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[PCM2007] Per Tornare a Scrivere la Storia...


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Operation Puerto, altri scossoni al ciclismo!

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E' di oggi la notizia che dopo le prime indiscrezioni sull'affair "Fuentes" che hanno causato un terremoto nel mondo del ciclismo (Caso Basso su tutti), altre indiscrezioni vengono alla luce sui famosi nomi annotati nell'agenda del medico spagnolo.

Seppur le indiscrezioni abbiano ancora la consistenza di voci di corridoio, pare che l'Operation Puerto possa essere nelle ultime settimane arrivata a nuovi sviluppi.

Si vocifera nell'ambiente che gli inquirenti siano riusciti a "decriptare" alcuni dei nomi in codice con cui Fuentes annotava appuntamenti con i suoi "assistiti" e i trattamenti.

Il tam tam su i nomi venuti fuori si è fatto, come prevedibile, sempre più forte nelle ultime ore, e se le suddette voci di corridoio dovessero essere fondate, il mondo del ciclismo sarebbe di fronte ad un secondo terremoto ben peggiore del precedente.

Son infatti di tutto rispetto i nomi che pare possano essere associati all'OP, si parla infatti dei ciclisti Valverde e Pereiro della Caisse Espagne, Contador della Discovery, ma anche Kessler e Sinkevitz (T-Mobile), Koldo Gil (Saunier Duval), Mancebo (AG2R) e Hamilton.

Ma non basta anche alti calibri come Rasmussen e Vinokourov, potrebbero essere implicati, scosse terribili potrebbe avere anche il Giro d'Italia attualmente in svolgimento visto che dalla Spagna giungono i nomi di Simoni, Di Luca, Piepoli, Scarponi, Schleck Franck e anche l'attuale Maglia Rosa Quesada, come possibili protagonisti dell'Operation Puerto.

Se ciò fosse vero ne verrebbe stravolto il Giro con i protagonisti (tra cui i primi tre in Generale) accusati e coinvolti, di fronte a ciò c'è anche chi, a caldo, chiede l'immediata sospensione della corsa come segnale forte dato al ciclismo e all'opinione pubblica; forse sarebbe troppo, anche per chi non coinvolto ne avrebbe danno, sicuro è che in attesa delle risposte e commenti di chi è stato tirato dentro e le eventuale decisioni degli organi competenti, non si placa la vergogna nel ciclismo...

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Operation Puerto: alzata di scudi dal mondo del ciclismo.

Le ultime indiscrezioni trapelate dalla Spagna sui nomi coinvolti nell'OP e legati al medico Fuentes, hanno sortito l'effetto di un elettroshock nel mondo del ciclismo.

Poche ore dopo la battitura da parte delle agenzie di stampa dei nuovi nomi che si presumono coinvolti nello scandalo, non si sono fatte attendere le dichiarazioni non solo di chi è stato tirato in ballo, ma in gran parte del mondo del ciclismo.

Anche dallo stesso Giro d'Italia, che si sta avvicinando all'ultima decisiva settimana, tuonano le voci di chi si trova suo malgrado associato a questo scandalo; soprattutto Gilberto Simoni e Danilo Di Luca, protagonisti di questo Giro hanno prontamente replicato alle indiscrezioni.

Di Luca: "Sinceramente ignoro per quale motivo il mio nome possa essere accostato a quello di Fuentes e dell'OP, non ho mai avuto nessun rapporto con lui, nè tantomeno ho mai usato mezzi così scorretti. La mia coscienza è pulita e credo che lo svolgimento delle indagini dimostreranno la mia assoluta estraneità ai fatti; mi ferisce il fatto che sula base di queste voci (altro non sono) trapelate da chissà dove, possa dubitarsi del sottoscritto e della correttezza delle mie corse. Sono dispiaciuto ed è stato un brutto colpo, dispiaciuto e sgomento se ciò che si vocifera risponderà anche solo in minima parte al vero. Il ciclismo non è questo ma dobbiamo impegnarci tutti per ridargli credibilità e prestigio."

Simoni: "Le accuse di far parte della squadra di Fuentes? Se dovessi dire davvero che ne penso rischierei di essere volgare, diciamo che sono frottole... Dopo l'accusa di cocaina ora arriviamo anche a questo, ho paura che qualcuno voglia dipingermi come uno scorretto se non drogato, oramai lo ritengo un attacco personale, meschino e vile. Chi può aver interesse a ciò? Potrei dire chi mi teme non crede? Volete il vero male del ciclismo? Guardate chi vince venendo dal nulla, o chi in barba alle indagini continua a correre e vincere e mai nominato, ecco il Grande Fratello a due ruote..."

Insolita invece la reazione dell'altro protagonista del Giro, il giovane della Mercatone Uno, Miguel Quesada, anche lui tirato in mezzo nell'affaire Fuentes; da parte del ciclista e della squadra per ora silenzio, Quesada ha però fissato per il pomeriggio di oggi una mini-conferenza stampa dove annuncia che rilascerà commenti e annuncerà alcune importanti decisioni.

La domanda è: che passa per la mente della Maglia Rosa?

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Sala gremita e microfoni pronti, a poche ore dalla partenza della tappa di oggi si attende che Quesada e la Mercatone diano voce a questa conferenza stampa.

L'attesa si rivela breve e dopo un quarto d'ora entrano nella sala Quesada affiancato dal DS Turko; il silenzio cala e la curiosità e tensione su quello che verrà annunciato pesa sulla testa dei giornalisti...

Quesada prende subito la parola ed è lapidario...

