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News stagione 2008


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Presentata la Guida 2008 del Ciclismo Lombardo

È stata presentata al Pirellone, sede della Regione Lombardia, la Guida 2008 del Ciclismo Lombardo, curata dal comitato lombardo della FCI e destinata ad atleti, tecnici e dirigenti delle società oltreché agli operatori del settore.

A fare gli onori di casa sono stati il presidente della Regione Roberto Formigoni e l’assessore regionale allo Sport, Giovani e Turismo Pier Gianni Prosperini.

A presentare la guida è stato invece Oreste Casati, presidente del comitato Regionale della FCI: 710 le società affiliate, 13.143 gli atleti tesserati, 8.822 tra tecnici e dirigenti e 1.151 gare effettuate.

Alla conferenza stampa erano presenti tra gli altri il presidente della FCI Renato Di Rocco, il presidente del CCP Alcide Cerato, il vicepresidente onorario dell’Uci Agostino Omini, il presidente della Struttura Tecnica Federale Flavio Milani, il ct della nazionale Franco Ballerini, Mario Dagnoni e Gianni Bugno.

Chi fosse interessato a ricevere la guida può chiedere informazioni all’indirizzo lombardia@federciclismo.it

Tuttobiciweb.it

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La Panne: volata vincente di Cavendish

Il britannico Mark Cavendish ha vinto allo sprint la seconda tappa della Tre Giorni di La Panne, la Zottegem - Koksijde di 227 chilometri.

Dopo la lunghissima la fuga di Gianni Meersman, David Boucher e Bart Vanheule, che sono partiti al km 11 e si sono visti riprendere a meno di cinque chilometri dal traguardo sotto la spinta della Silence Lotto di McEwen, la volata ha visto il successo del portacolori della High Road che ha preceduto Francesco Chicchi (Liquigas) e l’australiano Greame Brown (Rabobank). Enrico Gasparotto (Barloworld) ha conservato la maglia di leader della classifica generale.

Tuttobiciweb.it

ops...ho sbagliato topic....

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Tas: tra tre-quattro settimane il verdetto sul caso Petacchi

Ci vorranno ancora tre o quattro settimane per conoscere il verdetto del Tas sul caso Petacchi. Il dibattimento a Losanna è durato per l'intera giornata e si è trasformato in una vera e proria maratona, con un serrato confronto scientifico fra gli esperti del Coni e quelli di Alessandro Petacchi sul caso del “salutamolo” riscontrato in percetuale troppo alta al termine della undicesima tappa del Giro d'Italia 2007, salbutamolo per assumere il quale Petacchi è in possesso di regolare certificazione medica dell'Uci. Alla conclusione della intensa giornata di lavoro, il presidente del Tribunale Arbitrale dello Sport ha comunicato alle parti che fra tre o quattro settimane emetterà il suo verdetto.

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Presentato il Brixia Tour 2008

Tra conferme e novità, dettagli collaudati ed innesti studiati ad hoc, va sempre più delineandosi l’ottava edizione del Brixia Tour, corsa a tappe bresciana riservata ai professionisti. I dettagli sono stati svelati questa mattina all'aerobase di Ghedi (Bs) dove, martedì 22 luglio, avranno luogo punzonatura e presentazione delle squadre.

Anzitutto, le conferme. Anche quest’anno la gara organizzata dal Brixia Team del presidente Giuseppe Bresciani vivrà il momento cruciale sulle pendici del Passo Maniva, a quota 1.800 metri: la frazione che sabato 26 luglio si concluderà sulla cima bresciana si annuncia come il tappone decisivo.

Tra le novità, da registrare l’ulteriore “sviluppo” del Brixia. In occasione dell’ottava edizione, infatti, le giornate di gara passeranno da quattro a cinque. Il via verrà dato mercoledì 23 luglio, mentre la tappa di arrivo si correrà domenica 27. Prima semitappa della prima giornata di corsa con partenza dagli stabilimenti Lpr di Rottofreno (Piacenza) ed arrivo nei dintorni di Brescia. Suggestiva ed originale la seconda delle semitappe di giornata: una cronosquadre in notturna disegnata nel centro della Leonessa d’Italia. Il giorno successivo, il via verrà dato dal Centro Sportivo Rigamonti di Buffalora. Dopo lo strappetto di San Bartolomeo, finale sul lungolago di Toscolano Maderno. Il Centro Commerciale Adamello di Darfo Boario ospiterà la partenza della terza tappa, che si concluderà a Borno. Dopo la Concesio-Passo Maniva, domenica 27 gran finale con partenza da Pisogne e arrivo a Darfo Boario Terme.

«Lo sforzo organizzativo è considerevole – commenta il presidente Bresciani – ma viene compensato da crescenti soddisfazioni. Prima fra tutte l’aggiunta di una quinta giornata di corsa e di una nuova maglia, quella riservata al miglior giovane. Tutto ciò – prosegue il numero uno del Brixia Team – è possibile grazie al prezioso supporto di partner grandi e piccoli, privati e pubblici, che credono nell’iniziativa e l’hanno fatta crescere edizione dopo edizione. Un successo confermato dal valore delle squadre che, ad oggi, hanno confermato la loro partecipazione, tra cui Liquigas, Lampre, Milram e Gerolsteiner, oltre ai maggiori team professional e continental».

A premiare gli sforzi dell’organizzazione i dati auditel 2007: una punta di 937.464 spettatori con un 13,48% di share… da fare invidia al Tour de France. Solo il Giro d’Italia e la Milano-Sanremo, tra le corse previste sul territorio nazionale, hanno avuto un seguito televisivo di pubblico maggiore. Rispetto all’edizione precedente, il Brixia 2007 ha tenuto incollati davanti al video ben 153.087 spettatori in più, con un incremento del 2,48% di share (fonte Rai Marketing).

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Pechino, Verbruggen e l'allarme smog

L'allarme, credeteci, è di quelli veri. Se il Cio si muove, significa che il problema smog a Pechino è reale: la città è una delle più inquinate del mondo. Nonostante i provvedimenti adottati dal governo cinese negli ultimi dieci anni, con una spesa di oltre 17 miliardi di dollari per arginare il problema, la qualità dell'aria desta molte preoccupazioni per la salute degli atleti impegnati nei Giochi, in particolare per gli sportivi alle prese con competizioni che superano la durata di un'ora. La Commissione di coordinamento del Comitato olimpico internazionale (Cio), guidata da Hein Verbruggen, al termine dell'ultima visita ispettiva prima dei Giochi, non ha escluso la possibilità di rinviare alcune gare. Vale a dire che le date di alcune delle competizioni più lunghe dei Giochi di Pechino, come la maratona e il ciclismo su strada, potrebbero essere spostate all'ultimo momento a causa delle condizioni dell'aria. "Stiamo studiando un piano B - ha spiegato Verbruggen - Alcuni eventi potrebbero essere spostati di un paio di giorni. Ma questa resta la peggiore delle ipotesi". Verbruggen ha tenuto inoltre a sottolineare l'assenza di rischi "per la maggior parte degli sport protagonisti dei giochi".

