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Tornando indietro e ripensando al mondiale.

Pozzato è arrivato nel gruppetto dei migliori. Il problema è che chi lo ha portato lo ha portato per non far corsa dura e poi ha fatto corsa dura. Non era meglio utilizzare lo slot di Pozzato per un altro scalatore a quel punto e far corsa più dura?

 

beh, Pozzato era stato portato proprio per avere una carta da giocare nel caso il percorso si fosse rivelato meno duro del previsto. Anche perché. altrimenti, sia con Nibali che con Scarponi saresti dovuto arrivare da solo per vincere, mentre Ulissi e Paolini potevano sì vincere in una volata di gruppetto, ma il difficile per loro sarebbe stato esserci, nel gruppetto buono.

 

Si può discutere sulla scelta di Pozzato, ma un corridore con le sue caratteristiche, cmq, ci voleva proprio per non precludersi a prescindere una soluzione. Poi questo non significa che l'Italia dovesse correre per Pozzato, proprio perché il veneto non dava nessuna garanzia. E infatti, non ha tenuto Cancellara e Sagan sull'ultimo Fiesole, arrivando staccato (17° a 1'05" da Rui Costa, mentre Cancellara e Sagan hanno chiuso a 34").

 

Ripeto, il problema è Pozzato in quanto Pozzato, non Pozzato come tipo di corridore, che andava portato. Anche perché siamo sicuri che sarebbe bastato uno scalatore in più al suo posto per cambiare la storia del mondiale?

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Tornando indietro e ripensando al mondiale.

Pozzato è arrivato nel gruppetto dei migliori. Il problema è che chi lo ha portato lo ha portato per non far corsa dura e poi ha fatto corsa dura. Non era meglio utilizzare lo slot di Pozzato per un altro scalatore a quel punto e far corsa più dura?

Per avere più punte nelle varie situazoni di corsa  non sapendo quanto il percorso potesse fare selezione, è ovvio che tu tieni Pozzato per contrastare Sagan e Cancellara. La domanda ce la si poteva porre, nel caso Sagan e Cancellara arrivavano con i primi e Pozzato no..

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Per avere più punte nelle varie situazoni di corsa  non sapendo quanto il percorso potesse fare selezione, è ovvio che tu tieni Pozzato per contrastare Sagan e Cancellara. La domanda ce la si poteva porre, nel caso Sagan e Cancellara arrivavano con i primi e Pozzato no..

 

ma infatti Pozzato NON è arrivato con Sagan e Cancellara!

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Tornando indietro e ripensando al mondiale.

Pozzato è arrivato nel gruppetto dei migliori. Il problema è che chi lo ha portato lo ha portato per non far corsa dura e poi ha fatto corsa dura. Non era meglio utilizzare lo slot di Pozzato per un altro scalatore a quel punto e far corsa più dura?

 

La stessa cosa che ho detto io qualche pagina fa invocando il blocco Astana; penso che uno tra Agnoli (non in forma però)-Aru o Tiralongo avrebbe potuto tenere il passo di Scarponi, ma non lo sapremo mai.

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La stessa cosa che ho detto io qualche pagina fa invocando il blocco Astana; penso che uno tra Agnoli (non in forma però)-Aru o Tiralongo avrebbe potuto tenere il passo di Scarponi, ma non lo sapremo mai.

 

ragazzi però una cosa è fare il ritmo forte ma regolare per molti km su salite lunghe, un'altra cosa è sapere essere utili in un mondiale... andava bene portare Vanotti che è l'uomo ombra di Nibali, ed evidentemente per Vincenzo è già importante averlo accanto in gruppo a prescidenre poi dall'apporto che può dare. E Nibali ha fatto davvero un gran mondiale. Ma da lì a costruire tutta una squadra intorno a Nibali - che, per quanto sia il corridore da GT più adatto ad una classica, NON è uno specialista delle classiche - ce ne passava...

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Secondo me con il senno di poi (ma così è facile) Pozzato doveva essere lasciato a casa al 100% in favore di Basso. Logico però che se il mondiale l'avesse vinto Sagan (che comunque, oltre a staccarlo già prima dello sprint, in una volata batte Pozzato 9/10) e non ci fosse stato il vicentino Bettini sarebbe stato crocifisso.

