tenerlo nelle nostre file per puntare ad un posto in nazionale alle prossime Olimpiadi di Pechino su pista».

Dal team sono invece definitivamente partiti l’ex campione lituano Dainius Kairelis, che approda alla Ceramiche Flaminia dopo un connubio durato tre anni ricco di numerose soddisfazioni e per cercare nuovi stimoli, e il moldavo Ruslan Ivanov, che vestirà la casacca del team di Gianni Savio accanto ad Alessandro Bertolini e Gilberto Simoni e disputerà sicuramente il Giro d’Italia. Da ricordare che Ivanov è stato rilanciato proprio da Ivano Fanini e fino all’anno scorso correva tra i ciclo amatori ed in Mountain bike.

«Queste per noi sono soddisfazioni paragonabili ad importanti vittorie - prosegue Fanini -: riuscire a lanciare o rilanciare atleti sconosciuti o dimenticati dal grande ciclismo, o atleti che si erano persi per problemi personali è da sempre il nostro obbiettivo principale. Pertanto siamo molto soddisfatti della nostra stagione e del lavoro svolto a 360°» conclude.

Tuttobicweb.it

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DOPING - Valverde accetta l’udienza al Tas

Martedì 20 novembre 2007 - Gli avvocati di Valverde hanno accettato la proposta del Tas di sostenere un’udienza in Svizzera. Il Tribunale Arbitrale dello Sport ha citato in giudizio lo spagnolo a causa del suo coinvolgimento nell’Operacion Puerto. All’udienza, per cui non è stata ancora fissata una data, parteciperanno anche la Federciclismo spagnola (sostenitrice di Valverde), l’Uci e la Wada, che invece stanno dalla parte dell’accusa. Valverde si dice tranquillo, anche perché i suoi avvocati continuano a sostenere la tesi secondo cui l’Uci è incompetente per porre un reclamo ufficiale, così come il Tas di Losanna.

La Wada ha ricorso al Tas una volta che l’Uci ha perso la propria istanza contro Valverde in occasione dei Mondiali di Stoccarda. “Il Tas ha già preso una decisione su questo caso - afferma Josè Rodríguez, avvocato di Valverde ed ex presidente dell’Associazione Ciclisti spagnoli - e questo secondo capitolo non dovrebbe proprio esistere. Non c’è nessun documento nuovo, quindi non ci deve essere nessun caso”.

Inoltre, come sostiene As, Valverde potrebbe anche passare al contrattacco, querelando chi ha infangato il suo nome, coinvolgendolo nell’Operacion Puerto: “Stiamo seguendo tutte le possibilità - afferma Antonio Sánchez, uno dei legali - . Questa settimana studieremo il da farsi e ci metteremo in moto”.

Ciclonews.it

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Fois torna in gruppo con l'Amore&Vita McDonald's

Dopo la squalifica di tre anni per doping, le fratture causate da vari incidenti, la depressione, l’ alcol e la cocaina, torna in gruppo Valentino Fois, lo scalatore che Marco Pantani volle alla Mercatone Uno nel 2002.

Fois, ieri sera, ha firmato un contratto annuale con la Amore e Vita McDonald’s di Ivano Fanini. «Ho rinunciato ad un ingaggio da 3000 euro al mese offertomi da un club di amatori - ha detto Fois all'Agenzia Ansa - per poter tornare a correre con i professionisti».

Lo scalatore bergamasco che mesi fa, a causa di cocktail di ansiolitici e vino aveva perso più volte lucidità, ha accettato le regole ferree dell’ antidoping imposte da Fanini nel suo team e un contratto a rendimento più i premi.

«Gli ho detto - ha sottolineato Fanini - che io non gli darò mai 3000 euro al mese, ma lui ha voluto accettare la scommessa con se stesso e tornare con i professionisti».

Fois ha l’ entusiasmo del neo professionista. E i guai sembrano alle spalle. «La cocaina c’è stata solo in qualche occasione e per la depressione ho trovato un mio equilibrio, anche se, onestamente, mi definisco un border line. Ma non ho mai avuto le crisi che aveva Marco Pantani».

Già, Pantani: «Da novembre del 2001 al febbraio del 2002 ho vissuto con Marco 24 ore al giorno. Tutto quello che sento dire e vedo scritto mi fa ridere. Io dovrei scrivere un libro sui problemi di Marco negli anni che ne hanno preceduto la morte (14 febbraio 2004, ndr)».

Ma Fois, 34 anni, 7 vittorie da professionista, non vuol parlare del passato, dei suoi guai, dell’ amicizie chiacchierate con Pippo Inzaghi e Bobo Vieri. Pensa al futuro.

«Sto in bicicletta 3-6 ore al giorno, faccio dai 90 ai 180 km e ho voglia di dimostrare che il mio motore è ancora buono. Con il ciclismo ho avuto tutto e niente, sono stato 100 e 0. Voglio chiudere senza rimpianti. Non voglio, un giorno dire che se avessi fatto la vita del professionista... Voglio fare l’ultimo periodo di carriera al 100% - ha detto Fois -: se questo vorrà dire arrivare 125/mo avendo dato il massimo, mi ritirerò senza rammarico, ma con la certezza di aver dato tutto. Grazie a Fanini per avermi dato questa opportunità».

