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[UCI Historical Tour] - 93° Giro d'Italia


Mr. Pellizotti

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a me oggi non mi è piaciuto il comportamento di molti cioè stavano a 20" dal gruppo di testa e nessuna aiutava Evans?sopratutto i Cervelo di Sastre che se ne stavano belli a ruota ma che cavolo di comportamento è questo? Già le sta prendendo Sastre mo si permete pure di fare le passeggiate...

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a me oggi non mi è piaciuto il comportamento di molti cioè stavano a 20" dal gruppo di testa e nessuna aiutava Evans?sopratutto i Cervelo di Sastre che se ne stavano belli a ruota ma che cavolo di comportamento è questo? Già le sta prendendo Sastre mo si permete pure di fare le passeggiate...

Ad un certo punto, ai -4, stavano per rientrare. Se qualcuno dava una mano a Evans ce la facevano...

Adesso dovrà limitare i danni nella cronosquadre e farsi vedere già sul Terminillo.

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io ho Riche porte nel fantaciclismo questo ragazzo lo conosco bene perchè correva con noi in toscana lo scorso anno nella Bedogni grassi natalini è giovanissimo , un Asustraliano , nei dilettanti in salita e a cronometro volava , per ora è 2° al primo anno tra i prò chissà che non sia una sorpresa ..

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Weylandt in Windland

Fin dalla presentazione quella di oggi era una tappa indicata come altamente pericolosa e così è stato. Tanti ventagli ed alcune cadute hanno lasciato davanto una ventina di atleti: in volata il successo è andato a sorpresa al belga Wouter Weylandt davanti a Graeme Brown mentre il grande favorito Greipel ha perdo la ruota del suo treno proprio all'ultima curva.

Freddo e vento hanno caratterizzato la partenza di questa terza tappa del Giro d'Italia, la Amsterdam-Utrecht. La fuga del giorno è partita già dopo un paio di chilometri: i protagonisti sono Stamsnijder (Rabobank, a lungo maglia rosa virtuale), Pineau (Quick Step) e Kaisen (Omega Pharma); per questo trio il vantaggio massimo è stato di 8' netti dopo circa 40 km di corsa.

Appena il gruppo è arrivato lungo la costa il vento è diventato il grande protagonista del giorno e sotto la spinta dell'Astana i fuggitivi sono stati ripresi al km 134. Il forcing è continuato ancora ed il plotone si è spezzato in più tronconi con Cunego nella seconda parte e Pozzovivo e Moncoutie ancora più indietro.

A 53 km dall'arrivo il primo gruppo, formato da non più di una sessantina di atleti e condotto principalmente da Sky e HTC-Columbia, poteva contare su un vantaggio di 1'05" su un drappello molto numeroso (ma allungato) in cui era la Lampre a tirare e 1'35" sul gruppo di Pozzovivo. A poco meno di 40 km dalla conclusione una prima parte di inseguitori, tra cui Cunego, ha terminato con successo il proprio inseguimento.

A 31 km dall'arrivo una caduta ha coinvolto Sabatini, Bruseghin e Vande Velde (ritirato): il gruppo s'è spezzato ancora e sono ripartiti nuovamente i ventagli. Si sono formati due gruppi: uno con quasi tutti i migliori davanti, l'altro a circa 2' con Petacchi, Loddo e Pozzovivo.

A 10 km dalla fine c'è stata un'altra caduta nel primo gruppo che ha visto coinvolto anci anche Bradley Wiggins e Cadel Evans: il gruppo s'è diviso ancora con circa 25 uomini davanti (con HTC-Columbia, Astana e Liquigas in forze) mentre la maglia rosa senza compagni s'è ritrovata nella seconda parte attardata di circa 20". Non c'è stato il ricongiungimento negli ultimi 5 km quindi ed il gruppo di Cadel Evans ha perso sul traguardo 45": Vinokourov è la nuova maglia rosa.

