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sateo

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  1. Results 1 Robbie McEwen (Aus) Silence - Lotto 4.16.16 (39.8 km/h) 2 Daniele Bennati (Ita) Liquigas 3 Matti Breschel (Den) Team CSC 4 Markus Zberg (Swi) Gerolsteiner 5 Alexandre Botcharov (Rus) Crédit Agricole 6 Josep Jufre Pou (Spa) Saunier Duval - Scott 7 Heinrich Haussler (Ger) Gerolsteiner 8 Daniele Righi (Ita) Lampre 9 Björn Schröder (Ger) Team Milram 10 Ruben Perez Moreno (Spa) Euskaltel - Euskadi 11 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team 12 Maxim Iglinsky (Kaz) Astana 13 Iñaki Isasi Flores (Spa) Euskaltel - Euskadi 14 Bauke Mollema (Ned) Rabobank 15 Mauro Santambrogio (Ita) Lampre 16 Dmitriy Muravyev (Kaz) Astana 17 René Mandri (Est) AG2r - La Mondiale 18 Martin Elmiger (Swi) AG2r - La Mondiale 19 Alexandre Moos (Swi) BMC Racing Team 20 Matej Jurco (Svk) Team Milram General classification after stage 2 1 Michael Albasini (Swi) Liquigas 9.05.46 2 Maxim Iglinsky (Kaz) Astana 0.01 3 Markus Zberg (Swi) Gerolsteiner 0.08 4 Roman Kreuziger (Cze) Liquigas 5 Thomas Dekker (Ned) Rabobank 0.09 6 Oscar Pereiro Sio (Spa) Caisse d'Epargne 0.10 7 Jussi Veikkanen (Fin) Française des Jeux 8 Andreas Klöden (Ger) Astana 9 Mikel Astarloza Chaurreau (Spa) Euskaltel - Euskadi 0.11 10 Steve Morabito (Swi) Astana 11 Rubens Bertogliati (Swi) Saunier Duval - Scott 12 Vladimir Gusev (Rus) Astana 13 Morris Possoni (Ita) Team High Road 14 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Euskaltel - Euskadi 0.12 15 Juan Manuel Garate (Spa) Quick Step 16 Francisco Javier Vila Errandonea (Spa) Lampre 17 Sandy Casar (Fra) Française des Jeux 18 Rein Taaramae (Est) Cofidis - Le Crédit par Téléphone 0.13 19 Jens Voigt (Ger) Team CSC 20 Bauke Mollema (Ned) Rabobank
  2. Interessante anche la squadra degli americani della Slipstream con Zabriskie, Vandevelde per le tappe e Danielson che tenterà di fare la classifica. Molto movimento lo darà anche la Casse d'Epargne, che presente Karpets per la generale, ma occhio a Joaquin Rodriguez Oliver, il campione di Spagna è in grande forma!!!
  3. Potrebbe essere una rivelazione, come il suo compagno Soler. La Barloword secondo me ci farà divertire.
  4. Results 1 Maxim Iglinsky (Kaz) Astana 4.47.28 (38.07 km/h) 2 Michael Albasini (Swi) Liquigas 3 Markus Zberg (Swi) Gerolsteiner 4 Thomas Dekker (Ned) Rabobank 0.02 5 Alexander Efimkin (Rus) Quick Step 6 Andreas Klöden (Ger) Astana 7 Oliver Zaugg (Swi) Gerolsteiner 8 Jens Voigt (Ger) Team CSC 9 Roman Kreuziger (Cze) Liquigas 10 Bernhard Kohl (Aut) Gerolsteiner 11 Denis Menchov (Rus) Rabobank 12 José Angel Gomez Marchante (Spa) Saunier Duval - Scott 13 John Gadret (Fra) AG2r - La Mondiale 14 Sandy Casar (Fra) Française des Jeux 15 Manuel Beltran Martinez (Spa) Liquigas 16 Mikel Astarloza Chaurreau (Spa) Euskaltel - Euskadi 17 Sylvester Szmyd (Pol) Lampre 18 Mario Aerts (Bel) Silence - Lotto 19 Morris Possoni (Ita) Team High Road 20 Marco Pinotti (Ita) Team High Road General classification after stage 1 1 Michael Albasini (Swi) Liquigas 4.49.30 2 Maxim Iglinsky (Kaz) Astana 0.01 3 Markus Zberg (Swi) Gerolsteiner 0.08 4 Roman Kreuziger (Cze) Liquigas 5 Thomas Dekker (Ned) Rabobank 0.09 6 Oscar Pereiro Sio (Spa) Caisse d'Epargne 0.10 7 Mikel Astarloza Chaurreau (Spa) Euskaltel - Euskadi 8 Jussi Veikkanen (Fin) Française des Jeux 9 Andreas Klöden (Ger) Astana 10 Thomas Frei (Swi) Astana 0.11 11 Steve Morabito (Swi) Astana 12 Rubens Bertogliati (Swi) Saunier Duval - Scott 13 Vladimir Gusev (Rus) Astana 14 Morris Possoni (Ita) Team High Road 15 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Euskaltel - Euskadi 0.12 16 Juan Manuel Garate (Spa) Quick Step 17 Francisco Javier Vila Errandonea (Spa) Lampre 18 Sandy Casar (Fra) Française des Jeux 19 Rein Taaramae (Est) Cofidis - Le Crédit par Téléphone 0.13 20 Jens Voigt (Ger) Team CSC
