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Rogge alla Wada: il doping c'è, ma non sta crescendo

Il presidente del Cio, Jacques Rogge, è stato uno dei personaggi più ascoltati oggi a Madrid nella prima giornata della Conferenza dell'Agenzia antidoping (Wada). «Il doping c'e', non lo si può negare. Ma non e' un fenomeno in espansione. I controlli sono più efficaci e severi, per questo aumenta il numero degli atleti positivi. È la prova che la nostra strategia funziona. Ci sono sostanze che non possiamo individuare al momento, penso ad esempio all'ormone della crescita. Però le cose potrebbero cambiare in fretta, stiamo facendo rapidi passi avanti».

E ancora: «Il numero di positivi dipende dal numero di controlli. A Sydney 2000 ci furono 12 casi non negativi, ad Atene sono stati 26. In Grecia, però, i test sono aumentati del 25% rispetto alle Olimpiadi del 2000. A Pechino 2008 gli esami saranno il 92% in più rispetto a 7 anni fa».

Sull’Operacion Puerto, poi, ha aggiunto: «So che sono coinvolti piu' di 50 ciclisti, ma non conosco gli atti nel dettaglio. Non ci sono prove del coinvolgimento di atleti di altre discipline. In Spagna c'è la separazione dei poteri, l'esecutivo non puo' intervenire in modo diretto. Speriamo che la magistratura decida rapidamente, speriamo di poter accedere alle informazioni per sanzionare eventualmente i colpevoli. Un dossier con 56 nomi ma senza squalifiche serve a poco».

Tra le noviutà sul nuovo codice mondiale antidoping, del quale si sta discutendo, fari puntati sulla “norma dell'ora”. Si discute se limitare a 60 minuti il periodo nel quale gli atleti devono essere disponibili per i test a sorpresa. «Non sono d'accordo - dice Rogge -: se un atleta deve essere disponibile solo ad un determinato orario, si spalancano le porte agli imbrogli. Si puo' sostituire il campione o utilizzare un catetere: un'ora è troppo poco. Non è obbligatorio fare sport, bisogna accettare le regole che tutelano i concorrenti leali».

Nel futuro, c'è anche il doping genetico. Peter Sonksen, professore emerito di endocrinologia al St Thomas Hospital di Londra, sostiene che già ora è praticamente impossibile individuare chi assume ormone della crescita. «Gli esperti della Wada ci dicono per ora il doping genetico non c'è. Forse dovremo fare i conti con questo fenomeno tra 5 o 10 anni. La domanda è: potremo smascherarlo? Ci hanno detto che sarà possibile, avremo un test in tempo utile».

Tuttobiciweb.it

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Riis: nel 2008 puntiamo al Tour con Andy Schleck

«Nel 2008 vogliamo l'ultimo obiettivo che ci manca: un grande giro a tappe. Siamo attrezzati per vincere una corsa a tappe di tre settimane. Andy Schleck è decisamente il corridore del futuro: è pronto per il Tour. Accanto al fratello Frank, piu' esperto, potrà fare molto bene», parole e musica di Biarne Riis, team manager della CSC.

Tuttobiciweb.it

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presentata la diquigiovanni serrramenti 2008

la prima presentazione di una formazione professionistica si è tenuta stamattina nello splendido palcoscenico del ciclocross iridato del lago le bandie a treviso; qui, dove pure la nazionale era passata prima di andare in scena a stoccarda, gianni savio ha scelto di presentare i gioielli che comporranno la sua rosa nel 2008.

star della giornata, nonchè punta di diamante della formazione sostenuta anche quest'anno dai serramenti diquigiovanni, è stato gilberto simoni, il grande vecchio del ciclismo italiano che non ha perso la voglia di pedalare sulle strade delle corse a tappe di tre settimane.

accanto al trentino che ha nel giro d'italia il suo obiettivo principale per la prossima stagione, saranno diretti dal ds bellini anche denis e alessandro bertolini, santo anzà, leonardo moser, ed emiliano donadello. A questo gruppo di italiani si aggiungeranno gli stranieri, prevalentemente venezuelani, e i neo professionisti francesco ginanni e manuel belletti; una formazione completa dunque, pronta per qualsiasi tipo di competizione.

"il fulcro della nostra stagione" ha annunciato uno soddisfatto gianni savio "sarà il giro d'italia, durante il quale punteremo tutto su gilberto simoni; prima e dopo ci saranno da correre le gare più prestigiose del calendario nazionale ed internazionale in cui bertolini ed anzà hanno già dimostrato di sapere fare bene."

la formazione sostenuta anche dalla regione trentino, si annuncia come una delle grandi protagoniste della stagione che dovrebbe segnare il definitivo declino di un calendario protour sempre più snobbato e incompleto.

Ciclismoweb.net

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Riis: nel 2008 puntiamo al Tour con Andy Schleck

«Nel 2008 vogliamo l'ultimo obiettivo che ci manca: un grande giro a tappe. Siamo attrezzati per vincere una corsa a tappe di tre settimane. Andy Schleck è decisamente il corridore del futuro: è pronto per il Tour. Accanto al fratello Frank, piu' esperto, potrà fare molto bene», parole e musica di Biarne Riis, team manager della CSC.

Tuttobiciweb.it

mi piacerebbe vedere una bella sfida andy schleck VS riccardo riccò in cima all' Alpe d'Huez...

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CSF Group, una grande realtà al fianco del team Reverberi

In occasione del 22° Sme, Salone Internazionale delle Macchine per Enologia e imbottigliamento, che si sta svolgendo in questi giorni a Milano, è stata presentata stamane la C.S.F. - Navigare, formazione diretta da Bruno e Roberto Reverberi.

In particolare, i riflettori ssi sono puntati sulla C.S.F. Group che esordisce nei panni di primo sponsor, pur essendo vicina alla famiglia Reverberi da vent’anni, dai tempi della Italbonifica Navigare.

«Abbiamo deciso di fare un vero e proprio salto di qualità - ha spiegato Andrea Ferrari, 40 anni, dal 2000 direttore generale della holding C.S.F. -: crediamo molto nel ciclismo come veicolo per accrescere soprattutto la nostra penetrazione internazionale. In particolare siamo interessati ad accrescere la nostra presenza nel Nord dell’Europa, nel Benelux, in Germania e nei paesi scandinavi. La nostra è un’azienda giovane, nata nel 1970, guidata e composta da persone giovani e la stessa filosofia la segue il team diretto da Bruno Reverberi».

