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ho finito da un po' la malattia mortale e da qualche giorno sto leggendo il "Tractatus Logico-Philosophicus" di Wittgenstein.......assurdamente omplicato, in molte fasi mi sperdo...mi sa che dovrò comprare uno di quei libri che guidano nella lettura :)

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Fahreneit è un libro molto particolare che può sia piacere tantissimo sia odiarlo profondamente.....io sinceramente sn rimasto un neutrale di fronte a quel mondo invece certi che l'hanno letto si sn spaventati...

No... Farenheit è il mio libro "del genere" preferito... molto più bello di 1984...

Il popolo dell'autunno invece un pò m'ha deluso...

è comunque un altro genere e preferisco altri scrittori del genere misterioso\horror (leggero).

Per esempio Lovecraft di cui sto leggendo alcuni racconti che mi mancavano...

Il maestro dell'orrore.... Il solitario di Providence...

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ho finito da un po' la malattia mortale e da qualche giorno sto leggendo il "Tractatus Logico-Philosophicus" di Wittgenstein.......assurdamente omplicato, in molte fasi mi sperdo...mi sa che dovrò comprare uno di quei libri che guidano nella lettura :)

il "Trattato"vdi Wittgenstein è famoso per essere un'opera etremamente complicata, me ne parlava l'altro giorno un mio amico appassionato di filosofia, è un libretto di circa 60 pagine sulla filosofia del linguaggio, giusto?

Non conosco, com'è?

a me è venuta voglia di leggerlo quando mi è stato detto che il protagonista di lavoro fa il "capro espiatorio" di un'azienda, spero funzioni anche per te. :smilie_daumenpos:

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ho finito da un po' la malattia mortale e da qualche giorno sto leggendo il "Tractatus Logico-Philosophicus" di Wittgenstein.......assurdamente omplicato, in molte fasi mi sperdo...mi sa che dovrò comprare uno di quei libri che guidano nella lettura :)

è arrivato il filosofo :mrgreen:

No... Farenheit è il mio libro "del genere" preferito... molto più bello di 1984...

Il popolo dell'autunno invece un pò m'ha deluso...

è comunque un altro genere e preferisco altri scrittori del genere misterioso\horror (leggero).

Per esempio Lovecraft di cui sto leggendo alcuni racconti che mi mancavano...

Il maestro dell'orrore.... Il solitario di Providence...

faccio fatica a leggere ste cose, ci provai qualche anno fa ma non mi incastrano...

Non conosco, com'è?

personaggio (con un suo relativo mondo) assurdo che frequenta un mondo reale :wink:

La lettura in francese è veramente bella e appassionante, piacevole ma non semplice, complicata ma scorrevole :wink:

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il "Trattato" di Wittgenstein è famoso per essere un'opera estremamente complicata, me ne parlava l'altro giorno un mio amico appassionato di filosofia, è un libretto di circa 60 pagine sulla filosofia del linguaggio, giusto?

si è circa un'ottantina di pagine; è ua critica accesa della filosofia che secondo lui dovrebbe ridursi ad un'attività di chiarificazione del linguaggio in quanto tutti i problemi filosofici scaturiscono solo da errori nel linguaggio: "Quando si è mostrato che tutte le domande metafisiche non hanno senso e che di ciò di cui non si può parlare si deve tacere, non rimane più alcuna domanda. Ma questa è appunto la risposta: il problema della vita si risolve quando svanisce" (6.52)

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?

(mi ero scordato il punto interrogativo e allora aggiungo un libro:

Fame - Knut Pedersen, alias Hamsun ( Norvegese, nobel 1920)

Racconta dei vagabondaggi e dei deliri di uno scrittore alle prese con la sua compagna e nemica: la fame.

Un libro molto introspettivo, credo in parte frutto dell'esperienza dello stesso scrittore, ben scritto e

di facile lettura.

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?

(mi ero scordato il punto interrogativo e allora aggiungo un libro:

Fame - Knut Pedersen, alias Hamsun ( Norvegese, nobel 1920)

Racconta dei vagabondaggi e dei deliri di uno scrittore alle prese con la sua compagna e nemica: la fame.

