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Disciplinare: due anni di stop a Mazzoleni, radiato Quagliarello

La Commissione d'appello federale della Federciclismo ha squalificato oggi Eddy Mazzoleni e Domenico Quagliarello, due dei corridori deferiti nell'ambito dell'inchiesta Oil for drug. Mazzoleni - terzo lo scorso anno al Giro d'Italia e poi ritiratosi dall'attività - è stato fermato per due anni, per Quagliarello (ex Ceramica Flaminia) è invece scattata la radiazione. Sono state così accolte in pieno le richieste del Capo della Procura Antidoping Ettore Torri.

Il verdetto è giunto al termine della riunione della Caf presieduta da Salvatore Minardi e formata da Massimiliano De Stefano, Enzo Conte e Claudia Giusti. L'organo giudicante di primo grado, entro sette giorni, dovrà notificare la condanna ai due ciclisti, che a loro volta avranno a disposizione 10 giorni per presentare ricorso al Gui, il Giudice di ultima istanza del Coni, che in questo caso fungerà da

organo giudicante di secondo grado. L'ultimo eventuale passaggio sarà rappresentato da un ricorso al Tas, il Tribunale arbitrale dello sport, che ha sede a Losanna.

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Circuit de la Sarthe: la prima è di Ravard

Il momento magico della Agritubel continua: il francese Anthony Ravard ha vinto infatti oggi la prima tappa del Circuit de la Sarthe, disputatasi su 182,4 km da Aizenay (Vendée) a Ligné (Loire-Atlantique) ed è naturalmente il primo leader della classifica generale. Al secondo posto un altro francese, Thmas Voeckler. L'italiano Angelo Furlan ha regolato il gruppo giunto con sei secondi di ritardo.

Ordine d'arrivo

1) RAVARD Anthony AGRITUBEL (FRA) A 0: 0: 0

2) VOECKLER Thomas BOUYGUES TELECOM (FRA) A 0: 0: 0

3) FURLAN Angelo CREDIT AGRICOLE (ITA) A 0: 0: 6

4) CASPER Jimmy AGRITUBEL (FRA) A 0: 0: 6

5) RICHEZE Ariel Maxim. CSF GROUP NAVIGARE (ARG) A 0: 0: 6

6) WEISSINGER René TEAM VOLKSBANK (GER) A 0: 0: 6

7) HUTAROVICH Yauheni FRANCAISE DES JEUX (BLR) A 0: 0: 6

:wink: NAZON Jean-Patrick AG2R LA MONDIALE (FRA) A 0: 0: 6

9) MUSIOL Daniel TEAM VOLKSBANK (GER) A 0: 0: 6

10) BONSERGENT Stéphane BRETAGNE ARMOR LUX (FRA) A 0: 0: 6

11) DEMARET Jean-Eude COFIDIS,LE CREDIT PAR TEL (FRA) A 0: 0: 6

12) TURGOT Sébastien BOUYGUES TELECOM (FRA) A 0: 0: 6

13) GALLAND Jérémie AUBER 93 (FRA) A 0: 0: 6

14) KHALILOV Mykhaylo CERAMICA FLAMINA BOS.DOC. (UKR) A 0: 0: 6

15) BACQUET Fabien SKIL - SHIMANO (FRA) A 0: 0: 6

16) FORSTER Robert GEROLSTEINER (GER) A 0: 0: 6

17) PEREZ Francisco CAISSE D'EPARGNE (ESP) A 0: 0: 6

18) PORTAL Nicolas CAISSE D'EPARGNE (FRA) A 0: 0: 6

19) ROCHE Nicolas CREDIT AGRICOLE (IRL) A 0: 0: 6

20) PEREZ ARANGO Marlon CAISSE D'EPARGNE (COL) A 0: 0: 6

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Sarthe: ad Angers vittoria di Dumoulin

Ancora una fuga vincente sulle strade del Circuit de la Sarthe. Come ieri, anche la semitappa di questa mattina ha visto un'azione di ardimentosi che hanno sorpreso il gruppo. La vittoria è andata al francese Samuel Dumoulin della Cofidis che ha superato il connazionale Diguet. Terzo si è piazzato l'argentino Mximiliano Richeze della CSF Group Navigare che, in rimonta, ha superato il terzo fuggitivo di giornata, l'altro francese Edaleine. Nel pomeriggio è in programma una crono di 9 chilometri sulle strade di Angers.

Ordine d'arrivo

1/ Samuel Dumoulin (14 - Cofidis)

2/Christophe Diguet (146 - Auber 93)

3/ Ariel Maximiliano Richeze (132 - CSF Group Navigare)

4/ Christophe Edaleine (22 - AG2R La Mondiale)

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Causa vinta per Simoni: l'ex manager gli deve 500.000 euro

Ad un campione del pedale può succedere che la prima vittoria della stagione non arrivi dalle corse, ma dalla legge: il Tribunale di Trento ha dato infatti ragione a Gilberto Simoni in una causa penale intentata contro l'ex manager, accusato di avergli sottratto del denaro. Luigi Mores, 56 anni, di Arsiè (Belluno) è stato condannato ad un anno e cinque mesi di reclusione e a rifondere al campione trentino la somma di 500mila euro.

