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[PCM2009] L'Astana del dopo Contador [FUORI CONCORSO]


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LIEGI-BASTOGNE-LIEGI (Bel) World Tour (1ª parte)

Podio 2010: 1.Philippe Gilbert (OmegaPharma-Lotto) 6h51'59"; 2.Philippe Gilbert a 42"; 3.Damiano Cunego (Lampre-ISD) s.t.

Benvenuti alla Liegi-Bastogne-Liegi, che con i suoi 119 anni di storia è la Decana delle grandi classiche. Per noi, però, è soprattutto l'ultima possibilità di portarci a casa una corsa monumento prima di concentrarci sui grandi giri. Come al solito, a provarci saranno Alexandre Vinokourov ed Enrico Gasparotto, supportati - speriamo - almeno da Evgeni Petrov e Roman Kreuziger. L'uomo da battere, ancora e sempre Philippe Gilbert che fino ad oggi ha ripercorso esattamente il cammino del 2010: primo all'Amstel e secondo alla Freccia, un anno fa poi vinse anche la Liegi. Meglio dunque non aggiungere altro.

Entriamo subito in cronaca perchè la situazione è già parecchio interessante. Nonostante manchino ancora 135 km al traguardo, abbiamo in testa dieci corridori inseguiti da un quintetto di all star: si tratta di Dries Devenyns (Quick Step), Linus Gerdemann (Auchan-Luxair), Janez Brajkovic (RadioShack), Michele Scarponi (Lampre-ISD) e... udite udite... Alberto Contador (Saxo Bank-SunGard). Eccoli inquadrati, il loro vantaggio sul gruppo è di 5'32" e hanno ormai nel mirino i fuggitivi.

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Con certa gente allo scoperto è meglio non prendere rischi e decidiamo quindi di mettere i nostri gregari in testa a tirare insieme agli OmegaPharma di Gilbert.

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Goraszd Stangelj, Andriy Grivko, Dmitriy Fofonov e Tanel Kangert fanno il loro dovere, tirando per una quarantina di km fino all'inizio delle côtes: il loro forcing ci permette di ridurre a 2'52" il gap da Contador e compagni, che nel frattempo sono diventati la testa della corsa. A causa del ritmo imposto dai nostri il gruppo conta meno di novanta corridori e nelle retrovie segnaliamo un Joaquín Rodríguez già in difficoltà: primavera da buttare per il catalano della Katusha.

Il distacco tra attaccanti e gruppo si mantiene inalterato per una trentina di km, poi ai 55 dal traguardo, a sorpresa, c'è lo scatto di Philippe Gilbert.

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Il campione del mondo si è mosso decisamente troppo presto per pensare di seguirlo: ci prova Nick Nuyens (Saxo Bank-SunGard) più che altro per proteggere le spalle a Contador, ma l'ex corridore della Rabobank rimbalza subito indietro. Gilbert, invece, fa un numero dei suoi e in una decina di chilometri prende due minuti ai battistrada raggiungendoli ai 45 dall'arrivo. Inizialmente il vallone sembra voglia addirittura tirare dritto, poi ci pensa su e decide di proseguire con gli altri: si forma così un sestetto con 1'22" sul gruppo. Gruppo che è ancora tirato dai nostri e in particolare da Roman Kreuziger che ci permette di approcciare la Redoute con 1'10" dai primi. Mancano 39 km.

Sulla salita simbolo prova a sganciarsi Frank Schleck (Auchan-Luxair), ma Kreuziger non gli molla un metro e fa passare anche ad altri la voglia di attaccare. Le pendenze sono micidiali e mollano anche gli attaccanti: tutti, ad eccezione di Gilbert che prosegue da solo e scollina con 1'15" sul gruppo. Poi, sul falsopiano in cima alla Redoute, Roman si sposta e parte Jérôme Pineau (Quick Step).

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Il francese è partito fortissimo guadagnando subito un buon margine, poi però con l'inizio della discesa rinvengono in tre: ancora Nuyens e poi Rigoberto Urán (Sky) e Alexandre Vinokourov. Gilbert ci precede di non più di 50" e il percorso adesso favorisce gli inseguitori. Bene così.

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La strada, dicevamo, è favorevole a chi insegue, però ai 26 km dal traguardo i quattro sono tornati ad avere un minuto esatto dal campione del mondo. Pineau e Urán smettono di tirare e l'accordo va a farsi benedire: ci fermiamo e da dietro rientrano diversi altri corridori, fra cui Aleksandr Kolobnev (Katusha), Peter Sagan (Liquigas-Cannondale) e Damiano Cunego (Lampre-ISD). Comincia il Sart-Tilman e Vino perde qualche metro, Gasparotto è poco dietro di lui.

Sulla salita dell'Università Gilbert passa con 1'12" su Sagan, Kolobnev, Nuyens, Urán e Cunego, poi Vinokourov, Pineau, Nocentini e Frank Schleck a pochi secondi. Gli inseguitori si ricompattano in discesa.

Ecco il discesone da 90 km all'ora, la raffineria sulla destra e lo stadio dello Standard sullo sfondo. Vinokourov, che sembrava spacciato, ha un ritorno di fiamma e riporta il suo gruppetto su quello di Cunego. Svolta a sinistra e comincia il Saint-Nikolas, la "Salita degli Italiani": qui ad attaccare è ancora Jérôme Pineau, furbo a farsi scarrozzare da Vino nei km appena trascorsi.

