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Topic Doping


klaus

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mi chideo solo ma come si fa??

Come si fa a distruggere uno sport che è per loro uno stile di vita?

 

potrei dartene almeno 10 di motivi per cui uno si dopa...

per me l'importante non è avere dei santi sulle biciclette (sarebbe impossibile); l'importante è garantire che chi imbroglia venga beccato subito!

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Top Posters In This Topic

dico anche io la mia, e sarò breve.

Se ancora troviamo chi si dopa, penso sia perchè ancora molti la fanno franca.

 

se ci fossero solo 2 corridori dopati, e tutti e 2 venissero subito beccati, difficilmente troveremo un terzo corridore disposto a mettere a rischio la carriera.

se però su una carovana di 200 corridori, ce ne sono 20 pieni di bombe e se ne trovano solo 2 positivi, è possibile che i 18 dopati superstiti siano di cattivo esempio per tutti gli altri.

Fin quando verranno date seconde possibilità, fin quando verranno fatte bruciare le sacche di sangue al posto di capire di chi sono e fin quando dalle schede di Fuentes verrà fatto emergere solo il nome di Cipollini senza smascherare gli altri....  statene certi: i casi di doping continueranno.

 

giustissimo

 

Premetto che ora è facile sparare a zero su Santambrogio però volevo soffermarmi un attimo su una considerazione diciamo cosi "morale"..mi chideo solo ma come si fa??

Come si fa a distruggere uno sport che è per loro uno stile di vita?Vivono con la bicicletta,la maggior parte di loro si allena da una vita..

Ma non si rendono conto che stanno distruggendo uno sport,le speranze di tanti giovani che vorrebbero correre o lavorare nel mondo del ciclismo?

E soprattutto,una volta trovati come fanno a dire "Allibito","Sconcertato"..ma BASTA!State prendendo in giro un mondo intero,ma soprattutto dimostrate di essere uomini e assumetevi le vostre responsabilita!

 

Ovviamente non voglio generalizzare,amo questo sport e niente e soprattutto nessuno potra mai farmi cambiare idea,sono contento che almeno si provi a invertire la rotta,però è ora di assumersi le proprie responsabilità,perchè si è giusto che chi sbaglia paghi(e anche piu salatamente di quanto non si faccia ora),ma è ora di cambiare mentalita e atteggiamento,ma è possibile che non ci sia nemmeno un minimo di sincerità(forse chiedo troppo :sad2: ).Ma perlomeno un minimo di sensibilità??

 

ti ha risposto Spino :wink:

poi sul discorso che i dopati prendono in giro il mondo intero (come dici te) o tradiscono i ragazzini che li prendono a modello (come dicono molti giornalisti tromboni e benpensanti)... boh, alla fine sono professionisti che corrono per loro stessi, mica per gli altri. E non vedo perché si chieda agli sportivi di essere da esempio, quando non lo si richiede ad avvocati, ingegneri, architetti... in questo senso, gli unici che hanno una responsabilità sociale sono i politici, perché percepiscono soldi pubblici. Quanto a noi, gli idoli e i modelli cerchiamoceli tra i nostri conoscenti diretti, non nel ciclista, calciatore, tennista, velina o personaggio pubblico di turno.

p.s: Giovanni91 non ce l'ho con te eh! ho preso spunto da una tua considerazione per fare un discorso più generale :wink:

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dico anche io la mia, e sarò breve.

Se ancora troviamo chi si dopa, penso sia perchè ancora molti la fanno franca.

 

se ci fossero solo 2 corridori dopati, e tutti e 2 venissero subito beccati, difficilmente troveremo un terzo corridore disposto a mettere a rischio la carriera.

se però su una carovana di 200 corridori, ce ne sono 20 pieni di bombe e se ne trovano solo 2 positivi, è possibile che i 18 dopati superstiti siano di cattivo esempio per tutti gli altri.

Fin quando verranno date seconde possibilità, fin quando verranno fatte bruciare le sacche di sangue al posto di capire di chi sono e fin quando dalle schede di Fuentes verrà fatto emergere solo il nome di Cipollini senza smascherare gli altri....  statene certi: i casi di doping continueranno.

Qui ci vuole il +1

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Spino finché si controlla A CAMPIONE ci sarà sempre chi la fa franca.