"Innanzitutto mi scuso per l'attesa e vi ringrazio di essere presenti, è una conferenza un poco anomala nel senso che non saranno previste domande per esigenze di tempistiche con l'avvio di tappa.

Ma veniamo al dunque, ho voluto attendere questa occasione per il semplice motivo che visto l'argomento delle mie dichiarazioni volevo che arrivassero dirette alle orecchie anche grazie alla tv.

Sarò sintetico e affronto subito il tasto meno dolente: Operation Puerto.

Il sentire il mio nome associato a questa indagine e a Fuentes mi ha fatto sorridere, primaditutto perchè se qualcuno pensa di mettere in giro il mio nome vuol dire che dò fastidio e sono ritenuto pericoloso e scomodo, e i perdenti non vengono considerati così. Sorrido anche perchè non ho avuto mai nessun rapporto con Fuentes, nè lo conosco, se non dalle cronache come tutti noi qui presenti, vorrei porre l'attenzione sul dato che all'epoca dei fatti incriminati non ero neanche professionista; ciò non vuol dire che un non-prof non possa doparsi, ma che si rivolga a Fuentes e tali pratiche mi pare un poco eccessivo.

La mia estraneità a OP e doping credo sia chiara, sapete meglio di me che la Maglia Rosa è controllata ogni giorno quindi non credo ci siano dubbi, e altre garanzie ve le darò tra poco.

Veniamo al tasto dolente, da qualche giorno si è riacutizzato un problema alla schiena, un problema vertebrale per l'esattezza, che avevo già da dicembre scorso, so che l'informazione è già arrivata alla stampa in diretta durante una tappa del Giro e ve la confermo in pieno; ciò non vuole assolutamente prepare all'annuncio del mio ritiro dalla corsa, non ci penso nemmono (sorride), stringerò i denti fino alla fine cercando di arrivare a Milano dando il meglio.

Chiuso il Giro ho però già comunicato al DS che non intendo partecipare a nessuna corsa nel mese di Giugno, questa decisione non è dovuta in nessun modo all'affaire Fuentes, ma solo al fatto che la cura che necessito è basata su farmaci/sostanze considerate proibite dall'UCI.

Sulla base di referti medici prodotti dalla mia squadra l'UCI stessa avrebbe considerato la possibilità di una deroga sotto certi limiti e dosaggi, vista la necessarietà di tali cure e la non influenza di tali dosaggi sulle prestazioni. Deroga rifiutata immediatamente dal sottoscritto.

(silenzio gelato)

Rifiutata per un semplice motivo, sto male e prima o poi devo curarmi, ma nessuno mi impone di correre anche, vero potrei farlo su deroga ma non intendo farlo, vi chiederete perchè.

La ragione è che non voglio che le mie prestazioni, e le mie eventuali vittorie possano essere anche solo adombrate dal dubbio di doping o di favoritismi con deroghe UCI, correrò finita la cura, sicuramente per il Campionato Italiano, forse se Dio vuole prima.

Se questa può esser considerata viltà o scappare si sappia che oltre ai test fatti al Giro, sono stati richiesti dal sottoscritto esami Sangue e urina e DNA da farsi presso il centro UCI, quindi ufficiale, come pubblici saranno i risultati, sangue e urina saranno fatti sia ora che al mio rientro alle corse (e forse un controllo nel mezzo) al fine di assicurare la mia completa idoneità e estraneità al doping.

L'esame del DNA è stato voluto da me per poter inviare i risultati alla Magistratura Spagnola in modo che possano confrontare il mio DNA con tutti quelli delle sacche di sangue dell'OP che riterranno opportuno, in modo da poter essere d'aiuto e chiarire subito la mia posizione estranea, ogni altra richiesta della Magistratura sarà subito accolta.

Per finire e dopo vi auguro buona tappa, vi annuncio che per mano del mio Direttore Sportivo ho nella giornata di ieri trasmesso al CONI e all'UCI un documento dove dichiaro la mia estraneità e richiedo l'immediata MIA squalifica triennale (o radiazione se si propenderà per tale decisione) nel caso in cui vi saranno prove certe e chiare di qualsiasi mio coinvolgimento nella OP o in altro scandalo doping.

Con questo è davvero tutto, spero che basti a voi, a me ora interessa solo la tappa di oggi. Buona Tappa a tutti!"

Quesada si alza, sorride salutando e se ne va... non pochi giornalisti si fissano increduli...

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90° Giro d'Italia - 16° Tappa

Presentazione

AGORDO (Dolomiti Stars) - LIENZ

Martedì 29 Maggio 2007

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Dopo le Tre Cime di Lavaredo ed il conseguente riposo è ancora la provincia di Belluno ad ospitare la partenza di questa tappa che si conclude a Lienz, in Austria.

Agordo, con il suo suggestivo circondario con sfondi dolomitici, è il centro principale della valle del Cordevole e frequentato luogo di villeggiatura. Presenta valide caratteristiche architettoniche d’impronta veneta. E’ considerata patria d’occhiali con importanti collezioni ottiche e di occhiali mentre, soprattutto nel passato, come testimonia il museo mineralogico, l’attività mineraria era preminente.

L’itinerario prevede il passaggio per Alleghe con il suo lago e sede del consorzio Dolomiti Stars, Pieve di Livinallongo, Arabba e l’assai agevole salita al passo di Campolongo che immette nella provincia di Bolzano.

