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News stagione 2008


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Medici è campione argentino della crono

Matias Medici è il nuovo campione argentino della cronometro. Si tratta di un bis per il forte passista che aveva già conquistato lo stesso titolo nel 2006.

Ordine d'arrivo

1 MEDICI MATIAS ACINPROBA 48:45.0

2 9 GARRIDO MARTIN FCC 49:20.0

3 10 GIACINTI JORGE FCC 49:48.0

4 40 ACTON ALEJANDRO JUNINENSE 51:31.0

5 84 FERNANDEZ GERARDO LUIS SAN JUAN 52:36.0

6 85 PI JORGE ANTONIO SAN JUAN 52:40.0

7 11 BRUNETTA GUILLERMO FCC 52:45.0

8 4 RODRIGUEZ JEREMIAS ACINPROBA 53:45.0

9 99 RICHARD GABRIEL PUEBLO DE LA PAZ 54:21.0

10 79 ESCUDERO IVAN SAN LUIS 55:25.0

11 86 ARIAS MAURICIO DAVID SAN JUAN 55:26.0

12 67 MOREIRA EMILIANO LITORAL 57:21.0

13 19 RAMIREZ ESTEBAN FCC 57:32.0

14 100 BENAVIDEZ NICOLAS PUEBLO DE LA PAZ 58:34.0

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Accordo tra Ullrich e la giustizia tedesca?

Secondo la stampa svizzera, paese nel quale Jan Ullrich vive, tra l'ex campione e la giustizia tedesca sarebbe stato raggiunto un accordo: il pagamento di una forte ammenda in cambio della rinuncia a proceedere al giudizio. L'opzione era stata ufficialmente proposta ad Ullrich dal Tribunale di Bonn e secondo il quotidiano St Galler Tagblatt l'avvocato svizzero di Ullrich avrebbe raggiunto un accordo favorevole al suo cliente per una cifra stimata attorno ad un milione di euro. Ricordiamo che Ullrich si è sempre dichiarato innocente e specifichiamo che il suo manager non ha voluto smentire né confermare l'indiscrezione.

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Gp Indurain: Wegmann supera Albasini

Il campione di Germania Fabian Wegmann ha vinto oggi in Spagna il classico GP Miguel Indurain. Il portacolori della Gerolsteiner ha superato allo sprint lo svizzero Michael Albasini della Liquigas.

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Gp Indurain: Wegmann supera Albasini. Quinto Riccò

Il campione di Germania Fabian Wegmann ha vinto oggi in Spagna il classico GP Miguel Indurain. Il portacolori della Gerolsteiner ha superato allo sprint lo svizzero Michael Albasini della Liquigas. Da segnalare il buon quinto posto di Riccardo Riccò che rientrava proprio oggi alle gare dopo l'infortunio patito alla Tirreno-Adriatico e la conseguente rinuncia alla Sanremo.

Ordine d'arrivo

1 Fabian Wegmann Duitsland GST 04u57'23''

2 Michael Albasini Zwitserland LIQ z.t

3 Joaquím Rodriguez Oliver Spanje GCE op 0'02''

4 David Herrero Llorente Spanje KGZ z.t

5 Riccardo Riccò Italië SDV z.t

6 Manuel Vazquez Hueso Spanje GNM z.t

7 Leonardo Duque Colombia COF op 0'06''

8 David De La Fuente Rasilla Spanje SDV z.t

9 Aitor Galdos Alonso Spanje EUS z.t

10 Andrea Moletta Italië GST z.t

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Olanda: scatenati i giovani della High Road

Davvero buono il lavoro svolto finora da Bob Stapleton (a proposito, leggete l'intervista che pubblica l'ultimo numero di tuttoBICI), il manager della High Road. Tanti e firmati da giovani talenti i successi ottenuti fino ad ora. L'ultimo è stato firmato oggi da Tony Martin e da Adam Hansen, che si sono presentati insieme sul traguardo della Het van Mergelland, conosciuta lassù come "l'inferno". I due sono scattati nei primi chilometri della prova e hanno firmato un'impresa fantastica, presentandosi alll'arrivo con sette minuti di vantaggio sugli avversari.

Ordine d'arrivo

1. 26 GER 19850423 Martin, Tony Team High Road 4.50'17"

2. 24 AUS 19810511 Hansen, Adam Team High Road 4.50'17"

3. 46 BEL 19860606 Jacobs, Pieter Silence - Lotto 4.57'09" 6'52"

4. 184 NED 19830513 Hoogerland, Johnny Van Vliet - EBH-Elshof 4.57'09" 6'52"

5. 198 NED 19820911 Westra, Lieuwe KrolStonE Continental Team 4.57'11" 6'54"

6. 132 NED 19811103 Traksel, Bobbie Cyclingteam P3transfer - Batavus 4.57'56" 7'39"

7. 173 GER 19730505 Glasner, Bjorn Team Kuota - Senges 5.00'56" 10'39"

8. 27 CZE 19830926 Rabon, Frantisek Team High Road 5.00'58" 10'41"

9. 1 BEL 19780401 Sijmens, Nico Landbouwkrediet-Tönissteiner 5.01'16" 10'59"

10. 185 NED 19770423 Schmitz, Bram Van Vliet - EBH-Elshof 5.01'16" 10'59"

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Johan Bruyneel: «Senza Contador è il Tour a rimetterci»

L'esclusione del ciclista spagnolo Alberto Contador dal Tour de France avrà delle conseguenze negative per la manifestazione stessa. A lanciare l'allarme è stato oggi il direttore del team Astana Johan Bruyneel. "Sarà proprio il Tour de France a rimetterci - ha dichiarato - Gli sport hanno bisogno delle loro stelle e in questo momento non ci sono star nel ciclismo. Una volta c'erano Lance Armstrong e Mario Cipollini, Contador è l'unico che ha le caratteristiche per divenire il prossimo". Il ciclista spagnolo ha firmato per l'Astana lo scorso ottobre e non potrà difendere il titolo vinto lo scorso annoa Parigi: il team kazako, infatti, è stato escluso da tutte le manifestazioni organizzate dalla Aso (Amaury Sport Organization) nel 2008 per i numerosi coinvolgimenti in scandali doping. Con l'assenza di Contador e del compagno di squadra Levi Leipheimer, i favoriti della Grande Boucle sono diventati l'australiano Cadel Evans, lo spagnolo Carlos Sastre e il russo Denis Menchov. "Con tutto il rispetto per questi ragazzi - ha aggiunto Bruyneel - nella lista dei favoriti di questa edizione non ce n'è uno in grado di muovere le folle. Non sono personaggi attraenti, sono bravi in bicicletta ma la gente non si infiamma per loro".

