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Nuove accuse di doping per Jan Ullrich

Jan Ullrich non corre più in bicicletta ma continua ad essere nell'occhio del ciclone. La rivista tedesca Focus pubblica ora una conversazione telefonica tra il manager di Jan Ullrich, Rudy Pevenage, e l'ex massaggiatore della T-Mobile Jan D'Hont.

D'Hont registrò segretamente questa conversazione nella quale si parla ovviamente di doping.

«Jan ha sempre detto di non aver mai fatto ricorso al doping» spiega Pevenage nella telefonata in questione. «Sarebbe stato meglio se non avesse detto nulla»H replica D'Hont al quale Pevenage finisce per dare ragione.

Nella stessa telefonata, Pevenage dice che Ullrich nel 1996 assunse EPO «come facevano tutti». Inoltre Pevenage, che ufficialmente ha sempre negato di conoscere il medico Eufemiano Fuentes, dice nella telefonata di conoscerlo «da almeno vent'anni».

Nella telefonata, Pevenage fa riferimento ad un'altra telefonata intercorsa fra lui e Fuentes, su richiesta di Ullrich, durante il Giro d'Italia del 2006.

Attraverso il suo avvocato, Pevenage ha ammesso a Focus di aver telefonato a D' Hont ma ha negato di aver pronunciato le frasi pronunciate. D'Hont, da parte sua, assicura che la registrazione riporta fedelmente la telefonata. "Jan utilizzò Epo nel 1996. Durante il Tour ne assunse circa 30.000 unità, praticamente 2.000 al giorno» ha ribadito D'Honte a Focus.

La registrazione di D'Hont non può essere utilizzata come prova dal Tribunale di Bonn, perché è stata raccolta all'insaputa di Pevenage e senza autorizzazione degli inquirenti, ma questi ultimi hanno interrogato D'Hont a riguardo, raccogliendo così una prova indiretta.

«Con il suo silenzio, Jan Ullrich mi costringe a difendermi. Non ho intenzione di lasciarmi umiliare da lui» ha detto D'Hont chiudendo la sua intervista.

Tuttobiciweb.it

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spazio ai componenti, molte le sorprese per personalizzare la bici

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il terzo giorno della fiera ci accompagna a visitare le esposizioni dei preziosi componenti che rendono una bici unica e inconfondibile; dal manubrio alla sella passando per i pedali, i copertoncini e le leve dei freni.

Un mondo che negli ultimi anni ha incontrato un'espansione esagerata, sfruttando la sempre maggiore passione per la personalizzazione del proprio mezzo.

Ma andiamo con ordine, partendo dai manubri, dove i marchi italiani sono leader incontrastati. parliamo delle novità presentate da deda e cinelli.

la prima, tra le altre ha esposto le nuovissime protesi per la crono studiate nella galleria del vento; per sottolineare l'aereodinamicità dei propri elementi la casa italiana ha installato nelle vicinanze del proprio stand una mini galleria del vento davvero interessante.

Spettacolari sono invece i manubri proposti dal marchio cinelli, con tutte le personalizzazioni davvero uniche per dare un tocco di classe alla propria bicicletta.

In ordine si prosegue con le leve dei freni e la componentistica marchiata campagnolo e shimano; i due marchi che hanno fatto la storia del cambio, ripropongono in varie versoni i loro cavalli di battaglia con una predilezione per le linee scure. nessuna modifica di rilievo nello stile, semmai le modifiche sono state apportate alla precisione, resistenza e leggerezza di tutte le componenti sempre meglio sviluppate negli ultimi anni.

si giunge quindi alle selle, dove i marchi si sprecano; per ragioni di spazio e per non annoiarvi con il nostro mini-tour abbiamo deciso di selezionare per voi lo storico marchio selle italia e l'astro nascente smp.

per entrambe le linee sono quelle testate nel 2007 e ora ufficialmente nel mercato, per un elemento così importante per valorizzare le proprie doti sulle due ruote.

siamo poi alle coperture con vittoria, michelin e continental grandi leader del mercato che a milano hanno esposto l'intera gamma delle proprie gommature coloratissime e con mille specializzazioni per avere il grip giusto in ogni condizione.

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Ciclismoweb.net

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Sabato 17 novembre la festa in onore di Manuel Belletti

La Romagna, da sempre terra amante del pedale, ha trovato quest’anno in Manuel Belletti una delle sue punte di diamante per quanto ha riguardato il panorama U23, tanto da fargli meritare per la stagione 2008 il passaggio al professionismo nel team Diquigiovanni. Per celebrare un’evento tanto importante i suoi concittadini, di Sant’Angelo di Gatteo (FC) hanno deciso di organizzare una grande festa, per la serata di SABATO 17 NOVEMBRE, dove presso il circolo Acli della medesima località a cominciare dalle ore 19.30, si ritroveranno assieme a tutti i convenuti per ripercorrere, da prima attraverso fotografie e video e successivamente mediante racconti e ricordi di quanti l’hanno accompagnato nei suoi dieci anni di storia ciclistica, quella che è stata una fantastica cavalcata che ha portato Manuel anche a vestire la maglia azzurra agli ultimi campionati Europei su strada che si sono svolti quest’estate sulle strade di Sofia. La serata, condotta da Gianluca Giardini, vede tra gli ospiti annunciati la presenza del Team manager della Diquigiovanni Gianni Savio, di due dei nuovi compagni di squadra alla Diquigiovanni stessa Gilberto Simoni e Leonardo Moser oltre a quella dell’esperto per eccellenza di ciclismo romagnolo, nazionale e mondiale Davide Cassani.

