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News stagione 2008


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Cinelli OPD, fari puntati sulla Lombarda

Altro appuntamento importante per il team Cinelli-OPD. Da domani 1 Aprile, sino a domenica 6, il team bianco-nero sarà impegnato sulle strade della Settimana Ciclistica Lombarda, gara a tappe organizzata dal Gruppo Sportivo Domus di Bergamo, giunta quest’anno alla 48a edizione.

In questa occasione, il team manager Simone Biasci affiancherà il diesse Pelliconi sull’ammiraglia: un’opportunità per seguire da vicino i propri ragazzi, in un momento che, stando ai confortanti risultati raccolti anche alla Settimana Internazionale Coppi & Bartali, può starci l’opportunità di raccogliere qualcosa di interessante.

«La partecipazione a questa gara è davvero molto nutrita – confessa il team manager toscano -. La squadra appare comunque in netto recupero e soprattutto nelle prime tappe, contrassegnate da minori difficoltà altimetriche, conto sulla possibilità di fare qualcosa di buono con Ivan Fanelli».

«Non credo di poter vantare velleità per la classifica generale – continua Biasci, ma non nascondo che, vista la condizione in crescendo, si possa sperare anche in buone prestazioni da parte di atleti quali Spadi e Cavalli».

Un ultimo commento, l’ex gregario di Cipollini vuole riservarlo sull’atleta australiano Cameron Wurf, al debutto stagionale: «Un’incognita per noi. Un fisico eccezionale; non potrebbe essere diversamente. Classe 1983, proviene da una disciplina impegnativa come il canottaggio, dove alle ultime Olimpiadi di Atene, ha fatto parte della nazionale australiana. Per noi si tratta di un’autentica scommessa che spero, possa rivelarsi azzeccata».

Questi gli atleti del team Cinelli-OPD che prenderanno parte alla Settimana lombarda: Gianluca Cavalli, Fabio Ciccarese, Ivan Fanelli (nella foto), Oleksandr Kvachuk, Anton Mindlin, Alexey Shchebelin, Manuele Spadi, Cameron Wurf.

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Fabbri: con Ratti puntiamo alla Lombarda

Messa alle spalle la Settimana Internazionale Coppi & Bartali, dove nell’ultima tappa si è messo particolarmente in luce Eddy Ratti - in fuga già dal mattino sino a pochi chilometri dalla conclusione, insieme ad un nutrito gruppo di attaccanti -, sarà la Settimana Ciclistica Lombarda – Memorial Rodoni, a tenere impegnati i ragazzi del team manager Simone Mori.

Un appuntamento importante e prestigioso, suddiviso in sei giornate di gara, da domani 1 aprile sino a domenica 6, nel quale il diesse Fabrizio Fabbri spera di lasciare il segno con buone prestazione da parte dei propri atleti.

«Nella prima parte più facile, spero che atleti veloci e dotati di un ottimo passo come Cadamuro, Agosta e Wiesiak possano dire la loro. Nella seconda parte, quella più impegnativa, sarà Eddy Ratti il nostro corridore di riferimento. Proprio con la bella prestazione nell’ultima tappa della Coppi & Bartali, ha dimostrato di avere ormai messo da parte tutti quei problemi fisici che lo hanno limitato nel corso delle giornate di gara».

Questi gli atleti del team Nippo-Endeka-Prato Edile che prenderanno parte alla Settimana lombarda: Domenico Agosta, Simone Cadamuro, Vincenzo Garofalo, Devis Miorin, Mariusz Wiesiak, Kazuo Hinoue, Kazuyuki Manabe, Eddy Ratti. D.S.: Fabrizio Fabbri

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La Ngc-Otc punta sulla Lombarda. Lungo stop per Ackermann

Terminata positivamente la Settimana Internazionale di Coppi&Bartali, con un’ottima prestazione di Enrico Rossi, più volte piazzato fra i primi dieci e di tutto il team, la NGC Medical OTC Industria Porte torna in gara da Martedì 1 a Domenica 6 Aprile alla Settimana Ciclistica Lombarda, sei tappe con la cronosquadre in apertura e tre tappe impegnative. Saranno al via otto atleti, diretti dal D.S. Giuseppe Lanzoni : Marco Cattaneo, al rientro dopo il brutto infortunio di Gennaio, Marco Corsini, Diego Nosotti, Fabrice Piemontesi che farà il suo esordio, Bruno Rizzi, Alessio Signego, Francesco Tizza ed il Campione Ucraino Volodymyr Zagorodniy.

Brutte notizie invece per lo svizzero Ackermann che, caduto durante la cronosquadre della Settimana di Coppi&Bartali si è procurato la frattura della clavicola e dovrà stare fermo per circa 40 giorni.

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Lpr, Di Luca e Savoldelli pronti per la Settimana Lombarda

Chiuso l'impegno alla Coppi e Bartali, il Team Lpr di Fabio Bordonali, prosegue senza sosta la sua attività, e si prepara a partecipare dal 1 al 6 aprile alla Settimana Lombarda. Per il prestigioso appuntamento, metterà in campo una squadra composta da Paolo Bailetti, Gabriele Bosisio (ritorna alle corse dopo essere stato protagonista suo malgrado di una caduta nel Gran Premio di Lugano) Giairo Ermeti, Jure Golcer, Daniele Pietropolli e Alessandro Spezialetti, capitanata da Danilo Di Luca e Paolo Savoldelli. A guidare il gruppo sull'ammiraglia saranno invece Giovanni Fidanza e Marco Tabai.

L'obiettivo del team è quello di continuare a pedalare bene accompagnando i suoi leader nella marcia di avvicinamento verso il Giro d'Italia.

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Sudafrica; la Barloworld premiata come miglior sponsor

Il 26 marzo, ai PRISA PRISM Awards di Johannesburg, il Public Relations Institute of South Africa ha premiato Barloworld con l’oro nella categoria Sponsor, per la sponsorizzazione del Team Barloworld al Tour de France 2007. Al secondo posto, a pari merito, sono stati premiati la campagna VISA ai Mondiali di rugby del 2007 e la campagna SAB Miller Genuine Draft.

Nel 2007 Barloworld ha toccato la soglia un miliardo di rand in termini di ritorno mediatico globale nelle tre settimane di corsa del Tour de France, sulla base dei 4.5 miliardi di telespettatori che hanno seguito la corsa, alla quale per la prima volta nella sua storia quinquennale ha preso parte il Team Barloworld. In questo sesto anno di attività, è stata di recente attribuita al Team Barloworld una wild card per prendere nuovamente parte alla Grande Boucle, e per la prima volta è arrivato un invito per partecipare al Giro d’Italia.