C.S.F. Groop è una holding con un giro d’affari di 50 milioni di euro e che per il 2007 registrerà un aumento del fatturato del 25% rispetto all’anno precedente. Sette sono le società del gruppo: CSF Inox (che da sola fattura 23 milioni di euro), Bardiani Valvole, Omac pompe, CMS, CSF France, MBS e AlFlow.

All’incontro di stamane in rappresentanza della squadra erano presenti Bruno e Roberto Reverberi, il direttore sportivo Fabiano Fontanelli e i corridori Paride Grillo, Julio Alberto Perez Cuapio ed Emanuele Sella.

Tuttobiciweb.it

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Donne: la Safi raddoppia e nasce la Titanedi-Frezza-H2o

A poche ore dal primo raduno pre-stagionale della formazione ciclistica femminile Safi-Pasta Zara-Manhattan, il presidente Maurizio Fabretto annuncia la nascita di una nuova formazione femminile, la Titanedi-Frezza-H2O. Vestiranno la casacca della neonata formazione alcune fra le più promettenti speranze del ciclismo femminile azzurro come la campionessa del mondo juniores Eleonora Patuzzo, la campionessa europea e medaglia di bronzo ai mondiali juniores, Valentina Scandolara (dal 1° agosto, ndr) e la campionessa italiana junior Marta Tagliaferro. Completano la nuova compagine femminile: Elena Berlato, Francesca Faustini, la pistard Simona Frapporti, l’esperta Ketty Manfrin e le lituane Gaivenyte Gintare, Svetlana Pauliukaite e Vilda Sereikaite.

“Non parliamo di prima e seconda divisione, saranno due squadre a tutti gli effetti, affiancate, che correranno distintamente in gare nazionali e internazionali. Gabriella Pregnolato sarà il direttore sportivo di entrambe le formazioni e si avvarrà della collaborazione di Aldo Piccolo e Francesco Fabbri, per quanto riguarda la nuova Titanedi-Frezza-H2O, e di Primo Grespan per la Safi-Pasta Zara-Manhattan. Enrico Zanardo vestirà il ruolo di team-manager per entrambe le formazioni” fa sapere Maurizio Fabretto che consegna a Dino De Longhi, già storico fondatore della passata H2O, la Presidenza di questa giovane squadra, nonchè il ritorno sulla maglia del marchio aziendale, leader nel trattamento delle acque per usi civili e industriali.

Completano i ruoli di title-sponsor della nuova squadra femminile: Titanedi, giovane azienda specializzata nelle forniture d’ufficio e Frezza, una delle principali realtà industriali del Nord-Est, leader nel settore dell’arredamento e già sponsor del grande ciclismo con il Team Liquigas.

Come la gemella Safi-Pasta Zara-Manhattan, anche la Titanedi-Frezza-H2O sarà equipaggiata con bici Pinarello Paris Carbon FP, scarpe Northwave, caschi Limar, occhiali Salice, ma abbigliamento Castelli, mentre Sportful rimane il fornitore tecnico della Safi-Pasta Zara-Manhattan.

Ecco le due formazioni al completo:

Safi-Pasta Zara-Manhattan 2008

Marta Bastianelli (confermata)

Odette Bertolini (nuova)

Alessandra Borchi (confermata)

Giorgia Bronzini (confermata)

Iturriaga Echevarria Eneritz (nuova)

Simona Krupeckaite (confermata)

Luisa Tamanini (confermata)

Natallia Tsilinskaya (confermata)

Diana Ziliute (confermata)

Presidente: Maurizio Fabretto

Direttore Sportivo: Gabriella Pregnolato

Collaboratori : Primo Grespan

Team Manager: Enrico Zanardo

Titanedi-Frezza-H2O

Elena Berlato

Francesca Faustini

Simona Frapporti

Gaivenyte Gintare

Ketti Manfrin

Eleonora Patuzzo

Svetlana Pauliukaite

Valentina Scandolara (dal 1° agosto)

Vilda Serekaite

Marta Tagliaferro

Presidente: Dino de Longhi

Direttore Sportivo: Gabriella Pregnolato

Collaboratori : Francesco Fabbri, Aldo Piccolo

Team Manager: Enrico Zanardo

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Wada, Pound insiste: domani si vota per il presidente

Aria pesante a Madrid, dove si sta svolgendo il congresso della Wada. Lo scontro si sta svolgendo sull'elezione o meno del presidente. Stamane, a dispetto dell'opposizione rappresentata dai ministri europei contro la candidatura unica di John Fahey, ex-ministro delle finanze australiano, la Wada ha deciso di proseguire per la sua strada e di programmare per domani l'elezione del nuovo presidente. Ad annunciarlo è stato il presidente Dick Pound: «L'elezione è in programma e sono sicuro che avrà luogo nei tempi previsti. Ma se accadrà che non avremo una nomina, sarà per colpa dei governi».

I ministri dello sport europei, che appoggiavano la candidatura del francese Jean-Francois Lamour, hanno annunciato l'intenzione di non supportare Fahey ed hanno chiesto un rinvio delle elezioni. Se la loro richiesta verrà respinta dalla Wada, si asterranno dalla votazione.

«I governi possono presentare un candidato che abbia il sostegno di tutti - ha detto Pound -, ma non sanno leggere l'agenda? La data dell'elezione è stata fissata alla fine di settembre. Non è più un nostro problema. Potevano evidentemente pensarci prima».

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Sinkewitz squalificato fino al 17 luglio 2008

Un anno di squalifica, con pena ridotta per la collaborazione offerta alle autorità sportive e giudizirie• è questa la sentenza emessa dalla federciclismo tedesca (BDR) a carico di Patrick Sinkewitz. L'ex corridore della T-Mobile era risultato positivo al testosterone in un controllo a sorpresa effettuato lo scorso 8 giugno e fermato il 17 luglio durante la Grande Boucle stessa: la squa squalifica, quindi, terminerà il 17 luglio 2008.

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Jaksche: potrei andare alla T-Mobile

Jörg Jaksche ha rivelato al quotidiano tedesco Kölner Stadt Anzeiger, in edicola oggi, di essere in contatto con la T-Mobile.

«In quella squadra mi senirei a casa, anche perché perseguono la lotta al doping come la concepisco io. Queste per me sono settimane decisive: se troverò un buon contratto entro fine anni continuerò, altrimenti chiuderò la mia carriera».