Sembra un film già visto, per chi abita nelle città italiane: si pensa di rinviare l'avvenimento di un paio di giorni, sperando che magari piova o che si alzi il vento e lo smog lasci quindi un po' di tregua. Ma per ciclisti che dovranno pedalare per sette ore prima in città e poi dirigendosi verso la Grande Muraglia il pericolo si fa molto concreto. E Verbruggen, che dal ciclismo arriva, dovrebbe saperlo.

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Aso vs Uci: accordo trovato per la Parigi-Roubaix

La notizia potrebbe rivelarsi molto più importante di quel che sembra ad una prima lettura: l'Aso ha infatti accettato che la Parigi-Roubaix venga organizzata secondo il regolamento dell'Uci, al contrario di quanto era avvenuto per la Parigi-Nizza, organizzata sotto l'egida della Federazione Francese (FFC).

La stessa FFC ha spiegato di aver caldeggiato la decisione: «In un clima molto conflittuale, la Federazione francese ha chiesto alla Aso di iscrivere la Roubaix nel calendario Uci, nella categoria delle corse monumento. Aso si è trovata d'accordo e ha fatto i passi necessari. Questa iniziativa della FFC - si legge ancora nel comunicato - vuola anche essere una risposta favorevole all'appallo alla calma lanciato dal presidente della Federazione Italiana Renato Di Rocco ai suoi colleghi di FFC e UCI».

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L'italiano Mino Auletta è il nuovo presidente del Tas

L'avvocato italiano Mino Auletta è stato eletto stamane nuovo presidente del Tas, il Tribunale per gli Arbitrati Sportivi di Losanna. Auletta ha battuto la concorrenza del canadese Dick Pound, ex-presidente della Wada, dell'avvocato svizzero Robert Briner e dello svedese Gunnar Werner. Già presidente della corte dallo scorso anno, Auletta, che ha ricevuto 10 dei 19 voti dei membri del governo del TAS riuniti oggi a Montecarlo, resterà in carica fino al 2010. La presidenza del TAS era vacante dal gennaio 2007, dalla morte del senegalese Keba Mbaye, primo e unico presidente della sua creazione datata 1984.

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Vandenbroucke sospeso dalla sua squadra

Di diverso c'è solo un accordo tra il manager del corridore, Paul De Geyter, e la Jartazi-Mitsubishi, ma si tratta a tutti gli effetti di una sospensione: un comunicato ufficiale del team estone-belga spiega infatti che Frank Vandenbroucke è da considerars "non attivo" in attesa che venga chiarita la posizione in merito ad una inchiesta su traffico di cocaina nella quale è impegnata la polizia belga.

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Vandenbroucke sospeso dalla sua squadra

Di diverso c'è solo un accordo tra il manager del corridore, Paul De Geyter, e la Jartazi-Mitsubishi, ma si tratta a tutti gli effetti di una sospensione: un comunicato ufficiale del team estone-belga spiega infatti che Frank Vandenbroucke è da considerars "non attivo" in attesa che venga chiarita la posizione in merito ad una inchiesta su traffico di cocaina nella quale è impegnata la polizia belga.

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se ci penso mi viene il mal di stomaco....ma è meglio che non vi dico il perchè

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CPA: i corridori chiedono i soldi alla Federazione francese

In un comunicato ufficiale, il CPA (sindacato dei corridori) mette alle strette la Federazione francese, rea di avere dei conti in sospeso.

Ecco il comunicato:

«La Federazione Francese non ha ancora pagato ai corridori i premi relativi al Tour de France 2007 ed avrebbe dovuto farlo entro il 27 ottobre scorso, come previsto dall'articolo 1.2.072 del regolamento UCI. Dopo aver informato il presidente dell'UCI Pat McQuaid, che intimatoa alla FFC di onorare i suoi impegni, il CPA aha scritto nuovamente al presidente francese Jean Pitallier (nella foto) chiedendogli perché, allo stat attuale, siano stati pagati ai corridori stranieri solo i premi relativi alla classifica generale e nient'altro.

Il CPA chiede anche che vengano corrisposti gli interessi sui premi, accumulati dal 27 ottobre in poi, sapendo che la FFC ha ricevuto gi a fine giugno i versamenti dei premi da parte della ASO.

In mancanza di una risposta entro 8 giorni, il CPA si riserva il diritto di ricorrere alla giustizia, su richiesta dei corridori, al fine di ottenere i premi in questione».

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Ci sarà anche Paolo Bettini al Circuito degli Assi di Usmate

Ci sarà anche il Campione del Mondo dei professionisti al via del “Circuito degli Assi”, martedì 3 giugno, a Usmate-Velate (Mi). Lui è Paolo Bettini, il toscano della Quick Step, che meglio di ogni altro è in grado di catalizzare l’attenzione e la curiosità di tanti sportivi del pedale. La presenza dell’iridato Bettini al circuito post Giro d’Italia è stata ufficializzata dalla società SMO (Sport Management Organization) di Fabio Perego promotrice della manifestazione in collaborazione con Angelo Penati, Sindaco del Comune di Usmate-Velate, in provincia di Milano.

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Grandi nomi per il Giro d'Oro

Gilberto Simoni, Danilo Di Luca, Paolo Savoldelli e Stefano Garzelli: la nobiltà del ciclismo italiano sarà al via della 26.a edizione del Giro d’Oro, corsa internazionale riservata ai professionisti che si correrà sulle strade delle Valli Giudicarie, in Trentino, domenica 20 aprile.

Al nastro di partenza di Terme di Comano, quest’anno, ci saranno dunque ben 4 vincitori del Giro d’Italia, a nobilitare una gara in continua crescita, soprattutto in questi ultimi anni come dimostrato dallo stesso albo d’oro. Albo d’oro nel quale figura già il nome del campione veronese Damiano Cunego, vincitore di due edizioni (2002 e 2006). Quella del 2002, inoltre, fu la prima vittoria da professionista per il corridore di Cerro Veronese, tenuto a battesimo proprio dalla corsa giudicariese.

Quattro vincitori del Giro d’Italia al via, dunque, in questa edizione 2008, due dei quali addirittura plurivincitori. Lo scalatore di Palù di Giovo Gilberto Simoni, infatti, ha fatto proprie le edizioni del 2001 e 2003, mentre il “falco” bergamasco Paolo Savoldelli s’impose in quelle del 2002 e 2005. Una vittoria ciascuno, invece, per Garzelli (2000) e Danilo Di Luca, ultimo vincitore della corsa rosa.

Quella del 2008 si prospetta quindi come una delle edizioni più interessati della corsa di patron Gigi Malesardi, in questi giorni impegnato assieme ai propri collaboratori a garantire il meritato spettacolo alla corsa.

Ma non ci saranno solamente i “magnifici quattro” a vivacizzare questo 26° capitolo della gara giudicariese, la cui “starting list” presenta anche altri nomi di assoluto interesse.