Il CEO Barloworld Clive Thompson è ovviamente soddisfatto del premio ricevuto: “E’ sempre bello ricevere riconoscimenti al di fuori della propria organizzazione. Il nostro team ciclistico è la splendida ‘epitome’ della nostra azienda Barloworld”.

“Chiunque abbia la fortuna di venire a contatto con il Team Barloworld – ha continuato Thompson – si renderà conto di come questa squadra abbia un grandissimo senso di fiducia in sé stessa. Proprio come Barloworld nella sua attività, il Team Barloworld ha una guida sicura, e questo insieme alla grande razionalità presente all’interno del team rende ancora più possibile l’impossibile".

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Evans si toglie il sassolino

"E io non saprei vincere?"

L'australiano che ha dominato la Settimana Coppi&Bartali respinge la fama di eterno piazzato: "Tutte sciocchezze, presto anche il Tour sarà mio"

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Cadel Evans, 31 anni, professionista dal 2001. Bettini

MILANO, 31 marzo 2008 - Questa è una storia che comincia nel giorno in cui ha rischiato di finire per sempre. "Era il 25 febbraio 1985. Avevo 8 anni e 11 giorni, stavo portando da mangiare a due cavalli di mamma Helen. Uno di loro mi sferrò un calcio in testa: restai sei giorni in coma e rischiai di morire. La cicatrice c’è ancora, la coprono i capelli". Questa è la storia di Cadel Evans, l’australiano d’Italia. L’avevamo incontrato a fine gennaio nella sua villa con piscina di Barwon Heads: 100 km da Melbourne, 20 dalla Geelong iridata del 2010. Lo ritroviamo a fine marzo già a quota 4 successi, l’ultimo sabato alla Coppi&Bartali.

RITORNELLI - Mica male per uno che ha lo zenith della stagione fissato sul Tour de France e che da una vita viene liquidato con due ritornelli: "E' un eterno piazzato", anche dopo un 2007 ad alto livello (2° al Tour, 4° alla Vuelta, 5° al Mondiale, 1° nel ProTour) e "Non dà spettacolo, non attacca". "Chi sostiene questo, di ciclismo non capisce niente — ribatte lui —. E il 2008 può essere il mio anno". Dicono pure che sia un ciclista senza ombre: alla Silence-Lotto lavora con Roberto Damiani, uno dei tecnici più apprezzati, ed è seguito dal professor Aldo Sassi (Centro Sport Mapei).

SICUREZZA - "Se me la sento di metterci la faccia dicendo che corro pulito e che da pulito voglio vincere il Tour? Certo. In passato sono stato battuto da imbroglioni. Landis, Vinokourov... So che potrà capitare ancora. Ma io non cercherò mai una scorciatoia». Negli ultimi anni qualche gradino, al Tour, l’ha sempre salito: 8° nel 2005, 4° nel 2006 prima della piazza d’onore 2007 a 23" da Contador, ora escluso con l’Astana. "Ho 31 anni e farò almeno 4-5 Tour ad alto livello. Voglio vincerne almeno uno. Al mio fianco punto molto su Cioni, Popovych e Aerts".

"ITALIANO" - Parla un buon italiano. Ex biker di alto livello (due volte argento e due bronzo ai Mondiali juniores e under 23) ha cominciato con Saeco e Mapei. Quando è in Europa vive a Stabio, nel Canton Ticino. E nel 2005 ha sposato la varesina Chiara Passerini. Per il compleanno le ha regalato un pianoforte a coda. "E’ diplomata all’accademia musicale di Crosio della Valle. Se quando suona non spalanca le finestre, i vicini non sentono e si arrabbiano...". Lui ama la sua musica, lei si è innamorata del ciclismo aiutandolo a fare dietro-moto. E nell’ottobre scorso ha partecipato alla pedalata per il "Gianetti-Day".

MONDO - Se cercate un cittadino del mondo, quello è Evans. Australia a parte, ecco i luoghi che preferisce: "San Francisco, Tasmania, Friuli". Se a luglio tutto andrà come spera, glielo richiederemo: un posto anche per Parigi e i Campi Elisi dovrà trovarlo.

Gazzetta.it

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Pista: gli inglesi provocano, «venite a controllarci»

Stanco delle insinuazioni sentite in questi giorni sugli exploit (nove medaglie) degli atleti britannici nei Mondiali di ciclismo su pista, il dirigente responsabile della squadra, Dave Brailsford, ha chiesto ufficialmente che il team britannico venga sottoposto a "controlli severissimi e continui, da qui alle Olimpiadi di Pechino, e poi anche durante i Giochi. Possono venire quando vogliono: a sorpresa, nei nostri centri di allenamento, o dopo le gare. Possono perfino venire a frugare nei cassetti della biancheria intima delle donne dei nostri atleti".

Brailsford si e' detto certo della correttezza dei suoi ragazzi, anche se uno di loro, il 35enne Robert Hayles, e' stato fermato il 26 marzo scorso, per l'ematocrito troppo alto (50,3%).

"Per 24 ore, ho pensato di dimettermi a causa di questa vicenda - ha detto il dirigente - poi ho capito che presenta delle anomalie, e credo che il mio corridore sia sincero quando dice che e' pulito".

Tuttobiciweb.it

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Un piccolo poster per rendere omaggio a Valentino

Il cuore è ancora gonfio di incredulità, disperazione e dolore. Ivano Fanini aveva creduto in Valentino Fois, gli aveva teso una mano, gli aveva ridato una speranza. Ed era felice di saperlo di nuovo concentrato sulla bicicletta, sua Lombarda, sulle corse. E allora è bello vedere che Fanini ha voluto rendere un nuovo, importante omaggio al corridore bergamasco scomparso improvvisamente venerdì: domani, giorno in cui si celebreranno i funerali di Valentino e in cui prenderà il via la Settimana Lombarda, verranno distribuiti agli appassionati migliaia di poster che ricordano Valentino. Un piccolo poster per un grande omaggio.

Tuttobiciweb.it

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Ginanni: inizio difficile, ma voglio crescere

Francesco Ginanni è al primo anno tra i professionisti, ma è uno dei corridori più attesi di questa stagione sia perché ha vinto tanto tra i dilettanti, sia perché possiede un talento indiscutibile. Se il ventiduenne toscano non è riuscito ad incidere come avrebbe voluto è soprattutto per problemi fisici che ne hanno condizionato il rendimento. “Purtroppo,” spiega il ciclista della Diquigiovanni-Androni, “anche alla Coppi & Bartali non sono riuscito a rendere secondo le mie aspettative a causa di una forte bronchite e di un’infiammazione alla schiena. Credevo fossero malesseri passeggeri e invece ancora non riesco a pedalare come avrei voluto.”

Il tuo esordio tra i professionisti non è stato certo dei più fortunati..