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Eccoci a metà salita, occhio all'effetto schiacciante delle telecamere: Gilbert infatti ha ancora un minuto su Pineau, che compare sullo sfondo.

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Ed eccoci in vetta al Saint Nikolas, 5 km al traguardo. Gilbert è passato e ancora non si vede Pineau: il francese si è piantato e viene ripreso, proprio allo scollinamento, da Nick Nuyens. I due hanno 1'58" dal campione del mondo, non c'è più partita. Dietro di loro, intanto, Damiano Cunego (Lampre-ISD) guida un gruppetto di inseguitori e con Gilbert ormai fuori portata, gli uomini alle sue spalle finiranno per ricompattarsi a 3 km dall'arrivo: ormai si corre per il secondo posto e in lizza c'è anche Vino.

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(continua...)

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LIEGI-BASTOGNE-LIEGI (Bel) World Tour (2ª parte)

Gilbert è ormai irraggiungibile, i corridori alle sue spalle tornano verso il centro di Liegi ed ecco Vinokourov, in discesa, che si riporta sui primi inseguitori. Ce la giochiamo.

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1,5 al traguardo: inizia l'ultima salita, ovvero lo strappo che porta in cima alla collina di Ans, e Nick Nuyens (Saxo Bank-SunGard) si avvantaggia "da fagiano", approfittando del controllo tra Cunego e Kolobnev. Ci pensa dunque Rigoberto Urán (Sky) a tenere alto il ritmo, seguito da Vinokourov.

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... Philippe Gilbert è sul rettilineo d'arrivo e comincia già a festeggiare: ormai è fatta!

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Ecco il Campione del Mondo che taglia il traguardo! Ancora un bis eccezionale dopo quello della settimana scorsa alla Amstel Gold Race!

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Nick Nuyens (Saxo Bank-SunGard) chiude al secondo posto. Ma che succede alle sue spalle?!? Vinokourov è a terra!

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Che sfortuna per il nostro capitano! Il podio era assolutamente a portata di mano e invece ci sale Jérôme Pineau (Quick Step) che precede Rigoberto Urán (Sky). Vino, rialzatosi, ha ancora la forza di sprintare per l'ottava posizione, mentre vediamo un altro corridore a terra: è il campione australiano Simon Gerrans (Sky).

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Ed ecco l'arrivo di un secondo gruppetto, regolato ancora da uno dei nostri: é Enrico Gasparotto che precede Serguei Ivanov (Katusha) e Cadel Evans (BMC) nella volata per il 12º posto.

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Ma andiamo a rivedere cosa ha causato la caduta agli ultimi 500 metri (continua...)

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LIEGI-BASTOGNE-LIEGI (Bel) World Tour (3ª parte)

Dunque, eccoci alla moviola per analizzare questo incredibile epilogo.

All'ultima curva Vino è nella scia di Urán e precede Pineau, mentre Cunego ha già perso qualche metro. Davanti, Nuyens è ancora raggiungibile.

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La volata è lanciata ma improvvisamente Vinokourov perde il controllo della bicicletta.

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Il kazako cade e viene travolto da Cunego che sta sopraggiungendo.

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Mentre Pineau va a precedere Urán nella volata per il terzo posto, la carambola innescata da Vinokourov coinvolge anche Kolobnev.

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Vino non perde un attimo e si rialza subito.

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Come abbiamo già visto, il kazako ha ancora la forza e la grinta per fare la volata e aggiudicarsi l'ottavo posto davanti a Damiano Cunego (Lampre-ISD).

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Bene, è ora di salire sul podio con Philippe Gilbert (OmegaPharma-Lotto) per celebrare la sua seconda vittoria consecutiva alla Liegi-Bastogne-Liegi. Ecco il campione del mondo!. Cavolo, guardate come si è inquartato Hinault! (l'omino in camicia a destra nella foto, è lui che si occupa del cerimoniale in tutte le corse A.S.O.)

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ORDINE D'ARRIVO

1 Philippe Gilbert (OmegaPharma-Lotto) 6h49'21"

2 Nick Nuyens (Saxo Bank-SunGard) + 1'58"

3 Jérôme Pineau (Quick Step) + 2'15"

4 Rigoberto Urán (Sky) s.t.

5 Frank Schleck (Auchan-Luxair) + 2'27"

6 Rinaldo Nocentini (Ag2r La Mondiale) s.t.

7 Peter Sagan (Liquigas-Cannondale) s.t.

8 Alexandre Vinokourov (Astana) + 2'55"

9 Damiano Cunego (Lampre-ISD) s.t.

10 Aleksandr Kolobnev (Team Katusha) s.t.

11 Simon Gerrans (Sky) + 3'01"

12 Enrico Gasparotto (Astana) + 4'31"

13 Serguei Ivanov (Team Katusha) s.t.

14 Cadel Evans (BMC Racing Team) s.t.

15 Sylwester Szmyd (Liquigas-Cannondale) s.t.

16 Michael Albasini (HTC-Columbia) s.t.

17 Ryder Hesjedal (Garmin-Cervélo) s.t.

18 Leonardo Bertagnolli (Lampre-ISD) + 6'06"

19 Nicolas Roche (Ag2r La Mondiale) + 7'15"

20 Linus Gerdemann (Auchan-Luxair) s.t.

...