La Diquigiovanni Androni Giocattoli di capitan Simoni, infatti, schiererà anche il moriano Alessandro Bertolini, reduce dalle sei vittorie della passata stagione, culminata con la partecipazione al mondiale di Stoccarda (assieme a loro anche Illiano, Anzà, Serpa, Donadello, Ivanov e Ochoa). In squadra con Di Luca e Savoldelli, per il team Lpr, ci saranno invece anche Jure Golcer (vincitore del Giro d’Oro nel 2004) e Ruslan Pidgorny, mentre al fianco di Garzelli (Acqua & Sapone) ci sarà il bielorusso Branislav Samoilau. Ma non è tutto perché al via ci saranno anche squadre del calibro della Liquigas, la quale schiererà corridori del calibro di Franco Pellizzotti e Daniele Bennati, velocista classe 1980 reduce da una stagione da incorniciare (l’anno scorso era in maglia Lampre), con doppio successo di tappa al Tour de France a precedere l’altrettanto prestigioso tris centrato alla Vuelta di Spagna, indossando la maglia del vincitore della classifica a punti. Liquigas che schiererà anche il pur competitivo Vincenzo Nibali, l’intramontabile Andrea Noè (classe 1969) e Charles Wegelius.

Ai nastri di partenza anche la Preti Mangimi-Prisma Stufe di “Totò” Commesso e Serhiy Honchar, la Ceramica Flaminia-Bossini del lituano Dainius Kairelis (vincitore della passata edizione del Giro d’Oro), così come la Csf Group-Navigare con i vari Emanuele Sella, Fortunato Baliani, Laverde, Perez Cuapio, Maximilian Richeze e Pozzovivo, tutti atleti che possono dire la loro sul percorso giudicariese. Attenzione, infine, anche a Luca Mazzanti (Tinkoff), vincitore al Giro d’Oro nel 2005, così come alla pur temibile Barloworld, che schiererà Enrico Gasparotto, il sudafricano Robert Hunter, ma soprattutto la maglia a “pois” dell’ultimo Tour de France Mauricio Soler.

Le altre squadre al via, infine, saranno la francese Ag2r (con Cyril Dessel), Quick Step, Adria Mobil, Elk Haus, Volksbank, Ngc Medical-Otc Porte, Miche-Silver Cross, Amore&Vita, Nippo Endeka, Hadimec Suisse e Katay.

Parata di grandi nomi delle due ruote, dunque, al Giro d’Oro 2008, per quella che si annuncia una grande giornata di spettacolo. Partenza dalle Terme di Comano, mentre l’arrivo sarà sul classico viale centrale di Ponte Arche, al termine dei 189,6 km di gara. Il percorso, eccezion fatta per il nuovo passaggio sulle strade dell’Alta Val Rendena (con traguardo volante a Pinzolo), sarà quello tradizionale, con transito sul territorio delle Giudicarie Centrali e Valle del Chiese (con Gpm a Passo Daone al 65° km di gara), nonché con il circuito finale (da ripetere due volte) che si snoda sulle strade di Bleggio e Lomaso, con i passaggi da Ragoli e Stenico a precedere il rientro verso Ponte Arche, sede dell’arrivo.

Info: www.girodoro.org

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Balducci: una vittoria figlia dell'esperienza

“Però i corridori sono delle bestiacce…” Così si era conclusa l’intervista a tuttobiciweb.it di Gabriele Balducci prima del via della terza tappa della Settimana Lombarda a Dalmine. Circa quattro ore dopo il toscano dell’Acqua & Sapone era sul gradino più alto del podio. La caduta, l’operazione alla clavicola, e due sole corse (di cui una cronosquadre) nel motore. Ma come si suole dire “quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”. E così, quando nel finale di tappa il vento ha scompigliato non solo i capelli degli spettatori, ma anche il gruppo, la Lpr si è mossa per cercare il colpaccio e togliere il traguardo ai velocisti, ecco che Balducci ha fiutato l’aria e si è fatto trovare al posto giusto nel momento giusto. La volata sul lungo e largo rettilineo di Dalmine è stata una lotta dura, ma il trentatreenne corridore di Pontedera alla nona vittoria da professionista, ha giocato di forza, astuzia ed esperienza rimontando Loddo, partito da troppo lontano, ed evitando il ritorno dell’olandese Dennis Van Winden, un’altra scoperta della nidiata Rabobank che alla “Settimana” aveva già lanciato corridori come Robert Gesink vincitore dell’edizione del 2006.

“Ragazzi è stato un finale da corse in Belgio, da Giro delle Fiandre – ha raccontato ancora col fiatone Balducci già vincitore alla Lombarda nel 2006 nella tappa di Brusaporto -. Con ventagli e tutto il resto, è stato bellissimo. La condizione non c’è questo è sicuro, domani con le salite mi staccherò, però dopo dodici anni di professionismo un po’ di esperienza ce l’ho anch’io. Dopo un’operazione subita ho fatto passare solo 5 giorni prima di rimettermi in sella senza pensare né al braccio, né ai dolori vari: e questi sono sacrifici che poi pagano. Questo è segno che Gabriele ha ancora voglia di correre, di lottare. E’ stato un finale bellissimo, esaltante. C’erano tanti ventagli, la Lpr si è organizzata, ha fatto un bel ventaglio ma ha avuto la sfortuna di trovare Balducci che è rimasto a ruota”.

Ci racconti la volata?

“Loddo è partito lunghissimo altrimenti avrebbe vinto. Io sono rimasto al centro della strada e ho dato tutto quello che avevo. E’ andata bene, non me lo aspettavo ed è ancora più bello. La vittoria la dedico a me stesso e alle persone che mi sono state vicine nel momento difficile, e devo dire che sono tante”.

Alberto Loddo mantiene il primato in classifica generale ma colleziona un terzo posto, dopo il secondo del giorno prima.. Ce n’è davanzo per essere rabbuiati, ma il sardo della Tinkoff non lo dimostra.

“Ho dovuto chiudere io l’attacco della Lpr ai 500 metri. E così mi sono ritrovato davanti troppo presto, ho lottato fino a che ho avuto forze, poi ho visto Balducci alla mia ruota e non avendone più mi sono spostato. C’eravamo messi d’accordo noi della Tinkoff e la Lpr per attaccare, il problema è che noi eravamo in 3 mentre loro in 5 o addirittura 6 davanti. Quando prima dell’ultima curva Contrini ha chiuso su un altro attacco, è toccato a me intervenire e quindi è uscita la volata che ho raccontato. Non posso tenere una così alta velocità per 500 metri, sono Loddo non il Bugno che ha vinto il Mondiale!”.

Piazza d’onore per il ventenne Dennis Van Winden, altro prodotto della pregiata ditta Rabobank, secondo lo scorso anno al Giro delle Regioni, battuto per soli 3 secondi dal portoghese Rui Alberto Fazio da Costa, ma vincitore della maglia verde come miglior Under 21. La sua progressione negli ultimi metri dell’olandese ha impressionato, solo l’esperienza di Balducci ha rintuzzato il suo tentativo di dare scacco matto.

“Ho tentato fino in fondo di rimontare – ha raccontato il corridore “orange” -, ma Balducci è andato fortissimo e c’era anche poco spazio per rimontare. Sono un corridore abbastanza completo, anche lo scorso anno ho corso qui alla Lombarda, per me questo è un ottimo piazzamento”.

Savoldelli, Di Luca, Pietropolli, Lpr all’attacco quindi e quando meno te lo aspetti. Mario Manzoni, il diesse del team di Bordonali, spiega il motivo dell’azione finale dei suoi corridori.

