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Due amici e un grande sogno


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  • 2 weeks later...

Il Mondiale si avvicinava giorno dopo giorno(e anche Londra)la condizione dei candidati all'iride andava certamente migliorando e ormai le selezioni erano alle porte,o meglio dovevo buttare giù una bozza di atleti che in Australia mi sarebbero serviti per vincere il mio primo mondiale,e il primo senza Franco Ballerini,decisi quindi la preselezione per la corsa in linea: Giovanni Visconti,Michele Scarponi,Mauro Santambrogio,Domenico Pozzovivo,Filippo Pozzato,Alessandro Petacchi,Luca Paolini,Francesco Ginanni,Damiano Cunego,Matteo Carrara e Alessandro Ballan,mentre nella crono scelsi: Manuel Quinziato,Filippo Pozzato,Marco Pinotti,Adriano Malori,Marzio Bruseghin e Ivan Basso.

Sarebbe stato ma soppratutto doveva essere un mondiale pieno di speranze

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Era la prima tappa con la maglia di leader in territorio Inglese,c'era da difendere la leadership,una cosa che poteva sembrare facile ma non lo era per niente,fortunatamente quella tappa passò via liscia senza troppi sussulti,e all'indomani della tappa della capitale Inglese eravamo oramai pronti a festeggiare la vittoria più clamorosa della stagione :shock2:

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Era il nostro ultimo giorno in Inghilterra prima di partire per l'Australia dove si sarebbe deciso il nuovo campione del mondo a crono e in linea,l'ultima tappa non aveva insidie perfino le fughe non avvennero,cosi tutto filò liscio fino all'arrivo il quale consacrò Peter Sagan vincitore di un Tour Of Britain tutt'altro che noioso.

Le classifiche inoltre erano soddisfacenti portammo infatti a casa quella generale e quella dei giovani,ma non c'è tempo,il pensiero è per Geelong...

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Se c'era una gara dove partivamo sfavoriti quella era la cronometro del mondiale,dove il favorito d'obbligo era l'iridato Fabian Cancellara che però ha dimostrato la scarsa condizione in questo periodo,il cronometro scorreva e stava per decretare Bradley Wiggins campione del mondo contro il tempo quando il terz'ultimo atleta lo fermò prima di lui,era il portacolori dekgi USA,il nuovo campione era niente meno che David Zabriskie,uno specialista in questo campo,certo,ma di sicuro non era nemmeno troppo accreditato a questa vittoria,insomma Cancellara e Martin sulla carta avrebbero dovuto tenere alla grandissima,ma mentre il Tedesco qualcosa ha retto lo Svizzero è proprio crollato,il nostro migliore fù Marzio Bruseghin,anche Malori non andò malissimo,ma adesso preparate le bici da pista si va nel velodromo per gustarsi: Sprint,Scratch e Corsa a Punti....

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Un Velodromo e dentro di esso un circuito ovale dove la velocità sprigionata è più alta della strada,questo è ciclismo su pista che quest'anno avrebbe visto 3 discipline anticipare i NMondiali in Linea,la prima gara sarebbe stato l'attesissimo sprint,Alessandro si becco Robbie Mcewan nel sorteggio del tabellone e purtroppo la sfida non andò bene.

Alessandro perse 5-3 contro l'Australiano e noi Italiani dovemmo abbandonare i sogni di gloria e rimandarli allo Scratch

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A conferma della grande condizione fù un strabiliante Peter Sagan a vincere il mondiale Sprint,un'ottimo successo per lui che dopo,la prima tappa del Down Under e la generale del Tour Of Britain si porta a casa pure il mondiale sprint

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Ancora pista il giorno seguente,stavolta lo "Scratch",noi lo chiamavamo inesguimento in modo inadeguato,certamente inadeguato fù il nostro modo di correre,alla fine però solo 3 si rivelarono veramente adatti a questo tipo di corsa:Cavendish,Boasson Hagen e Boom che partirono a 1500m ma nessuno superò l'Olandese nostro atleta l'anno prossimo,insomma eravamo contenti ma delusi ci restavano ancora Corsa a Punti e Mondiale in Linea,dopo di chè sarebbe stata ora di lasciare Geelong e l'Australia per rivederla a Gennaio,al Down Under.

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L'ultima gara sul velodromo Australiano,velodromo che cia aveva visto fare pena,e cosi arrivava l'ora della corsa a punti,avevamo buonissime chance,ricordo che fù una gara pazzesca con tutti gli atleti che lottarono per ogni centimetro,alla fine però con 13 punti Theo Bos non riusci a fermare un strepitoso Alejet e a farci vincere la prima corsa irridata.

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Adesso però toccava al Mondiale più importante,quello in linea......

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Ero qui,a Geelong,in Australia,l'Oceania,uno dei continenti più belli del mondo,ero qui per respirare un'aria importante ero qui per vedere i ciclisti più forti al mondo,nelle migliori nazioni ciclistiche al mondo,ero seduto nell'ammiraglia più bella del mondo,ma quello che veramente conta è che al mio fianco,lei,si lei mi aveva accompagnato per poi sparire nel momento più delicato dell'anno per poi rifarsi sentire nel momento più glorioso e ricomparire nel finale,"un finale fantastico"era questo che volevo,finire questo 2010 nel modo più glorioso possibile sia in campo sentimentale,sia professionale,il mio obiettivo era uno,vincere?dominare?No avrò sempre la cosa più importante,dare spettacolo,si c'è l'avevo nel sangue.

Non avrei corso quel mondiale,16 anni,un età tenerissima,essere nel professionismo a quest'età era qualcosa di miracoloso,un ambiente cosi lontano dalla mia età non mi sembrava cosi tanto lontano,anzi,sentivo che facevo parte di quel mondo già da tempo,si da quel giorno in cui mio nonno accese la tv e cominciò a farmi piacere lo sport più bello al mondo.

"Ma come poteva un nonno far appassionare il nipote al ciclismo?Semplice,un nome ed un cognome,Marco Pantani"fù lui a tenere vivo in me questo sport,fino a quel maledetissimo 14 Febbraio 2004,quel giorno ero distrutto,voglia di spegnere la tv e di non guardare più quello sport,ma no,non potevo lasciare stare una parte di me,non dovevo,cosi scelsi un'altro campione,Damiano Cunego,non era come Marco ma era una delle mie speranze,tutto bene,tutto bene fino a Dicembre,la Focus,un'idea realizzata fino a pensare,che quel Damiano Battistello,quel ragazzo di 16 anni,forse,non era cosi piccolo,forse era pronto per dimostrare che un ragazzo cosi piccolo poteva e voleva diventare il corridore non più forte ma il più importante,non del mondo,bensi della storia del ciclismo

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