Nel ciclismo da regolamento sono controllate vincitore di tappa, maglie, e primi tre della generale (forse nemmeno quelli) più quattro corridori a scelta dopo ogni tappa. E' ovvio che se sono uno scalatore di seconda fascia tipo Santambrogio posso rischiare la "bombata" per arrivare più in forma dopo... basta non fare i fenomeni la prima settimana dove non ci sono montagne. Se sono Nibali vengo controllato sicuramente all'inizio ma anche nella prima settimana e - soprattutto - se finisco davanti in classifica.

Hai più che ragione, ma sai che casino fare 200 analisi al giorno? Prova a pensare 200 persone a cui vengono fatte le analisi: se vuoi fare "in fretta" allora devi organizzare un sistema logistico-umano non indifferente; se invece ne fai 4-5 alla volta (anche 10) c'è il rischio che gli ultimi perdano una vita. E i DS si incazzano non poco.

 

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Aggiungo che è evidente che ci si bombi fuori competizione (i controlli a sorpresa non sono così tanti come pensate: un top ne prende 4-5 l'anno e la prima volta puoi non essere reperibile, la squalifica è alla seconda) per avere vantaggi (questi colombiani che vanno in colombia dalle classiche e tornano al tour tipo Quintana?).

Si è parlato tanto male del calcio, ma nella champions league che è l'equivalente calcistico del tour de france i controlli dagli ottavi sono totali dopo la partita: 22 in campo più le panchine.

 

il male del calcio non è il doping, sono le scommesse: e tanto il doping nel ciclismo quanto le scommesse nel calcio (e in tanti altri sport) ne inficiano la credibilità, per altro non so quale dei due fenomeni sia più sistematico e diffuso (vedere la storia di Ante Sapina che ha aggiustato non so quante partite in mezza Europa). Che poi è solo per questo (la credibilità dei risultati) che il doping andrebbe limitato; quanto al fatto che i corridori si rovinano la salute, sono professionisti che compiono una scelta consapevole (come i broker di borsa che pippano coca per mantenere certi ritmi di lavoro) per cui, dal mio punto di vista, continuo a pensare che la liberalizzazione sia la soluzione migliore, perché se si gioca alla luce del sole: a) la salute dei corridori può essere tenuta sotto controllo; b) ci sono anche meno disparità tra chi può manipolare il sistema (Armstrong & co. ieri, gli Sky oggi?) e chi viene sbattuto al pubblico ludibrio (da Riccò a Santambrogio, e prima di loro Pantani, l'elenco è lungo)

Ogni sport ha i suoi scheletri nell'armadio, non è il caso di fare la classifica dei buoni e dei cattivi :wink:

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giustissimo

 

 

ti ha risposto Spino :wink:

poi sul discorso che i dopati prendono in giro il mondo intero (come dici te) o tradiscono i ragazzini che li prendono a modello (come dicono molti giornalisti tromboni e benpensanti)... boh, alla fine sono professionisti che corrono per loro stessi, mica per gli altri. E non vedo perché si chieda agli sportivi di essere da esempio, quando non lo si richiede ad avvocati, ingegneri, architetti... in questo senso, gli unici che hanno una responsabilità sociale sono i politici, perché percepiscono soldi pubblici. Quanto a noi, gli idoli e i modelli cerchiamoceli tra i nostri conoscenti diretti, non nel ciclista, calciatore, tennista, velina o personaggio pubblico di turno.

p.s: Giovanni91 non ce l'ho con te eh! ho preso spunto da una tua considerazione per fare un discorso più generale :wink:

Vai tranquillo!Il confronto è la prima cosa :wink2:  

Sono d'accordo con te..è giustissimo non avere modelli e idoli,e penso anche che "modelli" e "idoli" non vadano nemmeno cercati perchè ognuno dovrebbe essere un po il modello di se stesso(senza ovviamente sfociare nel narcisismo :sleep: ).Comunque qui credo che si vada parecchio fuori tema quindi torno al dunque.

 

Io richiedo semplicemente che l'uomo sia uomo e dimostri anche un minimo di sensibilita,non metto in dubbio che sia soggettiva la cosa.E',come dici tu, un po' come l'avvocato che difenda solo per soldi,o un politico corrotto ecc..