Saranno presenti oltre ai direttori sportivi delle varie formazioni in cui ha militato Manuel (Fausto Coppi, Fiumicinese, Rinascita Ravenna, Pedale Ozzanese e Unione Ciclisti Trevigiani) ed al Patron della storica Trevigiani Remo Mosole, anche diversi ex-compagni di squadra che hanno condiviso con Manuel gioie e fatiche. Numerose inoltre le adesioni di figure di primo piano dello sport romagnolo che interverranno all’evento.

Nell’occasione della festa, aperta a chiunque volesse parteciparvi, sarà possibile anche sottoscrivere il tesseramento al Fans Club “Manuel Belletti il furetto Romagnolo” che servirà per sostenere Manuel nel difficile mondo del professionismo.

Tuttobiciweb.it

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Domani in Fiera la presentazione della Coppa del Mondo femminile

Milano . Sabato 10 novembre all‘EICMA 2007 - 65^ Esposizione Internazionale del Ciclo e Motociclo- presso la Fiera di Milano, alle ore 11 (padiglione 5 stand H 33) si terrà la presentazione della prova di Coppa del Mondo femminile in programma il prossimo 24 marzo 2008 a Cittiglio (Varese) valida come 10° Trofeo Alfredo Binda. Interverranno il Presidente Nazionale delle Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco e l’azzurra Noemi Cantele al fianco del presidente del team organizzatore ( Cycling Sport Promotion) Mario Minervino.

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Giro del Friuli: c'è già la candidatura di un team argentino

E' l' Acme Cycling Team, proveniente niente meno che dall' Argentina, la prima squadra ad aver inviato la propria richiesta di partecipazione al Giro ciclistico internazionale del Friuli Venezia Giulia 2008. Siamo solo a novembre, ma la macchina organizzativa dell’evento ciclistico più importante della Regione si sta già muovendo, per garantire un’edizione numero 46 ancora più ricca e appassionante delle precedenti. E’ già ufficiale la data di svolgimento, da mercoledì 7 a domenica 11 maggio 2008, mentre è in piena fase di elaborazione il percorso, così come si stanno già raccogliendo diverse richieste di partecipazione da squadre di tutto il mondo, desiderose di essere presenti alla più antica corsa a tappe italiana per dilettanti. Purtroppo però tutta l’organizzazione è minacciata dall’ombra dei problemi economici, che, come si sa, stanno tagliando le gambe a molte manifestazioni ciclistiche nazionali e internazionali. L’Asd Gs Giro del Friuli Venezia Giulia, che organizza l’evento, spera quindi di poter continuare a contare su coloro che già in passato hanno permesso lo svolgimento di questa competizione così importante per la Regione e per il movimento dilettantistico, nonché sulla vicinanza delle istituzioni locali.

Se tutto andrà bene, dal 7 all’11 maggio 2008 il Giro della Regione Friuli Venezia Giulia tornerà a raccontare le bellezze di questa regione attraverso le gesta sportive di tanti giovani atleti provenienti da tutto il mondo.

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Bertogliati, ciclista-evasore

Con la bici, il 28enne svizzero della Saunier Duval-Prodir ha aperto gli occhi sul mondo. E' stato anche maglia gialla al Tour, nel 2002, ma non è cambiato. Il problema è sempre lo stesso: convivere con gli alti e bassi

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Rubens Bertogliati, 28 anni, nell'unico giorno in giallo. Ap

MILANO, 10 novembre 2007 - Essere o non essere: non è questo il problema. Tant'è che Rubens Bertogliati, 28 anni, svizzero, l'ha già risolto: essere, ovviamente, essere un corridore e, prima ancora, essere un uomo. Perché finito il corridore, rimane l'uomo. Il problema, dice Bertogliati, è un altro: convivere con gli alti e i bassi.

L'alto?

"Il quarto posto nella classifica finale del Giro della Georgia. E' vero che sono entrato nella fuga giusta, ma le gambe c'erano, e cantavano, e così sono riuscito a mentenermi ai piani alti. Bella la Georgia, mossa, colline massimo di 1500 metri, c'era un arrivo in salita, sette chilometri di cui gli ultimi quattro con una pendenza media del 15 per cento, mi è sembrato un piccolo Zoncolan. E bello è anche il modo di correre e interpretare la corsa: cioè, non esiste solo la corsa, ma c'è tutta una festa che le gira attorno. La maggior parte della gente non s'intende di ciclismo, ma gli organizzatori ci tengono alle presentazioni, e ogni mattina si partiva con tutti i grandi e tutte le maglie in testa al gruppo".

Il basso?

"Il ritiro al Giro d'Italia. Era il giorno delle Tre cime di Lavaredo, quando ha vinto il mio compagno Riccò. Avevo 38 e mezzo di febbre. Faceva freddo, pioveva, poi faceva ancora più freddo, e nevicava. Non ce la facevo proprio. Detesto ritirarmi. Se posso, arrivo fino in fondo. Per rispetto verso gli spettatori, ma anche verso i miei sacrifici. Quest'anno è stata l'unica volta, ma dolorosa".

Bertogliati, com'è arrivato alla bici?

"Per caso. Vengo da una famiglia dove prima veniva l'educazione, poi l'educazione, e poi e poi e poi lo sport. Senza sapere, forse, che lo sport è una faticosa e divertente forma di educazione. Il mio passatempo era andare in bici sul prato. Un giorno ho visto una corsa in tv. Era il Tour de France 1991, il primo dei cinque vinti da Indurain. Lì andavano su strada, e mi sembrava che andassero molto più veloci di me. Ho voluto provarci. Ho applicato sulla bici la targhetta, che in Svizzera è indispensabile per l'assicurazione, ed era proprio così: sull'asfalto si volava".

