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Marco Pantani 14-2-2004 / 14-2-2014


emmea90

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  • Amministratori

Su richiesta di una parte di voi (e dello staff) vi lascio un topic per i vostri ricordi di Pantani o, semplicemente, una vostra commemorazione. Sapete già io come la penso quindi eviterò di esprimermi - lascio la parola a voi.

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In realtà non so come la pensi? E per chi tifavi? Ullrich?  :huh:

 

In realtà, più che ai pensieri e alle considerazioni fatte, che hanno trovato spazio in altri thread, stanno trovando spazio e in realtà ne troveranno sempre e giustamente, vorrei che su questo thread si lasciasse un segno diverso, ovvero alla parola e all'esperienza di chi tra noi ha vissuto e ha tifato Pantani, e magari, chissà, magari qualcuno che lo ha pure visto dal vivo!

 

Io avevo appena dieci anni quando Pantani vinceva il suo primo Giro d'Italia. Non posso ricordare il personaggio o la persona, perchè da piccolino certe cose non li riconosci ma le capisci solo a posteriori, mi ero ovviamente, come un po' tutti, innamorato delle vittorie e del tifo comune.

 

C'erano tre cose che non potevo fare a meno di vedere con i miei alla tv:

 

La Ferrari la domenica pomeriggioo

Gli slalom di Tomba e Compagnoni

E le tappe di Pantani.

 

Vedevo il Giro prima ancora che capissi cosa fosse il ciclismo.

Quando l'ho incominciato sul serio a capire era il 2000, avevo dodici anni, ed ero stato ricoverato a maggio in ospedale e potevo davvero seguire ogni tappa dall'inizio alla fine. Quel Pantani era già atleticamente in affanno e anche dal punto di vista legale e giudiziario aveva già iniziato il suo percorso ma ero un bimbo e quelle cose neanche le sapevo. Eppure mi sembrava solo una crisi passeggera, era sempre il campione da tifare, quello più forte. Avevo conosciuto lo sport, gli avversari e al Tour ero davvero felice per Pantani e come una gara di formula uno saltavo sul divano alle vittorie. Credo che tutti abbiamo iniziato a mal sopportare Armstrong da quel Tour del 2000 perchè era quello che aveva fatto perdere Pantani.

 

Mi sarebbe piaciuto vederlo dal vivo una volta almeno. Gli anni seguenti ero più concentrato agli eventi calcistici, al tennis che era il mio sport che al ciclismo. Ogni volta guardavo le prime tappe e poi smettevo perchè era solo con un velo di tristezza e delusione che avrei potuto vedere le seguenti, con un campione così messo male. Lo vedevo come un ciclista finito, nella sua parabola discendente, ma come si guardarebbe oggi un Federer, un Milito. Non pensavo mica che dietro c'era un mondo marcio e che sarebbe morto.

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Beh.. ma è un topic di memoria. Io posso essere filo comunista e anticapitalista per cui antiAmericano, però non è che non mi ricordo cosa facevo l'11 settembre, così come si ricorda l'incidente di Schumacher nel 1999 la mia amica che guardava la F1 con me ma tifava McLaren. Sono ricordi, non impressioni. Se non cagava di striscio il ciclismo o giocava con le macchinine fino al 2004 è un altro discorso. Non ho chiesto idee, ho chiesto ricordi.

 

Certamente sono tifosissimo del Milan ma non potete chiedermi un ricordo della Coppa del 1989, posso parlarne un gran bene ma avevo appena un anno, neanche sapevo cosa volesse dire "Pallone".

Modificato da Stylus
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Io l'anno della doppietta giro tour in agosto ero in vacanza con la mia compagnia a Bellaria.

Ero tifoso del panta ma il ciclismo non era parte integrante della mia vita come lo è ora...

Ricordo solo che una sera decidemmo di camminare sulla spiaggia (in vacanza eravamo andati in treno) per raggiungere il chiosco di Pantani.

Non credavamo fosse tanto distante (circa una decina di km :wacko: ) e raggiungere qul chiosco fu un'odissea perchè in quel tratto di spiaggia molti fiumiciattoli si riversavano nel mare e quindi si era costretti a risalire gli argini fino al primo ponte per attraversare..