Forse sono io che mi illudo,avendo una concezione sbagliata del concetto di "umano",ma quando c'è di mezzo l'uomo(che sia politico,professore,ciclista..)mi aspetto un minimo di sensibilita e di coscienza..

 

Ripeto probabilmente sono io che mi illudo,ma non richiedo modelli e tanto meno idoli,basterebbe molto molto meno forse semplicemente essere se stessi..

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  • Amministratori

Hai più che ragione, ma sai che casino fare 200 analisi al giorno? Prova a pensare 200 persone a cui vengono fatte le analisi: se vuoi fare "in fretta" allora devi organizzare un sistema logistico-umano non indifferente; se invece ne fai 4-5 alla volta (anche 10) c'è il rischio che gli ultimi perdano una vita. E i DS si incazzano non poco.

 

 

Comincia coi primi 20 della generale e i capitani... ovvio che di controllare tutti i giorni Talabardon (per dirne uno a caso), sticazzi

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La funzione dell'EPO l'ha già spiegata per bene damecunego92. L'EPO viene utilizzata come farmaco per i pazienti che hanno problemi renali o per far riprendere "velocemente" i pazienti soggetti a chemioterapia. Dopo il 2000 una modifica al farmaco lo ha reso più potente permettendo ai pazienti di assumerlo una volta ogni settimana o addirittura ogni due settimane. Questo significa che l'effetto dura più o meno una decina di giorni....

A questo punto però mi viene un dubbio...per far sì che l'EPO abbia effetto ci devono essere dei globuli rossi in eccesso (giusto?) ciò significa che non durante i test antidoping non fanno la conta dei globuli rossi confrontandoli con quelli del passaporto biologico?

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A questo punto però mi viene un dubbio...per far sì che l'EPO abbia effetto ci devono essere dei globuli rossi in eccesso (giusto?) ciò significa che non durante i test antidoping non fanno la conta dei globuli rossi confrontandoli con quelli del passaporto biologico?

 

credo sia un po' più complessa la cosa :wink:

 

cmq, da quel che so, l'epo aumenta la quantità di ossigeno trasportata dai globuli rossi, più che i globuli rossi in sè. Ma non sono ematologo per cui mi taccio

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Hai più che ragione, ma sai che casino fare 200 analisi al giorno? Prova a pensare 200 persone a cui vengono fatte le analisi: se vuoi fare "in fretta" allora devi organizzare un sistema logistico-umano non indifferente; se invece ne fai 4-5 alla volta (anche 10) c'è il rischio che gli ultimi perdano una vita. E i DS si incazzano non poco.

 

 

non dico di fare 200 analisi al giorno, ma di investire nel cercare controlli più efficaci.

se mi fanno l'analisi del capello, scoprono che 2 anni fa mi sono fatto l'ultima canna. Per tutte le droghe hanno dei sistemi, perfino l'alcool non se ne va via subito dal nostro corpo: che si inventino qualche rivelatore anche per tutte le sostanze che noi chiamiamo doping.

e poi perchè devo per forza beccare il corridore il giorno dopo che ha fatto uso di sostanze? mi basta sapere che quello si è dopato per squalificarlo, poi che sia 1 giorno, 1 settimana o 6 mesi prima, non importa

PS: scusate: ma quanto ci mettere voi a fare pipì? 30secondi? esageriamo 2 minuti?

avere 5 bagni chimici, permetterebbe di controllare 25 atleti ogni 10 minuti....   sai che stress....   (moltiplicati per i 23 giorni del giro, sono almeno 500 controlli, in media 2,5 a testa)

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A parte che non è vero che ci sono solo 4-5 controlli antidoping a sorpresa, soprattutto se si parla di top rider. C'è inoltre il passaporto biologico (che è una cazzata, ma c'è) e ci sono i controlli alle numerose corse. Un ciclista fa 90 giorni di corsa all'anno, è chiaro che prima o poi uno devi farlo.