“In inverno ho lavorato bene e senza questi contrattempi avrei potuto dare di più. Mi dispiace perché sarebbe stato importante cominciare questa avventura con il piede giusto, ma non mi demoralizzo e spero di ritrovare al più presto la necessaria salute.”

Problemi fisici a parte com’è stato l’approccio con il mondo dei professionisti?

“Rispetto ai dilettanti la differenza è notevole, perché ogni corsa è tirata al massimo e il ritmo è costantemente più elevato. Sapevo che sarebbe stata dura ed ero preparato alle difficoltà. Insomma il salto è grande, ma non mi spaventa, anche se è chiaro che per essere competitivo devi essere al top.”

Quali sono i tuoi prossimi appuntamenti?

“Dal 13 al 20 aprile sarò in Turchia e prenderò parte ad una breve corsa a tappe con l’obiettivo di ritrovare le sensazioni giuste e affinare la condizione. Gli impegni successivi dipenderanno dalla forma che avrò raggiunto e sarà la squadra a decidere. Di sicuro in questa stagione non farò il Giro d’Italia, ma spero di avere altre buone opportunità per mettermi in mostra.”

Cosa chiedi al tuo 2008?

“Innanzitutto di stare bene fisicamente perché altrimenti è impossibile ottenere risultati, poi mi piacerebbe vincere la prima corsa tra i professionisti e raccogliere le prime soddisfazioni. Ho tanta voglia di essere protagonista e di ripagare la fiducia che la squadra ha avuto in me.”

Tuttobiciweb.it

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Eddy Ratti: ora la Lombarda, poi spero nel Trentino...

Dopo i successi ottenuti in terra croata, Eddy Ratti si è messo in evidenza anche nella Settimana Internazionale Coppi & Bartali partecipando alla lunga fuga che ha caratterizzato l’ultima frazione. Per il portacolori della Nippo è stata la conferma di un inizio di stagione senza dubbio positivo. “Nei primi giorni ho avuto un po’ di bronchite e per questo non sono riuscito ad esprimermi al massimo,” racconta Eddy, “ma ho tenuto duro e ho terminato in crescendo. Era importante finire la Coppi & Bartali e devo dire che sono contento del modo in cui ho corso.”

Come valuti il tuo 2008 fino ad oggi?

“Buono anche in prospettiva. Sono partito meglio che in passato e ora voglio proseguire su questa direzione. Ho vinto una tappa all’Istrian Spring Trophy, mi sono aggiudicato la classifica finale e soprattutto ho sentito le sensazioni giuste. Forse quella croata non è una corsa di grande prestigio, ma c’erano squadre competitive e atleti di buon livello. Poi vincere è sempre difficile ed importante indipendentemente dal contesto.”

E’ stata una bella soddisfazione sia per te che per la Nippo..

“Senza dubbio. La nostra è una piccola formazione ed era fondamentale ottenere subito dei buoni risultati. Sono contento per tutto l’ambiente e spero di conquistare altri successi per aiutare il team nel suo processo di crescita. Sappiamo che dobbiamo dare il massimo in ogni circostanza e credo che la strada imboccata sia quella giusta. Siamo una squadra affiatata e lo stiamo dimostrando.”

Quali corse ti aspettano dopo la Coppi & Bartali?

“Farò la Settimana Lombarda, poi spero che la Nippo venga invitata al Giro del Trentino. Sarebbe il palcoscenico ideale per provare qualcosa e mettermi in mostra.”

Quali sono le tue ambizioni per il 2008?

“Spero di stare bene e di togliermi altre soddisfazioni. Il periodo più importante della mia stagione sarà l’estate e cercherò di arrivarci al top della forma. Ad agosto ci saranno tante corse importanti in cui voglio ben figurare e magari conquistare altre vittorie..”

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Gavazzi: alla Lombarda cerco la prima vittoria

Mattia Gavazzi è uno dei velocisti principi della 38a Settimana Lombarda by Bergamasca che oggi pomeriggio prende il via con la cronometro a squadre da Brignano a Brignano. Il corridore del Team Preti Mangini non si nasconde e anzi precisa che sta pensando in grande. “Ci sono due tappe per velocisti, io punto a vincerle entrambe. Un successo sarebbe soddisfacente, ma perché non puntare su tutte e due? Guardando gli avversari e i compagni che mi supportano pensare al bersaglio pieno non è fantascienza”.

Già, Fabio Sacchi e Marco Zanotti con la stessa casacca sono più che una garanzia.

“La squadra sta bene. Alla Coppi e Bartali abbiamo collezionato due secondi posti che bruciano, ma venivamo da un mese senza corse e ho trovato un Francesco Chicchi che non sta andando forte, ma fortissimo. Secondo me qui partiamo come favoriti per le volate, ci sono poche squadre organizzate come la nostra per lo sprint. Sacchi farà l’apripista, poi toccherà a Shpilevsky e quindi Zanotti sarà l’ultimo uomo che mi lancia e poi dovrò pensarci io”.

Anche perché c’è una rivincita che aspetti da un anno: alla Settimana Lombarda del 2007, quando eri in grande condizione, proprio a Brignano ti ha battuto Ivan Quaranta…

“Sì, un po’ mi sta ancora sullo stomaco quella volata. Però l’avevo comunque considerato un buon risultato perché andavo bene ma non come sto andando adesso, sono migliorato molto e lo dimostrano i tre piazzamenti fatti in questa prima parte di stagione. Non ho vinto ma ho perso da avversari forti, e ho lottato testa a testa con loro. Questo mi conforta, cercherò di vincere ma senza guardare al passato, piuttosto guardando al futuro”.

Mattia si sofferma anche sulla vicenda Fois. Lui è stato chiamato in causa perché qualche anno fa aveva avuto lo stesso problema da risolvere e ci è riuscito sconfiggendo la droga e tornando un ciclista in grado di vincere.

“Valentino lo conoscevo poco, solo in questi ultimi quindici giorni un po’ di più perché aveva a che fare con mio padre. Mi dispiace molto per quello che è successo e purtroppo nessuno può più farci niente. Le persone con le quali Fois aveva a che fare, in un modo o nell’altro si sentiranno tutte un po’ colpevoli, ma c’era poco da fare: solo lui poteva farsi aiutare. A Fanini avevo consigliato di mandarlo in una comunità, era la cosa migliore da fare e non lasciarlo in giro per le strade con la bicicletta. E’ un peccato quello che è successo e non è neanche paragonabile la sua storia alla mia. Ci sono casi particolari, è troppo facile parlarne dopo: secondo me bisogna provare a esserci dentro per poterne parlare”.

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Gui: il 9 maggio si discuterà il ricorso di Ascani

Il 9 maggio alle 10 sarà discusso davanti al Gui, Giudice di Ultima Istanza del Coni, il caso "Luca Ascani vs FCI", dopo l'appello presentato dall’atleta contro la decisione della Commissione di Appello Federale FCI. Ascani è stato squalificato per due anni in seguito ad una positività all'Epo riscontratagli in occasione dei campionati italiani a cronometro del 2007.

