Vai al contenuto

sateo

Utente Storico
  • Numero contenuti

    1962
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di sateo

  1. Kuurne - Bruxelles - Kuurne, domani si corre Continuerà domani il primo week - end del pavè della stagione, con la Kuurne - Bruxelles - Kuurne. La corsa si profila molto interessante, perchè, oltre al fatto che il percorso non è semplicissimo, ci saranno al via quelli che possiamo definire i mostri sacri del pavè di oggi: Tom Boonen (Quick Step), che difenderà la vittoria dello scorso anno, e poi Filippo Pozzato (Team Katusha), in cerca di conferme dopo l'ottima campagna del nord del 2009, Edvald Boasson Hagen (Team Sky), Juan Antonio Flecha (Team Sky), Leif Hoste (Omega Pharma), Stijn Devolder (Quick Step). Appuntamento quindi a domani con il racconto della corsa. Qui di seguito la startlist. QUICKSTEP 1 BOONEN Tom Belgium 2 DEVOLDER Stijn Belgium 3 CHAVANEL Sylvain France 4 WEYLANDT Wouter Belgium 5 KEISSE Iljo Belgium 6 HOVELYNCK Kurt Belgium 7 WYNANTS Maarten Belgium 8 VAN DE WALLE Jurgen Belgium OMEGA PHARMA-LOTTO 11 VAN AVERMAET Greg Belgium 12 ROELANDTS Jurgen Belgium 13 HOSTE Leif Belgium 14 DELAGE Mickael France 15 LANG Sebastian Germany 16 LÖWIK Gerben Netherlands 17 SCHEIRLINCKX Staf Belgium 18 ELIJZEN Michiel Netherlands TEAM HTC - COLUMBIA 21 BAK Lars Ytting Denmark 22 DOCKX Gert Belgium 23 GHYSELINCK Jan Belgium 24 HANSEN Adam Australia 25 ROULSTON Hayden New Zealand 26 SARAMOTINS Aleksejs Latvia 27 SIEBERG Marcel Germany 28 VELITS Martin Slovakia TEAM MILRAM 31 SCHRÖDER Björn Germany 32 KNAVEN Servais Netherlands 33 SENTJENS Roy Belgium 34 DE VOCHT Wim Belgium 35 EICHLER Markus Germany 36 ROBERTS Luke Australia 37 KLUGE Roger Germany 38 TERPSTRA Niki Netherlands RABOBANK 41 FREIRE GOMEZ Oscar Spain 42 NUYENS Nick Belgium 43 LANGEVELD Sebastian Netherlands 44 TJALLINGII Maarten Netherlands 45 FLENS Rick Netherlands 46 VAN EMDEN Jos Netherlands 47 LEEZER Tom Netherlands 48 VAN WINDEN Dennis Netherlands TEAM SAXO BANK 51 O'GRADY Stuart Australia 52 COOKE Baden Australia 53 BRESCHEL Matti Denmark 54 HOJ Frank Denmark 55 RASMUSSEN Alex Denmark 56 LUND Anders Denmark 57 HAEDO Lucas Sebastian Argentina 58 KLOSTERGAARD LARSEN Kasper Denmark FRANÇAISE DES JEUX 61 HUTAROVICH Yauheni Belarus 63 CHAVANEL Sébastien France 64 GUESDON Frédéric France 65 GESLIN Anthony France 66 LADAGNOUS Matthieu France 67 OFFREDO Yohan France 68 SULZBERGER Wesley Australia TEAM RADIOSHACK 71 STEEGMANS Gert Belgium 72 ROSSELER Sébastien Belgium 73 VAITKUS Tomas Lithuania 74 BEPPU Fumiyuki Japan 75 BEWLEY Sam New Zealand 76 RAST Grégory Switzerland 77 IRIZAR ARANBURU Markel Spain 78 IMPEY Daryl South Africa AG2R LA MONDIALE 81 ELMIGER Martin Switzerland 82 GODDAERT Kristof Belgium 83 HINAULT Sébastien France 84 ROUSSEAU Nicolas France 85 MANDRI Rene Estonia 86 MONDORY Lloyd France 87 RAVARD Anthony France 88 SMUKULIS Gatis Latvia TEAM KATUSHA 91 POZZATO Filippo Italy 92 MCEWEN Robbie Australia 93 IVANOV Serguei Russia 94 TRUSSOV Nikolai Russia 95 NAPOLITANO Danilo Italy 96 KIRCHEN Kim Luxembourg 97 VANDENBERGH Stijn Belgium 98 BANDIERA Marco Italy SKY PROFESSIONAL CYCLING TEAM 101 BOASSON HAGEN Edvald Norway 102 FLECHA GIANNONI Juan Antonio Spain 103 DOWNING Russel United Kingdom 104 HAYMAN Mathew Australia 105 STANNARD Ian United Kingdom 106 SUTTON Christopher Australia 107 BARRY Michael Canada 108 VIGANO Davide Italy LIQUIGAS DOIMO 111 BENNATI Daniele Italy 112 QUINZIATO Manuel Italy 113 DALL'ANTONIA Tiziano Italy 114 FINETTO Mauro Italy 115 KOREN Kristjan Slovenia 116 OSS Daniel Italy 117 SAGAN Peter Slovakia 118 WILLEMS Frederik Belgium GARMIN - TRANSITIONS 121 FARRAR Tyler United States 122 MILLAR David United Kingdom 123 HUNTER Robert South Africa 124 MAASKANT Martyn Netherlands 125 FISCHER Murilo Brazil 127 VAN SUMMEREN Johan Belgium 128 WILSON Matthew Australia CERVELO TEST TEAM 131 HAUSSLER Heinrich Germany 132 HAMMOND Roger United Kingdom 133 HUNT Jeremy United Kingdom 134 KLIER Andreas Germany 135 LANCASTER Brett Australia 136 RASCH Gabriel Norway 137 HUSHOVD Thor Norway 138 ROLLIN Dominique Canada VACANSOLEIL PRO CYCLING TEAM 141 BOZIC Borut Slovenia 142 VAN GROEN Arnoud Netherlands 143 TRAKSEL Bobbie Netherlands 144 PRONK Matthé Netherlands 146 GARDEYN Gorik Belgium 147 ONGARATO Alberto Italy 148 VAN LEIJEN Joost Netherlands ACQUA & SAPONE 151 CHTIOUI Rafai Tunisia 152 CIAVATTA Paolo Italy 153 DE PATRE Roberto Italy 154 DI PAOLO Francesco Italy 155 DONATI Alessandro Italy 156 MARZOLI Ruggero Italy 157 PALUMBO Giuseppe Italy 158 PAOLINI Luca Italy SAUR - SOJASUN 161 CASPER Jimmy France 162 COUTOULY Cedric France 163 DELAPLACE Anthony France 164 ENGOULVENT Jimmy France 165 GALLAND Jérémie France 166 LEMOINE Cyril France 167 MARTIAS Rony France 168 POULHIES Stéphane France TOPSPORT VLAANDEREN - MERCATOR 171 BOECKMANS Kris Belgium 172 VAN STAYEN Michael Belgium 173 STEURS Geert Belgium 174 VAN VOOREN Steven Belgium 175 VAN HECKE Preben Belgium 176 VANDEWALLE Kristof Belgium 177 JACOBS Pieter Belgium 178 NEYENS Maarten Belgium BMC RACING TEAM 181 BURGHARDT Marcus Germany 182 KROON Karsten Netherlands 183 WYSS Danilo Switzerland 184 SCHÄR Michael Switzerland 185 HINCAPIE George United States 186 MURPHY John United States 187 KOHLER Martin Switzerland 188 BEYER Chad United States COFIDIS LE CREDIT EN LIGNE 191 DUQUE Leonardo Colombia 192 ISTA Kevin Belgium 193 SIJMENS Nico Belgium 194 ZINGLE Romain Belgium 195 BLOT Guillaume France 196 GALLOPIN Tony France 197 MINARD Sébastien France 198 FOUCHARD Julien France SKIL-SHIMANO 201 WAGNER Robert Germany 202 DE KORT Koen Netherlands 203 DEROO David France 204 GOESINNEN Floris Netherlands 205 VAN HUMMEL Kenny Robert Netherlands 206 VISSERS Job Netherlands 207 VEELERS Tom Netherlands 208 CHAIGNEAU Robin Netherlands LANDBOUWKREDIET - COLNAGO 211 AMORISON Frédéric Belgium 212 COMMEYNE Davy Belgium 213 DELFOSSE Sébastien Belgium 214 RICCI POGGI Martial France 215 CAETHOVEN Steven Belgium 216 DEKKERS Hans Netherlands 217 VERHEYEN Geert Belgium 218 BELLEMAKERS Dirk Belgium BBOX BOUYGUES TELECOM 221 CLAUDE Mathieu France 222 ARASHIRO Yukiya Japan 223 BONNET William France 224 CHAINEL Steve France 225 GAUDIN Damien France 226 HADDOU Saïd France 227 GENE Yohann France 228 TURGOT Sébastien France AN POST - SEAN KELLY 231 EECKHOUT Nico Belgium 232 GHYLLEBERT Pieter Belgium 233 DEBUSSCHERE Maxim Belgium 234 LISABETH Kenny Belgium 235 MINNE Stijn Belgium 236 DE SCHROODER Benny Belgium 237 CASSIDY Mark Ireland 238 O'BRIEN Paidi Ireland VERANDAS WILLEMS 241 VAN DIJCK Stefan Netherlands 242 CAPPELLE Andy Belgium 243 VANLANDSCHOOT James Belgium 244 VANGENECHTEN Jonas Belgium 245 DE WILDE Sjef Belgium 246 CAPPELLE Dieter Belgium 247 HABEAUX Gregory Belgium 248 RENDERS Sven Belgium (spaziociclismo)