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Melandri: ho sbloccato 56 milioni per il Coni

Il ministro per le politiche giovanili e le attività sportive, Giovanna Melandri, in un'intervista alla Gazzetta dello sport, ha annunciato di aver sbloccato una cifra considerevole a favore del Coni: «Ho parlato nei giorni scorsi con il ministro dell'Economia. Padoa Schioppa ha appena firmato il decreto col quale sblocca i 56 milioni di euro destinanti al finanziamento del Coni. Per me era ovvio che alla fine questi soldi uscissero fuori. Ma siccome in queste settimane il presidente del Coni non ha perso occasione per dire che quei soldi erano spariti... E invece eccoli, proprio come accadde nel 2007. Anzi prima, visto che allora furono erogati a maggio. Peccato solo aver vissuto quattro mesi di inutili polemiche su un problema inesistente».

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Giro: a Bergamo si punta sulla sicurezza

Dopo la giornata di lunedì, trascorsa in sella con i "pro" del Team LPR lungo le salite della Presolana e del Monte Pora, ieri il Comitato Tappa è tornato al lavoro con la tradizionale riunione organizzativa tenutasi presso gli uffici della Prefettura di Bergamo, per affrontare le questioni logistiche legate alle due tappe del prossimo Giro d'Italia. Dopo il benvenuto del Prefetto Camillo Andreana e il saluto di Giovanni Bettineschi, presidente di Promoeventi Sport responsabile del Comitato Tappa, si è passati agli aspetti legati alla operatività delle tappe del 30 maggio (Legnano - Presolana Monte Pora di 228 km) e quella del giorno successivo (Rovetta - Tirano di 224 km).

Alla riunione hanno partecipato anche alcune autorità tra cui il sindaco di Castione della Presolana Vittorio Vanzan, e di Rovetta Mauro Marinoni, il presidente dell'Unione dei Comuni Marco Oprandi, e gli assessori allo Sport della Comunità Montana Valle di Scalve Claudia Ferrari e il suo collega della Comunità Montana Alta Val Seriana Amedeo Tomasoni.

A coordinare gli aspetti della sicurezza ancora una volta Lorenzo Mapelli, Commissario Aggiunto della Polizia Locale di Bergamo, che vanta una ampia esperienza per essere stato responsabile della viabilità nei recenti transiti del Giro d'Italia in terra bergamasca. La stima degli organizzatori orobici è di individuare circa 21.000 posti auto lungo le strade che i "girini" calcheranno venerdì 30 e sabato 31 maggio, aree che verranno opportunamente segnalate ai numerosi tifosi attesi in questa due giorni orobica. A questi parcheggi si aggiungono alcune aree destinate ad alloggiare i camper degli appassionati che tradizionalmente seguono le tappe più interessanti: nei pressi del Vareno, a pochi chilometri dal traguardo del Monte Pora il parcheggio ospiterà non meno di 250 veicoli.

A gestire la sicurezza e tutti gli aspetti legati alla tranquillità dei ciclisti saranno chiamati oltre 300 volontari gestiti da Promoeventi Sport e che fanno parte dei numerosi gruppi e associazioni di volontariato della bergamasca. Tutti i volontari saranno riconoscibili, oltre che da una pettorina (per coloro che avranno mansioni legate al flusso stradale) da una T-shirt "limited edition" che resterà come ricordo di questo appuntamento.

Piena disponibilità anche da parte delle funzioni legate al 118: il servizio sarà garantito e verrà coordinato con la cabina di regia della Prefettura, e in tal senso gli ospedali della zona sono già stati allertati.

Particolare attenzione è stata posta all'apertura delle strade prima del passaggio della carovana e dei ciclisti, al fine di consentire ai cicloamatori di raggiungere le salite delle tappe a bordo della propria bicicletta.

Sugli aspetti legati al manto stradale che si presume necessiti di un "maquillage" dopo lo scioglimento della neve, sono stati confermati i lavori di pavimentazione nei tratti danneggiati: a metà aprile verranno appaltati i lavori di manutenzione. E per restare in tema di sicurezza, Promoeventi Sport ha confermato, come nell'edizione 2004, la "messa in sicurezza" delle curve più pericolose nella discesa del Passo del Vivione con speciali materassi e reti che verranno smantellati dalle piste di sci della Valle di Scalve e della Valle Seriana.