 

Comunque farei notare una curiosità. Anthony Roux della FDJ è un vero e proprio profeta, dopo aver mosso i sospetti di un motorino ora ci ha preso anche con Santambrogio... chapeau

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credo sia un po' più complessa la cosa :wink:

 

cmq, da quel che so, l'epo aumenta la quantità di ossigeno trasportata dai globuli rossi, più che i globuli rossi in sè. Ma non sono ematologo per cui mi taccio

Sul fatto che aumenta i globuli rossi sono abbastanza sicuro...non so in che quantità ma sicuramente li aumenta

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Io mi sono fatto questa opinione, Santambrogio ha corso pulito alla Tirreno (al Trentino a questo punto non metto la mano sul fuoco) e ha sfruttato il fatto di essere al 100%, mentre gli altri non erano al massimo. Sapendo che al Giro era previsto un calo (che poi è avvenuto) e visto che riusciva a stare con i migliori alla Tirreno ha deciso di imbrogliare.

Questa è la mia seconda ipotesi. Però, se fosse vero, non era poi così pippa come molti stanno dicendo... Solo il tempo ci potrà dire.

 

Aggiungo che è evidente che ci si bombi fuori competizione (i controlli a sorpresa non sono così tanti come pensate: un top ne prende 4-5 l'anno e la prima volta puoi non essere reperibile, la squalifica è alla seconda) per avere vantaggi (questi colombiani che vanno in colombia dalle classiche e tornano al tour tipo Quintana?).

Si è parlato tanto male del calcio, ma nella champions league che è l'equivalente calcistico del tour de france i controlli dagli ottavi sono totali dopo la partita: 22 in campo più le panchine.

Da dove l'hai presa questa? Non è una critica eh, vorrei sapere solo la fonte perché magari ci posso trovare altre statistiche. A me non risulta così comunque...

I colombiani vanno in Colombia perché vivono in altura e ne sfruttano così i benefici nella corsa in programma (Quintana, che tu hai citato, ad esempio, vive sui 2800 metri slm)...

 

Premetto che ora è facile sparare a zero su Santambrogio però volevo soffermarmi un attimo su una considerazione diciamo cosi "morale"..mi chideo solo ma come si fa??

Come si fa a distruggere uno sport che è per loro uno stile di vita?Vivono con la bicicletta,la maggior parte di loro si allena da una vita..

Ma non si rendono conto che stanno distruggendo uno sport,le speranze di tanti giovani che vorrebbero correre o lavorare nel mondo del ciclismo?

Ma secondo te a loro glie ne frega niente? Loro pensano ai propri interessi mica al bene del movimento. Il problema di questi casi infatti non è che affondano il loro sport, ma che affondano loro stessi con una mossa che è, non solo da coglioni, ma da malati di mente.

 

non dico di fare 200 analisi al giorno, ma di investire nel cercare controlli più efficaci.

se mi fanno l'analisi del capello, scoprono che 2 anni fa mi sono fatto l'ultima canna. Per tutte le droghe hanno dei sistemi, perfino l'alcool non se ne va via subito dal nostro corpo: che si inventino qualche rivelatore anche per tutte le sostanze che noi chiamiamo doping.

e poi perchè devo per forza beccare il corridore il giorno dopo che ha fatto uso di sostanze? mi basta sapere che quello si è dopato per squalificarlo, poi che sia 1 giorno, 1 settimana o 6 mesi prima, non importa

PS: scusate: ma quanto ci mettere voi a fare pipì? 30secondi? esageriamo 2 minuti?

avere 5 bagni chimici, permetterebbe di controllare 25 atleti ogni 10 minuti....   sai che stress....   (moltiplicati per i 23 giorni del giro, sono almeno 500 controlli, in media 2,5 a testa)

Non credo sia così facile la cosa, tralasciando che penso che ci sia un modo per eludere anche i controlli per droga e alcool.

Il problema non sono i controlli delle urine ma i controlli del sangue, che sono più difficili sia da fare che da analazzare.

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Nel 2006 con il caso fuentes si è eliminata una intera generazione di ciclisti,sono stati cancellati 7 anni di tour.

Nonostante ciò il doping esiste ancora

è inutile continuare una battaglia persa,si insabbiasse tutto e se scappa il morto è perchè  aveva "malformazioni cardiache".

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Nel 2006 con il caso fuentes si è eliminata una intera generazione di ciclisti,sono stati cancellati 7 anni di tour.