  2. Vuelta a Andalucia, il bilancio E' terminata ieri la Vuelta a Andalucia, che ha visto la vittoria finale di Michael Rogers (voto . Il corridore australiano ha sfruttato a suo favore la crono del penultimo giorno per sfilare la maglia a Sergio Pardilla (voto . Il corridore della Carmiooro NGC è la bella sorpresa di questa corsa: se ne parlava già bene, ma in questa settimana, andando a vincere la tappa con arrivo in salita, e difendedosi strenuamente nella crono, ha dimostrato di saperci fare. Parliamo anche di Oscar Freire (voto , che dopo un 2009 opaco, sembra essere tornato su altissimi livelli, portando a casa le due tappe con arrivo in volata... Se ha ritrovato una buona gamba, starei attento a lui a settembre in Australia. Non è ancora invece su altissimi livelli Mark Cavendish (voto 4,5). Il corridore inglese non si è praticamente mai visto in questi giorni, salvo in un arrivo allo sprint, ove si è classificato quarto. Ovviamente per lui, che era alla prima stagionale, c'è tutto il tempo per crescere di condizione. Ci si aspettava qualcosa di più anche da Linus Gerdemann (voto 5). Il tedesco della Milram, era dato tra i favoriti, dopo la buona prova al Challenge Maiorca, ma in questi giorni non si è mai visto, e ha concluso con un 9° posto finale, al di sotto delle aspettative. Molto bene Francisco Ventoso (voto 7,5) che conclude una settimana fantastica per la Carmiooro NGC, vincendo l'ultima tappa. Buona la prova anche del giovane Alex Rasmussen (voto 7), che nella crono ha sfoggiato le sue ottime doti di cronoman, vincendo la tappa. Si conclude così anche questa edizione della Vuelta a Andalucia. Noi italiani speravamo in Damiano Cunego. Purtroppo il veronese si è dovuto ritirare in seguito ad una caduta, ma la sua prova nella prima tappa con arrivo in salita, lascia ben sperare per il futuro (spaziociclismo)
  3. Volta ao Algarve, il bilancio Si è conclusa ieri la 36esima edizione della Volta ao Algarve, vinta per il secondo anno consecutivo da Alberto Contador (voto 9). Ancora una volta troviamo difficoltà a trovare un aggettivo che descriva il corridore spagnolo, che alla sua prima gara stagionale, ha distrutto gli avversari, staccando tutti sull'arrivo in salita e difendendosi a cronometro, ove è stato battuto solo da Luis Leon Sanchez (voto . Anche lo spagnolo della Caisse d'Erpagne si è reso protagonista di una buova prova, andando a vincere la cronometro e ottenendo un buon secondo posto finale. Peccato per i 43" presi da Contador nella terza tappa, ma comunque Sanchez ha dimostrato di avere ottime doti. Si vede invece che sono ancora indietro di condizione Levi Leipheimer (voto 6,5) e Samuel Sanchez (voto 6). I due sono tornati a casa rispettivamente con un quarto ed un quinto posto nella classifica finale, anche se non hanno mai dato l'impressione di poter infastidire Contador, ma che comunque va dato il merito di aver lottato fino all'ultimo. Vengono infine promossi i vincitori di tappa, da Benoit Vaugrenard (voto 7), protagonista di una bella azione da finisseur nella prima tappa che ha beffato i velocisti. Di Andrè Greipel (voto 7) invece non ci stupiamo più, visto che ancora una volta è andato a vincere una tappa con un percorso piuttosto duro per un velocista. Durante la Volta ao Algarve, è arrivata anche la prima vittoria del team Radioshack, e l'autore è Sebastian Roessler (voto 7), che va a coronare una lunga fuga. Da segnalare che Roessler si è reso protagonista anche di un'ottima crono, che ha concluso al terzo posto. Insomma anche questa edizione della Volta ao Algarve è terminata, e ancora una volta la sensazione che abbiamo, è che Alberto Contador è sempre di più un gradino sopra gli altri, e vedremo lungo la stagione se i suoi grandi rivali, Andy Schleck e Lance Armstrong, siano riusciti a salire questo gradino. (spaziociclismo)
  4. Ha vinto per il secondo anno consecutivo Ginanni davanti a Gavazzi e Pietropolli. Seguono aggiornamenti.
  5. Trofeo Laigueglia, oggi si corre E' arrivato il momento della 47esima edizione del Trofeo Laigueglia, classica del calendario italiano. Il percorso della corsa è abbastanza insidioso, con 4 gran premi della montagna, e un totale di 183 km da percorrere. La prima asperità di giornata sarà il Passo Balestrino, salita di 11 km, posta nei primi 50 km di gara. Poi dopo aver superato i famosi tre capi (Capo Mele, Capo Cervo e Capo Berta) della Milano - Sanremo, si entra nella parte decisiva della corsa, ove si andranno ad affrontare in rapida successione il Passo di Ginestro, lungo 13 km, la salita di Sellanello, di soli 5 km ma con pendenze importanti, e infine la Cima Paravenna, il cui Gpm sarà posto ai 30 km dal traguardo, che probabilmente sarà decisiva. Dalla Cima Paravenna al traguardo solo discesa e pianura, che potrebbe favorire il ritorno di qualche uomo che ha sofferto in salita. Come ogni anno, il Laigueglia si presenta dunque come una gara difficile da intepretare, perchè il profilo altimetrico sembra favorire gli uomini forti in salita e gli attaccanti, ma i 30 km che passano dall'ultima salita al traguardo, sicuramente possono favorire anche i ciclisti meno abili in salita, ma che magari sono dotati di uno spunto veloce. Storicamente il Laigueglia è stata una corsa vinta da uomini di primo piano del panorama ciclistico mondiale. Le edizioni del 1973 e del 1974 hanno visto l'affermazione del cannibale Eddy Merckx, nel 1993 c'è stata la vittoria di Lance Armstrong. Negli ultimi anni spiccano la doppietta di Filippo Pozzato nel 2003 e nel 2004, la vittoria di Kim Kirchen nel 2005 e quella di Alessandro Ballan nel 2006. L'edizione 2009 è stata vinta da Francesco Ginanni, che sarà al via anche domani. Il detentore di record di vittorie del Trofeo Laigueglia è Rolf Sorensen, capace di vincere la corsa per ben 3 volte, nel '90, nel '92 e nel '94. Tra i partenti di oggi, oltre al campione in carica Francesco Ginanni (Androni Giocattoli), spiccano i nomi di Kim Kirchen (Katusha) e Luca Paolini (Acqua e Sapone), già capaci di imporsi una volta nella corsa. Oltre a loro occhi puntati su Giovanni Visconti (ISD - Neri), Mauro Finetto (Liquigas Doimo) che già si è ben comportato in questo inizio di stagione, e Alessandro Petacchi (Lampre Farnese), che potrebbe provare a tenere duro sulle salite e tentare di giocarsi la corsa allo sprint. Al via ci sarà anche Michael Rasmussen (Miche). Siamo curiosi riguardo il rendimento del danese, anche se il percorso non impossibile non dovrebbe favorire le sue doti di scalatore puro. Appuntamento dunque oggi, con il trofeo Laigueglia. Startlist completa ANDRONI GIACATTOLI 1 GINANNI Francesco 2 SCARPONI Michele 3 BERTAGNOLLI Leonardo 4 BERTOLINI Alessandro 5 GIUNTI Massimo 6 LODDO Alberto 7 SOLARI Luca 8 