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Alla fine brindano

Failli e Di Luca

L'aretino dell'Acqua & Sapone si aggiudica in volata l'ultima tappa della Settimana lombarda, l'abruzzese conquista la classifica finale e guida il terzetto Lpr che monopolizza il podio: "Sono in crescita, la preparazione prosegue verso il Giro". Ma il 16 l'attende la sentenza del Gui

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Danilo Di Luca, 32 anni, sul podio della Settimana Lombarda. Bettini

BERGAMO, 6 aprile 2008 - Francesco Failli ha vinto la sesta e ultima tappa della Settimana Lombarda, da Bergamo a Bergamo per 163 km. Il toscano dell’Acqua&Sapone-Mokambo, 24 anni, ha battuto allo sprint Danilo Di Luca (Lpr) e Cristiano Fumagalli (Flaminia). La vittoria finale è andata a Di Luca: il 32enne abruzzese, a parita di tempo con il compagno di squadra Paolo Savoldelli, ha prevalso per i migliori piazzamenti.

LA CRONACA - Non è stata una passerella, l’ultimo atto della corsa gestita dal gruppo sportivo Domus (che quest’anno organizzerà anche la settimana tricolore, a fine giugno). C’erano da affrontare il Colle Gallo e il Selvino, prima dello strappo di Colle Aperto nel finale, preludio al traguardo nella centralissima piazza Matteotti. Anzà, Zanasca, Rizzi e il russo Shchebelin (quest’ultimo primo sul traguardo volanta di Villa d’Alme dedicato alla memoria di Valentino Fois) hanno tentato da lontano, ma prima del Colle Aperto sono stati ripresi. Di Luca è passato primo sul Gpm e non gli sarebbe dispiaciuto abbinare alla classifica generale il successo di tappa (il secondo dopo quello di Vertova). Ma Failli, al primo successo in cinque stagioni da professionista, è uscito meglio dall’ultima curva, ha anticipato tutti ed è stato bravo a non farsi rimontare.

VERSO IL GIRO - Sul podio finale, oltre a Di Luca e Savoldelli, anche Daniele Pietropolli: un tris Lpr. Come dire che il team di Fabio Bordonali ha rispettato il pronostico che la vedeva squadra leader di questa corsa. "Siamo davvero forti - ha detto Di Luca, 32 anni, nella piazza dove vinse la sua prima grande corsa, il Lombardia 2001 -. E per me questa corsa è andata proprio come volevo. Sono all’80%, in crescita, la preparazione prosegue molto bene verso il Giro". Ora si fermerà in zona un paio di giorni per provare alcune tappe della corsa rosa.

INCOGNITA - Il programma agonistico poi prevederebbe Giro d’Oro (20 aprile), Giro del Trentino (22-25) e Gp Larciano (3 maggio): ma il condizionale è obbligatorio visto l’udienza al Gui fissata per il 16 aprile sulle presunte anomalie dei suoi profili ormonali dopo la tappa dello Zoncolan al vittorioso Giro 2007. Per quella data la superperizia dovrebbe essere pronta: la Procura antidoping del Coni ha chiesto due anni di squalifica. In caso di verdetto sfavorevole, Di Luca si appellerà al Tas: ma la partecipazione al Giro - in questo caso - sarebbe praticamente impossibile.

Gazzetta.it

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Novità per la Gran Fondo Lago Maggiore - Daniele Nardello

Novità per la sesta edizione delle Gran Fondo Lago Maggiore – Daniele Nardello, in programma il prossimo 1 giugno a cura della Società Ciclistica Cicli Ballardin di Ponte Tresa. Il classico appuntamento per i granfondisti che va in scena sulle rive del Lago Maggiore rientra nell’ambito del Campionato Italiano di gran fondo e medio fondo UDACE e nel Circuito Coppa Lombardia. La competizione che non mancherà di attirare molti cicloamatori partirà da Luino per concludersi nel centro di Germignaga e rispetto alle scorse edizioni si è arricchita di un nuovo tracciato riservato a chi è meno preparato per affrontare le difficoltà altimetriche. Il nuovo percorso di 65 chilometri va ad affiancarsi ai collaudati suggestivi e panoramici tracciati disegnati sulle strade dell’alto varesotto. Di 118 chilometri, per quanto riguarda la “medio fondo” ,con un dislivello di circa 1000 metri e le ascese di Grantola, Alpe Tedesco , Ardena e da Mesenzana a Brissago, e della “gran fondo” prevista su un tracciato di 155 chilometri, con un dislivello di circa 1700 metri, con oltre alle salite precedenti la scalata al monte Settetermini . Sono aperte le iscrizioni alla classica manifestazione cicloamatoriale del varesotto, per aderire e per maggiori informazioni sui percorsi di gara è possibile consultare il sito www.gflagomaggiore.it

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La Barloworld in partenza per il Portogallo