Nonostante ciò il doping esiste ancora

è inutile continuare una battaglia persa,si insabbiasse tutto e se scappa il morto è perchè  aveva "malformazioni cardiache".

quindi chiunque partecipi a corse in bici sarebbe obbligato a doparsi per ottenere qualche risultato? prima nei prof, poi negli under 23, poi gli juniores, poi perche no anche quelli piu piccoli......ragazzi  che per poter continuare a correre e magari passare pro sono obbligati a bombarsi? con tutti i danni alla salute......boh cosa passa nella testa della gente.......

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Ma secondo te a loro glie ne frega niente? Loro pensano ai propri interessi mica al bene del movimento. Il problema di questi casi infatti non è che affondano il loro sport, ma che affondano loro stessi con una mossa che è, non solo da coglioni, ma da malati di mente.

 

tutti noi, in fondo, pensiamo prima ai nostri interessi e poi, semmai, a quegli degli altri: non sarà nobile, ma è umano!

A volte invece ho l'impressione che al ciclista medio si chieda di donare tutti i loro beni ai poveri, parlare con gli animali e guarire gli infermi, come se gli unici figli di puttana su questa terra andassero in bici e il resto del mondo fosse popolato da tante Madri Terese di Calcutta :P

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tutti noi, in fondo, pensiamo prima ai nostri interessi e poi, semmai, a quegli degli altri: non sarà nobile, ma è umano!

A volte invece ho l'impressione che al ciclista medio si chieda di donare tutti i loro beni ai poveri, parlare con gli animali e guarire gli infermi, come se gli unici figli di puttana su questa terra andassero in bici e il resto del mondo fosse popolato da tante Madri Terese di Calcutta :P

Meriti un inchino.

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tutti noi, in fondo, pensiamo prima ai nostri interessi e poi, semmai, a quegli degli altri: non sarà nobile, ma è umano!

A volte invece ho l'impressione che al ciclista medio si chieda di donare tutti i loro beni ai poveri, parlare con gli animali e guarire gli infermi, come se gli unici figli di puttana su questa terra andassero in bici e il resto del mondo fosse popolato da tante Madri Terese di Calcutta :P

Ma infatti mica ho detto che sbagliano, eh... Anzi, per me il problema è, come puoi leggere nella seconda parte del messaggio (Il problema di questi casi infatti non è che affondano il loro sport, ma che affondano loro stessi con una mossa che è, non solo da coglioni, ma da malati di mente.), chi pensa che facciano uno sgarbo al movimento.

Hai frainteso :wink:

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no beh ma anche in questo caso diciamo che ho preso spunto da una cosa che hai detto tu per commentare sta cosa... cmq se continuano a doparsi, proprio perché non credo alla favola degli stregoni cattivi e dei poveri ciclisti ignoranti che non sanno quello che prendono, è perché evidentemente si fanno due conti, e il gioco vale la candela: "se mi pinzano sono rovinato, ma è più facile che la faccio franca, e magari così riesco pure a dare una svolta alla mia carriera".

 

Anche perché non dimentichiamoci una cosa: tolti i 20-30 migliori corridori al mondo (magari sono di più, ma insomma, capiamoci) la maggior parte dei ciclisti guadagna magari bene ma non è ricca, e un conto è prendere 2mila euro al mese per 40 anni come farà (si spera, ma è un altro discorso) la maggior parte di noi, un altro è guadagnarne anche 5 o 6mila al mese ma per 10-15 anni al massimo. Poi finisce che a 35 anni appendi la bici al chiodo e che fai? rari casi a parte (vedi Pozzovivo e Pinotti) se hai fatto il corridore professionista significa che hai mollato presto gli studi, e non avendo mai fatto altro che il ciclista non è nemmeno che hai altre esperienze lavorative.

Se ti chiami Bettini o Savoldelli, no problem: un posto da commissario tecnico della nazionale o da commetatore in tv non te lo leva nessuno e di fame non morirai.

Ma se ad esempio ti chiami Elia Aggiano (per dire un qualsiasi dignitoso corridore degli anni '90/'00 che oggi ha smesso), che fai? apri un negozio di bici al tuo paese, sfruttando magari la fama locale? ok, a qualcuno riesce, ma non c'è posto per tutti.