Il paesaggio della Val Pusteria è sempre quello – straordinario, non c’è che dire – offerto dalle Dolomiti con Corvara in Badia, Brunico, Monguelfo, Dobbiaco e San Candido. Nomi noti soprattutto per gli sport invernali ma che non mancano d’offrire attrattive d’ogni genere.

Zone dove le naturali bellezze sono preservate e valorizzate con particolare cura e capacità ed armonizzate in un’offerta turistica complessiva ricca ed articolata in tutti i settori.

Le caratteristiche ed i valori che si ritrovano anche nella confinante Austria, nella regione del Tirolo orientale, dove questa tappa propone i sessanta chilometri finali.

Una tappa con andamento mosso ma che non si nega agli specialisti del passo. Sillian, sede di partenza della tappa che nel Giro 2006 si concludeva a Gemona del Friuli, Anras, prima dell’ascesa al Bannberg, a quota m. 1262, sono le prime località toccate dalla corsa. Dalla cima del Bannberg mancano ancora 27 chilometri all’arrivo finale di Lienz dopo che questa cittadina, appassionatissima di ciclismo, è toccata dal tracciato di gara al termine della discesa per iniziare il tratto finale di circa 17 chilometri, senza rilievi altimetrici di significativa valenza.

L’elegante cittadina tirolese vanta una lunga frequentazione con il ciclismo. Per il passato, quasi remoto, si torna al 1971, quando da Lienz partì la tappa con arrivo a Falcade, vinta da Felice Gimondi. Il giorno prima Franco Vianelli – medaglia d’oro alle Olimpiadi di Città del Messico del ’68 nella prova su strada – vinse la tappa con arrivo al Grossglockner, il maestoso massiccio con la vetta più alta dell’Austria. Nel 1994, 13^ tappa da Kranj (Slovenia) a Lienz, con vittoria per distacco di Michele Bartoli. Poi, nel mezzo, diversi e frequenti appuntamenti con il Giro del Trentino che cementano la passione di queste zone per il ciclismo e per l’Italia.

Puntano molto sulla promozione affidata alle due ruote, ai suoi valori, per il turismo a Lienz. La cittadina, posta alla confluenza del fiume Drava con l’Isel, si presenta con validissime ed attraenti credenziali architettoniche, culturali e paesaggistiche grazie alla caratteristica ambientazione tirolese con gli splendidi paesaggi alpestri che fanno da corona. Valida e buona anche le motivazioni eno-gastronomiche che la regione tirolese attorno a Lienz offre in diffusa quantità.

Planimetria:

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Altimetria:

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Previsioni:

Tappa per scalatori o vallonari buoni in salita oggi, si sale subito e il secondo GPM Bannberg a soli 30 Km circa dalla fine potrebbe essere decisivo per la vittoria di tappa e forse non solo. Favorito Di Luca, Quesada e Simoni non possono perdere terreno.

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90° Giro d'Italia - 16° Tappa

La Tappa parte con visi scuri oggi dopo le polemiche che arrivano dalla Spagna, ma si anima già sulla prima salita con una fuga a otto che in vetta segna 6'00'' di vantaggio.

I fuggitivi hanno via libera dal Gruppo che non li considera pericolosi e si limita ad amministrare il distacco, ben sapendo che sarà sull'ultima salita che verrà deciso tutto.

Salita ai cui piedi ci si presenta compatti e con i fuggitivi a ancora 6' di vantaggio circa, ma mentre davanti iniziano a cedere, dal Gruppo bastano poche centinaia di metri di salita per far partire i fuochi d'artificio...

Ed è proprio Di Luca (Liquigas) che parte in piedi sui pedali mentre la Mercatone è davanti a tirare, Di Luca va in cerca di vittoria e maglia!

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L'attacco di Danilo scatena la reazione immediata di Devolder (Discovery) con a ruota Quesada (Mercatone) e Savoldelli (Astana), i tre si lanciano all'inseguimento della Maglia Ciclamino.

Mentre l'azione di Di Luca pare irresistibile e prende il largo, dal Gruppo partono Schleck A. e Simoni che raggiungono presto gli inseguitori che han deciso di salire del loro passo, formando così un gruppetto a metà salita di sette corridori, mentre il vantaggio del battistrada Danilo sale a 3'12'' facendosi pesante.

Proprio il rischio di perdere la Maglia Rosa fa reagire Quesada che capito che gli inseguitori non riescono a rientrare riparte da solo sfilando via via gli ex fuggitivi e salendo in solitaria!

La sferzata dell'italo spagnolo sveglia i compagni di fuga che si riportano sotto e riformano il gruppetto di prima che al momento di scollinare fa segnare un 1'52'' da Di Luca.

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Parte del distacco è stato annullato ma basterebbe ancora al ciclista Liquigas per conquistare la leadership!

Mancano ancora una ventina di Km alla fine e sia Quesada che Simoni impongono al gruppetto di inseguitori un forcing davvero altro che fa selezione ma che non sortisce gran effetto con Di Luca che a 6 Km dalla fine ha ancora 1'43'' sugli inseguitori che son rimasti in 5: Quesada, Simoni, Schleck A., Savoldelli e Mazzoleni.

Di Luca oggi ne ha di più di tutti e gli ultimi Km sono una passerella verso una vittoria che vuol dire anche Maglia Rosa!!