Gli obiettivi di Fois sono già fissati: Settimana Lombarda e Giro d’ Abruzzo, in aprile. «Voglio subito lasciare il segno».

Intanto lo aspetta Pavel Tonkov, a Cordoba. «Vado ad allenarmi là e sabato correrò un circuito a Madrid. Conta poco, ma basta per ricominciare».

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MTB - Gli Europei Marathon 2010, faranno tappa sul Montello

Martedì 20 novembre 2007 - La notizia è arrivata direttamente dal Presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato di Rocco, attraverso un sms a Massimo Panighel: “Assegnati i Campionati Europei Marathon 2010 a Pedali di Marca. Complimenti e buon lavoro”.

E di lavoro ce ne sarà parecchio da fare ma, l’affiatato Team trevigiano, è abituato a lavorare sodo e, soprattutto, con tanta passione. Dal 1999 ad oggi, sono stati tanti i traguardi ottenuti da Pedali di Marca Racing Team, con il cuore e con la testa.

“La notizia – puntualizza Panighel – non ci coglie di sorpresa perché si tratta di un percorso che abbiamo iniziato qualche anno fa e che abbiamo fortemente voluto. Gli Europei saranno senz’altro una sfida importante per il nostro Team ma, anche, uno stimolo ad andare avanti in questa direzione fino a raggiungere, magari fra non molti anni, il titolo iridato. Ora confidiamo in una risposta politica molto forte, indispensabile per un grande progetto a favore della mtb e del turismo della Marca Trevigiana”.

Ricordiamo che la Granfondo del Montello 2008, avrà tre tracciati:

Percorso Granfondo - Classic 43 km dislivello 1050 metri

Percorso Gunn Rita Marathon 75 km dislivello 1850 metri

Percorso The Heroes’ Extreme 113 km dislivello 2.610 metri

La Granfondo del Montello, inoltre, è inserita nel calendario dell'UCI ed è valida come prova d’apertura del Marathon Tour, il campionato italiano a tappe della Federazione Ciclistica Italiana.

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Pista: Risi e Marvulli subito in testa alla Sei Giorni di Gand

Partenza col botto alla Sei Giorni di Gand: gli svizzeri Risi e Marvulli, campioni del mondo dell'americana, infatti, sono subito balzati in testa alla classifica generale relegando al secondo posto il belga Keisse e il tedesco Bartko, vincitori dell'ultima edizione. La Sei Giorni si è aperta con uno struggente ricordo di Isaac galvez, il corridore spagnolo che proprio a Gand morì a causa di un incidente nella scorsa stagione (nella foto, la targa ricordo scoperta ieri sera). L'unico italiano in corsa, Marco Villa, pedala in quinta posizione, ma a pari giri, con il belga De Ketele.

La classifica

1 RISI - MARVULLI punti 87

2 KEISSE - BARTKO p. 81

3 STAM - SLIPPENS p. 50

4 BEIKIRCH - MOHS p. 45

5 DE KETELE - VILLA p. 40

a un giro

6 ROBERTS - HESTER p. 20

7 MERTENS - MULLER p. 20

a quattro giri

8 DE FAUW - AESCHBACH p. 51

9 LAZAR - KANKOVSKY p. 18

a cinque giri

10 COCQUYT - DENEEF p. 7

a sei giri

11 STROETINGA - PRONK p. 8

a dieci giri

12 WIGGINS - CAVENDISH p. 22

a dodici giri

13 SCHETS - DEPOORTERE p. 16

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A Marta Bastianelli il premio Radicchio d'Oro

Accompagnata dal presidente della formazione, Maurizio Fabretto, la neo-campionessa del mondo Marta Bastianelli ha ricevuto ieri sera all’Hotel Fior di Castelfranco Veneto (Treviso) il Premio Radicchio d’Oro per la splendida vittoria iridata conseguita a Stoccarda.

Il premio, ideato dal Consorzio Ristoranti del Radicchio per aprire la rassegna gastronomica invernale è un riconoscimento che si rivolge ogni anno alle persone che si sono distinte nell’ambito artistico, culturale, sportivo, enogastranomico e imprenditoriale.

Accanto a Marta Bastianelli, per la categoria sport, premiati anche il Mister Fabio Capello, il vice-presidente Fgci Carlo Tavecchio e il pallavolista Lorenzo Bernardi. Fra i seicento ospiti intervenuti alla serata, da segnalare anche la presenza del noto autore di testi musicali Mogol, del presentatore televisivo Mike Bongiorno, dello scrittore Mauro Corona e del fotografo Fulvio Roiter. Madrina della serata, presentata da Giorgio Martino, Miss Italia 2007, Silvia Battisti.

