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[PCM2009] L'Astana del dopo Contador [FUORI CONCORSO]


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Ospite gibo (un uomo un mito)
ehehehe, in effetti! e pensa che da me nel 2010 aveva vinto nientemeno che il Giro!

anche nella mia cariera sul mio nibali

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anche nella mia cariera sul mio nibali

esatto...pure qui davanti a Nibali, anche se avvantaggiandosi nelle prime due settimane e poi prendendole sempre in salita. Già mi sembra che quest'anno (Freccia Vallone a parte) vada più piano, e comunque mi sa che non lo rivincerà in nessun modo il Giro

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rasmussen20finogm4.jpg

Della serie, a volte ritornano...

Rasmussen al Giro con la Saxo?

Vi ricordate di quell'olandesino segalitico in maglia gialla al Tour 2010? (a proposito, nella foto qui sopra non indossa la maglia di leader della classifica giovani, è a torso nudo!) Quello che viene cacciato dalla Grande Boucle per le rivelazioni di "gola profonda" Cassani lasciando così il campo libero ad un giovane Contador? Ecco, basandomi su questa notizia letta ieri su Cyclingnews, ecco un annuncio che ha del clamoroso: Michael Rasmussen sarebbe pronto a tornare nel mondo dei professionisti con la Saxo Bank-SunGard di Bjarne Riis e Alberto Contador. La sua squalifica è finita ormai da un pezzo, ma ad eccezione di una fugace esperienza alla Miche, nella seconda metà del 2009, il 36enne danese non era più riuscito a trovare uno straccio di un ingaggio. Avere preso le difese di Contador nel caso del filetto avariato, però, potrebbe ora servirgli per strappare l'ok del suo connazionale Bjarne Riis. La Saxo in effetti non ha un uomo di classifica per il Giro, e se le trattative con Rasmussen dovessero risolversi in tempi rapidi potrebbe essere proprio lui il capitano per la corsa rosa! Vi terremo aggiornati.

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mamma mia non lo si può vedere Rasmussen! :D

Ti devo nuovamente rompere sempre per il db aggiornato al 2011, ma per la fusione de rosa-ceramica flaminia come faccio con l'editor? basta semplicemente eliminare una delle 2 squadre?

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mamma mia non lo si può vedere Rasmussen! :D

Ti devo nuovamente rompere sempre per il db aggiornato al 2011, ma per la fusione de rosa-ceramica flaminia come faccio con l'editor? basta semplicemente eliminare una delle 2 squadre?

guarda, io ho portato i giocatori delle due rose tutti alla flaminia '10 - che ha come id il 36 -. a quel puntosi è liberata l'ex de rosa, quella con id 31, che ho riconvertito in jayco skins, una squadretta australiana che così mi corre le corsette in culo al mondo

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2010_giro_del_trentino_logo.jpg

GIRO DEL TRENTINO (Ita) 2.1 (1ª parte)

Podio 2010: 1.Tiago Machado (Mercatone Uno-Magniflex) 12h51'22"; 2.David Moncoutié (Cofidis) a 1'27"; 3.Luis-León Sánchez (Rabobank) a 1'33".

Mentre i capitani danno battaglia sulle côtes delle Ardenne, i luogotenenti più forti in vista del Giro scaldano i motori in Trentino in quello che è da sempre il warm-up più attendibile prima della corsa rosa. Per noi ci sono Francesco Masciarelli, Paolo Tiralongo, Robert Kiserlovski, Aleksandr Dyachenko, Dmitriy Fofonov, Yevgeniy Nepomnyachsniy, Mirko Selvaggi e Assan Bazayev: ad eccezione degli ultimi due, tutta gente forte in salita dalla quale ci aspettiamo qualche bel piazzamento, e se possibile anche una vittoria.

La prima tappa è una cronometro di 17,3 km da Torbole sul Garda ad Arco di Trento: sulla carta ci dobbiamo difendere, ed invece nel complesso otteniamo ottimi risultati a cominciare dal sesto posto di Kiserlovski a 7" dal vincitore per passare al 13º di Tiralongo a 21" e al 25º di Dyachenko a 36". Sotto il minuto di ritardo anche Nepomnyachnskiy, mentre Masciarelli cede 1'45" ma è comunque davanti a molti degli uomini di classifica. Per la cronaca vince l'iridato di Varese 2008, della specialità, il tedesco Bert Grabsch (HTC-Columbia).

