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Basso vola a Lugano. Battuti Duarte e Visconti

Il varesino della Liquigas-Cannondale ha vinto il GP Lugano. "Logico che la dedica sia per Aldo, ma lui voleva un'altra vittoria..."

LUGANO (Svizzera), 27 febbraio 2011 - Ivan Basso batte in volata il colombiano Fabio Duarte e a Lugano conquista la sua prima vittoria stagionale. A pochi secondi, il tricolore Giovanni Visconti regola gli inseguitori e si conferma pure lui in un momento di grande forma. Un duello, quello tra Basso e Visconti, che dal 9 al 16 marzo infiammerà gli appassionati lungo le strade della Tirreno-Adriatico. Entrambi infatti saranno al via della corsa dei Due Mari, che con la Parigi-Nizza, rappresenta il primo grande appuntamento della stagione.

L'ATTACCO — Oggi l’azione decisiva è stata promossa dall’estone Taaramae sull’ultima salita in programma. Basso, che aveva fatto lavorare magistralmente per tutto il giorno la sua Liquigas-Cannondale, è stato il primo a prendergli la ruota. Visconti, vincitore sabato a Varese del Gp Regio Insubrica, ha capito subito il pericolo e si è buttato in avanti. Duarte, che a Varese conquistò il Mondiale under 23 nel 2008, è stato l’ultimo ad agganciarsi. Poche pedalate e Taaramae ha alzato bandiera bianca, Visconti ha provato a resistere ma sul tratto più duro ha dovuto arrendersi anche lui. In salita Duarte a fare il ritmo e Basso a ruota, in discesa Ivan davanti a scegliere le traiettorie e il colombiano dietro con prudenza. Ultime due curve e Basso in testa lancia la volata lunghissima, Duarte esce di scia lo affianca ma il varesino resiste e vince per poche decine di centimetri. Nella gioia dopo l’arrivo anche la dedica ad Aldo Sassi: "Logico che questa vittoria sia per lui. Ma so che lui vuole un’altra vittoria...". Non pronuncia Tour de France, ma la strada imboccata per la conquista della maglia gialla è giusta.

fonte gazzetta.it

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Ieri sera ho visto la sintesi della Classica Sarda su Rai Sport... facepalm.gif

Il colmo è stato quando nè Martinello nè l'altro di cui non ricordo il nome sapevano quale fosse il cognome di Geraint Thomas...Nonostante gli sia stato detto più volte, loro continuavano a credere all'elenco dei partenti, evidentemente sbagliato...E il bello è che il cognome quelli della Sky ce l'hanno scritto bello grosso sul fianco della maglia... :lol:

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  • 3 weeks later...

Settimana Coppi e Bartali Sella il nuovo leader

Dopo la vittoria di Manuel Belletti nella semitappa mattutima, l'Androni ha vinto la cronosquadre. Sella nuovo leader. Caduta generale della Liquigas all'ultimo chilometro.

RICCIONE, 22 marzo 2011 - Bello, bellissimo, Belletti. Manuel Belletti - sostenuto da tutti quelli che mangiano i cappelletti, come recitano i suoi tifosi - ha vinto la prima semitappa della Settimana internazionale Coppi e Bartali, sul lungomare, tradizionale appuntamento per i velocisti, davanti ad Andrea Grendene e all’ucraino-toscano Volodymyr Bileka. Più che una semitappa, era meno di una semitappa: un terzo di tappa. Un’ottantina di chilometri, al sole, all’aria, anche al vento, e con uno strappettino per tenere sveglio il gruppo. Dopo 14 km due uomini in fuga, l’abruzzese Luca Fioretti e il colombiano Chaves Rubio: Fioretti cattura il gran premio della montagna e guadagna la maglia di leader, poi si rialza. Chaves Rubio insiste anche se il suo destino è già scritto. Gli ultimi che non si rassegnano alla volatona sono Matteo Fedi e il belga Gianni Meersman. La Liquigas fa il treno per Oss, che non è un velocista ma ha coraggio da vendere. Due cadute complicano la situazione e selezionano i pretendenti: la prima a meno di 2 chilometri dall’arrivo, la seconda ai 600 metri, e fra gli altri vengono eliminati Guardini, Pelucchi, il tunisino Chitoui e il polacco-toscano Szczawinski. Ai 400 metri Belletti, alla ruota di Oss, si trova chiuso sulla sinistra e decide di sfondare a destra. E sfonda.

