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[STORIA PCM2007] Ogni folle ha i suoi mulini...


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...Quanti sbagli occorrono per fare la cosa giusta?

Per D'arkness nel caso dei pannolini ne bastarono 2... Fin dalla prima volta imparò ad amare questo momento, così intimo e confidenziale tra lui e suoi figlio. Bastò però una settimana per perdere quella poesia...

D'arkness era però ancora deciso a fare la cosa giusta, dopo una vita di sbagli aveva in mano l'occasione giusta...

Iniziò lui stesso, mettendoci la faccia, e tralasciando l'orgoglio, a contattare squadre e corridori per trovare un ingaggio per la stagione successiva. Le innumerevoli telefonate furono tutte infruttuose, a tratti umilianti...

Nessuno lo voleva in squadra, e dopo aver contattato tutte le squadre del circuito PT, per le quali avrebbe anche fatto il semplice meccanico, e le Professional, si accinceva a chiamare le Continental.

Sapeva che solo un folle avrebbe accettato la scommessa di puntare su di lui, malgrado fosse palese la sua rinnovata, o forse acquisita, forza.

D'arkness ora si allenava tutte le mattine, con il piccolo Matthieu sulle spalle, nello zainetto porta-bebè...

Il piccolo inizialmente si mostrava un pò titubante, ma dopo essere salito la prima volta, e dopo il pianto di rito, aveva imparato ad amare quel momento... Il suo sguardo curioso, con i suoi occhi come carte assorbenti, accompagnava ogni pedalata del neopapà che, con dolcezza, per tutto il tragitto, con un dispendio di fiato enorme, parlava al suo bambino ora descrivendogli quel che avevano intorno ora parandogli semplicemente...

I due sembravano aver trovato ormai la loro intesa...

D'arkness era però consapevole che se non avesse trovato un ingaggio, molto presto sarebbe rimasto senza soldi; avrebbe quindi dovuto rinunciare al ciclismo attivo...

Stava infatti iniziando a pensare a presentarsi come consulente per i media... Ma la decisione non era certo facile... E lui non era ancora intenzionato ad arrendersi...

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D'arkness ormai non era più lo stesso...

La sua vita era cambiata, e la sua mentalità insieme; lo scopo ritrovato gli aveva fatto riscoprire anche la voglia di esserci e di lottare, malgrado anche gli innumerevoli fallimenti recenti....

Lo sguardo del piccolo Matthieu gli dava la forza...

Nell'attesa di trovare di meglio era riuscito a farsi assumere come consulente presso andalusiatv, da queste parti, malgrado tutto, c'era ancora qualcuno che lo amava...

Il giorno della svolta D'arkness era in tribuna stampa ad assistere ad una corsa di dilettanti che si correva da quelle parti...

La giornata era iniziata male, Matthieu era malato e tossiva come un dannato, e D'arkness non aveva in tasca un euro per poter comprare le medicine, si sentiva frustrato e impotente, quasi rinunciatario se non fosse stato per la stretta di mano del suo piccolo...

Intorno a lui tanti ex corridori, alcuni da molto, altri da poco, intenti a fare il suo stesso mestiere, e in molti di loro, nei loro occhi, si poteva leggere, la palese invidia per i giovani che erano lì a sudare sulla loro compagna... Tra questi, sofferente più degli altri, spiccava il nome di un corridore francese, uno dei più talentuosi degli anni 90, dei più eclettici...

E proprio in quel momento suonò il telefono...

Pronto?

D'arkness?

Si, chi è? Sono in diretta...

Scusami, potevi anche spegnerlo il telefono allora...

Non mi chiama mai nessuno, me lo sono scordato...

Ah... Comunque sono Laurent Brochard...

Ciao, come stai?

Benissimo, ho appena rescisso con la Bouygues... Ho un grande progetto per le mani...

Sono contento per te...Ma come mai hai rescisso? Smetti di correre?

No, anzi... Continuo, ed ho voglia di insegnarlo...

Cioè?

Ho deciso di andare in una nuova squadra, piena di giovani a cui farò da guida...

E' una scelta coraggiosa la tua... Che squadra?

Stiamo cercando degli sponsor...

Stiamo? Tu e chi?

Ci saranno dei vecchi amici con me, saremo i capitani... Abbiamo già contattato molti giovani, hanno ovviamente accettato, ora si tratta solo di trovare i soldi...

E il Direttore Sportivo...

Si ma per quello abbiamo avuto una grande idea...

Cioè?

TU!

Cosa? Ma sei sicuro?

Si, ma le novità non sono finite, abbiamo in mente qualcosa di nuovo...

Spiegami meglio...

Incontriamoci, ti va bene domani?

D'accordo, dove?

Ti mando una mail con le indicazioni...

D'accordo, ciao

Ciao

D'akness chiuse il telefono, guardò verso Matthieu e sorrise...

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I due si erano incontrati, e D'arkness ne restò allibito...

Raramente aveva incontrato gente più pazza di lui... E in una volta sola ne incontrò più di uno...

Primo fra tutti Brochard, un grande campione ormai sulla via del tramonto, deciso a non mollare, deciso a voler dare ancora qualcosa a questo sport. E fin qui lodevole e concreto, ma poi...?

Il suo progetto comprendeva il rientro in corsa di altre due grandi glorie francesi degli anni novanta, entrambe ormai quasi quarantenni... Una delle due quasi miracolosamente scampata alla morte poco tempo prima, 32 punti di sutura al viso...

L'altra, che dopo aver smesso il ciclismo si è data alla maratona e all'Ironman..

E questi tre folli, senza dimenticare che ci sarebbe stato anche lui, avrebbero fatto da chiocce ai giovani? Poveri giovani...

E la vera follia era che D'arkness aveva accettato...

La folle storia stava per avere inizio...

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D'arkness passeggiava per la città, il piccolo Matthieu nello zaino, misurando i propri passi, con lo sguardo fisso sulla propria ombra che lunga si stagliava davanti a se, il sole basso dava quel poco di luce necessario agli occhi e ai pensieri. Il mare tinto di rosso faceva sembrare la scena un film vecchio della fox, e anche il nome del posto, baia degli angeli, non era da meno...

D'arkness sapeva le grandi respnsabilità che si era assunto in pochi giorni, prima il piccolo Matthieu e poi il folle progetto di Brochard in cui si era lanciato. Mai fino a pochi mesi fa si sarebbe immaginato nulla del genere, e ora, la sua mente e il suo corpo ne erano completamente sommersi...

La stampa stava iniziando a parlare del progetto, ed il momento cruciale si stava avvicinando, e lui, con la paura tipica del primo giorno di scuola, stava aspettando il giorno in cui tutto sarebbe arrivato alla luce del sole, la presentazione ufficiale.

Avrebbe avuto accanto a se uomini di grande prestigio, tre corridori Anziani, con quasi venti anni di carriera sulle spalle, gente che ne aveva viste di tutti i colori, e che aveva scelto lui...

E la responsabilità la sentiva tutta sulle spalle, lui che le aveva sempre fuggite, ora aveva deciso di assumersene il peso, con tutte le conseguenze del caso.

Aveva promesso al suo piccolo che sarebbe stato un altro uomo e aveva tutta l'intenzione di mantenere quella promessa, e questo ne era l'inizio...

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