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emmea90

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Ieri Gilbert probabilmente non l'avrebbero battuto neanche piazzandogli una bomba tra i raggi: ora come ora è il più forte, ha una superiorità che a livello di classiche, dove dominare è molto più difficile che in una gara di 3 settimane, ho probabilmente solo sul pavé da parte di Boonen nel 2005 e Cancellara lo scorso anno. Se avesse voluto, probabilmente avrebbe anche potuto provare a sbarazzarsi degli Schleck sul Saint-Nicholas (visto che ha lasciato sul posto Andy e messo in difficoltà Frank con un'accelerazione di poche decine di metri).

Detto questo, va detto che se ti trovi 2 vs 1 per oltre 20 km, e in questi 20 km piazzi la bellezza di 0 scatti (a meno di non voler considerare quella sottospecie di incremento di ritmo prodotta a 500 metri dalla fine, che non avrebbe messo in difficoltà Gilbert neanche se gli avessero attaccato un masso da 50 kg alla bicicletta), vuol dire che ci metti anche un po' del tuo a favorire il dominio del più forte. Per esempio, al momento dello scatto di Frank sulla Roche aux Faucons è stato Andy a riportare Gilbert a ruota, anziché costringere il belga a reagire e poi eventualmente partire a sua volta. Anche nei tratti interlocutori nessuno dei due ha mai provato un'azione a sorpresa, provando a far sfiancare il belga nei tratti interlocutori (tanto Van Avermaet era morto, e Gilbert avrebbe dovuto sempre chiudere in prima persona).

E' chiaro che tutto questo discorso parte dal presupposto, tutto da verificare, che i fratelli avessero abbastanza energie per provarci. Tuttavia, il fatto che almeno Frank sia riuscito a tenere la ruota di Gilbert sul Saint-Nicholas (anche se ho dei dubbi sul fatto che potesse reggere un'azione di 2-300 metri in più), e gli innumerevoli precedenti in cui i due sono andati avanti in coppia come muli anziché provare ad elaborare qualche barlume di strategia, mi fa pensare che qualcosa di più potessero anche tentare.

Ad ogni modo, sarebbe ingeneroso ridurre la vittoria di Gilbert ad errori tattici degli avversari. Siamo di fronte all'unico corridore che potrebbe (e sottolineo "potrebbe", che non equivale a "riuscirà a") ricalcare le gesta di Bettini e rappresentare per il decennio appena iniziato quello che il toscano ha rappresentato per quello scorso, ossia l'uomo faro delle grandi classiche per molti anni, capace di essere protagonista dalla Sanremo al Lombardia, dalle Ardenne al Mondiale. E francamente la cosa non mi dispiacerebbe, visto che Gilbert è un corridore che ha tutto per piacermi (e per piacere, in generale): esplosivo, corretto, spettacolare, che corre tutto l'anno e sempre per vincere, più incline ad eccedere in generosità che in tatticismi. Oltre ad avere il non trascurabile pregio, rispetto a chi prima di lui era riuscito nella tripletta belga-olandese e a tanti suoi avversari, di non essere mai stato, almeno per il momento, al centro di vicende di doping.

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Non è un errore di battitura, è proprio che volevo scrivere "ho visto" e mi sono mangiato il "visto". Infatti la frase non ha senso.

Aggiungo che questo succede perché di solito metto l'avverbio tra l'ausiliare e il participio, visto che mi piace di più come ritmo della frase, solo che ogni tanto il participio viene risucchiato dall'impeto della scrittura :mrgreen: .

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anche, comunque si merita il 6 damiano, ha ragione cicloweb, questa settimana la sfortuna gli ha rovinato tutto a cunego

Cunego può meritare 6 solo in una scala da 1 a 100. Perché se la corsa di ieri è sufficiente, viene da chiedersi cosa debba fare Cunego per essere al di sotto del 6 (su 10).