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Il giorno dopo si fa già terribilmente sul serio, con l'arrivo in salita all'Alpe di Pampeago: parte subito una fuga di ben 17 corridori nella quale riusciamo ad inserire il giovane Yevgeniy Nepomnyachsniy, 24enne scalatore che ben si è comportato nella cronometro di ieri e che infatti è il meglio piazzato in classifica tra gli attaccanti. In ragione di questo decidiamo di starcene tranquilli nella pancia del gruppo senza un dare un cambio alle squadre che si alternano in testa a tirare, e la fuga assume connontati davvero interessati. Ai piedi dell'Alpe, infatti, i battistrada hanno ancora 3'30" di vantaggio e qualcuno di loro potrebbe arrivare fino in cima, la speranza è che sia "Nepo" ma un altro che potrebbe farcela è il neoprofessionista Leonardo Moser (CdC-Cavaliere), anche lui scalatore e che peraltro corre sulle strade di casa. Pericoloso è pure l'austriaco Martin Schoffmann (AustrianAir).

Intanto da dietro cominciano gli scatti dei primi big: si fanno vedere gli svizzeri Hubert Schwab (AustrianAir) e Marcel Wyss (Geox-TMC), i francesi Pierrick Fédrigo (Française des Jeux) e John Gadret (Ag2r La Mondiale) e gli italiani Emanuele Sella (Androni Giocattoli) e Luca Pierfelici (Acqua&Sapone). I nostri corrono di rimessa e in questa fase tocca soprattutto a Kiserlovski e Tiralongo andare a chiudere sui vari tentativi.

Con il passare dei km il gruppo si avvicina alla testa della corsa, da dove al contrario continuano a perdere terreno diversi corridori. A scandire il ritmo è soprattutto Schoffmann, ma quando la strada si impenna in corrispondenza dei tre micidiali gradoni piazzati negli ultimi 4 km è proprio "Nepo" ad andarsene in progressione staccando l'austriaco. Da dietro rinviene fortissimo Gadret, ma ormai è chiaro che la tappa sarà del baby kazako.

Yevgeniy Nepomnyachshiy doma l'Alpe di Pampeago! Per l'impronunciabile scalatorino è la prima vittoria fra i professionisti.

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Dopo di lui arrivano Gadret a 18", Schoffmann a 52" e Francesco Masciarelli con Emanuele Sella ad 1'03". L'abruzzese si è gestito male, perchè ha aspettato troppo a partire muovendosi solo ai 5 km dal traguardo e infatti nel finale è stato nettamente il più forte: se fosse scattato solo due km prima, probabilmente sarebbe riuscito a raggiungere Gadret. Un po' in affanno nel finale, invece, Kiserlovski e Tiralongo, che chiudono rispettivamente a 2'14" e 2'46" da "Nepo".

E proprio "Nepo" è la nuova maglia ciclamino, ovvero il leader della corsa. Grabsch ha infatti tagliato il traguardo con oltre 7' di ritardo. Molto distante anche Giovanni Visconti (Farnese Vini) che è tornato alle corse proprio qui al Trentino dopo il ko di 40 giorni fa ed era finito a terra pure nelle prime battute della tappa odierna, fortunatamente senza conseguenze serie.

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Difendere il primo posto con "Nepo" non sarà facile, ma ci proveremo, anche a scapito di rinunciare a qualche soddisfazione personale degli altri co-capitani: ma d'altra parte Masciarelli ha già avuto le sue soddisfazioni in Catalogna, Kiserlovski avrà la squadra al suo servizio in Romandia e Tiralongo... beh... Paolo saprà stare al suo posto e con un Giro d'Italia davanti certo non mancheranno le occasioni per essere ricompensato.

(continua...)