  5. Iglinskiy tutta grinta Romandia, s'inizia a parlar kazako Se voi foste kazaki, e correste nella squadra para-nazionale, e foste coscienti della forza del vostro team, ma allo stesso tempo vi vedeste esclusi da tutte le corse più importanti e prestigiose, probabilmente anche a voi girerebbero abbastanza le scatole, e anche voi covereste dentro quella voglia matta di spaccare il mondo e dimostrare a tutti di che pasta siete fatti. Questa sensazione l'abbiamo avuta al Giro dei Paesi Baschi con Alberto Contador. Dice: ma è spagnolo. Vero, ma è pur sempre il capitano dell'Astana. La conferma arriva comunque dal Giro di Romandia, una delle poche corse a cui la formazione di Bruyneel è stata invitata (e non entriamo nel merito dei motivi di chi invece la rifiuta; comunque è fresca la notizia che la Vuelta riserverà un posto ai celesti dell'Asia Centrale). E porta la firma di Maxim Iglinskiy, kazako tutto intero, in quanto campione nazionale, che a Saignelégier ha messo in fila tutti i migliori in una volata di un gruppo assai assottigliatosi sulle dure pendenze della salita di Saulcy. Ma andiamo con ordine. La fuga del giorno è stata notevolissima, promossa da Breschel, Vila e Possoni dopo appena 10 km di gara. Possoni: già visto (anche lui) in grande spolvero in Euskal, scommettiamo una cena che sarà tra i protagonisti del prossimo Giro d'Italia: lui sogna un posto nei 10 nella corsa rosa, e non è una bestemmia. Le possibilità le ha tutte. La fuga, pur ben assortita e vissuta su un cordiale accordo fra i tre, era destinata ad essere riassorbita: troppo impegnata la Rabobank a tirare e ricucire (e anche la AG2R ha dato una mano), e troppo dura la salita di Saulcy per non pesare nelle gambe degli attaccanti. E infatti proprio a metà di questa scalata di 5 km Breschel si è staccato, lasciando Vila e Possoni in balia del ritorno impetuoso del gruppo. O di quel che ne rimaneva, visto che sulla salita il gran ritmo di Denis Menchov (in favore del compagno e - temporaneamente - capitano Dekker) aveva fatto perdere la bussola a praticamente tutto il plotone. Menchov: eccolo qui, un altro protagonista per il Giro. La vulgata popolare lo vorrebbe fuori forma perché tutto proiettato sul Tour; e invece il russo ha dato oggi una bella dimostrazione di (quantomeno) voglia di fare. Insomma, facile che al Giro prenda qualche bella scoppola, ma può ritagliarsi un paio di giornate "da Menchov", dando così più lustro (è pur sempre un doppio vincitore di GT) ad una corsa rosa che nasceva sotto la cattiva stella di una starting list quantomai scabra (rischiava di non esserci nemmeno Di Luca, campione uscente), e che invece giorno per giorno trova personaggi e possibili storie interessanti. Si parla di Giro perché tra dieci giorni il Giro inizia, e il Romandia è storicamente destinato al ruolo di "corsa ancella"; però ha anche le sue bellezze. E infatti nel finale oggi ci si è anche abbastanza divertiti: sul forcing di Menchov sono rimasti davanti una decina di corridori, anzi anche meno nel momento di massima selezione (proprio in cima): col russo e il suo compagno Dekker c'erano Szmyd (sarà il Lampre capitano al Giro?) Beltrán e Kreuziger a completare un'interessante coppia Liquigas, Gusev (un rappresentante Astana non manca mai), Zaugg e Astarloza. Un gruppetto eterogeneo e con molti numeri, se non fosse che poi tra gli 8 l'accordo è completamente saltato quando Menchov ha smesso di fare il mulo, e allora da dietro sono rientrati un bel po' di altri corridori, primi tra tutti Klöden e Iglinskiy. Gli ultimi 20 km della tappa hanno visto varie azioni che potevano diventare importanti: Astarloza, poi Botcharov che ai 13 km ha raggiunto e superato Possoni e Vila, rimanendo da solo per 5 km, prima di essere raggiunto da un vivacissimo Astarloza e poi da Veikkanen. Ma l'Astana ci teneva troppo, e sapeva di poter contare sulla velocità di Iglinskiy. E quindi tutti pancia a terra i celesti, a recuperare sugli attaccanti e a proporre al gruppo compatto (quel che ne rimaneva) la volata. Dekker sembrava poter lasciare il segno, ma è partito forse troppo presto (ancor prima dei 400 metri), facendosi superare in curva da uno spericolato e grintoso Iglinskiy, che si è involato senza più farsi rimontare: che possa essere questo un nuovo inizio per una promessa (lo ricordiamo vincere un GP di Camaiore) non ancora sbocciata e vicina, a 27 anni, a entrare nella piena maturità? Albasini, accontentatosi del secondo posto al traguardo, si è consolato con la maglia di leader della classifica, che ora guida con 1" sullo stesso Iglinsky e con 8" su Markus Zberg (terzo a Saignelégier) e Kreuziger, e 9" su Dekker, vincitore del 2007 che resta comunque il favorito anche per questa edizione, un po' troppo sbilanciata sul versante del cronometro (che com'è noto favorisce l'olandese). Domani - nel frattempo - ci sarà una tappa interlocutoria, buona per fughe o forse per i velocisti: Moutier-Fribourg, 172 km con qualche saliscendi ma senza soverchie difficoltà altimetriche. (cicloweb)