Ricordo che arrivammo finalmente al chiosco con i piedi distrutti, ma felici perchè in qualche modo (un po' eroico) avevamo ragginto la nostra meta.

marco non c'era, ma conoscemmo mamma Tonina e la fidanzata di marco (che sgobbava come una matta.)

Era pieno di gente e la piadina era pure poco cotta ma non importava... 

ovunque c'erano palloncini rosa e gialli , e foto di marco. Sembrava fosse li..

Tornammo a casa facendo la colletta tra noi, per prendere un pulmino TAXi che ci riportasse in albergo...

fu un'esperienza strana, bella, unica, una sorta di pellegrinaggio...

 

questa cosa mi avvicinò ancora di più a Marco.

Un grande atleta.

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La poca partecipazione di questo topic rende l'idea di quanto ormai Pantani sia lontano dal ciclismo odierno, e dalle nuove generazioni  :sad2:

 

Gran parte degli utenti non ha potuto ammirarlo. Ti dico la mia, Pantani è stato il mio idolo, ma preferisco ricordarlo dentro di me. Non mi piace esprimere sentimenti ed opinioni di circostanza.

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Io sono nato nel '98...

 

Comunque Pantani è stato uno dei miei primi idoli anche se ero piccolissimo, forse il secondo dopo Schumacher (anche se ci capivo poco già ai tempi dell'asilo seguivo lo sport :D ). Non ricordo in che anno, forse più di uno passai i pomeriggi del mese di Maggio a casa di mia nonna con la TV accesa sul Giro ed io che facevo i giri della casa in triciclo facendo fare a mia nonna il pubblico, mi doveva acclamare al grido di "Pantani! Pantani!"

Una volta poi sono andato con mio zio a vedere il Giro che passava in un paese vicino il mio per vedere Pantani, ed ancora abbiamo una sua foto, scattata mentre passava.

 

Di imprese sportive naturalmente non ne ricordo, ero troppo piccolo, anche se ogni tanto mio padre ricorda il giorno del matrimonio di mia zia (fine Maggio/inizio Giugno '98) come il giorno in cui scattò Pantani, si sparse la voce e una folla si raccolse attorno al televisore del ristorante per seguirlo.

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io mi sento in dovere di scrivere su questo thread perche sono stato tra i fortunati a poter godere delle emozioni che il pirata ha regalato al mondo in quegli anni essendone pienamente cosciente.

Non voglio toccare il capitolo doping (lo sento come una mancanza di rispetto e lo lascio a quei perdenti del parlamento francese),anzi si e dico che e vero che in quegli anni erano praticamente  tutti dopati ( e penso sia possibilissimo) correvano ad armi pari e quindi e come se nessuno lo fosse stato,nel senso che le imprese del pirata non perdono smalto in quel torbido contesto.

seguii il giro del 98'  in diretta sulla rai con un Dezan che sembrava esser posseduto nei momenti in cui Marco toglieva, dapprima il caschetto (se lo portava in quel giorno/ non era ancora obbligatorio SEMPRE) e poi la bandana e gli occhialini.Quella era la marcia d'avvicinamento allo scatto.Non c'era pretattica. Non c'erano giochetti di nascondino vari.

Sapeva che quando la strada saliva era il piu forte ed in quel rituale praticamente avvertiva i Zulle e i tonkov che lui era pronto alla guerra. Era un uomo (non un alieno inespressivo).

Non oso immaginare cosa potessero pensare vedendogli togliere la bandana i suoi avversari...(oddio adesso parte....speriamo bene.....non devo farmi staccare stavolta.....).

e lui come annunciato partiva ( e a dezan i battiti andavano piu su che a lui lol...),solitamente il primo scatto era un saggiare la gamba altrui...Per questa volta Tonkov zulle e qualche altro (beppe "turbo" guerini 3°al giro 98) potevano tirare un sospiro di sollievo perche erano rimasti attaccati con le unghia seppur in affanno a quel "moscerino" di 57kg.Ma sapevano anche loro che al prossimo attacco (scontato che vi sarebbe stato + lungo e deciso del primo) sarebbero stati dolori.....

alla fine e con un vantaggio neppure ampissimo (1'33") riusci ad aver ragione di tonkov a quel giro. In Italia scoppio la pantani-mania.

al tour prese un minuto nel prologo e piu di quattro nella cronometro di correze(se nn erro) e si presento sulle alpi con 5 minuti di ritardo da ullrich....