(cicloweb)

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Mamma mia Goss che casino che ha fatto in queste due tappe. Non è assolutamente capace di tirare le volate, il momento migliore in cui spostarsi era all'uscita dalla curva invece ha chiuso di nuovo la traiettoria, rimischiando le carte a sfavore di un incolpevole Greipel :|

si vede che non ci capisci nulla :lol: :lol: goss è stato un portento se a ruota aveva farrar vinceva con 15 metri è greipel che dice di stare bene e non la smuove io foddi il ds invertirei i ruoli

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Weylandt in Windland

Fin dalla presentazione quella di oggi era una tappa indicata come altamente pericolosa e così è stato. Tanti ventagli ed alcune cadute hanno lasciato davanto una ventina di atleti: in volata il successo è andato a sorpresa al belga Wouter Weylandt davanti a Graeme Brown mentre il grande favorito Greipel ha perdo la ruota del suo treno proprio all'ultima curva.

Freddo e vento hanno caratterizzato la partenza di questa terza tappa del Giro d'Italia, la Amsterdam-Middelburg. La fuga del giorno è partita già dopo un paio di chilometri: i protagonisti sono Stamsnijder (Rabobank, a lungo maglia rosa virtuale), Pineau (Quick Step) e Kaisen (Omega Pharma); per questo trio il vantaggio massimo è stato di 8' netti dopo circa 40 km di corsa.

Appena il gruppo è arrivato lungo la costa il vento è diventato il grande protagonista del giorno e sotto la spinta dell'Astana i fuggitivi sono stati ripresi al km 134. Il forcing è continuato ancora ed il plotone si è spezzato in più tronconi con Cunego nella seconda parte e Pozzovivo e Moncoutie ancora più indietro.

A 53 km dall'arrivo il primo gruppo, formato da non più di una sessantina di atleti e condotto principalmente da Sky e HTC-Columbia, poteva contare su un vantaggio di 1'05" su un drappello molto numeroso (ma allungato) in cui era la Lampre a tirare e 1'35" sul gruppo di Pozzovivo. A poco meno di 40 km dalla conclusione una prima parte di inseguitori, tra cui Cunego, ha terminato con successo il proprio inseguimento.

A 31 km dall'arrivo una caduta ha coinvolto Sabatini, Bruseghin e Vande Velde (ritirato): il gruppo s'è spezzato ancora e sono ripartiti nuovamente i ventagli. Si sono formati due gruppi: uno con quasi tutti i migliori davanti, l'altro a circa 2' con Petacchi, Loddo e Pozzovivo.

A 10 km dalla fine c'è stata un'altra caduta nel primo gruppo che ha visto coinvolto anci anche Bradley Wiggins e Cadel Evans: il gruppo s'è diviso ancora con circa 25 uomini davanti (con HTC-Columbia, Astana e Liquigas in forze) mentre la maglia rosa senza compagni s'è ritrovata nella seconda parte attardata di circa 20". Non c'è stato il ricongiungimento negli ultimi 5 km quindi ed il gruppo di Cadel Evans ha perso sul traguardo 45": Vinokourov è la nuova maglia rosa.

(cicloweb)

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BMC e Greipel, che flop! - Bene Liquigas e Astana

L'annunciata giornata del vento con tanti chilometri lungo la costa e sulle dighe ha fatto, se possibile, molti più danni di quanti ce ne potessimo aspettare: il primo gruppo era infatti composto da poco più di 25 corridori e, nonostante la tappa fosse completamente pianeggiante, gli spunti di riflessione non mancano.

Il dato più indicativo, probabilmente, è quello relativo alle squadre perché oggi abbiamo potuto capire molto sui vari rapporti di forza tra le varie formazioni. Come si temeva, la BMC di Cadel Evans non sembra ancora attrezzata a sufficenza per poter puntare a vincere una grande corsa a tappe: l'australiano è stato anche oggi fantastico per grinta e generosità, ma si è ritrovato completamente da solo ed in un colpo solo ha perso la maglia rosa ed ha regalato 46" a tutti i principali rivali per la classifica ed eccezione di Sastre. Nel 2009 anche Menchov ha vinto con poco supporto da parte della squadra, ma se quello di oggi è il risultato al termine di una tappa di pianura non osiamo pensare a cosa possa accadere in una frazione di montagna, con un paio di colli prima dell'arrivo: in più l'anno scorso in gara non c'erano due corridori come Vinokourov e Nibali, capaci di infiammare la corsa in ogni istante e di portarsi appresso anche corridori solitamente restii a fare la prima mossa.