Poi io Pozzato non l'avrei convocato comunque, al suo posto avrei messo appunto uno tra Basso e Ratto (secondo me entrambi sarebbero stati utili)

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Secondo me con il senno di poi (ma così è facile) Pozzato doveva essere lasciato a casa al 100% in favore di Basso. Logico però che se il mondiale l'avesse vinto Sagan (che comunque, oltre a staccarlo già prima dello sprint, in una volata batte Pozzato 9/10) e non ci fosse stato il vicentino Bettini sarebbe stato crocifisso.

Poi io Pozzato non l'avrei convocato comunque, al suo posto avrei messo appunto uno tra Basso e Ratto (secondo me entrambi sarebbero stati utili)

 

io invece la penso all'opposto :wink:

 

un corridore come Basso secondo me è inutile in una corsa di un giorno (non sa limare in mezzo al gruppo, è piantato in discesa, non ha il cambio di ritmo in salita, sa fare "solo" lunghe progressioni che hanno effetto, appunto, su salite lunghe e dure e non su una collina come Fiesole dove con il ritmo che tiene Basso non metti in difficoltà nessuno, per non parlare poi di quanto sarebbe stato inutile su uno strappo secco e corto come Salviati).

 

Mentre un corridore con le caratteristiche di Pozzato ci voleva proprio per non precludersi a priori la possibilità di giocarsi il successo con un uomo veloce, nel caso la corsa si fosse rivelata meno dura del previsto. Il punto, semmai, è stabilire se fosse proprio Pozzato il corridore più indicato a ricoprire quel ruolo: il palmares ed il suo potenziale massimo direbbero di sì, le sue precedenti partecipazioni al mondiale e, soprattutto, il rendimento dei suoi ultimi anni dicevano di no. Però Bettini avrà pensato "di tutti quelli che ho per quel ruolo, Pippo è quello potenzialmente più forte, anche se c'è 1 possibilità su 10 che sia in giorno di grazia".

 

Il punto, secondo me, è proprio questo: dovendo portare un uomo capace di fare la corsa su Sagan e Cancellara, l'unico che ha una remota possibilità di riuscirci è proprio Pozzato. Ci sarebbe stato anche Ballan, ma è fermo da tutta la stagione, e in più a differenza di Pozzato è pure fermo in volata. Oppure ci sarebbe voluto il Gatto della Dwars door Vlaanderen, che però poi nella seconda parte di stagione si è perso.

 

Di certo, però, l'ultimo di cui avremmo avuto bisogno in un mondiale era Basso... pensa, piuttosto avrei portato Cunego!

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Su Basso:

 

Io me lo ricordo buon protagonista a Verona nel 2004 su un percorso meno esigente di questo, me lo ricordo anche più protagonista di Cunego quella volta. Ora è possibile a tutto il 2013 dire che il divario fra il Basso attuale (quello della Vuelta) e quello di allora sia maggiore di quello fra il Cunego attuale e quello di allora? Ne concluderei che Basso fosse in ogni circostanza preferibile a Cunego.

 

Su Pozzato possiamo parlarne, ma l'unico argomento per me accettabile è quello del cercare un piazzamento (perché questo sarebbe stato il massimo ottenibile) in caso di corsa poco selettiva (e in questo caso quanto mi sono sbagliato a dubitare della durezza, aggravata pure dal maltempo). Peraltro anche Pippo è piuttosto scarso come limatore, ma dobbiamo dire che sul percorso e nelle condizioni di domenica non è che ciò abbia inciso granché.

Da ultimo direi che Pozzato è stato portato per inerzia dopo che ha vinto il Gp di Plouay; le attinenze con la corsa mondiale erano scarse, per non dire nulle, ma tant'è.

 

Infine uno che è arrivato sul podio ad una Liegi (ere geologiche fa, ma la resistenza è dote che meno di tutte le altre tende a scemare nel tempo) e dimostra ancora ottima condizione in un Mondiale del genere va portato. Anche perché alla fin fine la risorsa più concreta per vincere era fare corsa durissima e sperare in un po' di fortuna, altroché Pozzato allo sprint... :tongue:

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ragazzi però una cosa è fare il ritmo forte ma regolare per molti km su salite lunghe, un'altra cosa è sapere essere utili in un mondiale... andava bene portare Vanotti che è l'uomo ombra di Nibali, ed evidentemente per Vincenzo è già importante averlo accanto in gruppo a prescidenre poi dall'apporto che può dare. E Nibali ha fatto davvero un gran mondiale. Ma da lì a costruire tutta una squadra intorno a Nibali - che, per quanto sia il corridore da GT più adatto ad una classica, NON è uno specialista delle classiche - ce ne passava...