Ma fece il capovolavoro (degno di essere ricordato quanto quello di Coppi nella cuneo-pinerolo del 1949) nella tappa di les deux alpes attaccando a 50km dall'arrivo sul galibier e rifilando una decina di minuti al "panzer" tedesco.... mica attacco' in discesa col kreuzinger di turno (di gregari buoni non ne aveva) o cerco' di sfruttare i ventagli a mo' di team attack in pianura........

Era andato al tour per vincerlo dopo due 3° posti nel 94 e nel97e alla prima stagione senza grandi incidenti(ricordiamo l'auto in contro senso alla milano torino che gli ruppe tibia e perone e il gatto che lo fece ritirare al giro del 97) decise che o "faceva saltare il banco" o "saltava lui" ....Bhe' salto il banco ed il cronometro all'arrivo d'un Ullrich stremato  alle deux alpes segnava un impetuoso +8'57". 

Quel giorno ero estasiato Pantani era maglia gialla al tour e per di piu nello stesso anno in cui si era imposto al giro.

Ritengo un insulto legare il nome di marco pantani al solo valore di ematocrito= 51 e stato molto di più 

MARCO E VIVO in quanto leggenda :105:  :105:

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Hai ragione Dido!

 

Una cosa a cui penso è il fatto che oggi "uno scatto telefonato" è uno scatto che non fa paura a nessuno. Gli attacchi di Pantani erano telefonatissimi, non cercava l'effetto sorpresa. Tutti quei riti facevano erano un conto alla rovescia per l'attacco, un messaggio certo. Eppure nessuno riusciva a trovarsi preparato!

 

Io ricordo con maggiore nitidezza l'ultimo degli attacchi di Pantani a Cascata del Toce, la ricordo benissimo quella tappa. Ero sul divano e al primo attacco chiamai mio padre ad alta voce "Papà Pantani attacca!" Quegli attacchi erano stati stupendi, credo che nulla di simile era capitato nei tre anni seguenti. Purtroppo quegli attacchi furono inutili, però dio che nervi quando poi ho sentito che era morto, si era ucciso, perchè sembrava stesse tornando e ricominciando con quei tre scatti che sembravano vagiti al confronto del pantani di un tempo. In fondoquel giro d'italia del 2003 era stato in fondo il miglior giro dal 99...

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Guardando e riguardando gli speciali, le cassette e tutti i video su youtube ho potuto apprendere chi era Marco Pantani. 

Sin dal primo momento mi sono innamorato di quell'uomo così piccolino, ma forte. 

La differenza tra Pantani e i vari scalatori di oggi è l'inventiva. Oggi sono tutti comandati e si aspetta sempre l'ultima salita seguendo alla lettera il piano del mattino, Marco no ! 

Il pirata sapeva di essere il più forte ed ogni volta che la strada cominciava a salire tutti guardavano lui sapendo che poteva scattare da un momento all'altro, altro che adesso. 

Il pirata mi ha fatto innamorare a questo sport ed ogni volta che mi ritrovo in bici su una salita penso sempre alla telecronache di De Zan e mi gaso come un matto. 

Mi colpiscono sempre le sue imprese: il duello con Tonkov, l'impresa a Les deux alpes, il duello con Armstrong sul Ventoux, l'attacco a Courchevel e l'ultimo scatto sulla Cascata del Toce. 

Guardando lo speciale su Rai Sport Due mi sono commosso guardando Martinelli a fine puntata molto giù dopo le accuse di Tonina. Penso che lui non ne sappia di più di quanto ha detto. 