Da parte sua, il team manager della T-Mobile, Bob Stapleton, ha confermato al giornale che «la nostra porta è aperta per tutti quelli che sono pronti a fare del ciclismo pulito. Naturalmente vale anche per Jörg Jaksche, ma per eventuali sviluppi sarà necessario attendere ancora».

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Valverde: il mio 2008 comincerà a luglio

«Rispetto al passato - ha confidato Alejandro Valverde a Sporza.be - la mia stagione 2008 sarà interamente concentrata sulla seconda parte della stagione: i miei obiettivi saranno infatti il Tour de France, i Giochi Olimpici, la Vuelta e il Mondiale di Varese. Le classiche di primavera? Le correrò, anche se forse non tutte, ma le mie ambizioni saranno diverse da quelle che mi hanno animato fino ad ora»

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Hanegraaf (Unibet): continueremo con la nostra squadra

Jacques Hanegraaf, manager della Unibet, ha confermato che la sua squadra proseguirà il suo impegno (senza fusioni con altre realtà ciclistiche) e ha dato appuntamento all’ultima settmana di novembre per svelare il nome del nuovo sponsor, gli obiettivi e la composizione del team. Al momento, i corridori sotto contratto sono diciotto: tra loro Jimmy Casper, Gil Suray, Tom Criel, Sergey Kolesnikov e Matthé Pronk.

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4 giorni di Dunekrque a rischio cancellazione

Ci sono grosse difficoltà organizzative per la Quatre Jours de Dunkerque, la cui edizione 2008 è seriamente in pericolo. Gli organizzatori della corsa che dovrebbe partire il prossimo 6 maggio, infatti, sono ancora alla ricerca di una sede di tappa per la frazione dell’8 maggio e la partenza dell’indomani. Siccome per disposizioni di ordine pubblico, il tracciato definitivo della corsa deve essere presentato alla prefettura entro il 30 novembre, il tempo stringe e il presidente dell’organizzazione Jean Bodart ha lanciarto un appello nel corso di una intervista radiofonica: o troviamo una città che ci ospita oppure annulleremo la prova. .

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Ciclismo brianzolo: premiati Rivolta, Marzio Gazzetta e Bosisio

Si svolgerà sabato prossimo, 17 novembre, il gran galà del ciclismo brianzolo. Nella splendida cornice dell’Auditorium “Il Parco” in via Garibaldi a Carate Brianza alle ore 17 andrà in scena la tradizionale premiazione delle società ciclistiche della zona di Monza e Brianza con l’egida del Comitato Provinciale di Milano presieduto da Giuseppe Ardigò. Oltre agli atleti e alle società durante la cerimonia saranno assegnati anche alcuni riconoscimenti di grande prestigio. L’Arengario d’oro Dante Brambilla a.m. al merito sportivo sarà consegnato al sovicese Giuseppe Rivolta, presidente del Velo Club Sovico e direttore di organizzazione tra l’altro del Giro Donne, “per aver favorito con impegno e passione la formazione e la crescita di tanti talenti ciclistici”. “Penna d’oro” al giornalista Marzio Gazzetta “per la preziosa opera di divulgazione a favore del ciclismo”. “Memorial Fabio Casartelli” al corridore professionista lecchese Gabriele Bosisio vincitore della pre olimpica di Pechino.

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a Winterthur, si sono svolti i campionati mondiali di ciclismo indoor

sembra strano parlare di ciclismo indoor, qualcuno già inizia ad immaginarsi qualche velodromo coperto, come quello visto a milano al bike 4 show, e invece no...con la bicicletta si può fare anche del ciclismo artistico e del calcio-ciclismo.

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proprio così, in svizzera, a Winterthur, si sono appena conclusi i campionati mondiali di ciclismo indoor, o in sala se preferite; atleti da tutto il mondo (un solo italiano per la verità) si sono sfidati nelle discipline artistiche del ciclismo.

un'iniziativa certamente nuova, iniziata nel 2003, che però sta aprendo nuove frontiere ad un ciclismo che si dice spesso essere in crisi; perchè le acrobazie viste nel palazzetto dello sport svizzero sono state davvero tra le più spettacolari ed impensabili che si possono compiere in sella alle due ruote.

mattatori della rassegna sono stati i tedeschi che hanno dimostrato notevoli capacità artistiche davanti ai padroni di casa svizzeri e anche ai sempre più sorprendenti cinesi. Dalla prima edizione di questi mondiali ad oggi, si calcola che il movimento ciclo-artistico abbia moltiplicato di 10 volte i propri iscritti e praticanti, l'ennesimo conferma di una formula davvero azzeccata.

ciclismo artistico in coppia maschile:

1. Felix & Jonas Niederberger GER

2. Viktor Volk & Manuel Huber GER

3. Beni Jost & Joel Schmid SUI

4. Sum Yee Yu & Tin Hin Lo HKG

5. Petr Bartunek & Kamil Bartunek CZE

ciclismo artistico in coppia femminile:

1. Katrin Schultheis & Sandra Sprinkmeier GER

2. Jasmin Soika & Katharina Wurster GER

3. Andrea Petrickova & Iva Valesova CZE

4. Barbara Morf & Nina Bommeli SUI

5. Claudia Tagwerker & Tamara Nitz AUT

ciclismo artistico individuale maschile:

1. Robin Hartmann GER

2. David Schnabel GER

3. Michael Brugger GER

4. Milan Krivanek CZE

5. Cheong Wong hkg

16. marco giorgio ita

ciclismo artistico individuale femminile:

1. Anja Scheu GER

2. Sarah Kohl AUT

3. Sandra Beck GER

4. Martina Trnkova CZE

5. Denise Boller AUT

quartetto artistico:

1. Dieterle/Gaisser/S. Rudolf/I. Rudofl GER

2. Hagen/M. Melbinger/Schwar/S. Melbinger AUT

3. Bolliger/Keller/Roth/Paul SUI

4. Tobolikova/Oplocka/Matouskova/Pribylova CZE

5. Wallior/M. Ulrich/A. Ulrich/Erndt FRA

Ciclismoweb.net

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le classifiche del ciclocross internazionale prima della prova di koksijde

Lars Boom ha vinto domenica a pijnackersiamo alla vigilia dell'weekend della quarta prova di coppa del mondo riservata alle categorie elitè maschili e femminili, in programma domenica sul tradizionale circuito belga di Koksijde; in testa al ranking uci delle categorie di riferimento guidano con sicurezza sven nys e daphny van de brand mentre i nostri azzurri inseguono con molti punti di ritardo.