  6. C'è già un topic ufficiale sulla corsa rosa. Chiudo.
  7. Qualcuno sa se Menchov correrà per vincere o solo come allenamento???
  8. I favoriti di cicloweb http://www.cicloweb.it/micro060.html
  9. L'Analisi del Percorso Tour de Romandie 2008 Il Giro di Romandia arriva alla sua 62a edizione. La corsa, spesso condiderata anche come un'ottima tappa di avvicinamento al Giro d'Italia presenta un percorso completo e con tappe adatte ad ogni tipo di corridore. Ci sarà anche un novità nel tracciato, visto che la tappa conclusiva di Losanna sarà in linea e non a cronometro: cronometro che sarà spostata quindi alla terza tappa e unita al prologo farà pendere l'ago della bilacia ancora una volta verso i più avvezzi a questa disciplina. Martedì 29/4 - Prologo: Genève (2 km) A distanza di due anni il prologo torna a disputarsi a Ginevra. Un prova breve, appena due km, ma molto spettacolare: il tracciato è completamente pianeggiante e favorisce gli specialisti; tra i big ci saranno differenze solo di pochissimi secondi ma anche questi potrebbero essere decisivi. Mercoledì 30/4 - 1a tappa: Morges - Saignelégier (184,8 km) Nella prima tappa in linea potrebbe subito esserci spazio per qualche sorpresa, visto che il percorso è abbastanza vallonato e presenta una bella salita nel finale. Dopo una settantina di chilometri pianeggianti si affronteranno le salite di Les Grattes, Les Bugnenets e La Cibourg ma serviranno solo ad appesantire le gambe di qualcuno. A poco meno di 30 km dal traguardo, invece, si affronterà la dura ascesa verso Saulcy con pendenze fino al 15%: dalla vetta (22 km all'arrivo) al traguardo non ci sarà spazio per recuperare e i velocisti potrebbero essere tagliati fuori. Giovedì 01/5 - 2a tappa: Moutier - Fribourg (172,1 km) Tappa che si snoderà nella regione del Payerne e che propone un tracciato abbastanza mosso (quasi 2000 metri di dislivello) anche se l'epilogo più probabile pare quello di un arrivo allo sprint con tutti i velocisti migliori a giocarsi la vittoria. Lo strappo di La Lorette presenta pendenze massime al 18% ma è breve e molto distante dal traguardo (35 km). Venerdì 02/5 - 3a tappa: Sion (cronometro-18,8 km) Il percorso di questa cronometro di può dividere in due parti: i primi 9,2 km sono completamente pianeggianti e adatti agli specialisti mentre proprio a metà percorso ci saranno 2,6 km di salita impegnativa che daranno modo agli scalatori di limitare i danni. Nel finale una lungs discesa porterà i corridori nel centro di Sion con l'arrivo in Place de la Planta dopo un ultimo chilometro pieno di curve. Da notare che su questo percorso si terrà anche il Souvenir Magali Pache, corsa femminile a cronometro vinta l'anno scorso da Kristin Armstrong Sabato 03/5 - 4a tappa: Sion - Zinal (127 km) Sarà la tappa decisiva di questo Tour de Romandie. Per gli scalatori è l'unica occasione per mettere in difficoltà coloro che si troveranno davanti in classifica grazie alla cronometro. Un tappa breve ma molto intesa visto che ci sarà pochissima pianura: praticamente si parte in salita con l'ascesa verso Vex prima e verso Saint-Martin subito dopo; una lunga discesa porterà ai piedi della salita di Vercorin la cui vetta sarà posta al km 60. A circa 40 km dall'arrivo invece potremmo iniziare a vedere battaglia tra i big: la prima parte della salita di Saint-Luc presenta pendenze costantemente sopra il 7%. Lo scollinamento sarà al km 100, da qui una decina di km di discesa e poi ancora salita prima verso Grimenz e quindi verso Zinal dove è posto l'arrivo. Domenica 04/5 - 5a tappa: Le Bouveret - Lausanne (154,2 km) Ancora una tappa dal dislivello vicino ai duemila metri. Dopo pochi chilometri si passerà da Aigle dove inizierà la lunga ascesa del Col des Mosses la cui vetta e posta al km 32,8. Da qui il percorso di fa più morbido con discesa e pianura fino al primo passaggio da Losanna (km 120): un paio di strappetti potrebbero essere il trampolino ideale per qualche attaccante e anche l'ultimo tratto verso lo Stadio Olimpico di Losanna sarà in leggera salita. (cicloweb)