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Italia e Belgio i palcoscenici per la Acqua&Sapone

Dopo la bella prestazione alla Coppi e Bartali, in cui Stefano Garzelli guida la speciale classifica delle gare organizzate dal GS Emilia grazie ai tre secondi posti conquistati, il team Acqua & Sapone Caffè Mokambo guarda con ottimismo ai prossimi impegni.

Da oggi fino al 6 aprile prende il via la Settimana Lombarda a cui prenderà parte la seguente formazione guidadata dal DS Franco Gini: Alexander Arekeev, Stefano Cavallari, Massimo Codol Francesco Failli, Luca Pierfelici Andrea Rossi, Branislau Samoilau e Gabriele Balducci che rientra alle corse dopo lo stop forzato dovuto alla caduta rimediata al Giro di Reggio Calabria.

Ecco le impressioni del velocista toscano – “Sono contento di rientrare alle corse, questo infortunio mi è costato parecchio perché è arrivato in un momento in cui avevo una grande forma, spero di aver recuperato bene qui alla Settimana Lombarda l’anno scorso ho conquistato la prima vittoria stagionale spero di potermela giocare anche quest’anno”.

Sempre oggi, in Belgio, sarà invece Bruno Cenghialta a guidare la squadra per la Tre Giorni di La Panne, questa la formazione: Dario Andriotto, Alessandro Donati, Andrea Masciarelli, Simone Masciarelli, Andrei Kunitski, Diego Milan Jimenez ed infine il vincitore del Trofeo Laigueglia Luca Paolini.

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Riccò torna a correre sabato in Spagna

Riccardo Ricco', grande assente tra i favoriti della Milano-Sanremo 2008, fara' il suo ritorno in gara sabato prossimo al Gran Premio Miguel Indurain, classica spagnola in linea. Il leader della Saunier Duval-Prodir, caduto rovinosamente nella tappa di Montelupone alla Tirreno-Adriatico riportando contusioni alla schiena e al femore, sara' in seguito impegnato alla Klasika di Primavera e al Giro dei Paesi Baschi a tappe della prossima settimana, competizione del circuito Pro Tour in cui puntera' a ottenere la prima vittoria stagionale e a rifinire la condizione per le classiche delle Ardenne.

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E alla Settimana Lombarda

Danilo sfiora la vittoria

L'abruzzese chiude al secondo posto la crono a squadre di Brignano vinta dalla Tinkoff, con Loddo leader della classifica. "Resto tranquillo, qui punto a vincere una tappa e la generale"

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Danilo Di Luca, 32 anni, alla Settimana Lombarda. Bettini

BRIGNANO GERA D’ADDA (Bergamo), 1 aprile 2008 - La Tinkoff Credit Systems ha vinto la cronosquadre d’apertura della Settimana Lombarda. Contrini, Khatuntsev, Kiryienka, Klimov, Loddo, Pedraza, Rovny e Sobal hanno coperto i 18 chilometri del percorso (pianeggiante) in 19'35", alla media di 55,148. Il 29enne sardo Alberto Loddo, passato per primo sul traguardo, è il primo leader della corsa. A 9" è arrivata la Lpr di Danilo Di Luca e Paolo Savoldelli. Terza a 21" la Rabobank, unico team ProTour al via: corre con una squadra di giovani in cui c’è Boy van Poppel, 20 anni, iridato di cross juniores 2006 e figlio di Jean-Paul, il velocista degli anni 80-90. Ha sorpreso l’Adria Mobil, 4/a per un soffio davanti a Csf-Group e Acqua&Sapone.

DUELLO ATTESO - Era immaginabile che il successo finale se lo giocassero Tinkoff e Lpr. Il team italo-russo ha potuto tra l’altro contare su un Kiryienka super: il bielorusso che vive proprio nel bergamasco (a Villongo) è fresco di titolo mondiale (in pista) della corsa a punti e probabilmente ha contribuito a fare la differenza. Di Luca, la star della corsa insieme a Savoldelli, non l’ha presa troppo male. Prima della partenza aveva già ricevuto la notizia del rinvio al 16 aprile del giudizio del Gui sulle presunte anomalie del profilo ormonale dopo la tappa dello Zoncolan nel vittorioso Giro 2007: "Si poteva immaginare che questo non fosse il giorno decisivo - ha detto il 32enne abruzzese -. Io comunque resto tranquillo e non me ne faccio condizionare in alcun modo". Poi ha ribadito: "Sono qui alla Lombarda per vincere. Una tappa, e magari anche la classifica generale. La forma c’è".

Intanto domani la Brignano d’Adda-Costa Volpino (166,1) dovrebbe essere cosa per velocisti: uno stimolo in più per il leader Loddo, che tra caduta al Giro di Malesia, caduta alla Tirreno-Adriatico e risveglio con la febbre la mattina della Sanremo (dovette rinunciare) ultimamente non se l’era passata troppo bene.

Gazzetta.it

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Loddo: pronto a conquistare la mia prima vittoria italiana

La prima maglia di leader della 38a Settimana Lombarda by Bergamasca è finita sulle spalle di Alberto Loddo, il velocista della Tinkoff primo del treno (o meglio del pendolino! vista la velocità…) giallonero che alla media di oltre 55 km/h ha messo tutti in fila nella cronometro a squadre di Brignano. Loddo, già due vittorie in stagione (Qatar e Malesia) è atteso alla sfida con Gavazzi, Quaranta, Balducci e gli altri velocisti.

Gavazzi si è esposto dicendo che punta a vincere tutte e due le tappe che sembrano adatte ad un arrivo di gruppo.

Loddo che risponde?

“Bisogna vedere tante cose. Innanzitutto la nostra è una buona squadra e sicuramente i miei compagni cercheranno in tutte le tappe di andare in fuga: toccherà poi agli altri velocisti mettere alla frusta la squadra per chiudere i buchi. Poi si sa che le volate si vincono e si perdono quasi sempre per un’inezia. Gavazzi ha fatto quelle affermazioni, si prende le sue responsabilità e fa bene. Ma c’è anche Loddo che vorrebbe alzare le braccia al cielo. Anche Loddo è un uomo da battere… ”

Dopo la Sanremo, saltata per un problema fisico, com’è la tua attuale condizione?

“Sono uscito dalla Tirreno-Adriatico con una buona condizione, poi il giorno prima della Sanremo ho avuto la febbre e mi sono fermato per qualche giorno. Praticamente ho ripreso gli allenamenti da cinque giorni, però per le volate ci sono, non ci sono problemi. Gli avversari? Il livello non è tanto alto e di conseguenza non ci saranno gran belle volate. Qui si butteranno tutti dentro cercando la gloria anche perché non c’è una squadra in grado di prendersi la responsabilità di tirare a tutta e di tenere unito il gruppo come potrebbe fare una Milram tanto per intenderci. Sarà più difficile perché lo sprint lo faranno se non tutti sicuramente in molti, e quindi i rischi aumentano”.