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Ordine d'Arrivo:

1 Danilo Di Luca LIQUIGAS 4h58'49

2 Stefano Garzelli ACQUA SAPONE + 1'45

3 Miguel Quesada MERCATONE UNO s.t.

4 Eddy Mazzoleni ASTANA s.t.

5 Paolo Savoldelli ASTANA s.t.

6 Gilberto Simoni SAUNIER DUVAL - PRODIR s.t.

7 Andy Schleck TEAM CSC s.t.

8 Marco Pinotti T-MOBILE TEAM + 3'52

9 Kurt-Asle Arvesen TEAM CSC s.t.

10 Stijn Devolder DISCOVERY CHANNEL s.t.

11 Alessandro Petacchi TEAM MILRAM s.t.

12 Mirko Celestino TEAM MILRAM s.t.

13 Allan Davis DISCOVERY CHANNEL s.t.

14 Matteo Carrara UNIBET.COM s.t.

15 Rinaldo Nocentini AG2R PREVOYANCE s.t.

Grande vittoria di Di Luca che va a cogliere un successo fondamentale comandando ora la Generale:

1 Danilo Di Luca LIQUIGAS 70h41'29

2 Miguel Quesada MERCATONE UNO + 25

3 Gilberto Simoni SAUNIER DUVAL - PRODIR + 2'44

4 Paolo Savoldelli ASTANA + 5'49

5 Andy Schleck TEAM CSC + 16'48

6 Eddy Mazzoleni ASTANA + 24'15

7 Ivan Parra COFIDIS + 29'16

8 Dario Cioni PREDICTOR - LOTTO + 31'42

9 Stefano Garzelli ACQUA SAPONE + 34'52

10 Leonardo Piepoli SAUNIER DUVAL - PRODIR + 35'20

Rimonta di Di Luca che apre questo rush finale imponendosi in Rosa, ora Quesada ha 26'' e tutto da rifare.

smallmagliarosauf7.gifMaglia Rosa: Di Luca (Liquigas) 70h41'29;

smallmagliaciclaminofd9.gifMaglia a Punti: Di Luca (Liquigas) 199 punti;

smallmagliaverdecc4.gifMiglior Scalatore: Di Luca (Liquigas) 72 punti;

smallmagliabiancabg0.gifMiglior Giovane: Quesada (Mercatone Uno)

Vittorie di Tappa:

4 tappe: Mercatone Uno;

3 tappe: Saunier Duval;

2 tappe: Astana e Liquigas;

1 tappa: Credit Agricole, Discovery, Gerolsteiner, Milram, Unibet.

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90° Giro d'Italia - 17° Tappa

Presentazione

LIENZ (Austria)- MONTE ZONCOLAN

Mercoledì 30 Maggio 2007

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Potrebbe sintetizzarsi nell’antico proverbio latino “il veleno è nella coda” il sunto ed il senso di questa tappa. Il veleno, ciclisticamente parlando, è in questo caso la salita del Monte Zoncolan dal versante di Ovaro, dove è previsto l’arrivo.

Procediamo con ordine, con l’ordine allegro che si riscontra al ritrovo di partenza nel tipico centro urbano di Lienz. Si ritorna verso il confine di stato che dista circa 35 chilometri. Da San Candido si punta su Sesto ed il passo di Monte Croce di Comelico (Kreuzbergpass) che collega la provincia di Bolzano con quella di Belluno, la regione del Comelico in particolare con i suoi morbidi paesaggi. S. Stefano di Cadore, Sappada – centro di sport invernali e villeggiatura estiva con le borgate che la formano - ed il valico di Cima Sappada che la collega alla provincia di Udine.

Si è nella Carnia con i suoi boschi ed i suoi paesaggi alpini con Forni Avoltri, Rigolato e Mieli. Ci si approssima al finale, quello con il “veleno” per questa tappa corta nel chilometraggio ma decisamente “incarognita” nel profilo altimetrico della parte conclusiva. Un piccolo assaggio di quello che si ritroverà sullo Zoncolan i corridori lo potranno trovare nel breve strappo, ma arcigno, che porta alla località di Tualis. Una difficoltà chiamata a fare una prima cernita e mettere in fila il gruppo in vista dell’ascesa conclusiva.

Dolce salita verso Ravascletto e quindi Sella Valcalda, Comeglians, i centri tipici carnici prima di giungere ad Ovaro nel cui territorio comunale, nella frazione di Liaris, ha inizio la salita del monte Zoncolan, Un nome che è già stato alla ribalta del Giro d’Italia con l’arrivo del 2003 salendo al medesimo traguardo ma da un altro versante, molto più agevole, ossia quello di Sutrio. Vittoria per Gilberto Simoni, già in maglia rosa, con Garzelli a 34” e F. Casagrande a 39”.

I dati altimetrici riferiti al versante di Ovaro, comune in Val Degano – o canale di Gorto - con tredici frazioni dislocate in un’ampia e soleggiata conca, sono però nettamente più severi: km. 10,100 d’ascesa per un dislivello di m. 1200. La pendenza media è dell’11,9% con punte, per la massima, del 22%. Dati freddi ma eloquenti di una difficoltà estrema che, come già rilevato dai corridori andati in avanscoperta, richiederà a tutti di dare tutto, ma proprio tutto, per non rischiare di mettere piede a terra.

Un impegno totalizzante per una tappa destinata a fare epoca e confermare l’iscrizione dello Zoncolan fra le “montagne sacre” (o “maledette”, dipende da quale angolo di visuale si guarda) del ciclismo mondiale e rafforzare l’etichetta già attribuita di salita più dura d’Europa. Un impegno organizzativo totalmente assorbente, di responsabilità, portato avanti con capacità, concretezza e determinazioni tutte friulane, catalizzate ed interpretate dagli organizzatori locali che vedono realizzarsi questa sfida che, fino a poco tempo fa, era solo un sogno.