26 Roman Kreuziger (Astana) + 10'29"

36 Alberto Contador (Saxo Bank-SunGard) + 11'03"

43 Michele Scarponi (Lampre-ISD) + 11'47"

ALBO D'ORO RECENTE

2000 Paolo Bettini (Ita)

2001 Oscar Camenzind (Swi)

2002 Paolo Bettini (Ita)

2003 Tyler Hamilton (Usa)

2004 Davide Rebellin (Ita)

2005 Alexandre Vinokourov (Kaz)

2006 Alejandro Valverde (Spa)

2007 Danilo Di Luca (Ita)

2008 Alejandro Valverde (Spa)

2009 Andy Schleck (Lux)

2010 Philippe Gilbert (Bel)

2011 PHILIPPE GILBERT (Bel)

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Però, ragazzi, io oltre alla dichiarazione vorrei delle motivazioni sul sondaggio per Pellizotti. Perchè a questo punto dico che sono il Papa e nessuno mi può dir niente. Almeno motivate la vostra scelta. Pellizotti fino a prova contraria non è dopato e poteva tornare a correre già da Giugno, solo che la corte non si è ancora riunita (non si capisce perchè, stanno facendo ristagnare tutto).

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Pellizotti, tarda ancora il verdetto

Non ancora sciolta la camera di consiglio, giudici spaccati

Era atteso in tarda serata, ed invece il verdetto slitterà ancora di qualche ora, ma di certo sarà pronunciato entro la mezzanotte. Il ritardo farebbe pensare ad un collegio giudicante spaccato in due, ma ancora nulla di ufficiale è trapelato dalla Camera di Consiglio.

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GIRO DELL'APPENNINO (Ita) 1.1 (1ª parte)

Podio 2010: 1.Tiago Machado (Mercatone Uno-Magniflex) 5h00'03"; 2.Xavier Florencio (Cervélo TestTeam) s.t.; 3.Daniele Callegarin (CdC-Cavaliere).

Il Giro dell'Appennino è casa mia, queste sono le strade su cui mi alleno tutto l'anno e che quindi conosco a menadito. Qui, lo scorso anno, la Mercatone Uno-Magniflex da me guidata vinse la corsa con Tiago Machado, questa volta ci riproviamo con gli stessi ragazzi del Trentino. Ci mette un po' a partire la fuga, ma quando finalmente ha via libera riusciamo ad infilare Roman Kireyev: in totale gli attaccanti sono quattordici, qui li vediamo sulla salita di Creto, nella prima parte di gara.

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Raggiunto un vantaggio massimo di 7', la fuga è quasi ripresa quando la corsa arriva ai piedi della salita simbolo dell'Appennino: ecco i fuggitivi iniziare la Bocchetta con soli 50" sul gruppo.

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Prima parte della salita, quella più dura, con pendenze costantemente superiori al 10%: dal gruppo dei migliori prova ad evadere Stefano Garzelli (Acqua&Sapone), dietro ci siamo noi a controllare.

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A metà della Bocchetta si passa per gli abitati di Langasco e Pietralavezzare, la strada spiana un pochino e si può rifiatare. La situazione vede ora al comando gli ultimi due supersititi della fuga, lo spagnolo Arkaitz Duràn (Geox-TMC) e l'olandese Rob Ruijgh (Vacansoleil) insieme a Garzelli e Tiralongo. Il gruppo segue a 20".

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Kiserlovski, Masciarelli e Dyachenko continuano a scandire il passo e riprendono i quattro prima del gpm: allo scollinamento passano dunque in quattordici, dei quali quattro Astana. Nepomnyachshiy, che dei nostri sarebbe il più veloce in caso di arrivo a ranghi ridotti, transita con 30" di ritardo ma non riuscirà a rientrare perchè i Katusha alzeranno il ritmo per non farsi avvicinare.

A Voltaggio la strada torna a salire per la penultima fatica di giornata: il Passo della Castagnola. Qui ci provano i due uomini della BMC, Mauro Santambrogio e Johan Tschopp, che vengono stoppati rispettivamente da Masciarelli e Kiserlovski. L'attacco buono è quindi quello del russo Yury Trofimov (Katusha) che scollina con una decina di metri su Kiserlovski e Masciarelli, poi Tiralongo, Tschopp e Garzelli.

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(continua...)

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GIRO DELL'APPENNINO (Ita) 1.1. (2ª parte)

Ed eccoci a Busalla, casa mia. Durante l'attraversamento della via principale si viene a formare un quartetto di testa con ben tre nostri corridori - Kiserlovski, Masciarelli e Tiralongo - e un solo intruso, ma molto scomodo perchè veloce: Yury Trofimov.

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Appena usciti da Busalla comincia l'ultima fatica di giornata, il Passo dei Giovi: un drittone di 1800 metri al 5-6%, che però dopo quasi 200 km di corsa può fare danni. Infatti nel pezzo più duro Tiralongo lancia all'attacco Kiserlovski!

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Pronta la reazione di Trofimov, che riprende il croato si lancia insieme a lui nella tencica e ripida discesa verso Mignanego; 15" dietro i battistrada c'è Masciarelli, a 20" Tiralongo e a circa un minuto un altro nosto corridore, Aleksandr Dyachenko.

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La situazione si stabilizza così fino all'ingresso a Pontedecimo, quando a 3 km dall'arrivo Francesco Masciarelli attacca!

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Sentendosi battuto in uno sprint a due con Trofimov, l'abruzzese prova a giocare d'anticipo ma ancora una volta il russo risponde presente e cuce il buco.