Ultimo, ma non certo per importanza il pubblico, in particolare quello giovanile: in quei giorni gli studenti delle scuole di Castione della Presolana e di Rovetta non entreranno in aula per allinearsi a bordo strada a tifare il beniamino locale, Paolo Savoldelli. Altri comuni dell'area stanno valutando l'opportunità di chiudere le scuole per assistere al passaggio del Giro d'Italia, un evento eccezionale che val bene uno o due giorni di vacanza.

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Decisa la Saunier Duval per il Giro: capitani Riccò e Piepoli

Matteo Algeri, direttore sportivo della Saunier Duval-Scott, ha svelato oggi al sito Vélo-Club du Net la squadra che, salvo imprevisti dell'ultima ora, sarà impegnata al Giro d'Italia.

I due leader designati saranno naturalmente Riccardo Riccò e Leonardo Piepoli. Accanto a loro ci saranno gli italiani Eros Capecchi, Manuele Mori ed Ermanno Capelli, il lettone Raivis Belohvosciks, gli spagnoli Benitez e Canada ed il brasiliano Luciano Pagliarini.

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Decisa la Saunier Duval per il Giro: capitani Riccò e Piepoli

Matteo Algeri, direttore sportivo della Saunier Duval-Scott, ha svelato oggi al sito Vélo-Club du Net la squadra che, salvo imprevisti dell'ultima ora, sarà impegnata al Giro d'Italia.

I due leader designati saranno naturalmente Riccardo Riccò e Leonardo Piepoli. Accanto a loro ci saranno gli italiani Eros Capecchi, Manuele Mori ed Ermanno Capelli, il lettone Raivis Belohvosciks, gli spagnoli Benitez e Canada ed il brasiliano Luciano Pagliarini.

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mi sembra una formazione molto tipica....2 capitani che durante il giro diventerà uno, gregari come Belohvosciks, Canada, Benitez, Manuele Mori ed Ermanno Capelli, uomo da inserire nelle fughe Capecchi (ma un pò anche Mori) essendo anche parecchio veloce e Pagliarino per provare a buttarsi nelle volate

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Evviva, dal 2009 anche il nuoto adotterà il codice della Wada

Il calcio ci arriverà tra un mese, il nuoto ci arriverà tra un anno, mentre altre discipline neanche ci pensano. Il nuoto ha deciso di adottare il nuovo codice antidoping della Wada. La Federazione internazionale ha infatti votato all'unanimita' la normativa. Il regolamento antidoping sara' introdotto a partire dal primo gennaio 2009. Il congresso straordinario della Fina ha inoltre dato il via libera, ma solo al termine dei Giochi di Pechino, all'adozione dei nuovi blocchi di partenza per il nuoto.

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Gp Knetemann, un'altra corsa che scompare

Si allunga in maniera significativa l'elenco delle corse che quest'anno non verranno organizzate per motivi economici: l'ultimo ad arrendersi è il Gp Gerrie Knetemann, corsa olandese di categoria 1.1. È chiaro che i fattori sono contingenti per ogni singola corsa annullata, ma l'Uci dovrebbe riflettere su un fenomeno in chiara espansione e studiare qualche intervento.

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Incontri al Panathlon Adria: ciclismo ci sei?

La domanda era provocatoria: Ciclismo ci sei? Questo il tema della conviviale del Panathlon Adria, che si è svolto recentemente nella cornice del Ristorante King di Ariano Polesine, dove personaggi di valenza nazionale come Pierluigi Basso e Flavio Miozzo hanno incontrato le società ciclistiche del Delta del Po. E le esperienze professionistiche si sono integrate con quelle dilettantistiche e amatoriali, nel segno di una sportività formativa ed educativa che il ciclismo sa trasmettere con tutto il suo patrimonio di sport popolarità.

Così Paolo Toniolo, presidente del Panathlon Adria, alla presenza di Flavio Zampieri neo vice governatore del Panathlon ‘Primo Distretto’ e di Lorenzo Major campione interdisciplinare di spessore nazionale, ha presentato gli ospiti, tra l’altro accompagnati

da Claudio Castellani, anima del ciclismo bassanese. E Pierluigi Basso ha raccontato le sue esperienze di organizzatore di manifestazioni ciclistiche mentre Flavio Miozzo , forte dell’essere stato corridore in squadra con Saronni al Giro d’Italia e di una lunga attività professionistica che l’ha visto partecipare anche al Tour de France, ha spiegato il ciclismo attuale forte del fatto di essere, da 20 anni a questa parte, il direttore sportivo che ha gestito tante squadre (negli anni recenti la Saeco-Longoni Sport, quindi Acqua & Sapone e la Tenax-Menikini prima dell’attuale Barloworld) nelle competizioni nazionali ed internazionali, gare in linea o a tappe. Insomma il ciclismo della Sanremo, della Tirreno-Adriatico, del Giro d’Italia e del Tour de France, ma anche il ciclismo dei Pantani, degli Amstrong, dei Cunego e dei Simoni, dei leader e dei gregari. Un ciclismo che si integra con quello raccontato dai rappresentanti delle società ciclistiche basso-polesane e ferraresi presenti. Vale a dire quello amatoriale raccontato da Stefano Ballo della Ads Ciclo Delta Taglio di Po, da Tiziano Micheletti presidente Ciclo Estense Mesola, da Carlo Fabbri del Gs Ciclisti Tagliolesi e da Roberto Tecchiati della Liberi Ciclisti di Adria. Un ciclismo che soprattutto ha bisogno di regole per esprimere tutto il suo valore sportivo e popolare. Sia quello che vedrà prossimamente il Giro d’Italia femminile farà tappa a Porto Tolle che quello più dilettantistico amatoriale in programma il prossimo 27 aprile, partenza e arrivo da Taglio di Po, denominato “4° Memorial Dario Cazzadore” e valida come prova della 4^edizione del campionato Italiano Fondo Cicloturistico 2008, con tutto il suo impatto promozionale turistico.