  10. Meraviglia Andy, cede Cunego Le nostre pagelle della Liegi-Bastogne-Liegi Valverde - 9,5 Le cose più belle della seconda Liegi di Alejandro non sono la resistenza sul Saint Nicolas, né la volata di Ans, ma il recupero sulla Roche aux Faucons e il "surplace" stile "Liegi su pista" per occupare la traiettoria dello scatto a Frank Schleck negli ultimi 1500 metri prima della volata decisiva. Scongiurate con queste due perle la presenza di Cunego nel gruppetto di testa e lo scatto del più lento del terzetto, lo sprint è stato un gioco da ragazzi. A. Schleck - 8,5 Si muove a 34 km dall'arrivo, ed è un tentativo che costringe parecchi big a scoprire le carte. Insieme a Schumacher mette paura a molti, tant'è che Bettini si muove in prima persona. Sulla nuova salita, a 20 km dal traguardo, stacca Schumacher e resta solo per 1 km, quando su di lui si riportano il fratellone Frank ed altri uomini. Riparte a meno 9 km dal traguardo, in pianura, quando invece avrebbe potuto aspettare il Saint Nicolas per fare ancora più male. La colpa però forse non è sua, ma di fratellon-capitano ed ammiraglia. A 23 anni ancora da compiere, numeri che lasciano l'acquolina in bocca. Rebellin - 8,5 A far da contraltare al 22enne "fenicottero" lussemburghese, il "vecchio" (37 anni ad agosto) Rebellin, che è lestissimo a marcare Frank Schleck sulla Roche aux Faucons. Nel finale la tattica Csc gli scombina un po' i piani, e l'attendismo di Valverde lo costringe a tirare un po' troppo per assicurarsi comunque un posto sul podio. La tattica di Valverde nel finale gli sconsiglia di scattare dalla testa del gruppettino, ed in volata si deve piegare al murciano. «Ci proverò l'anno prossimo», ha detto TRebellin alla De Stefano a fine corsa. Ti aspetteremo ancora, Davide. Come ogni anno. J. Rodríguez - 8 C'è la fila fuori l'ufficio di Echavarri ed Unzue. La fila dei capitani e dei team manager che vorrebbero il campione spagnolo come proprio compagno di squadra e come corridore. Come gregario e come capitano. E come regista in corsa. Sulla scena internazionale, Joaquim è il corridore che oggi fa maggiormente la fortuna del proprio capitano (Valverde, in questo caso). Correndo con intelligenza e con senso tattico. E poi si porta anche a casa tanti bei piazzamenti. Quando capisce di non poter più stare coi primissimi, si incolla alle terga di Evans, Cunego e Pfannberger; così, tanto per non lasciare nulla al caso (magari li avessero ripresi, chissà). E incamera alla fine il terzo ottavo posto consecutivo dopo Amstel e Freccia: 8, come il voto che merita. Pfannberger - 7,5 La grande sorpresa delle Ardenne 2008 è rappresentata dal campione nazionale austriaco della Barloworld, che l'anno scorso - da capitano dell'Elk Haus - si era divertito a mietere un'infinità di pizzamenti durante l'estate italiana delle classiche. Sempre coi primi anche oggi, adesso lo rivedremo al Giro d'Italia, con un Soler (6) in ripresa e oggi 21esimo. F. Schleck - 7 Il Team CSC ci prova già con Kolobnev ad una cinquantina di km dall'arrivo per rendere dura la corsa, segno che Frank ha assorbito le botte patite alla Freccia Vallone. Poi si muove il "piccolo" Andy, ed è tutto perfetto. Sulla Roche aux Faucons è proprio Frank a muoversi alla caccia di Rodríguez, che era andato a riprendere il fratellino, e dare nuovo impulso al quintetto formatosi in testa. Poi, però, gioca malissimo le sue carte: dapprima lanciando Andy in fuga a 9 km dal traguardo, in pianura, invece di aspettare il St. Nicolas. Poi, quando Rebellin riprende il fratello, dando la stoccata (proprio sulla côte degli italiani) che "rompe" Andy, togliendosi quindi in prima persona la possibilità della "seconda carta" nel finale. Poi sta a ruota per gli ultimi 5,5 km, non riesce a scattare di nuovo e quando parte la volata non esce mai dalla scia degli altri due. Bravo comunque, ma quando si hanno gambe non al 100% sarebbe più utile far funzionare meglio la