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[PCM2007] Per Tornare a Scrivere la Storia...


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In attesa di tornare a casa da lavoro e allietarvi con racconti di carriera procedo a aggiornare su gito poggio e cipressa... :mrgreen:

beh dura dura no, anzi... na passeggiata de salute!

a una media di 40kmh....

su di una Polo, in coda al rientro :mrgreen: ahahahah

no al di la delle battute son 2 colli niente male...

ma quello che più mi colpisce ogni volta è lo spettacolo di panorama che offrono...

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cn rispetto per turk ma il poggio nn è chissà cosa

p.s. turk hai un mio mp

letto e risposto :lol:

beh certo non è un stalle o furcia... (altre 2 salitelle che adoro.....) però lo ho dietro l'angolo...

e ragazzi v'assicuro che a far quel pezzo di aurelia si respira la storia del ciclismo...

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cn rispetto per turk ma il poggio nn è chissà cosa

p.s. turk hai un mio mp

Evabè non criticare una volta tanto sarebbe pure meglio..(parlo io...)

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girorb6.jpg

90° Giro d'Italia - 14° Tappa

Presentazione

CANTÙ- BERGAMO

Sabato 26 Maggio 2007

T14.jpg

Cantù, adagiata sulle prime colline delle Prealpi comasche, sinonimo di mobili, consolida il suo legame con il grande ciclismo ospitando la partenza di questa tappa, tutta lombarda. Mobili, pizzi e merletti (il noto “pizzo di Cantù”), basket sono i segni distintivi di Cantù che, comunque, offre anche motivi culturali ed architettonici di pregio quale la basilica di Galliano. Il monumentale complesso romanico celebra nel 2007 i suoi primi mille anni ed è composto dalla basilica di S. Vincenzo con importanti cicli d’affreschi e del battistero di S. Giovanni, uno dei primi in Lombardia.

L’attiva associazione “100 Cantù” ha, da tempo, dato impulso al ciclismo visto anche quale mezzo di promozione del territorio con operazioni che interessano anche il Giro di Lombardia.

Cantù ha già ospitato una partenza di tappa nel 2001, un arrivo nell’anno successivo con il successo di Giovanni Lombardi, oltre ad una partenza del Giro di Lombardia.

L’itinerario prevede il passaggio da Lecco e la risalita del lago di Como per la sponda lecchese con il passaggio da Mandello del Lario con il richiamo alla Guzzi, alle sue notissime motociclette ed ai suoi canottieri, l’aristocratica Varenna, Bellano con il suo “orrido”, Dervio, Colico dove termina il lago ed inizia la Valtellina. Da Morbegno comincia la lunga salita verso i 1985 metri del passo di S. Marco scoperto dal Giro una ventina d’anni fa. Si entra nella provincia di Bergamo percorrendo la valle Brembana per Lenna, San Giovanni Bianco, tutta strada in discesa. Altra asperità proposta dal tracciato è la salita a La Trinità, nel comune di Dossena, a metri 984. Discesa su San Pellegrino Terme e quindi per Zogno, Sedrina e l’arrivo nel cuore della città orobica passando per lo strappo della Boccola. Un arrivo spettacolare e collaudato in molte edizioni del Giro di Lombardia.

I tre centri avanti citati hanno visto nascere, rispettivamente, Ivan Gotti primo al Giro d’Italia 1997 e 1999, Antonio Pesenti maglia rosa nel 1932 e padre di Guglielmo – ottimo pistard – e Felice Gimondi, vincitore di tre Giri d’Italia: 1967,1969 e 1976.

Altro bergamasco con due Giri d’Italia vittoriosi nel carniere: Paolo Savoldelli – 2002 e 2005 – originario però della valle Seriana. Bergamo, con il suo territorio, è una vera e propria roccaforte del ciclismo con un’inesauribile passione per le due ruote in tutte le forme e discipline. La città ospita un arrivo della corsa rosa dopo un lungo intervallo. L’ultimo vincitore è stato Giuseppe Saronni nel 1982 dopo che Gimondi, nel 1976, prevalse nella sua città davanti a Merckx. Completano il quadro le vittorie di tappa di Oreste Conte nel 1952 e quella di Marabelli nel 1938.

Bergamo e la sua provincia offrono in copiosa misura una grande varietà d’attrattive e specificità che investono tutti i settori: cultura, arte, monumenti, storia che s’abbinano – in riuscitissima sintesi – con le fiorenti attività economiche, industriali e turistiche presenti con specifica cifra qualitativa sia nella provincia, sia nel capoluogo, con personaggi illustri in molteplici settori.

Molto sviluppato è anche il turismo, sia in versione estiva, sia invernale così come la varietà delle specialità gastronomiche.