Tuttobiciweb.it

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Uci: 20 squadre candidate al marchio «wild card»

Al 15 novembre, limite fissato per l’invio dei dossier, venti squadre Professional hanno proposto la loro candidatura per l’ottenimento del marchio «wild card», Si tratta di:

• Elk Haus-Simplon (AUT)

• Team Volksbank (AUT)

• Landbouwkrediet-Tonissteiner (BEL)

• Topsport Vlaanderen (BEL)

• PSK Whirlpool-Author (CZE)

• Andalucia-Cajasur (ESP)

• Karpin Galicia (ESP)

• Mitsubishi-Jartazi (EST)

• Agritubel (FRA)

• Barloworld (GBR)

• Ceramica Flaminia Bossini Docce (IRL)

• Group Navigare (IRL)

• Acqua Sapone-Caffe Mokambo (ITA)

• NGC Medical-OTC Industria Porte (ITA)

• Tinkoff Credit Systems (ITA)

• Skil-Shimano (NED)

• Benfica (POR)

• BMC Racing Team (USA)

• Slipstream Chipotle presented by H30 (USA)

• Serramenti PVC Diquigiovanni-Androni Giocattoli (VEN)

Il marchio «wild card» darà alle squadre che lo otterrano il diritto di ricevere un invito alle corse iscritte al calendario UCI ProTour. La Commissione delle Licenze si pronuncerà entro la fine del mese di gennaio. Potranno ottenere il marchio «wild card» solo le squadre che ripsonderannoa criteri molto stretti di qualità, in particolare dal punto di vista sportivo (risultati e organico), giuridico (rispetto dei regolamenti), finanziario (gestione rigorosa e trasparente) ed etico (in partioclare in materia di gestione della lotta al doping). Le squadre sono tenute a seguire le direttive Uci, in particolare aderendo al passaporto biologico (contributo al finanziamento del progetto e cura dei formulari di reperibilità dei rispettivi atleti).

L’adozione del marchio «wild card» risponde ad una precisa domanda degli organizzatori, delle squadre e dei corridori, che si augurano, come l’Uci stessa, che tutti i partecipanti alle corse del calendario ProTour siano tenuti a rispettare le stese regole, in particolare quelle etiche.

Tuttobiciweb.it

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Donne: la Dilà Guerciotti pronta per un grande 2008

Sedici atlete per una squadra che ha tutte le carte in regola per ben figurare in ogni corsa. Ecco il nuovo Team Dilà Guerciotti, che rispetto al 2007 si rinforza nei numeri e nella qualità complessiva dell’organico a disposizione del Team Manager Massimiliano Bonanomi e dei direttori sportivi Luca Parravicini e Luca Maggioni.

Alle riconfermate Marta Vilajosana (Spagna), quattro vittorie nel 2007, Maja Watt Adamsen (Danimarca), Maria Bornak (Danimarca), cinque successi nella passata stagione ed Oxana Kostenko (Russia), sono state affiancate altre dodici nuove atlete.

Di massimo rilievo l’inserimento nell’équipe di Vera Carrara, due volte iridata su pista nella corsa a punti ed atleta di punta del movimento italiano femminile a livello internazionale. Al duplice impiego della bergamasca nelle competizioni mondiali su pista e su strada si affianca l’ingresso in squadra dell’esperta danese Dorte Lohse Rasmussen, vincitrice nel 2007 di due tappe e detentrice della maglia gialla all’ultima Route de France, oltre che del Trofeo Gfm Meccanica a Gattatico (Reggio Emilia). Dal Team Bigla arriva al Team Dilà Guerciotti un’altra bergamasca, Lidia Arcangeli, forte di esperienza accumulata in anni di corse al fianco di campionesse come Brandli e Zabirova. Anche una svedese nella compagine di patron Bonanomi per il 2008: Sara Mustonen, che lascia la Sc Michela Fanini Record Rox per approdare alla corte del team di Eupilio. Proviene dalla Francia la russa Marina Khodtchenkova, che in passato ha già gareggiato in formazioni italiane. Dopo l’esperienza positiva degli stage sostenuti nel mese di settembre, l’iberica Azucena Sanchez Benito farà stabilmente parte del Team Dilà Guerciotti. Debutterà tra le Elite l’italo – brasiliana Daniela Capitanio, proveniente dalle competizioni di Triathlon.

Di valore assoluto la linea verde del Team Dilà Guerciotti. Difenderà i colori Dilà la campionessa d’Italia Junior 2006 Alessia Massaccesi (nella foto), atleta di rilevanza internazionale che vanta in passato numerose convocazioni con la nazionale italiana. Al fianco della diciannovenne marchigiana anche la conterranea Silvia Eusebi, vice campionessa d’Italia 2007. Massaccesi ed Eusebi provengono dal Gs Potentia 1945, mentre arriva dal Team Desenzanese la lecchese Sabrina Conca. Dalla categoria Under 20 approda al Team Dilà Guerciotti la coppia lombarda costituita dalla pistard Silvia Castoldi, tricolore a cronometro nel 2006 ed azzurra tra le pistard, e la versatile scalatrice Alice Donadoni, che ha partecipato agli ultimi campionati europei a Sofia.