 

No, attenzione, non sto criticando la rosa composta da Bettini, prima del Mondiale avevo detto che quella era la rosa più competitiva che potesse comporre, anche alla luce del tipo di tattica che voleva attuare (molti uomini in fuga e Nibali buono come ultima carta da giocare).

La mia critica è verso l'inspiegabile cambiamento di tattica a cui abbiamo assistito appena i corridori sono entrati nel circuito iridato; l'Italia, ad eccezione di Nibali e Pozzato (almeno loro no, per fortuna) si è messa tutta a tirare con un ritmo indiavolato e risultati finali piuttosto discutibili: Nocentini e Ulissi staccati prima ancora di capire che c'erano anche loro in gruppo, Santaromita-Vanotti spremuti fino all'osso dopo 2-3 giri.

Arrivati al 6° o 5° giro circa non avevamo più uomini da far tirare e il ritmo iniziale è venuto ovviamente meno, Belgio e Svizzera erano le nazionali più numerose e non volevano selezione: a questo punto faccio la mia critica precedente, se fai tirare tutte le varie punte che avevamo e mandi in una fuga disperata Visconti (Bettini ha detto che si aspettava che altre nazioni lo seguissero, ma secondo me solo qualcuno della Colombia poteva farlo...) allora hai deciso di puntare tutto su Nibali, con Pozzato a marcare il Cance; perché quindi non portare gli altri (pochi) scalatori che abbiamo oltre a Scarponi per fare selezione a -3 o -2 giri dalla fine e permettere a Nibali di giocarsi le sue carte in maniera dignitosa?

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Su Basso:

 

Io me lo ricordo buon protagonista a Verona nel 2004 su un percorso meno esigente di questo, me lo ricordo anche più protagonista di Cunego quella volta. Ora è possibile a tutto il 2013 dire che il divario fra il Basso attuale (quello della Vuelta) e quello di allora sia maggiore di quello fra il Cunego attuale e quello di allora? Ne concluderei che Basso fosse in ogni circostanza preferibile a Cunego.

 

Su Pozzato possiamo parlarne, ma l'unico argomento per me accettabile è quello del cercare un piazzamento (perché questo sarebbe stato il massimo ottenibile) in caso di corsa poco selettiva (e in questo caso quanto mi sono sbagliato a dubitare della durezza, aggravata pure dal maltempo). Peraltro anche Pippo è piuttosto scarso come limatore, ma dobbiamo dire che sul percorso e nelle condizioni di domenica non è che ciò abbia inciso granché.

Da ultimo direi che Pozzato è stato portato per inerzia dopo che ha vinto il Gp di Plouay; le attinenze con la corsa mondiale erano scarse, per non dire nulle, ma tant'è.

 

Infine uno che è arrivato sul podio ad una Liegi (ere geologiche fa, ma la resistenza è dote che meno di tutte le altre tende a scemare nel tempo) e dimostra ancora ottima condizione in un Mondiale del genere va portato. Anche perché alla fin fine la risorsa più concreta per vincere era fare corsa durissima e sperare in un po' di fortuna, altroché Pozzato allo sprint... :tongue:

 

Sia Basso che Cunego sono lontani parenti di quelli che erano nel 2004-2005. Cunego, però, nelle corse di un giorno è stato un ottimo corridore almeno fino al 2008, e anche dopo qualche mondiale discreto lo ha fatto. In valori assoluti, rispetto a Basso è una pippa, ma anche oggi secondo me è più adatto di Ivan ad una corsa come un mondiale. Poi appunto, contesto proprio il fatto che con Basso saresti riuscito a fare corsa più dura. Cunego, per lo meno, sarebbe stato un corridore che potevi inserire in un'azione a 3-4 giri dalla fine, perché con gente come Voeckler, Bakelants, Mollema avrebbe potuto anche giocarsela, uno come lui. Mentre Basso, anche se lo mettevi nella fuga non se lo filava nessuno, perché non avrebbe mai vinto in volata, e credo non avrebbe mai nemmeno avuto la forza di andarsene in salita. E se anche ci fosse riuscito, con la strada bagnata, lo andavano a riprendere in discesa.