Bergamo, nota anche come “città dei Mille” per il rilevante contributo d’uomini fornito alla spedizione garibaldina, racchiude nell’incantevole città Alta posta sul colle che sovrasta la città bassa, gran parte delle sue ricchezze monumentali. Di particolare rilevanza è l’Accademia Carrara con opere importanti del Mantenga e, soprattutto, di Lorenzo Lotto.

Planimetria:

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Altimetria:

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Previsioni:

Tappa ostica 188 Km con due GPM di tutto rispetto, l'ultimo dei quali in vista del traguardo. Favorito Di Luca che potrebbe fare il colpo grosso.

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90° Giro d'Italia - 14° Tappa

La tappa si anima nei primi kilometri con una fuga a undici che però non coinvolge uomini di classifica, col Gruppo che in vista delle due salite lascia inizialmente fare.

I fuggitivi non riescono comunque a prendere un grosso vantaggio arrivando all'attacco dell'ascesa di Monte S.Marco con solo 4'15''.

La salita viene affrontata a ritmo sostenuto con Saunier Duval e Liquigas a imporre davanti un forcing, sperando di spaccare il gruppo e fare selezione, soprattutto fra le fila dei gregari della Maglia Rosa.

Ciò riesce ma in parte e si scollina compatti in 83 ciclisti coi battistrada a 1'36''.

Il Gruppo si ricompatta parzialmente in discesa e a 36 Km dalla fine di fronte alla scalata del Monte S.Gallo i fuggitivi hanno ancora 1'25'' ma è tra i Big nel Gruppo che si attende battaglia.

Tutto pare però procedere nella calma, con gli ultimi fuggitivi ripresi a 6 Km dalla vetta; ma è a 5 Km dalla cima che prima l'attacco di Karpets (Caisse) e Garzelli (Acqua e Sapone), ma soprattutto quello di Savoldelli (Astana), fanno saltare i giochi!

savoldelliuv1.jpg

All'affondo del Falco rispondono immediatamente Di Luca (Liquigas), Cioni (Lotto), Casar (Fdjeux) e Quesada scortato da Bruseghin (Mercatone Uno).

Mentre è Di Luca che pare prendere il largo con i due Mercatone più Savoldelli e Cioni ad inseguire, dal Gruppo parte anche Simoni (Saunier Duval) che raggiunge gli inseguitori e continua l'attacco per riprendere Di Luca!!!

Pronto a andargli dietro la Maglia Rosa Quesada che però non riesce a tenere il passo di Simoni e nella discesa viene raggiunto dal terzetto Bruseghin-Cioni-Savoldelli, con Simoni e Di Luca a 49''.

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Si torna in piano, ancora 14 Km e un ultimo strappetto e il distacco di 1' inizia a mettere in pericolo la Maglia Rosa Quesada; pronto Bruseghin al sacrificio da gregario e va a tirare arrivando a portare a 6 Km dal traguardo di fronte allo strappetto il suo Capitano a 50''; è allora che Quesada parte sui pedali e in un kilometro riprende i due di testa, annullando il distacco, mentre dietro Savoldelli è al gancio non riuscendo a regire!!!

Ultimi 2 Km e si arriva allo sprint ristretto a tre, Quesada, Di Luca e Simoni, ed è l'italospagnolo della Mercatone che beffa i due avversari andando a conquistare la tappa dopo una rimonta eccezionale!!!

La Maglia Rosa dopo gli scricchiolii delle ultime due tappa non cede, anzi vince!

vittoriamw6.jpg

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Ordine d'Arrivo:

arrivovz9.jpg

Vittoria di Quesada che risponde così alla doppia vittoria di Simoni, beffando allo sprint i due contendenti; distaccato di 1'40'' Savoldelli che arriva con Cioni.

Classifica Generale:

generalerz8.jpg

Consolida il primato Quesada ora a 1'28'' da Di Luca, Simoni 3° sorpassa Savoldelli ora a 3'05'' e forse fuori dai giochi...

smallmagliarosauf7.gifMaglia Rosa: Quesada (Mercatone Uno) 59h39'50;

smallmagliaciclaminofd9.gifMaglia a Punti: Di Luca (Liquigas) 158 punti;

smallmagliaverdecc4.gifMiglior Scalatore: Quesada (Mercatone Uno) 49 punti;

smallmagliabiancabg0.gifMiglior Giovane: Quesada (Mercatone Uno)

Vittorie di Tappa:

4 tappe: Mercatone Uno;

2 tappe: Astana e Saunier Duval.

1 tappa: Credit Agricole, Discovery, Gerolsteiner, Liquigas, Milram, Unibet.