TABORRE Fabio LIQUIGAS - DOIMO 11 FINETTO Mauro 12 KISERLOVSKI Robert 13 KOREN Kristijan 14 KUSCHYNSKI Aleksandr 15 SABATINI Fabio 16 SAGAN Peter 17 VANDBORG Brian 18 VANOTTI Alessandro ASTANA 21 PEREIRO SIO Oscar 22 TIRALONGO Paolo 23 SELVAGGI Mirko 24 DMITRIYEV Valeriy 25 KIREYEV Roman 26 RAIMBEKOV Bolat 27 NEPOMNYACHSHIY Yevgeniy 28 DAVIS Scott KATUSHA 31 GALIMZYANOV Denis 32 KIRCHEN Kim 33 KLIMOV Serguei 34 MAZZANTI Luca 35 PETROV Evgeny 36 PLIUSCHIN Alexandr 37 SILIN Egor 38 VANTOMME Maxime LAMPRE 41 PETACCHI Alessandro 42 GAVAZZI Francesco 43 BUTS Vitaliy 44 MAGAZZINI Enrico 45 MALORI Adrano 46 MORI Manuele 47 PIETROPOLLI Daniele 48 PONZI Simone ACQUA E SAPONE 51 ANDRIOTTO Dario 52 CIAVATTA Paolo 53 FAILLI Francesco 54 FANTINI Alessandro 55 MASCIARELLI Andrea 56 MASCIARELLI Francesco 57 PALUMBO Giuseppe 58 PAOLINI Luca FDJEUX 61 CAZAUX Pierre 62 GUDSELL Timothy 63 MEERSMAN Gianni 64 MOUREY Francis 65 PINOT Thibaut 66 ROY Jérémy 67 VICHOT Arthur 68 BONNAIRE Olivier CERAMICA FLAMINIA 71 ANZA' Santo 72 CARUSO Giampaolo 73 CANNONE Donato 74 COLLI Daniele 75 GENTILI Massimiliano 76 GIORDANI Leonardo 77 NOE' Andrea 78 ROSSI Enrico ISD - NERI 81 VISCONTI Giovanni 82 CACCIA Diego 83 SCOGNAMIGLIO Carlo 84 LONGO BORGHINI Paolo 85 VONA Emanuel 86 DE NEGRI Pier Paolo 87 GATTO Oscar 88 CLARKE Simon DE ROSA - STAC PLASTIC 91 SALERNO Cristiano 92 MONTAGUTI Matteo 93 CHIARINI Riccardo 94 CARUSO Giampaolo 95 RATTI Eddy 96 ERMETI Giairo 97 BORCHI Stefano 98 FERRARI Roberto COFIDIS - LE CREDIT EN LIGNE 101 AUGE Stéphane 102 BUFFAZ Mickaël 103 CUSIN Rémi 104 DUMOULIN Samuel 105 KERN Christophe 106 MONIER Damien 107 SIJMENS Nico COLNAGO - CSF INOX 111 BELLETTI Manuel 112 BRAMBILLA Gianluca 113 CANUTI Federico 114 CONTOLI Alberto 115 FRAPPORTI Marco 116 PIRAZZI Stefano 117 POZZOVIVO Domenico 118 ZEN Enrico AMORE & VITA - CONAD 121 FOGNINI Fausto 122 VOLIK Konstantin 123 BORISOV Vladislav 124 DABROWSKI Jaroslaw 125 ARKHYNOS Dmytro 126 NOVAK Jakub 127 SANDERSON Nicholas 128 OPRYSHKO Oleg CARMIOORO NGC 131 BERTHOU Eric 132 BEURET Laurent 133 FERRARA Raffaele 134 KOCJA Jure 135 PIECHELE Andrea 136 QUADRANTI Antonio 137 RATTI Eddy 138 TIZZA Francesco CDC - CAVALIERE 141 ASCANI Luca 142 BONUCCELLI Davide 143 CALLEGARIN Daniele 144 LORIA Domenico 145 LORIA Eugenio 146 MURAGLIA Giuseppe 147 RICCIO Bernardo 148 TOROSANTUCCI Davide VORARLBERG - CORRATEC 151 HOLLENSTEIN Reto 152 DIETZIKER Andreas 153 ACKERMANN Silvère 154 SCHWAB Hubert 155 SIEDLER Sebastian 156 WEISSINGER René 157 CAMUSSA Piergiorgio 158 HASELBACHER René TEAM MICHE 161 RASMUSSEN Michael 162 MUTO Pasquale 163 NIEMIEC Przemyslaw 164 CARVAJAL JARAMILLO Edwin 165 BALIANI Fortunato 166 CESARO Roberto 167 CAMPAGNARO Simone 168 PINIZOTTO Leonardo TEAM NIPPO 171 BATTAGLINI Mirko 172 GAROFOLO Vincenzo 173 INOUE Kazuo 174 NAKAJIMA Yasuharu 175 SANO Junya 176 SIGNEGO Alessio 177 WIESIAK Mariusz 178 WINTER Nicolas ZHEROQUADRO RADENSKA 181 TRATNIK David 182 TRATNIK Jan 183 KOCHETKOV Pavel 184 CADDEO Manuele 185 REZMAN Bostjan 186 BAJC Andi 187 DI LORENZO Alberto 188 KVASINA Matija BBOX BOUYGUES TELECOM 191 ARASHIRO Yukiya 192 BERNAUDEAU Giovanni 193 BICHOT Freddy 194 BONNET William 195 CLAUDE Mathieu 196 GAUDIN Damien 197 GENE Yohann 198 HADDOU Saïd AG2R LA MONDIALE 201 DESSEL Cyril 202 BONNAFOND Guillaume 203 EFIMKIN Alexander 204 EFIMKIN Vladimir 205 KADRI Biel 206 KRIVTSOV Yuriy 207 LOUBET Julien 208 TURPIN Ludovic (spaziociclismo)
  6. Resoconto Tour Oman Presa ormai una certa confidenza con le squadre del Qatar, questo ciclismo sempre più mondializzato si è concesso un'ulteriore settimana nella penisola araba per andare alla scoperta dell'Oman, teatro per la prima volta nella sua storia di una breve corsa a tappe. Anche qui inutile aspettarsi salite ma tanta pianura condita anche in questo caso da un vento insidioso ed una cronometro individuale finale (a differenza del Qatar, che proponeva una cronometro a squadre nella prima frazione) a creare un po' di suspense. Come può accadere per una corsa che si affaccia per la prima volta in ambito internazionale poi alcune cose andranno migliorate in ottica futura, sia dal punto di vista della messa in sicurezza dei finali di gara, sia per ciò che riguarda i trasferimenti e gli orari di partenza ed arrivo delle tappe, visto che alcuni eccessivi ritardi hanno rischiato di far concludere più di una tappa con la luce del giorno già sparita. Tanta pianura dicevamo prima, per cui quasi scontate le conclusioni allo sprint che però in assenza dei Cavendish, Greipel o Petacchi di turno, non hanno avuto un vero e proprio padrone. E allora torniamo nuovamente a parlare di una Liquigas che avevamo lasciato con le stupende affermazioni di Francesco Chicchi e che ora ha finalmente celebrato il ritorno al successo di Daniele Bennati, che le braccia al cielo non le alzava dal Giro di Sardegna del febbraio 2009, quando conquistò due tappe e la classifica finale. Il Benna ha fatto sua con autorevolezza la seconda tappa, ottenuto un secondo posto nella quarta e chiuso la corsa con un quinto posto finale e pazienza se la difesa della leadership è sfumata proprio nell'ultima giornata. Ciò che conta non è solo la ritrovata convinzione per riproporsi come protagonista negli sprint dei grandi giri e nel cercare di ridare un assalto a quelle classiche del Nord che per un motivo o per l'altro proprio non hanno voluto vedere in auge l'aretino (salvo un ottimo Fiandre corso in appoggio a Ballan ai tempi della Lampre), ma anche l'ideale clima presente attualmente nel team, dove lo stesso Chicchi, in barba a qualunque discorso che poteva vedere nei ripetuti successi la nascita di una nuova rivalità interna con Bennati, si è messo ottimamente a disposizione dell'aretino e dove un giovane come Oss prosegue a passi da gigante nel suo percorso che potrebbe portarlo in breve tempo al ruolo di pedina insostituibile per i finali di gara. È stata una corsa di sorrisi e rimpianti per Edvald Boasson Hagen, il cui nome farebbe bene ad essere evidenziato fin da ora da tutti in chiave Milano-Sanremo, che porta via dall'Oman due successi di tappa ottenuti nella terza frazione in linea ed in quella conclusiva a cronometro (le prove contro il tempo di breve lunghezza sono pane per il talentuoso norvegese) ma anche il rammarico di un successo finale sfumato tra le polemiche dovute a situazioni viste e riviste nel mondo del ciclismo. Poco più di un minuto di ritardo lasciato sul campo nella quarta frazione in cui le schermaglie tra la Sky e la Cervélo hanno finito per oscurare tutto il resto, con la contesa esplosa dapprima nel momento in cui il team elvetico riteneva che spettasse ai britannici l'onere principale di chiudere sulla fuga di giornata e poi quando la stessa Cervélo ha frantumato il gruppo