Ecco allora che, in un ciclismo in evoluzione, che è passato dai tempi pionieristici delle ammiraglie e dei megafoni alla nuova tecnologia delle radio corsa e della professionalità tra gli addetti ai lavori, c’è bisogno di maggior attenzione alle regole. In questo senso il ruolo dell’organizzatore di manifestazioni, così come ampiamente illustrato da Pierluigi Basso, ha bisogno di una interpretazione nuova e speciale.

Ha spiegato Basso (che tra l’altro sta organizzando per il prossimo 23 maggio l’arrivo della tappa del Giro d’Italia nella sua Cittadella): «C’è la necessità di rispettare regole che salvaguardino la sicurezza di tutti i suoi protagonisti, dai corridori agli spettatori, perciò è giusto che siano osservati certi parametri per ottenere dai Sindaci (per le gare sul territorio comunale) e dalla Prefettura (per le gare a carattere intercomunale) le necessarie autorizzazioni, aiutando le società organizzatrici perché la ‘carovana’ viaggi in sicurezza, definendo numero massimo di squadre e corridori partecipanti, mentre il direttore di gara ne dovrà garantire la regolarità anche per quanto riguarda il percorso e la durata».

Più addentro alla ‘gestione delle squadre e dei corridori’ l’intervento del ds padovano Flavio Miozzo che ha sfornato anche i ‘grandi numeri’ del ciclismo professionistico. Basti pensare che per la gestione di una società professionistica occorre un budget adeguato ad una squadra che dovrà fare affidamento su 20-25 corridori, gestiti da uno staff composto da 6 meccanici, 7 massaggiatori, un bus, due camion, 6 vetture.

Dal punto di visto più prettamente agonistico poi Miozzo ha segnalato che ogni corridore «dovrebbe partecipare nel corso dell’anno a circa 70- 80 gare, per poterne gestire i picchi di forma e le potenzialità». Un impegno che per il ds va dalla logistica alla gestione del gruppo, puntando sul leader ma anche sul concetto di squadra.

«Una situazione abbastanza complessa anche perché si devono gestire corridori australiani assieme a corridori dell’Est, campioni già collaudati e giovani emergenti. Tutto questo nel pieno rispetto delle regole».

E i problemi recenti del ciclismo? Hanno spiegato Basso e Miozzo: «Lo spirito sportivo del ciclismo, fatto di sudore, sacrifici e coraggio, fa sì che la sua popolarità sia tantissima. Quando ci sono stati degli errori, nel ciclismo ci sono state subito delle condanne e subito chi ha sbagliato ha pagato. Non ci pare che nel calcio sia successo la stessa cosa con la stessa decisione. Certo occorrerebbero regole più uniformi anche a livello europeo. Per questo il ciclismo, con tutto il suo valore sportivo, ha forte richiamo sui giovani».

Poi i relatori hanno risposto alle domande dei commensali su tanti aspetti, dai campioni dell’agonosmi a quelli che vediamo tutti i giorni sulle strade a quelli di domani.

Perciò, nella serata promossa dal Panathlon Club Adria, alla domanda “Ciclismo: ci sei?», il ciclismo ha dimostrato di volere esserci più che mai.

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Alentejo: Rodriguez esalta la Diquigiovanni Androni

Il venezuelano Jackson Rodriguez ha regalato l'ennesima gioia della stagione a Gianni Savio e alla sua Diquigiovanni Androni. Rodriguez ha vinto infatti la primna tappa della Volta ao Alentejo, la Ferreira Do Alentejo - Odemira di 209 km. Sulle strade portoghesi, Rodriguez ha battuto i compagni di fuga Pinho e Pinheiro, entrambi lusitani, e ha posto una seria candidatura al successo finale della corsa che si concluderà domenica.