Parte mercoledì da Ferreira di Alentejo la 26.sima edizione della Volta ao Alentejo, gara a tappe di cinque giorni che si concluderà domenica 13 a Evora. Un altro importante test per il Team Barloworld con l’approssimarsi delle grandi gare a tappe. In questa occasione non sarà in gara Mauricio Soler (attualmente in Colombia, rientrerà in Europa in tempo per disputare il Giro del Trentino) ma la formazione guidata nell’occasione dal DS Alberto Volpi presenta comunque caratteristiche interessanti e uomini in grado di ben figurare. In particolare, nell’occasione, l’attenzione si concentra sullo spagnolo Moises Duenas (che già nella Vuelta Castilla y Leon ha dato promettenti segni di crescita), ma da seguire anche il giovane sudafricano John Lee Augustyn, generalmente a suo agio nelle gare a tappe di media difficoltà. Al loro fianco anche un Felix Cardenas voglioso di fare risultati, e i due inglesi Stephen Cumming (con già all’attivo un successo nel Giro di Calabria) e Geraint Thomas, quest’ultimo reduce dalla trionfale spedizione del quartetto britannico ai campionati del mondo su pista a Manchester. Completano l’organico del Team Barloworld il portogheese Hugo Sabido e gli italiani Francesco Bellotti e Gianpaolo Cheula Le Tappe: 1ª tappa – 9 aprile: Ferreira do Alentejo - Odemira km 195,6 2ª tappa – 10 aprile: Zambujeira do Mar - Ourique km 173 3ª tappa – 11 aprile: Nª Sr.ª das Neves - Beja (CRI) c.i. km 31 4ª tappa – 12 aprile: Fluviário de Mora - Serra S. Mamede km 183,3 5ª tappa – 13 aprile: Évora - Évora km 186,2

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California: Botero torna alla vittoria

Santiago Botero (nella foto Cyclingnews) è tornato alla vittoria: il colombiano della Rock Racing ha vinto infatti la Redlands Classic, breve corsa a tappe che si è svolta sulle strade della California. Botero ha vinto per distacco la seconda tappa e su questo successo ha gettato le basi per vincere la corsa. Le altre tappe sono state vinte dall'australiano Rory Sutherland (Health Net), dallo statunitense Jeff Louder (BMC) e dall'argentino Alejandro Borrajo (Colavita).

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Stasera a Victory, su La7, la storia di Valentino Fois

«Vita di un ciclista»: è questo il titolo del reportage che andrà in onda stasera ore 23:30 su LA7 all'interno di Victory, la nuova rubrica settimanale sportiva de LA7 condotta da Cristina Fantoni. Il servizio è dedicato alla memoria di Valentino Fois, il corridore scomparso lo scorso 28 marzo, a soli 34 anni. Le inedite immagini del trionfo di Valentino al Giro della Valle d'Aosta dilettanti 1995, quelle del terzo posto al Campionato Italiano Prof 1997 e la lunga fuga al Giro del Lazio 1999 accompagnano i ricordi di chi ha conosciuto Fois. Le parole del fratello Gianmario, del cognato Alessandro, dell'amica del cuore, la testimonianza del due volte Campione del Mondo di MTB Dario Acquaroli. Gli interrogativi su una morte ancora misteriosa... Con le sue scottanti interviste rilasciate in tempi recenti, Fois poteva dare fastidio al mondo del ciclismo? Una domanda inquietante avallata dalle parole di Silvia Facchinetti, psicologa e amica di Fois, che dichiara: «Ho incontrato in questi giorni alcuni ciclisti non professionisti: mi hanno detto che, secondo loro, Valentino è stato fatto fuori».

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Donne: la Menikini festeggia l'acuto di Marina Romoli

Nel giorno in cui si è corso in Belgio un Giro delle Fiandre segnato dal maltempo arriva una bella doppietta delle più giovani nella gara Under/Juniores di Lido di Fermo. A vincere è stata Marina Romoli che in volata ha preceduto al fotofinish la compagna di squadra Lorena Foresi. Al terzo posto la prima junior: Federica Primavera. Un successo importante che dimostra quanto stiano crescendo le giovani del Team Menikini Selle Italia Masters Colors. Dopo una fase iniziale di pianura è stata l’ultima erta a ‘fare la corsa’; sulla salita ci prova proprio Marina Romoli che prima se ne va da sola, poi rallenta agevolando il rientro di un gruppetto di inseguitrici. “E’ una bella vittoria che fa morale – dice proprio la giovane marchigiana - lungo la salita mi sono trovata da sola al comando, ma quando ho visto che arrivava un gruppetto di 10-12 atleti ho aspettato. Tra scatti e controscatti siamo arrivate al traguardo”. Lo sprint serrato sorride alla giovane Romoli, già vice campionessa mondiale juniores, che al fotofinish anticipa proprio Lorena Foresi per una scoppiettante doppietta. Davvero un ottimo risultato, da guardarsi anche in prospettiva. Al nord intanto è tempo di pensare alle tre gare olandesi, tra le quali c’è la quarta prova di Coppa del Mondo.

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Europei 2008: da oggi in rete c'è anche il blog

Si arricchisce sempre di più l’offerta dei Campionati Europei di ciclismo che da ieri possono contare anche sul blog ufficiale. Oltre al sito istituzionale della manifestazione e al periodico Il Pedale Europeo, è infatti online L’Europa a pedali. Il blog ufficiale è stato realizzato da Enrico Fonte che, oltre ad essere studente in Scienze della Comunicazione e collaboratore del settimanale Gazzetta d’Alba e di Ciclonet.it, lavora per l’ufficio stampa dei Campionati Europei. Il blog, nato per dare forma al progetto informatico del docente genovese Gianni Vercelli, vuole dare qualcosa in più, in termini comunicativi e mediatici, ad un evento che si preannuncia esaltante. L’obiettivo del “diario” europeo è quello di trascinare nell’avventura europea il maggior numero di appassionati e addetti del settore, in attesa delle gare che dal 3 al 6 luglio assegneranno i titoli continentali juniores e under 23. Costantemente sul blog verranno postate le principali novità, le indiscrezioni, le curiosità e i pronostici della competizione organizzata dall’Associazione Ciclistica Arona. Verranno anche presentati gli atleti protagonisti e le 48 federazioni aderenti all’Unione Europea del Ciclismo; e, grande sorpresa, il blog sarà arricchito dai commenti degli stessi corridori, dei ct e degli organizzatori che potranno esprimere le loro sensazioni e le loro previsioni in vista della massima competizione europea. Per rendere ancor più interessante il blog, Enrico Fonte coinvolgerà nel progetto anche i giornalisti e gli addetti stampa delle due ruote. Pertanto, l’invito è quello di collegarsi immediatamente al sito: http://blogs.sdf.unige.it/wordpressMU121/s2800020/ e di iniziare a commentare i post presenti. Buona lettura, ma soprattutto buona scrittura!