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Il duello con Lance sul Ventoux e l' attacco sul Galibier nella tappa delle Deux Alps sono tra le più belle azioni della storia dello sport che ci accomuna tutti, io non c'ero ancora nel Luglio 98 perchè arrivai qualche mese dopo, ho visto tutto lo speciale su Pantani su Rai Sport 2 perdendomi solo la prima parte tra le 12.20 e l' una e dieci perchè ero con gli amici, ma ciò che mi hanno trasmesso le immagini è stato molto,i suoi attacchi devastanti, la sofferenza successiva a Madonna di Campiglio e la depressione, come uomo non lo posso giudicare, ma come corridore credo che sia stato il più grande scalatore puro di tutti i tempi.

 

 

Guardando lo speciale su Rai Sport Due mi sono commosso guardando Martinelli a fine puntata molto giù dopo le accuse di Tonina. Penso che lui non ne sappia di più di quanto ha detto. 

Sono d' accordissimo con te.

Modificato da Lui98
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Pantani può essere considerato un gran ciclista. Ritenerlo il miglior scalatore però è un esagerazione. Nonostante tutte le storie che si sono molto probabilmente inventati i giornalisti il test a Madonna di Campiglio c'è stato e la macchina per il calcolo è stata ritarata 7 volte prima di giungere a quella conclusione. Al limite si può ragionare sulla frase di pier bergonzi ("se con una bacchetta magica si potesse togliere tutto il doping dell'epoca probabilmente Pantani sarebbe ancora il più forte") ma, negare i risultati di quel test, per un motivo o per l'altro mi sembra una forzatura.
Invece trovo spregevole come Mediaset (Mistero in particolare) abbiano cercato disperatamente di aggrapparsi a un anniversario per migliorare il loro share.

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Pantani può essere considerato un gran ciclista. Ritenerlo il miglior scalatore però è un esagerazione. Nonostante tutte le storie che si sono molto probabilmente inventati i giornalisti il test a Madonna di Campiglio c'è stato e la macchina per il calcolo è stata ritarata 7 volte prima di giungere a quella conclusione. Al limite si può ragionare sulla frase di pier bergonzi ("se con una bacchetta magica si potesse togliere tutto il doping dell'epoca probabilmente Pantani sarebbe ancora il più forte") ma, negare i risultati di quel test, per un motivo o per l'altro mi sembra una forzatura.

Invece trovo spregevole come Mediaset (Mistero in particolare) abbiano cercato disperatamente di aggrapparsi a un anniversario per migliorare il loro share.

 

Beh il problema è però un altro. L'analisi è stata fatta su un solo campione, mentre bisognava effettuare il test sul campione B.

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Come scalatore l'ultimo che ha saputo tenermi in punta di sedia, direi anche l'ultimo dei grandi in una categoria che vive una crisi profonda a vantaggio dei corridori da classiche. Talento incredibile e grandissimo atleta (fino a quel 5 giugno, poi...), passato "leggendariamente" come cazzone / cazzeggiatore che non è stato, come oggi potremmo catalogare, sbagliando grossolanamente, un Sagan o un Boonen.

Non seguivo il ciclismo, ma ringrazio i miei zii (nemmeno loro appassionati di questo sport tuttora), per essersi sintonizzati sul Tour de France quel 27 luglio 98, un volo che in un amen riporta la mia mente al pasticcio di Campiglio, poi alla rinascita alpina al Tour del 2000, adrenalina pura. E proprio mentre cominciavo ad amare le 2 ruote Pantani era declinante, troppo scarso per essere vero, poi si seppe, a causa della coca e del male che lo divorava dentro; poi l'ultima recita, quasi che considerasse un dovere dimostrare di essere ancora un ciclista per poi ricadere definitivamente...dal debutto alla Coppi e Bartali, la bandana lanciata come un tempo, la folla in delirio, perfino un successo sfiorato, ai piazzamenti nelle volate di gruppo, per arrivare al Giro (sullo Zoncolan ho rischiato l'embolo :tongue: ). Tutte queste fotografie, sintetizzate al massimo, sono per me Marco Pantani.