coi ventagli proprio quando Boasson Hagen era alle prese con bisogni fisiologici. Scaramucce sì, ma tutto conclusosi con buon senso e siamo sicuri che se le cose in riviera ligure dovessero prendere una certa piega, per Edvald e l'innovativo clan britannico ci sarà quasi modo di riderci su. Per il resto la gara ha messo in vetrina un Jimmy Casper che, come nel caso del celebre fantasmino, riappare quando meno te l'aspetti e che vincendo la breve frazione inaugurale ha portato a due i successi stagionali della Saur-Sojasun (l'altro porta la firma di Hivert nel GP d'Ouverture); un'altra bella ventata di gioventù personificata da Leigh Howard, primo proprio al termine della convulsa quarta frazione ma che ha ribadito di essere uno dei migliori prospetti del ciclismo australiano, da Michael Van Stayen (terzo nella quinta tappa), da Cameron Meyer ed il giovane neopro russo Ovechkin (rispettivamente terzo e quinto nella cronometro conclusiva) e da Gathis Smukulis, corridore più combattivo della kermesse. E poi ancora un Boonen che quel tabù Sanremo sogna sempre di spezzarlo in attesa della Settimana Santa del Nord e che ha trovato modo di lasciare il segno nell'ultima tappa; un Ballan attivo con un tentativo di fuga; un Farrar sempre lì ma ancora incapace di trovare la zampata vincente, per concludere con un Fabian Cancellara che dodici mesi fa si eclissava vittima di problemi fisici dopo il prologo (vinto) al Giro della California, dicendo addio a qualunque sogno di gloria per la prima parte di stagione e che ora invece ritroviamo vincitore assoluto in Oman, senza neppure bisogno di affannarsi tanto, dal momento che il ritardo nella generale accusato da Boasson Hagen gli ha permesso di accontentarsi della piazza d'onore nella cronometro per poter prendere tutto. Qualcuno inizia a scoprire le carte e grazie alle miti temperature della penisola araba l'aria di primavera forse comincia a sentirsi davvero. (cicloweb)
  7. Contandor si sta Armostrongizzando: sempre piu' cannibale!!! Boasson Hagen è il corridore del futuro, ne sentiremo a parlare per almeno 10 anni!!!
  8. Due Chicche nel deserto Vince Mol. Bis anche per Boonen Il Tour of Qatar è finito e di argomenti di discussione ne potrebbero uscire parecchi ma il vero protagonista di questa settimana passata a correre lungo le strade della piccola penisola del Golfo Arabico è stato senza ombra di dubbio il toscano Francesco Chicchi. Il velocista della Liquigas ha portato a casa due vittorie di tappa, tante quante ne ha vinte Boonen, ma quello che più ha impressionato sono state proprio le due volate vincenti, due autentici capolavori. La prima perla di Chicchi è arrivata due giorni fa al termine della quarta tappa. All'interno dell'ultimo chilometro, mentre Oss faceva un ottimo lavoro mettendo il gruppo in fila indiana, Francesco si è trovato costretto a chiudere in prima persona due buchi lasciando per strada qualche energia di troppo: negli ultimi 200 metri, però, l'italiano è stato ugualmente irresistibile ed è riuscito a staccare letteralmente di ruota Bos e Kluge ed a lasciare a distanza notevole tutti gli altri che avevano anche solo accennato un tentativo di rimonta. Quest'oggi, invece, nella sesta ed ultima tappa, la volata di Chicchi è stata se possibile ancor più impressionante non solo per potenza ed esplosività ma anche per lucidità ed intelligenza tattica come scopriamo leggendo le dichiarazioni del vincitore: una rotonda nel finale aveva ricacciato indietro il treno Liquigas ma a questo punto i ragazzi di Amadio hanno preferito restare sul lato sinistro della carreggiata, più riparato dal vento, anziché spostarsi a destra per fare meno strada, una scelta che si è rivelata decisiva in quel frangente. Infatti, pur lanciando lo sprint da oltre la ventesima posizione, Chicchi è riuscito a trovare un buon varco per andare a sorpassare tutti quasi come fossero birilli ed imporsi in modo netto davanti a Farrar e J.J.Haedo. Per scaramanzia forse sarebbe meglio non dirlo troppo ad alta voce ma forse stiamo finalmente apprezzando appieno il talento di questo velocista cui tutti annunciavano un grandissimo futuro dopo aver vinto il titolo mondiale tra gli Under 23 a Zolder. Tra l'altro con questo doppio successo Chicchi potrebbe anche essere ribattezzato come il "giramondo degli sprint" visto che è riuscito a vincere corse in Europa, Nord America, Sud America, Oceania e Asia: non sappiamo se nei suoi programmi c'è anche una trasferta in Africa per cercare l'en plein ma se fossimo in lui ci faremmo quantomeno un bel pensierino. Il Tour of Qatar si era aperto nel segno del Team Sky che nella breve cronosquadre del primo giorno era riuscita a rifilare distacchi importanti (relativamente alla breve distanza) a tutte le altre squadre, Cervélo (poi declassata) e Garmin in primis. La leadership di Boasson Hagen è durata molto poco perché il giorno successivo il vento gioca da protagonista e la corsa viene letteralmente sconvolta: dopo 2 km partono in avanscoperta Mol e Steurs e nel giro di pochi chilometri i due guadagnano 22'40" sul gruppo, troppo anche se il vento contrario non favorisce chi è davanti. Il gruppo prova ad inseguire, si spezzerà in più tronconi (alla fine resteranno solo in 8 davanti) ma non riuscirà più a raggiungere i fuggitivi: tappa quindi a Steurs (con dedica all'ex compagno Nolf, scomparso un anno fa proprio qui in Qatar), maglia a Mol e corsa praticamente chiusa. Nelle restanti tappe, infatti, il vento non fa danni come negli anni passati e la Vacansoleil riesce a controllare abbastanza agevolmente il plotone. Nella terza e nella quinta tappa arrivano i due successi già citati di Tom Boonen che da queste parti si trova particolarmente a suo agio: nelle ultime sette edizioni si contano ben 17 vittorie di tappa a cui vanno aggiunti altri 3 successi nella classifica generale con un secondo posto e due terzi, uno dei quali quest'anno a 1'45" da Mol. La carovana adesso si sposterà di pochi chilometri per la prima edizione del Tour of Oman che partirà domenica con quasi tutti i protagonisti del Qatar: attendiamoci rivincite e altre battaglie tra le ruote veloci del gruppo. (cicloweb)