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Appuntamenti: presentato il Gp Industria e Artigianato Larciano

Questione di qualche giorno poi l’U.C. Larcianese e gli sportivi toscani sapranno se alla 32^ edizione del Gran Premio Industria e Artigianato-21° Trofeo Nello Bonfanti del prossimo 3 maggio ci saranno anche due maglie prestigiose, quella iridata del campione del mondo Paolo Bettini e quella tricolore del suo compagno di squadra Giovanni Visconti. Ci sono buone probabilità che tutto questo avvenga; Bruno Ferrali direttore di organizzazione della corsa assieme al nuovo presidente della Larcianese Urbano Borgioli, accolto con un cordiale applauso, sono impegnati per raggiungere un nuovo prestigioso obbiettivo per una corsa che ha sempre visto per protagonisti nomi di spicco del ciclismo italiano ed internazionale. Per il resto la corsa avrà al via i migliori campioni disponibili in quella data, a sette giorni dall’inizio del Giro d’Italia. Ci saranno tra gli altri Nibali, Bennati, Pellizotti, Bertagnolli, De Luca, Simoni, Paolini. Il 32° Gran Premio di Larciano è stato presentato come sempre a Villa Rospigliosi a Lamporecchio, alla presenza di molti ospiti. Il tracciato rimane quello di sempre, e costituisce come hanno detto Alfredo Martini ed il commissario tecnico Franco Ballerini, una garanzia assoluta di successo con un primo passaggio da San Baronto dal versante di Vinci ed i quattro successivi da quello di Lamporecchio. La corsa sarà legata anche quest’anno al mondo della scuola e segnatamente all’Istituto Comprensivo Superiore Francesco Ferrucci di Larciano, con lo svolgimento tre giorni prima della corsa, il 30 aprile, della “Biciclettata” mentre sarà importante l’apporto delle istituzioni con la Regione Toscana, la Provincia di Pistoia ed il Comune di Larciano come ha confermato il sindaco Roberta Beneforti che ha voluto nella circostanza premiare il campione italiano Giovanni Visconti, che ha scelto proprio quel comune per la sua nuova residenza. Tra gli sponsor principali definiti anche amici dell’Uc Larcianese, la Neri Sottoli Sottaceti, il Credito Cooperativo Valdinievole, Edilvibranti, Coop Larciano, Miranda Eternal, Tranceria Luca, Big Time Givers, Monti Lepanto, TDA. Infine assegnato il premio Nello Bonfanti alla memoria di colui che fu il fondatore della società e portò il grande ciclismo a Larciano (diversi degli attuali dirigenti erano allora dei ragazzini). La scelta per l’edizione 2008 a Mario Prece, romano, classe 1923, già commissario internazionale, componente della commissione tecnica della Lega Professionisti, direttore di organizzazione di gare professionistiche, in una parola un personaggio che ha dedicato la vita al ciclismo e che meritava tale importante riconoscimento.

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ProTour: Greipel resta leader della classifica

All'indomani del Giro delle Fiandre, il tedesco André Greipel conserva la maglia di leader della classifica ProTour, mentre il belga Stijn Devolder è salito al secondo posto. Tra le squadre, al comando c'è la Française des Jeux. Quanto valga in realtà questa classifica lo sapete bene... Classifica individuale 1 GREIPEL André - High Road 62 2 DEVOLDER Stijn - Quick Step 50 3 NUYENS Nick - Cofidis 40 4 ROJAS GIL Jose Joaquin - Caisse d'Epargne 38 5 FLECHA GIANNONI Juan Antonio - Rabobank 35 6 BALLAN Alessandro - Lampre 30 7 DELAGE Mickaël - Francaise Des Jeux 30 8 BUFFAZ Mickaël - Cofidis 25 9 HINCAPIE George - High Road 25 10 BENITEZ ROMAN Jose Alberto - Saunier Duval-Scott 21 11 POZZATO Filippo - Liquigas 20 12 ARVESEN Kurt-Asle - Team CSC 15 13 CARLSTRÖM Kjell - Liquigas 15 14 SANCHEZ GIL Luis Leon - Caisse d'Epargne 10 15 VAN AVERMAET Greg - Silence-Lotto 10 16 RENSHAW Mark - Crédit Agricole 7 17 SPILAK Simon - Lampre 5 18 BROWN Graeme - Rabobank 4 19 FÖRSTER Robert - Gerolsteiner 2 20 JOHANSEN Allan - Team CSC 2 21 O'GRADY Stuart - Team CSC 2 22 HAYMAN Mathew - Rabobank 1 Classifica a squadre 1 Française Des Jeux 33 2 Silence-Lotto 32 3 Cofidis, le Crédit par Téléphone 29 4 High Road 29 5 Quick Step 28 6 Liquigas 28 7 Team CSC 27 8 Astana 25 9 Rabobank 23 10 Saunier Duval-Scott 22 11 Caisse d'Epargne 22 12 Euskaltel-Euskadi 16 13 Lampre 16 14 Ag2r-La Mondiale 12 15 Team Milram 12 16 Crédit Agricole 6 17 Gerolsteiner 5 18 Bouygues Telecom 2 Classifica per nazioni 1 Espagne 104 2 Belgique 100 3 Allemagne 64 4 France 55 5 Italie 50 6 Etats-Unis 25 7 Finlande 15 8 Norvège 15 9 Australie 14 10 Slovénie 5 10 Danemark 2

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Presentato il Giro di Toscana, premiati Martini e Ballerini