Ordine d'arrivo

1. RODRIGUEZ ORTIZ Jackson Jesus - SDA in 5h24'17"

2. PINHO Celestino Duarte Dias - BSP

3. PINHEIRO Luis - MAD

4. ISIDORO Micael - FRM a 1'57"

5. COBELO FOJO Jesus - KGZ a 2'36"

6. VENTOSO ALBERDI Francisco Jose - ACA a 3'57"

7. COSTA Rui Alberto Faria - SLB

8. PACHECO TORRES Francisco Jose - BSP

9. SOEIRO Pedro Miguel Miranda- CCL

10. SANCHO Bruno Matos - SLB

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Tour de France: cambia la tappa di Prato Nevoso

Cambia percorso la quindicesima tappa del Tour de France, quella che domenica 20 luglio avrebbe dovuto prendere il via da Digne-les-Bains per raggiungere Prato Nevoso. la tappa sarà più corta e partirà da Embrun evitando la salita sul Col de Larche dove il rischio di caduta massi è troppo alto e potrebbe compromettere l'esirto della corsa. Così gli organizzatori del Tour de France hanno deciso, dopo aver consultato le autorità locali e ricevuto il parere dei servizi dello Stato, di cambiare percorso per ragioni di sicurezza.

il rischio di caduta massi era noto da tempo e tutti gli enti interessati si sono dati da fare per cercare di risolvere il problema ma senza ottenere i risultati previsti: i lavori sono ancora in corso ma il tempo stringe e gli organizzatori hanno così preso la decisionbe di cambiare.

La partenza della quindicesima tappa, quindi, avverrà da Embrun per raggiungere Prato Nevoso dopo 185 km, vale a dire trenta in meno di quanto inizialmente previsto. Ma la fatica sarà ugualmente tanta: al posto del col de Larche, i corridori affronteranno il Colle dell'Agnello scollinando a quota 2744 metri.

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Sarthe: crono a Vandevelde, maglia a Voeckler

Lo statunitense Christian Vandevelde, portacolori della Slipstream, ha vinto la crono di 9 km disputatasi oggi ad Angers e valida come seconda semitappa della seconda giornata di gara. Con un solo secondo di vantaggio proprio su Vandevelde, il francese Thomas Voeckler (Bouygues Telecom) ha indossato la maglia gialla di leader della classifica generale.

Ordine d'arrivo

1. Christian Vandevelde (VSt) Slipstream-Chipotle

2. Benoît Vaugrenard (Fra) Française des Jeux

3. Stef Clement (Ned) Bouygues Telecom

4. Rémi Pauriol (Fra) Crédit Agricole

5. Pierre Rolland (Fra) Crédit Agricole

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Doping: a Pechino un esame sull'ormone della crescita

Rivoluzione antidoping: alle prossime Olimpiadi sarà operativo un test per l'individuazione dell'ormone della crescita (Gh). Lo ha confermato il presidente dell'Agenzia mondiale antidoping (Wada) John Fahey: «Esiste un test efficace per il Gh. Vorrei dire quindi di "fare attenzione" a tutti gli atleti che hanno preso del Gh che verranno qui. Molti credono che l'ormone della crescita si elimini velocemente, ma io non credo che un atleta che voglia imbrogliare possa fidarsi di questa teoria. Costui sappia che lo scopriremo...».

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Bennati: sto meglio, mi rivedrete al Giro

«Finalmente la grande paura è alle spalle e ora ho ripreso ad allenarmi». Daniele Bennati ha ritrovato la serenità e lo racconta con voce pacata al microfono di Andrea Berton e Riccardo Magrini durante la diretta di Eurosport sulla Gand-Wevelgem. «Ad un certo punto ho temuto che si fosse infiammata anche la cartilagine del ginocchio e questo sarebbe stato ancor peeggio, ora finalmente vedo la fine ddel tunnel. Ringrazio la squadra che mi darà la possibilità di partecipare al Giro d'Italia. Per me sarà molto importante, un rientro che aspetto da tempo, anche se so che non potrò essere competitivo. L'importante sarà correre e lavorare per arrivare a vedere il vero Bennati al Tour de France».

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Fabrizio Macchi: tra Cina e Tibet, che vinca lo sport

Fabrizio Macchi sta lavorando per affrontare l’appuntamento olimpico numero tre della sua straordinaria carriera. Il campione di ciclismo, che all’età di sedici anni ha subito l’amputazione della gamba sinistra per un tumore al ginocchio, parteciperà ai Giochi Paralimpici di Pechino che scatteranno il 6 settembre.

«Vado in Cina con un unico grande desiderio: rivivere l’emozione di vincere una medaglia olimpica come ad Atene nel 2004» commenta Macchi che ricorda il bronzo centrato in Grecia nell’inseguimento individuale, la prova che ama di più e che affronterà anche a Pechino.

L’eco delle contestazioni che in questi giorni si abbattono sulla fiaccola olimpica non raffreddano l’entusiasmo del campione nato 38 anni fa a Varese: «Lo sport non deve essere offuscato da quanto sta accadendo. Al contrario, credo che noi atleti possiamo dare un forte messaggio di dissenso verso ogni forma di repressione e violenza proprio attraverso il nostro massimo impegno di sportivi».