Il Team Dilà Guerciotti 2008:

Adamsen Watt Maya (Danimarca)

Arcangeli Lidia (Italia)

Bornak Maria Helena (Danimarca)

Capitanio Daniela (Italia)

Carrara Vera (Italia)

Castoldi Silvia (Italia)

Conca Sabrina (Italia)

Donadoni Alice (Italia)

Eusebi Silvia (Italia)

Khodtchenkova Marina (Russia)

Kostenko Oxana (Russia)

Massaccesi Alessia (Italia)

Mustonen Sara (Svezia)

Rasmussen Dorte Lohse (Danimarca)

Sanchez Benito Azucena (Spagna)

Vilajosana Andrei Marta (Spagna)

Tuttobiciweb.it

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Floyd Landis ricorre al Tas contro la squalifica

Cresce in maniera esponenziale il numero dei ciclisti che si rivolgono al Tas di Losanna. L'ultimo della lista è Floyd Landis: lo statunitense ha presentato ricorso contro la squalifica di 2 anni ricevuta dopo essere risultato positivo al testosterone nel Tour de France 2006. Il corridore statunitense si è rivolto al Tribunale d'arbitrato sportivo chiedendo l'annullamento della sanzione per irregolarità nella procedura dei controlli. Landis ha preparato una memoria difensiva di 90 pagine; il Tas discuterà il caso solo nei primi mesi del 2008.

Tuttobiciweb.it

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Di Rocco relatore al Master in Economia e Gestione dello Sport

Dalle ore 14 alle 16, presso l’Aula Scacchi, Edificio B della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, si svolgerà l'incontro con il Presidente della Fci Renato Di Rocco al Master in Economia e Gestione dello Sport. Di Rocco tratterà l’esperienza della Federazione Ciclistica Italiana in materia. L’intervento sarà disponibile gratuitamente in streaming via web tv. Per assistervi è sufficiente collegarsi al sito internet del Master www.egesport.net e seguire le istruzioni della sezione “Web tv”.

L’Area Sport Management (ASM) è l'area di specializzazione nel management sportivo del CEIS all'interno della Facoltà di Economia dell’Università di Roma Tor Vergata. Tra le attività principali di ASM vi sono l'organizzazione del Master in Economia e Gestione dello Sport e la ricerca nell'ambito del management sportivo con particolare riguardo a marketing, comunicazione, eventi, impianti, pianificazione, organizzazione, misurazioni e sponsorizzazioni. Il Master dello Sport della Facoltà di Economia di Tor Vergata, Master universitario di II livello (il più alto), è giunto alla settima edizione ed è collegato ai convegni di marketing e management sportivo effettuati dal 1995.

il caso solo nei primi mesi del 2008.

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Grande festa iridata per Eleonora Patuzzo

Una stagione indimenticabile, semplicemente irripetibile, storica. Gs Verso l’Iride, un nome, una intuizione a dir poco vincente. Ma Luisangelo Narder, per tutti il grande Gigi, il patron delle “tigrotte” coneglianesi, quel none al club non lo aveva coniato pensando che un giorno, una delle sue ragazze potesse andare a centrare il titolo iridato su strada, il massimo a cui possa aspirare una formazione Juniores.

“Era il 1995 e il Gs Verso l’Iride venne fondato per organizzare alcune premondiali femminili – racconta Narder, 60 anni spaccati, un cuore grande quanto la voglia di regalare certezze a tante ragazze che desiderano pedalare seriamente, a margine della speciale serata che ha voluto regalare alla sua campionessa, la veronese Eleonora Patuzzo e compagne –. Durò per tre anni. Poi seguendo l’idea del compianto Adriano Vanzella, decisi di convogliare le risorse economiche verso l’attività agonistica giovanile, pur non tralasciando l’aspetto organizzativo (il Castello d’Oro ne è stato lo splendido esempio, ndr). Con Allieve ed Esordienti si è “giocato” per i primi 5-6 anni. Da tre stagioni a questa parte invece, nonostante i tanti denigratori che hanno remato contro, siamo riusciti a vincere tutto quello che c’era da vincere. Il mondiale in Messico con la Patuzzo, già bronzo lo scorso anno. Se in Belgio non aspettava la Romoli, saremmo qui a festeggiare il bis. Quindi sei tricolori e una dozzina di titoli regionali, oltre a quelli provinciali. Eleonora farà strada. Non ha vinto il mondiale per caso. Ha cuore, fisico, intelligenza ed ha avuto contro anche qualche compagna di nazionale che ora parla a vanvera. In bici non si vince con le chiacchiere”.

Non a caso la sala del Calinferno di San Fior di Sotto era tappezzata di magliette colorate e poster delle ragazze protagoniste dello strepitoso 2007.