Poi?

"Dalla bici non sono ancora sceso. Il giorno in cui ho vinto la prima tappa del Tour - era il 2002, a Lussemburgo, secondo Zabel e terzo McEwen - e indossato la maglia gialla, mi è sembrato che non ci fosse nient'altro da desiderare nella vita. Forse è per questo che amo il Tour: quel modo di combattere in corsa dal primo all'ultimo giorno, quella gente ai bordi della strada, quella possibilità di cambiare vita con una vittoria".

A lei è cambiata?

"No. Ed è una fortuna: amavo il ciclismo, lo amo ancora. Certo mi ha reso la vita più semplice. Ma fino a un certo punto: vincere è difficile, rivincere è difficilissimo. Perché c'è sempre il caso. Il caso può essere più o meno favorevole, e anche sfavorevole. Quest'anno ho sfiorato la vittoria almeno tre volte: nella prima tappa del Giro del Benelux, al Giro della Georgia e anche alla Japan Cup. Pazienza. Ci riproverò il prossimo anno. Qualunque corsa sia".

Ma il caso vale per tutti.

"Sì, ma per alcuni vale ancora di più. E così è per tutti quelli che, come me, non sono grandi specialisti. Con il tempo mi sono convinto che il caso sfavorevole è sempre in agguato, quello favorevole si nasconde benissimo, e così, quando appare, devo farmi trovare lì pronto, preparato. Oppure devo cercare il caso andando in fuga, al primo chilometro o all'ultimo. Meglio all'ultimo. Fatichi da morire, ma per un minuto. Certe fughe da lontano sono una morte lenta, un'agonia".

Ricorda una di queste agonie?

"Tour de France 2001, la tappa che si concludeva sull'Alpe d'Huez dopo aver scalato due montagne. Andai in fuga, ma dietro. Quel giorno vinse Armstrong, in sette ore e mezza. Io arrivai 50 minuti dopo".

Che cos'è, per lei, la bicicletta?

"Una finestra: la possibilità di aprire gli occhi sul mondo. La bicicletta mi è sempre servita per uscire, evadere, sconfinare, per andare al di là. Calcio, basket, rugby, pallavolo...: sport tutti belli, ma limitati a un campo. Invece il nostro campo è la strada, la gente, la vita".

Gazzetta.it

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In bici, saltellando sui tubi a 3 metri dal suolo

RHO (Milano), 9 novembre 2007 - Tubi lunghi 30 metri, a 2,94 di altezza da terra. Che poi non era terra, ma asfalto. E in cima ai tubi, a un metro e mezzo di distanza l’uno dall’altro, altri tubi, ma di traverso. Vittorio Brumotti li ha fatti in bici. Non pedalando, ma palleggiando di tubo in tubo. Soltanto sulla ruota posteriore. In 22". Così, da ieri, l’Italia può vantare un recordman in più nel "Libro Guinness dei primati".

CAMPIONE MONDIALE - Ventisette anni, ligure di Finale, barba ascetica e capelli mechati, muscoli e tatuaggi, con una bicicletta ridotta a ruote e telaio come prolungamento di braccia e gambe, Brumotti ha approfittato del "Guinness Day", cioè dell’unico giorno - dalla mezzanotte fra il 7 e l’8 alla mezzanotte fra l’8 e il 9 - in cui si possono stabilire quelle prestazioni pazze, bizzarre, originali, uniche come in questo caso. Nessuno aveva mai osato sfidare il principio della gravità, e anche del buon senso, folleggiando su un copertone mezzo sgonfio all’altezza di un canestro da basket. Nel piazzale "live" della Fiera di Milano, durante il Salone del ciclo e del motociclo, alla presenza di due giudici ufficiali, con tanto di maglietta rossa, e di centinaia di spettatori, Brumotti ci ha provato, e ce l’ha fatta. "Da piccolo giocavo a calcio - racconta Brumotti, 1,80 per 79 chili - ma mi annoiavo. Avevo bisogno di adrenalina. L’ho trovata sulla bici". Mollata la scuola all’inizio della quinta superiore, si è dedicato alle due ruote. "Mi alleno otto ore al giorno, faccio 130 date, tra appuntamenti e spettacoli, all’anno, partecipo a campionati italiani e mondiali di bike trial". Partecipa e vince: campione del mondo 2006. "Ma quest’anno ho fatto schifo: sesto. Allora mi sono detto: devo inventarmene una. Questa del Guinness dei primati".

LA PROSSIMA SFIDA - Circondato da famiglia e amici, da sponsor e fans, Brumotti è un vulcano di idee e sfide. "Adesso vado in California a girare il mio primo dvd. Poi, a Los Angeles, tenterò di saltare 3 mila persone. Secondo i miei calcoli, significa rimanere in equilibrio per 18 ore. Dovrò dare tutto". Non a caso, il suo motto è: 100 per cento.