 

Stilisticamente unico (vedi lui e Bartoli, mentre oggi dopo altri ipercinetici già piuttosto bruttini a mio avviso ci tocca Froome...come passare in 15 anni dai Led Zeppelin a Gigi D'Alessio, con un intervallo temporale troppo piccolo per abituarsi), anziché essere uomo dei 1000 scatti era quello dello scatto perpetuo, chi c'è c'è gli altri ciao, motore fuso.

 

Diverso è il ricordo che viene spesso restituito da chi in questi giorni fa memoria (non ho visto nulla, anche volutamente, vedrò cosa e quando recuperare), che ne fa una figura antologica di genere variabile, un fumetto a proprio uso e consumo rendendolo, magari anche involontariamente, aderente alla propria mente, a cosa vuole o pensa di ricordare.

 

Parlo del pasticcio di Campiglio perché di ciò si tratta, che sia stato errore suo o strumentale, accidentale o doloso, è impossibile credere che a Giro vinto Pantani abbia varcato quella soglia per "bisogno", e direi pure che abbia potuto farlo per sfrontatezza verso i controllori, visto che da inizio Giro era guardato male a diversi livelli. Oggi si legge che avrebbe potuto invalidare quel test, o addirittura schivarlo senza conseguenze, mangiando colazione. Ma la bufera mediatica, i processi che lo hanno raggiunto in breve e in gran numero, sarebbero arrivati comunque. Perché sia piovuto su un solo uomo (che, provato, giocava ad armi pari con gli altri...anzi se parliamo di Tour 97 ad esempio le armi non erano tanto pari, ma a favore di altri) tanto letame resta per me è un mistero. Se poi vediamo gli effetti del doping di quegli anni (la letteratura c'è e le impressioni che ho ricavato mi portano tutte ad una conclusione) possiamo serenamente supporre che un ciclismo meno "selvaggio" sarebbe stato scevro da meteore, e possiamo convenire sul fatto che Marco non lo fosse (al netto degli infortuni tra il 94 e il 99 è praticamente sempre andato a podio a Giro o Tour, salvo nel 95 quando di fatto la corsa finì nella discesa del Portet D'aspet)

 

Sul confronto storico con altri scalatori non saprei esprimermi, troppo lontano Bartali, nemmeno ricordo Gaul, Bahamontes o Fuente. Sicuro da che guardo il ciclismo è stato il migliore della categoria, con margine.

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Pantani può essere considerato un gran ciclista. Ritenerlo il miglior scalatore però è un esagerazione. Nonostante tutte le storie che si sono molto probabilmente inventati i giornalisti il test a Madonna di Campiglio c'è stato e la macchina per il calcolo è stata ritarata 7 volte prima di giungere a quella conclusione. Al limite si può ragionare sulla frase di pier bergonzi ("se con una bacchetta magica si potesse togliere tutto il doping dell'epoca probabilmente Pantani sarebbe ancora il più forte") ma, negare i risultati di quel test, per un motivo o per l'altro mi sembra una forzatura.

Invece trovo spregevole come Mediaset (Mistero in particolare) abbiano cercato disperatamente di aggrapparsi a un anniversario per migliorare il loro share.

Mistero di per sé è spazzatura, uno dei peggiori programmi mai visti in TV.

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  • 2 weeks later...

Pantani che si lancia in discesa in maglia Carrera giù dal Giovo e va a vincere la tappa di Linz.

Pantani che vince all'Aprica.

Pantani che sale sul podio a Parigi, con Indurain.

Pantani che quasi vince il mondiale di Duitama guardato in tv all'ora di cena, e io che gufo insieme a mio zio quando vedo Olano che fora all'ultimo km, ma ormai è troppo tardi.

Pantani al tg, ad un letto d'ospedale, dopo che si è spiaccicato contro una jeep alla Milano-Torino.

Pantani con la divisa da allenamento della Carrera - quella tutta blu - che si prepara per rientrare alle corse.