testa. Dekker - 6,5 In rimonta alla Freccia, in rimonta alla Liegi. Bravo, per carità. Ma svegliarsi un po' prima è proprio così difficile? A sua parziale giustificazione il fatto che quest'anno, per il primo anno, era il capitano Rabobank. Bene anche oggi il giovane Gesink (a cui diamo un 6), 13esimo all'arrivo. Freire - 6,5 Nei percorsi continuano a mettere salite nuove. Giustamente, perché è comprensibile considerare qualcuno un grande corridore "quanto più è difficile vincere una grande corsa". Ed allora ecco Le Mànie alla Sanremo e la Roche aux Faucons alla Liegi. Bene. Perfetto. Ed allora ecco far crescere le quotazioni di ogni corsa - anche facile - vinta da Oscarito Freire, che a Sanremo è stato una delle poche ruote veloci ad arrivare davanti ed anche oggi, alla Liegi, è ad un soffio dalla top ten: 11esimo. Complimenti. Gerolsteiner - 6,5 Markus Fothen (6 per lui) che si muove all'inizio sgrava la non fortissima squadra tedesca delle acque minerali da qualsiasi compito di gregariato per Rebellin nelle fasi iniziali. Sulla Redoute non è Rebellin a muoversi quando scatta Bettini, bensì è Stefan Schumacher (5,5 per il redivivo tedesco, che non è ancora ai livelli di un anno fa) che segue Andy Schleck e lascia tranquillo Davide. La tattica va un po' a ramengo quando Schumacher perde la ruota di Andy e Wegmann (4,5, non s'è mai visto) si perde in gruppo. Però ci hanno provato, e vanno applauditi. Bettini - 6+ O lo ami o lo odi. Parte sulla Redoute in risposta ad un allungo di Lloyd, e possiamo dire che è servito a poco, pochissimo. Poi altra stoccata (da paura) sulla Sprimont, a ricacciare dietro il fuggitivo del mattino Rolland e Pellizotti ed Efimkin che s'erano leggermente avvantaggiati, ma senza riprendere Andy e Schumacher. Torna in gruppo, e perde il treno buono sulla salita nuova. Argento vivo, ma speso male. Fortunatamente però Paolino esiste e ci fa divertire. Nibali, Riccò - 6 Al primo la vittoria del Giro del Trentino ha fatto bene, tant'è che entra nella top-10 della Liegi permettendosi il lusso di battere addirittura Freire nello sprit sul finale in salita di Ans. Il secondo, dopo la febbre dell'Amstel e il difficoltoso mercoledì alla Freccia, è 20esimo nel gruppo di Bettini, Nibali e Freire, pur non affacciandosi mai davanti. In chiave Giro, due discreti risultati. Brandt - 6 Menzione d'onore per il belga, primo corridore nella storia della Liegi-Bastogne-Liegi a piazzare lo scatto sulla nuova côte, la Roche aux Faucons. Rolland, Brutt, Kopp - 6 Il francesino è l'ultimo ad arrendersi, a meno di 30 km dall'arrivo. Brutt e Kopp (c'era anche Markus Fothen) fanno meno, ma fanno comunque bene. Bravi. Evans - 5,5 L'azione sul Muro di Huy aveva lasciato immaginare tutta un'altra Liegi per il corridore australiano, che prima fa lavorare Popovych da lontano, poi fa muovere Lloyd e Brandt, e infine manca clamorosamente le ruote di Frank Schleck e Rebellin quando due dei favoriti maggiori della corsa si muovono. Vana la rincorsa del capitano della Silence-Lotto, che presumibilmente avrà maggiori fortune al Giro di Romandia. Gilbert - 5,5 Il suo obiettivo era passare davanti al gruppo nell'abitato di casa sua, ai piedi della Redoute. Ci riesce, nonostante Rolland ancora davanti e nonostante da lì a poco Bettini lo passi a doppia velocità. Kirchen - 5 Non tanto per il 12esimo posto, che è comunque un buon risultato, ma per la tattica di corsa, sempre al coperto. Veniva comunque da una bella Freccia vinta e magari era un tantino sazio. Visconti - 4,5 Ci si aspettava decisamente una campagna delle Ardenne migliore da parte del campione italiano in carica, che invece è colpevolmente assente in ognuna delle tre prove in programma. Cunego - 4 La corsa di Cunego è da analizzare per bene: la sua Lampre tira (giustamente) quando il vantaggio dei quattro davanti rischia di salire troppo. Cunego è uno dei maggiori favoriti ed è giusto lavorare in testa al plotone. Sulla Redoute se ne sta buono battezzando Frank Schleck (evidentemente) come ruota da tenere d'occhio, ed è una scelta che paga. Poi però sulla Roche aux Faucons non tiene il passo di Frank, ma neanche di Rebellin e Rodríguez e, cosa più grave, neanche di Valverde che rientra in un secondo momento. Sul Saint Nicolas la conferma: si stacca da Evans, Pfannberger e Rodríguez (che a sua volta era retrocesso). Motivo? Crampi. Non un buon segno, per lui che dovrebbe avere nel recupero una delle doti maggiori. Ma le giornate no càpitano. Eccome se càpitano. (cicloweb)