“Non avendo il velocista in grado di vincere la volata di gruppo e visto che si era alzato il vento, abbiamo cercato di creare l’opportunità per una fuga dove poter giocarci il successo. E’ stata una bella azione di squadra, abbiamo avuto anche una quarantina di secondi di vantaggio; poi a 6 km dal traguardo ha forato Pietropolli che era l’uomo più veloce che avevamo davanti e si è un po’ roto il meccanismo anche perché le chance di vittoria con gente come Loddo e Balducci sono calate di molto. Avevamo speso molto per portare fuori la fuga e quindi era difficile anche trovare le forze per anticipare la volata”.

Resta il fatto che tutti si sono chiesti: come mai questo attacco in massa della Lpr in una tappa non fondamentale per la classifica?

“E’ giusto provarci sempre se ci sono le opportunità. E’ giusto pensare alla classifica ma è importante anche tentare ogni giorno di raccogliere il meglio possibile. Io penso che così si fa onore alla corsa e ci prepariamo per il futuro”.

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Vandenbroucke si difende

Frank Vandenbroucke rompe il silenzio e grida a chiare lettere: "Dichiaro formalmente di non aver mai comprato prodotti da questa banda di spacciatori e nego anche ogni implicazione in questo caso".

Il belga, sotto contratto con la Mitsubishi Jartazi, sarebbe implicato secondo la stampa del suo paese in un caso di compravendita di cocaina e dovrebbe essere ascoltato dal tribunale di Ypres.

"Sono indignato che il mio nome figuri in questo dossier - prosegue il vincitore della Liegi 1999 -. Intraprendero' tutti i passi che riterrò necessari per ristabilire la verità in questo caso. Se gli inquirenti me lo chiederanno, collaborerò pienamente".

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Donne: caso Safi-Titanedi, Di Rocco va contro l'Uci

Una vicenda paradossale. Un caso dai contorni a dir poco tragicomici. Tutto scritto e vissuto nell’alveo di un settore femminile che avrebbe bisogno di ben altra visibilità e sostengo.

La giovane campionessa del mondo Marta Bastianelli e la sua squadra sono state messe al palo. E’ successo nell’ultimo fine settimana, al doppio appuntamento internazionale del Costa Etrusca in Toscana. La miccia accesa almeno sette giorni prima, alla prova di Coppa del Mondo italiana di Cittiglio (Va), quando l’assistente del coordinatore della Commissione Strada, il francese Marc Chovelon (responsabile Uci del settore femminile) ha raccolto prove dettagliate, anche fotografiche, ritenute successivamente sufficienti, per aprire il procedimento restrittivo all’attività agonistica a cui oggi è stata sottoposta una delle formazioni italiane più blasonate e invidiate al mondo. Forse è proprio questo il vero problema.

Fatto sta che la posizione dominate assunta in gruppo (di regola 12 atlete contro 6) ritenuta in grado di falsare l’andamento delle competizioni, quindi aggirando le leggi non scritte del fair-play, è l’atto d’accusa formulato dell’Unione Ciclistica Internazionale.

Le due formazioni di patron Maurizio Fabretto - la storica Safi-Pasta Zara-Manhattan e la nuova di zecca Titanedi-Frezza-AccaDueO forgiata per fare vivaio - costituirebbero di fatto una unica realtà. Lo sostiene l’Uci con l’avallo di un team concorrente tra i più attrezzati in Italia che ha sottoscritto un dettagliato esposto in cui denuncia che il parco mezzi e la logistica dei due team sono identici, ravvisando anche una similitudine cromatica tra le due livree, entrambe bianco–rosse.

Appena partita la stagione rosa è dunque finita sotto accusa la doppia affiliazione del Dream Team di Cornuda. Nel settore non è una novità, tra Elite e Under 23 è una prassi a cui nessuno ufficialmente batte ciglio, salvo borbottare al bar sport.

“E’ tutta una montatura orchestrata ad arte dalla concorrenza, per lo più italiana. Le accuse sono infondate e vaghe - sbotta Maurizio Fabretto che con la sua struttura può contare complessivamente su 22 quotatissime ragazze -. Non abbiamo proprio nulla da nascondere. Le due affiliazioni sono perfette. Fatte a norma, seguendo alla virgola le vigenti disposizioni Uci: abbiamo direttivi, maglie e fidejussioni bancarie differenti. In campo maschile c’è addirittura chi ha tre affiliazioni e non succede nulla. Perché allora questo accanimento nei nostri confronti? Abbiamo fondato la seconda squadra Titanedi in accordo con il Settore tecnico nazionale per consentire la crescita e la valorizzazione del vivaio beneficiando del punteggio della Bronzini che ci permette di fare svolgere l’attività internazionale anche alle più giovani. Le due squadre sono simili, ma completamente diverse”.

Fatto sta che nell’ultimo fine settimana il presidente di giuria, la francese Isabelle Dailly Maupoint, sabato a Montescudaio (Pi) ha applicato alla lettera il dispositivo dell’Uci che vietava la partecipazione congiunta di Safi e Titanedi. Al massimo poteva gareggiare una formazione mista, oppure una a scelta tra Safi o Titanedi. Le stesse condizioni sarebbero state consigliate dall’Uci per regolarizzare il tesseramento del team di Cornuda. Apriti cielo. Maurizio Fabretto è andato su tutte le furie e subito al muro–contro–muro. Le 16 ragazze presenti in Toscana, tra cui l’iridata Bastianelli, la lituana Ziliute e l’azzurra Bronzini (compresi tecnici e personale, 28 persone facevano parte della trasferta toscana) sono rimaste in albergo e clamorosamente non hanno gareggiato.

“Non penso minimamente ad un passaggio di ragazze da un team all’altro per restare con una sola squadra. Oppure correre le gare internazionali con una formazione mista come vuole l’Uci. Piuttosto chiudo tutto - si lascia andare Fabretto -. Gli organizzatori delle prove di Coppa del Mondo e delle grandi classiche aspettano la campionessa del mondo e la sua squadra. Le iscrizioni sono già pianificate. Dopo tutto quello che abbiamo fatto e dato per fare crescere il settore femminile non meritiamo questo trattamento che ha dell’incredibile”.

Eppure negli anni Novanta quando arrivava la Sanson alle corse col suo esercito nessuno ha mai preso provvedimenti per tutelare il resto del gruppo.

Domenica prossima per aggirare solo temporaneamente l’ostacolo, per il Fiandre è stata varata una nazionale estemporanea composta da Bastianelli, Bronzini, Tamanini e Berlato della Safi oltre a Tognali e D’Ettorre del Top Girls. L’ex iridata Diana Ziliute gareggerà con la nazionale lituana. Gli altri top team internazionali al Fiandre, terzo atto di World Cup, ci saranno autonomamente. Così come ci dovevano essere i due team di Fabretto. Le altre ragazze Titanedi, tra cui l’ex iridtata juniores Patuzzo, Soldo e Tagliaferro, gareggeranno invece a Sovilla in provincia di Treviso nella gara riservata ai ragazzi Juniores. Per domenica prossima, quando l’attività internazionale si sposterà in Olanda per la Ronde van Drenthe, quarta prova di Coppa del Mondo, la situazione sarà tutta da rivedere e valutare. Intanto si pedala a vista.