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2010_giro_del_trentino_logo.jpg

GIRO DEL TRENTINO (Ita) 2.1 (2ª parte)

Ripartiamo quindi con la maglia ciclamino in casa nostra, sulle spalle - per la verità non troppo larghe - di Yevgeniy Nepomnyachshiy. La terza tappa, Tesero-Innervillgarten di 157 km, è molto insidiosa, perchè anche se i due gpm (Passo Sella e La Villa) sono lontani dal traguardo il chilometraggio ridotto e la strada che tende a salire impercettibilmente negli ultimi 50 km invitano a provarci. Dobbiamo stare attenti soprattutto a svizzeri e francesi, ed in particolare un attacco di Gadret sulla salita che porta a La Villa ci crea qualche grattacapo. Riusciamo comunque a chiudere sul corridore della Ag2r, ma nel finale ci attaccano praticamente tutte le altre squadre e a 15 km dalla fine ci scappano dieci corridori, fra i quali Marcel Wyss (Geox-TMC) è quello che ci fa più paura avendo solo 59" da recuperare a "Nepo". Mettiamo a tirare a tutta anche Kiserlovski e Tiralongo - non Masciarelli, troppo debole in pianura per esserci utile in questo falsopiano - e riusciamo a limitare i danni, arrivando a 48" dai primi e salvando così la maglia ciclamino. Anche perchè Wyss non prende abbuoni e resta quindi dietro per 11", mentre la tappa se la aggiudica il suo compagno di squadra Fabio Duarte (Geox-TMC), ovvero il vincitore del Catalogna: uno che, se farà il Giro, potrebbe esserne la grande rivelazione. Fra l'altro, manco farlo apposta, anche Duarte - come il vincitore della cronometro Grabsch, oggi all'attacco e secondo al traguardo - ha conquistato un titolo a Varese 2008: quello della prova in linea under 23 (a cui si riferisce la foto).

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Ed eccoci alla quarta ed ultima tappa, da Sillan a Peio Fonti: è praticamente il remake della tappa del Giro dello scorso anno, con il Passo della Mendola a 50 km dall'arrivo e poi la lunga, ma pedalabile, salita finale. Ci aspetta una giornata difficile, perchè l'obiettivo è quello di fare la corsa con "Nepo" per cercare di difendere la maglia ciclamino e quegli 11" da Wyss non ci lasciano tranquilli, senza dimenticarci di gente come Gadret e Sella che venderà carissima la pelle.

Parte comunque l'immancabile fuga - che arriverà ad avere anche più di 10' di margine proiettando Leonardo Moser virtualmente in testa alla generale - e il gruppo scala la Mendola ad un'andatura regolare che certamente fa il gioco di "Nepo". Poi, però, cominciata l'ultima salita è uno stillicidio di attacchi dei nostri principali avversari: comincia ancora una volta Pierrick Fédrigo (Française des Jeux), poi parte John Gadret (Ag2r) e decidiamo allora di farlo seguire da Kiserlovski, in modo da avere un piano di ripiego in caso di cedimento di "Nepo", ma purtroppo il croato non ce la fa a seguire il pelatissimo ex biker transalpino. E per noi le cose iniziano a mettersi male, anche perchè nel frattempo parte fortissimo pure Emanuele Sella (Androni Giocattoli).

Sella vola e si riporta su Gadret: il loro vantaggio sul gruppo maglia ciclamino supera i due minuti e "Nepo" non ne ha per abbozzare una reazione. Decidiamo quindi di salvare il salvabile e, dato per perso Nepomnyachsiy, ai 4 km dal traguardo produciamo un forcing disperato con Tiralongo e Dyachenko per lanciare Masciarelli, che a questo punto - essendoci già giocati anche Kiserlovski - è l'ultima carta rimastaci per cercare di vincere questo Trentino.

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Davanti però Gadret non dà segni di cedimento e, anzi, dopo avere perso qualche metro da Sella, recupera le ruote del vicentino e si appresta ad andare a vincere il Giro del Trentino. Eccoli ormai sul traguardo: come è prassi in questi casi, a Sella va la tappa e a Gadret la classifica generale.

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A mezzo minuto ecco Stefan Denifl (BMC) e Chris Horner (RadioShack), poi Marco Pinotti (HTC-Columbia) a 1'10" e Johnny Hoogerland (Vacansoleil) a 1'17" insieme a Pierrick Fédrigo (Française des Jeux). Solo dopo 1'36" arriva Robert Kiserlovski, ottavo, e dietro di lui Francesco Masciarelli, a 2'11". Alexsandr Dyachenko è poco distante in undicesima posizione, Paolo Tiralongo 27° a 3'18", ed infine un affranto Nepomnyachshiy taglia il traguardo al 36° posto con 4' esatti da Gadret: il sogno è sfumato, ma resta comunque la soddisfazione per la splendida vittoria sull'Alpe di Pampeago.