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90° Giro d'Italia - 15° Tappa

Presentazione

TRENTO-TRE CIME DI LAVAREDO/Auronzo

Domenica 27 Maggio 2007

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Rapido trasferimento a Trento da dove prende l’avvio l’ultima e decisiva settimana della corsa rosa 2007, nella zona delle Dolomiti e delle Alpi orientali.

Il capoluogo trentino, con le sue architetture ed i suoi monumenti, è una sede di tappa classica del Giro d’Italia e che qui trova sempre calorosa accoglienza. Il ritrovo proprio nel cuore della città, in piazza del Duomo, con i suoi nobili edifici.

L’itinerario di quest’impegnativa frazione, che annovera nomi di cime e strade che hanno scritto pagine storiche della leggenda ciclistica, s’indirizza a nord per la valle dell’Adige con i suoi pregiati vigneti e frutteti e quindi, dopo Lavis, S. Michele ed Egna c’è la salita – non difficile – verso il passo di San Lugano per percorrere, una volta rientrati nella provincia di Trento, la valle di Fiemme. Cavalese, Tesero, Predazzo, Moena sono i centri attraversati con i vari massicci dolomitici che fanno da spettacolari quinte al passaggio.

Il passo di San Pellegrino, già teatro lo scorso anno di un arrivo con la vittoria dello spagnolo Garate, introduce la corsa nella provincia di Belluno dove, per intero, si svolge la seconda parte della frazione in uno scenario naturale di spettacolare suggestione.

Falcade, Cencenighe Agordino, Agordo e Caprile sono le località attraversate prima dell’attacco al colle di Santa Lucia, il passaggio per Selva di Cadore con la visione dei gruppi del Pelmo e della Marmolada e quindi la salita al passo di Giau con le sue straordinarie vedute sulle principali vette delle Dolomiti.

Discesa su Pocol e la conca ampezzana con la “regina” Cortina d’Ampezzo ed è subito un’altra risalta per il passo Tre Croci. La classica immagine successiva è quella dello splendido lago di Misurina, già nel comune d’Auronzo di Cadore nel cui territorio sono comprese le Tre Cime di Lavaredo.

Auronzo di Cadore è posta più a sud e si sviluppa lungo il lago artificiale sulle cui rive si situa l’abitato. E’ un conosciuto luogo d villeggiatura estiva ed invernale.

La salita delle Tre Cime di Lavaredo avviene per una strada assai larga, in un paesaggio maestoso, dominato dalle tre guglie che sono una palestra di roccia che unisce la terra al cielo.

Il Giro d’Italia ha posto qui un suo primo traguardo nel 1967 per celebrare l’allargamento della strada militare, ancora risalente alla 1^ guerra mondiale, con la tappa annullata per irregolarità e spinte. Quale semplice riferimento mnemonico il primo a passare la linea fu Gimondi con Merckx a 4” e Motta a 6”. Buona, invece, la seconda, l’anno successivo. Il primo è Eddy Merckx che, nell’occasione, indossa anche la maglia rosa che conferma per le restanti dieci tappe. Altra grande tappa nel ’74 ed altrettanto grande vincitore, lo spagnolo José Manuel Fuente che precede di 1’18” G.B. Barochelli e Merckx, impegnato in una strenua difesa della maglia rosa dall’assalto del giovanissimo Tista Baronchelli. Ci riesce per soli 12” e conquista così, con coinvolgente pathos, l’ultimo de suoi cinque Giri d’Italia.

Nel 1981 è lo svizzero Beat Breu a vincere la tappa con Giovanni Battaglin che strappa la maglia rosa a Contini e che difenderà poi con successo nella cronometro conclusiva da Soave a Verona dagli assalti dello svedese Prim e di Giuseppe Saronni. E’ il primo corridore veneto vincitore del Giro d’Italia. Il più recente traguardo alle Tre Cime di Lavaredo è del 1989 con il successo dello scalatore colombiano Luis “Lucho” Herrera.

Planimetria:

t15planxg5.th.jpg

Altimetria:

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Dettaglio Salita:

Passo S.Pellegrino

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Passo Giau

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Passo 3 Croci

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Tre Cime

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Previsioni:

Tappa importantissima oggi, ultima settimana di corsa e l'ascesa alle Cime di Lvaredo potrebbe essere decisiva. Savoldelli per il riscatto, Di Luca, Simoni e Quesada per imporre la leadership, con queste premesse assicurato lo spettacolo.

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90° Giro d'Italia - 15° Tappa

Parte la tappa, Liquigas, Astana, Mercatone e Saunier tutte strette intorno ai propri Capitani, oggi è decisiva...