La Tinkoff ha preparato una sorta di treno per le tue volate? Ci sarà almeno un apripista?

“Vedremo nel finale come staranno i compagni, visto che come ho detto prima si daranno da fare per tentare le fughe. Ma non ho questi problemi, sono uno che si arrangia bene anche da solo in volata. Bisognerà vedere anche come andrà la corsa: con questo livello ogni giorno sarà battaglia, ci saranno scatti e contro scatti quindi anche arrivare in volata non sarà certo agevole”.

Le vittorie in questi ultimi anni non sono mancate. Semmai manca la consacrazione con un volata vincente in una grande corsa, o in linea o a tappe. E’ la stagione buona questa?

“Io ci conto davvero. Mi manca la vittoria in Italia ma non è un peso per me, sono abbastanza tranquillo, conto di ottenerla al più presto, spero tanto al Giro d’Italia. Mi dispiace per l’ultima tappa della Tirreno-Adriatico quando stavo veramente bene, ma c’è stata una caduta ad una decina di chilometri dal traguardo e mi ha compromesso la volata. Ma Loddo c’è e prima o poi ce la faccio”.

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La Panne: vittoria di Gasparotto, tripletta italiana

Enrico Gasparotto ha vinto la prima tappa della Tre Giorni di la Panne, la Middelkerke - Zottegem di 192 km. Il friulano della Barloworld è scattato a 21 chilometri dal traguardo con Paolini, su di loro si sono poi riportati Quinziato e Terpstra. I quattro hanno brillantemente resistito all'inseguimento degli avversari e si sono giocati la vittoria allo sprint: Gasparotto ha preceduto nell'ordine Luca Paolini, Manuel Quinziato e l'olandese Niki Terpstra. L'austriaco Eisel ha regolato i primi inseguitori a 14" mentre il grosso del gruppo è arrivato a poco meno di un minuto.

“Che dire dopo una giornata così? – è stato il commento entusiastico di Valerio Tebaldi, il DS del Team Barloworld – Tutto è filato perfettamente. La squadra ha dimostrato fin dalla prima mattinata la volontà di uscire allo scoperto, e proprio Enrico ha saputo stimolare i compagni suggerendo di dare il meglio in questa tappa per poi decidere come gestire le rimanenti due giornate. Ora siamo in pista, vedremo cosa ci riserva questa gara che è sempre imprevedibile e piena di colpi di scena. Certo, i ragazzi sono stati fantastici”.

Dopo aver scosso l’andatura del gruppo con spettacolari tirate sui muri, Gasparotto ha preparato l’attacco decisivo sul Berendries portando via un quartetto composto da Luca Paolini (Acqua e Sapone), Manuel Quinziato (Liquigas) e Nicki Tepstra (Milram). In buona sintonia i quattro sono riusciti a portare in fondo il loro assalto (cominciato a 16 km dal traguardo) ed in volata Gasparotto, dimostrando grande sicurezza nei propri mezzi, non ha avuto difficoltà ad imporre la sua legge, scattando ai 300 metri. Alle spalle dei quattro battistrada, il gruppetto dei primi inseguitori, e tra di loro un ottimo Baden Cooke.

Gasparotto può finalmente sorridere e buttarsi dietro le spalle qualche delusione patita nelle ultime settimane: “Sapevo di essere in grande forma e di poter contare su una squadra perfetta. Meritavo una vittoria così. Abbiamo fatto un grande risultato ed adesso siamo qui che ce la giochiamo. Pensiamo al Fiandre di domenica, ma senza trascurare la possibilità di portare a casa la Tre Giorni di La Panne. Vivendo alla giornata siamo arrivati fin qui, l’importante è continuare”.

Ordine d'arrivo

1 Enrico Gasparotto (Ita) Barloworld

2 Luca Paolini (Ita) Acqua Sapone-Caffè Mokambo

3 Manuel Quinziato (Ita) Liquigas

4 Niki Terpstra (Ned) Team Milram

5 Bernhard Eisel (Aut) High Road a 12"

6 Baden Cooke (Aus) Barloworld

7 Simon Spilak (Slo) Lampre

8 Joost Posthuma (Ned) Rabobank a 14"

9 Alessandro Ballan (Ita) Lampre a 27"

10 Kurt Hovelynck (Bel) Topsport Vlaanderen

Classifica generale

1 Enrico Gasparotto (Ita) Barloworld

2 Luca Paolini (Ita) Acqua Sapone-Caffè Mokambo 0.05

3 Manuel Quinziato (Ita) Liquigas 0.07

4 Niki Terpstra (Ned) Team Milram 0.11

5 Bernhard Eisel (Aut) High Road 0.25

6 Baden Cooke (Aus) Barloworld

7 Simon Spilak (Slo) Lampre

8 Joost Posthuma (Ned) Rabobank 0.27

9 Kurt Hovelynck (Bel) Topsport Vlaanderen 0.39

10 Alessandro Ballan (Ita) Lampre 0.40

Tuttobiciweb.it

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Quaranta: è un momentaccio, ci vuol forza per andare avanti

Lo scorso anno a Brignano c’era stata la zampata del “Ghepardo”. Ivan Quaranta è atteso domani sul traguardo di Costa Volpino. Sarà battaglia con Loddo, Gavazzi e gli altri velocisti?

“Non credo di poter essere competitivo nelle volate - racconta Ivan subito dopo aver tagliato il traguardo della cronometro a squadre -. Negli ultimi giorni mi sono allenato poco, prima per la febbre e poi per la vicenda di Fois. E’ da una settimana che la bicicletta la tocco poco, non sono sicuramente in un momento psico-fisico ideale. Poi chissà: qualcosa mi invento sempre se appena appena sento che le gambe girano magari nella tappa di giovedì a Dalmine, vicino a casa mia, posso cercare di fare qualcosa di buono. Tra l’altro ieri sera ci hanno rubato sette biciclette a noi dell’Amore e Vita e tra queste due erano le mie; di conseguenza mi tocca correre con un mezzo che non è mio e anche questo complica le cose”.

E poi c’è il “macigno” della scomparsa di Valentino Fois. Non solo un compagno di squadra ma un amico.

“Che dire - conclude sconsolato Quaranta -, non ci sono tante parole. Quando lo accompagni a casa la sera e la mattina ti chiamano per dirti che il tuo amico è morto non sai cosa fare, cosa pensare, come reagire. Deve passare il tempo, la vita va avanti e si deve continuare. Dopo questa Settimana Lombarda andremo a correre in Ucraina e poi in Francia, lì forse si comincerà a rivedere il vero Ivan Quaranta. Ma prima deve passare questo momentaccio”.