  11. Results 1 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Caisse d'Epargne 6.44.04 (38.756 km/h) 2 Davide Rebellin (Ita) Gerolsteiner 3 Frank Schleck (Lux) Team CSC 4 Andy Schleck (Lux) Team CSC 0.30 5 Christian Pfannberger (Aut) Barloworld 0.40 6 Thomas Dekker (Ned) Rabobank 7 Cadel Evans (Aus) Silence - Lotto 8 Joaquim Rodriguez (Spa) Caisse d'Epargne 0.48 9 Paolo Bettini (Ita) Quick Step 1.03 10 Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas 11 Oscar Freire Gomez (Spa) Rabobank 12 Kim Kirchen (Lux) Team High Road 13 Robert Gesink (Ned) Rabobank 14 Benoît Vaugrenard (Fra) Française des Jeux 15 Leonardo Piepoli (Ita) Saunier Duval - Scott 16 Matthew Lloyd (Aus) Silence - Lotto 17 Karsten Kroon (Ned) Team CSC 18 Rinaldo Nocentini (Ita) AG2R La Mondiale 19 Bert De Waele (Bel) Landbouwkrediet - Tönissteiner 20 Riccardo Riccò (Ita) Saunier Duval - Scott 21 Juan Mauricio Soler Hernandez (Col) Barloworld 22 Fabian Wegmann (Ger) Gerolsteiner 23 Luca Mazzanti (Ita) Tinkoff Credit Systems 1.13 24 Carlos Sastre Candil (Spa) Team CSC 1.29 25 Nicki Sørensen (Den) Team CSC 1.32 26 Oliver Zaugg (Swi) Gerolsteiner 27 Alberto Fernandez De La Puebla Ramos (Spa) Saunier Duval - Scott 28 Evgeny Petrov (Rus) Tinkoff Credit Systems 29 Franco Pellizotti (Ita) Liquigas 30 Damiano Cunego (Ita) Lampre 1.39 31 Vladimir Efimkin (Rus) AG2R La Mondiale 2.58 32 John Gadret (Fra) AG2R La Mondiale 33 Vladimir Miholjevic (Cro) Liquigas 34 Jérôme Pineau (Fra) Bouygues Telecom 3.10 35 Mikel Astarloza Chaurreau (Spa) Euskaltel - Euskadi 3.28 36 Yoann Le Boulanger (Fra) Française des Jeux 4.02 37 Matej Mugerli (Slo) Liquigas 38 Christian Knees (Ger) Team Milram 4.04 39 Sergey Lagutin (Uzb) Cycle Collstrop 4.05 40 Thomas Voeckler (Fra) Bouygues Telecom 41 Christophe Brandt (Bel) Silence - Lotto 4.07 42 Juan José Oroz Ugalde (Spa) Euskaltel - Euskadi 4.09 43 Andrea Tonti (Ita) Quick Step 44 Alexandr Kolobnev (Rus) Team CSC 45 Moises Duenas Nevado (Spa) Barloworld 46 Sven Renders (Bel) Topsport Vlaanderen 47 Ruben Lobato Elvira (Spa) Saunier Duval - Scott 48 Leonardo Duque (Col) Cofidis - Le Crédit par Téléphone 49 David De La Fuente Rasilla (Spa) Saunier Duval - Scott 50 Chris Anker Sørensen (Den) Team CSC 51 Ryder Hesjedal (Can) Slipstream Chipotle Presented By H30 52 Andrea Moletta (Ita) Gerolsteiner 53 Dario Cataldo (Ita) Liquigas 54 Simon Gerrans (Aus) Crédit Agricole 55 Amaël Moinard (Fra) Cofidis - Le Crédit par Téléphone 56 Adam Hansen (Aus) Team High Road 4.13 57 Bram Tankink (Ned) Rabobank 4.18 58 Paolo Tiralongo (Ita) Lampre 6.30 59 José Angel Gomez Marchante (Spa) Saunier Duval - Scott 6.34 60 Stefan Schumacher (Ger) Gerolsteiner 6.42 61 Maxime Monfort (Bel) Cofidis - Le Crédit par Téléphone 7.10 62 Jorge Azanza Soto (Spa) Euskaltel - Euskadi 8.11 63 José Joaquin Rojas Gil (Spa) Caisse d'Epargne 64 Mauro Facci (Ita) Quick Step 65 Serge Pauwels (Bel) Topsport Vlaanderen 66 Oscar Pereiro Sio (Spa) Caisse d'Epargne 67 Freddy Bichot (Fra) Agritubel 68 Christophe Rinero (Fra) Agritubel 69 Aitor Galdos Alonso (Spa) Euskaltel - Euskadi 70 Mirko Selvaggi (Ita) Cycle Collstrop 71 Floris Goesinnen (Ned) Skil-Shimano 72 Julien Loubet (Fra) AG2R La Mondiale 73 John-Lee Augustyn (RSA) Barloworld 74 Rémi Pauriol (Fra) Crédit Agricole 75 Giovanni Visconti (Ita) Quick Step 76 Pavel Brutt (Rus) Tinkoff Credit Systems 77 Steffen Wesemann (Swi) Cycle Collstrop 78 Christophe Moreau (Fra) Agritubel 79 Mauricio Alberto Ardila Cano (Col) Rabobank 