Quando le telecamere fisse riprendono la testa della corsa in fondo al rettilineo d'arrivo, vediamo ben quattro nostri uomini - nell'ordine Masciarelli, Kiserlovski, Dyachenko e Tiralongo - ma purtroppo anche l'avversario che meno avremmo voluto ritrovarci nel finale, che è appunto Trofimov.

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300 metri all'arrivo, ormai se la giocano Trofimov e Masciarelli: i due rallentano, quasi si fermano, perchè chiaramente nessuno vuole lanciare la volata all'altro. Ecco però che il russo rompe gli indugi e parte! Masciarelli si accoda.

Sulla carta non ci sarebbe storia, eppure vediamo che Francesco recupera e ai cento metri prova ad uscire dalla scia di Trofimov!

Masciarelli ha messo la freccia, può farcela! Attenzione!

NOOOO! Yury Trofimov vince di mezza ruota, se solo ci fossero stati altri dieci metri...

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Masciarelli è secondo, poi Kiserlovski, Dyachenko e Tiralongo. C'è davvero da mangiarsi le mani!

Yury Trofimov festeggia la vittoria del Giro dell'Appennino, a lui gli applausi del pubblico di Pontedecimo.

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ORDINE D'ARRIVO

1 Yury Trofimov (Team Katusha) 4h57'55"

2 Francesco Masciarelli (Astana) s.t.

3 Robert Kiserlovski (Astana) + 27"

4 Aleksandr Dyachenko (Astana) + 1'04"

5 Paolo Tiralongo (Astana) + 1'21"

6 Giampaolo Caruso (Team Katusha) + 1'37"

7 Alberto Losada (Team Katusha) + 1'56"

8 Johan Tschopp (BMC Racing Team) + 2'12"

9 Mauro Santambrogio (BMC Racing Team) s.t.

10 Francesco Ginanni (Androni Giocattoli) s.t.

ALBO D'ORO

2000 Mauro Zanetti (Ita)

2001 Aleksander Shefer (Kaz)

2002 Giuliano Figueras (Ita)

2003 Gilberto Simoni (Ita)

2004 Damiano Cunego (Ita)

2005 Gilberto Simoni (Ita)

2006 Rinaldo Nocentini (Ita)

2007 Alessandro Bertolini (Ita)

2008 Alessandro Bertolini (Ita)

2009 Vincenzo Nibali (Ita)

2010 Tiago Machado (Por)

2011 ROBERT KISERLOVSKI (Cro)

E adesso tutti ad aspettare il verdetto su Pellizotti!

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Ma che sfiga Vinokourov :cry:

p.s. Pellizotti lo farei tornare a correre, ma ad esempio in una squadra come l'Androni, l'Acqua & Sapone o la De Rosa :wink:

Anch'io preferirei, però ho paura che cambiandogli squadra proprio pochi giorni prima del Giro poi non venga selezionato. Faccio un back-up del salvataggio e ci provo, sempre a patto che venga assolto ovviamente!

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Pellizotti, puoi correre!

Via libera dei giudici dopo oltre 6 ore di camera di consiglio: squalifica cancellata

Ci sono volute quasi sette ore di Camera di Consiglio, ma soprattutto quasi un anno dalla diffusione dei dati relativi al passaporto biologico, ma alla fine Franco Pellizotti ha vinto la sua battaglia: la Corte Federale del Coni ha deciso - con 5 voti favorevoli, 4 contrari e 1 astenuto - di archiviare il procedimento penale nei suoi confronti e ciò significa che il Delfino di Bibione potrà tornare a correre con effetto immediato. Ma la beffa, a leggere tra le pieghe della sentenza, sta nel fatto che nonostante un anno di inattività, Pellizotti non è mai stato ufficialmente squalificato. Semplicemente, il corridore friulano è rimasto per un anno in stand-by in attesa che la giustizia ordinaria si occupasse del suo caso. E quello di oggi è stato infatti il primo pronunciamento ufficiale sul suo caso di positività. Un pronunciamento che assolve Pellizotti da ogni addebito.

«Prendiamo atto della decisione della Corte, ma presenteremo ricorso in appello», ha commentato l'accusatore, il procuratore Ettore Torri. Tuttavia la mossa di Torri non è niente di più che un atto dovuto, ciò che conta è che Pellizotti potrà tornare a correre già da domani mattina, se lo vorrà.

«Ancora non ci credo, è un sogno che si avvera - si è sfogato Franco all'uscita dalla sede del Coni -. Quello che mi è stato tolto un anno fa mi viene restituito quando cominciavo a non crederci più, anche se in realtà nessuno mi potrà ridare questo passato ai box».

Adesso per Pellizotti ci sono dieci giorni di tempo per trovare un ingaggio. Pur dicendosi felici per la risoluzione della sua vicenda, infatti, i dirigenti della Liquigas hanno deciso di non far valere l'opzione contrattuale in loro possesso, lasciando libero il corridore di trovare una squadra disposta a concedergli i gradi di capitano. E naturalmente gli estimatori per un corridore della classe di Pellizotti non mancano: in queste ore le voci che circolano con maggiore insistenza parlano della BMC e della Acqua & Sapone. Ci sarebbe anche la De Rosa-Flaminia, ma la squadra non è stata invitata al Giro e quindi le sue possibilità sono praticamente nulle.