Un ciclismo duro, antico, uomo contro natura, quello che si svilupperà lungo quest’aspra salita, senza respiro, in una splendida ambientazione naturale ancora intatta.

Planimetria:

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Altimetria:

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Dettaglio Salite:

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Previsioni:

Oggi va di scena la Storia del Giro d'Italia, e quale miglior scenario dello Zoncolan può fare da palcoscenico alla sfida per la Maglia Rosa!

Salita storica su di essa si son decisi molti destini rosa, e anche oggi Di Luca neoleader, Quesada e Simoni si sfideranno.

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90° Giro d'Italia - 17° Tappa

L'atmosfera in Gruppo è quella dei grandi appuntamenti e come dargli torto, oggi va di scena lo Zoncolan, poco importa se la solita fuga va via, tutti sono in attesa dello spettacolo sull'ultima salita.

La fuga che prende il largo sul Croce Comelico è ridotta solo tre ciclisti con Celestino (Milram), Rasmussen (Rabobank) e Baguet (Quick Step) che cercano l'azione solitaria, con 6'09'' sul Gruppo allo scollinamento.

Il vantaggio sale col Gruppo che amministra, punta massima 13'45'', ma si riduce ai piedi del Tualis quando mancano ancora 31 Km alla fine e il plotone lo affronta compatto...

No no no!!! Attenzione dalla testa del Gruppo l'attacco all'inizio della salita... è Quesada che parte anticipando tutti che lo aspettavano sullo Zoncolan!

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Azione che pare quasi folle quella dell'italospagnolo, ma folle o no sortisce il suo effetto, scatta in faccia alla Liquigas che tirava e va via!

Folle non devono considerarla Caruso, Savoldelli, Simoni e Karpets che lo seguono immediatamente prendendo il largo...

Demorde Karpets e anche Caruso mentre Savoldelli, Quesada e Simoni proseguono, svettando con 2'30'' dal Gruppo Maglia Rosa.

Ora è discesa e rifornimento, ma è comunque presa a tutta dai fuggitivi mentre dietro Di Luca mette tutta la Liquigas a tirare a tutta...

Finita la discesa e si arriva ai piedi dello Zoncolan, ancora 12,5Km all'11% e passa di pendenza media, il terzetto è a 1'44'' da Rasmussen testa della corsa, mentre ha 2'24'' sul Gruppo Di Luca.

I Tre affrontano le prime rampe a ritmo indiavolato riprendendo via via i fuggitivi esausti che sfilano, ma attenzione dal Gruppo è partito da solo Di Luca!!! Fiutato il pericolo la Maglia Rosa cerca il riaggancio!!!

Davanti collaborano, mentre l'azione di Di Luca è portentosa, il 1'39'' all'inizio dell'attacco viene via via eroso e a 6,5 Km dal traguardo il riaggancio pare fatto con la Maglia Rosa poco dietro il terzetto.

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Recuperati i fuggitivi non rimane che giocarsi la vittoria di tappa, in quattro per una vittoria.

Di Luca forse stanco della grandissima azione pare il meno fresco, ai meno 3 Km è Simoni che pare allungare ma non riesce!

Riesce bene invece a Quesada che un km dopo allunga mettendo in crisi il gruppetto, non guadagna troppo ma quanto basta per anticipare lo sprint che gli permette di coglier la quarta vittoria al Giro davanti a Di Luca e Simoni!!!

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Ordine d'Arrivo:

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Bella vittoria di Quesada, meritata visto che tutto nasce da una sua azione, allungo e poker al Giro, per uno che dice di aver mal di schiena trionfare sullo Zoncolan è una bella medicina!

Ottimo anche Di Luca che quando tutto pareva perso recupera con un'azione d'altri tempi, peccato per Savoldelli che cede nel finale.

Classifica Generale:

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Con l'abbuone Quesada si rifà sotto e a soli 7'' pare tutto possibile davvero.

Simoni a 2'48'' è pericoloso mentre il Falco ormai abdica.

smallmagliarosauf7.gifMaglia Rosa: Di Luca (Liquigas) 75h01'36;

smallmagliaciclaminofd9.gifMaglia a Punti: Di Luca (Liquigas) 219 punti;

smallmagliaverdecc4.gifMiglior Scalatore: Quesada (Mercatone Uno) 90 punti;

smallmagliabiancabg0.gifMiglior Giovane: Quesada (Mercatone Uno)

Vittorie di Tappa:

5 tappe: Mercatone Uno;

3 tappe: Saunier Duval;

2 tappe: Astana e Liquigas;

1 tappa: Credit Agricole, Discovery, Gerolsteiner, Milram, Unibet.

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90° Giro d'Italia - 18° Tappa

Presentazione

UDINE - RIESE PIO X

Giovedì 31 Maggio 2007

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Dopo tanta montagna culminata con la sfida dello Zoncolan si prospetta una tappa che, in gergo, si suole definire di recupero e caratterizzata da un profilo uniforme e piatto attraverso la pianura veneta e quella friulana.

E’ Udine, il capoluogo di provincia della “patria del Friuli” che tiene a battesimo questa frazione. E’ il cuore dell’identità culturale friulana. La città, ai piedi del colle del Castello, ricorda la plurisecolare unione alla Serenissima Repubblica di Venezia con la singolare e preziosa architettura di piazza della Libertà dove sono armonizzati vari stili. Nel Palazzo del Vescovo sono conservate importanti opere, con rappresentazioni di storie bibliche, del Tiepolo che qui – ancora in giovane età – ha lasciato importanti testimonianze. Numerose e di specifico valore sono le altre testimonianze architettoniche e storiche che la città friulana presenta soprattutto nel suo centro storico, ben conservato.