Pantani che va giù nella tappa del Chiunzi, un sabato pomeriggio, mentre davanti arriva una fuga con un quarto d'ora. Ma anche Gotti che alla fine va a vincere quel Giro (il primo vinto da un italiano da che mi ricordi, dato che ero troppo piccolo nel '91 per ricordarmi di Chioccioli, mentre tutti i giri seguenti vinti dagli stranieri, a cominciare dal biennio di Indurain, me li ricordo) e mi fa quasi dimenticare di Pantani.

Pantani che l'estate dopo vince all'Alpe d'Huez.

Pantani che vince sotto la pioggia a Morzine.

Pantani che getta via bandana e orecchino prima di ogni attacco, e che io guardo dall'albergo di Riccione dove sono in vacanza.

Pantani che scatta (sul Capo Berta?) già in una delle primissime tappe del Giro '98

Pantani umiliato da Zulle a Trieste.

Io che il martedì pomeriggio ho rientro a scuola, ma ho registrato la tappa della Marmolada e quando torno a casa per vederla capisco dagli occhi di mia zia che è successo qualcosa di grosso (mannaggia a lei, Primo Grande Spoiler dell'Era Pantaniana)... anche se ancora non immagino quanto sia stato clamoroso quello che è successo.

Pantani che si fa uccellare da Tonkov a Pampeago, e io che penso che neanche questo è l'anno buono.

Pantani che attacca e Tonkov che risponde. Pantani che attacca e Tonkov che risponde. Pantani che attacca e Tonkov che risponde. Pantani che attacca... e questa volta Tonkov non risponde! Pantani che trionfa a Montecampione e riapre il Giro.

Pantani che dà la paga a Tonkov anche nella cronometro di Mendrisio e che finalmente vince il suo primo Giro d'Italia!

Il mondiale in Francia e la mia prima ragazza... Pantani che appena finito il mondiale arriva tra gli ultimi sotto la pioggia di Dublino.

Pantani che cade.

Pantani che cade di nuovo.

Pantani che inizia a ingranare nella prima tappa pirenaica, quella che vince Massi sotto la pioggia.

Pantani che vince a Plateau de Beille.

Io che gioco a beach volley sulla spiaggia di Bergeggi e sento un boato provenire dal baretto (Secondo Grande Spoiler dell'Era Pantaniana), e che quando alla sera torno a casa per vedermi in registrata la tappa del Galbier so già che diavolo ha combinato.

Pantani seduto per terra il giorno dello sciopero dei ciclisti. Jalabert che comanda il boicottaggio delle squadre spagnole.

Pantani che perde da Ullrich ad Albertville, ma in fondo ha solo controllato.

Pantani che difende la maglia gialla nell'ultima crono, con la voce di Dezan che non capisci se è soltanto roca oppure sta piangendo veramente.

Pantani e tutta la Mercatone Uno con i capelli ossigenati sugli Champs Elysées.
Pantani che fora una ventina di km dal traguardo e ci manca solo che perda il Tour.

Pantani sul podio con Gimondi.

Pantani dappertutto: a Cesenatico in tv per le strade alla pubblcità alla radio ospite di qualsiasi programma.

Pantani santificato.

Pantani vestito da Pirata.

Pantani che vince al Gran Sasso il giorno che muore mio nonno.

Pantani che ammazza il Giro.

Pantani che umilia il Giro ad Oropa.

Pantani che inizia a starmi sulle palle

Pantani che vince pure a Pampeago il giorno che metto internet a casa: connessione Omnitel, mica Vodafone.

Pantani che porco lui vince anche a Campiglio

Pantani che inizio ad odiare

....

La tv che si accende e sotto passano le immagini delle montagne lombarde, ma nessuno che parla al microfono. Poi una voce si sente ed è Dezan che dice che Pantani questa mattina è stato fermato. Gimondi e Adorni che quasi piangono. Cassani che quasi piange. Io che non so neanch più da che parte sono girato. Pantani che finalmente compare, nella sua felpa grigia col cappuccio, la mano fasciata, e che dice che è caduto tante volte ma questa volta non sa se si alzerà più. Savoldelli che rifiuta di mettere la maglia rosa. Io che al pomeriggio ho la partita e registro il finale della tappa. Un giovane e ancora poco conosciuto Heras che vince all'Aprica, con Gotti che si prende il Giro in un'atmosfera surreale, tra i boati e i fischi del pubblico e gli striscioni che inneggiano a Pantani.