Un libro molto introspettivo, credo in parte frutto dell'esperienza dello stesso scrittore, ben scritto e

di facile lettura.

mai sentito, ma da quel che ho intravisto ora, colmerò la lacuna :wink: Grazie lupo :wink:

Volevi sapere qualcosa sul giovane Holden o lo consigliavi? non ho capito :dubbio:

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mi ci vogliono sempre ore (a volte giorni) per capire un post di federmore... :mrgreen:

PS sto iniziando niente di nuovo sul fronte occidentale

Tanti buoni consigli qui, ma l'unico che ho già letto tra i libri recentemente citati è "niente di nuovo sul fronte occidentale". A me è piaciuto molto, buona lettura Leo.

Un altro libro sul tema della guerra, visto da un'altra angolazione, è "Mila 18" di Leon Uris, parla del ghetto di Varsavia, molto bello anche se ovviamente triste e angosciante.

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SApere qualcosa, senza ? non si capiva infatti... :wink:

oddio rileggendolo ora non so... E' un libro che parla del passaggio complicato dall'adolescenza alla maturità per un ragazzo che si sente diverso dagli altri. Un pò sognatore un pò cinico, Holden, sempre in movimento, ci racconta un poco del suo mondo. Ora incontrando persone ora raccontandocele, scontrandosi spesso con la sua diversità.

Uno dei pochi libri che ho letto due volte. Bel personaggio, a tratti fastidioso, ma complesso come le persone reali.

Secondo me da leggere tra i 13-18 anni, ora potresti non apprezzarlo allo stesso modo, ma resta da leggere a mio avviso :wink:

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Qualcuno ha letto "Il giovane holden" di Salinger

Io l'ho letto. Avrò avuto 14 anni. Uno dei libri che meno ho apprezzato nella mia vita. D'altra parte sono convinto che, rileggendolo ora, lo apprezzerei sicuramente di più. Penso che un minimo disagio, nei confronti della società, sia indispensabile provarlo per apprezzare quella storia. Probabilmente ero immaturo, e ho provato fastidio nel leggerlo.

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oddio rileggendolo ora non so... E' un libro che parla del passaggio complicato dall'adolescenza alla maturità per un ragazzo che si sente diverso dagli altri. Un pò sognatore un pò cinico, Holden, sempre in movimento, ci racconta un poco del suo mondo. Ora incontrando persone ora raccontandocele, scontrandosi spesso con la sua diversità.

Uno dei pochi libri che ho letto due volte. Bel personaggio, a tratti fastidioso, ma complesso come le persone reali.

Secondo me da leggere tra i 13-18 anni, ora potresti non apprezzarlo allo stesso modo, ma resta da leggere a mio avviso :wink:

Io l'ho letto. Avrò avuto 14 anni. Uno dei libri che meno ho apprezzato nella mia vita. D'altra parte sono convinto che, rileggendolo ora, lo apprezzerei sicuramente di più. Penso che un minimo disagio, nei confronti della società, sia indispensabile provarlo per apprezzare quella storia. Probabilmente ero immaturo, e ho provato fastidio nel leggerlo.

due pareri identici :mrgreen:

Considerando che io lo considero uno dei libri che più ho apprezzato nella mia vita e avevo 13-14 anni quando lo lessi per la prima volta. Ma vabbeh, in fondo ora te hai 18 anni quindi ancora nella fascia che avevo messo. Ognuno si sviluppa in tempi diversi.

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due pareri identici :mrgreen:

Considerando che io lo considero uno dei libri che più ho apprezzato nella mia vita e avevo 13-14 anni quando lo lessi per la prima volta. Ma vabbeh, in fondo ora te hai 18 anni quindi ancora nella fascia che avevo messo. Ognuno si sviluppa in tempi diversi.

Sono un po' tardo evidentemente :biggrin: . Conta anche che, non so per te, ma per me fu un'imposizione scolastica. Magari da solo mi vado a leggere un mattone, ma se me lo impongono difficilmente lo ricordo con piacere.