Cunego ha impostato la prima parte della stagione su queste tre corse, ed ha inanellato tre prestazioni anonime, preceduto nettamente da corridori non certo di prima fascia; non solo, ma non ha nemmeno mai provato a muovere un dito per uscire da quell'anonimato. Non mezzo scatto, non un'accelerazione, non un'iniziativa di qualsiasi tipo. E dare la colpa alla sfortuna è ridicolo, a meno che adesso non si voglia spacciare per un fatto di buona o cattiva sorte il fatto di staccarsi ad ogni cambio di ritmo da parte di qualche grosso calibro e di rassegnarsi con imbarazzante passività alla propria netta inferiorità. E non mi si tiri in ballo la caduta alla Freccia Vallone, visto che Cunego aveva già fatto pietà all'Amstel, e ieri è andato meglio (anzi, facciamo meno peggio) che nelle prime due uscite.

Per di più non credo proprio che dare sufficienze a Cunego dopo prove di questo genere possa giovare al ragazzo, che ormai è immerso in un suo mondo in cui lui è un grande campione nel pieno delle sue forze, potenzialmente all'altezza di vincere una grande corsa a tappe o una classica monumento, grazie a doti di scalatore andate disperse sette anni fa e ad uno spunto veloce e ad un'esplosività di cui da anni si sono perse le tracce. Continuare a raccontare che va tutto bene e che è tutta sfortuna è il modo migliore per far sprofondare Cunego sempre più giù nel baratro di mediocrità in cui sta precipitando. Penso che sentirsi dire un po' più francamente come stanno le cose - cioè che oggi come oggi Cunego è un corridore che ad una Liegi si presenta come atleta che merita non più di una stelletta nella griglia dei favoriti, come lo ha giustamente collocato l'Equipe - sarebbe l'unico modo per dargli una più che necessaria scossa.

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Cunego voto 6 :24: io direi insufficiente Damiano e tutti gli altri big che non si sono visti se non sul traguardo.

Adesso andrà al Romandia,a luglio andrà al Tour e parteciperà alle varie classiche italiane di agosto-settembre per poi concludere con il Lombardia,se non combina niente nemmeno in questo corse direi che è ormai alla frutta come corridore,un talento che nel corso degli anni si sta bruciando lentamente,più che altro non è un problema di preparazione atletica ma proprio di testa mi sa.

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solitamente quando punta alle corse a tappe fa bene nelle classiche, visto che quest'anno ha puntato alle classiche speriamo faccia bene nelle corse a tappe

Potrebbe fare pietà in entrambe icon_mrgreen.gif. Comunque dopo queste 3 classiche è facile pensare che sia da buttare come atleta. Speriamo di sbagliarci e di vedere un Cunego pimpante sulle strade francesi :wink:

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Come fa' a lottare per la classifica se ormai soffre le salitelle in maniera impressionante ?? No ...fara' bene a fare il tour perche' 1 o 2 tappe possono salvarti la stagione e anche perche le fughe al tour arrivano spesso ( e' l'unico modo per i corridori francesi di vincere le tappe ) , mentre correre per le tappe al giro e' di solito piu' difficile per il percorso .

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A me mi viene da pensare che i 2 Schleck abbiano fatto da "gregari" a Gilbert appositamente per potere poi avere tutta la Omega Pharma al proprio fianco al Tour per cercare di trionfare.

Altrimenti come si spiegherebbe il fatto che Andy, dopo essersi staccato rientra e si mette a tirare?

Va bene tutto ma non penso che i due fratellini siano fessi fino a questo punto, anche se, probabilmente, sarebbe molto meglio se corressero separatamente.

Staremo a vedere al Tour.

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Cunego ha delle possibilità di fare classifica con successo al Tour (e con "con successo" intendo da top 5, non da vittoria) pari a quelle di una mia prossima affermazione al torneo di Wimbledon.

Poi non capisco che ragionamento sia quello per cui siccome quando puntava alle corse a tappe andava bene nelle classiche (cosa su cui potremmo peraltro anche discutere), allora quest'anno che ha fatto vomitare sulle Ardenne dovrebbe essere al top sulle 3 settimane. Di solito quando un corridore rende come Cunego nelle corse su cui ha impostato tutta la prima parte di stagione, è una buona ragione per credere che farà pietà anche nel periodo immediatamente successivo.

Cunego deve fare il Tour, ma deve farlo puntando a qualche tappa, che in questo momento è l'unica dimensione cui può ambire.

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