Ecco dunque il vincitore del Giro del Trentino 2011, John Gadret (Ag2r La Mondiale). Un applauso per il francese, che ha meritato. Alla fine piazziamo comunque tre uomini nei dieci e dominiamo la classifica a squadre, anche se il migliore, Kiserlovski, è soltanto settimo.

pcm0007d.jpg

CLASSIFICA GENERALE

1 John Gadret Ag2r La Mondiale 13h15'52

2 Emanuele Sella Androni Giocattoli + 51

3 Stefan Denifl BMC Racing Team + 1'05

4 Pierrick Fédrigo Française des Jeux + 1'36

5 Marcel Wyss Geox-TMC Transformers + 1'59

6 Hubert Schwab AustrianAir-Wiener + 2'22

7 Robert Kiserlovski Astana + 2'24

8 Yevgeniy Nepomnyachshiy Astana + 3'09

9 Chris Horner Team RadioShack + 3'11

10 Francesco Masciarelli Astana + 3'26

11 Marco Pinotti Team HTC-Columbia + 3'35

12 Johnny Hoogerland Vacansoleil Pro Cycling Team + 3'46

13 Fabio Duarte Geox-TMC Transformers + 4'27

14 Paolo Tiralongo Astana + 4'52

15 Davide Bonuccelli Centri della Calzatura-Cavaliere + 5'47

16 Philip Deignan BMC Racing Team + 5'52

17 Alexsandr Dyachenko Astana + 6'02

18 Matteo Carrara Vacansoleil Pro Cycling Team + 6'17

19 Luca Pierfelici Acqua & Sapone + 7'03

20 Rémy Cusin Cofidis, le crédit en ligne + 7'04

A parziale consolazione, Yevgeniy Nepomnyachshiy vince la classifica degli scalatori. Nonostante possa sembrare, non ci sono bug: i punti sono stati assegnati in tutte le tappe, solo che erano davvero pochi per ogni gpm, e "Nepo" comunque era passato in testa su entrambi quelli della seconda tappa.

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CLASSIFICA GPM

1 Yevgeniy Nepomnyachshiy Astana 10

2 John Gadret Ag2r La Mondiale 8

3 Emanuele Sella Androni Giocattoli 8

4 Francesco Failli Farnese Vini-MCipollini 6

5 Paolo Longo Borghini Liquigas-Cannondale 6

ALBO D'ORO RECENTE

2000 Simone Borgheresi (Ita)

2001 Francesco Casagrande (Ita)

2002 Francesco Casagrande (Ita)

2003 Gilberto Simoni (Ita)

2004 Damiano Cunego (Ita)

2005 Julio Alberto Pérez Cuapio (Mex)

2006 Damiano Cunego (Ita)

2007 Damiano Cunego (Ita)

2008 Vincenzo Nibali (Ita)

2009 Ivan Basso (Ita)

2010 Tiago Machado (Por)

2011 JOHN GADRET (Fra)

Con questi ragazzi faremo adesso il Giro dell'Appennino, una gara a cui tengo tantissimo perchè è la mia corsa di casa: io sono infatti di Busalla che è il paesino ai piedi dei Giovi, l'ultima salita prima del traguardo, e queste sono le strade che faccio sempre anch'io. A proposito, il mio record della Bocchetta è di 34'32", contro mi pare il 21'54" di Simoni che è quello assoluto...

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Rasmussen-Saxo Bank: è fatta

Il controverso danese firma per Bjarne Riis e spera di correre il Giro

Era nell'aria da tempo, adesso è ufficiale: Michael Rasmussen è un corridore della Saxo Bank-SunGard. L'annuncio è stato dato da Bjarne Riis in persona in un'affollata conferenza stampa tenutasi questa mattina a Logroño, in Spagna, dove parte della squadra correrà domani la Vuelta a Rioja. E fra i corridori annunciati al foglio firme, ci sarà anche il danese. Per Rasmussen si tratta di un ritorno alle origini, essendo passato professionista nel settembre 2001 proprio con l'allora CSC-Tiscali del manager danese. Prima, una lunga carriera nella mountain bike nella quale aveva vinto tutto, quindi il passaggio su strada a 27 anni, il trasferimento alla Rabobank nel 2003 e complessivamente sei stagioni ad altissimo livello impreziosite da due maglie a pois e da diverse tappe conquistate al Tour de France, prima della ormai famigerata cacciata, in maglia gialla, dalla Grande Boucle del 2007.