  9. Antipasto d'España Cinque vincitori diversi in 5 prove Pensi a Maiorca e le prime cose che ti vengono in mente sono sole, mare, vacanze. Un bel sole splendente e temperature gradevoli probabilmente sono anche le prime cose che passano per la testa ad un ciclista, per cui la maggiore delle isole Baleari è divenuto un rinomato luogo di ritiro nei mesi invernali o, trattandosi di gara, di un'occasione per cominciare la propria stagione con la tradizionale Challenge composta da cinque prove. Gli spunti per questa edizione 2010 non sono mancati, a cominciare proprio da quelle temperature gradevoli di cui non s'è praticamente avuto sentore e che anzi hanno regalato un paio di giornate degne di tapponi alpini contrassegnati da maltempo, di quelle dove i distacchi si contano con la clessidra e dove tra ritiri e corridori giunti fuori tempo massimo la gara diventa ad eliminazione. I primi due giorni sono stati terreno fertile per ruote veloci e ci è sembrato quasi di sentire la voce di J-Ax che canta "I vecchietti fanno oh!" dopo aver assistito agli show di Petacchi in casa nostra. Lo spirito di rivalsa infatti, unito alla volontà di non arrendersi alle evidenze della propria carta di identità, ci ha finalmente riconsegnato l'immagine vincente di Robbie McEwen e Oscar Freire, i due che forse più di altri avevano fatto del funambolismo da sprint un'arte e che da troppo tempo non staccavano le mani dal manubrio per poter esultare (per entrambi gli ultimi successi targati maggio 2009). MagicEwen, già in evidenza con vari piazzamenti nella sua Australia, quell'Australia a cui forse uno sguardo di malinconia lo volge per quel mondiale organizzato soltanto ora, ha fatto suo il Trofeo Palma de Mallorca domenica scorsa, bruciando Koldo Fernández e Freire. Proprio a Oscarito è toccato rispondere il giorno successivo, lasciando a Greipel e ad un Manuel Cardoso che via via va acquisendo fiducia nei propri mezzi, i posti d'onore (e questa Footon, come vedremo, sembra partita proprio col piede giusto) e conquistando il suo ottavo centro personale nella Challenge. Evidentemente però il motivo dei "ritorni di fiamma" non era destinato ad esaurirsi con i velocisti e così il Trofeo Inca di martedì 9 ci ha fatto ritrovare anche quel Linus Gerdemann che, dopo varie peripezie, lo vedi sempre sospeso in quello status di promessa vogliosa di diventar campione prima o poi. Suo il marchio vincente in una giornata da tregenda che ha fatto ancora una volta applaudire la tenacia di Rafael Valls, uno dei migliori prospetti spagnoli che aveva già avuto modo di farsi notare durante il Tour de San Luis: sua la sortita verso il Puig Major, a cui solamente il sopracitato Gerdemann e Vázquez hanno cercato di opporre una risposta convincente. Alla fine vittoria al tedesco ma una conferma che questa Footon-Servetto in questo momento ha voglia di divertirsi e divertire, visto che anche nella giornata successiva nel Trofeo Deià Valls non se n'è stato fermo, che Aitor Pérez ha portato a casa due ottimi piazzamenti (rispettivamente un quinto ed un quarto posto) e che anche da Felline e Capecchi, giunti entrambi nel gruppo principale, comincia a venire qualche bel segnale. Non sarà uno squadrone il team di Gianetti ma proprio per questo forse riuscire ad ottenere i propri risultati con la linea verde è motivo di assoluta soddisfazione. Un segno dalla Caisse d'Epargne ce lo si poteva aspettare ed è puntualmente arrivato con Rui Costa nel già citato Trofeo Deià, prova in cui sul podio di giornata è salito anche Ivan Gutiérrez, terzo al traguardo. Per il portoghese volata senza troppi patemi contro Joan Horrach, che ha rischiato di portare a bersaglio una Katusha che ha interpretato abbastanza bene la cinque giorni, con buone prestazioni dei vari Kirchen, Botcharov, Vorganov più qualche apparizione nelle posizioni discrete di Egor Silin. Anche dal Belgio qualche segnale positivo dalla bella gioventù grazie a Bakelands, settimo nella terza prova, e a Keukeleire (due volte nei dieci) mentre è spettato a Greipel, già dominatore degli sprint al Tour Down Under, concludere degnamente la Challenge con il successo nel Trofeo Magaluf-Palmanova che porta già a cinque i successi stagionali del tedesco, a cui in questi periodi di forma i dentelli capaci di mettere in difficoltà una buona parte di ruote veloci non sembrano fare neppure il solletico. In conclusione una corsa meno banale del previsto, resa tale soprattutto grazie alle condizioni climatiche che hanno fatto ben presto dimenticare qualsiasi proposito di gara d'allenamento. Tutto fieno in cascina in vista delle prossime settimane, in fondo non siamo ancora che agli inizi. (cicloweb)
  10. Giro del Mediterraneo, vittoria di Veikkanen Bis in casa Francaise de Jeux; dopo la prima tappa vinta da Hutarovich, oggi è il turno del suo compagno di squadra, il finlandese Jussi Veikkanen, che ha vinto per distacco la seconda tappa del Giro del Mediterraneo, da Peynier a Trets. La tappa, caratterizzata dal maltempo, che ha portato addirittura la neve, ha visto una lunga fuga portata avanti da Daniel Martin (Garmin Transitors), Sebastien Turgot (Bbox Bouygues Telecom), ed un uomo dell'Acqua e Sapone. I tre hanno resistito a lungo davanti, in particolare Daniel Martin, ripreso solo ai tre km dal traguardo. Nel finale ha poi tentato Veikkanen di anticipare la volata, e agevolato anche dalle difficili condizioni di corsa, è andato a vincere la seconda tappa del Giro del Mediterraneo. (spaziociclismo)
  11. Challenge Mallorca, l'ultima è di Greipel Si conclude allo sprint il Challenge Maiorca, e a trionfare è stato Andrè Greipel (Team Columbia), che dopo le vittorie in Australia, ha ottenuto il primo successo della stagione in Europa. L'ultima prova, il Trofeo Malaguf - Palmanova, prevedeva un percorso caratterizzato da ben 5 Gran premi della montagna, e l'ultimo terminava a 10 km dal traguardo. Pronti via, ed è subito l'italiano Ermanno Capelli (Footon - Servetto), a tentare una fuga solitaria. Il gruppo però non gli ha lasciato molto spazio, e Capelli è stato ripreso al km 72. All' inseguimento di Capelli, si era creato un gruppetto di 14 unità, tra cui spiccavano i nomi di Jens Voigt (Team Saxo Bank) e Alexander Kolobnev (Katusha). L'avventura dei 14 dura una cinquantina di km, con il gruppo che riesce a raggiungerli, ai 30 dal traguardo. Sul penultimo Gran Premio della Montagna, il Col de Claret, si avvantaggiano Baeklandts (Omega Pharma) e Steensen (Saxo Bank), che riescono ad arrivare ai piedi dell'ultima salita, con un vantaggio di 30" sul gruppo. Ma sulle rampe dell'ultima salita è avvenuto il ricongiungimento tra il gruppo e i fuggitivi, e sono andati a giocarsi la corsa allo sprint 70 corridori. Il più rapido di tutti è stato Andrè Greipel (Team Columbia), che ha battuto il basco Koldo Fernandez (Euskaltel Euskadi), e Manuel Cardoso (Footon - Servetto). Molto buona la tattica di Andrè Greipel, che nonostante il percorso vallonato, è riuscito ad arrivare con il gruppo dei migliori, aiutato come al solito dal suo team, che si conferma come uno dei più solidi nel panorama del ciclismo mondiale. (spaziociclismo)
  12. Sono contento per la scelta di Bettini: grande uomo prima di essere stato un grande corritore non solo per la classe ma anche per la personalità, che potrà tornare utilissima come motivatore quando farà il ct.