Gazzetta.it

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3° giorno - bike 4 show - milano

CLASSIFICA GENERALE AL TERMINE DEL PROGRAMMA MATTUTINO:

1° Ciccone Angelo - Masotti Fabio (Emo) p.ti 166

2° Bettini Paolo - Villa Marco (Expo 2015) p.ti 161

3° Pozzato Filippo - Ballan Alessandro (Daihatsu) p.ti 125

- A 3 giri:

4° Popovich Yaroslav - Zagorodniy (Banca Intesa) p.ti 59

- A 4 giri:

5° Quaranta Ivan - Biolo Gianpaolo (Emo) p.ti 89

6° Bertolini Alessandro - Gasparotto Enrico (Guerciotti) p.ti 58

- A 6 giri:

7° Napolitano Danilo - Baldato Fabio (Milano Sport) p.ti 131

8° Ongarato Alberto - Sabatini Fabio (Colnago) p.ti 75

9° Da Ros Gianni - Buttazzoni Alex (Saim) p.ti 61

10° Marcotto Martino - De Marchi Alessandro (Banca Intesa) p.ti 50

11° Cucinotta Claudio - Masnata Claudio (Expo 2015) p.ti 44

12° Viviani Elisa (Lauretana) p.ti 19

13° Cimolai Davide - Bocchiola Giorgio (Milano Sport) p.ti 6

- A 8 giri:

14° Pelucchi Matteo - Delle Stelle Christian (Lauretana) p.ti 19

- A 9 giri:

15° Ermeti Giairo - Murro Christian (Viar Piping) p.ti 62

Ciclismoweb.net

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Bikes4Show, Masotti e Ciccone al comando. Bettini-Villa terzi

Nuova sorpresa al termine della terza giornata di corse al velodromo installato nei padiglioni della Fiera di Rho-Pero: al comando della classifica generale, infatti, sono saliti i campioni d'Italia dell'americana Angelo Ciccone e Fabio Masotti. Il lunghissimo e avvincente programma odierno - al quale hanno assistito migliaia di persone - ha visto Ciccone e Masotti sfruttare al meglio la loro esperienza in pista e portarsi al comando con con 227 punti. Alle loro spalle seguono i campioni della strada Filippo Pozzato e Alessandro Ballan con 178 punti. Il campione del mondo Paolo Bettini, che gareggia affiancato da Marco Villa, e' sceso al terzo gradino del podio con 209 punti, con un giro di ritardo rispetto alle coppie che lo precedono.

Numerosi anche oggi i personaggi che hanno voluto assistere alle gare di Bikes4Show, a cominciare dall'ex centravanti di Juventus e Nazionale Fabrizio Ravanelli.

Tuttobiciweb.it

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Hainan, ancora una vittoria per il polacco Radosz

Nuova prova di forza del polacco Robert Radosz. Il leader della classifica generale del Tour de Hainan, infatti, ha ulteriormente rafforzato la sua posizione imponendosi anche nella settima tappa della corsa cinese.

Ordine d'arrivo

1.Robert Radosz (Pol) Intel - Action in 2.22.10

2 Jenis Galimzyanov (Rus) Russian National Team

3 Garth Thomas (RSA) Republic of South Africa

Classifica generale

1 Robert Radosz (Pol) Intel - Action in 26.40.48

2 Roman Klimov (Rus) Russian National Team a 28"

3 Pascal Hungerbuehler (Swi) Swiss National Team a 33"

Tuttobiciweb.it

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4° Giorno - bike 4 show - milano (programma)

Programma di oggi:

Ore 11.00 - presentazione squadre 15>1

Ore 11.30 - corsa a punti 40 giri 4 sprint

Ore 11.50 - eliminazione all’americana ogni 2 giri

Ore 12.10 - derny 10 min + 10 giri numeri rossi pari

Ore 12.30 - eliminazione numeri neri ogni 2 giri

Ore 12.40 - derny 10 min + 10 giri numeri rossi dispari

Ore 13.00 - fine programma

Ore 16.00 - corsa a punti 30 giri 3 sprint

Ore 16.20 - derny 10 min + 10 giri numeri neri pari

Ore 16.40 - eliminazione (no derny)

Ore 16.50 - derny 10 min + 10 giri numeri neri dispari

Ore 17.10 - pausa

Ore 17.20 - giro cronometrato (ordine da definire)

Ore 17.45 - tutti in pista, warm up

Ore 18.00 - finale americana 50 min + 50 giri( 5 sprint finali ogni 10 giri)

Ore 19.05 - premiazioni finali

Ore 19.30 - Chiusura 1° BIKES4SHOW 2007 - Chiusura Velodromo

Ciclismoweb.net

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come si vestirà il ciclismo nel 2008

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l'ultimo giorno di esposizione è dedicato a ciò che si nota di più di un ciclista, vale a dire l'abbigliamento; a milano, oltre alla meccanica, a farla da padroni sono anche gli stilisti del ciclismo.

Presenti all'eicma i principali marchi tra cui spiccano "l'iridato" santini e il mitico nalini che continueranno anche nel prossimo anno a firmare le maglie dei campioni; oltre alle maglie di molti team professionistici di riferimento tra le loro perle spiccano la maglia di campione del mondo, la maglia rosa e quelle dei campioni nazionali di mezzo mondo. l

a linea è quella classica ma con nuovi materiali e un rinnovato design i "valentino" del ciclismo sanno inventare alchimie sorprendenti e linee accattivanti per attirare l'attenzione dello spettatore.

tra chi veste il ciclismo, un'azienda in forte crescita è la vicentina biemme, capace di acquisire contratti importanti con moltissime squadre professionistiche vestite da capo a piedi con il marchio che riporta le iniziali del proprio fondatore.

si passa poi alle scarpe con gli stand delle maggiori ditte, non fatevi sorprendere se non troverete lo stand della sidi; la ditta trevigiana ha infatti scelto di inserire uno solo stand situato nella zona dedicata alle moto dove saranno raccolte sia le scarpe da ciclismo che quelle per i centauri.

una cosa da non dimenticare mai quando si esce in bici è il casco e allora via alla gara tra i migliori marchi tra cui abbiamo scelto selev, las e rudy project.