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Un discorso a parte per la punta di diamante della nostra nazionale, enrico franzoi, che con 333 punti è al 13° posto del ranking uci; per tutte le altre posizioni potete consultare le nostre tabelle che trovate qui di seguito.

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Tra gli juniores e gli under 23 non esiste un ranking uci ma solo una classifica di coppa del mondo in 5 prove; di queste, nel primo mese di attività se n'è consumata una sola, quella belga di kalmthout; la prossima tappa sarà quella all'idroscalo di milano, in programma l'8 dicembre, una gara che per motivi economici non ospiterà invece la prova degli elitè, che sarebbe stata valida per il ranking uci.

Anche qui, tra gli juniores, per gli azzurri c'è una buona notizia, il 3° posto di elia silvestri atteso protagonista a milano, dove dovrebbe tornare anche il recuperato domenico maria salviani, altro grande talento di casa nostra che potrebbe sbocciare in vista dei campionati mondiali organizzati da patron mosole a fine gennaio.

al contrario sembra ancora una volta da rifondare il settore degli under 23, in cui il primo degli italiani è marco ponta, posizionato in 20^ posizione.

l'avvicinamento a treviso 2008 è iniziato, questa la nazionale elitè che a koksijde tenterà di guadagnare altri punti nel ranking, sotto la guida del ct Fausto scotti: Veronica Alessio, Daniela Bresciani, Marco Aurelio Fontana, Marco Ponta, Vania Rossi, Enrico Franzoi, Marco Bianco e Rafael Visinelli.

Classifica di coppa del mondo under 23 dopo la 1^ prova:Marco Aurelio Fontana, in azione domenica in olanda

1° ALBERT Niels (belgio) 60 p.ti

2° TARAMARCAZ Julien (svizzera) 50 p.ti

3° GAVENDA Robert (slovacchia) 45 p.ti

4° LOPEZ Jonathan (francia) 40 p.ti

5° MEEUSEN Tom (belgio) 35 p.ti

6° DUVAL Aurelien (francia) 30 p.ti

7° KLOUCEK Lukas (rep. ceca) 28 p.ti

8° SINKELDAM Ramon (olanda) 26 p.ti

9° VAN AMERONGEN Thijs (olanda) 24 p.ti

10° WALSLEBEN Philipp (germania) 22 p.ti

20° PONTA Marco (italia) 11 p.ti

Classifica di coppa del mondo juniores dopo la 1^ prova:

1° JOUFFROY Arnaud (francia) 60 p.ti

2° PETRUS Lubomir (rep. ceca) 50 p.ti

3° SILVESTRI Elia (italia) 45 p.ti

4° BODEN Stef (belgio) 40 p.ti

5° ADEL Filip (rep. ceca) 35 p.ti

6° GRAND Arnaud (svizzera) 30 p.ti

7° KONWA MAREK (polonia) 28 p.ti

8° EISING Tijmen (olanda) 26 p.ti

9° VAN DER HORST Geert (olanda) 24 p.ti

10° SMIT Kevin (olanda) 22 p.ti

28° SPORTELLI Luca (italia) 3 p.ti

ranking uci, uomini elitè dopo la 3^ prova:

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ranking uci donne elitè, dopo la 3^ prova:

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Ciclismoweb.net

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DOPING - Conferenza mondiale, nasce nuovo codice. Pound: «Più severi per infrazioni gravi, flessibilità per lievi»

Madrid (Spagna) - giovedì 15 novembre 2007 - Il ministro spagnolo dell'educazione e della scienza, da cui dipende lo sport, Mercedes Cabrera, ha inaugurato a Madrid la III Conferenza mondiale antidoping che dovrà approvare il nuovo “codice mondiale” e scegliere il nuovo presidente della World Antidoping Agency (Wada) al posto dell'uscente Dick Pound. Aprendo i lavori la Cabrera ha sottolineato «la radicale incompatibilità fra fra doping e sport», mentre il canadese Pound ha assicurato che il fenomeno «e molto più generalizzato di quanto si possa immaginare».

Alla conferenza, cui prendono parte 1500 delegati di 152 paesi con 28 ministri dello sport e una trentina di membri del Comitato olimpico internazionale (Cio), l'Italia è rappresentata dal ministro delle Politiche giovanili e delle Attività sportive Giovanna Melandri, mentre per il Coni è presente il segretario generale Raffaele Pagnozzi.

All'inaugurazione erano presenti il sottosegretario allo sport Jaime Lissavetzy, il sindaco di Madrid Alberto Ruiz Gallardon, la presidente della regione della capitale Esperanza Aguirre nonché alti rappresentanti dell'Unesco e del Cio.

Il nuovo Codice antidoping, ha spiegato Pound, introdurrà «sanzioni più severe per le infrazioni gravi, ma maggiore flessibilità per quelle più leggere», e rappresenterà «l'inizio di una nuova era» nella cooperazione internazionale per la lotta contro tale fenomeno. «Perché dobbiamo continuare ad attaccare tutti insieme con decisione senza mai ritenerci soddisfatti» perché non ci sono «né panacee né soluzioni facili come miracolose». «Cerchiamo un posto nella storia - ha detto il canadese -. Servono anche l'impegno politico e sociale. I nostri sono piccoli passi verso l'obiettivo che ci poniamo nella lotta al doping. Combattiamo un fenomeno più diffuso di quanto non si pensi, si tratta di una piaga che affligge corpi e anime. Non possiamo mollare la presa, non ci sono soluzioni miracolose, non esiste la panacea».

Per il suo successore candidato è l'australiano John Fahey, dopo il ritiro del francese Jean Francois Lamour.

Il presidente del Cio Jacques Rogge ha fatto gli elogi alla Spagna per la sua «legge antidoping», approvata all'inizio di quest'anno, esprimendo la speranza che la Operazione Puerto si risolva rapidamente».

Ciclonews.it

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DOPING - Rasmussen, prossima settimana la decisione dell’Uci

Giovedì 15 novembre 2007 - «L'Uci si pronuncerà la prossima settimana sul caso-Rasmussen non appena avrà completato l'analisi delle informazioni rese dal corridore»: con un breve comunicato Anne Gripper, responsabile della lotta al doping del governo mondiale del ciclismo, ha indicato un termine per la definizione della vicenda della maglia gialla espulsa dal Tour 2007. Rasmussen ha avuto un primo incontro all'Uci martedì scorso in cui ha ribadito le questioni familiari, già rese note nel corso di una conferenza stampa tenuta una settimana fa a Copenaghen, che lo hanno portato a eludere i test antidoping a sorpresa nel giugno scorso fornendo false indicazioni sulla sua reperibilità: un contegno che aveva portato all'espulsione dalla Grande Boucle da parte del suo ex-team Rabobank a poche tappe dalla conclusione e con valide possibilità di vittoria finale.