Pantani che non va al Tour.

Pantani che scompare.

 

Il giro del 2000 che inizia e Pantani che c'è ma non si vede.

Pantani che torna sull'Izoard, ma la tappa comunque la vince Lanfranchi.

Pantani che al Tour è salta già ad Hautacam.

Pantani che vince sul Ventoux ma gliel'ha lasciata Armstrong.

Pantani che vince a Courchevel e torniamo tutti a sperare.

Il Tg2 che mi dà la notizia del ritiro di Pantani nella tappa dello Joux-Plane.

 

Pantani a Sidney quasi come un corpo estraneo alla nazionale.

 

Pantani che alla seconda tappa del Giro 2001 è nel primo gruppetto, e tutti che strillano "è tornato Pantani"!

Pantani che invece sprofonda alla prima salita.

Il blitz di Imperia e Pantani che scappa dal Giro. La tappa del Fauniera che salta ed io che ero rimasto apposta a casa da scuola per vederla partire.

Leblanc che lascia a casa Pantani dal Tour.

 

Pantani che continua a sprondare sempre di più.

Pantani che la Gazzetta dice che è entrato in terapia.

Pantani che va in una casa per tossicodipendenti.

 

Pantani che all'inizio del 2003 batte un colpo alla Coppi & Bartali, dove sfiora una tappa.

Pantani che torna davanti sullo Zoncolan, con Bulbarelli che non capisce più niente. Pantani uguale a Garzelli che non li distingui uno dall'altro. Pantani che però si pianta nel finale.

Pantani per terra giù dal Sampeyre. Di nuovo con Garzelli.

Pantani che scatta a Cascata del Toce nel giorno del mio 18° compleanno. E quello stronzo di Simoni che lo va a riprendere. Ma se anche l'avesse lasciato andare, la scena metteva già una profonda tristezza.

Pantani che sorride sul palco del Processo dopo l'ultima tappa a Milano, e che sembra davvero stia ritrovando un po' di serenità.

 

Cippo che spalanca la porta del circolo un sabato sera e che annuncia: È morto Pantani.

 

______

 

I primi ricordi legati al ciclismo sono di quando avevo 7-8 anni, il Giro d'Italia lo vinceva Indurain e la sigla era ancora Pavarotti che cantava "All'alba vincerò". Poi a Dezan padre è succeduto Dezan figlil, dalla Rai a Italia 1, ed è sbocciato Pantani. La sua carriera l'ho seguita tutta dall'inizio alla fine, sono stato pantaniano come non poteva non essere un bambino di 10 anni che non si perdeva una tappa in tv, ma poi ho iniziato ad odiarlo quando nel '99 il suo dominio al Giro era diventato imbarazzante. Ma anche così, Campiglio è stato un colpo al cuore e in cuor mio ho subito capito che Pantani iniziava a morire quel giorno (nel frattempo avevo già 14 anni e certe cose iniziavo a capirle). L'ultima volta che ho odiato Pantani è stata al Tour del 2000, per il modo in cui si è ritirato. E con il senno di poi sono convinto che se avesse portato a termine quel Tour qualcosa, nella sua testa, avrebbe ancora fatto in tempo a scattare (non dico per tornare il corridore di un tempo, ma per salvare almeno la persona). Invece è quel giorno che Pantani ha definitivamente gettato la spugna. E anche i timidi segnali dati nel 2003 - Coppi e Bartali, Zoncolan, Cascate del Toce - facevano stringere il cuore.

 

E poi porca misera, ho seguito dal vivo praticamente TUTTO Pantani, e mi sono perso soltanto le sue due più grandi imprese che ho visto in registrata: la Marmolada e il Galibier :banghead:

 

p.s.: cmq quello che prima ha scritto di avere visto Pantani "solo nelle immagini d'epoca" (mi pare fosse Pippo) mi ha fatto sentire veramente anziano... :P

Modificato da smec-easyjet
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  • 10 months later...

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