Anche qui sono le fantasie di colori ad animare la fantasia degli appassionati e, per i più esigenti, la possibilità di trovare caschetti compatti, leggeri, areati e sempre confortevoli.

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Monaco, Zabel-Lampater sempre al comando, ma Risi...

Erik Zabel e Leif Lampater continuano a pedalare in testa alla Sei Giorni di Monaco di Baviera al termine della terza tappa dipsutatasi nella notte al velodromo olimpico della città tedesca. Alle loro spalle inseguono gli olandesi Slippens e Stam mentre con un giro di ritardo inseguono gli svizzeri Risi e Marvulli che però hanno più punti di tutti gli avversari e, quindi, sono nella posizione ideale per tentare il colpaccio.

La classifica generale

1 Erik Zabel / Leif Lampater (All) 156 pts

2 Robert Slippens / Danny Stam (PB) 123

a un giro

3 Bruno Risi / Franco Marvulli (Sui) 182

4 Robert Bartko / Iljo Keisse (All/Bel) 138

5 Andreas Beikirch / Erik Mohs (All) 124

6 Olaf Pollack / Peter Schep (All/PB) 110

a cinque giri

7 Alex Rasmussen / Michael Morkov (Dan) 152

a dodici giri

8 Roger Kluge / Christian Bach (All) 67

9 Marcel Siedler / Guido Fulst (All) 50

a tredici giri

10 Robert Bengsch / Marcel Kalz (All) 100

11 Christian Grasmann / Andreas Muller (All) 66

a diciannove giri

12 Alois Kankovsky / Petr Lazar (Tch) 58

a ventidue giri

13 Stefan Löffler / Sebastien Frey (All) 48

a ventitré giri

14 Christian Lademann / Christian Kux (All) 27

a trenta giri

15 Andreas Kappes / Gerd Dörich (All) 12

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Doble Copacabana, Solis si conferma leader

Il boliviano Oscar Solis conserva la leadership della classifica generale della Doble Copacabana GP Fides anche dopo la disputa delle due semitappe della quinta giornata di gara che hanno visto i successo, rispettivamente, del boliviano Lenin Zubieta e del colombiano Libardo Nino.

Ordine d'arrivo 5a tappa - 1a semitappa

1 Lenin Zubieta (Bol) Quillacollo de Cochabamba in 4.00.28

2 Camilo Gomez (Col) Coordinadora Ebsa a 25"

3 Juan Carlos Montenegro (Ecu) Spoli de Ecuador

4 Edgardo Lugo (Mex) Canels Turbo Mayordomo de México a 38"

5 Vera Marcelo Rafael Rivera (Bol) Glas Casa Real Campos de Solan

Ordine d'arrivo 5a tappa - 2a semitappa

1 Niño Libardo (Col) Coordinadora Ebsa in 1.01.29

2 Oscar Solis (Bol) Coordinadora Ebsa

3 Camilo Gomez (Col) Coordinadora Ebsa a 1.09

4 Antonio Aldape (Mex) Canels Turbo Mayordomo de México

5 Wilson Cepeda (Col) Coordinadora Ebsa

Classifica generale

1 Oscar Solis (Bol) Coordinadora Ebsa in 20.36.28

2 Javier Zapata (Col) Monopol - Banco Los Andes a 5.47

3 Niño Víctor (Col) Coordinadora Ebsa a 12.20

4 Ramiro Calpa (Ecu) Spoli de Ecuador a 12.37

5 Niño Libardo (Col) Coordinadora Ebsa a 12.42

(da cyclingnews.com)

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DOPING - Intercettazione aggrava posizione di Ullrich

Berlino (Germania) - sabato 10 novembre 2007 - La posizione di Jan Ullrich si fa sempre più complicata. Il magazine tedesco Focus ha infatti pubblicato un'intercettazione telefonica in mano alla procura di Bonn tra il manager dell'ex corridore, Rudy Pevenage, e l'allora massaggiatore della T-Mobile, Jeff D'Hont, che lascia ben pochi dubbi sul comportamento di Ullrich.

«Jan ha sempre detto che non ha mai fatto uso di doping», dice Pevenage nella telefonata, «Sarebbe stato meglio che non l'avesse mai detto», la risposta di D'Hont che trova d'accordo il manager dell'ex corridore tedesco.

Pevenage dice poi al massaggiatore che Ullrich «ha fatto uso di Epo nel '96 come facevano tutti» e ammette di conoscere il dottor Eufemiano Fuentes, figura principe dell'Operacion Puerto, «da vent'anni», anche se pubblicamente ha sempre negato ogni rapporto. E a tal proposito Pevenage racconta a D'Hont di aver parlato al telefono con Fuentes, su richiesta di Ullrich, durante il Giro d'Italia del 2006. La telefonata tra Pevenage e D'Hont non potrà però essere utilizzata dalla procura di Bonn perché ottenuta senza autorizzazione ma l'ex massaggiatore è pronto a confermare tutto: «Ullrich mi ha obbligato a difendermi perché ho detto la verità. Non mi lascerò umiliare da lui».

Ciclonews.it

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VARIE - Cipollini: «Mio ritorno alle gare? Bufala a effetto»

Rho (Mi) - sabato 10 novembre 2007 - «Smentisco in assoluto le dichiarazioni di Frankie Andreu su un mio ritorno alle gare nel suo team per la stagione 2008»: Mario Cipollini ha utilizzato il passaggio al Salone del ciclo e motociclo per replicare a titolo definitivo alle affermazioni che lo indicavano nuovamente in sella a quasi 41 anni.