Del clamoroso caso si è subito interessato il presidente nazionale della Fci Renato Di Rocco che ha inviato una dura lettera all’Uci in cui stigmatizza il metodo adottato e sottolinea la buona fede del team, gettando di fatto nuova benzina sul fuoco nel delicatissimo rapporto tra Fci ed il massimo organismo internazionale, già minato dalle vicende Pro Tour ed a quelle legate al doping.

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Missione Spagna per la Liquigas

Tre appuntamenti in terra iberica attendono la Liquigas nei prossimi giorni. La squadra, sotto la guida dei direttori sportivi Mario Chiesa e Stefano Zanatta, sarà al via sabato prossimo, 5 aprile, del G.P. Miguel Indurain. Successivamente, da lunedì 7 a sabato 12 aprile, Leonardo Bertagnolli e compagni prenderanno parte alla Vuelta Ciclista al Paìs Vasco. Chiuderà la trasferta iberica la Klasika Primavera, domenica 13.

Oltre al trentino, che vanta un feeling particolare con i Paesi Baschi dopo la vittoria ottenuta lo scorso anno nella Clasica de San Sebastian, potrebbero rivestire un ruolo da protagonisti Michael Albasini e Kjell Carlström. Completano la formazione Liquigas Valerio Agnoli, Dario Cataldo, Matej Mugerli, Ivan Santaromita e, a partire dalla Vuelta al Paìs Vasco, Manuel Beltran.

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Cancellara pedala (e vince) sul nuovo numero di tuttoBICI

In piena stagione di classiche, Fabian Cancellara troneggia sulla copertina del nuovo numero di tuttoBICI che potrete trovare in tutte le edicole: dopo la straordinaria tripletta sulle strade italiane (eroica, Tirreno e Sanremo) e alla vigilia di Fiandre e Roubaix, il campione svizzero si racconta in un lungo servizio che il nostro giornale giustamente gli dedica.

A proposito di Eroica, vi proponiamo una inchiesta articolata sulla corsa delle strade bianche: scopriamo come la giudicano corridori, tecnici e il suo creatore, Angelo Zomegnan, oltre ad Alessandro Ballan che ha lottato fino all'ultimo per vincerla e che a Siena tornerà sicuramente per salire in cima al podio.

Quanto alla Sanremo, oltre a Cancellara, a raccontarcela è Filippo Pozzato, che forse ancora si morde le mani per l'occasione sprecata.

tuttoBICI vi propone poi una ricca serie di personaggi: Davide Rebellin vincitore a 37 anni della Parigi-Nizza e primo leader dell'Oscar tuttoBICI; Filippo Savini timido protagonista della fuga-fiume a Sanremo; Daniele Pietropolli, talento ritrovato in questo avvio di stagione; Raffaele Illiano e la sua storia legata a filo doppio con Gianni Savio.

E ancora, il progetto giovani della NGC Otc; un'intervista a Bob Stapleton, il manager che ha traghettato la High Road fuori dalle sabbie mobili del doping targato T-Mobile; le verità di Fabio Baldato, grande protagonista a quarant'anni; l'intervista a cuore aperto realizzata con un grande del ciclismo come Bernard Hinault; il viaggio in India di Ivan Basso insieme a Intervita, tra i bimbi delle povere città di quel paese.

Riflettori puntati poi sul team femminile Gauss RDZ Ormu e naturalmente sul ciclismo giovanile con i primi personaggi emergenti della stagione dilettantististica, i reportage sulle corse più importanti, l'entusiasmante inizio di stagione di ragazzi del Team Giorgi e le ambizioni degli juniore della For3, il tuutto - naturalmente - raccontato splendidamente anche dalle immagini del Team Rodella 2000. Da non perdere, ovviamente, le prime classifiche degli Oscar tuttoBICI per le categorie giovanili: la grande corsa al premio più importante della stagione è cominciata.

Se tuttobiciweb.it vi dà notizie in tempo reale, il mensile tuttoBICI vi offre l'opportunità di approfondire e di andare al cuore dei fatti. Un'occasione da non perdere, correte in edicola...

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La Barloworld pronta per il grande esame dei Muri

Dici Fiandre e subito senti nell’aria l’atmosfera del grande ciclismo. La 92.sima edizione della leggendaria “Ronde” consuma le attese dei veri appassionati perchè questo è davvero un giorno speciale per chi mastica pane e bicicletta. Quasi sette ore di viaggio sulle impervie strade fiamminghe, 264 km da Bruges a Ninove, uno spettacolo da intenditori, talmente affascinante da poter far innamorare del ciclismo anche chi non ha mai assistito ad una corsa con la dovuta attenzione. Diciassette muri, dal Kluisberg al Bosberg, dove accadrà di tutto e di più. Poi molto dipenderà dal tempo, come al solito. Le previsioni meteo per ora dicono tempo buono, anche se per domenica è previsto clima più rigido e forse anche neve. Questo è il Belgio, gente!

Claudio Corti, team manager Barloworld, sarà in ammiraglia al fianco del DS Valerio Tebaldi, che in passato è stato suo corridore negli anni scintillanti di Gianni Bugno. Il nome dell’asso italiano c’è nell’albo d’oro del Giro delle Fiandre, edizione 1994, corsa straordinaria e finale mozzafiato, con Bugno che alza le braccia troppo presto e rischia di farsi beffare da Johan Museeuw. Quella corsa non è solo un ricordo tra i molti preziosi che Corti conserva nella sua bacheca di corridore prima e tecnico poi. E’ anche una lezione importante per capire alcuni dei tanti misteri di questa corsa bellissima: “Tutto sembrava essere, Gianni – ricorda Corti – meno un corridore da Fiandre. Lui in corsa non era particolarmente reattivo e questa è una gara nella quale devi essere sempre vispo, mai distrarti un attimo... Ma lui quel giorno era in uno stato di grazia, lo vedevamo da come usciva dai muri, tutto gli riusciva facile. La sua straordinaria potenza, abbinata ad una classe non comune, gli consentiva qualsiasi cosa. Ma non dimentichiamoci che Bugno era un fuoriclasse: questa è una corsa per campioni veri o per grandi specialisti. Per alcuni, dunque, non per tutti”.

Valerio Tebaldi nel 1994 non era più nella stessa formazione di Bugno, dopo aver corso al suo fianco per sei stagioni, ma conserva una sensazione diversa rispetto a quella di Corti. “Io piuttosto pensavo che lui avrebbe potuto vincere la Roubaix, con la potenza che aveva... Mi chiedevo perchè si ostinasse a non disputarla... uno come lui, con quella forza nelle gambe, tra l’altro abituato a spingere senza mai alzarsi dal sellino, l’assetto ideale per domare il pavè...”

I ricordi comunque sono lontani mentre il Giro delle Fiandre 2008 è qui ed il Team Barloworld ha mille buoni motivi per affrontarlo con piena concentrazione. “La vittoria di tappa di Gasparotto a La Panne è stata fondamentale per dare a tutto il gruppo ulteriore convinzione – spiega Corti – queste sono gare in cui devi essere concentrato, cattivo, aggressivo. Talvolta l’atteggiamento mentale conta più della condizione. Abbiamo una squadra valida e uomini che su questo percorso possono farsi valere. Enrico Gasparotto è indubbiamente il nostro atleta più in forma che giorno dopo giorno sta dimostrando quello che vale. Per cui, anche se è la prima volta che corre il Giro delle Fiandre, io dico che può fare ottime cose”.