Udine è un’importante entità per attività industriali, commerciali ed eno-gastronomiche che si diramano nell’intero territorio della provincia. Di specifica importanza è l’aspetto legato all’enologia con una pregiata produzione di vini unitamente a quello alimentare e gastronomico con varie proposte. E’ di spicco il famoso e dolce prosciutto di San Daniele e la cubana, dolce tipico.

Sono comunque molteplici le produzioni specifiche che caratterizzano Udine e la sua provincia connotate da una moderna ed attivissima strutturazione economica e culturale ripartite in vari settori.

Sempre in un’ambientazione tipica di pianura la tappa, lasciato il capoluogo, prevede il passaggio per Palmanova con la sua particolare conformazione architettonica mirabilmente conservata, Gonars, Codroipo ed entrare in provincia di Pordenone per Casarsa della Delizia, San Vito al Tagliamento e Sacile. E qui il ricordo va a Denis Zanette, corridore scomparso mentre era ancora in attività e vincitore pure di una tappa del Giro d’Italia a Lubiana, in Slovenia, nel 2001.

C’è quindi il Veneto, con la provincia di Treviso, dopo il ponte della Muda. Siamo nel cuore di una zona da sempre connotata da un ciclismo vivo e fiorente, un vivaio sempre prolifico per corridori, gare e passione, grande passione.

Conegliano, Susegana, Villorba, Castelfranco Veneto (sede della Zalf Désirée Fior, autentica fucina di corridori e campioni da moltissimi anni) introducono a Riese Pio X ed al circuito finale per S. Vito, Altivole, Vallà che è da percorrere due volte prima del traguardo. La cittadina ospita per la prima volta il Giro d’Italia, un evento vissuto con grande passione. E’ un terreno adatto, specifico, per sviluppare – soprattutto e certamente nel finale – le grandi velocità e per dare così modo agli uomini sprint del gruppo, almeno a quelli che hanno salvato la pelle sulle montagne, di destreggiarsi nel prevedibile volatone a ranghi serrati. Almeno questa è la previsione. Come sempre sarà la corsa a confermare – o no – le previsioni.

E’ una zona dove, oltre al ciclismo praticato, è assai sviluppata una diffusa attività di produzione di varia componentistica per ciclo ed accessori. Un’attività che si integra con quella agricola ed industriale che caratterizza la zona.

Riese Pio X si situa nella parte alta della pianura veneta, a metà strada fra Castelfranco Veneto e Asolo, in prossimità dei primi rilievi collinari con, sullo sfondo, il massiccio del Monte Grappa.

E’ in questo centro che il 2 giugno 1835 nacque Giuseppe Melchiore Sarto, secondo di undici figli, che fu eletto papa il 4 agosto 1903 ed assunse il nome di Pio X.

Il suo pontificato durò undici anni. Morì il 20 agosto 1914. E’ stato proclamato santo il 29 maggio del 1954 ed il nome del pontefice è stato ufficialmente associato a quello originario di Riese. Papa Sarto è qui particolarmente ricordato con varie e costanti iniziative.

Planimetria:

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Altimetria:

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Previsioni:

Dopo tante salite si torna sul piano per l'ultima tappa da sprinter prima della kermesse milanese, con Grillo fuori dai giochi spetterà a Cavendish lottare tra i velocisti.

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90° Giro d'Italia - 18° Tappa

Tappa di 182Km tipica da velocisti, piatta con fuga dei soliti coraggiosi ripresa però gia a 54 Km dalla fine.

Si arriva pertanto tutti compatti ai preparativi per la volata, puntando sulla moria di velocisti sulle salite la Mercatone allestisce un treno cercando di lanciare Cavendish che ha in Petacchi l'avversario numero 1.

Ma è in procinto dello sprint che si capisce che sarà anomalo con molti della Generale nelle prime posizioni del Gruppo.

é proprio Cavendish che lanciato apre la volata con AleJet invischiato dietro e con un sorprendente Di Luca a ruota.

Senza concorrenza è una volata perfetta per Cavendish che va cosi a cogliere la sua prima vittoria al Giro!!!

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Ordine d'Arrivo:

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Primo Cavendish ottimo, ma anche Di Luca che con un sorprendente 2° posto porta il vantaggio in Generale a 19''.

smallmagliarosauf7.gifMaglia Rosa: Di Luca (Liquigas) 79h11'53;

smallmagliaciclaminofd9.gifMaglia a Punti: Di Luca (Liquigas) 239 punti;

smallmagliaverdecc4.gifMiglior Scalatore: Quesada (Mercatone Uno) 90 punti;

smallmagliabiancabg0.gifMiglior Giovane: Quesada (Mercatone Uno)

Vittorie di Tappa:

6 tappe: Mercatone Uno;

3 tappe: Saunier Duval;

2 tappe: Astana e Liquigas;

1 tappa: Credit Agricole, Discovery, Gerolsteiner, Milram, Unibet.

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90° Giro d'Italia - 19° Tappa

Presentazione

TREVISO - TERME di COMANO

Venerdì 1 Giugno 2007

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Dal capoluogo della Marca, Treviso appunto, nel cuore del Veneto, muove questa tappa che pone il traguardo in Trentino, a Terme di Comano. Treviso è una città ricca di monumenti e di musei, splendidamente caratterizzata dai suoi corsi d’acqua che la solcano ed offrono visuali e scorci d’alta e peculiare suggestione. Così come i caratteristici giardini e la vegetazione che sorge soprattutto lungo i corsi d’acqua e le decorazioni che abbelliscono ed ingentiliscono i suoi edifici, specialmente nel centro, che rimandano ad una suggestiva ed intricata topografia di chiara impronta medioevale.