  13. Tour of Qatar, vittoria di Francesco Chicchi Colpo italiano nella quarta tappa del Tour of Qatar. L'artefice è stato il toscano Francesco Chicchi (Liquigas - Doimo), che ha battuto allo sprint il tedesco Heinrich Haussler (Cervelo Test team) e l'argentino Juan Jose Haedo (Team Saxo Bank). Anche oggi la tappa è stata piuttosto tranquilla, con vento e cadute che finalmente non hanno creato grossi danni. E' stata la Quick Step di Boonen a controllare la corsa, aiutata dalla Vacansoleil e dalla Garmin. Alla fine però sia il lavoro della Garmin che quello della Quick Step è stato vano, visto che Farrar è incappato in un problema meccanico nel finale, mentre Boonen non è riuscito a disputare uno sprint all'altezza. Alla fine è stato Chicchi che ha trovato lo spunto buono, vincendo facilmente davanti ad Haussler, che colleziona un altro secondo posto. Per Francesco Chicchi questo è il suo secondo successo stagionale, dopo la vittoria nella prima tappa del Tour de San Luis. Nessun problema per Wouter Mol (Vacansoleil) che ha conservato la maglia di leader, e vede sempre più vicina la fine del Tour del Qatar. (spaziociclismo)
  14. Tour Mediterranen, vittoria di Hutarovich Va a Yohueni Hutarovich (Francaise de Jeux), la prima tappa del Giro del Mediterraneo, da Carcassonne a Sauvian. Il bielorusso, ha vinto in volata, arrivando davanti al francese William Bonnet (Bouygues Telecom). La tappa, sulla carta semplice, è stata caratterizzata dal forte vento, che ha creato dei ventagli. Infatti al traguardo è arrivato un gruppetto di soli 16 uomini, mentre il resto del gruppo era rimasto attardato a causa dei ventagli. I due grandi favoriti, Valverde e Vinokourov, sono comunque riusciti a tenere le ruote del primo gruppo. Bene anche Nocentini, che è arrivato con il gruppo dei migliori, classificandosi 11esimo, mentre restano attardati sia Gasparotto che Carrara. Domani seconda tappa, da Peyner a Trets, 170 km, con un percorso che si addice prevalentemente ai velocisti. (spaziociclismo)
  15. Challenge Mallorca, Rui Costa trionfa al Trofeo Deja Vittoria di Rui Costa (Caisse d'Erpagne), che nel Trofeo Deja, batte in uno sprint a due John Horrach (Katusha) Anche oggi è stata una tappa interessante al Challenge Maiorca, con 4 colli da scalare, di cui l'ultimo, il Coll d'en Bleda, che terminava a 5 km dal traguardo. Il gruppo ha preso il tracciato in modo molto aggressivo, percorrendo 81 km nelle prime due ore di corsa, e impedendo ogni tentativo di fuga. Solo nella discesa della penultima salita, un tentativo interessante ha preso il largo, con John Horrach (Katusha), Rein Taaramae (Cofidis) e Rui Costa (Caisse d'Erpagne). Sull' ultima salita, Taaramae soffre il ritmo di Horrach e Costa, e si stacca, lasciando due soli uomini al comando, con 30 secondi di vantaggio sul gruppo. I due nella discesa hanno resistito al ritorno del gruppo e sono arrivati a giocarsi la tappa, con Rui Costa che ha beffato il corridore di casa Horrach. Il gruppo è arrivato 7 secondi più tardi, regolato da Ivan Gutierrez (Caisse d'Erpagne). (spaziociclismo)
  16. Tutto sul Giro del Mediterraneo: http://www.cicloweb.it/SchedeCorse/2010/10medi0.html#tappa1
  17. Giro del Mediterraneo, tappe e partecipanti Prenderà domani il via la 37esima edizione del Tour of Mediterranen, una corsa a tappe francese, forse tra le più prestigiose del mese di febbraio. La corsa, conta di 5 tappe, di cui le prime 4 che presentano un percorso prevalentemente pianeggiante che si addice agli sprinter, mentre l'ultima, con arrivo sullo storico Mont Faron, sarà quella che probabilmente deciderà l'esito della corsa. La corsa può vantare di una startlist di primo livello, c'è Alejandro Valverde (Caisse d'Erpagne), c'è Alexandre Vinokourov (Astana), e c'è anche Robert Gesink (Rabobank). Gli italiani al via saranno 16, tra cui spiccano i nomi di Rinaldo Nocentini (Ag2R La Mondiale) e Enrico Gasparotto (Astana). Ci sarà inoltre Selvaggi dell' Astana; Andriotto, Codol, Andrea Masciarelli, Failli, Palumbo e Pierfelici dell'Acqua e Sapone; Muto, Baliani, Cesaro, Rocchetti, Campagnaro e Pinizzotto del team Miche; Carrara per la Vacansoleil. Il Giro del Mediterraneo è una corsa cara agli italiani, visto che nell'albo d'oro figurano due vittorie di Davide Rebellin e una vittoria per Davide Cassani, Gianni Bugno, Michele Bartoli, Rodolfo Massi e Paolo Bettini. E' proprio del Grillo l'ultima vittoria italiana nel 2003. Il vincitore dell'ultima edizione è stato invece lo spagnolo Luis Leon Sanchez, che però domani non sarà al via. Le tappe Tappa 1 - Carcassonne - Sauvian 123km Tappa 2 - Peynier - Trets Tappa 3 - Grasque - Six Fours Tappa 4 - La Londe les Maures - Biot Tappa 5 - La Ciotat - Toulon Mont Faron Squadre e principali corridori Caisse d'Epargne: Valverde, Cobo, Moreau AG2R: Nocentini, Dessel, Roche, V.Efimkin, A.Efimkin Bouygues: Bonnet, Sprick, Bichot, Gene Cofidis: Duque, Auge, El Fares, Kern Astana: Vinokourov, Gasparotto, Davis, Bazayev, Selvaggi Francaise des Jeux: Le Mevel Rabobank: Gesink, Clement, Weening Garmin: Danielson, Hunter, Lowe, Peterson Acqua e Sapone: A. Masciarelli, Failli, Miholjevic, Pierfelici, Palumbo Endura Racing: Creber, Haynes Auber 93: Gonzalo, Jegou Bretagne: Brouzes, Nazet, Thire, Noamberts Skil Shimano: Geniez, Hupond MIche: Niemiec, Baliani, Muto Roubaix Lille Metropole: Lhotellerie, Dion, Molmy Vacansoleil: Brice Feillu, Hoogerland, Carrara Saur Sojasun: Coppel, Hivert, Bessy, Casper (spaziociclismo)
  18. Challenge Mallorca, si rivede Linus Gerdemann La terza tappa del Challenge Mallorca, ha visto la vittoria di Linus Gerdemann (Team Milram), che ha battuto in uno sprint a tre, Rafael Valls (Footon Servetto) e Manuel Vazquez (Andalucia). Il percorso di oggi si presentava molto duro, con il Col de Puig Major da scalare nel finale, ma il gruppo non ha temuto le difficoltà, e ha tenuto una velocità davvero molto elevata, annullando tutti i tentativi di fuga iniziali. Sul Puig Major, hanno preso il largo 4 uomini: Gerdemann e Rohregger della Milram, Valls della Footon - Servetto, e Vazquez dell' Andalucia. I quattro sono riusciti a guadagnare sul gruppo oltre un minuto. A 3 km dal Gpm è stato il giovane Rafael Valls a scattare e andando a vincere il Gran Premio della Montagna di Puig Major. I tre inseguitori sono transitati a 20" , mentre il gruppo era a oltre 2 minuti. In discesa, Gerdemann e Vazquez sono riusciti a riportarsi su Valls. I tre si sono giocati la tappa in uno sprint ristretto, con Gerdemann che è riuscito a trovare il colpo vincente, battendo l'ottimo Rafael Valls e Manuel Vazquez. Al quarto posto si è classificato Mikal Nieve (Euskaltel), arrivato a 2' 22". Lungo la discesa del Puig Major, il gruppo, che al Gran Premio della Montagna, era transitato forte di una trentina di unità, si è sfilacciato, perdendo altri secondi dai fuggitivi. Molto buona la prova di Linus Gerdemann, che, aiutato anche dal compagno di squadra Rohregger, è riuscito a ritrovare il successo, dopo un 2009 deludente. Da segnalare anche la prestazione di Rafael Valls, che dopo aver fatto vedere belle cose in salita al Tour de San Luis, si sta confermando ad alti livelli, anche qui a Maiorca. Ordine di arrivo 1. Linus Gerdemann (Team Milram) 3:55:45 2. Rafael Valls (Footon-Servetto-Fuji) m.t. 3. Manuel Vázquez (Andalucía-CajaSur) m.t. 4. Mikel Nieve (Euskaltel-Euskadi) a 2:22 5. Aitor Pérez (Footon-Servetto-Fuji) a 2:33 6. Iván Gutiérrez (Caisse d'Epargne) m.t. 7. Jan Bakelants (Omega Pharma-Lotto) a 2:34 8. Thomas Rohregger (Milram) a 3:24 9. Rein Taaramae (Cofidis) a 3:24 10. Johannes Frohlinger (Milram) a 4:09 11. Ion Izagirre (Euskaltel-Euskadi) a 4:44 (spaziociclismo)
  19. Come si stanno scannando al Tour del Qatar, tante cadute significa che c'è bagarre nel gruppo e mi sembra strano visto che siamo ad inizio stagione e che la corsa non ha grande importanza.