Adesso, dopo quasi quattro anni di oblio e con quas 37 primavere sl groppone, Rasmussen ci riprova. «Michael sarà il nostro capitano al Giro d'Italia, una corsa particolarmente adatta alle sue caratteristiche di scalatore puro», ha annunciato Riis. «Dopo un periodo così lungo lontano dalle corse - prosegue lo stesso Rasmussen - chiaramente non posso sbilanciarmi parlando di obiettivi. Certamente però una grande voglia di rivincita e sono sicuro di dimostrarlo sulla strada: vincere una tappa al Giro sarebbe fantastico».

Al di là delle dichiarazioni dei due diretti interessati, però, va comunque precisato che la partecipazione di Rasmussen alla corsa rosa non è affatto scontata. Infatti, poche ore dopo la conferenza stampa, è arrivata una nota del direttore del Giro, Angelo Zomegnan: «Precisato di non avere nulla contro il corridore, la cui storia è comunque controversa e certamente non edificante, Michael Rasmussen non figura nella preselezione di 15 nominativi che abbiamo richiesto ad ogni squadra invitata e a noi pervenuta entro il 1º aprile scorso». «Pertanto - ha concluso Zomegnan - in assenza di tale condizione la presenza di Rasmussen al Giro è per noi impossibile».

A stretto giro di posta è arrivata la controreplica di Bjarne Riis: «Come potevamo indicare il nome di Rasmussen quando ancora non era un nostro corridore? Siamo chiaramente di fronte ad un caso particolare e come tale merita un'eccezione. Dietro al cavillo burocratico sollevato da Zomegnan si nasconde in realtà il desiderio di lasciare a casa un corridore giudicato "scomodo", ma Michael ha pagato e merita una secona chanches. Se necessario, faremo ricorso al Tas di Losanna».

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Caso Pellizotti: a giorni il verdetto

Ad un mese dal Giro d'Italia, il "Delfino di Bibione" Franco Pellizotti attende ancora di sapere se potrà tornare a correre e intanto si allena come se avesse già la certezza di partecipare alla corsa rosa che quest'anno partirà da Palermo e ha già perso per strada alcuni sicuri protagonisti come Riccardo Riccò (infortunato), Giovanni Visconti e Danilo Di Luca (la loro Farnese Vini non è stata invitata).

A voi dunque la scelta: l'attuale squalifica terminirebbe solo nel 2011, potete scegliere tra tre opzioni e c'è tempo fino alla fine del Romandia. Ecco le alternative:

1) Pellizotti può tornare a correre fin da subito (nel caso bisognerà poi vedere se con la Liquigas od un'altra squadra);

2) Torna sì quest'anno ma più avanti nella stagione, diciamo dal 1° agosto in tempo per le classiche italiane estive ed eventualmente la Vuelta.

3) Il ricorso viene respinto e torna nel 2012 come da squalifica.

A voi!

... ragazzi oggi corro la Liegi e dopodichè ci sarà il verdetto: votate votate votate! :wink:

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Caso Pellizotti, è iniziata la camera di consiglio

Giudici riuniti per decidere sul ricordo presentato dal corridore friulano. La sentenza in serata

Ragazzi per ora è parità: 3 - 3 fra chi lo vuole subito in gara e chi invece lo vuole fuori fino al 2012, poi abbiamo 1 che dice di farlo tornare dopo il Giro. Se torna subito sarà alla Liquigas, perchè così sono sicuro che corre il Giro, se invece resta fuori gli troveremo un'altra squadra per il futuro. C'è ancora un paio d'ore di tempo, poi dopo che avrò postato la cronaca dell'Appennino i giochi saranno fatti. Votate votate votate...

Per avete così votato:

andy93: torna ma dopo giro

vittoriomass: squalifica fino al 2012

sauber96: squalifica fino al 2012

golance: torna subito

pell90: squalifica fino al 2012

Bruseghin94: torna subito

Gabry the best XX97: torna subito

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