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Clinicamente morto l'agente investito alla Coppi&Bartali

Un'altra tragedia ha colpito il mondo del ciclismo: è stato dichiarato clinicamente morto Mauro Giovannini, l'agente di 37 anni della Polizia Stradale di Bologna che venerdì pomeriggio è rimasto gravemente ferito, travolto da un'auto mentre era di scorta alla tappa di Finale Emilia della Coppi e Bartali.

Giovannini, vicesovrintendente della sezione della Polstrada di Bologna, residente a Bagnacavallo (Ravenna) con moglie e due figli, aveva riportato un grave trauma cranico ed era stato trasportato all'ospedale modenese di Baggiovara. E' stato operato due volte, ma le sue condizioni sono rimaste sempre molto gravi. Nel pomeriggio anche le ultime speranze si sono affievolite: per i medici l'agente è clinicamente morto.

E' iniziato quindi un periodo di osservazione anche per un'eventuale donazione degli organi. Al capezzale del poliziotto, nell'ospedale di Baggiovara, in questi giorni sono rimasti i familiari e anche vari colleghi della Stradale, che hanno seguito con apprensione l'evoluzione delle condizioni cliniche del collega. Nel frattempo la Procura di Modena ha aperto un fascicolo sull'incidente: la giovane donna che guidava la Clio che si è scontrata con la moto dell'agente è indagata per lesioni, come atto dovuto.

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io non so come sia successo, però correndo so che non c'è rispetto per il ciclismo, e anche se vieni fermato dalle moto e dagli addetti al traffico qualcuno se ne infischia.........e fa di testa sua, e prima o poi succedono queste cose.....condoglianze

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Giro 2008: attenti alla crono Pesaro-Urbino, farà sfracelli...

Quando a dicembre è stato presentato il Giro d’Italia, in pochi hanno fatto il cerchietto sulla decima tappa, la cronometro Pesaro-Urbino. Ma quei pochi sono stati previdenti, perché quella crono rischia di essere una delle tappe chiave della corsa rosa.

«Ho provato il percorso definitivo della cronometro - ha spiegato a tuttobiciweb Davide Cassani - e ne sono rimasto davvero impressionato. È una crono molto esigente, impegnativa, nella quale sarà importante la gestione delle forze così come la scelta dei materiale. Tecnicamente, è una prova divisa in due: per i primi diciannove chilometri è completamente pianeggiante, ideale per gli specialisti. Poi si svolta a destra... e si dice addio alla pianura: c’è da affrontare una salita di 5 km che porta a Colbordolo, poi ci sono due chilometri di discesa nella quale si arrivano a toccare i novanta all’ora, quindi altri tre strappi sui quali è difficile trovare ritmo e rapporto giusti. Ma i problemi non sono certo finiti: a Cà Angelone c’è lo strappo del Pallino, un chilometro al 9-10% e quindi si sale ancora. Nel finale un pochino di piano e di discesa per entrare in Urbino sembrano facilitare il compito, ma è un’illusione, perché gli ultimi 400 metri nel cuore di Urbino sono micidiali, con uno strappo durissimo che porta a Piazza Rinascimento. In conclusione è una crono che si pedalerà a 43-44 all’ora e io credo che potrà causare anche distacchi molto importanti».

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Cioni: il nostro obiettivo è vincere il Tour con Evans

Dopo la terribile caduta nel corso della Parigi-Nizza, Dario David Cioni è tornato in sella ed è stato di grande aiuto a Cadel Evans nel successo ottenuto alla Settimana Internazionale Coppi & Bartali. Dario ha superato definitivamente i postumi del trauma e ha messo al servizio del suo capitano cuore e grinta. “Ora sto decisamente meglio, ma l’impatto della caduta è stato terribile. La ferita”, spiega il portacolori della Silente-Lotto, “mi è costata quindici punti di sutura tra la bocca e la mascella, ma per fortuna l’intervento di uno specialista ha rimesso tutto a posto.”

Infortunio a parte, com’è la tua condizione fisica?

“Buona. Sono rientrato quasi subito alle gare ed ho ritrovato un discreto colpo di pedale. Ovviamente non sono al massimo, ma sono contento del mio stato attuale. Lo scorso anno a questo punto della stagione avevo già conquistato una vittoria, ma avevo corso decisamente di più.”

Quest’anno non hai ancora vinto a livello individuale, ma il successo di Evans nella Coppi & Bartali è un bel biglietto da visita per tutta la squadra..

“Per noi l’affermazione di Cadel è stato importantissima. Era il nostro obiettivo e siamo riusciti a raggiungerlo grazie ad un’ottima condotta di squadra e alla bravura del capitano. Vincere ci dà fiducia e morale in vista dell’appuntamento principale della nostra stagione, il Tour de France. La Coppi & Bartali era una bella prova contro formazioni e corridori molto forti e possiamo dire di averla superata bene. Siamo soddisfatti.”

Quali corse ci sono nel tuo programma?

“Mi piacerebbe partecipare a Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi, ma dipenderà dalle esigenze della squadra. Di sicuro farò il Giro dei Paesi Baschi e il Romandia.”

Giro d’Italia o Tour de France?

“Tour de France. Mi dispiace non essere al via della corsa rosa, ma il nostro unico obiettivo è centrare la vittoria della Grande Boucle con Evans. Tutta la stagione della Lotto gira intorno a questo e sarà fondamentale arrivarci al top della condizione e con energie fresche da spendere. Abbiamo grande fiducia in Evans e faremo di tutto per aiutarlo.”

E a livello personale quali sono le tue aspettative per il 2008?

“Innanzitutto dare il mio contributo alla squadra e andare forte nella fase cruciale della stagione, poi è chiaro che vincere una corsa sarebbe importante. Sono convinto che se la forma sarà quella giusta arriverà anche un successo individuale e da qui a fine anno le occasioni non mancheranno..”

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Donne: Ambrosio ai vertici con la Menikini Selle Italia

Anche per la stagione 2008 Ambrosio sarà protagonista ai massimi vertici nel campo del ciclismo femminile grazie alla collaborazione con il team Menikini - Selle Italia - Master Colors, squadra di vertice nel panorama ciclistico femminile che annovera tra le sue fila atlete di spessore internazionale come Fabiana Luperini, Susanne Ljungskog, Olga Slyusareva, Silvia Valsecchi, Rochelle Gilmore, Marina Romoli, Natalie Bates e la giapponese Miho Oki.

Tanto per cominciare, sabato 8 marzo sono iniziate le gare e Fabiana Luperini ha subito trionfato sulle salite del primo Grand Prix Varazze città delle donne: il modo migliore per iniziare alla grande una stagione tutta da pedalare con le ruote Ambrosio.