Gripper ha poi ribadito, in attesa di nuovi chiarimenti da parte del corridore, la possibilità di infliggere una squalifica di due anni che, equiparandone la condotta all'assunzione di farmaci vietati, porrebbe fine di fatto alla sua carriera.

Rasmussen, residente da tempo sul Lago di Garda e tesserato per la Federciclismo del Principato di Monaco, ha intanto chiesto alla Rabobank di addivenire a un accordo sulle spettanze in merito al licenziamento: in caso contrario si è detto pronto a iniziare una causa di lavoro.

Lunedì scorso un'inchiesta condotta da una struttura super partes facente capo a Peter Vogelzang, ex-capo delegazione olandese ai Giochi di Atene 2004, aveva evidenziato le responsabilità della conduzione tecnica della Rabobank nella vicenda che hanno portato alla dimissioni del direttore sportivo Theo De Rooj in attesa di una possibile conclusione del rapporto col team manager Erik Breukink.

Ciclonews.it

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PROF - Riis dimentica Basso: «Alla Csc manca un Grande Giro». Complimenti!

Giovedì 15 novembre 2007 - «Dopo esserci riconfermati la miglior squadra del Pro Tour per il terzo anno consecutivo nel 2008 vogliamo centrare l'ultimo obiettivo che ci manca: un grande giro a tappe»: in sede di bilanci e prospettive, Bjiarne Riis, team manager della Csc di Andy e Frank Schleck, ha individuato la priorità per la prossima stagione.

«È realistico affermare che siamo attrezzati per la classifica di una corsa a tappe di tre settimane - ha proseguito il tecnico danese - Andy Schleck, secondo a sorpresa al Giro di quest'anno alle spalle di Di Luca, è decisamente il corridore del futuro: è pronto per il Tour e, a 22 anni, ha un potenziale fisico con notevoli margini di miglioramento. Accanto al fratello Frank, più esperto, potrà fare molto bene».

Riis non ha fatto alcun accenno alla vittoria al Giro 2006 di Ivan Basso, affermazione accompagnata dalla successiva sospensione agonistica sino al 24 ottobre 2008 per il coinvolgimento del corridore nell'Operacion Puerto, ma ha invece nuovamente sottolineato il prolungamento dell'accordo coi fratelli Schleck sino alla stagione 2010 per impostare piani a lunga scadenza.

«Nella Grande Boucle del prossimo luglio mancheranno purtroppo il cronoprologo e la cronometro a squadre ma le possibilità per Csc di puntare in alto rimarranno inalterate. Più in generale vogliamo riconfermarci competitivi da gennaio a ottobre» ha concluso il tecnico.

La Csc effettuerà un primo ritiro di dieci giorni in Norvegia nel mese di dicembre per definire nel dettaglio i programmi agonistici dei singoli atleti.

Ciclonews.it

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Ginanni, un duro risparmioso

Il neoprofessionista toscano spiega la sua strategia in gara: "Non spendere. E se proprio devo farlo, spendere il meno possibile. Coprirsi, succhiare, ma senza far arrabbiare gli altri"

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Francesco Ginanni, 22 anni, toscano di Casalguidi. Bettini

MILANO, 16 novembre 2007 - Ogni lasciata è persa. Non parla di donne, Francesco Ginanni, ma di corse. Forse per questo ha cominciato a gareggiare quando andava in prima elementare. "Avevo sei anni. Bici Coste gialla regalata da babbo e zio. Non ricordo più dove si corresse, ma dalle mie parti". Le sue parti sono le Fiandre italiane: "Toscano di Casalguidi, appena al di là del San Baronto, ai confini con quello che è stato battezzato il Triangolo delle Bermuda del ciclismo, dove si respira, si abita e si vive di tubolari e pedivelle".

Era quella la sua prima bici?

"La prima, non la primissima. La primissima era un’altra Coste, un fornitore a cui tutti i negozianti della zona si rivolgono, a Ponte Stella: genere mountain bike, blu, regalata dal babbo. Ci scorrazzavo in campagna. La bici mi serviva per conquistare il mondo: i ruscelli erano il Mississippi, un terrapieno era il Sella e il Pordoi messi insieme".

E la prima vittoria?

"Categoria G1, giovanissimi, sempre dalle parti di Pistoia. A essere sincero, non me la ricordo. Ma sarà stata in volata. Ho sempre vinto in volata, di gruppettino o di gruppo, tranne due volte in cui sono arrivato da solo. E quelle me le ricordo: la prima da allievo a Livorno, la seconda da dilettante a Mastromarco".

C’è differenza?

"Una vittoria da soli vale una vittoria e mezzo. C’è più gusto, più soddisfazione, più piacere e, come si vede, anche più ricordo. Dimostri di essere superiore non nel colpo di reni, ma anche di gambe e di testa. Insomma, hai la certezza che quel giorno non c’è nessuno come te".

E lei com’è?

"Non lo so, sarebbe bello che se lo facesse dire da qualcun altro. Facciamo finta che io sia un altro corridore, in fuga con Ginanni. Allora penserei: occhio a Ginanni, perché è un duro. Io lo so, ce ne sono tanti che vanno più di me. Ma la differenza è che tanti pedalano solo con le gambe, io cerco prima di usare la testa e risparmiare le gambe per il finale".

E come?

"Non spendere. E se proprio devo farlo, spendere il meno possibile. Coprirsi, succhiare, ma senza far arrabbiare gli altri".

Eroi?

"Franco Ballerini. Amici di famiglia: i Ginanni dai Ballerini, i Ballerini dai Ginanni. Le sue imprese in tv, una volta in cui mi ha premiato, poi i suoi consigli. Franco mi ha detto che ho fatto la cosa giusta a passare adesso, a 22 anni, tra i professionisti. Perché quattro o cinque anni da dilettante ci vogliono. Io ne ho fatti quattro. E se non avessi trovato Gianni Savio e la Diquigiovanni-Androni, non sarei neanche passato".

Perché?