E dopo la Cina, Macchi pensa al Tibet: «Da qualche tempo sto accarezzando il sogno di compiere un viaggio da Lhasa a Katmandu ed ora mi sembra che questa sfida potrebbe aiutare a tenere i riflettori accesi sulle difficoltà delle popolazioni locali». Esiste già un programma di viaggio che prevede un percorso di 1.000 chilometri a 5.000 metri di altitudine ed un dislivello totale di 12.850 metri da compiere in venti giorni. Una prova impegnativa per qualunque atleta e che Macchi affronterà con una gamba sola e con le difficoltà respiratorie indotte dalla lesione di uno dei due polmoni dovuta alle metastasi che lo hanno colpito in seguito al tumore al ginocchio nella sua infanzia.

Non stupisce, dunque, che il campione varesino sia testimonial, oltre che di numerose aziende, anche di AIRC l’Associazione italiana per la ricerca contro il cancro che grazie all’impegno a 360° di Macchi (atleta ma anche commentatore televisivo e scrittore) amplifica il proprio messaggio di speranza per quanti lottano contro il tumore.

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Nardello: Varese e Ticino, ecco il segreto di Freire

«La settimana scorsa mi sono allenato con Oscar Freire, sulle salite del varesotto e del Canton Ticino: il suo successo alla Gand-Wevelgem è nato li».

Daniele Nardello, leader della Diquigiovanni-Androni, ha sottolineato l'intensa preparazione del leader di Rabobank per arrivare alla grande vittoria sul pavè belga.

«Tener testa ai ritmi di Freire non è stato facile, al termine delle uscite ero sfinito: Oscar ha migliorato la pedalata brillante che lo ha portato in marzo a vincere due tappe alla Tirreno-Adriatico e migliorerà ancora verso le classiche delle Ardenne», ha aggiunto Nardello, azzurro alle Olimpiadi di Atene 2004 e campione italiano su strada sette anni fa.

Freire vive da tempo a Coldrerio, cittadina elvetica poco distante da Lugano: le strade teatro dei mondiali di Varese 2008 e Mendrisio 2009 rappresentano i suoi abituali percorsi di allenamento e potrebbe agevolarlo nella rincorsa a un nuovo titolo iridato da aggiungere ai tre già conquistati in carriera.

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Pronta a riaprire la Scuola Young di Ciclismo Cassani

Si avvicina la fine della scuola e con essa torna l'appuntamento con la Scuola di Ciclismo Young diretta da Davide Cassani. E allora vi proponiamo tutte le informazioni relative agli appuntamenti 2008.

22 – 28 giugno 2008 - Repubblica di San Marino

La scuola di Ciclismo Young Davide Cassani è indirizzata a ragazzi e ragazze dai 9 ai 14 anni che praticano già ciclismo o che si avvicinano per la prima volta a questo sport.

E’ una vera e propria palestra su due ruote, una settimana in cui è possibile imparare i trucchi e le strategie del mestiere, un’opportunità di trasformare il sano divertimento in passione, un’occasione per giocare e stringere nuove amicizie.

Categorie: Giovanissimi e Esordienti

LO STAFF e le ATTIVITA’ della Scuola:

- Davide Cassani

- Tecnico – pista (seduta di allenamento in un velodromo, test di abilità in bicicletta). tecnica su strada, esercizi di muscolazione e stretching).

- Animatore (intrattenimento dei ragazzi nei momenti liberi).

- Personale esperto in ciclismo giovanile ( assistenza ai ragazzi in bici e in macchina nel corso delle uscite in biciclette, manutenzione della bicicletta).

Possibilità di pacchetti vacanza anche per i genitori.

IL KIT della Scuola:

A tutti i partecipanti verrà consegnata la divisa Ufficiale della Scuola Cassani Young e materiale tecnico da ciclismo e tempo libero.

PROGRAMMA

Domenica

ore 15.00 Arrivi, accrediti e consegna materiale scuola.

ore 16.00 Presentazione del programma della Scuola: genitori – partecipanti – staff.

Dal lunedì al sabato

Ore 9.00 - 12.00 Attività in bici.

Ore 12.30 Pranzo.

Ore 16.00 - 19.00 Attività in bici / attività ludico motorie.

Ore 20.00 Cena.

Ore 21.00 Riunione con lo staff della scuola: illustrazione programma del giorno successivo, visone filmato uscita in bicicletta.

Sabato

Mattina Estrazioni a sorteggio.

Ore 12.30 Pranzo.

A seguire saluti e partenze.