Storia, prestigio e grandi campioni sono patrimonio del Giro della Toscana professionisti affidato anche per la prossima edizione, la n°81 della sua storia iniziata nel 1923, all’organizzazione del Comitato Sportivo Città di Arezzo presieduto da Amos Tarquini. La classica in programma domenica 4 maggio partirà da Sansepolcro come nel 2007, per concludersi a Rigutino di fronte all’Hotel Planet dopo 200 chilometri. Nella prima parte della corsa, in Val Tiberina e nel Parco del Casentino, le salite del Valico dello Spino e della Scarpaccia, quindi il resto della gara in pianura con il solo strappo nella zona di Cortona a una quindicina di chilometri dall’arrivo. Al “Toscana 2008” come il giorno prima a Larciano nel Gran Premio Industria e Artigianato, la grande speranza è di avere al via la maglia del campione del mondo Paolo Bettini e quella tricolore di Giovanni Visconti, da aggiungere a quelle dei vari Bennati, Di Luca, Nibali, primo l’anno scorso sotto la pioggia nel centro di Arezzo, Napolitano, Simoni, Bertolini, Paolini, e di altri tre aretini, Nocentini, Capecchi, Failli. Il Giro della Toscana si avvale del contributo del Comune di Sansepolcro, della Comunità Montana del Casentino, della Provincia di Arezzo, della Regione Toscana e dei comuni di Pieve S.Stefano, Arezzo, Cortona, mentre tra i maggiori sostenitori della gara ci sono il Consorzio Arco Costruzioni, Banca Toscana, Rosini Impianti, Hotel Planet. La cerimonia di presentazione della corsa con la presenza di numerose autorità e personaggi, svoltasi presso l’Auditorium della sezione aretina degli arbitri della Figc nei locali sottostanti lo Stadio di Arezzo, è stata l’occasione da parte del Comitato Organizzatore per la consegna di due premi speciali. Ad Alfredo Martini, impareggiabile maestro di questo sport è stata consegnata “La Pantera” mentre il “Leone” è stato ricevuto dal C.T. della nazionale azzurra Franco Ballerini, a ricordo delle due imprese nella Parigi-Roubaix. A consegnare quest’ultimo riconoscimento, il cavaliere Stefano Del Tongo per i cui colori Ballerini ha gareggiato ai tempi in cui il capitano della formazione aretina era Giuseppe Saronni.

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East Java, vittoria finale dell'iraniano Mizbani

L'iraniano Ghader Mizbani, portacolori della formazione Tabriz Petrochemical Team, ha vinto il Tour of East Java, corsa a tappe indonesiana ddi categoria 2.2. Quello della formazione iraniana è stato un autentico trionfo, visto che sul podio sono saliti anche Askari e Kazemi. Classifica finale 1 Ghader Mizbani (Irn) Tabriz Petrochemical Team 3.16.06 2 Hossein Askari (Irn) Tabriz Petrochemical Team 0.40 3 Ahad Kazemi (Irn) Tabriz Petrochemical Team 4 Jai Crawford (Aus) Trek - Marco Polo Cycling Team 1.46 5 Tonton Susanto (Ina) Letua Cycling Team 4.42

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Mallorca: successo del tedesco Dirk Muller

Vincendo per distacco l'ultima tappa che si è conclusa a Palma de Mallorca, il tedesco Dirk Muller ha conquistato la vittoria finale nel Cinturon a Mallorca, corsa a tappe di categoria 2.2. Il portacolori del Team Sparkasse ha preceduto il giovane Jorg Lehmann del Team Ista e il dilettante spagnolo Ospina Saavedra.

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Rennes: Khalilov esalta la Ceramica Flaminia

Festa grande in casa Ceramica Flaminia - Bossini Docce: l'ucraino Mikhailo Khalilov ha infatti vinto per distacco il Gp de Rennes, prova in linea di categoria 1.1 che di è disputata sulle strade della capitale della Bretagna. Khalilov, protagonista con i compagni di squadra di una gara d'attacco, ha messo a segno la stoccata vincente nel finale di corsa. Alle sue spalle, il francese Jimmy Casper ha vinto la volata del gruppo degli inseguito precedendo il bielorusso Hutarovich. "E' stata una gara perfetta per noi - ha raccontato Pino Petito dall'ammiraglia - Khalilov e Biondo a sessanta chilometri dall'arrivo erano già in fuga con due avversari. Poi sono stati perfetti nel finale. Khalilov è tornato al successo dopo un anno in cui aveva sfiorato più volte la vittoria. Tutta la squadra e' contentissima per questo nostro prezioso compagno di lavoro. Se lo meritava proprio!". Il team Flaminia - Bossini rimane in Francia per partecipare, da martedì a venerdì 11 aprile al Circuito de La Sarthe.

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Olanda: scatenati i giovani della High Road

Davvero buono il lavoro svolto finora da Bob Stapleton (a proposito, leggete l'intervista che pubblica l'ultimo numero di tuttoBICI), il manager della High Road. Tanti e firmati da giovani talenti i successi ottenuti fino ad ora. L'ultimo è stato firmato oggi da Tony Martin e da Adam Hansen, che si sono presentati insieme sul traguardo della Het van Mergelland, conosciuta lassù come "l'inferno". I due sono scattati nei primi chilometri della prova e hanno firmato un'impresa fantastica, presentandosi alll'arrivo con sette minuti di vantaggio sugli avversari.

Ordine d'arrivo

1. 26 GER 19850423 Martin, Tony Team High Road 4.50'17"

2. 24 AUS 19810511 Hansen, Adam Team High Road 4.50'17"

3. 46 BEL 19860606 Jacobs, Pieter Silence - Lotto 4.57'09" 6'52"

4. 184 NED 19830513 Hoogerland, Johnny Van Vliet - EBH-Elshof 4.57'09" 6'52"

5. 198 NED 19820911 Westra, Lieuwe KrolStonE Continental Team 4.57'11" 6'54"

6. 132 NED 19811103 Traksel, Bobbie Cyclingteam P3transfer - Batavus 4.57'56" 7'39"

7. 173 GER 19730505 Glasner, Bjorn Team Kuota - Senges 5.00'56" 10'39"

8. 27 CZE 19830926 Rabon, Frantisek Team High Road 5.00'58" 10'41"

9. 1 BEL 19780401 Sijmens, Nico Landbouwkrediet-Tönissteiner 5.01'16" 10'59"

10. 185 NED 19770423 Schmitz, Bram Van Vliet - EBH-Elshof 5.01'16" 10'59"

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guarda la concorrenza...