Quindi è anche umano che a un corridore, per dare una svolta alla propria carriera e soprattutto per assicurarsi un futuro dopo le corse, venga la tentatizione di prendere qualcosa, soprattutto quando ci si avvicina alla trentina e si è vinto poco. Non solo non gliene faccio una colpa, ma dico che se mai mi fosse riuscito di diventare un corridore professionista, non escludo che avrei fatto lo stesso anch'io.
 

Sono un tossico dipendente o un malato di mente? "Chi è senza peccato..." diceva quel tale...

 

più lo sport è povero e di fatica, e più è alta la tentazione!

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a questo aggiungo che un Masiello qualsiasi (che di sicuro economicamente se la passa meglio della stragrande maggioranza dei corridori) che si VENDE per PERDERE una partita, mi fa molto più schifo di chi SI DOPA per VINCERE una corsa. Anche dal punto di vista morale, se vogliamo.

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no beh ma anche in questo caso diciamo che ho preso spunto da una cosa che hai detto tu per commentare sta cosa... cmq se continuano a doparsi, proprio perché non credo alla favola degli stregoni cattivi e dei poveri ciclisti ignoranti che non sanno quello che prendono, è perché evidentemente si fanno due conti, e il gioco vale la candela: "se mi pinzano sono rovinato, ma è più facile che la faccio franca, e magari così riesco pure a dare una svolta alla mia carriera".

[....]

più lo sport è povero e di fatica, e più è alta la tentazione!

Non è sbagliato il tuo discorso, ma così ricadi nella tipica mentalità italiana per cui "se sei in una categoria inferiore, allora tanto male non fa". 

Me ne sono andato da una squadra quando, dopo aver segnato nell'ultima partita, ho preso insulti perchè dovevano vincere gli altri (e andare su). Ho sopportato, da tifoso della pro patria (prima del caso boateng) 3 stagioni dove per magia le ultime partite venivano tutte perse, e saliva un'altra squadra. 

Se il doping è una pratica scorretta, è una pratica scorretta. Punto. Non esiste il "tengo famiglia", "non ce la faccio ad arrivare a fine mese", ecc...

Se un ladro ti ruba il portafoglio pieno (magari per mangiare) tu lo perdoneresti? 

Il doping è un infrazione della legge, ancora prima dell'etica: che senso ha per un Grudzev qualunque il fatto di farsi il mazzo per allenarsi (quando magari poteva fare l'impiegato) per poi vedersi sverniciare da un Ignatiev dopato? Chi si dopa causa un dolo agli altri, prima che a sè stesso. Deve essere punito legalmente.

Sul discorso del vendersi, come penso avrai notato, sono pienamente d'accordo :)

 

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Ho trovato un articolo interessante sull’assunzione di EPO. In parole povere diciamo che tutte le supposizioni  che avete scritto precedentemente sono, purtroppo, vere. Chi fa uso di EPO ha la possibilità di passarla liscia, anzi, ha parecchie possibilità di farlo.

L’EPO è rintracciabile nell’organismo per un periodo relativamente breve (3-4 giorni) mentre il suo effetto può durare fino a due settimane. Diciamo che quello che ha scritto Emmea è la chiave di tutto….assumo la sostanza nelle prime tappe (tanto sono di pianura ed il rischio di controlli è bassissimo), dopo 3/4 giorni non me la trovano più ed intanto mi faccio 2 settimane a tutta.

Questo spiega il perché i corridori assumono la sostanza prima o all’inizio di una corsa a tappe. Di Luca sperava di andare (ed è andato) forte per i primi dieci giorni (EPO assunta a fine Aprile) e Santambrogio sperava di farlo le prime due settimane del Giro, così è stato.

Perché i corridori sembrano tranquilli anche se sanno di rischiare grosso? Prendiamo come esempio Santambrogio, probabilmente avrà assunto l’EPO due/tre giorni prima dell’inizio del Giro, non pensava di essere sottoposto subito all’antidoping ma è rimasto relativamente tranquillo pensando che la sostanza poteva anche non essere più rilevata…..l’hanno beccato…..