Poi ci sono Baden Cooke e Robert Hunter, due campioni a cui l’esperienza non fa certo difetto: “Baden ha avuto un momento di appannamento dopo la Sanremo, ma in Belgio ha subito ritrovato il colpo di pedale e di certo le motivazioni non gli mancano. Rob è partito un po’ più lento dello scorso anno, tuttavia ha lavorato bene. Negli ultimi giorni ha avuto un po’ di influenza, ma io sono sicuro che lui può sbloccarsi da un momento all’altro ed esprimersi ai suoi livelli migliori”.

Dei tre capitani, che avranno attorno come sempre un gruppo molto unito e voglioso di ben figurare, solo due saranno sul pavè della Roubaix la domenica successiva, mentre Gasparotto chiuderà la sua campagna al nord con la Gand-Wevelgem. Per tutti vale lo stesso principio: nulla è impossibile, specialmente nel grande nord. Il Team Barloworld ha un’altra occasione per consacrarsi ulteriormente nell’elite del ciclismo mondiale.

Questi gli atleti selezionati dal Team Barloworld per prendere parte al Giro delle Fiandre , in programma domenica prossima 6 aprile: Patrick Calcagni, Baden Cooke, Marco Corti, Enrico Gasparotto, Robert Hunter, Daryl Impey, Paolo Longo Borghini, Carlo Scognamiglio.

Direttore Sportivo: Valerio Tebaldi

Tuttobiciweb.it

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Di Luca, ritorno al futuro

L'abruzzese della Lpr ha vinto la quarta tappa della Settimana Lombarda su Bauchat e Szczawinski. "Questa è la conferma che posso difendere la maglia rosa al Giro"

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Danilo Di Luca, 32 anni, alla prima vittoria del 2008. Bettini

VERTOVA (Bergamo), 4 aprile 2008 - Danilo Di Luca ha vinto la 4/a tappa della Settimana Lombarda, da Vertova a Vertova per 192,4 chilometri. L'abruzzese dell'Lpr, 32 anni, ha battuto in volata lo svizzero Roger Beuchat (Diquigiovanni-Adroni) e il polacco Krzysztof Szczawinksi (Miche-Silver Cross). Ritiratosi nel corso della tappa Alberto Loddo (Tinkoff), leader al mattino, il comando è passato proprio a Di Luca, a pari tempo con il compagno di squadra Paolo Savoldelli: decisivi i migliori piazzamenti nel corso di queste prime quattro frazioni.

LA CRONACA - In attesa della tappa regina di domani (Flero-Flero, 163 km con i Gpm di Passo Cavallo, Colle Sant'Eusebio e Colle della Maddalena) già i tre passaggi di oggi sul Passo La Forcella, l'ultimo dei quali ai meno 11 dal traguardo, hanno fatto un po' di selezione. La corsa, come previsto, l’hanno sempre controllata le maglie grigio-verdi dell’Lpr: la fuga da lontano di Senekovic, Gourov, Der, Krys e Cattaneo non ha mai dato l'impressione di poter arrivare. L'avanguardia del plotone è tornata compatta prima dell'ultimo approccio alla salita: in discesa ha tentato l'allungo Savoldelli, poi è toccato a Pietropolli pilotare lo sprint per capitan Di Luca. Il vincitore del Giro 2007 si è imposto agevolmente.

FINALMENTE - Primo successo 2008, primo successo con la maglia Lpr. Più in generale, Di Luca non vinceva in gare ufficiali proprio dalla conclusione della corsa rosa 2007 (3 giugno) e non alzava le braccia dal 24 maggio dell'anno scorso (tappa di Briançon al Giro). Nel frattempo gli è successo di tutto: per restare agli ultimi giorni, non è stato invitato con il teama Giro dei Paesi Baschi, Amstel, Freccia e Liegi (in quest'ultima non potrà difendere il titolo 2007), e il 16 aprile il Gui deciderà sulla proposta di due anni di stop da parte della Procura del Coni per le presunte anomalie sui profili ormonali del Giro 2007."E' stata una bellissima giornata, la squadra ha controllato la corsa tutto il giorno e io l'ho ripagata - ha detto Di Luca -. Se qualcuno aveva dei dubbi sul mio impegno in questa corsa, ho dimostrato con i fatti che ci tengo. E proverò anche a conquistare la classifica generale". Nessun messaggio polemico, anche se "in questo successo c'è anche un po' di rabbia, certo. E' arrivato al momento giusto. E' chiaro che in questo aprile le corse come i Baschi e la Liegi mi mancheranno, ma quello che conta è il Giro. E oggi ho avuto la conferma che ci sto arrivando nel migliore dei modi".

Gazzetta.it

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Di Luca: una vittoria dedicata a chi mi vuol bene

Nella tappa più lunga della Settimana Lombarda, la Vertova-Vertova di km 192,6, Danilo Di luca coglie la sua prima affermazione nella corsa targata Domus. Allo stesso tempo, il campione della Lpr Brakes indossa la maglia giallorossa del leader della classifica, fino a ieri appartenuta ad Alberto Loddo, ritiratosi nel corso della tappa odierna. Soddisfatto e sorridente, il team manager Fabio Bordonali: “La squadra sta bene, lo ha dimostrato ieri ma anche oggi ha lavorato per tutta la tappa. Devo fare i complimenti ai ragazzi, orchestrati molto bene dai due capitani Di Luca e Savoldelli”.

In effetti, la tattica nel finale è stata perfetta: attacco in discesa di Savoldelli, e quando il gruppo ha annullato il tentativo, Pietropolli si è messo a servizio di Di Luca tirandogli una volata perfetta.

“Savoldelli ha provato le sue carte, non gli è andata bene e allora ci ha provato l’altro, cogliendo il bersaglio. Tra l’altro Pietropolli ha ricambiato a Di Luca il favore avuto a Reggio Calabria. In questi giorni abbiamo fatto il possibile per prendere la maglia, adesso ce l’abbiamo noi e lavoreremo per portarla fino a Bergamo”.

Di Luca è stato a lungo applaudito quando sorridente e finalmente sereno è salito sul podio per vestire la maglia del primo della classifica generale e anche quella ciclamino che spetta al migliore nella classifica a punti.

“Pietropolli è stato bravissimo: prima ha chiuso due buchi all’ultimo chilometro, poi mi ha tirato una bellissima volata. Dite che mi ha ricambiato il favore? Vero, vuol dire che fare i favori fa bene, perché poi tornano indietro… Questa vittoria la dedico alle persone che mi vogliono bene, e in questi mesi ho scoperto che sono davvero tante; è una dedica importante per loro, che estendo, naturalmente, a tutti i compagni”.

Domani è in programma il tappone, la Flero-Flero di 163 km che probabilmente darà il verdetto finale della Settimana Lombarda. Hai già fatto le salite in programma, hai studiato la tappa?

“L’ho già fatta una volta qui alla Lombarda, però non la ricordo benissimo. So di certo che è una tappa dura. Domani monterò il 25, perché il Muratello è durissimo”.