"Non per paura. Ma perché in un’altra stagione ci si rafforza: nei muscoli e nella testa. Il primo approccio è stato piacevole, l’ambiente familiare. Ho avuto la fortuna di conoscere Gibo Simoni la scorsa estate allo Stelvio, e lì ho capito che i nostri destini si sarebbero incrociati. Quella del corridore è una professione presa come lavoro e vissuta come passione. Perché ci vuole passione per lavorare ogni giorno, anche sabato e domenica. E il riposo diventa una parte del lavoro: massaggi, mangiare e bere, andare a letto presto e dormire".

Ginanni, un sogno?

"La Milano-Sanremo. Il mio primo sogno è farla subito. Il secondo vincerla. Prima o poi. Meglio prima che poi. Perché ogni lasciata è persa. Sì, è vero, si può sempre dire che quella corsa la vinco dopo. Ma la stessa corsa di un altro anno è già un’altra corsa".

Non pretende troppo?

"Potrei anche sembrare presuntuoso, ma io sono ambizioso, orgoglioso e voglioso. Voglio di più. Chi si accontenta, non gode. Cercare di raggiungere obiettivi importanti si trasforma in un rischio, ma anche in uno stimolo. Comunque sono qui per imparare. Faticare e imparare. Cercherò di tenere occhi aperti e orecchie allungate: due capitani come Simoni e Alessandro Bertolini mi possono fare da scuola".

E adesso?

"Si ricomincia a pedalare. E’, allo stesso tempo, un bisogno e un piacere. A me la bici piace. Esteticamente. Pulita, lucida, in ordine. Ogni cosa al suo posto. Anche la borraccia giusta, intonata ai colori del telaio. E’ una forma di rispetto per la mia compagna. Ho una bici per allenarmi, e tre o quattro come ricordo. Prima le curava il mio babbo, adesso lo faccio io. Non c’è nulla di dovuto nella vita. Neanche pulire la catena".

Gazzetta.it

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Lettera di Vallanzasca

a mamma Pantani

Il boss della Comasina, recluso ad Opera, scrive alla mamma del Pirata che aveva espresso la volonta' di incontrarlo per saperne di piu' circa un episodio raccontato in un libro 8 anni fa. "Quanto lo sapevo l'ho detto al pm di Trento, ma qualcuno prima di Madonna di Campiglio mi disse: Marco non vincerra' il Giro"

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Renato Vallanzasca, condannato all'ergastolo, e' recluso ad Opera. Ap

CESENATICO (Forli'-Cesena), 16 novembre 2007 - Lo aveva scritto nel libro autobiografico Il fiore del male uscito nell'ottobre di otto anni fa, ed ora Renato Vallanzasca, lo ha ripetuto in una lettera inviata alla madre di Marco Pantani, Tonina, che pochi giorni fa dai microfoni della Rai aveva detto di volerlo incontrare.

Il boss della Comasina aveva saputo in carcere, pochi giorni prima che il Pirata fosse fermato durante il Giro d'Italia del '99 al controllo antidoping di Madonna di Campiglio (Trento), che il Pirata non avrebbe chiuso la gara in maglia rosa, nonostante fosse più che favorito. "Premesso che non vorrei passare per colui che vuol svelare il mistero di Fatima - scrive Vallanzasca -, posso dirti quanto e' a mia conoscenza e che dissi senza togliere o aggiungere una virgola, al Pm di Trento che venne a interrogarmi, come persona informata sui fatti, subito dopo che la Gazzetta dello Sport aveva riportato uno stralcio del libro che sarebbe uscito da li' a poco. Non sapevo e neppure ora so cosa sia successo di preciso: quel che e' certo e' che 4/5 giorni prima che fermassero Marco a Madonna di Campiglio, mi avvicino' un amico, anche se forse lo dovrei definire solo un conoscente, che mi disse: "Renato, so che sei un bravo ragazo e che sei in galera da un sacco di tempo... per questo mi sento di farti un favore" ero in vero un po' sconcertato, ma lo lasciai parlare... "Hai qualche milione da buttare?... Se si', puntalo sul vincitore del Giro... Non so chi vincera'... ma sicuramente non sara' Pantani"... Da un lato ero certo che nessuno avrebbe mai pensato di potermi fare uno spiacevole scherzo... ma dall-altro vedevo Marco che viaggiava troppo forte..."

"Nei due o tre giorni seguenti Marco aveva guadagnato ulteriormente sui due rivali (Gotti e Jalabert, ndr)... e io, dopo ogni arrivo, dicevo all'amico Si puo' solo sparargli... e Lui che era il solo che capiva anche se lo dicevo in presenza d'altri, mi rispondeva... Vedrai... e comunque, piu' lui vince e piu' ci si avvicina a Milano... piu' le quote degli altri salgono... Personalmente sono convinto - aggiunge Vallanzasca - che neppure lui sapesse dove stava il trucco, cioè se, per fare un esempio, lo avrebbero fatto cadere o se uno spettatore impazzito gli avrebbe dato una martellata, ma era certo che Marco non avrebbe vinto!".

"L'apertura di un blog da parte di Vallanzasca ha anticipato la volontà di un incontro con lui - spiega la Fondazione Pantani - per conoscere meglio i particolari narrati nel libro, e la richiesta di maggior conoscenza fattagli pervenire attraverso il blog si è tradotta in una sua lettera di risposta da ritenersi importantissima per la gravità dei contenuti. Non siamo noi a poter stabilire la credibilità delle sue affermazioni, ma la lettera aggiunge particolari e presenta più di un motivo affinchè un magistrato si muova ad indagare. La famiglia Pantani e la Fondazione lo chiedono, ma dalla lettura del testo c'è da credere che siano in tantissimi, potremmo dire milioni, a volerlo".