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Mendrisio 2009, parte la caccia ai volontari

A partire da oggi, chi vuole proporsi come volontario per i Mondiali di ciclismo di Mendrisio dell’anno prossimo, trova le informazioni necessarie sul sito www.mendrisio09.ch.

Il Comitato d’organizzazione dei Mondiali di ciclismo di Mendrisio ha pubblicato le informazioni indirizzate a chi vorrà contribuire alla riuscita della manifestazione ciclistica che nel mese di settembre 2009 saraà al centro dell’attenzione sportiva mondiale.

Gli organizzatori avranno bisogno di circa 500 volontari che saranno impiegati nei settori delle costruzioni, dell’accoglienza, dei media, della sicurezza, dei trasporti, ecc. I volontari saranno necessari soprattutto tra il 21 e il 27 settembre 2009; talune mansioni saranno utili già durante la fase di preparazione.

Il settore dei volontari è coordinato da Sergio Romaneschi, che fa parte dello staff di Jean-Daniel Mudry, responsabile della Sicurezza dei Mondiali.

Gli interessati trovano le informazioni necessarie e il modulo per annunciarsi sul sito www.mendrisio09.ch, rubrica Volontari. La documentazione può pure essere richiesta presso la Segreteria dell’Associazione Mendrisio 09, Via Angelo Maspoli 15, 6850 Mendrisio.

I Campionati del Mondo di Ciclismo su Strada si terranno a Mendrisio dal 23 al 27 settembre 2009. I percorsi toccano varie località del Mendrisiotto, dal Lago Ceresio a Balerna. Sono attesi almeno 250'000 spettatori; le immagini della competizione e della regione saranno diffuse in tutto il Mondo da oltre 100 stazioni televisive e seguite da almeno 300 milioni di telespettatori.

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BikeShow punta i riflettori su Ernesto Colnago

Torna stasera l’appuntamento con Bike Show: nella in onda alle ore 21.00 su Sportchannel Sky 955 intervista al grande costruttore di bici Ernesto Colnago, il vincitore del Giro 1994 Eugeni Berzin, servizi su Milano-Sanremo, 33^ Coppa Città di Melzo, Mountainbike Free Ride e Trial.

Tuttobiciweb.it

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Gavazzi sfreccia alla Lombarda

Il bresciano sprinta a Costa Volpino, al termine della 2ª tappa della Settimana Lombarda. Bruciati in volata Loddo, che resta leader, e l'argentino Richeze

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La volata di Mattia Gavazzi, 25 anni a giugno, alla prima vittoria stagionale. Bettini

COSTA VOLPINO (Bg), 2 aprile 2008 - Mattia Gavazzi ha vinto allo sprint la seconda tappa della Settimana Lombarda, da Brignano Gera D’Adda a Dalmine per 166 chilometri. Il 24enne bresciano della Preti Mangimi-Stufe Prisma ha ottenuto il primo successo 2008 battendo Alberto Loddo (Tinkoff) - sempre al comando della classifica - e l’argentino Mauro Richeze (Csf Group).

LA CRONACA - Due i protagonisti della lunga fuga di giornata: il russo Dimitri Nicandrov (Centri Calzatura Partizan) e l’ucraino Oleksandr Kvachuk (Cinelli-Opd), partiti dopo 10 km e ripresi ai meno 13 dal traguardo. Intanto, dopo 108 km si era ritirato Ivan Quaranta (Amore&Vita-Mc Donald’s), probabilmente ancora scosso dalla morte (venerdì scorso) del compagno Valentino Fois. Prima del previsto sprint finale, da segnalare una caduta nella seconda parte del gruppo che ha coinvolto tra gli altri Paolo Savoldelli, però senza conseguenze (Di Luca invece non ha avuto problemi). Gavazzi è stato ben lanciato dai compagni: Sacchi, Shpilevskiy e Zanotti come ultimo uomo. La sua progressione ha fatto il resto. "Non mi è entrato l’11 - ha detto Loddo - altrimenti avrei potuto vincere".

IL PERSONAGGIO - Quest’anno aveva già sfiorato tre volte il successo: 2° dietro Napolitano in una tappa del Giro della Provincia di Grosseto, 2° due volte la scorsa settimana dietro Chicchi alla Coppi&Bartali. Gavazzi - che ha dedicato il successo al nonno Renato, morto un mese fa - è anche il figlio di Pierino, che nel 1980 vinse la Sanremo. Ora Pierino è direttore sportivo dell’Amore&Vita e in un’intervista alla Gazzetta di oggi ha detto la sua sulla morte di Valentino Fois: "Per me si è suicidato". Anche il figlio Mattia, come Fois, aveva avuto problemi di droga in passato: era stato trovato due volte positivo alla cocaina e squalificato per 14 mesi, poi proprio alla Gazzetta aveva raccontato nel marzo scorso la sua rinascita, anche grazie all’aiuto di un centro di recupero. Ora di Fois Gavazzi preferisce non parlare: "Non lo conoscevo, non posso esprimere giudizi. Certo, anche io ho avuto i miei problemi ma ora sono alle spalle". Oggi ha vinto a non più di 25 chilometri da casa: l’elogio alla squadra ("Non ho fatto altro che finalizzare il loro lavoro") e la promessa neanche due minuti dopo avere tagliato il traguardo: "Domani (nella Dalmine-Dalmine, 174 km ancora pianeggianti, ndr) ci ripetiamo". Chiamatela voglia di vincere.

Gazzetta.it

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Milano si prepara a riabbracciare la sua Sei Giorni

Dopo l’assaggio di un anno fa – “Bike4Show”, 4 giorni di gare, un successo superiore a tutte previsioni – la “6 giorni di Milano” torna davvero: dal 4 al 9 novembre, nel padiglione 7 della nuova Fiera, all’interno della 66° Esposizione Internazionale del Ciclo e Motociclo. La “ 6 giorni di Milano” è già stata inserita nel calendario internazionale delle manifestazioni.

L’annuncio era nell’aria; ora è arrivata finalmente l’attesa conferma ufficiale. “Grazie alla collaborazione di Fiera Milano e della Regione Lombardia – ha detto Guidalberto Guidi, Presidente di Confindustria Ancma e di Eicma – possiamo mantenere la nostra promessa e restituire al mondo del ciclismo, alla Città di Milano, alle centinaia di migliaia di visitatori del Salone del Ciclo e Motociclo un Evento che ha radici profonde nella cultura sportiva di questa città, e del nostro Paese”.

Per Milano sarà la 29a edizione della Sei Giorni nata nel 1961 e disputata ininterrottamente fino al 1984 prima in Piazza VI Febbraio e e poi al Paslazzo derllo Sport, e poi dal 1996 al 1999 al Fila Forum.