Quota di partecipazione: 550 €

Al momento dell’iscrizione inviare 275 euro come acconto tramite conto corrente postale, bonifico bancario o vaglia postale ( vedi modulo di iscrizione)

La Quota Comprende: pensione completa, dalla cena della domenica al pranzo del sabato, in hotel 3, sistemazione in camere multiple, bevande ai pasti, rifornimenti, uscite in bici con Davide Cassani, divisa ufficiale della Scuola Young Davide Cassani, materiale tecnico, premi a sorteggio, attestato di partecipazione e foto di gruppo, tessera del club Davide Cassani Young.

La Quota Non Comprende: costo tessera per chi non è tesserato per una società ciclistica, tutto quanto non previsto alla voce la quota comprende.

Possibilità di pacchetti vacanza anche per i genitori.

Per partecipare occorre essere tesserati ad una società ciclistica.

Modalità di tesseramento per i partecipanti alla scuola young sprovvisti di tessera federale e non appartenenti a società ciclistiche:

Categoria Giovanissimi: età 7 – 12 anni Certificato del medico di famiglia, due foto tessera.

Costo: 6,00 Euro.

Categoria Esordienti: età 13 – 14 anni Certificato medico sportivo, due foto tessera, codice fiscale. Costo: 11,00 Euro.

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Stasera su Canale 5 le evoluzioni di Walter Belli

Questa sera, alle 21,10 su Canale 5, all’interno della trasmissione “Lo show dei record” condotta da Barbara D’Urso, verrà proposta la sfida, tenutasi circa un mese fa a Madrid, fra il parmense di Bardi Walter Belli, portacolori del Team Endurancenter-Panificio Giacomazzi di Pontetaro, in provincia di Parma, e lo spagnolo Dani Comas. I due si sfidarono in una serie di salti fra due fuoristrada Hummer, alti 2,35 metri ciascuno e distanti 2 metri uno dall’altro, nell’arco di un minuto. Belli totalizzò 14 salti, battendo nettamente il precedente record (11), ma Comas, subito dopo, ne fece registrare 15, superando per un solo salto l’atleta parmense.

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Gp Cerami: Calcagni supera Visconti

Primo successo con la maglia Barloworld (e terzo da professionista) per Patrick Calcagni nella 43a edizione del GP Cerami a Wasmuel (Belgio). Una gara dominata dagli uomini di Claudio Corti che sin dalle prime battute hanno imposto il proprio ritmo al gruppo. Grande protagonista di giornata è stato Robert Hunter che in compagnia del compagno di squadra Daryl Impey e di Janek Tombak (Mitsubishi–Jartazi) ha dato vita ad una fuga di 150 km partita al primo traguardo volante e conclusasi a 40 km dalla fine della corsa.

Finale concitatissimo con tentativi di attacco continui nei quali quasi sempre un uomo della Barloworld l’ha fatta da protagonista: prima Christopher Froome, poi Carlo Scognamiglio hanno saputo inserirsi nelle azioni più significative.

A 15 chilometri dal traguardo si è formato un gruppetto di 30 atleti (tra cui lo svizzero del Team Barloworld) che si è presentato compatto allo sprint finale dove Calcagni ha avuto la meglio su Giovanni Visconti (Quick Step) e il belga James Vanlandschoot.

Un altro risultato importante per il Team Barloworld al nord, dopo la vittoria di Enrico Gasparotto nella prima tappa della Tre Giorni di La Panne e di ottimo auspicio in vista della Parigi-Roubaix di domenica. Proprio in vista della sfida sul pavè, Baden Cooke ha preferito non prendere il via al Cerami per concentrarsi al meglio sul grande appuntamento di domenica.

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Alentejo: volata vincente di Manuel Cardoso

Il portoghese Manuel Cardoso ha vinto allo sprint la seconda tappa della Volta ao Alentejo, la Zambujeira Do Mar - Ourique di 173 km. Il portacolori della Liberty Seguros ha battuto lo spagnolo Vicioso e l'argentino Garrido, mentre il venezuelano Jackson Rodriguez della Diquigiovanni-Androni conserva la maglia di leader della classifica generale.

Ordine d'arrivo

1 Manuel Antonio Cardoso Leal Portugal LAL

in 4.11'49''

2 Angel Vicioso Arcos Spanje MAI

3 Martin Garrido Mayorga Argentinië PRT

4 Francisco José Ventoso Alberdi Spanje ACA

5 David Blanco Rodriguez Spanje PRT

6 Nuno Marta Duarte Portugal CCL

7 Rui Alberto Faria da Costa Portugal SLB

8 Constantino Zaballa Gutierrez Spanje MAI

9 Pedro Miguel Miranda Soeiro Portugal CCL

10 Rubén Plaza Molina Spanje SLB

Classifica generale

1 Jackson Rodríguez Venezuela SDA in 9.36'06''

2 Celestino Duarte Dias Pinho Portugal BHL

3 Luis Pinheiro Portugal MAD

4 Francisco José Ventoso Alberdi Spanje ACA a 3'57''

5 Manuel Antonio Cardoso Leal Portugal LAL

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Lampre, domani la ricognizione sul pavè della Roubaix

Venerdì sarà giornata di trasferimento attivo per la Lampre. Il gruppo blu-fucsia, in vista della Parigi-Roubaix, lascerà Kortrjik alle 9 circa col bus della squadra per dirigersi verso il percorso della gara; i ciclisti inforcheranno le bici e percorreranno i più impegnativi settori di pavè, partendo dall’8° tratto (De Querenaing a Maing) fino al 19° (Mons en Pevele) per un totale di circa 70 km (Foresta di Arenberg compresa).