A questo punto, vinta la tappa, è naturale spostare l’obiettivo sulla vittoria finale della settimana.

“Esatto. L’obiettivo di vincere la tappa l’ho centrato, adesso voglio salire sul podio di Bergamo con addosso la maglia del leader”.

Come avevi detto sin dal giorno della punzonatura, dovevi testarti giorno dopo giorno. Appare chiaro che la condizione è in netto crescendo.

“Oggi è la prima volta che ho sentito buone sensazioni sul cambio di ritmo, mi sono sentito bene anche in salita, poi ho fatto una bella volata. Quindi posso dire che la condizione è proprio in crescendo.”

Per i noti problemi hai dovuto stravolgere la preparazione e l’attività. Niente Paesi Baschi dal 7 al 12 e niente Classiche in Belgio.

“Sicuramente i Paesi Baschi mi mancano. E’ una gara nella quale ho sempre tenuto molto a far bene, ho vinto diverse tappe e una volta anche la classifica generale; è stata una corsa che mi ha sempre preparato bene per le classiche. Purtoppo quest’anno non farò né l’una né l’altra, l’importante ora resta il Giro d’Italia. L’obiettivo è arrivarci al top, come voglio io; per adesso le cose proseguono bene. Anche questo tipo di gare servono tantissimo, perché vincere è sempre difficile: ogni giorno e in qualunque posto. Qualsiasi gara è importante per cercare la condizione ideale, e poi vincere fa sempre bene per il morale! Certo, questa corsa non è come i Paesi Baschi, ma quando devo correre le gare di più alto livello non ho nessun problema ad adattarmi, perché quando ho la condizione posso fare qualsiasi tipo di gara”.

Tuttobiciweb.it

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Lombarda: colpo doppio per Danilo Di Luca

Danilo Di Luca: è lui il re della Settimana Lombarda. L'abruzzese della Lpr ha rotto il ghiaccio vincendo la quarta tappa della Settimana Lombarda, la Verova-Vertova di 192 chilometri, caratterizzata dalla tripla scalata della Forcella. Di Luca e la sua Lpr hanno comandato tutta la corsa anche perché Danilo si è trovato ad essere il leader virtuale della corsa, dopo il ritiro di Alberto Loddo. Così quando sul tragaurdo si è presentato un gruppo forte di una cinquantina di uomini, tra i quali tutti i più attesi, Di Luca ha vinto la volata precedendo lo svizzero Roger Beuchat (Diquigiovanni Androni) ed il polacco Krisztof Szczawinski della Miche Silver Cross.

Di Luca è ora il leader della classifica generale alla vigilia dela tappa più attesa, la Flero-Flero con le salite Passo Cavallo, il Colle Sant'Eusebio e il Colle della Maddalena.

Tuttobiciweb.it

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Route Adelie: Ista esalta ancora la Agritubel

IL belga Kevin Ista ha vinto per distacco la Route Adelie de Vitré, disputata sulle strade della Bretagna. Il portacolori della Agritubel - all'ennesimo successo di una primavera eccellente - ha staccato negli ultimi chilometri un gruppo forte di trentun attaccanti, unici superstiti di un corsa che ha visto il grosso del gruppo costretto al ritiro dalla giuria quando stava per essere doppiato proprio dagli attaccanti nel circuito finale. Del gruppetto dei migliori facevano parte anche Dall'Antonia (CSF Group Navigare) e Duma e Nardecchia della Ceramica Flaminia - Bossini.

Ordine d'arrivo

1 Kevin Ista (Agritubel)

2 Benoit Vaugrenard (Française des jeux)

3 Jérémie Galland (Auber 93)

4 Yann Huguet (Cofidis)

5 Rémi Pauriol (Crédit Agricole)

6 Daniel Martin (Slipstream)

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Gui: il 18 aprile a giudizio Spezialetti e Simone Masciarelli

Il giudice di ultima istanza in materia di doping del Coni ha fissato per venerdì 18 le udienze per i casi di Alessandro Spezialetti e Simone Masciarelli. I due corridori, coinvolti nell'indagine Oil for drug, erano stati prosciolti dalla commissione d'appello federale della Fci e contro questi proscioglimenti la procura antidoping del Coni aveva presentato appello al Gui. Le udienze si svolgeranno alle ore 10.30 per Spezialetti e alle 11 per Masciarelli.

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Giro dell'Austria: invitata la Astana

L'Astana sarà protagonista al Giro d'Austria che si disputerà dal 5 al 13 luglio. Lo hanno confermato oggi gli organizzatori della corsa che hanno invitato la squadra di Johan Bruyneel. Ricordiamo che in seguito agli scandali di doping degli ultimi anni, la Astana è stata esclusa della lista delle squadre partecipanti al Giro d'Italia e al Tour de France, nonostante l'ingaggio del campione del Tour 2007, lo spagnolo Alberto Contador (nella foto). Gli organizzatori del Giro di Germania che si corre dal 29 agosto al 6 settembre non hanno ancora preso una decisione al riguardo. "Non sappiamo se Alberto Contador verrà, ma contiamo di vedere in gara Andreas Kloden e Levi Leipheimer", ha detto il capo dell'organizzazione del Giro d'Austria, Uschi Riha.

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L'Uci è decisa: andremo avanti con il ProTour

L'Uci non lascia, anzi raddoppia il suo impegno nel progetto ProTour. È quanto è stato deciso ieri a Bruges nella riunione del CUPT, vale a dire l'organismo che dirige il ProTour stesso.

Dopo le comunicazioni del presidente dell'UCI Pat McQuaid - si legge in un comunicato ufficiale - tutte le parti rappresentate in seno al ProTour hanno espresso la loro volontà di continuare il loro impegno.

Per McQuaid «è confortante constatare come - in un clima molto turbato - i corridori, le squadre e gli organizzatori iscritti al ProTour manifestino la loro intenzione di proseguire nell'impegno. Questo mostra che gli obiettivi del ProTour in particolare l'universalizzazione del ciclismo, la crescita della qualità di tutti gli elementi del sistema e la crescita delle visibilità delle corse costituiscono priorità largamente condivise da tutti coloro che hanno a cuore la crescita del ciclismo».

Nella riunione, è stato dato spazio ad una riflessione sul ProTour 2009 che prevede l'ingresso di nuove prove. In quest'ottica, il CUPT è stato informato delle discussioni che sono state portate avanti con Russia e Cina così come delle prospettive di approdo - nel medio periodo - sui continenti africano e americano.

È stata creata poi un'unità che si occuperà degli sviluppi di nuove corse, dei servizi agli organizzatori e alle squadre, della produzione e diffusione delle immagini tv e della ricerca di nuovi sponsor.

In conclusione, il presidente del CUPT Vittorio Adorni ha sottolineato che «se corridori, squadre, organizzatori e sponsor si impegneranno tutti con gli steessi obiettivi, tutto il mondo del ciclismo ne beneficierà sicurramente».

Da notare che all'incontro eerano presenti i rappresentanti dei corridori e degli organizzatori del ProTour ma non i grandi organizzatori che hanno scelto di non fare parte del ProTour.