I corridori, quindi, non assumono la sostanza durante la corsa (altrimenti le possibilità di essere beccati aumenterebbero in modo esponenziale) . Forse è il caso di intensificare i controlli pre-corsa. Ora capisco anche quello che diceva Santambrogio ad ogni intervista….”La vera incognita è la mia tenuta nelle tre settimane”….

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  • Amministratori

Potresti mandarmi l'articolo?

 

A questo punto la domanda è: chi nei GT ha avuto un deciso calo la terza settimana rispetto alle prime due? 

Ad esempio, Froome alla Vuelta 2012?

 

E direi anche che ci vorrebbe un arrivo in salita a questo punto subito come alla Vuelta, anche se rende la corsa meno spettacolare.

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Potresti mandarmi l'articolo?

 

A questo punto la domanda è: chi nei GT ha avuto un deciso calo la terza settimana rispetto alle prime due? 

Ad esempio, Froome alla Vuelta 2012?

 

E direi anche che ci vorrebbe un arrivo in salita a questo punto subito come alla Vuelta, anche se rende la corsa meno spettacolare.

Ti ho mandato un MP

 

Esatto! Un calo improvviso può celare più di qualche dubbio, specie se a subirlo è un corridore che fino al giorno prima era tra i più forti in salita e che poi si stacca in una salitella stile Ivrea continuando ad andare male per il resto della corsa.....il bello è che Santambrogio aveva anche l'attenuante di essere a tutta da inizio stagione, quindi destava meno sospetti.

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  • Amministratori

Noris Santambrogio secondo me è stato fermato dalla squadra...

 

... ora che ci penso, al Tour de France c'è un controllo standard, completo, di tutti i corridori tra la presentazione squadre e la prima tappa.

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Noris Santambrogio secondo me è stato fermato dalla squadra...

 

... ora che ci penso, al Tour de France c'è un controllo standard, completo, di tutti i corridori tra la presentazione squadre e la prima tappa.

 

Non so se sia stata la squadra a fermarlo, in ogni caso era anche strano vederlo sereno dopo aver perso tante posizioni in classifica, a quel punto poteva anche continuare a correre al meglio, tanto il controllo lo aveva già subito. 

 

L'effetto dell'EPO svanisce nel momento in cui la produzione di globuli rossi rientra nella normalità e questo dovrebbe avvenire più o meno in due settimane.....devo ancora capire se è una cosa graduale o immediata.....tra l'altro chi ne fa uso rischia la salute, troppi globuli rossi alzano il livello di ematocrito, oltre il 50% l'atleta deve essere fermato (cosa successa a Pantani).

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Potresti mandarmi l'articolo?

 

A questo punto la domanda è: chi nei GT ha avuto un deciso calo la terza settimana rispetto alle prime due? 

Ad esempio, Froome alla Vuelta 2012?

 

E direi anche che ci vorrebbe un arrivo in salita a questo punto subito come alla Vuelta, anche se rende la corsa meno spettacolare.

 

ora però mettiamoci d'accordo: se un corridore va troppo forte, allora è dopato; se cala alla terza settimana, è ugualmente la dimostrazione che è dopato.

Lungi da me mettere la mano sul fuoco per qualcuno o volerlo difendere, ma non è sistematico che un calo alla terza settimana corrisponda ad aver preso la dose pochi giorni prima della partenza del GT.

Parliamo di Froome nel 2012? il suo picco di preparazione coincideva con il Tour de France, ed era già in gran forma al Delfinato. Per cui il fatto che sia calato l'ultima settimana di Vuelta è assolutamente fisiologico. Poi magari lo si può spiegare anche con la teoria di emmea, ma così davvero non ne usciamo vivi.

Anche perché mi immagino i commenti se le cose fossero andate in maniera opposta: "Froome era già in formissima al Delfinato, volava al Tour, ha chiuso la Vuelta in crescendo: solo un dopato può mantenere il picco di forma per oltre due mesi".

 

Inoltre, il suo calo alla Vuelta dell'anno scorso non è avvenuto in modo clamoroso alla terza settimana, ma in maniera assolutamente graduale: ha iniziato forte, e poi ogni giorno che passava - fin dalla prima metà della corsa - si spegneva un po'. Lo so perché ce l'avevo già in squadra al fantaciclo e me lo ricordo bene.

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