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Anche scrittore. Supisci sempre più :wink:
Di cosa parla?

i capitoli del libro sono chiamati "tasselli" in quanto nell'introduzione considero il mistero dell'Atlantide come un puzzle che si è rovesciato, ed il "proprietario" nel raccoglierne i pezzi sparsi ai 4 lati della stanza, ne ha smarrito uno...quello centrale..quello con la prova definitiva dell'esistenza del continente perduto.....

...e allora io cerco di rimettere insieme i tasselli esistenti, per fornire un quadro d'assimeme che pur mancando del pezzo finale fornisca una valida idea su cui ragionare e riflettere....

ogni tassello, in tutto sono 20, rappresenta un argomento.....che alla fine ha "l'incastro" che lo collega a quello seguente.....

...e la ricerca dei vari tasselli, è un lungo viaggio virtuale...dove io sono la guida, il lettore il viaggiatore, e durante il viaggio s'incontrano una serie di personaggi che ci accompagnano per alcuni tratti del percorso....sono esperti di vari campi...geologi, archeologi, ricercatori, autori di libri e trattati, astronomi, giornalisti, egittologi...e così via....ognuno dei quali, parlando in prima persona delle cose del suo campo, avalla e fortifica le mie tesi.....

l'itinerario inizia esaminando con occhio sereno, critico ma non ottuso, gli scritti di Platone, e va poi alla ricerca di prove che ne confermino la veridicità....

...attraverso le tracce del cataclisma che avrebbe cancellato Atlantide.....esaminando inzialmente tutti i cataclismi storici documentati....dall'esplosione di santorini del 1650 a.C. allo tsunami del 2004...

...e poi raffrontando le conseguenze di quei disastri con ciò che dovrebbe essere accaduto per cancellare un arcipelago di grandi isole nell'Atlantico....e si vagliano diverse ipotesi....

poi il viaggio continua alla riceca di ricordi di quell'evento catastrofico nell'antichità, con una raccolta da brividi...la più completa esistente, di miti e leggende relative al Diluvio Universale.....inclusi anche i resoconti delle spedizioni sull'Ararat alla ricerca dei resti dell'Arca biblica.....

l'itinerario procede.....analizzando tutte le "impossibili" analogie nei miti, le tradizioni, le conoscenze scientifiche, architettoniche e le affinità culturali di popoli che secondo la scienza ufficiale non hanno nulla in comune e non hanno mai avuto la possibilità d'incontrarsi.....come Maya ed Egizi, Aztechi ed Etruschi, e così via....

.....nella seconda parte del libro il viaggio diventa un vero e proprio viaggio virtuale, in giro per il mondo ad esaminare e confrontare siti archeologici più o meno famosi....

si parte dall'Egitto....con la Piana di Giza.....ovvero con la Sfinge e la Grande Piramide......poi si parte per il Messico per confrontare Giza con Teotihuacan.....ma prima si esplorano le rovine sommerse che s'incontrano lungo la strada.....da Malta, al Marocco, a Gibilterra, alle Canarie, ai Caraibi.....Bimini, Andros, Cuba......

....ma prima di questo viaggo, dovendo effettuare ricognizioni sottomarine.....si fa una "puntatina" in India, Giappone e Taiwan, a vedere altre rovine sommerse per confrontarle e fare una riflessione complessiva.....

.....quando la traversata atlantica ci porta ai caraibi, c'è una breve ma intensa divagazione sul mistero del triangolo delle bermuba.....alla ricerca di possibili connessioni con Atlantide....

...e finalmente si arriva in Messico.....per confrontare i due siti più famosi di egitto e mesoamerica.....e da Teotihuacan si prosegue esaminando l'inesplicabile civltà olmeca e quelle che l'hanno seguita...zapoteca, maya, tolteca, azteca....compreso il famoso calndario maya ed il 2012....

.....l'itinerario prosegue in sudamerica.....cuzco.....sacsahuaman....ica.....machu picchu......nazca....

e da lì si vola in gran bretagna....per scoprire le vestigia della civiltà megalitica.....avebury...stonehenge...callanish.....si scende in germania, olanda, belgio, francia, fino alla penisola iberica ed al marocco....ed al deserto del sahara....con le pitture rupestri......e nabta playa......la stonehenge del deserto egiziano....e così il giro del mondo ci riporta al punto di partenza....l'egitto....