  20. Quella sua eccezionale umanità: Disponibile, sorridente, luminoso: Ballerini Si dice sempre che chi informa deve tenere il tono e l'occhio distaccati dall'evento di cui scrive. Si dice anche che non è consigliabile scrivere basandosi sulle emozioni del momento e sulle lacrime che scendono. Franco Ballerini è morto. Sì, è morto. L'ho letto stamattina accendendo il computer. La telefonata persa di un collega sul cellulare avrebbe dovuto farmi capire che era successo qualcosa di importante e - vista l'ora - di poco gradevole. «È proprio un gran figo»: si scherzava ieri a Donoratico con l'amico fotografo, guardando da lontano il ct dell'Italia, a colloquio con Bettini e Nocentini. Franco lo era davvero, e sapeva di esserlo, con quel ciuffo e quelle basette sempre curate alla perfezione. Ma il vero essere "figo" di Franco non era l'estetica: era l'umanità, era la disponibilità. Il primo ricordo personale risale al Giro del Lazio 2004: l'arrivo a Nettuno, nella "mia" Nettuno, non me lo posso di certo perdere, e mi piazzo circa 100 metri dopo il traguardo, ché la volata voglio vedermela tutta. Ben prima dell'arrivo, già sul posto con gli amici per assicurarci i posti migliori, c'è un signore che passeggia senza un'apparente finalità. È Franco Ballerini, il ct della Nazionale italiana. La gente di Nettuno però non è ciclofila, e non lo saluta. «Ciao Franco!», gli faccio io da semplice spettatore appassionato. «Ciao!», mi risponde lui, mentre si avvicina alla transenna per scambiare qualche chiacchiera con me, su Celestino e su Bartoli, sul Mondiale di Verona e quanto fosse bello aver trovato al Giro di pochi mesi prima un corridore giovane e vincente come Damiano Cunego. A fine chiacchierata, sembrava più contento di me. Da quel primo contatto all'ultimo saluto di ieri di strada ne è passata tanta. E anche di tempo. Agosto 2004, febbraio 2010. Possono succedere un'infinità di cose in cinque anni e mezzo. Può succedere che quell'appassionato inizi a scrivere su un sito di ciclismo - questo - e inizi ad incontrare Ballerini non più al di là di una transenna, ma sullo stesso lembo d'asfalto e con un pass simile al collo. Franco ha memoria, ti riconosce. Saluta e stringe la mano con lo stesso «Ciao!» di qualche mese prima. Non ti dice niente, però, ma sa che sta salutando quello stesso ragazzo che a Nettuno lo chiamò da dietro una transenna. La "disfatta" mondiale di Madrid 2005 mi "costringe" ad un voto impietoso per il ct azzurro nelle pagelle di fine corsa: 3. Fui anche esagerato, chiedendo - pensavo retoricamente - a fine giudizio, allo stesso Ballerini, se fosse davvero sicuro di essere l'uomo giusto per la guida dell'Italia. Non vi dico la sorpresa quando qualche mese dopo, in quella stessa Donoratico dove ieri gli ho stretto la mano per l'ultima volta, salutandolo mi disse: «Ho visto che dopo il Mondiale mi hai messo 3, eh?». «Sì, cittì, ma senza rancore», gli risposi forse balbettando e sicuramente non chiamandolo per nome, quasi a voler prendere un po' di distanza - pensando fosse necessario - da chi invece stava creando un ulteriore punto di contatto. Al Tour 2006 pensai di contattarlo per proporgli una rubrica. Gli altri ragazzi del sito si dissero d'accordo e feci la prima telefonata. «Accetto senz'altro, mi farà piacere commentare questo Tour de France», fu la sua risposta. Per il timore di disturbarlo troppo, gli proposi di sentirci ogni cinque giorni: ne uscirono quattro puntate dense di spunti tecnici e con un occhio particolare verso i corridori italiani, ma non solo. Al Giro del Lazio di quell'anno - a Rocca Priora e non più a Nettuno, però - lo avvicinai di nuovo, lo salutai come sempre e gli chiesi se avesse capito che ero io il ragazzo di Cicloweb che lo chiamava durante il Tour. «Certo, certo, anzi: mi sono divertito, quando vuoi si può rifare senza problemi», fu la sua - sempre sorridente - risposta. A quel punto, in un attimo di egocentrismo, mi lanciai: «Franco, ma si ricorda che due anni fa ci salutammo a Nettuno al di là di una transenna?». «Certo! Anche perché quel giorno mi fermasti solo tu...». Da quel "tu" in poi, la cortesia del "lei" lasciò spazio ad un tono sicuramente più amichevole e confidenziale. Il resto della storia ve lo risparmio e me lo risparmio, ché ricordare tutte le chiacchiere con Ballerini è anche un esercizio vagamente sadico di cui faccio volentieri a meno. Ho scritto questo pezzo perché c'è modo e modo di svegliarsi la domenica mattina, e quello di oggi è stato davvero pessimo. Ci si stupisce sempre di quanto la morte di determinate persone - vicine ma non vicinissime - possa far star male. Oggi è un brutto giorno per tutti, oggi è un brutto giorno per il ciclismo. Franco Ballerini è morto. E noi possiamo solo piangerlo e ricordarlo. (CICLOWEB)
  21. Tutte le Nazionali di Ballerini Trionfi e delusioni nei nove anni con Franco 2001 - A Lisbona il debutto da c.t. Azzurri e piazzamenti: 2.Bettini 7.Figueras 11.Bartoli 12.Lanfranchi 32.Rebellin 34.Faresin 38.Simoni 40.Casagrande 41.Basso 44.Nardello 58.Mazzoleni 89.Di Luca; Ris. Lunghi, Donati. La prima volta è subito medaglia, è d'argento e la conquista Bettini, ma le polemiche non mancano. A pochi chilometri dall'arrivo Lanfranchi insegue Simoni e lo stesso Bettini lamenta di essere lasciato troppo solo nel finale. 2002 - Il primo trionfo a Zolder con Cipollini Azzurri e piazzamenti: 1.Cipollini 26.Bettini 27.Lombardi 28.Petacchi 29.Scirea 39.Sacchi 40.Di Luca 41.Bortolami 78.Scinto 80.Bramati 84.Tosatto 98.Nardello; Ris. Bennati, Bernucci. La rincorsa al successo comincia da lontano: Ballero deve far tornare sui suoi passi Cipollini che aveva già annunciato il ritiro e poi gli costruisce attorno una macchina perfetta in vista dell'ultimo vero mondiale per velocisti. Bettini, Di Luca, Petacchi e Lombardi sono tutti votati alla causa di Re Leone. L'epilogo è immaginabile, volata perfetta e il mondiale ritorna in Italia a 10 anni da Bugno-Benindorm. 2003 - Ad Hamilton qualcosa non gira, Bettini 4° Azzurri e piazzamenti: 4.Bettini 8.Paolini 20.Lombardi 56.Casagrande 65.Nardello 66.Di Luca 96.Noè; Rit. Basso, Frigo, Moreni, Sacchi, Scirea; Ris. Barbero, Bossoni, Mazzanti. Con un tridente di tutto rispetto come Bettini-Casagrande-Di Luca, l'Italia non riesce a fare la corsa dura come vorrebbe. Bettini fa quel che può ma è messo in mezzo dalla Spagna che fa doppietta: 1° Astarloa, 2° Valverde. Si poteva portare Petacchi? Si poteva portare Bartoli (che vincerà il Lombardia)? 