“Sono stato fortunato ad imbattermi in ragazze come Patuzzo e Doria. Sono bastate loro due per fare la squadra junior: 6 vittorie Eleonora, 2 Laura, una la toscana tascabile Vanni. Senza contare i trionfi delle Allieve che mi hanno regalato 12 successi, Donato (vice tricolore, ndr), Dal Bon e Favaron su tutte. Con quello che abbiamo vinto potrei chiudere e vivere di rendita”.

Ma Narder, ma chi glielo fa fare?

“La passione, stop. Chi sennò. Sono innamorato di questo sport. Altrimenti non si spiega come una persona possa rischiare di suo per il ciclismo. Ma un grazie speciale lo devo a Italo Maccari, Roberto Grigolin, Diego Favaro ed Elio Del Bianco”.

A “scoprire” Narder fu l’ex presidente provinciale Mario Braido che lo introdusse nel mondo del ciclismo. Narder è quindi stato tra i fondatori del Gs Gelati Sanson, consigliere della Sanfiorese e per una decina di anni vice presidente dell’Uc Alfonso Piccin di S.Giacomo di Veglia.

Patuzzo è già approdata alla Safi, Vanni al Lupi: “Lascio tanti bei ricordi quì – dice l’iridata -. Ringrazio Gigi perché ha creduto in me. Il ds Fausto De Carli che ci ha sempre dato grandi motivazioni, quindi Italo Bevilacqua e Seven. Porterò tutti sempre con me. Nel mio cuore avranno tutti un posto importante”.

Narder, con l’ausilio tecnico di Bevilacqua, ha già pianificato il 2008. Laura Doria e Chiara Contiero (ex Sforzatica) debutteranno tra le Under 21. Quattro le Juniores: Valentina Dal Bon è confermata, Chiara Capuzzo e Giulia Danieli arrivano dalle Allieve del Moselice, mentre Giulia Zerbo riprende l’attività. Altrettante le Allieve: Chiara Favaron, Giulia Donato, Francesca Cauz e Elena Caccin, tutte confermate. Selena Pagliarini si ritira. In ammiraglia restano Mario Mariotto, nonno della Cauz e Severino “Seven” Zanprogno.

Tuttobiciweb.it

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JUN - La Torre Italtecnica si congeda dal 2007

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La Torre Italtecnica 2007

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Mario Sgrinzato e Marina Girotto

Tribano (Pd) - martedì 20 novembre 2007 - L’Hotel Oasi di Conselve ha ospitato la festa sociale di fine stagione del Team La Torre Italtecnica di Tribano, squadra ciclistica Juniores al quarto anno di attività. Undici i corridori: Omar Bertazzo, Damiano Furlan, Alberto Garavello, Enrico Girò, Mario Sgrinzato, Andrea Tincani, Andrea Babetto, Alessandro Gerardin, Luca Bilato, Miki Lunardi, Riccardo Callegaro. Tutti o quasi, si sono espressi nel modo migliore, conquistando alcuni successi di rilievo ed un’infinità di piazzamenti. Il fiore all’occhiello è il titolo italiano che Mario Sgrinzato ha conquistato nell’inseguimento a squadre. Uno Sgrinzato che è stato la grande sorpresa della stagione. Dopo un pauroso incidente stradale, sembrava dovesse appendere la bici al chiodo ed invece, con grande forza di volontà è riuscito a rimettersi in sella e conquistare dei risultati eccellenti, che oltre al tricolore, anche un successo prestigioso su strada nel trevigiano, due posti d’onore ed alcuni piazzamenti di rilievo. Altrettanto titolati sono stati Omar Bertazzo e Andrea Tincani, che hanno conquistato il titolo regionale nell’inseguimento a squadre. In assoluto, il protagonista è stato Omar Bertazzo, che guarda caso, è il figlio del titolare della Italtecnica, Demetrio Bertazzo, che è il maggior sponsor del gruppo, e della presidentessa Marina Girotto. Bertazzo ha tagliato il traguardo per primo in tre occasioni, conquistando anche tre secondi posti ed un terzo.

Altro valido atleta è stato Andrea Tincani, con una vittoria, due secondi posti ed una decina di piazzamenti entro i primi dieci. Ottimamente si è comportato anche Miki Lunardi, con due secondi posti, un terzo, ed un altro paio di piazzamenti. Per Enrico Girò, un 2.posto; Luca Bilato, un terzo ed Alberto Garavello, due piazzamenti entro i primi dieci.

Furlan, Babetto, Gerardin e Callegaro, hanno dovuto supportare il peso del gregariato, acquisindo esperienza per la stagione ventura. Alla conduzione tecnica del gruppo, in ammiraglia c’era l’ex professionista Endrio Leoni, con la collaborazione di Emanuele Biondi. Nella stagione 2008, Leoni andrà alla trevigiana “Molino di Ferro-Giorgione” ed al suo posto ci sarà Aldo Borgato, ex corridore dal passato dilettantistico di alto livello, con grande voglia di mettersi in luce nel ruolo di Ds. Per il prossimo anno, un quartetto di atleti passerà nella categoria Under, con Sgrinzato che seguirà Leoni al Molino di Ferro-Giorgione, mentre Omar Bertazzo e Andrea Tincani andranno ad infoltire la Filmop-Ramonda-Parolin diretta da Mirko Rossato e Alessandro Garavello alla Ceramiche RB. Nel settore organizzativo, il Team ha dato vita al “Memorial Antonio Girotto-Gp Italtecnica”, riservato agli juniores, con partenza ed arrivo a Tribano.