Voto positivo per Liquigas e Astana: i verdi di Amadio si erano già messi in bella mostra nel concitato finale di ieri e oggi, una volta di più, hanno dato prova di grande compattezza; l'Astana, invece, si ritrova inaspettatamente in maglia rosa e nella cronosquadre avrà il grande vantaggio di partire per ultima conoscendo intertempi e distacchi vari: una piccola prova generale l'abbiamo vista a circa 80 km dall'arrivo quando con un bel forcing hanno spaccato il gruppo il tre tronconi.

Tra gli outsider, invece, sono tanti quelli che hanno pagato un prezzo carissimo oggi in una tappa spettacolare (anche paesaggisticamente) per gli osservatori esterni, ma assolutamente distruttiva tra ventagli e cadute per i ciclisti: Vande Velde per il secondo anno consecutivo è costretto al ritiro dopo pochi giorni, Wiggins è caduto a 10 km dall'arrivo ed ha tagliato il traguardo molto dolorante, 4' dopo Weylandt, mentre Bruseghin, Pozzovivo, Masciarelli e Simoni hanno perso 7'59", Uran e Moncoutie addirittura 14'47". Sono tutti corridori poco abituati alle corse nord e si può discutere se un grande giro debba essere o meno deciso da ventagli: i grandi favoriti, però, sono rimasti tutti davanti ed il corridore migliore sulle tre settimane si vede anche da questi particolari.

Concludiamo ancora una volta con la volata finale, che ha premiato il belga Wouter Weylandt, uno che a strade strette, vento laterale e ventagli è abituato fin dalla nascita. L'uomo della Quick Step, criticato qualche settimana fa dallo stesso Lefévre per scarso rendimento, ha saputo farsi trovare al posto giusto al momento giusto e non ha sbagliato nulla nello sprint. Il grande sconfitto, invece, è André Greipel: il tedesco era l'unico velocista di spicco nel gruppo dei primi, poteva contare su molti compagni di squadra eppure, esattamente come ieri, ha perduto la ruota di Matthew Goss all'altezza degli ultimi 500 metri. Di sicuro i problemi fisici che ha accusato all'immediata vigilia lo stanno condizionando, non può essere un caso che per due giorni di fila l'australiano vada a sfilarsi nel momento in cui i treni esprimono la massima velocità: il giorno di riposo potrà giovargli. Ancora sfortuna infine per Alessandro Petacchi, che dopo essere stato chiuso da un compagno ieri, oggi ha forato a circa 40 km dall'arrivo, proprio nell'attimo in cui in testa al gruppo si scatenava la bagarre per creare i ventagli. Anche per lo spezzino il giorno di riposo è il benvenuto, in attesa di azzerare il credito con la sorte.

(cicloweb)

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Wouter Weylandt (Quick Step) da Raisport

«Oggi è stata una giornata molto buona per me, sono abituato al vento e mi sono trovato sempre bene. Ho cercato di stare sempre davanti tra tutte le cadute ed i ventagli e siamo rimasti solamente in venti corridori. Ho preso l'ultima curva in terza posizione e poi via. È andata alla grande. Ad un certo punto in volata ho pensato che Greipel lasciasse via libera a Goss e dopo la curva ho cercato di rimanere in mezzo per controllare tutti: ho temuto che mi potessero sorpassare ma è andata bene».

Alexandre Vinokourov (Astana) da Raisport

«Quello di oggi è stato un gran giorno per me e per tutta la squadra: i miei compagni mi hanno coperto molto bene, c'era vento e non era facile. Alla mia prima partecipazione al Giro d'Italia ho subito preso la maglia rosa e non poteva andare meglio. Domani c'è il riposo e poi penseremo alla cronosquadre: partire per ultimi e con la maglia rosa da difendere ci renderà ancora più motivati. Non era previsto essere in rosa già oggi ma ora pensiamo alla cronometro, poi analizzeremo la situazione».