Ad ogni modo, se la scelta era appunto tra Basso, Cunego e Pozzato, anche io avrei portato Pippo: stiamo parlando in tutti e tre i casi di corridori in fase calante, ma per lo meno dei tre Pozzato era quello con più senso, proprio perché - pur senza dare garanzie, ma nessun altro corridore con le sue caratteristiche, oggi, darebbe più garanzie di lui - quantomeno copriva una soluzione che altrimenti sarebbe rimasta del tutto scoperta sia portando Cunego, sia soprattutto portando Basso.

 

Ecco, se vogliamo dire altri due nomi, allora, diciamo piuttosto Marcato e Gasparotto. Tutti e due, però, negli ultimi mesi non si sono più visti.

 

No, attenzione, non sto criticando la rosa composta da Bettini, prima del Mondiale avevo detto che quella era la rosa più competitiva che potesse comporre, anche alla luce del tipo di tattica che voleva attuare (molti uomini in fuga e Nibali buono come ultima carta da giocare).

La mia critica è verso l'inspiegabile cambiamento di tattica a cui abbiamo assistito appena i corridori sono entrati nel circuito iridato; l'Italia, ad eccezione di Nibali e Pozzato (almeno loro no, per fortuna) si è messa tutta a tirare con un ritmo indiavolato e risultati finali piuttosto discutibili: Nocentini e Ulissi staccati prima ancora di capire che c'erano anche loro in gruppo, Santaromita-Vanotti spremuti fino all'osso dopo 2-3 giri.

Arrivati al 6° o 5° giro circa non avevamo più uomini da far tirare e il ritmo iniziale è venuto ovviamente meno, Belgio e Svizzera erano le nazionali più numerose e non volevano selezione: a questo punto faccio la mia critica precedente, se fai tirare tutte le varie punte che avevamo e mandi in una fuga disperata Visconti (Bettini ha detto che si aspettava che altre nazioni lo seguissero, ma secondo me solo qualcuno della Colombia poteva farlo...) allora hai deciso di puntare tutto su Nibali, con Pozzato a marcare il Cance; perché quindi non portare gli altri (pochi) scalatori che abbiamo oltre a Scarponi per fare selezione a -3 o -2 giri dalla fine e permettere a Nibali di giocarsi le sue carte in maniera dignitosa?

 

Secondo me, Bettini ha anticipato i tempi facendo fare il forcing ai suoi nei primi due giri, perché quello era stato il momento con il tempo peggiore e lo voleva sfruttare per fare più danni possibili. Il che, chiaramente, è anche un'ammissione di inferiorità, perché se fosse stato convinto di avere la squadra più forte, avrebbe aspettanto cmq il finale per menare duro. Però, tutto sommato, credo sia stata una mossa intelligente: è inutile nascondercelo, non abbiamo più nazionali forti come quelle del 2006, 2007, 2008, 2009... non possiamo più aspettarci che sia l'Italia a fare la corsa nel finale. E quindi bene ha fatto Bettini a fare la corsa dura quando ne ha avuto la possibilità, altrimenti avrebbe rischiato di "risparmiare" Ulissi, Nocentini, Vanotti quando sarebbero stati utili, e di averli poi cmq stanchi - e quindi inservibili - nel finale: basta pensare al ridicolo "forcing" fatto Moser l'anno scorso a Valkenburg prima dell'ultimo Cauberga: era servito a qualche cosa?

Modificato da smec-easyjet
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Secondo me, Bettini ha anticipato i tempi facendo fare il forcing ai suoi nei primi due giri, perché quello era stato il momento con il tempo peggiore e lo voleva sfruttare per fare più danni possibili. Il che, chiaramente, è anche un'ammissione di inferiorità, perché se fosse stato convinto di avere la squadra più forte, avrebbe aspettanto cmq il finale per menare duro. Però, tutto sommato, credo sia stata una mossa intelligente: è inutile nascondercelo, non abbiamo più nazionali forti come quelle del 2006, 2007, 2008, 2009... non possiamo più aspettarci che sia l'Italia a fare la corsa nel finale. E quindi bene ha fatto Bettini a fare la corsa dura quando ne ha avuto la possibilità, altrimenti avrebbe rischiato di "risparmiare" Ulissi, Nocentini, Vanotti quando sarebbero stati utili, e di averli poi cmq stanchi - e quindi inservibili - nel finale: basta pensare al ridicolo "forcing" fatto Moser l'anno scorso a Valkenburg prima dell'ultimo Cauberga: era servito a qualche cosa?