Ecco come hanno votato gli "illustri giudici" della Corte del Coni:

andy93: torna ma dopo il Giro

vittoriomass: squalifica fino al 2012

sauber96: squalifica fino al 2012

golance: torna subito

pell90: squalifica fino al 2012

Bruseghin94: torna subito

Gabry the best XX97: torna subito

petacchi331: squalifica fino al 2012

gibo (un uomo un mito): torna subito

Cancellara91: torna subito

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Ufficiale: Pellizotti all'Acqua&Sapone

Il friulano farà coppia con Garzelli nella squadra di Palmiro Masciarelli

Franco Pellizotti, fresco di riabilitazione da parte della Corte Federale del Coni, correrà il prossimo Giro d'Italia con la Acqua & Sapone. A darne l'annuncio è stato il direttore sportivo Franco Gini (che vediamo nella foto) in una stringata conferenza stampa organizzata questa mattina a L'Aquila. Pellizotti ha raggiunto il capoluogo abruzzese già nella nottata di ieri, direttamente da Roma dove aveva appena incassato il verdetto favorevole dei giudici del Coni. E giunto al quartier generale della squadra, ha apposto la sua firma su un contratto annuale con opzione per il prossimo. Il Delfino di Bibione sarà quindi l'uomo di classifica della Acqua & Sapone al Giro che scatterà sabato prossimo da Palermo, andando a ricomporre con Stefano Garzelli una coppia che già si era vista in Liquigas nelle stagioni 2005-06. Allora il capitano era il varesino, con Franco nelle vesti di uomo d'appoggio, mentre questa volta i ruoli saranno invertiti e toccherà a Pellizotti andare a caccia di un piazzamento fra i primi dieci: "Questo è l'obiettivo che ci siamo posti, chiaramente il massimo sarebbe vincere una tappa ed essere competitivi per la maglia rosa, ma non possiamo correre troppo", le parole di Gini.

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GIRO DI ROMANDIA (Swi) World Tour (1ª parte)

Podio 2010: 1Juan Manuel Gárate (Rabobank) 16h32'47"; 2.Sandy Casar (Française des Jeux) a 57"; 3.Mauricio Ardila Cano (Rabobank) a 1'02".

Ultimo grande appuntamento prima del Giro d'Italia: al Tour de Romandie ci presentiamo con una squadra giovane e motivata a fare bene. In particolare, in quella che è una delle sue corse preferite Roman Kreuziger cerca le prime soddisfazioni di una stagione fin qui avara, mentre Robert Kiserlovski sarà il suo braccio destro ed Enrico Gasparotto, Assan Bazayev e Mirco Lorenzetto cercheranno gloria nell'unica frazione pianeggiante, la quarta. Un parco partenti non particolarmente agguerrito, poi, ci dà l'ulteriore convinzione di cui abbiamo bisogno.

Prologo: Ginevra-Ginevra (cronometro individuale)

Le cose si mettono subito molto bene per noi con un eccezionale risultato di squadra nel prologo: Roman Kreuziger vince la corsa ed indossa così la prima maglia gialla, ma chiudono nei dieci anche Grivko, Gasparotto e Petrov.

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ORDINE D'ARRIVO E CLASSIFICA GENERALE

1 Roman Kreuziger Astana 6'36

2 Frantisek Rabon Team HTC-Columbia + 4

3 Lieuwe Westra Vacansoleil Pro Cycling Team s.t.

4 Grégory Rast Team RadioShack + 7

5 Tejay Van Garderen Team HTC-Columbia + 8

6 Andriy Grivko Astana + 11

7 Enrico Gasparotto Astana + 13

8 Nicolas Roche Ag2r La Mondiale s.t.

9 Michał Kwiatkowski Team RadioShack + 16

10 Evgeni Petrov Astana s.t.

1ª tappa: Sierre-Villeneuve

Si comincia subito a salire e ancora una volta i ragazzi si dimostrano assolutamente all'altezza della situazione: sulla salita finale Kiserlovski chiude su tutti gli attacchi, poi allo scollinamento Kreuziger in prima persona risponde all'attacco del vincitore della passata edizione Gárate. Gli ultimi 15 km sono in pianura e il quintetto selezionatosi durante la discesa viene avvicinato da un primo gruppo di inseguitori, mantenendo comunque più di mezzo minuto di vantaggio. Hubert Dupont (Ag2r La Mondiale) parte a 2 km dal traguardo in cerca del successo di tappa, ma Roman Kreuziger è implacabile e lo va a sorpassare proprio sul rettilineo d'arrivo: eccezionale bis in maglia gialla per lui.

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ORDINE D'ARRIVO

1 Roman Kreuziger Astana 4h56'53

2 Hubert Dupont Ag2r La Mondiale s.t.

3 Juan José Oroz Euskaltel-Euskadi s.t.

4 Juan Manuel Gárate Rabobank s.t.

5 Francis De Greef OmegaPharma-Lotto s.t.

6 Kevin Seeldraeyers Quick Step + 34

7 Tejay Van Garderen Team HTC-Columbia s.t.

8 Romain Sicard Euskaltel-Euskadi s.t.

9 Alberto Losada Team Katusha s.t.

10 Egor Silin Team Katusha s.t.

CLASSIFICA GENERALE

1 Roman Kreuziger Astana 5h03'19

2 Juan José Oroz Euskaltel-Euskadi + 27

3 Francis De Greef OmegaPharma-Lotto + 30

4 Juan Manuel Gárate Rabobank + 37

5 Hubert Dupont Ag2r La Mondiale + 45

6 Tejay Van Garderen Team HTC-Columbia + 52

7 Nicolas Roche Ag2r La Mondiale + 57

8 Romain Sicard Euskaltel-Euskadi + 1'04

9 Rui Costa Telefonica Movistar s.t.

10 Xavier Tondo Volpini Telefonica Movistar + 1'05

...