Il velodromo. Sarà utilizzato un impianto di 166 metri, invece dell’anello di 200 metri utilizzato per “Bike4Show” 2007.

“La scelta – spiega Silvio Martinello, responsabile del progetto - è stata fatta con l’obiettivo di avere una migliore resa dal punto di vista tecnico e spettacolare, ed un impatto scenico maggiormente adeguato al contesto in cui l’evento si svolge. Il velodromo di 166 metri valorizzerà ulteriormente l’aspetto agonistico, rendendo le gare più spettacolari, più divertenti e più combattute. Tutto ciò naturalmente a vantaggio dei tanti spettatori appassionati che ci prepariamo ad accogliere”

L’esperienza del 2007 ha suggerito qualche accorgimento. In particolare, è stato modificato il progetto relativo alle tribune, aumentando la pendenza per consentire agli spettatori una visuale ottimale; modificato anche il ponte di accesso al centro della pista, mentre l’interno della pista sarà attrezzato per accogliere VIP, autorità e sponsor, ma anche il pubblico che vorrà provare l’emozione di assistere alle gare, in compagnia ed allegria, dall’interno dell’impianto.

L’evento. Il format sarà quello felicemente proposto a Bikes4Show nel 2007: una combinazione vincente di show musicale ed evento agonistico, tale da coinvolgere il pubblico in quella atmosfera festosa che tanto successo riscontra da sempre nelle maggiori manifestazioni “seigiornistiche” mondiali.

Il programma agonistico, comprenderà tutte le specialità che fanno tradizionalmente parte del programma delle 6 giorni: americana- eliminazione - corsa a punti – sprint - derny e gare a cronometro.

Le prime 2 giornante della “6 Giorni” avranno luogo nei primi 2 giorni del Salone del Ciclo e Motociclo, che sarà aperto solo agli operatori.

Ciò consentirà di aprire le porte del Velodromo a migliaia di studenti delle scuole elementari e medie della Provincia di Milano, per far conoscere loro il particolare mondo del ciclismo su pista. Essenziale, per il raggiungimento di questo obiettivo, sarà la collaborazione della Federazione Ciclistica Italiana , che potrà coinvolgere centinaia di società giovanili che operano nel territorio della Lombardia, ma non solo, alle quali sarà data la possibilità di far vivere ai propri giovani tesserati momenti indimenticabili, a stretto contatto con alcuni tra i campioni più amati del ciclismo mondiale.

IIl cast. La scelta della pista da 166 metri obbliga a limitare il campo dei partenti a 12 coppie di corridori (erano 15 nel 2007, a “Bikes4Show”). L’inserimento nel calendario internazionale consentirà di avere alla partenza anche alcuni tra i migliori specialisti stranieri del momento. C’è la volontà di organizzare un evento in contemporanea, riservato agli under 23 e juniores. Anche da questo punto di vista sarà determinante la collaborazione della FCI, alla quale è già stata inoltrata formale richiesta.

«Sappiamo che saremo in concomitanza con le Sei Giorni di Dortmund e Monaco - spiega Silvio Martinello - ma è una scelta obbligata: avremo al via buoni specialisti che si occuperanno di “far da guida” ai campioni della strada».

Superstar. È già certa la presenza del 2 volte campione del mondo e vincitore della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atene Paolo Bettini, sempre più a suo agio nelle gare su pista. Con Marco Villa, il più grande pistard italiano in attività, Bettini ha vinto l’edizione 2007 di “Bikes4show”. Con i colori di Expo 2015, forse un piccolissimo presagio della grande vittoria che Milano ha conquistato due giorni fa.

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La Panne: volata vincente di Cavendish

Il britannico Mark Cavendish ha vinto allo sprint la seconda tappa della Tre Giorni di La Panne, la Zottegem - Koksijde di 227 chilometri.

Dopo la lunghissima la fuga di Gianni Meersman, David Boucher e Bart Vanheule, che sono partiti al km 11 e si sono visti riprendere a meno di cinque chilometri dal traguardo sotto la spinta della Silence Lotto di McEwen, la volata ha visto il successo del portacolori della High Road che ha preceduto Francesco Chicchi (Liquigas) e l’australiano Greame Brown (Rabobank). Enrico Gasparotto (Barloworld) ha conservato la maglia di leader della classifica generale.

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Allarme doping: un gene complice può favorire chi bara

L’allarme è di quelli che fanno tremare i polsi ma che, purtroppo, aspettavamo da un giorno all’altro. Alle Olimpiadi di Pechino potrebbero gareggiare atleti dopati e sicuri di non essere scoperti. Un illecito reso possibile dall’incredibile complicità con una comune variante genetica che, spiegano i ricercatori svedesi del Karolinska Institute di Stoccolma, “nasconde” l'uso di steroidi anche ai test più accurati.

«Le persone con questa mutazione - spiega la genetista Jenny Schulze - mostrano livelli normali di testosterone anche se si sono iniettati altissime dosi di questo ormone. A questo punto la scoperta del ruolo nevralgico dei geni nell'equilibrio fisico degli ormoni non solo diventa cruciale nella lotta all'uso del doping tra gli atleti professionisti, ma anche tra i tanti sportivi a livello amatoriale che ricorrono a queste sostanze vietate e spesso pericolose per la salute», aggiunge la ricercatrice.

Non è un caso che la sperimentazione svedese sia stata finanziata dalla Wada, che ha ingaggiato una lotta senza quartiere al doping. Gli scienziati hanno studiato le reazioni al testosterone di 55 uomini, di cui 15 con la mutazione del gene UGT2B17, normalmente implicato nella secrezione dell'ormone maschile. Quindi hanno sottoposto il campione scelto a una dose extra di testosterone di 360 milligrammi, verificando poi nei 15 giorni successivi i livelli ormonali. Ebbene, la mutazione nel Dna alterava i risultati che, invece, erano quelli attesi tra le persone senza la variazione genetica.

Si legge nella relazione che «a sei giorni dall'iniezione di steroidi, quando i livelli di testosterone sono al massimo nelle urine, solo il 59% dei portatori della variante presentava risultati che sarebbero stati giudicati sospetti. Contro il 100% del resto del campione. Dunque quasi la metà degli uomini con il Dna “complice” sarebbero sfuggiti ai consueti controlli. In pratica se non si ha il gene funzionante a dovere, il testosterone non compare nelle urine. E la variazione genetica è più comune proprio nell'area geografica dove si terranno le prossime Olimpiadi: cioè nell'Asia orientale. In particolare in Cina, Giappone e Corea dove arriva anche al 65% del totale della popolazione. Molto piu' del 10% riscontrato tra gli appartenenti alle etnie caucasiche o africane. Una percentuale comunque alta».

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