.....il finale vede un tassello in cui raccolgo le impressioni e le conclusioni dei vari ricercatori da cui ho attinto una buona parte d'informazioni.......

....ed il tassello finale con le riflessioni personali......

il libro ha quasi 900 pagine, ma scivola via leggero, in quanto nello scriverlo ho cercato di usare un linguaggio chiaro e scorrevole...in modo da evitare che uno sia costretto a rileggere una frase perchè troppo intricata.....e ci sono quasi 100 pagine d'immagini, foto, mappe e disegni......

questo, in estrema sintesi, è cio di cui parla il mio libro..... :rolleyes:

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Letti recentemente:

- Revolutionary road, di Richard Yates: ben scritto, ma animato da un cinismo che alla fine risulta soffocante. Qui il sogno americano è morto, sepolto e polverizzato.

- Il libraio, di Michael O'Brien: Una delle più piacevoli sorprese. Piuttosto difficile ed intriso da cima a fondo di un forte sentire religioso. richiede impegno, ma ripaga in abbondanza. L'autore dichiara all'inizio di voler, tramite questo suo libro, condurre il lettore alla visione del vero volto di Dio. Mi sembrava un delirio, invece con me ci è riuscito. Illuminante.

- La biblioteca dei morti: thriller senza risvolti particolari, lettura semplice e scorrevole.

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Diablo, mi stupisci sempre più. Complimenti mettere insieme novecento pagine non deve essere facile, io quando ci provo arrivo a malapena a trenta....

non è stato difficile..è un argomento molto appassionante....e quando vedo certi documentari e trasmissioni sul tema, mi vengono i capelli dritti dalle tante fesserie ed imprecisioni che ci propinano, a volte apposta, approfittando della nostra ignoranza....

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  • 3 months later...

Rispolvero questo topic con Canale Mussolini.

Dopo che ha vinto lo Strega incuriosito l'ho comprato e in una settimana e mezzo l'ho letto, assomiglia molto a "I Malavoglia" di Verga però devo dire che è gradevole.

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non è stato difficile..è un argomento molto appassionante....e quando vedo certi documentari e trasmissioni sul tema, mi vengono i capelli dritti dalle tante fesserie ed imprecisioni che ci propinano, a volte apposta, approfittando della nostra ignoranza....

Ma c'è qualcosa di cui non ti intendi? :lol:

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  • 1 month later...
  • 2 weeks later...

Come scrive Gabriel Garcia Marquez ce ne sono pochi al mondo. Avevo letto "Cent'anni di solitudine" e mi aveva subito colpito anche se l'avevo letto in sei mesi. Ora sono ripartito da "Cronaca di una morte annunciata" che è bello ma non un capolavoro, e soprattutto da "L'amore ai tempi del colera". Un romanzo sempre intenso, fiabesco, racconta una storia d'amore in uno sfondo ricco di spunti, di personaggi ed eventi indimenticabili. Poi il suo modo di scrivere è meraviglioso, quando leggo i suoi libri so sempre che mi sorprenderà. Spesso ho paura che un libro che sto leggendo possa deludermi arrivato a un punto chiave, alla fine; quando leggo Marquez, e dopo questo libro ancora di più, so che che non ci saranno mai passaggi a vuoto. Lo consiglio vivamente.

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  • 2 months later...

Volevo chiedere un parere su questi due libri se qualcuno gli ha letti.

Il primo si intitola "L'importante è perdere" ed è stato scritto da Nicola Roggero.

L'altro si intitola "Prossima fermata Highbury" ed è stato scritto da Gabriella Greison.

So all'incirca il contenuto dei libri, anche se non vi sono recensioni dettagliate, tutt'altro.

Sono entrambi libri di carattere sportivo, il primo racconta storie di chi ha perso, ma in un qualche modo ha vinto, poichè è ricordato più dei vincenti (esempio su tutti l'Olanda degli anni 70).

Il secondo è un viaggio a Londra attraverso la metropolitana e si ripercorrono storie e aneddoti delle squadre londinesi e soprattutto dei suoi stadi.