«Ribadisco che si tratta di una bufala di forte effetto» ha aggiunto l'ex-campione del mondo 2002, vincitore di 189 gare in carriera. Frankie Andreu, tecnico della piccola formazione statunitense Bike&Rock, aveva proseguito, dopo una prima smentita del legale di Cipollini Giuseppe Napoleone, a sostenere la credibilità di una trattativa, portata avanti con ripetuti incontri a Los Angeles, che avrebbe consentito al corridore di partecipare a gare del circuito Usa di medio chilometraggio oltre al suo impiego come testimonial della linea di abbigliamento casual prodotta dallo sponsor.

Anche Ivano Fanini, patron del team Amore&Vita-McDonald's, aveva indirettamente avvalorato la tesi del ritorno alle gare segnalando lo stato di avanzata preparazione agonistica di Cipollini riscontrato osservandolo sulle strade di allenamento.

Ciclonews.it

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GIRLS - Il Tr. Binda riporta la Coppa Mondo in Italia

Rho (Mi) - sabato 10 novembre 2007 - Dopo un anno di assenza in calendario, l'Italia torna a far parte del calendario di Coppa del Mondo femminile: il 10ø Trofeo Binda, in calendario il 24 marzo 2008, giorno di Pasquetta, ha svelato oggi al Salone del Ciclo e Motociclo di Rho il suo tracciato con partenza e conclusione a Cittiglio nel Varesotto.

Un'altimetria selettiva di 121 chilometri disegnata intorno al paese d'origine di Alfredo Binda, unico atleta italiano a conquistare tre titoli iridati, sarà adatta alle caratteristiche di tutte le migliori azzurre a iniziare dalla campionessa del mondo in carica Marta Bastianelli.

La gara varesina, collaudata da anni di realizzazioni con valida partecipazione internazionale, succede nell'albo d'oro della massima challenge Uci alla Coppa dei Laghi, corsa realizzata nel 2006 in provincia di Brescia in cui si era imposta l'umbra Monica Baccaille.

Ciclonews.it

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VARIE - Coni: Petrucci alza la voce: «Insoddisfatti della Rai»

Roma - sabato 10 novembre 2007 - È un attacco duro e circostanziato quello che il presidente del Coni Gianni Petrucci ha riservato durante i lavori del Consiglio Nazionale, al servizio pubblico. Rai sotto 'accusa' per non aver fatto vedere in diretta i Mondiali dilettanti di pugilato (solo una differita il giorno successivo alle gare su Rai Sat), dove l'Italia ha chiuso seconda nel medagliere dopo la Russia, o per non aver nemmeno trasmesso le prime prove di Coppa del Mondo di sci alpino, con la vittoria in gigante di Denise Karbon. «Alla luce di tutto questo - ha detto Petrucci - chiederò un incontro al direttore generale della Rai, Cappon, a cui ieri ho inviato una lettera, e al direttore di Rai Sport De Luca, affinché le manifestazioni sportive di alto livello vengano sempre trasmesse in chiaro sui canali terrestri.

È evidente che, ove ciò non avvenisse o non fosse ritenuto possibile, il nostro rapporto con la Rai dovrà essere riconsiderato, anche per quanto riguarda i Giochi Olimpici».

Petrucci aggiunge che "'il principio che non si può accettare, si comprano i diritti togliendoli ad altri competitori e poi non si fa promozione, l'evento non si fa vedere e non si danno informazioni nei telegiornali. Ogni volta è lo stesso ritornello, a parte calcio e ciclismo le federazioni non sono affatto contente...".

Che pensa ai Mondiali di pugilato, allo sci ma anche a Italia-Polonia di World Cup di volley femminile, che avrebbe potuto anche essere trasmessa all'alba italiana. «Alla luce di tutto questo - ha annunciato Petrucci - chiederò un incontro al direttore generale della Rai, Cappon, a cui ieri ho inviato una lettera, e al direttore di Rai Sport De Luca, affinché le manifestazioni sportive di alto livello vengano sempre trasmesse in chiaro sui canali terrestri. È evidente che, ove ciò non avvenisse o non fosse ritenuto possibile, il nostro rapporto con la Rai dovrà essere riconsiderato, anche per quanto riguarda i Giochi Olimpici». Una legittima protesta a cui dovrà rispondere al più presto la tv di Stato, alla quale Petrucci rivolge un'altra riflessione amara: «è il principio che non si può accettare, si comprano i diritti togliendoli ad altri competitori e poi non si fa promozione, l'evento non si fa vedere e non si danno informazioni nei telegiornali. Ogni volta è lo stesso ritornello, a parte calcio e ciclismo le federazioni non sono affatto contente...». Il presidente della Federpugilato Franco Falcinelli parla di un comportamento di mamma Rai verso i guantoni azzurri «umilante», lamentando un trattamento anche incomprensibile visto lo share sempre rilevante che ottiene la boxe in tv.

Ciclonews.it

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Ciclocross: Frattini festeggia il contratto con una vittoria

Per festeggiare il fresco rinnovo del contratto con il team statunitense Colavita, Davide Frattini ha scelto il modo migliore: vincere. Il varesino si è imposto nel Beacon Cycling Cross, gara del calendario internazionale dell'Uci. Per Frattini si tratta della quarta vittoria stagionale nei cross, la prima in una prova internazionale.