2004 - Ad Atene Bettini è nell'Olimpo Azzurri e piazzamenti: 1.Bettini 38.Nardello 39.Paolini 46.Moreni 67.Pozzato. Prima grossa rivincita di Franco verso i suoi critici. La decisione è quella di costruire una squadra "operaia" attorno al solo Bettini, rinunciando a pezzi da novanta come Rebellin e Di Luca, nonostante si corra in cinque. I fatti gli daranno ragione: il Grillo fa il diavolo a quattro e conquista una splendida medaglia d'oro. 2004 - Spagna ancora super, Paolini di bronzo Azzurri e piazzamenti: 3.Paolini 9.Cunego 11.Basso 22.Frigo 23.Bertagnolli 59.Mazzanti 62.Moreni 65.Pellizotti 67.Nardello; Rit. Bettini, Garzelli, Petito, Simeoni; Ris. Bruseghin, Sella. Nel pre-gara tiene banco il caso Rebellin-Argentina. Il veneto, escluso dal quintetto olimpico, cerca di sbrigare le pratiche per il passaporto argentino, ma non farà in tempo. Bettini è messo fuori gioco da un banale incidente, Basso e Cunego fan quel che possono ma Freire quel giorno ha una marcia in più: terzo titolo iridato per il cantabro. 2005 - A Madrid il flop più clamoroso Azzurri e piazzamenti: 13.Bettini 35.Petacchi 54.Pozzato 63.Velo 66.Tosatto 73.Paolini 84.Lombardi 105.Bennati 109.Bernucci; Ris. Ballan, Bramati. Sui lievi saliscendi di Madrid, Ballerini pensa che un Petacchi formato gigante come quello ammirato alla Vuelta non dovrebbe avere alcun problema. Ma non va esattamente così: a un giro dalla fine Peta avvisa i compagni che la benzina è finita ma ormai la frittata è fatta e neppure un Bettini in straordinaria giornata di grazia saprà andare oltre un misero 13esimo posto. Vince Boonen. 2006 - Un Bettini geniale riporta il sorriso Azzurri e piazzamenti: 1.Bettini 34.Di Luca 38.Paolini 48.Rebellin 51.Pozzato 88.Ballan 119.Bruseghin; Rit. Nocentini, Tosatto; Ris. Ferrara, Tonti. Il circuito di Salisburgo si rivela decisamente meno impegnativo del previsto e pur con tanta buona volontà non si riesce a creare selezione. Sembra tutto pronto per la volata quando una curva folle di Samuel Sánchez crea un buco in cui riescono ad infilarsi solo Valverde, Zabel e, con una manovra da funambolo, Bettini che brucia i compagni d'avventura e conquista il suo primo iride. 2007 - A Stoccarda Bettini come Bugno: bis! Azzurri e piazzamenti: 1.Bettini 6.Rebellin 49.Cunego 50.Pozzato 51.Ballan 61,Bertolini; Rit. Bruseghin, Tonti, Tosatto; Ris. Nibali, Visconti. Si arriva in Germania con un clima avvelenato per il veto dell'UCI che esclude Di Luca dalla partita nell'immediata vigilia. Bettini, tirato in ballo da Sinkewitz come presunto fornitore di sostanze dopanti, sfoga sui pedali la rabbia accumulata e, supportato da una grandissima squadra, si prende il secondo mondiale consecutivo, mimando sul traguardo una fucilata destinata a passare alla storia. 2008 - Pechino: Rebellin strappa l'argento Azzurri e piazzamenti: 2.Rebellin 18.Bettini 50.Pellizotti 63.Bruseghin; Rit. Nibali. In una gara estremamente tattica tra i due grandi favoriti Valverde e Bettini, la spuntano le "seconde linee". Rebellin si accoda ad un allungo di Andy Schleck, che risulterà decisivo. Ma con loro c'è quel brutto cliente di Samuel Sánchez che fulmina tutti sullo strappetto finale. La medaglia d'argento di Rebellin è comunque un bel risultato per l'Italia. 2008 - Capolavoro azzurro a Varese Azzurri e piazzamenti: 1.Ballan 2.Cunego 4.Rebellin 27.Bettini 29.Tosatto; Rit. Bosisio, Bruseghin, Paolini, Tonti; Ris. Bertagnolli, Ginanni. È la Nazionale più bella mai vista all'opera. Sulla carta Bettini, all'ultima gara della carriera, è capitano, Cunego, Ballan e Rebellin sono i "vice". Gli attacchi degli azzurri si susseguono ma quello buono è promosso dalle nostre tre "mezzepunte". La Spagna è nel sacco, con solo Rodríguez davanti e dietro la presenza di Bettini smorza sul nascere qualunque velleità di rientro. Sarà doppietta, Ballan da solo e Cunego che regola gli immediati inseguitori. 2009 - Cunego stecca sul "suo" percorso Azzurri e piazzamenti: 8.Cunego 16.Basso 21.Pozzato 41.Ballan 65.Paolini 71.Garzelli; Rit. Bruseghin, Scarponi, Visconti; Ris. Santambrogio, Tosatto. Per le assenze forzate di Bettini, Di Luca e Rebellin, Cunego si ritrova capitano in pectore già a luglio e dimostra di legittimare la scelta con due belle vittorie alla Vuelta. Ma a Mendrisio non si dimostra brillante come dovrebbe e il resto dell'Italia ha poca qualità per risultare decisiva. Non si riesce a raccogliere altro che un misero 8° posto di Damiano. (CICLOWEB)
  22. Challenge Mallorca, McEwen torna a vincere Robbie McEwen è tornato a vincere. Senza vittoria dal 17 maggio dello scorso anno, il corridore australiano della Katusha ha potuto finalmente alzare le braccia al cielo nella prima prova del Challenge Ciclista de Mallorca. A nulla sono serviti i numerosi tentativi di fuga ai quali il gruppo non ha mai concesso un margine sufficiente anche solo per potersi illudere. Tra i più attivi Kai Reus (Rabobank), Manuel Vazquez (Andalucia) e André Steensen (Saxo Bank) passato in testa ai due gran premi della montagna. José Ivan Gutierrez ha tentato di anticipare la volata ma Katusha, Columbia e Rabobank erano ben intenzionate a far arrivare il gruppo tutto insieme. Nulla da fare dunque per lo spagnolo della Caisse d'Epargne che ha dovuto lasciare spazio ai velocisti. Il più lesto è stato dunque il ritornante McEwen che dopo delle buone prestazioni al Down Under è tornato a vincere davanzando Koldo Fernandez (Euskaltel) e Oscar Freire (Rabobank). Festaggiamenti in sordina comunque per l'australiano che è stato scosso, come il plotone intero dalla notizia della morte del CT della nazionale italiana, Franco Ballerini. "Una notizia davvero terribile - ha detto Cozzi DS di McEwen e compagni-, siamo tutti commossi e troppo tristi per esultare per un successo che pure è importante". Da segnalare la mancata partenza in mattinata di Andy Schleck a causa di un dolore al ginocchio che lo ha costretto a ritornare in Lussemburgo. (SPAZIOCICLISMO)
  23. Tour of Qatar, al team Sky il prologo Va al Team Sky, il cronoprologo a squadre del Tour of Qatar. Il team inglese, nel quale spicca il nome di Bradley Wiggins, ha fatto registrare il tempo di 9' 41", facendo meglio del team Garmin - Transitors e della Cervelo Test Team, che hanno chiuso entrambe con il tempo di 9' 49". A indossare la maglia di leader, sarà Edvald Boasson Hagen, che è stato il primo a transitare sul traguardo, e che presumibilmente, sarà il capitano del team Sky nel proseguito della corsa. Dopo aver ottenuto il secondo posto nella cronosquadre d'apertura del Tour of Qatar, la Cervèlo è stata penalizzata di un minuto per delle spinte date dal tedesco Heinrich Haussler ai compagni. Il ritardo degli uomini in nero lievita così dagli otto secondi iniziali al minuto e otto secondi. I Cervèlo hanno utilizzato la tattica della doppia file ma il giudice che seguiva la squadra, il cinese Jinshan Zhao, ha denunciato una spinta di Haussler a Gabriel Rasch. Per i due anhce una multa di 200 Franchi Svizzeri. Sulla decisione Haussler ha detto: "Ho toccato Rasch, ma non l'ho spinto. Lui non ha tratto alcun vantaggio". La crono è stata vinta dal Team Sky, con il norvegese Boasson Hagen leader della corsa. (SPAZIOCICLISMO)
×
×
  • Crea Nuovo...