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Di Luca e Savoldelli alla scoperta delle tappe del Giro

Dopo il successo alla Settimana Lombarda, Danilo Di Luca ha cominciato il terzo ritiro di preparazione in vista dell'obiettivo Giro d'Italia. Il leader della Lpr si trova infatti a Borno, in provincia di Brescia, per testare con i compagni di team le salite lombarde della 'Corsa Rosa' 2008. Di Luca provera' l'ascesa storica del Mortirolo, inserita nell'ultima frazione del Giro con arrivo all'Aprica, e si arrampichera' anche sulle asperita' bergamasche di Monte Pora, Vivione e Presolana.

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Mondini indica la strada

"La salvezza è nella testa "

A 31 anni, da campione italiano a cronometro, ha dovuto smettere. Dopo la morte di Fois ha scritto alla Gazzetta: "Lo sport è come la fede per un monaco, e può essere pericoloso se vissuto in modo assoluto. Ma voltare pagina si può"

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Gian Paolo Mondini con la maglia di campione italiano a cronometro nel 2003. Ianuale

MILANO, 7 aprile 2008 - Otto anni da professionista, dal 1996 al 2003. Undici vittorie, compresa una tappa al Tour de France. Anche 22 mesi di squalifica per doping, "presunto doping — specifica lui — e poi scagionato". E con la maglia di campione italiano a cronometro in carica, a 31 anni (un età in cui un fondista deve ancora dare il meglio), Gian Paolo Mondini non ha più trovato una squadra ed è stato costretto a smettere di correre. Oggi è uno studente-lavoratore: studente all’Università di Psicologia di Cesena, lavoratore nell’ufficio risorse umane in un’azienda. L’altro giorno ha scritto una lettera alla "Gazzetta dello Sport" in cui, prendendo spunto dalla morte di Valentino Fois, ha scritto che "lo sport mi ha segnato... Chi cresce praticando sport, vive in una maniera quasi assoluta per questa disciplina. E' come la fede per un monaco".

Mondini, il ciclismo l’ha segnata?

"Non potevo credere di dover smettere, addirittura da campione italiano. Stupito, sconfitto. Poi ho avuto la forza di voltare pagina".

Come?

"Mi sono iscritto all’università. Non aprivo un libro di scuola dai tempi del liceo scientifico. Però avevo sempre cercato di approfondire le mie conoscenze, sportive e scientifiche. E, già da corridore, avevo capito quanto fosse importante la preparazione mentale".

Perché?

"Era il 1998. Avevano visto che, ottenuti buoni risultati, tendevo a rilassarmi. Entrai in contatto con la psicologa Graziella Dragoni. Una collaborazione che continua ancora".

Lei sostiene che lo sport è come una fede.

"Lo sport, vissuto come un assoluto, è pericoloso. Perché si perde l’equilibrio con la vita, cioè la famiglia, con se stessi, con tutto quello che non è soltanto la propria disciplina. Lo sport spinge ad avvicinare, sfiorare, raggiungere, spostare i propri limiti. Ma così facendo, spesso si esagera. Perché, ad alto livello, è la testa a fare la differenza".

Cioè?

"E' quella che ti motiva, è quella che allevia la sofferenza, è quella che sposta la soglia del dolore".

I tecnici possono fare qualcosa?

"Non sono abbastanza preparati. Più facile vietare che proporre, più facile negare che spiegare, più facile dire 'non fare' che 'fa' così perché succede questo' ".

A che punto è con gli studi?

"Mi mancano due esami e la tesi. E' stato un percorso educativo importante, e importantissimo quando ho vissuto nella comunità Incontro, per il recupero dei tossicodipendenti. Un'esperienza forte. Un problema sempre più drammatico, perché oggi coinvolge anche le famiglie dei giovanissimi, quelli fra gli 11 e i 13 anni".

Lei ha conosciuto sia Marco Pantani sia Fois.

"Con Marco ho corso un anno. Ci siamo visti per caso a Milano Marittima dopo il suo ultimo Giro d’Italia, quello del 2003. Mi disse: 'Mi hanno sconfitto, mi hanno distrutto, io non ce la faccio più'. Poi è precipitato. Irraggiungibile. Con Fois ci siamo sfiorati, ma non siamo mai stati nella stessa squadra. E comunque non mi permetto di giudicarlo".

Il ciclismo è lo sport più a rischio?

"No. Anzi, forse il meno a rischio, perché è il più controllato. Quello che mi preoccupa è la scarsa professionalità delle squadre: non sono pronte ad accogliere, far esprimere e valorizzare le risorse degli atleti".

C’è ancora chi confonde il doping con le droghe.

"Due mondi diversi, due percorsi diversi. Al doping ricorri quando vuoi dimostrare quello che non riesci, quello che non hai. Poi ti giustifichi dicendo 'lo fanno tutti' o 'mi hanno detto' o 'mi hanno dato'. Alle droghe arrivi per sentirti bene, per divertirti, per non affrontare problemi o conflitti o difficoltà o scelte".

E la depressione?

"Non è un problema legato solo al ciclismo, anzi, è stata dichiarata la malattia del secolo. E negli Stati Uniti gli antidepressivi sono i farmaci più venduti. La depressione può anche essere un importante punto di partenza: se capisci, ne esci più forte. Ma ci vorrebbe sempre qualcuno capace di indicarti la strada giusta".

Lei sa qual è la strada giusta?

"Vorrei lavorare con i più giovani, dimostrare che lo sport è un percorso formativo, spiegare che il ciclismo è un’arte. La testa e il corpo, il lavoro e i risultati, la disciplina e la gioia, e quell’attimo in cui, proprio come succede agli artisti, ci si eleva. Spiritualmente".