Me li volevo prendere per Natale, però volevo sapere qualcosa in più e soprattutto qualche impressione, se qualcuno li ha letti o ha sentito qualcosa.

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  • 5 weeks later...
  • 1 month later...

Come scrive Gabriel Garcia Marquez ce ne sono pochi al mondo. Avevo letto "Cent'anni di solitudine" e mi aveva subito colpito anche se l'avevo letto in sei mesi. Ora sono ripartito da "Cronaca di una morte annunciata" che è bello ma non un capolavoro, e soprattutto da "L'amore ai tempi del colera". Un romanzo sempre intenso, fiabesco, racconta una storia d'amore in uno sfondo ricco di spunti, di personaggi ed eventi indimenticabili. Poi il suo modo di scrivere è meraviglioso, quando leggo i suoi libri so sempre che mi sorprenderà. Spesso ho paura che un libro che sto leggendo possa deludermi arrivato a un punto chiave, alla fine; quando leggo Marquez, e dopo questo libro ancora di più, so che che non ci saranno mai passaggi a vuoto. Lo consiglio vivamente.

Cent'anni di solitudine è il libro che più ho amato, per cui non posso che riportare agli occhi questo post, lo consiglio vivamente, inutile dirlo.

Ho recentemente comprato "Cronaca di una morte annunciata" ma penso che ne posticiperò la lettura, dato che al momento sono impegnato in una personalissima campagna letteraria che consiste nel leggere buona parte degli autori che hanno influenzato ottocento e novecento. I classici moderni insomma.

Al momento sono impegnato nella lettura di "Se questo è un uomo" di Levi e "Gente di Dublino" scritto da James Joyce oltre ad una splendida raccolta di poesie del russo Majakovskij.

Per il futuro prossimo ho in ballo "Cecità" di Saramago, "Viaggio al termine della notte" di Céline, "Cronaca di una morte annunciata" di Marquez, "Colori proibiti" di Mishima, "Educazione siberiana" di Lilin, un paio di libri di Hemingway e qualcos'altro che sicuramente starò dimenticando.

Tra i già letti, di cui ora ricordo, consiglio; "1984" e "Animal Farm" di Orwell, "Rhinocéros" di Ionesco, "Novecento" di Baricco, Dürrenmatt in generale.

Altri fuori dal genere che consiglio; "Giovani nazisti disoccupati", Asimov tutto (fantascientifici, gialli e divulgativi), "Le cronache del ghiaccio e del fuoco" di George R.R. Martin.

Quindi volevo chiedere se qualcuno avesse letto uno di questi testi o se, ancora meglio, avesse altro che potrebbe rientrare nella categoria sopracitata.

Un grazie a tutte le risposte, se avete domande sono qua. :cool2:

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  • 3 weeks later...

Confermo il consigli di 1984 (così si impara che cosa vuol dire veramente il Grande Fratello) e la Fattoria degli Animali (dopo un veloce ripasso sulla Rivoluzione Russa).

Un libro uscito l'anno scorso che mi ha appassionato molto è "Bianca come il latte, rossa come il sangue"di Alessandro d'Avenia, non una storiellina come potrebbe sembrare ma un racconto di maturazione del protagonista che arriva a capire cose importanti sulla vita.

La profe di italiano mi ha consigliato "I Miserabili" di Victor Hugo: com'é?

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  • 2 months later...

La profe di italiano mi ha consigliato "I Miserabili" di Victor Hugo: com'é?

Un mattone assurdo pieno di descrizioni inutili, come tutta la letteratura francese dell'epoca :mrgreen:

Comunque il migliore di Hugo, almeno succede qualcosa di interessante durante tutto il romanzo, non come altri in cui non succede praticamente nulla ma durano comunque 800.000 pagine :mrgreen:

PS Nel frattempo magari l'hai finito, ma vabbeh... :mrgreen:

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Nel frattempo ho letto "Pilote de Guerre" di Saint-Exupery, in francese. Veramente fantastico, chi avesse l'occasione lo legga. Anche qui, in pieno stile Hugo, succede poco, ma il protagonista, lo stesso autore, riflette mentre viaggia con il suo aereo in una missione sacrificale (?). E sono queste riflessioni che rendono questo racconto e questo autore quello che sono.