Gazzetta.it

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Accordo firmato tra Bordonali e la Lpr

Il Team Lpr pensa in grande e per la stagione 2008 annuncia importanti cambiamenti. Proprio oggi è stato firmato l’accordo che legherà il sodalizio nero-verde alla società BF Cycling Management di Fabio Bordonali, che si occuperà dell'intera gestione e porterà in dote sulle maglie della nuova squadra lo scudetto tricolore della Coppa Italia 2007. Un accordo, quello appena siglato, che mira ad allestire una tra le squadre più forti del panorama italiano, in grado di puntare ad importanti obiettivi come il Giro e le più prestigiose classiche internazionali, sperando anche in un invito da parte degli organizzatori del Tour de France. L’accordo tra i due gruppi è stato reso possibile dal grande entusiasmo della famiglia Arici - titolare della Lpr con sede a Rottofreno (Piacenza) – e dall'abnegazione di Giulio Maserati (presidente onorario del Team Lpr), oltre che naturalmente di Fabio Bordonali, che ha deciso di assumersi le responsabilità di gestione dell'ambiziosa squadra attraverso la sua società. Dopo quattro anni di apprendistato nel mondo del ciclismo professionistico, il Team Lpr ha così deciso di puntare al salto di qualità, unendosi ad una realtà già consolidata e in grado di ambire ad importanti traguardi. La denominazione della squadra sarà anche per il 2008 Team Lpr, sebbene non sia escluso l’arrivo di altri importanti sostenitori nel corso delle prossime settimane. “Sono molto felice dell'accordo raggiunto – spiega Fabio Bordonali -, un accordo fortemente voluto sia da me che da Giulio Maserati e dalla famiglia Arici, che ringrazio sentitamente per l'entusiasmo e la fiducia dimostrata. Abbiamo allestito un progetto molto ambizioso, in grado di regalare grandi soddisfazioni a noi, ai nostri sponsor ed ai tanti tifosi che ci sostengono”. Soddisfazione arriva anche da Giulio Maserati, che guarda all'accordo come ad una opportunità di crescita ulteriore. “E' come vedere un proprio figlio che cresce – afferma -. Dopo quattro anni comincia a muovere importanti passi. A questo punto, siamo convinti di aver messo solide basi per il futuro, che a giudicare dalle premesse si annuncia molto roseo. Un grazie va a Davide Boifava, che è stato il traghettatore di questa operazione”.

Tuttobiciweb.it

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Csf: onorati si sponsorizzare il team della famiglia Reverberi

Si è alzato il sipario sul 2008 del team Professional diretto da Bruno e Roberto Reverberi. Alla "Fieramilano" di Rho-Pero (MI), in occasione del 22esimo SIMEI, la CSF Inox Group ha presentato ai propri clienti, alla stampa ed ai visitatori del Salone la sponsorizzazione della squadra ciclistica professionistica che correrà durante la prossima stagione col nome CSF Group-Navigare.

«Abbiamo deciso di appoggiare il team di Reverberi con il nostro gruppo, che oltre la CSF Inox comprende anche Bardiani Valvole, Omac, MBS, CMS, Alflow Scandinavia e CSF Inox France, perché ci inorgoglisce il fatto di poter così rappresentare la prima vera squadra ciclistica professionistica sponsorizzata interamente da aziende reggiane», ha esordito il Dott. Ferrari, managing director della CSF Inox Group, ricordando l'importante appoggio del maglificio Navigare come secondo sponsor.

«CSF Inox è con noi praticamente da vent'anni - ha ricordato Bruno Reverberi - È dal 1987 che l'azienda di Paterlini ci è vicina ed è attenta alle nostre esigenze. E nel 2008, per dirgli grazie in maniera concreta, oltre all'impegno nel calendario italiano promettiamo grandi battaglie in Scandinavia, in Olanda e in tutto il Benelux, Paesi dove i mercati della CSF Inox Group sono in forte espansione».

«Questo è un giorno memorabile per il nostro Gruppo - ha dichiarato il Dott. Rolando Paterlini, presidente dell'azienda di Montecchio Emilia (RE) - perché sancisce una doppia collaborazione importantissima: quella con Bruno e Roberto Reverberi e quella col Dott. Brunetti. È sempre bello quando due aziende leader del proprio settore, come la CSF Inox Group e la Navigare, decidono di percorrere un tratto di strada, che speriamo il più lungo possibile, insieme».

«Non ho molto da aggiungere - ha concluso il Dott. Brunetti, titolare del maglificio Navigare di Rio Saliceto (RE) - se non ribadire il "grazie" verso la CSF Inox Group per l'ospitalità e le belle parole, che ovviamente ricambio».

Applausi del pubblico presente quando il Dott. Paterlini ha spiegato la maglia con cui la CSF Group-Navigare sarà riconoscibile sulle strade di tutto il mondo. Il verde-arancione è il tema dominante del 2008, con le varie cromature delle aziende sponsorizzanti che danno ancora più vivacità al design della casacca e dei pantaloncini.

Bruno Reverberi ha poi risposto alle domande dei giornalisti presenti riguardanti i tre atleti presenti al 22esimo SIMEI: «Julio Alberto Pérez Cuapio è un corridore che diverte, come tutti coloro che vanno forti in salita. Il suo focus, come ogni anno, sarà puntato sul Giro d'Italia. Lo stesso discorso può valere per Emanuele Sella e Paride Grillo. Essendo una squadra italiana, far bene al Giro vuol dire tanto, anche se non ci dimentichiamo certo le altre competizioni. Sella dovrà puntare ad una maggiore agilità sui pedali per essere più continuo, mentre Grillo dovrà essere bravissimo nelle volate del Giro, e per farlo dovrà andare forte sin dall'inizio della stagione».

Bruno Reverberi ha dichiarato di aver fatto richiesta all'UCI di una speciale licenza per le Professional, che - se accettata - permetterà alla CSF Group-Navigare di poter prendere parte ad alcune prove del nuovo calendario Pro Tour, come il Giro delle Fiandre, l'Amstel Gold Race ed il Giro del Benelux: «L'abbiamo fatto per gratificare i nostri sponsor. Partecipare a delle corse alle quali non tutti i team possono prendere il via, sarà per loro motivo di vanto e soddisfazione».

Tuttobiciweb.it

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Giro d'Italia: il 24 maggio la Verona-Alpe di Pampeago

A piccoli assaggi, si va scoprendo il nuovo Giro d'Italia, la cui presentazione ufficiale avverrà il 1° dicembre a Milano. Oggi è stata ufficilaizzata la tappa del 24 maggio 2008 che partirà da Verona per concludersi all'Alpe di Pampeago. A confermarlo è stato l'assessore allo Sport del Comune di Verona Federico Sboarina, a margine dell'incontro tenuto con gli organizzatori del 91° Giro d'Italia - RCS Sport e Rai radiotelevisione italiana - presenti in citta' per un sopralluogo e per mettere a punto gli ultimi dettagli dell'evento. «Da molto tempo non accadeva - ha detto Sboarina - che il Giro d'Italia arrivasse a Verona per due anni consecutivi: obiettivo dell'amministrazione è far sì che Verona diventi una tappa costante di questo appuntamento sportivo, uno dei piu' importanti e seguiti a livello nazionale. Siamo soddisfatti del risultato ottenuto anche in previsione del Giro 2009, anno del centenario della corsa in rosa. Non nascondiamo che Verona punta ad essere tra i protagonisti di quell'evento, vista l'importanza che riveste dal punto di vista sportivo sia per la promozione dell'immagine della nostra citta' e dell'indotto economico di cui e' garanzia».