Per seguire tutti i risultati e l’attività del Team La Torre Italtecnica, c’è il sito: www.teamlatorre.it

Ciclonews.it

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Jared Bunde squalificato per 2 anni

Squalifica di due anni per doping per lo statunitense Jared Bunde. Il corridore, che ha 31 anni, è risultato positivo al clomifene dopo un test effettuato il 28 luglio scorso durante la Point Premium Root Beer International Cycling Classic. Lo ha annunciato l'Agenzia americana antidoping.

ciclonews

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Heras cambia idea e pensa al ritiro

"Quella di tornare a correre e un'ipotesi praticamente messa da parte". Lo ha detto Roberto Heras, lo spagnolo che ha appena finito di scontare la squalifica di due anni per doping (Epo alla Vuelta del 2005). "Ho avuto diverse proposte, cinque in tutto, ma in nessuna ho trovato le condizioni ideali per tornare nel ciclismo", ha aggiunto alla stampa spagnola Heras, che qualche settimana fa aveva invece annunciato la propria intenzione di tornare a correre. "Se non cambierà nulla fino a fine anno abbandonerò questo sport", ha concluso Heras.

ciclonews

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"Voglio riprendermi il maltolto"

Dopo la firma per la Lpr di Bordonali, Danilo Di Luca si prende qualche rivincita: "È la ricompensa di mille amarezze. Savoldelli? Siamo persone intelligenti e tra noi c'è stima. Saremo molto competitivi"

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Danilo Di Luca (sin) firma il contratto. Con lui Fabio Bordonali. Bettini

BRESCIA, 21 novembre 2007 - "Finalmente una bella giornata". Danilo Di Luca è raggiante. L’inseparabile Alessandro Spezialetti sta in disparte e gode nel vedere il suo capitano, ma soprattutto amico, felice. Il contratto che ha firmato con la Lpr di Fabio Bordonali per il 2008 (più opzione sul 2009) gli permette di ricominciare a pensare solo a fare il corridore.

- Di Luca, come sta?

"Benissimo. Alla grande. Ho il morale a mille. Questo è un giorno che mi ricompensa di mille amarezze. In vacanza ho avuto una leggera otite. Nulla di grave, però".

- Forse le fischiavano le orecchie per tutto quello che si diceva di lei.

"Non molto. In Polinesia ho pensato solo a rilassarmi evitando di tornare ai problemi".

- Beh, però c’era sempre un contratto da firmare.

"L’accordo con Bordonali (circa un milione di euro, ndr) è stato più semplice di quanto si possa immaginare. Parliamo la stessa lingua, camminiamo con la schiena diritta, ci guardiamo negli occhi. Il primo contatto è stato venti giorni fa e se conta che quindici sono stato in vacanza...".

- Lei era uno dei sogni di Bordonali già dall’estate.

"Tra noi c’è una stima che dura da anni. Già sette anni fa venne a cercarmi a Pescara perché voleva che andassi con lui alla Liquigas".

- Solo per questo?

"No. Una cosa fondamentale è che Fabio mi ha detto che mi voleva nella sua squadra. Senza se e senza ma. Deciso, con le idee chiare. E’ stato l’unico che mi ha voluto davvero e me lo ha dimostrato".

- La Lpr però non è una squadra ProTour. Le spiace?

"A me no, il ProTour non interessa. A voi? C’è ancora il ProTour? Fino a quando dura? Gli organizzatori hanno detto più volte che le loro corse sono a inviti, quindi... speriamo di essere invitati. E comunque la nostra è una bellissima squadra con uomini d'esperienza e giovani di talento".

- Bordonali non ha voluto neppure che lei provvedesse allo sponsor.

"Ribadisco. Lui è l’unico che mi ha fatto una proposta corretta e seria. Non ci ho pensato due volte ad accettare. Potrebbero comunque esserci un gruppo di amici che mi seguiranno personalmente".

- Programmi?

"Presto per parlarne nel dettaglio. Obiettivi soliti: classiche delle Ardenne e bis al Giro. Poi più Mondiale che Olimpiade. Si corre in Italia e si porta la maglia tutto l’anno. Ma l’obiettivo è anche riprendermi tutto quello che mi è stato, ingiustamente, tolto. Callari mi sta già preparando il programma, da fine mese si comincia ad allenarsi sul serio ma già domani (oggi, ndr) una pedalata la faccio".

- Savoldelli è solo un compagno di squadra o anche un possibile rivale?

"Non solo compagno, un grande compagno. Siamo persone intelligenti e tra noi c’è stima reciproca. E saremo molto competitivi".