Ordine d'arrivo

1 Davide Frattini (Team Colavita/Sutter Home Presented By Cooking Light) in 57.55

2 Justin Spinelli (Rgm Watches - Richard Sachs) a 8"

3 Matt Kraus (Rgm Watches - Richard Sachs) a 34"

4 Adam Myerson (Nerac Pro Cycling) a 1.00

5 Jonny Sundt (Kelly Benefit Strategies/Medifast) a 1.12

6 Jon Hamblen (Rgm Watches - Richard Sachs) a 1.18

7 Greg Wittwer (Fort Factory Team) a 1.29

8 Adam Mcgrath (Maxxis/Litespeed) a 1.33

9 Weston P. Shempf a 1.58

10 Charles Pendry (Inland Construction - Btd) a 2.18

Tuttobiciweb.it

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Belgio: Paolo Bettini premiato con il "Flandrien"

Per il secondo anno consecutivo, e per il terzo in assoluto, Paolo Bettini è stato premiato con il "Flandrien", uno dei massimi riconoscimenti di una zona in cui il ciclismo è addirittura una religione. Nell'edizione 2007 del referendum svolto tra gli appassionati per eleggere il miglior corridore dell'anno, Bettini ha preceduto il compagno di squadra Tom Boonen.

Ritirando il premio a nome di Bettini, impegnato in queste ore a Milano, il suo team manager Patrick Lefevere ha detto: è stato un successo inatteso. Se avessi dovuto scommettere, avrei puntato sulla vittoria di Contador: ma noto con piacere che i tifosi fiamminghi hanno dimostrato ancora una volta di essere appassionati molto competenti».

La classifica

1. Paolo Bettini (Ita) Quick Step-Innergetic - 2 920 punti

2. Tom Boonen (Bel) Quick Step-Innergetic - 2 829 punti

3. Fabian Cancellara (Zwi) Team CSC - 1 898 punti

4. Cadel Evans (Aus) Predictor-Lotto - 1 369 punti

5. Alberto Contador (Spa) Discovery Channel - 936 punti

L'albo d'oro

2007 Paolo Bettini (Ita) Quick Step-Innergetic

2006 Paolo Bettini (Ita) Quick Step-Innergetic

2005 Tom Boonen (Bel) Quick Step-Innergetic

2004 Tom Boonen (Bel) Quick Step-Davitamon

2003 Paolo Bettini (Ita) Quick Step-Davitamon

Tuttobiciweb.it

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Luperini: preparo un grande 2008

Fabiana Luperini ha fatto visita alla Fiera del Ciclo e Motociclo. La portacolori della Menikini – Selle Italia – Gysko in particolare si è soffermata negli stands di alcuni sponsor e fornitori ufficiali del team: Selle Italia, Guerciotti, Commerciale Rivolta, Selev, Ambrosio. La campionessa toscana era accompagnata dal presidente del team Ricci Petiton e dai direttori sportivi Walter Zini e Fortunato Lacquaniti.

«Mi sto allenando con continuità e da alcuni giorni frequento anche

la palestra. Il 2008 per me sarà un anno importantissimo. Il Giro d’Italia naturalmente costituirà l’obiettivo principale. Farò di tutto per partecipare anche al Campionato del Mondo di Varese e alla prova olimpica in linea di Pechino. Chiudere la mia carriera? Non ho ancora deciso: se andrò forte ottenendo risultati importanti, sicuramente

continuerò anche nel 2009. Ho solo 33 anni, mi sento molto motivata».

Tuttobiciweb.it

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I manager dell'atletica: no ai dopati squalificati

La notizia è finita in un classico "pallino" ed è stata ignorata da molti quotidiani, ma può rivelarsi a suo modo storica per il mondo dello sport che vuol liberarsi dal doping: l'associazione dei manager di atletica leggera, infatti, ha deciso che i propri iscritti non rappresenteranno più chi ha subito una squalifica di due o più anni a causa del doping. E gli organizzatori dei meeting, naturalmente, hanno plaudito alla decisione.

Si fa sempre più dura, evidentemente, la vita per chi ha scelto la via del doping ed anche quello che arriva dal mondo dell'atletica leggera è un segnale importante.

Tuttobiciweb.it

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4° giorno - bike 4 show - milano

CLASSIFICA GENERALE AL TERMINE DEL PROGRAMMA MATTUTINO:

1° CICCONE Angelo - MASOTTI Fabio (EMO) p.ti 244

2° POZZATO Filippo - BALLAN Alessandro (DAIHATSU) p.ti 213

- A un giro:

3° BETTINI Paolo - VILLA Marco (EXPO 2015) p.ti 244

- A 4 giri:

4° POPOVICH Yaroslav - ZAGORODNIY Volodymyr (BANCA INTESA) p.ti 93

- A 5 giri:

5° QUARANTA Ivan - BIOLO Gianpaolo (EMO) p.ti 140

6° BERTOLINI Alessandro - GASPAROTTO Enrico (GUERCIOTTI) p.ti 108

- A 8 giri:

7° DA ROS Gianni - BUTTAZZONI Alex (SAIM) p.ti 103

8° ONGARATO Alberto - SABATINI Fabio (COLNAGO) p.ti 102

- A 9 giri:

9° MARCOTTO Martino - DE MARCHI Alessandro (BANCA INTESA) p.ti 77

- A 10 giri:

10° CUCINOTTA Claudio - MASNATA Claudio (EXPO 2015) p.ti 83

11° ERMETI Giairo - MURRO Christian (VIAR PIPING) p.ti 66

12° PELUCCHI Matteo - DELLE STELLE Christian (LAURETANA) p.ti 59

- A 11 giri:

13° NAPOLITANO Danilo - VIVIANI Elia (MILANO SPORT) p.ti 108

14° CIMOLAI Davide - BOCCHIOLA Giorgio (MILANO SPORT) p.ti 24

- CORSA A PUNTI - 60 giri, 6 sprint - Risultato finale

1° BETTINI Paolo - VILLA Marco (EXPO 2015)