Gazzetta.it

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Gui: l'8 maggio si discute il caso di Fabrizio Guidi

Dopo la condanna inflitta a Giovanni Renosto - inibizione di 2 anni dal rivestire in futuro cariche o incarichi in seno al CONI, alle FSN o DSA ovvero a frequentare in Italia gli impianti sportivi, gli spazi destinati agli atleti e al personale addetto ovvero a prendere parte alle manifestazioni od eventi sportivi che si tengono sul territorio nazionale o sono organizzati dai predetti Enti sportivi - il Giudice di Ultima istanza in materia di doping del CONI, presieduto da Francesco Plotino, nell'ambito dell'inchiesta "Oil for drug" ha fissato per l'8 maggio due udienze precedentemente previste per il 16 aprile e poi rinviate, a data destinarsi, a seguito della celebrazione dell'udienza caso Di Luca. Alle 14 sarà discusso il caso Stefano Ciramini (ex ciclista), mentre alle 14.30 toccherà al caso relativo a Fabrizio Guidi (nella foto, ex ciclista). Entrambe le udienze saranno presiedute dal Vicepresidente, Luca Fiormonte.

Tuttobiciweb.it

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Liegi: cambia il finale della Doyenne

Sorridono gli attaccanti: cambia il finale della Liegi-Bastogne-Liegi e per chi insegue le cose si complicheranno. Nel dettaglio, sarà la côte de La Roche-aux-Faucons a rimpiazzare quella del Sart-Tilman, la penultima difficoltà della corsa. Si tratta di una nuova salita di cinque chilometri, a diversi gradoni, con un dislivello medio del 10% con passaggi al 18%. Un altro cambiamento, sempre nel finale: invece che scendere verso Sclessin su una larga strada a tre corsie che facilitava gli inseguimenti, i corridori in cima alla nuova salita tireranno dritto verso Seraing lungo strade strette e sinuose più adatte a chi sarà in fuga. (da «La Derniere Heure»)

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Sei Giorni delle Rose: ad inaugurarla sarà Riccardo Fogli

Dopo il grande successo dell’anno scorso, quando durante la serata finale emozionò le migliaia di persona che gremivano la tribuna, Riccardo Fogli e la sua musica torneranno al velodromo di Fiorenzuola. Sarà infatti lui ad aprire l’undicesima edizione della 6 Giorni delle Rose Internazionale (7-12 luglio), con il concerto di apertura in programma domenica 6 luglio alle 21. Una presenza di grande spessore artistico dopo Anna Oxa, che lo scorso anno apri la 6 giorni, e che si affianca alla madrina Silvia Mezzanotte e ad altri nomi che saranno svelati prima della manifestazione e comporranno il cast di “campioni” alla 6 giorni più spettacolare d’Italia. Riccardo Fogli, nato a Pontedera nel 1947, fa il suo grande ingresso nel panorama musicale italiano nel luglio del 1966, quando accetta la proposta dei Pooh, reduci da due 45 giri di successo, di entrare a far parte della band. Alle spalle aveva alcuni anni di gavetta con gli Slanders, dei quali era basso e voce solista. I primissimi anni con il nuovo gruppo, capitanato da Valerio Negrini e Roby Facchinetti, non sono semplici. Poi, nel 1968, nasce “Piccola Katy” e le porte del successo, per il gruppo, si schiudono. La strada è in discesa: seguono album come “Opera prima” e “Alessandra”, contenenti brani destinati a segnare la storia della musica italiana, da "tanta voglia di lei" a "pensiero", da "noi due nel mondo e nell’anima" a "nascerò con te". Dal 1973, con la canzone “Mondo”, Riccardo Fogli abbandona i Pooh e intraprende la carriera da solista, che tocca l’apice nel 1982 con la vittoria del Festival di Sanremo grazie alla meravigliosa “Storie di tutti i giorni”. Riccardo continua a cantare e produrre album anche nel nuovo millennio, e nel 2004 partecipa al reality show televisivo “Music Farm”, vincendolo. Nel 2005 esce il suo ultimo album, composto interamente da brani inediti, s’intitola "sono giorni migliori". Riccardo Fogli è anche uno sportivo praticante: ha corso cinque maratone, due delle quali a New York.

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Dopo una grande Lombarda, Acqua&Sapone pronta per la Gand

E’ stato un dominio quello del team Acqua & Sapone Caffè Mokambo alla Settimana Lombarda, tre vittorie di spessore che ancora una volta hanno dimostrato la forza di questa squadra. Ha iniziato Balducci al rientro dopo l’infortunio vincendo una tappa piuttosto particolare per il vento e per come è stata interpretata tatticamente, poi si sono susseguite le vittorie di Samoilau ed il giorno successivo si è ripetuto Failli alla sua prima vittoria in carriera; due vittorie quest’ultime rese ancor più importanti dal secondo classificato risultato un certo Danilo Di Luca. Adesso mercoledì prossimo la possibilità di partecipare alla Gand Wevelgem, corsa Pro Tour che ha concesso alla formazione abruzzese la wild card per essere al via, una grossa possibilità in cui la squadra è chiamata a far bene e dimostrare le proprie potenzialità. Una formazione quella che sarà schierata a Gand con le carte in regola per fare risultato, un Luca Paolini che già a La Panne ha dimostrato di avere la gamba giusta e un luogotenente del calibro di Balducci che in Belgio sa come muoversi e che sembra avere la giusta cattiveria per affrontare da protagonista la corsa. A Paolini e Balducci saranno affiancati Dario Andriotto, Alessandro Donati, Andrea Masciarelli, Andrei Kunitski e Giuseppe Palumbo guidati dal DS Bruno Cenghialta che afferma - “Questa classica ha un albo d’oro di un certo spessore, hanno vinto sempre grandi campioni e mercoledì al via ci saranno tanti corridori che vorranno vincere, la nostra squadra ha buone possibilità di far bene, hanno la giusta motivazione e la giusta cattiveria per affrontare questa corsa nel miglior modo possibile, sicuramente per essere protagonisti tatticamente non dobbiamo commettere errori”.