Numerosi attacca si susseguono ma al momento di iniziare la prima ascesa al S.Pellegrino il Gruppo è compatto col solo Baguet (Quick Step) in fuga con oltre 4'.

Il S. Pellegrino è preso a buon ritmo e allo scollinamento nel Gruppo è già selezione, mentre il francese al comando tocca quota 7'35'', nel plotone si rimane in 100 unità, ogni squadra viene decimata coi soli Petrov e Bruseghin a scortare la Maglia Rosa, sarà la giornata della verità per il giovane Mercatone.

Ascesa di S.Lucia ancora gruppo compatto, forcing terribile della Liquigas che allunga le fila e in vetta attacco di Arroyo (Caisse) e Schleck Andy (CSC) che provano l'azione solitaria!!!

Ma il Gruppo non concede nulla e già ai piedi della salita al Passo Giau sono ripresi, con Baguet a 1'21''.

Mancano ancora 51 Km alla fine e altre salite, ma per Di Luca (Liquigas) non importa e mentre è la Saunier a tirare attacca sorprendendo tutti!!!!

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Ma non sorprende la Maglia Rosa Quesada pronto a partire alla sua ruota con poco dietro Bruseghin!

Quesada non riesce a tenere la ruota di Di Luca ma prosegue imperterrito seguito dal compagno, e a 7 Km dalla vetta è Simoni (Saunier) che innesta il turbo e parte!

Progressione devastante, passa la Maglia Rosa e si lancia all'inseguimento di Di Luca, sorpassandolo e proseguendo la sua azione, grande iniziativa del Saunier Duval!!!

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Di Luca non riesce a rispondere e viene raggiunto da Quesada che si è ripreso dopo le iniziali difficoltà; a 4 Km dalla vetta Simoni al comando solitario a 58'' dal duo Di Luca-Quesada, mentre il plotone segue a 1'26''.

Si scollina con Simoni che ha raggiunto il 1'46'' dai due inseguitori, mentre dal Gruppo a 3'27'' partono altri attacchi di Mazzoleni e Schleck A., mentre Savoldelli non muove un dito forse in difficoltà.

Nella discesa guadagna ancora preziosi secondi Simoni e all'attacco del Tre Croci ha 1'55'' dal duo, mentre il Gruppo con Savoldelli è già a 4'50'', e davanti ancora 20 Km di strada...

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Sul Tre Croci si rifanno sotto Quesada e Di Luca che collaborano perfettamente riuscendo a recuperare qualcosa segnando in vetta 1'19'' da uno straordinario Simoni; dietro è Savoldelli (Astana) ad attaccare cercando di limitare i danni anche se ormai il distacco pare troppo.

Passato il Colle rimangono 12 Km e l'ascesa alle Tre Cime, prosegue il recupero dei due inseguitori mentre davanti Simoni cerca di non abbassare il ritmo anche se il vantaggio appare diminuire...

L'azione di Di Luca e Quesada pare sortire il risultato sperato quando mancano solo più 3 Km e sono a soli 35'' da Simoni, il riaggancio potrebbe essere cosa fatta, ma Simoni riesce a grattare il fondo delle sue energia rilanciando il ritmo e arrivando allo sprint ancora davanti seppur di poco, ma quel che basta per alzare le braccia in segno di vittoria!

Grandioso!

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Ordine d'Arrivo:

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Grandissima azione e vittoria di Simoni che va a vincere davanti a Di Luca e Quesada recuperando altri preziosi secondi in generale (ora è a 2'11''), tiene bene Quesada e anche Di Luca arrivando a 35'', mentre è crollo Savoldelli a 2'34'' e oramai fuori dai giochi.

Purtroppo brutte notizie in casa Mercatone con Grillo e Chicchi che insieme a altri ciclisti devono lasciare arrivando fuori tempo massimo, si chiude qui il Giro per Grillo che ha comunque lasciato un segno non da poco.

smallmagliarosauf7.gifMaglia Rosa: Quesada (Mercatone Uno) 65h41'28 (Di Luca a 1'32'' Simoni a 2'11'');

smallmagliaciclaminofd9.gifMaglia a Punti: Di Luca (Liquigas) 174 punti;

smallmagliaverdecc4.gifMiglior Scalatore: Quesada (Mercatone Uno) 70 punti;

smallmagliabiancabg0.gifMiglior Giovane: Quesada (Mercatone Uno)

Vittorie di Tappa:

4 tappe: Mercatone Uno;

3 tappe: Saunier Duval;

2 tappe: Astana;

1 tappa: Credit Agricole, Discovery, Gerolsteiner, Liquigas, Milram, Unibet.

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