- Guai finiti?

"Entro il 12 dicembre ho tempo per fare ricorso al Tas sulla squalifica (tre mesi, scade il 16 gennaio, per fatti risalenti al 2004, ndr). Vedremo. Al resto oggi non voglio pensare, voglio godermi questa giornata".

Gazzetta.it

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McQuaid a Dire: il ProTour? Non cambieremo nulla

«Noi l'avevamo detto fin da quando abbiamo istituito il ProTour che lo scopo era diventare uno sport globale».

Pat McQuaid, presidente dell'Uci, ha detto all'agenzia Dire che non ci saranno novita' sul ProTour, nonostante le proteste degli organizzatori dell corse.

«Capisco che in Italia si pensi a corse come la Milano-Sanremo o il Giro di Lombardia- ha detto il dirigente irlandese - ma nessuno impedisce agli organizzatori di continuare a organizzarle, e bene, come sempre hanno fatto. Abbiamo un Uci World Calendar del 2008 nel quale ci sono tre gare che abbiamo considerato sopra a tutte le altre: il Mondiale, le Olimpiadi e il Tour de France, corsa piu' importante di tutte le altre a tappe. Nel calendario dell'Europe Tour ci sono le altre grandi classiche e ci sono il Giro e la Vuelta: non abbiamo nulla contro queste corse e il fatto che esse siano fuori dal ProTour non vuol dire che siamo contro di esse o contro gli organizzatori. Per quanto riguarda il ProTour, il punto e' che come Uci dobbiamo pensare allo sport prima di tutto, prima di pensare a quelli che sono i nostri "azionisti».

Il ciclismo non puo' piu' essere eurocentrico?

«Il problema e' proprio questo, abbiamo bisogno di pensare alla promozione a un livello globale. Sono cose che non diciamo da oggi, agli organizzatori le abbiamo sempre dette. Cosa mi aspetto adesso? Niente, in realta', perche' noi abbiamo deciso su queste cose nel settembre scorso».

Sul doping, McQuaid ha spiegato come vede la vicenda di Alejandro Valverde: «Riaprire il suo caso era assolutamente necessario, perche' nel giugno scorso abbiamo avuto altre carte sull'Operacion Puerto, ben 6.000 pagine, e da queste e' risultato il suo coinvolgimento: nella prima lista invece il suo nome non c'era. Quando ci siamo rivolti alla federazione spagnola, essa ha rifiutato di aprire un procedimento disciplinare. Per noi non poteva correre ai Mondiali, ma poi il Tas ha stabilito che poteva farlo: ok, ha fatto i Mondiali. Abbiamo seguito le regole, ma era nostro diritto chiedere alla Wada di appellarsi al Tas: adesso vedremo. Per Iban Mayo (positivo per Epo al Tour, ndr) non si puo' dire che sia la stessa cosa, che ci fosse un caso da riaprire. Il laboratorio di Gand e' arrivato a un risultato 'non conclusivo' sulle sue controanalisi e quindi era normale rivolgersi a un altro laboratorio, quello di Chatenay-Malabry, perche' un esito qualunque delle analisi ci deve pur essere. La Federazione spagnola non e' d'accordo, afferma che 'non conclusivo' vuol dire 'non positivo'? Non mi stupisce, la Rfec e' sempre dalla parte dei corridori piu' che dalla parte delle regole».

L'elezione di John Fahey alla presidenza della Wada per McQuaid e' una buona notizia: «Cosa mi aspetto dalla Wada ora? Innanzitutto, che l'Uci e l'Agenzia mondiale antidoping continuino a collaborare, anche piu' di quanto non abbiano gia' fatto. Fahey poi viene da un Paese, l'Australia, dove il ciclismo e' uno sport molto importante e dove si ha di esso una buona immagine: sempre meglio di un presidente (Dick Pound, ndr) che viene da un Paese (il Canada) dove il ciclismo non ha un'immagine».

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Andrea Pagoto racconta la sua voglia di riscatto

«È dal 10 novembre che mi alleno in sella alla mia Colnago. Sono arrivato anche a pedalare per 4 ore, alternando la bicicletta nelle belle giornate alla palestra quando piove. D'inverno, si sa, meglio sfruttare quel poco di sole».

Andrea Pagoto, reggiano doc di 22 anni, l'anno prossimo si ritroverà ad essere l'unico esponente "fatto in casa" di un team interamente sponsorizzato da aziende reggiane: «Sono nato a Montecchio Emilia e vivo a Sant'Ilario d'Enza, e praticamente il 90% delle volte che esco in bici passo davanti alla sede della CSF Inox a Montecchio Emilia e davanti alla Navigare di Rio Saliceto. Le zone di Reggio Emilia e Parma per me rappresentano le strade di casa. Penso che anche agli sponsor possa far piacere affacciarsi alla finestra e vedere un corridore griffato dei propri marchi allenarsi nelle loro zone».