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Sono un po' tardo evidentemente :biggrin: . Conta anche che, non so per te, ma per me fu un'imposizione scolastica. Magari da solo mi vado a leggere un mattone, ma se me lo impongono difficilmente lo ricordo con piacere.

Anche per me fu un libro scolastico, ma era una delle poche attività scolastiche che non ho mai disdegnato, anzi... Ho sempre trovato logico che ci fosse qualcuno a guidarci nella lettura.

Da solo provai a leggere l'Ulisse di Joyce... Avrei sofferto di meno se mi fosse cascato in testa :shock:

La lettura in quel periodo della nostra vita deve essere guidata, difficile scegliere da solo i testi. Siamo in grado magari di scegliere i libri senza contenuto, quelli di pura lettura, ma quelli con il contenuto non è così facile...

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Anche per me fu un libro scolastico, ma era una delle poche attività scolastiche che non ho mai disdegnato, anzi... Ho sempre trovato logico che ci fosse qualcuno a guidarci nella lettura.

Da solo provai a leggere l'Ulisse di Joyce... Avrei sofferto di meno se mi fosse cascato in testa :shock:

La lettura in quel periodo della nostra vita deve essere guidata, difficile scegliere da solo i testi. Siamo in grado magari di scegliere i libri senza contenuto, quelli di pura lettura, ma quelli con il contenuto non è così facile...

Una guida non credo debba necessariamente essere tirannica. "Compra quel libro, in due settimane leggilo e fanne la relazione". Io, da amante della lettura, ho sempre vissuto questa operazione come un trauma. Non dico di andare in libreria e scegliere un libro, ma avere una possibilità di scelta, un tempo maggiore, credo sia importante per fare apprezzare il libro. Poi, adesso sono ancora nel vortice, quindi la vena polemica pulsa ancora :biggrin: . Magari fra un paio d'annetti vedrò le cose in maniera diversa :smilie_daumenpos:

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ovviamente a quel punto dipende dal professore :wink: Io ne ho avuti parecchi (lasciamo perdere i miei trascorsi studenteschi :mrgreen: ) chi più chi meno è riuscito a non essere troppo impositivo su questo argomento. Poi purtroppo dei tempi a scuola ci devono essere per forza...

PS dove vai a scuola?

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ovviamente a quel punto dipende dal professore :wink: Io ne ho avuti parecchi (lasciamo perdere i miei trascorsi studenteschi :mrgreen: ) chi più chi meno è riuscito a non essere troppo impositivo su questo argomento. Poi purtroppo dei tempi a scuola ci devono essere per forza...

PS dove vai a scuola?

Liceo Aristofane. Però lo lessi in terza media.

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14 anni in 3a media? Non sono tantini? :dubbio:

Comunque io lo lessi in primo superiore, cambiano le cose :wink:

Sono nato nei primi giorni di Maggio. L'ho letto alla fine della terza media, a cavallo fra 13 e 14 anni. Ad aprile 2004, ne avevo più 14 che 13 :biggrin: . Comunque, la prossima volta, scriverò i giorni dalla nascita, per essere più preciso :rolleyes:

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Ora sto leggendo un altro grande classico(stavolta a scelta fra una ventina di libri, e quindi meglio digerito :biggrin: ). "La coscienza di Zeno". Ho appena cominciato, e mi piace molto. Ho sentito due tre persone che me l'hanno indicato come loro libro preferito(2 fanno psicologia all'università, un caso? :biggrin: ). Che ne pensa chi l'ha letto?

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bel libro, seppur un po pesantino. Gran bel personaggio, occhio a non riconoscersi troppo in lui però :mrgreen:

Comunque in effetti uno dei primi libri in cui il lato psicologico del personaggio viene affrontato in un certo modo. In realtà io ho amato il personaggio quasi quanto ho odiato leggerne la storia.

Resta un bel libro, ma mal digerito da parte mia... :blush:

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