80 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Silence - Lotto 81 Mario Aerts (Bel) Silence - Lotto 82 Jelle Vanendert (Bel) Française des Jeux 83 Maxime Méderel (Fra) Crédit Agricole 84 Christopher Froome (Ken) Barloworld 85 Iñaki Isasi Flores (Spa) Euskaltel - Euskadi 86 Luis Leon Sanchez Gil (Spa) Caisse d'Epargne 87 Simon Spilak (Slo) Lampre 88 David Moncoutié (Fra) Cofidis - Le Crédit par Téléphone 89 Carlos Barredo Llamazales (Spa) Quick Step 90 David Millar (GBr) Slipstream Chipotle Presented By H30 91 Tadej Valjavec (Slo) AG2R La Mondiale 92 Philippe Gilbert (Bel) Française des Jeux 93 Johann Tschopp (Swi) Bouygues Telecom 94 Denis Menchov (Rus) Rabobank 95 Erik Gustav Larsson (Swe) Team CSC 96 Steven Cummings (GBr) Barloworld 97 Pierre Rolland (Fra) Crédit Agricole 8.17 98 Preben Van Hecke (Bel) Topsport Vlaanderen 11.15 99 Jesús Del Nero (Spa) Saunier Duval - Scott 100 Peter Velits (Svk) Team Milram 101 Matej Jurco (Svk) Team Milram 102 Kenny Van Der Schueren (Bel) Cycle Collstrop 103 Giampaolo Cheula (Ita) Barloworld 104 Andy Cappelle (Bel) Landbouwkrediet - Tönissteiner 12.00 105 Francesco Gavazzi (Ita) Lampre 106 Pieter Jacobs (Bel) Silence - Lotto 107 Josep Jufre Pou (Spa) Saunier Duval - Scott 108 Ruben Perez Moreno (Spa) Euskaltel - Euskadi 109 Ronny Scholz (Ger) Gerolsteiner 110 Andry Grivko (Ukr) Team Milram 111 Nicolas Roche (Irl) Crédit Agricole 112 Jonathan Patrick Mc Carty (USA) Slipstream Chipotle Presented By H30 113 Daniele Righi (Ita) Lampre 12.33 114 Johan Coenen (Bel) Topsport Vlaanderen 14.03 115 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 116 Jérémy Roy (Fra) Française des Jeux 14.24 117 Huub Duyn (Ned) Slipstream Chipotle Presented By H30 118 Daniel Martin (Irl) Slipstream Chipotle Presented By H30 17.11 119 Mickaël Buffaz (Fra) Cofidis - Le Crédit par Téléphone 19.31 120 Perrig Quemeneur (Fra) Bouygues Telecom 121 Bert Scheirlinckx (Bel) Landbouwkrediet - Tönissteiner 122 Thierry Hupond (Fra) Skil-Shimano 123 Fumiyuki Beppu (Jpn) Skil-Shimano 124 Florent Brard (Fra) Cofidis - Le Crédit par Téléphone 125 Michael Barry (Can) Team High Road 126 Kjell Carlström (Fin) Liquigas 127 Valerio Agnoli (Ita) Liquigas 128 Edvald Boasson Hagen (Nor) Team High Road 129 Yann Huguet (Fra) Cofidis - Le Crédit par Téléphone 130 David Kopp (Ger) Cycle Collstrop 131 Maarten Neyens (Bel) Topsport Vlaanderen 132 Marco Marcato (Ita) Cycle Collstrop
  12. Per la cronaca, Cunego che era nel gruppo inseguitori fino al Sant Nicolas e lottava per il 5° posto è stato colto da crampi durante la salita, altrimenti sarebbe stato inspiegabile il ritardo accumulato negli ultimi chilometri.
  13. Vittoria meritata di Valverde, ma grande merito alla Casse d'Epargne che ha attuato una tattica perfetto con Rodriguez che ha dato il via al suo capitano. Generosissimo Andi Schleck che meritava qualcosa in più. Onore al 37enne Rebellin. Ammetto di essere deluso da Cunego, evidentemente oggi non era in giornata, inspiegabile il crollo sul Sant Nicolas.
  14. Chiudo. D'ora in poi di Giro si parlerà soltanto nel topic ufficiale di emmea!!!
  15. Dispiace non veder partecipare un Garzelli così in forma, nei primi 5 poteva piazzarsi!!!
  16. Mi sbilancio...sulla Cote de Saint Nicolas (detta anche Cote des Italiens) prevedo scintille da parte degli italiani, ma probabile che la corsa si decida comunque in volata!!!
  17. Più che la salita, sarà la crono di 18 km a decidere questo Romandia!!!
  18. Mi aspetto sicuramente qualcosa in più da Valverde e dai fratelli Schleck per il resto i protagonisti saranno quelli dell'Amstel Gold Race, sperando di un ordine d'arrivo uguale!!!
  19. Per chi ha visto la corsa, mi confermate che Cunego ha perso terreno perchè ha affrontato il tornate con la curva stretta, dunque con pendenze più alte e si è piantato per poi recuperare nel finale???
  20. Il Muro di Huy è adatto a scalatori - scattisti, sicuramente Cunego sarà ancora protagonista, ma Rebellin potrebbe piazzare il colpo.