19 Robert Kiserlovski Astana + 1'19

2ª tappa: Villeneuve-Bienne

È l'unica tappa facile del Romandia: con un attacco dei suoi a 15 km dal traguardo Mikhail Ignatiev (Katusha) beffa i velocisti anticipandoli di un minuto. Con lui anche lo svizzero Martin Kohler (BMC) e il norvegese Kurt-Asle Arvesen (Sky). Invariata la classifica generale

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ORDINE D'ARRIVO

1 Mikhail Ignatiev Team Katusha 3h42'04

2 Martin Kohler BMC Racing Team s.t.

3 Kurt-Asle Arvesen Sky Professional Cycling Team s.t.

4 Mark Renshaw Team HTC-Columbia + 1'04

5 Manuel Cardoso Team RadioShack s.t.

...

17 Mirco Lorenzetto Astana s.t.

141 Roman Kreuziger Astana s.t.

CLASSIFICA GENERALE

1 Roman Kreuziger Astana 8h46'27

2 Juan José Oroz Euskaltel-Euskadi + 27

3 Francis De Greef OmegaPharma-Lotto + 30

4 Juan Manuel Gárate Rabobank + 37

5 Hubert Dupont Ag2r La Mondiale + 45

3ª tappa: Bienne-Mont Tendre

La frazione più attesa, quella con arrivo in quota sul Mont Tendre. Per noi si tratta dell'ennesima giornata di gran lavoro in testa al gruppo. Nel finale, sulla salita conclusiva, salgono in cattedra Dmitriy Fofonov prima e Robert Kiserlovski poi, con il solito egregio lavoro all'inseguimento di alcuni pericolosi avversari come Nicolas Roche (Ag2r La Mondiale) e Juan José Oroz (Euskaltel-Euskadi). Poi, esaurito il lavoro di Kiserlovski a 4 km dalla vetta, Roman Kreuziger scatta.

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La maglia gialla guadagna subito una ventina di secondi, riprende gli ultimi fuggitivi della prima ora e mantiene fin sul traguardo il margine costruito con l'azione ai 4 km: terza vittoria in quattro giorni per Kreuziger, alle sue spalle gli Ag2r Roche e Dupont, quindi Sicard e Tondo. Kiserlovski è nel secondo gruppetto a 57", ottimo risultato anche per lui.

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ORDINE D'ARRIVO

1 Roman Kreuziger Astana 3h54'43

2 Nicolas Roche Ag2r La Mondiale + 21

3 Hubert Dupont Ag2r La Mondiale + 35

4 Romain Sicard Euskaltel-Euskadi + 43

5 Xavier Tondo Volpini Telefonica Movistar s.t.

6 Kevin Seeldraeyers Quick Step s.t.

7 Alberto Losada Team Katusha s.t.

8 Egor Silin Team Katusha s.t.

9 Francis De Greef OmegaPharma-Lotto + 57

10 David López Telefonica Movistar s.t.

...

22 Robert Kiserlovski Astana s.t.

CLASSIFICA GENERALE

1 Roman Kreuziger Astana 12h41'00

2 Nicolas Roche Ag2r La Mondiale + 1'22

3 Hubert Dupont Ag2r La Mondiale + 1'26

4 Juan José Oroz Euskaltel-Euskadi + 1'34

5 Francis De Greef OmegaPharma-Lotto + 1'37

6 Juan Manuel Gárate Rabobank + 1'44

7 Romain Sicard Euskaltel-Euskadi + 1'57

8 Xavier Tondo Volpini Telefonica Movistar + 1'58

9 Tejay Van Garderen Team HTC-Columbia + 1'59

10 Kevin Seeldraeyers Quick Step + 2'07

...

17 Robert Kiserlovski Astana + 2'21

(continua...)

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GIRO DI ROMANDIA (Swi) World Tour (2ª parte)

4ª tappa: Sainte-Croix - Sainte-Croix

Ultime montagne e peunultimo giorno di gara prima della cronometro di domani a Losanna. Partenza e arrivo a Sainte-Croix e tante salite sparse lungo il percorso delle quali una, la più difficile da affrontare due volte, con la seconda posizionata a soli 3,5 km dall'arrivo. In fuga fin dal mattino ci sono, con oltre un quarto d'ora di vantaggio, quattro corridori lontanissimi in classifica e che quindi non ci fanno assolutamente paura, poi a metà tappa parte anche Juan Mauricio Soler (Telefonica Movistar), che invece ha solo 8' da Kreuziger e quindi va tenuto sott'occhio.

Il colombiano ad un certo punto arriva ad avere anche 9' sul gruppo ed è quindi maglia gialla virtuale, la tappa però è ancora lunga. Sull'ultima salita si muove Teejay Van Garderen (HTC-Columbia), nono della generale a 1'59" di ritardo, quindi da non lasciare andare. Kiserlovski dà un'ultima accelerata e poi è lo stesso Kreuziger a lanciarsi al suo inseguimento. Al gpm passa primo Soler con 1'30" sulla maglia gialla che nel frattempo ha già ripreso e staccato Van Garderen. Nella breve discesa le posizioni non cambiano e Juan Mauricio Soler (Telefonica Movistar) va a vincere la tappa davanti a Kreuziger, che guadagna ancora su tutti gli avversari e ipoteca il successo finale. Benissimo anche Kiserlovski che è sesto al traguardo ed entra nei dieci della classifica, insediandosi addirittura al quinto posto.