Il tratto della gente è particolarmente cordiale, gente che sa apprezzare il buon vivere grazie anche alle differenziate proposte della buona tavola e, fra queste, in posizione di primo rilievo, il famoso radicchio. Non è da meno l’aspetto legato alla produzione vitivinicola.

Il tessuto industriale può contare su una diffusa rete di piccole e medie industrie così come l’ambito commerciale. Una connotazione che caratterizza anche il territorio della provincia che è pure impreziosito dalle inconfondibili ville neoclassiche, molte delle quali sono state progettate dal grande Andrea Palladio. Piazza dei Signori, splendida, il Palazzo dei Trecento, la Casa dei Carraresi, la Loggia dei Cavalieri unitamente all’architettura sacra del Duomo con il Battistero di San Giovanni, la chiesa gotica di S. Nicolò, così come quella di San Francesco, sono gli elementi di pregevole distinzione nella ricca offerta monumentale che Treviso propone.

Il legame con il ciclismo è fortissimo come possono garantire due edizioni del campionato del mondo disputate nel suo territorio (1985 e 1999) ed il prossimo mondiale di ciclocross in calendario nel gennaio 2008. A giusta ragione, Treviso e provincia, possono vantare l’attribuzione di “provincia più ciclistica” d’Italia e dove anche la corsa rosa ha già scritto belle pagine.

La prima metà della frazione è completamente piatta ed attraversa Montebelluna, Bassano del Grappa, Marostica (la città di Giovanni Battaglin, unico veneto finora vincitore di un Giro d’Italia, quello del 1981), Thiene, Schio e Valli del Pasubio. E’ quindi proposta una salita oramai poco frequentata dal grande ciclismo: Pian delle Fugazze. Quest’ascesa, peraltro non difficile, era il trampolino di lancio di una classica del calendario come il Giro del Veneto caratterizzato da un albo d’oro di rilievo. Si è in Trentino. Lunga discesa su Rovereto per puntare poi sul lago di Garda per Nago, Torbole e Riva del Garda, località turistiche sempre apprezzate e frequentate. Un’altra salita con pendenze abbordabili, il passo del Ballino a quota m. 763 e poi tutta discesa fino al traguardo di Terme di Comano.

Sono strade conosciute per il Giro del Trentino ed il Giro d’Oro, quest’ultimo di recente approdato al calendario professionistico. Corse che qua sono proprio di casa.

Terme di Comano, nel comprensorio delle Valli Giudicarie, nel cuore del parco Naturale dell’Adamello Brenta, è un luogo per piacevoli e distensivi soggiorni curativi e villeggiature in una bella ambientazione. Già nel 1976 è stato arrivo di tappa con il successo del veronese Luciano Conati in maglia bianco-nero della Scic. L’acqua delle Terme di Comano vanta, fra le specificità, l’alta temperatura di 27 gradi alla sorgente ed è particolarmente indicata nella cura di numerose affezioni della pelle e riflette i suoi benefici effetti in numerosi trattamenti particolarmente studiati per adulti e pure per bambini. Terme di Comano, nell’abitato di Ponte Arche, è situata in un territorio con tre soleggiati altipiani – il Banale, il Bleggio ed il Lomaso – che le fanno da corona. E’ un ambiente naturalistico che offre molte possibilità di vivere esperienze dirette in un contesto vero e schietto con la realtà di coltivatori, allevatori e specialisti della produzione di foraggi e salumi. Per gli amanti delle escursioni naturalistiche ed alpinistiche, anche in mountain bike, esercitano un forte richiamo le attrattive delle valli d’Algone e d’Ambiez. Sono molti interessanti anche i vari parchi tematici come quello dedicato al poeta trentino Giovanni Prati, gli antichi castelli, le palafitte del Parco archeologico di Fiavé, il Parco Fluviale del Sarca ed il canyon del Limarò.

La buona e genuina tavola s’esprime in varie forme e con diversi prodotti così come, del resto, gli ottimi vini. Il tutto a breve distanza da molteplici mete di motivante interesse che il Trentino offre in elevata profusione.

Planimetria:

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Altimetria:

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Previsioni:

Oggi con un GPM poco prima dell'arrivo, e traguardo su di uno strappetto è l'ultima occasione per ribaltare la Classifica Generale prima della crono decisiva di domani.

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Conegliano, Susegana, Villorba, Castelfranco Veneto (sede della Zalf Désirée Fior, autentica fucina di corridori e campioni da moltissimi anni) introducono a Riese Pio X ed al circuito finale per S. Vito, Altivole, Vallà che è da percorrere due volte prima del traguardo. La cittadina ospita per la prima volta il Giro d’Italia, un evento vissuto con grande passione. E’ un terreno adatto, specifico, per sviluppare – soprattutto e certamente nel finale – le grandi velocità e per dare così modo agli uomini sprint del gruppo, almeno a quelli che hanno salvato la pelle sulle montagne, di destreggiarsi nel prevedibile volatone a ranghi serrati. Almeno questa è la previsione. Come sempre sarà la corsa a confermare – o no – le previsioni.

nella realtà c'ero a vedere quella tappa e mi hanno filmato (chiuso OT)... cmq ottima vittoria di cavendish...