Tuttobiciweb.it

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Wada, Pound: domani si vota per il presidente. Sarà Guy Drut?

Aria pesante a Madrid, dove si sta svolgendo il congresso della Wada. Lo scontro si sta svolgendo sull'elezione o meno del presidente. Stamane, a dispetto dell'opposizione rappresentata dai ministri europei contro la candidatura unica di John Fahey, ex-ministro delle finanze australiano, la Wada ha deciso di proseguire per la sua strada e di programmare per domani l'elezione del nuovo presidente. Ad annunciarlo è stato il presidente Dick Pound: «L'elezione è in programma e sono sicuro che avrà luogo nei tempi previsti. Ma se accadrà che non avremo una nomina, sarà per colpa dei governi».

I ministri dello sport europei, che appoggiavano la candidatura del francese Jean-Francois Lamour, hanno annunciato l'intenzione di non supportare Fahey ed hanno chiesto un rinvio delle elezioni. Se la loro richiesta verrà respinta dalla Wada, si asterranno dalla votazione.

«I governi possono presentare un candidato che abbia il sostegno di tutti - ha detto Pound -, ma non sanno leggere l'agenda? La data dell'elezione è stata fissata alla fine di settembre. Non è più un nostro problema. Potevano evidentemente pensarci prima».

Nelle ultime ore, nel frattempo, ha preso quota la candidatura di Guy Drut, ex olimpiionico dei 100 ostacoli, francese, membro del Cio, la cui nomina sarebbe gradita ai ministri europei. Staremo a vedere.

Tuttobiciweb.it

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MEETING INTERNAZIONALE MEDICINA DELLO SPORT CICLISMO

Varese (VA)

16 nov 2007

Si è svolto a Varese un Meeting dedicato alla bicicletta, allo stato di salute di chi va in bicicletta dalla nascita fino al professionismo.

Il Convegno organizzato dall'Associazione Medici Italiani del Ciclismo si è svolto nella sala dei convegni del Palace Hotel di Varese.

Con la partecipazione di numerosi medici del settore, autorità politiche, Dirigenti della Federciclismo e, per Varese 2008, i due vicepresidenti Renzo Oldani e Cav. Silvio Pezzotta col Direttore Generale Gabriele Sola e il signor Pier, dello staff organizzatore dei Mondiali varesini.

Presenti anche numerosi corridori di entrambi i sessi come le professioniste Daniela Fusar Poli e Noemi Cantele; gli ex Giuseppe Saronni, Gianni Bugno e Adriano Baffi oltre al corridore tutt'ora in attività, Stefano Zanini, che hanno intrattenuto il pubblico presente raccontando un po' di storie vissute con la regia del Maestro della comunicazione, il giornalista della RCS-Gazzetta dello Sport, Dr. Sergio Meda che ha condotto le varie fasi della giornata in maniera non solo professionale ma anche molto "ascoltabile" con gli interventi di:

Daniela Fusar Poli, "Negli ultimi mesi ho riscoperto il piacere del pedalare per godere del silenzio e delle bellezze del territorio, soprattutto, del silenzio!".

Noemi Cantele, ""Prendi la bicicletta e vai… questo potrebbe essere anche il titolo del mio stile di vita. La bici è stata il mio primo regalo; pensate, l'ho ricevuta all'età di due anni e, guarda il caso, era da corsa. Io la bici l'ho sempre usata anche per andare a scuola e all'Università, otre che come ciclista professionista, naturalmente...!".

Luigi Riccardi, direttore della Federazione Amici della Bicicletta, "In me è scattata la molla della bicicletta all'età di 13 anni, quando ho avuto la mia prima bici e, da allora, non me ne sono più separato".

Avv. Gianluca Santilli, Presidente dell'associazione "Petit Velo", "Per me la bicicletta è una malattia assoluta e dopo tanto star fermo nello studio legale, mi "viene bellissimo" andare in bici per fare quattro pedalate, poi bere un caffè in compagnia degli amici che pedalano con me e tornare in ufficio. Il mio gruppo è formato da oltre 100 amici e organizziamo anche tanti eventi per fare solidarietà ricevendo salute".

Gianni Bugno, "Sì, mi è capitato più di una volta di volere gettare la bici nel fosso… tutti noi qualche volta siamo stati sul punto di cedere ma il ciclismo è lì in… agguato… e ti aiuta a riprenderti ed a risolvere tanti problemi. Il ciclismo aiuta anche nella formazione del carattere".

Adriano Baffi, "Quella caduta in Spagna alcuni anni fa in volata contro Cipollini… sapete, quando fai questa scelta e sei in gruppo, l’adrenalina ti fa superare tutte le paure; l'incoscienza c'è un po' per tutti, non solo negli sprint sul filo del rasoio ma anche in gruppo quando fai discese a 80 e più km/h".

Giuseppe Saronni, la sua rivalità col… Trentino Moser… "Sì ma allora Francesco non lo chiamavo così bensì "Quello là"… Pensate che nei primi 70/80 chilometri di corsa quando si andava così ad andatura poco più che turistica, spesso alcuni corridori venivano da me e mi riferivano ciò che "quello là" diceva nei miei confronti. Io rispondevo a chi mi portava …l'ambasciata… Vai da "quello là" e rispondigli così…

Poi ricordo ancora quando alcuni tifosi di "Quello là", venivano sotto l'albergo dove alloggiavo per fare baldoria e non farmi dormire…! Cosa volete… quello era il tifo, quella era la rivalità che c'era tra me e "quello là", che oggi, scesi dalla bici, lui è Francesco Moser ed io sono Giuseppe Saronni, Giuseppe per lui e Francesco per me. La rivalità comunque fa bene al ciclismo ed il ciclismo fa ancora bene anche a me perchè ancora pedalo con un gruppo di amici, alcuni di questi hanno superato gli 80 anni ma sanno anche "tirarmi il collo"!".

Le Dottoresse Noemi Cantele e Daniela Fusar Poli, lamentano poi lo scarso risalto che si dà al ciclismo femminile, un settore molto in espansione e che andrebbe maggiormente tutelato.

Ciclonet.it

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