 

Senza dubbio la mossa di far gara da subito ha influito molto su quei corridori come Cancellara e Gilbert che temevano la Fiesole, e difatti non appena il ritmo si è rialzato all'ultimo giro hanno ceduto e non sono stati al passo degli scalatori puri (il primo ed il secondo giro fatti a tutta e i successivi giri alla lunga si sono fatti sentire...), ma quello in cui ha peccato Bettini è il non prevedere una situazione di inferiorità numerica nel momento in cui la corsa sarebbe stata cosa per soli scalatori (ed anche qui è stato molto sfortunato, visto che Valverde ha raggiunto la compagnia in extremis ed Uran, che poteva aiutare Vincenzo, è caduto rovinosamente).

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Senza dubbio la mossa di far gara da subito ha influito molto su quei corridori come Cancellara e Gilbert che temevano la Fiesole, e difatti non appena il ritmo si è rialzato all'ultimo giro hanno ceduto e non sono stati al passo degli scalatori puri (il primo ed il secondo giro fatti a tutta e i successivi giri alla lunga si sono fatti sentire...), ma quello in cui ha peccato Bettini è il non prevedere una situazione di inferiorità numerica nel momento in cui la corsa sarebbe stata cosa per soli scalatori (ed anche qui è stato molto sfortunato, visto che Valverde ha raggiunto la compagnia in extremis ed Uran, che poteva aiutare Vincenzo, è caduto rovinosamente).

 

ripeto, secondo me il punto è che per noi non era nemmeno scontato ESSERCI, nel finale. Secondo me, si è fatto un bagno di umiltà cercando di fare corsa dura quando i nostri uomini erano in grado di farla, e nell'ultimo giro siamo cmq stati protagonisti con DUE uomini, perché non dimentichiamoci che Scarponi è stato il primo a scremare il gruppo sulla Fiesole. Poi certo, da quel punto in poi Nibali ha dovuto fare tutto da solo, ma è già stato un ottimo risultato arrivare ad esserci. A differenza che negli ultimi anni.

Inoltre, conta che se Santaromita non fosse caduto già nel tratto di trasferimento, uno come Ulissi sarebbe potuto entrare in azione più tardi. E soprattutto, se non fosse caduto al terzultimo giro, negli ultimi due avremmo avuto da giocarci anche Paolini. E non so quante altre squadre hanno avuto tre uomini su cui contare nell'ultimo giro, forse c'era giusto il Belgio che però è rimasto tagliato fuori dall'azione buona.

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ripeto, secondo me il punto è che per noi non era nemmeno scontato ESSERCI, nel finale. Secondo me, si è fatto un bagno di umiltà cercando di fare corsa dura quando i nostri uomini erano in grado di farla, e nell'ultimo giro siamo cmq stati protagonisti con DUE uomini, perché non dimentichiamoci che Scarponi è stato il primo a scremare il gruppo sulla Fiesole. Poi certo, da quel punto in poi Nibali ha dovuto fare tutto da solo, ma è già stato un ottimo risultato arrivare ad esserci. A differenza che negli ultimi anni.

Inoltre, conta che se Santaromita non fosse caduto già nel tratto di trasferimento, uno come Ulissi sarebbe potuto entrare in azione più tardi. E soprattutto, se non fosse caduto al terzultimo giro, negli ultimi due avremmo avuto da giocarci anche Paolini. E non so quante altre squadre hanno avuto tre uomini su cui contare nell'ultimo giro, forse c'era giusto il Belgio che però è rimasto tagliato fuori dall'azione buona.

 

Bah, adesso non sottovalutiamoci, la nazionale italiana come livello qualitativo è pur sempre più forte di molte altre (il Belgio sinceramente dopo Gilbert e Bakelants era finito, Vansummeren tirava solo nel tratto in pianura...), e anche sul mondiale non lo reputo affatto una delusione, ma anzi la conferma che come al solito sono le solite nazioni a giocarsi le vittorie su percorsi così duri (penso che per il 3° mondiale più lungo e uno tra i più selettivi di sempre si possa usare questo aggettivo); semmai l'errore è stato quello di non portarsi un altro (o addirittura due) scalatore/i, ma non è così influente al fine di una condotta che i nostri hanno saputo organizzare alla grande.

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Poi appunto, contesto proprio il fatto che con Basso saresti riuscito a fare corsa più dura

Non ne avremo mai la controprova, ma nella prima parte di Vuelta Basso valeva all'incirca quelli che si sono giocati questo Mondiale e non solo su salite di 10 km. Che fosse inutile, o che lo fosse più di Pozzato, non riuscirai a convincermi :tongue:

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