Cadel Evans (BMC Racing Team) da Raisport

«Poco da dire, c'è stata quella caduta nelle prime posizioni in un momento molto critico, ho dovuto inseguire da solo e ho perso parecchi secondi. Spero di non doverli rimpiangerli in seguito».

Damiano Cunego (Lampre-Farnese Vini) da comunicato stampa della squadra

«Che tappa complicata! Vento, cadute, grande frenesia: con quello che è successo e nella situazione nella quale mi ero trovato, ho rischiato di perdere 10'. Grazie al supporto della squadra, però, sono riuscito a rientrare sui primi, dovendo però poi fare i conti con un'altra caduta in gruppo che mi ha rallentato. Sono molto dispiaciuto per Petacchi: è stato molto sfortunato, avrebbe potuto essere protagonista».

Alessandro Petacchi (Lampre-Farnese Vini) da comunicato stampa della squadra

«Ieri ho sbagliato io, oggi è stata la sfortuna a mettermi fuori gioco preventivamente. Ho bucato proprio in un momento sbagliato e non c'è stato più margine di recupero. Davvero un peccato. Ora spero che migliori l'accenno di bronchite che da stamattina mi causa qualche fastidio».

Carlos Sastre (Cervélo Test Team) da comunicato stampa

«La tappa di oggi è stata nuovamente molto veloce e pericolosa a causa del vento e dei continui cambi di direzione.Per me è stata una giornata difficile dopo la caduta di ieri ma per fortuna 2 miei compagni di squadra hanno cercato di tenermi nelle prime posizioni. Negli ultimi 40 km ho sofferto per dei dolori alla gamba destra ed ho pensato solo a perdere il meno possibile. Ora spero di recuperare durante il giorno di riposo».

(cicloweb)

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si vede che non ci capisci nulla :lol: :lol: goss è stato un portento se a ruota aveva farrar vinceva con 15 metri è greipel che dice di stare bene e non la smuove io foddi il ds invertirei i ruoli

infatti greipel è venuto al giro solo per non far venire cave....si vede che non è in formissima....

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comunque ricordiamo Evans che si lamentava dei suoi gregari alla lotto :lol:

si lamentava di Van der Broeck, Van Summeren e Gilbert che non restavano con lui nelle salite più dure :lol:

sti qua invece si perdono per strada perfino in pianura :lol:

è andato alla BMC solo per soldi, sapeva che trovava una squadra del genere...e questa è la giusta punizione.....

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Evitiamo magari di dire che qualcun'altro "non capisce nulla" ... se e' tra amicissimi puo' anche essere accettato ma tra gente che non si conosce e' una scortesia ...oltretutto nessuno capisce veramente niente di sport ( fate fare un concorso pronostici "a chi ci capisce" e faranno pieta' ) perche' le variabili sono moltissime . Sono solo opinioni.

Facciamo che il forum sia una cosa rilassante e non uno stress " io ci capisco te no "

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comunque ricordiamo Evans che si lamentava dei suoi gregari alla lotto :lol:

si lamentava di Van der Broeck, Van Summeren e Gilbert che non restavano con lui nelle salite più dure :lol:

sti qua invece si perdono per strada perfino in pianura :lol:

è andato alla BMC solo per soldi, sapeva che trovava una squadra del genere...e questa è la giusta punizione.....

ma intanto si becca i quattrini l'australiano :lol:

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Potrebbe non essere finita la giornata difficile di Cadel Evans: il dubbio durerà almeno fino domattina. Sarà allora, infatti, che Mauro Santambrogio si sottoporrà a radiografie allo scafoide del polso destro. Attualmente il comasco della BMC, infatti, lamenta tremendo dolori al braccio e all'imbarco per l'Italia pareva decisamente preoccupato. Ricordiamo che la BMC ha già perso per strada lo svizzero Kohler.

:lol:

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Io l'avevo detto che Evans sbagliava a lasciare la Lotto.. Li aveva Van den Broeck, Wegelius, Moreno, De greef, Gilbert e degli ottimi belgi. Alla BMC al tour avrà anche , per la pianura Kroon, Burghart e Hincapie, ma in salita sarà dura..

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