La stagione 2007 di Pagoto non è stata all'altezza della prima stagione da pro' per il passista emiliano, quando col 10° posto al Giro di Lombardia, ed altre buone prestazioni, suscitò l'interesse degli addetti ai lavori: «Quest'anno la famiglia Reverberi mi ha dato fiducia per disputare il Giro d'Italia, e di questo li ringrazierò sempre, perché il primo Giro non si scorda mai. Non ero al top della forma, ero al massimo al 90% della condizione, ma correre il Giro rappresentava uno dei miei obiettivi, anche se una volta in corsa avrei forse potuto fare qualcosa di più, magari con una fuga da lontano. Ma prendere una fuga al Giro d'Italia è difficilissimo», ammette candidamente Pagoto.

«Il Giro d'Italia mi ha tolto tante energie, ed anche se ho provato a recuperare un po' più in fretta effettuando degli stage di allenamento in altura, le tossine di fatica si sono fatte sentire nelle corse di agosto e settembre. Al Giro dell'Appennino - continua Pagoto - pensavo di essere in gran forma, ed invece mi sono reso conto che non ingranavo. Penso anche per colpa del setto nasale deviato, che non mi permetteva di respirare bene e che con un'operazione chirurgica effettuata a metà ottobre spero di aver sistemato».

Pagoto ha infatti terminato la stagione correndo la Coppa Placci, saltando le corse che gli piacciono di più, tra cui il Memorial Cimurri ed il Giro di Lombardia: «Mi è dispiaciuto non finire la stagione, ma l'operazione era da fare, e meglio saltare un mese alla fine di un'annata non eccelsa piuttosto che ritardare l'inizio della preparazione per la stagione seguente. Per il 2008 ho iniziato prestissimo con gli allenamenti, anche perché alla fine della prossima stagione mi scadrà il contratto e mi piacerebbe partire forte per farmi vedere e per ottenere qualche buon risultato. Spero così di poter disputare nuovamente il Giro d'Italia: per un italiano è fondamentale».

Intanto da Aigle, sede dell'Unione Ciclistica Internazionale, la CSF Group-Navigare ha visto ufficializzata la propria richiesta per una wild card, riservata alle squadre Professional, per partecipare alle prove del nuovo calendario UCI Pro Tour. La decisione dell'UCI è prevista per la fine di gennaio 2008.

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Botero continua fino a Pechino: correrà per la Rock&Republic

Santiago Botero, il colombiano che è stato anchecampione del mondo a cronometro nel 2002, correra' la prossima stagione per l'americana Rock & Republic, rimandando la data del suo ritiro annunciato per il 2008, dopo i Giochi Olimpici di Pechino. Lo ha annunciato la Federciclismo colombiana. Il 35enne Botero, coinvolto nel 2006 nell'Operacion Puerto, era tornato a correre a inizio stagione con i colori dell'Une-Orbitel, vincendo tra l’altro la Vuelta a Colombia.

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Doping: chiesti due anni per Di Salvo

La Procura Antidoping del Coni ha deferito il ciclista Giuseppe Di Salvo (tesserato per la Finauto Neri Lucchini) al competente Organo di giustizia federale della Federciclismo, con richiesta di due anni di squalifica. L'atleta era risultato positivo all'HCG (Gonadotropina Corionica Umana) al controllo antidoping effettuato in occasione del Giro delle Tre Province.

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Il belga Leukemans positivo: la Predictor Lotto lo sospende

Un altro caso di positività scuote il torpore autunnale del ciclismo: «Durante un controllo a sorpresa - si legge in un comunicato ufficiale emesso dalla Predictor Lotto - predisposto dalla Communauté Flamande (prima del mondiale di Stoccarda, ndr), il corridore Björn Leukemans ha fatto registrare un tasso di testosterone troppo elevato. Non appena è stato informato, il corridore ha subito avvisato la squadra. La direzione del team, che ha firmato il codice etico, prenderà le misure necessarie: in conformità alle reghole sottoscritte, il corridore è stato immediatamente sospeso. E se il campione B dovesse confermare la positività, il licenziamento sarà immediato. Questo caso isolato non avrà alcuna conseguenza sul lavoro portato avanti dall'intera squadra Predictor Lotto».

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Domenica 2 Dicembre, a partire dalle ore 11, presso la Villa "La Fattoria" di Monsummano Terme (PT), si terrà la festa di fine anno del Cycling Team Vangi Ambra Cavallini Sparo Caparol Lampre: grande giornata, dove alla presenza di oltre 300 persone, tra i quali Sponsor e Autorità, verranno ricordate le ottime performance e le indubbie soddisfazioni che tutti gli Atleti hanno dato al Sodalizio nel corso della stagione Agonistica 2007.

Particolare risalto avrà Diego Ulissi, autore del fantastico bis Iridato ottenuto il 13 Agosto in terra Messicana ad Aguascalientes.

Ing. Massimo Cheli

Dir.Marketing e Resp. della Comunicazione

Cycling Team Vangi Ambra Cavallini

Sparo Caparol Lampre

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Italiaciclismo.it

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