"VOLATA CONFUSA" — Belletti, sorridente: "Volata confusa. Nei giri precedenti, visto che il vento tirava dal mare, avevo deciso di fare la volata a sinistra. Ma mi sono ritrovato chiuso, così sono partito sulla destra, lungo. Una bella fatica tenere la velocità. E non ho alzato le mani perché non si sa mai". Seconda vittoria dell’anno dopo quella, in volata, nell’ultima tappa del Giro della provincia di Reggio Calabria. "Stavolta sentivo l’aria di casa. Abito a una trentina di chilometri. Si vede che da queste parti riesco a dare il meglio di me. Domani c’è un’altra tappa adatta, poi mi aspetta un periodo ricco di corse e possibilità: la Tre Giorni di La Panne, la Vuelta Castilla y Leon e il Giro di Turchia prima del Giro d’Italia". Alla Sanremo era andata così così. "Ho scollinato Le Manie fra i primi, poi mi sono sfilato per mangiare, quando c’è stata la caduta ero dietro e sono rimasto intruppato nel secondo gruppo. Poi siano andati forte, tanto che lo svantaggio è sceso da 2’30" a 1’ prima della Cipressa. Ma ci siamo finiti così. Una lezione".

DIABETICO IN SQUADRA — Grendene, soddisfatto: "L’ultimo piazzamento al Brixia 2010: sesto. Questo è il migliore risultato nei miei tre anni di professionismo. La verità è che i primi due anni, alla Lampre, ho corso poco: ma non chiedetemi perché, io non lo so. Adesso sono nella Team Type 1, la squadra sponsorizzata da un’azienda farmaceutica che produce medicine per i diabetici e in cui corrono anche diabetici. In squadra ne abbiamo uno, lo spagnolo Javier Megias Leal, che mi ha anche aiutato a tenermi davanti. Stavolta ero nella posizione giusta, quarto, ben coperto, dietro a Richeze. Ai 200 sono uscito, in progressione, e non è mancato molto perché ottenessi la mia prima vittoria". Grendene, accento sulla prima e, è veneto, anzi, vicentino di Montecchio Precalcino, il paese di Sante Carollo, quel corridore che duellava con Luigi Malabrocca per conquistare la maglia nera. "Questa squadra americana è una grande opportunità. Corro, viaggio, giro. Sono stato negli Stati Uniti, ad Atlanta, ed era la mia prima volta. Correrò prima in Turchia, poi in California. E imparo". L’inglese? "No comment". Bileka, rinato: "Due anni fermo, per motivi personali che non voglio rivelare, poi ho ricominciato. Da Lance Armstrong all’Amore & Vita. E oggi mi sono scoperto velocista. Abito a Poggio Caiano, il paese di Fiorenzo Magni, mi sono sposato con una poggese, e adesso corro perché mi diverto così".

fonte gazzetta.it

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  • 3 weeks later...
  • 2 weeks later...

Mi preoccupa il telecronista di SportItalia del Giro di Romandia che ha appena detto che Guardini è un velocista simile a Ivan Quaranta e che quindi non va per niente bene in salita... :|

Mio fratello mi ha detto lo stesso. La tappa dopo la sua prima vittoria al giro di Turchia si è staccato su una salitella.

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Mi preoccupa il telecronista di SportItalia del Giro di Romandia che ha appena detto che Guardini è un velocista simile a Ivan Quaranta e che quindi non va per niente bene in salita... :|

Purtroppo ha ragione, ma per questo abbiamo anche Nizzolo

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Se non lo portano al giro...

Infatti non lo portano :mrgreen:

Mi preoccupa il telecronista di SportItalia del Giro di Romandia che ha appena detto che Guardini è un velocista simile a Ivan Quaranta e che quindi non va per niente bene in salita... :|

Decisamente no. Soffre molto le salite ma anche le distanze... Vedremo come cresce, il potenziale è tanto ma se non migliora in queste due cose purtroppo per lui sarà molto dura...

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35° Gran Premio Industria & Artigianato

Ordine d'arrivo

1. Angel Vicioso (Androni) 5:02:19

2. Giovanni Visconti (Farnese Vini Neri)

3. Mauro Fineto (Liquigas-Cannondale)

4. Valerio Agnoli (Liquigas-Cannondale)

5. Federico Rocchetti (De Rosa Flaminia)

6. Federico Canuti (Colnago CSF Inox)

7. Stefano Garzelli (Acqua&Sapone)

8. José Serpa (Androni)

9. Emanuele Sella (Androni)

10. Jackson Rodríguez (Androni)

Oggi hanno vinto.. Ma quanto male corre la Androni? Sembrano dei disperati cn tutti quelli scatti in pianura, son tutti scalatori dove vogliono andare? Per me si dovevano mettere tutti a dispesizioe di Vicioso oggi, che era nettamente il più veloce

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