  21. Prima di pronunciarmi sulla Liegi, aspetto il verdetto della Freccia Vallone.
  22. Sarà come sempre spettacolare l'arrivo sul Muro di Huy!!!
  23. Bene Schleck, delude Freire Le nostre pagelle dell'Amstel Gold Race Cunego - 10 Gara tatticamente perfetta, dall'inizio alla fine. Supportato da un'ottima condizione, il veronese resta al coperto per tre quarti di gara, protetto da una buona Lampre (a cui va un bel 7 per il lavoro svolto, anche se sono mancati nel finale). Quando i big iniziano a darsi battaglia sui muri, lui è sempre nelle primissime posizioni ed è attento quando va via il gruppetto che si giocherà la corsa. A questo punto è rimasto senza compagni di squadra? Poco male: stoppa in prima persona la gran parte delle azioni che potrebbero essere pericolose e approccia il Cauberg alla ruota di Joaquìn Rodriguez, aspettando che qualcuno di muova. Quando lo fa Schleck, gli si incolla a ruota e lo salta abbastanza agevolmente in vista del traguardo. Così ti vogliamo, Damiano! Schleck F.- 8,5 Si deve arrendere solo ad un grandissimo Cunego. E lo fa onorevolmente, provandoci un paio di volte prima del Cauberg, seppur sempre marcato a vista da Damiano che evidentemente lo teme. Anche sull'erta finale è lui a rompere gli indugi, ma si sa che lo spunto veloce non è il suo pezzo forte. Lo aspettiamo fortissimo a Liegi. Pfannberger - 8 Miglior prestazione in carriera per l'austriaco della Barloword che coglie un bel sesto posto, giusto premio ad un'ottima condotta di gara. Si muove appena prima del Keutenmberg e, con Ivanov, riesce a restare con i migliori fino a 500 metri dall'arrivo. Da seguire con attenzione se, come sembra, disputerà il Giro. Joaquìn Rodriguez Oliver - 7,5 Ha la sfortuna di cadere poco prima che inizi la bagarre, ma sembra non pagare più di tanto lo sforzo fatto per recuperare le posizioni d'avanguardia. Quando si sgancia il gruppetto dei migliori agisce da stopper in più di un'occasione per favorire Valverde e, in un paio di occasioni, prova anche dei timidi allunghi, ma senza successo. Sul Cauberg è il primo a mollare ma, tutto sommato, la sua gara è stata più che positiva. Si ripropone, una volta di più, come validissima alternativa al murciano. Valverde - 7 Solito Valverde, corre tutto il tempo all'ombra del suo compagno Joaquìn Rodriguez, sperando di avere le forze per il rush finale. Al triangolo rosso è alla ruota di Cunego, giustamente battezzato come l'avversario più pericoloso. Ma quando l'italiano si muove a ruota di Schleck, per Alejandro la spia della riserva è già accesa da un pezzo e non può far altro che agguantare il gradino più basso del podio. Comunque competitivo, non è da sottovalutare per le prossime gare. Rebellin - 7 Probabilmente, le energie che lo potevano almeno portare sul podio, le ha sprecate in quel timido allungo dopo lo scollinamento sul Keutenberg, a una decina di chilometri dal traguardo, restando al vento, per qualche minuto di troppo, insistendo in un tentativo che aveva il destino segnato. Comunque, a 36 anni suonati, è ancora lì, a un pelo dalla grande vittoria. Ivanov - 7 Si carica sulle spalle tutto il peso di un'Astana orfana del gioiellino Contador, con una gara di grande sostanza. Cerca di anticipare tutti con un buon allungo in pianura a una quindicina di chilometri dal traguardo. Raggiunto, rimane con i migliori e comunque fa suo il settimo posto. Dekker - 6,5 Sulla stella più luminosa dell'ottimo vivaio olandese, erano puntati molti occhi oggi. Lui ha risposto con una gara di sostanza, sempre davanti, ma non ha mai dato l'impressione di poter fare il colpaccio. Battuto in partenza in un tête-à-tête con i Cunego e i Valverde, non cerca in nessun modo di anticiparli, anche se, senza compagni di squadra, sarebbe stato comunque difficile. Alla fine coglie un quinto posto che pone le basi per un'ottima Liegi, probabilmente più adatta alle sue caratteristiche. Cataldo - 6,5 Una menzione speciale per l'abruzzese che è l'unico in casa Liquigas a sporgere il naso fuori dal gruppo. E lo fa con una bella azione portata dopo 230 km di gara che, per un ventitreenne, è un ottimo segnale per il futuro. Segnatevi il suo nome. Kirchen - 6 Lodevole il fatto che provi a far saltare il banco da lontano, prima con Gilbert (6, anche quando non è in giornata non sa stare fermo) e Gesink (6,5 all'altro gioiellino in casa Rabobank, sacrificato prima pro-Dekker, poi pro-Freire), poi con Van Summeren (6,5, che si tratti di Roubaix o Amstel per lo spilungone belga fa poca differenza), ma dopo le ottime prestazioni in terra basca, era lecito attendersi qualcosina di più dal lussemburghese. Nocentini - 6 Probabilmente in calando di condizione dopo le ottime cose di inizio stagione, è lui che, sul Eyserbosweg, dà il primo scossone al gruppo. Sfortunatamente, in seguito non riesce a rimanere agganciato ai migliori, ma alla Freccia ci riproverà. Ballan - 6 Non ce la sentiamo di dare l'insufficienza all'unico dei tre giganti di Roubaix che ha provato a mettersi in gioco oggi. Il suo compito era quello di proteggere Cunego finché poteva e così ha fatto, ma forse lo ha lasciato solo prima del previsto. Ha tutte le attenuanti del caso, lo aspettiamo al rientro. Freire - 5,5 Stringe i denti finche può, ma si defila nel momento decisivo, quando si forma il gruppetto che si giocherà la vittoria. Evidentemente troppe salite, anche se brevi, sono indigeste al buon Oscarito. Dovrà farsene una ragione. Schumacher e Wegmann - 5 I tedeschini della Gerolsteiner si staccano sul più bello, lasciando Rebellin in balia delle coppie di Caisse d'Epargne e CSC. Con loro due davanti le cose sarebbero potute andare diversamente, Amstel 2007 docet. Visconti - 4 Orfano dello "zio" Bettini, aveva promesso una grande gara alla vigilia, a patto che ci fosse bel tempo. Il bel tempo c'è stato ma la sua maglia tricolore è apparsa poche volte nelle posizioni importanti del gruppo. Sinceramente, il 64° posto a più di 5' dai primi, non è il risultato che ci aspettavamo da Giovannino. (cicloweb)
  24. Ho rivisto un Cunego brillantissimo in salita e veloce allo sprint come non lo vedevo dal Giro 2004!!!
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