2° BERTOLINI Alessandro - GASPAROTTO Enrico (GUERCIOTTI)

3° POZZATO Filippo - BALLAN Alessandro (DAIHATSU)

4° NAPOLITANO Danilo - VIVIANI Elia (MILANO SPORT)

5° CUCINOTTA Claudio - MASNATA Claudio (EXPO 2015)

6° POPOVICH Yaroslav - ZAGORODNIY Volodymyr (BANCA INTESA)

7° CICCONE Angelo - MASOTTI Fabio (EMO)

8° PELUCCHI Matteo - DELLE STELLE Christian (GIB)

9° ONGARATO Alberto - SABATINI Fabio (COLNAGO)

10° QUARANTA Ivan - BIOLO Gianpaolo (EMO)

11° MARCOTTO Martino - DE MARCHI Alessandro (BANCA INTESA)

12° CIMOLAI Davide - BOCCHIOLA Giorgio (MILANO SPORT)

13° DA ROS Gianni - BUTTAZZONI Alex (SAIM)

14° ERMETI Giairo - MURRO Christian (VIAR PIPING)

- ELIMINAZIONE ALL'AMERICANA OGNI 3 GIRI - Risultato finale

1° BETTINI Paolo - VILLA Marco (EXPO 2015)

2° NAPOLITANO Danilo - MURRO Christian (MILANO SPORT)

3° POZZATO Filippo - BALLAN Alessandro (DAIHATSU)

4° CICCONE Angelo - MASOTTI Fabio (EMO)

5° CUCINOTTA Claudio - MASNATA Claudio (EXPO 2015)

6° DA ROS Gianni - BUTTAZZONI Alex (SAIM)

7° MARCOTTO Martino - DE MARCHI Alessandro (BANCA INTESA)

8° BERTOLINI Alessandro - GASPAROTTO Enrico (GUERCIOTTI)

9° DELLE STELLE Christian - PELUCCHI Matteo (GIB)

10° VIVIANI Elia - BOCCHIOLA Giorgio (LAURETANA)

11° ONGARATO Alberto - SABATINI Fabio (COLNAGO)

12° ERMETI Giairo - MURRO Christian (VIAR PIPING)

13° POPOVICH Yaroslav - ZAGORODNIY Volodymyr (BANCA INTESA)

14° QUARANTA Ivan - BIOLO Gianpaolo (EMO)

- DERNY 10 minuti + 10 giri - numeri rossi pari - Risultato finale

1° CICCONE Angelo (EMO) - pilota CITTON Cristiano

2° POZZATO Filippo (DAIHATSU) - pilota DAGNONI Cordiano

3° BERTOLINI Alessandro (GUERCIOTTI) - pilota DAGNONI Christian

4° NAPOLITANO Danilo (MILANO SPORT) - pilota BACCIN Marco

5° CUCINOTTA Claudio (EXPO 2015) - pilota REMONTI Lino

6° DA ROS Gianni (SAIM) - pilota TREZZI Fabrizio

- ELIMINAZIONE - ogni 2 giri - Risultato finale

1° BALLAN Alessandro (DAIHATSU)

2° BIOLO Gianpaolo (EMO)

3° PELUCCHI Matteo (GIB)

4° MASOTTI Fabio (EMO)

5° BUTTAZZONI Alex (SAIM)

6° MURRO Christian (VIAR PIPING)

7° VIVIANI Elia (MILANO SPORT)

8° GASPAROTTO Enrico (GUERCIOTTI)

9° MASNATA Claudio (EXPO 2015)

10° BOCCHIOLA Giorgio (MILANO SPORT)

11° DE MARCHI Alessandro (BANCA INTESA)

12° VILLA Marco (EXPO 2015)

13° SABATINI Fabio (COLNAGO)

14° DELLE STELLE Christian (GIB)

15° ZAGORODNIY Volodymyr (BANCA INTESA)

- DERNY 10 minuti + 10 giri - numeri rossi dispari - Lista partenti

1° BETTINI Paolo (EXPO 2015) - pilota DAGNONI Cordiano

2° POPOVICH Yaroslav (BANCA INTESA) - pilota DAGNONI Christian

3° ONGARATO Alberto (COLNAGO) - pilota CORRADIN Giusva

4° QUARANTA Ivan (EMO) - pilota REMONTI Lino

5° ERMETI Giairo (VIAR PIPING) - pilota CITTON Cristiano

6° MARCOTTO Martino (BANCA INTESA) - pilota TREZZI Fabrizio

Ciclismoweb.net

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«Rasmussen doveva essere fermato prima del Tour»

Michael Rasmussen non avrebbe dovuto perndere parte al Tour de France dell’estate scorsa. È questa la conclusione della commissione Vogelzang, dal nome dell’ex commissario di polizia al quale la Rabobank aveva affidato l’inchiesta. L’investigatore sottolinea come l’esclusione di Rasmussen, avvenuta nell’ultima settimana della corsa, sia stata del tutto giustificata, ma avrebbe dovuto essere presa molto prima.

«Tutto è contro Rasmussen - ha dichiarato uno dei membri della commissione - e tutto lascia pensare che egli si sia mosso per evitare coscientemente i controlli antidoping».

Ricrdiamo che giovedì scorso Rasmussen ha confessato di aver mentito sui suoi spostamenti a causa di motivi personali legati alla sua famiglia. «Avevo problemi di coppia, ho mentito per proteggere la mia vita privata. Ma la Rabobank ha sempre saputo dov’ero...» ha detto il danese.

Tuttobiciweb.it

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