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Di Luca: Monte Pora, sarà una tappa importante

“Quest’inverno sembra non voler finire” hanno pensato questa mattina gli undici ciclisti del Team LPR che hanno trascorso la notte all’Albergo Venturelli di Borno, pronti per effettuare il sopralluogo della salita del Passo del Vivione, protagonista della terzultima tappa del Giro d’Italia. Ma la neve scesa in queste ultime ore a quote superiori ai 1800 metri ha impedito l’apertura “momentanea” della sbarra che blocca il transito al valico e quindi i ragazzi di Giovanni Fidanza sono stati costretti a sostituire il programma dell’uscita in bici con il test della seconda parte della tappa Legnano – Presolana Monte Pora. Tra i più attesi al sopralluogo, ovviamente, i capitani del Team LPR, Danilo Di Luca e Paolo Savoldelli (a fianco nella foto): mentre il “falco” di Rovetta queste strade le conosce molto bene, Di Luca, vincitore della passata maglia rosa, ha pedalato con una certa sorpresa, sulle strade della Valle di Scalve e dell’alta Val Seriana. Dopo un breve trasferimento in macchina da Schilpario a Dezzo, gli undici ciclisti hanno inforcato le loro De Rosa per il test, superando prima Vilminore di Scalve, e poi attraverso Teveno e Colere hanno raggiunto Castello da dove hanno affrontato “a tutta” la salita del Passo della Presolana, quasi 400 metri di dislivello in poco meno di 5 chilometri. “E’ certamente una tappa dura” ha dichiarato Paolo Savoldelli “e, anche se parrà strano, il tratto ondulato della Val di Scalve, al termine della discesa dal Vivione e prima della salita alla Presolana, potrebbe essere decisivo”. Il perché è lo stesso “falco” che lo spiega: “Tutto dipenderà dall’organizzazione che le squadre si vorranno dare in quella trentina di chilometri: ….chi si metterà a tirare?”. Una domanda a cui Fabio Bordonali, team manager del Team LPR non trova risposta: “Questa è certamente una tappa chiave e quindi sarà difficile fare strategie prima dell’inizio della gara” sottolinea il team manager “è quello che si dice un vero e proprio tappone”. Dai 1297 metri del Passo della Presolana, imbiancato per la neve caduta nella notte, i ciclisti sono scesi per quattro chilometri fino al paese di Dorga, dove, dopo una svolta a sinistra, hanno attaccato l’ultima ascesa della giornata, il Monte Pora, dove sarà posto il traguardo della tappa. Circa 7 chilometri “non impossibili” come ha commentato Danilo Di Luca “ma dopo il Vivione e la Presolana possono essere chilometri fatali”. L’abruzzese detentore della maglia rosa chiude il commento alla tappa con un lapidario: “molto dura!”. Domani riunione in Prefettura Nonostante gli impegni organizzativi di questi giorni, il presidente di Promoeventi Sport, Giovanni Bettineschi non ha voluto mancare al sopralluogo della tappa: “Purtroppo non è stato possibile accedere al Passo del Vivione perché si sta ancora lavorando per lo sgombero della neve” ha dichiarato il numero del Comitato Tappa delle frazioni bergamasche del Giro d’Italia “ma ci auguriamo che nei prossimi giorni le condizioni meteo consentano agli operatori delle amministrazioni provinciali di Bergamo e Brescia di ripulire la sede stradale, cosicché i team professionistici interessati ad un sopralluogo possano testare la salita prima dell’avvio della corsa a tappe”. Intanto procede il lavoro organizzativo che vedrà domani a mezzogiorno i dirigenti di Promoeventi Sport impegnati in Prefettura a Bergamo per la consueta riunione con tutti gli enti coinvolti nelle frazioni orobiche. La terra bergamasca verrà attraversata dai “girini” il 30 maggio con la Legnano – Presolana Monte Pora di 228 km e il giorno successivo con la penultima tappa, la Rovetta – Tirano di 224 km.

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Liquigas: Pozzato e Quinziato per una grande Gand. Franzoi ok

Buone notizie per il Team Liquigas, reduce dalla Ronde Van Vlaanderen. La botta alla rotula sinistra rimediata ieri da Enrico Franzoi nella caduta dopo una settantina di chilometri dal via, sembra non aver lasciato conseguenze: «Rispetto a ieri il gonfiore è diminuito – racconta il veneto, al primo anno in maglia verde-blu –. Questa mattina, insieme ai miei compagni, sono uscito in bici per un’ora e mezzo». La partecipazione alla Roubaix in programma domenica non sembra compromessa, come spiega il diesse Scirea: «Il fatto che già questa mattina Enrico fosse in sella è un ottimo segnale. Insieme allo staff medico ci riserveremo di valutare le sue condizioni nei prossimi giorni ma, ad ora, ci sono tutti i presupposti per vedere Franzoi in gara domenica». Intanto per Pozzato e compagni procede la campagna del Nord. Mercoledì appuntamento con la Gent-Wevelgem: «Sto bene – commenta Pippo – e l’ho dimostrato in questo inizio stagione, nonostante ieri non avessi la gamba per fare la differenza. Spero nel colpaccio alla Gent-Wevelgem anche per i miei compagni, che stanno lavorando alla grande». Insieme a Pozzato, la Liquigas potrà contare su un ottimo Manuel Quinziato (reduce da un brillante secondo posto a La Panne e protagonista al Fiandre) e sullo sprinter Francesco Chicchi. Al loro fianco la Liquigas schiererà Claudio Corioni, Mauro Da Dalto, Murilo Fischer, Aliaksandr Kuchynski e Frederik Willems.

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Tutti negativi i 75 controlli effettuati alla Parigi-Nizza

L'Agenzia francese di Lotta al Doping (AFLD) ha annunciato che tutti i 75 controlli antidoping realizzati durante la Parigi-Nizza hanno dato esito negativo. La AFLD ha effettuato 58 prelievi di urina e 17 di sangue, sollecitando fra l'altro ben ventitré analisi capillari di approfondimento. Pierre Bordry (nella foto), presidente della AFLD, ha spiegato che «alcune analisi hanno evidenziato l'assunzione di sostanze vietate, ma i campioni erano accompagnati dalle relative prescrizioni mediche. Si tratta di un risultato importante e, io credo, di un segnale dell'inversione di rotta attuata dal mondo del ciclismo professionistico».

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