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ORDINE D'ARRIVO

1 Juan Mauricio Soler Telefonica Movistar 6h37'51

2 Roman Kreuziger Astana + 1'10

3 Tejay Van Garderen Team HTC-Columbia + 1'22

4 Arnold Jeanneson Française des Jeux + 2'02

5 Juan Manuel Gárate Rabobank s.t.

6 Robert Kiserlovski Astana s.t.

7 Sylwester Szmyd Liquigas-Cannondale s.t.

8 Xavier Tondo Volpini Telefonica Movistar + 2'36

9 Florian Stalder BMC Racing Team s.t.

10 Juan José Oroz Euskaltel-Euskadi s.t.

CLASSIFICA GENERALE

1 Roman Kreuziger Astana 19h19'55

2 Tejay Van Garderen Team HTC-Columbia + 2'13

3 Juan Manuel Gárate Rabobank + 2'42

4 Juan José Oroz Euskaltel-Euskadi + 3'06

5 Robert Kiserlovski Astana + 3'19

6 Xavier Tondo Volpini Telefonica Movistar + 3'30

7 Sylwester Szmyd Liquigas-Cannondale + 3'32

8 Kevin Seeldraeyers Quick Step + 3'39

9 Przemyslaw Niemiec Lampre-ISD + 3'45

10 Nicolas Roche Ag2r La Mondiale + 4'01

5ª tappa: Losanna-Losanna (cronometro individuale)

Ultimo atto: una cronometro di 20 km con partenza e arrivo a Losanna, con una prima parte in leggera discesa ed una seconda che, invece, tende costantemente a salire. Ancora una vittoria per la Telefonica Movistar, grazie al basco ma costaricano di passaporto Andrey Amador che regala un successo clamoroso e storico al proprio paese, essendo il primo in una corsa Pro Tour. Distacchi contenuti tra i big, tuttavia Xavier Tondo con una grande prestazione scavalca Kiserlovski al quinto posto della generale. La cosa più importante, comunque, è che Roman Kreuziger vince per la seconda volta in carriera il Giro di Romandia.

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ORDINE D'ARRIVO

1 Andrey Amador Telefonica Movistar 25'06

2 Xavier Tondo Volpini Telefonica Movistar + 4

3 Frantisek Rabon Team HTC-Columbia + 7

4 Enrico Gasparotto Astana + 8

5 Roman Kreuziger Astana + 9

6 Laszló Bodrogi Team Katusha s.t.

7 Tejay Van Garderen Team HTC-Columbia + 10

8 Rui Costa Telefonica Movistar + 12

9 Lieuwe Westra Vacansoleil Pro Cycling Team + 13

10 Jack Bobridge Garmin-Cervélo s.t.

Roman Kreuziger sale sul podio per vestire la maglia gialla: dopo mesi di delusioni, finalmente, la prima gioia del 2011.

generalem.jpg

CLASSIFICA GENERALE

1 Roman Kreuziger Astana 19h45'10

2 Tejay Van Garderen Team HTC-Columbia + 2'14

3 Juan José Oroz Euskaltel-Euskadi + 3'19

4 Xavier Tondo Volpini Telefonica Movistar + 3'25

5 Juan Manuel Gárate Rabobank + 3'53

6 Robert Kiserlovski Astana + 4'11

7 Przemyslaw Niemiec Lampre-ISD + 4'23

8 Francis De Greef OmegaPharma-Lotto + 4'36

9 Nicolas Roche Ag2r La Mondiale + 4'55

10 Marcel Wyss Geox-TMC Transformers + 5'14

11 Kevin Seeldraeyers Quick Step + 5'22

12 Sylwester Szmyd Liquigas-Cannondale + 5'25

13 Romain Sicard Euskaltel-Euskadi + 5'36

14 Hubert Dupont Ag2r La Mondiale + 5'44

15 Egor Silin Team Katusha + 5'59

16 Serge Pauwels Sky Professional Cycling Team + 6'04

17 Alberto Losada Team Katusha + 6'17

18 Arnold Jeanneson Française des Jeux + 6'35

19 Florian Stalder BMC Racing Team + 6'39

20 Michael Albasini Team HTC-Columbia + 6'43

A Kreuziger anche la maglia verde della classifica a punti, grazie a ben tre vittorie di tappa più il secondo posto di Saint-Croix.

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CLASSIFICA A PUNTI

1 Roman Kreuziger Astana 83 pti

2 Tejay Van Garderen Team HTC-Columbia 39 pti

3 Hubert Dupont Ag2r La Mondiale 30 pti

4 Xavier Tondo Volpini Telefonica Movistar 28 pti

5 Mikhail Ignatiev Team Katusha 26 pti

Alessandro Vanotti (Liquigas-Cannondale) in maglia rosa! Ma al Romandia è solamente quella di miglior scalatore.