Per riallacciarmi a Wanka, di Hugo, che mi hanno vivamente consigliato di leggere in italiano, vorrei leggere "Gli ultimi giorni di un condannato", lo ha letto, lo conosci?

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Di Saint-Ex, oltre al grande classico che è difficile non adorare, lessi "Vol de Nuit" e confesso che mi annoiai parecchio, mi sa che nemmeno lo finii blush.gif

"Gli ultimi giorni di un condannato" invece lo lessi tutto, accoppiandolo con "Dei delitti e delle Pene" di Beccaria. Sono passati quasi dieci anni ma me lo ricordo come abbastanza pesante a tratti, ma crudo quanto basta per essere interessante, soprattutto visto l'argomento. Ma come mai questo consiglio di leggerlo in italiano? dubbio.gif

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Di Saint-Ex, oltre al grande classico che è difficile non adorare, lessi "Vol de Nuit" e confesso che mi annoiai parecchio, mi sa che nemmeno lo finii blush.gif

"Gli ultimi giorni di un condannato" invece lo lessi tutto, accoppiandolo con "Dei delitti e delle Pene" di Beccaria. Sono passati quasi dieci anni ma me lo ricordo come abbastanza pesante a tratti, ma crudo quanto basta per essere interessante, soprattutto visto l'argomento. Ma come mai questo consiglio di leggerlo in italiano? dubbio.gif

Perché, stando all'amica che me lo ha detto, in francese è ancor più pesante ed estenuante che in italiano, la traduzione lo ha reso più "digeribile". Non è nemmeno un problema linguistico dato che lei parla l'italiano come il francese.

"Dei delitti e delle pene" è un altro libro che per forza devo leggere, l'unica cosa che manca è il tempo.

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Perché, stando all'amica che me lo ha detto, in francese è ancor più pesante ed estenuante che in italiano, la traduzione lo ha reso più "digeribile". Non è nemmeno un problema linguistico dato che lei parla l'italiano come il francese.

"Dei delitti e delle pene" è un altro libro che per forza devo leggere, l'unica cosa che manca è il tempo.

Allora ti consiglio ovviamente l'italiano :mrgreen:

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  • 5 months later...

Ritrovo questo topic e mi accorgo che non ho letto nessun libro di quelli che mi ero prefissato di leggere...

Ho giusto finito Levi e la raccolta di poesie di Majakovskij. Ho abbandonato Joyce...

Ho iniziato ieri Viaggio al termine della notte, di Céline, l'inizio non mi scoraggia, tutt'altro.

Altrimenti degno di nota ho divorato un saggio di Beck, sulla società del rischio.

Se no volevo chiedere due cose:

Qualcuno ha letto Pennacchi?

Qualcuno ha letto Pascale?

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Io consiglio di Calvino "Se una notte d'inverno un viaggiatore",è geniale,stupendo,una infinita scatola cinese che ti ipnotizza e trascina nel suo mondo

Il Ciclo delle Fondazioni di Asimov penso sia la saga fantascientifica più bella della storia,nonchè alcuni dei romanzi più belli che uno possa leggere,io di Asimov ho letto tutto,e ne vale la pena

Se vi piace il fantasy leggetevi le Cronache di Dragonlance...è la saga fantasy che mi ha appassionato di più

Se vi piacciono i romanzi storici e la leggenda/verità di re Artù Le CRonache di CAmelot di Jack White fanno al caso vostro...ricostruisce partendo da dati storici la vita del re più famoso del mondo,partendo dai suoi antenati romani fino alla sua vita,durante i regni barbarici post-romani...moooooolto bello

Sempre sui romanzi storici qualunque di Valerio Massimo Manfredi,da archeologo non posso che dire che sono mooolto belli...

Non consiglio nessuno dei classici perchè ogni persona minimamente intelligente e acculturata dovrebbe averli letti

Sempre fantasy: La Saga di Shannara di Terry Brooks,un altro caposaldo della letteratura fantasy,senza di lui tutti gli pseudoscrittori come Martin e le sue cronache del c'ho caldo e c'ho freddo non sarebbero mai esistiti...

Se avete voglia di una bella storia ambientata nella Germania Nazista "L'amico ritrovato" di Fred Uhlman,sono 92 pagine,vi porterà via un paio d'ore ma ne sarete felici

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