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90° Giro d'Italia - 19° Tappa

Appuntamento che potrebbe essere decisivo, e le squadre dei leader lo sanno, tanto che concentrate sulle ultime rampe lasciano spazio alla fuga di giornata che porta via dodici corridori.

Di Luca in Rosa, sa che oggi dovrà difendersi e resistere nella crono di domani, il successo è per lui vicino.

rosayi5.jpg

I fuggitivi prendono il largo ma ai piedi del Passo Pian delle Fugazze son rimasti in tre con poco più di 3' di vantaggio.

Si scollina e il Gruppo inizia a forzare riportandosi sui fuggitivi, si cerca qualche fuga ma il ritmo è troppo alto e non viene concesso nulla.

Il riassorbimento avviene a 35 Km dalla fine e ciò che rimane del Gruppo si prepara per l'ultima, decisiva salita.

Si arriva ai piedi del Passo del Ballino, 17 Km di salita non impossibile, e 30 dalla fine; si affronta a ritmo sostenuto con le squadre strette intorno ai Capitani, almeno fino a quando a 13 Km dalla vetta Sprick (Bouygues Telecom) lancia l'affondo seguito da Nocentini (AG2R), Weening (Rabobank) e dal Campione del Mondo Bettini.

Il Gruppo tirato da Saunier e Liquigas si fa sotto coi soli Rabobank e Bettini a prendere il largo mentre i Capitani si scrutano... Simoni tentenna, mentre Quesada non pare in giornata.

6,5 Km alla vetta e a sorpresa è la Maglia Rosa Di Luca a rompere gli indugi e a tentar l'assolo!!!

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Immediata la reazione di Quesada, Simoni, Schleck A. e Savoldelli che si lanciano all'inseguimento, ormai i giochi son aperti e sui restanti Km si deciderà tutto!

Fra gli inseguitori il più tenace appare Quesada che da solo raggiunge Di Luca poco prima della vetta, scollinando insieme a lui con 39'' sui tre inseguitori.

Ciò che rimane del Gruppo nella discesa è a oltre 2', ma poco importa lo spettacolo e l'attenzione ora sono là davanti nei 5 che stanno animando la corsa, anzi è proprio fra Di Luca e Quesada i due di testa, contendenti per la Maglia Rosa...

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Mentre collaborano perfettamente si sprecano le occhiate di entrambi all'altro, come due duellanti cercano nell'espressione dell'avversario segni di cedimento, pronti a sfruttarli cercando l'azione.

Il vantaggio in Generale è minimo, lo sa Di Luca, ma lo sa anche Quesada, anche un piccolo allungo a buon fine potrebbe segnare questo Giro d'Italia!

Il vantaggio sul terzetto pare decrescere ma poco importa a loro, la sfida è a due...

Meno 5 Km ci prova Di Luca! Ma subito regisce Quesada e Danilo si siede...

Non passa neanche un Km che è l'italospagnolo che ci prova ad allungare, stavolta è Danilo a stroncare l'iniziativa...

Ultimo tentativo di Quesada ai meno 2 ma va a vuoto e si arriva allo sprint a due... Quesada non cerca neanche la ruota e parte deciso, nulla può Di Luca che si "accontenta" della seconda piazza, vittoria per il neopro Quesada!!!

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Ordine d'Arrivo:

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Quarta vittoria per Quesada, a ruota la Maglia Rosa Di Luca, poco dietro gli inseguitori.

Classifica Generale:

1 Danilo Di Luca LIQUIGAS 83h52'06

2 Miguel Quesada MERCATONE UNO + 11

3 Gilberto Simoni SAUNIER DUVAL - PRODIR + 3'30

4 Paolo Savoldelli ASTANA + 7'41

5 Andy Schleck TEAM CSC + 21'32

6 Eddy Mazzoleni ASTANA + 34'54

7 Ivan Parra COFIDIS + 35'58

8 Dario Cioni PREDICTOR - LOTTO + 43'57

9 Jose Rujano UNIBET.COM + 44'05

10 Pieter Weening RABOBANK + 45'28

11 Leonardo Piepoli SAUNIER DUVAL - PRODIR + 46'23

12 Stefano Garzelli ACQUA SAPONE + 46'35

13 Rinaldo Nocentini AG2R PREVOYANCE + 49'17

14 Gianpaolo Caruso LAMPRE - FONDITAL + 49'27

15 Bernhard Kohl GEROLSTEINER + 51'44

Tutto rimandato nella crono di domani che deciderà il Giro d'Italia 2007.

smallmagliarosauf7.gifMaglia Rosa: Di Luca (Liquigas) 83h52'06;

smallmagliaciclaminofd9.gifMaglia a Punti: Di Luca (Liquigas) 259 punti;

smallmagliaverdecc4.gifMiglior Scalatore: Quesada (Mercatone Uno) 95 punti;

smallmagliabiancabg0.gifMiglior Giovane: Quesada (Mercatone Uno)

Vittorie di Tappa:

7 tappe: Mercatone Uno;

3 tappe: Saunier Duval;

2 tappe: Astana e Liquigas;

1 tappa: Credit Agricole, Discovery, Gerolsteiner, Milram, Unibet.

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nella realtà c'ero a vedere quella tappa e mi hanno filmato (chiuso OT)... cmq ottima vittoria di cavendish...

davvero ottima anche un po tanto di culo con Peta inguaiato dietro eheheheh

Tanto a crono lo vinci il giro...

Cmq grandissimo. :thumbup:

Gratt Gratt.

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