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CLASSIFICA GPM

1 Alessandro Vanotti Liquigas-Cannondale 34 pti

2 Thomas Vedel Kvist Quick Step 28 pti

3 Paul Voss Team HTC-Columbia 28 pti

4 Roman Kreuziger Astana 20 pti

5 Nicolas Roche Ag2r La Mondiale 20 pti

E riecco Kreuziger sul podio: questa volta per la maglia bianca di miglior giovane.

biancal.jpg

CLASSIFICA UNDER 25

1 Roman Kreuziger Astana 19h45'10[/b]

2 Tejay Van Garderen Team HTC-Columbia + 2'14

3 Robert Kiserlovski Astana + 4'11

4 Marcel Wyss Geox-TMC Transformers + 5'14

5 Kevin Seeldraeyers Quick Step + 5'22

Secondo successo della carriera qui in Romandia per Kreuziger, che già si era imposto nel 2009. La Svizzera porta bene al ceco, che infatti vincendo il Giro nazionale nel 2008 aveva colto il suo primo successo di grande prestigio.

ALBO D'ORO RECENTE

2000 Paolo Savoldelli (Ita)

2001 Dario Frigo (Ita)

2002 Dario Frigo (Ita)

2003 Tyler Hamilton (Usa)

2004 Tyler Hamilton (Usa)

2005 Santiago Botero (Col)

2006 Cadel Evans (Aus)

2007 Thomas Dekker (Ned)

2008 Andreas Kloden (Ger)

2009 Roman Kreuziger (Cec)

2010 Juan Manuel Gárate (Spa)

2011 ROMAN KREUZIGER (Cec)

Salutiamo la Romandia con un bottino lusinghiero fatto di tre vittorie di tappa e tre maglie finali: in pratica ci sono sfuggite solamente la classifica a squadre, andata alla Telefonica Movistar, e quella dei gpm vinta dal gregarione Liquigas Alessandro Vanotti. Il morale è a mille e non poteva certo esserci un miglior modo di arrivare al Giro, anche se i nostri uomini per la corsa rosa - Gasparotto e Lorenzetto a parte - saranno altri rispetto a quelli all'opera in questa settimana.

Tutti al Giro adesso!

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Per la seconda volta nelle ultime quattro edizioni il Giro d'Italia è pronto a salpare da Palermo: l’ultima fu infatti nel 2008, quando sul lungomare di Mondello andò scena la cronometro a squadre vinta dalla Slipstream-Chipotle che consegnò a Christian Vandevelde la prima maglia rosa di quell’edizione. Quest'anno si celebrano i 150 anni dall'Unità d'Italia e quindi eccoci di nuovo in Sicilia, una delle regioni simbolo del Risorgimento.

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Una veduta della splendida baia di fronte a Palermo, da dove il Giro è pronto a scattare con un prologo individuale di 6 km

Il percorso

Anche quest’anno i girini sono attesi da una corsa dura, che però rispetto alla passata edizione prevede difficoltà distribuite in maniera più omogenea nell’arco delle tre settimane. Già alla fine della prima, infatti, è in programma uno snodo decisivo: l’interminabile salita del Blockhaus, che si affronta dal suo versante più lungo e duro, fino a quella cima dove non si è potuti arrivare nel 2009: avrebbe dovuto essere il giorno del grande ritorno di Di Luca fra la sua gente, ed invece l'abruzzese è ancora convalescente dall'infortunio al bacino che lo ha costretto ai box già dal mese di febbraio ed è probabilmente costato l'invito alla sua squadra, la Farnese Vini.

Prima ancora del giorno del Blockhaus, gli uomini di classifica avranno già avuto modo di testare la gamba nella tappa mossa di Vibo Valentia, nella quale non è da escludere qualche colpo di mano. Ma sarà proprio con l'arrivo in quota sul gigante abruzzese e le successive tappe appenniniche, che la corsa entrerà decisamente nel vivo: all’indomani del primo arrivo in salita, c’è infatti la tappa di Ancona, con la salita del Conero nel finale di gara che potrebbe fungere da trampolino per le ambizioni dei più coraggiosi; quello di San Marino è poi da considerarsi a tutti gli effetti come un arrivo in salita, sia pure adatto a scattisti veloci alla Cunego, per intenderci. Tappa che lascerà sicuramente il segno in classifica, dopo il primo giorno di riposo e la frazione vallonata di Firenze, è quella con arrivo in quota al Passo di Pradarena, che nel suo svolgimento prevede anche la scalata all’Abetone.

Quindi, nel penultimo week end di corsa, l’infornata di salite che potrebbe già decidere il Giro: si comincia con la Bassano del Grappa-Zoldo Alto e la Cortina-Bolzano, due tappe lunghe e infarcite di vette da scalare; poi la Merano-Malga Mare, il vero tappone del 2011 con Passo dello Stelvia, Gavia, Tonale e l’inedita salita finale. E non è finita qui, perché al lunedì ci sarà ancora la cronoscalata del Mortirolo.

Dopo l’ultimo giorno di riposo e lo spostamento in Piemonte, gli ultimi fuochi consisteranno nella Sampeyere-Isola 2000 e nell’infinita cronometro di Alessandria, 57 km contro il tempo che, a prescindere da quella che sarà la situazione di classifica alla vigilia, impediranno di considerare chiusa con anticipo la lotta per la maglia rosa. E per finire, il gran finale a Torino nella prima capitale d'Italia, sempre all'insegna dei festeggiamenti per il Centocinquantenario dell'Unità.

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Ed ecco una veduta di Torino, con l'enorme cupola della Mole Antonelliana a dominare il panorama

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