Al termine dell’allenamento, partenza per il Novotel Survilliers di Saint Witz.

Nella ricognizione e poi in gara, i corridori blu-fucsia utilizzeranno bici calibrata appositamente per il pavè. A parte Ballan e Baldato che utilizzeranno telai in carbonio, gli altri atleti Lampre pedaleranno in sella a telai in acciaio: in particolare, Murro e Bandiera avranno a disposizione telai da ciclocross. Le forcelle saranno per tutti in carbonio, sulle ruote a 36 raggi verranno montati tubolari Vittoria 27” speciali per il pavè. I meccanici blu-fucsia offriranno ai corridori la possibilità di montare sul manubrio un eventuale freno aggiuntivo da utilizzare nei tratti in pavè. Dopo la ricognizione, i corridori sceglieranno i rapporti che verranno montati per la gara.

Quella di domenica sarà probabilmente l’ultima Parigi-Roubaix sia per Baldato che per Fornaciari (entrambi cesseranno l’attività a fine stagione). “Darò tutto, non mi risparmierò – promette Fornaciari – Nella mia 12^ Roubaix in carriera voglio chiudere alla grande: è una corsa nella quale mi sono sempre trovato a mio agio e sarebbe bello realizzare una prestazione positiva per me e soprattutto per la squadra”.

Alla 14^ partecipazione nell’Inferno del Nord, Baldato è particolarmente carico: “Arrivo a questa Roubaix in buona forma, so che potrò fare bene: domenica sarà una giornata intensa ed emozionante”.

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Caso Caruso: il Gui si dichiara incompetente

Il GUI, Giudice di Ultima Istanza in materia di doping del Coni, si è dichiarato incompetente in merito all'appello proposto dalla procura antidoping contro la sentenza di primo grado della Disciplinare della federciclismo sul caso del ciclista Gianpaolo Caruso. Il Gui, si legge in una nota, non può esprimere un giudizio in quanto il deferimento dell'atleta (3 luglio 2007) "è anteriore alla normativa approvata dalla Giunta Nazionale del Coni il 25 giugno 2007, entrata in vigore il 30 luglio 2007, che attribuisce a questo giudice la competenza in grado di appello in tutti i procedimenti disciplinari". Caruso era stato deferito per il coinvolgimento nell'Operacion Puerto con relativa violazione dell'articolo 2.2 del codice Wada (uso o tentato uso di una sostanza vietata o di un metodo proibito). Per il ciclista la Procura aveva richiesto due anni di sospensione. La commissione disciplinare lo aveva prosciolto "in quanto non ha ritenuto sufficienti gli indizi probatori a suo carico".

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Caruso: adesso vogliamo lasciarlo correre?

Siamo al limite dell'incredibile: il Gui si dichiara incompetente sul caso Caruso, ma al Gui - che è un organismo del Coni - si è rivolta proprio la Procura Antidoping del Coni stesso. La cosa incredibile è che ora sono scaduti i termini per rivolgersi alla Caf e Caruso, assolto in primo grado, si trova senza nessuno che lo possa giudicare in appello.

Noi di tuttobiciweb non siamo giuristi, ma proviamo ora a concentrarci sul caso: Torri e il suo ufficio non possono rivolgersi al Tas, il cui giudizio definitivo può essere pronunciato dopo due ordini di giudizio nazioanle; i termini per la Caf non ci sono, quindi cosa può fare Caruso? A parte che qualsiasi squalifica possa essergli inflitta per il presunto coinvolgmento nell'«Operacion Puerto» ormai Giampaolo l'ha scontata in questi due anni di non attività, crediamo che adesso sia giunto il momento di permettergl di tornare a correre. Il contratto con la Lampre è bello pronto, il siciliano potrebbe anche esordire al Giro del Trentino... A questo punto, vogliamo lasciarlo correre?

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Sarthe: vittoria di tappa per Khalilov

Ancora una grande giornata e una grande vittoria per Mykhailo Khalilov, ucraino della Ceramica Flaminia - Bossini Docce: Khalilov ha vinto infatti allo sprint la terza tappa del Circuit de la Sarthe, la Angers-Fresnay sur Sarthe di 186 chilometri, precedendo nell'ordine l'argentino Maximiliano Richeze (CSF Group Navigare) ed il francese Lilian Jegou (Française des Jeux). Thomas Voeckler conserva la maglia gialla di leader della classifica generale.

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