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Ex ciclista confessa, lo sport americano trema

L'ex-ciclista Tammy Thomas è stata dichiarata colpevole di spergiuro davanti ad un grand jury nell'ambito dell'inchiesta sulla illegale distribuzione di sostanze dopanti che vede implicate altre diverse stelle dello sport americano. La Thomas, la prima atleta legata alla Bay Area Laboratory Co-Operative (Balco) ad essere finita sotto processo, è stata ritenuta colpevole in tre capi d'accusa per spergiuro su cinque ed in un altro per avere ostacolato il corso della giustizia. "Mi avete già portato via una carriera, ora non potete farmi questo", ha urlato la Thomas alla giuria. "Guardatemi in faccia, voi distruggete la vita della gente", ha invece gridato all'accusa. Esperti legali ritengono che la Thomas ora vada incontro ad una condanna (attesa per il 18 luglio) che va dai sei mesi fino a qualche anno di prigione. L'inchiesta condotta dal governo staunitense vede coinvolte diverse stelle dello sport americano, dai campioni di atletica leggera Tim Montgomery, Marion Jones e Dwain Chambers, al recordman di homerun nel baseball, Barry Bonds. Quest'ultimo è sotto processo esattamente come la Thomas per avere mentito ad un grand juy, nel suo caso avendo negando di avere mai usato sostanze dopanti. Sempre gli stessi esperti legali hanno spiegato che la condanna della Thomas ha offerto agli avvocati di Bonds un antipasto di quello che potrebbe accadere al processo del loro assistito. Jeff Novitzky, l'investigatore del dipartimento del tesoro che aveva interrogato la Thomas, sarà protagonista anche nel processo di Bonds. Novitzky ha spiegato alla giuria che la Thomas, mentendo nel 2003 sull'uso di steroidi e sostanze anabolizzanti, ha ostacolato il lavoro di Patrick Arnold, il chimico incaricato di indagare sulla Balco. Nel 2006 la Thomas ammise poi di avere usato steroidi.

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Samoilau stacca tutti

Di Luca resta leader

Nella penultima tappa della Settimana Lombarda il bielorusso taglia solitario il traguardo davanti al capitano della Lpr. Il vincitore del Giro 2007 precede ancora Savoldelli. Domani finale con la Bergamo-Bergamo di 162,700 chilometri

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Danilo Di Luca, leader alla Settimana Lombarda. Bettini

FLERO (Brescia), 5 aprile 2008 - Branislau Samoilau ha vinto per distacco la 5ª tappa della Settimana Lombarda, da Flero a Flero per 163,5 chilometri. Il bielorusso dell’Acqua&Sapone-Mokambo, 22 anni, al primo successo 2008 e secondo in carriera, ha preceduto di una manciata di secondi un primo gruppetto inseguitore, regolato da Danilo Di Luca (Lpr) su Massimo Giunti (Miche). Di Luca è sempre leader della classifica generale.

LA CRONACA - E’ stata un’impresa, quella di Samoilau. Il campione nazionale di Bielorussia in carica è andato in fuga dopo cinque chilometri, insieme a Contrini (Tinkoff) e al lituano Kairelis (Flaminia): sembrava un’azione destinata a esaurirsi, invece Samoilau ha resistito sulle prime due salite di giornata (Passo Cavallo e Colle Sant’Eusebio) e pure sulla terza, il Colle Maddalena, un gpm di prima categoria che da queste parti chiamano piccolo Mortirolo. Così è arrivato a braccia alzate nel paese di Andrea Pirlo e si è preso i meritati applausi, confermando di essere uno dei giovani più interessanti del gruppo. Per l’Acqua&Sapone, già a segno con Balducci a Dalmine, si tratta del secondo successo di giornata in questa 38ª edizione della Settimana Lombarda, su cinque tappe disputate.

IL DUELLO - Anche oggi comunque la maggior parte delle attenzioni si sono posate su Di Luca: l’abruzzese ha promosso l’azione che ha scremato il gruppo sulla Maddalena, e se Samoilau fosse stato ripreso avrebbe probabilmente riprovato lo sprint per bissare il successo di ieri. "Comunque sono contento per avere conservato la maglia e per il passo che ho avuto in salita", ha detto. In classifica generale ha lo stesso tempo del compagno Paolo Savoldelli (guida per i migliori piazzamenti): così per dirimere la questione-successo finale sarà decisiva la tappa conclusiva di domani. Da Bergamo a Bergamo, sono 163 chilometri tutt’altro che piatti: i due Gpm di Colle Gallo e Colle Selvino dopo metà gara, e in più lo strappo di Colle Aperto nel finale in città alta. "Io o Paolo, l’importante è che il successo rimanga in casa Lpr. Controlleremo e poi giocheremo le nostre carte nel finale", ha detto Di Luca. Che però, di lasciare il primato sembra proprio non avere voglia.

Ordine d'arrivo: 1. Branislau SAMOILAU (Bie, Acqua&Sapone-Mokambo) km 163, 5 in 3.56’12", media 41,532; 2. Di Luca a 23"; 3. Giunti; 4. Vrecer (Slo); 5. Contrini; 6. Osella; 7. Kairelis (Lit); 8. Rubiano (Col); 9. Codol; 10. Ratti; 11. Savoldelli; 13. Pietropolli.

Classifica: 1. Danilo DI LUCA (Lpr) 16.35’09"; 2. Savoldelli; 3. Pietropolli a 16"; 4. Codol a 40"; 5. Osella a 47"; 6. Klimov (Rus) a 1’08"; 7. Van Winden (Ola) a 1’13"; 8. Golcer (Slo) a 1’40"; 9. Kiserlovski (Cro); 10. Rubiano (Col) a 1’42".

Gazzetta.it

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Lombarda: fuga vincente di Samoilau. Di Luca resta leader

Flero incorona Samoilau. Il bielorusso della Acqua & Sapone ha coronato con una vittoria, una giornata che lo ha visto protagonista sin dalle prime battute, quando è andato in fuga prima con altri due atleti (Kairelis e Contrini) e poi tutto solo dalla Maddalena fino al traguardo.

Alle spalle del brravo Samoilau, staccato di una manciata di secondi, Danilo Di Luca ha regolato un gruppetto comprendente tutti i migliori della classifica generale. Terzo si è piazzato Massimo Giunti. Di Luca conserva così la maglia di leader della classifica generale alla vigilia dell'ultima tappa che porterà domani i corridori nel cuore di Bergamo.

Valerio Zeccato

Ordine d'arrivo

1. Branislau Samoilau (Acqua & Sapone Caffè Mokambo)

2. Danilo Di Luca (Lpr Brakes) a 23”

3. Massimo Giunti (Miche Silver Cross)

4. Robert Vrecer (Slo, Radenska)

5. Daniele Contrini (Tinkoff Credit Systems)

6. Marco Osella (Team Preti Mangimi),

7. Dainius Kairelis (Ltu, Ceramica Flaminia Bossini)

8. Miguel Angel Rubiano Chavez (Col, Centri della Calzatura Partizan)

9. Massimo Codol (Acqua & Sapone Caffè Mokambo)

10. Eddy Ratti (Team Nippo Endeka)

11. Paolo Savoldelli (Lpr Brakes)

12. Richard Ochoa Quinterno (Col, Diquigiovanni Androni)

13. Daniele Pietropolli (Lpr Brakes).

Tuttobiciweb.it

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