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alluddha

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L'Euskadi è messa molto peggio

ho letto su Cyclingnews che, pur di restare in World Tour, la Euskaltel è pronta a infrangere l'embargo ai corridori stranieri. E infatti non ha rinnovato il contratto a Txurruka che non ha punti world tour, e lui giustamente s'è incazzato dicendo che preferisce un'Euskaltel nei professional ma con ancora tutti baschi, piuttosto che una squadra che diventi come tutte le altre.

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ho letto su Cyclingnews che, pur di restare in World Tour, la Euskaltel è pronta a infrangere l'embargo ai corridori stranieri. E infatti non ha rinnovato il contratto a Txurruka che non ha punti world tour, e lui giustamente s'è incazzato dicendo che preferisce un'Euskaltel nei professional ma con ancora tutti baschi, piuttosto che una squadra che diventi come tutte le altre.

Corridori con i punti ce ne sono davvero pochi gli altri sono stati ingaggiati della Saxo e dalla Ag2r

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Corridori con i punti ce ne sono davvero pochi gli altri sono stati ingaggiati della Saxo e dalla Ag2r

ma che poi, dico io, pur comprendendo tutti gli interessi che ci sono dietro da parte di organizzatori, Uci e squadre, ma non sarebbe tanto semplice lasciare un numero di posti World Tour "in condominio"? mi spiego meglio: al di là di una decina di top team (tipo Sky, Orica, Omega, Rabobank, Liquigas, Saxo, Movistar, ecc) che hanno effettivamente interesse a partecipare a tutte le corse del calendario, ci sono tante formazioni che potrebbero consorziarsi per disporre di una wild card comune nel circuito e smezzarsi gli inviti: ad es. Farnese-Euskaltel-Cofidis-Accent Jobs potrebbero tranquillamente dividersi le partecipazioni a gare italiane, spagnole, francesi e classiche del nord, senza essere obbligate a buttare dentro quanti più corridori a caso (purchè in possesso di punti Uci) per puntare ad un posto tutto loro nel World Tour, e poi mandare dei pipponi alle corse che non gli interessano. E ho fatto l'esempio di quattro squadre a caso, ma per ognuna delle nazioni che ho citato se ne potrebbero fare tantissimi altri. Mah...

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ma che poi, dico io, pur comprendendo tutti gli interessi che ci sono dietro da parte di organizzatori, Uci e squadre, ma non sarebbe tanto semplice lasciare un numero di posti World Tour "in condominio"? mi spiego meglio: al di là di una decina di top team (tipo Sky, Orica, Omega, Rabobank, Liquigas, Saxo, Movistar, ecc) che hanno effettivamente interesse a partecipare a tutte le corse del calendario, ci sono tante formazioni che potrebbero consorziarsi per disporre di una wild card comune nel circuito e smezzarsi gli inviti: ad es. Farnese-Euskaltel-Cofidis-Accent Jobs potrebbero tranquillamente dividersi le partecipazioni a gare italiane, spagnole, francesi e classiche del nord, senza essere obbligate a buttare dentro quanti più corridori a caso (purchè in possesso di punti Uci) per puntare ad un posto tutto loro nel World Tour, e poi mandare dei pipponi alle corse che non gli interessano. E ho fatto l'esempio di quattro squadre a caso, ma per ognuna delle nazioni che ho citato se ne potrebbero fare tantissimi altri. Mah...

:ave: :ave:

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Giusto... ma è tutta una questione di soldi? Più sono le WT più cassa fa l'UCI anche se la soluzione migliore sarebbero meno WT e più Wild Card. Pensate all'Euskatel ed all'Acqua & Sapone. La prima è andata al Giro senza nemmeno sapere dov'è l'Italia, la seconda chiude i battenti praticamente per non aver ricevuto l'invito.

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Giusto... ma è tutta una questione di soldi? Più sono le WT più cassa fa l'UCI anche se la soluzione migliore sarebbero meno WT e più Wild Card. Pensate all'Euskatel ed all'Acqua & Sapone. La prima è andata al Giro senza nemmeno sapere dov'è l'Italia, la seconda chiude i battenti praticamente per non aver ricevuto l'invito.

sì è una schifezza, ma il ragionamento che faccio non cambierebbe di una virgola gli introiti dell'Uci: le licenze sarebbero sempre 18, ma con la differenza che 8 di queste sarebbero in condominio tra più squadre. E fra l'altro, in questo modo gli organizzatori potrebbero davvero invitare tutte le squadre professional del loro paese. Esempio Italia: la Liquigas ha una licenza tutta sua; Lampre, Farnese, Acqua & Sapone, Colnago e Androni ne hanno invece una condivisa con altre 5 squadre a cui del Giro non potrebbe fregare di meno (ad es. Ag2r, Euskaltel, Cofidis, Argos e Lotto). A quel punto Rcs avrebbe cmq altri 4 posti da assegnare a formazioni tipo Coldeportes, Utensilnord, NetApp e perfino ai cinesi. Tanto, a quel punto, ci sarebbe posto per tutti. E avremmo al via solo formazioni motivate. Magari non tutte fortissime, ma motivate e utili anche dal punto di vista del marketing.

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Giusto... ma è tutta una questione di soldi? Più sono le WT più cassa fa l'UCI anche se la soluzione migliore sarebbero meno WT e più Wild Card. Pensate all'Euskatel ed all'Acqua & Sapone. La prima è andata al Giro senza nemmeno sapere dov'è l'Italia, la seconda chiude i battenti praticamente per non aver ricevuto l'invito.

sì è una schifezza, ma il ragionamento che faccio non cambierebbe di una virgola gli introiti dell'Uci: le licenze sarebbero sempre 18, ma con la differenza che 8 di queste sarebbero in condominio tra più squadre. E fra l'altro, in questo modo gli organizzatori potrebbero davvero invitare tutte le squadre professional del loro paese. Esempio Italia: la Liquigas ha una licenza tutta sua; Lampre, Farnese, Acqua & Sapone, Colnago e Androni ne hanno invece una condivisa con altre 5 squadre a cui del Giro non potrebbe fregare di meno (ad es. Ag2r, Euskaltel, Cofidis, Argos e Lotto). A quel punto Rcs avrebbe cmq altri 4 posti da assegnare a formazioni tipo Coldeportes, Utensilnord, NetApp e perfino ai cinesi. Tanto, a quel punto, ci sarebbe posto per tutti. E avremmo al via solo formazioni motivate. Magari non tutte fortissime, ma motivate e utili anche dal punto di vista del marketing.

Vi ricordo che lo scorso anno l'Euskaltel ha portato al Giro Anton e Nieve che hanno vinto le due tappe più dure e il secondo è entrato anche nei 10 in classifica generale; inoltre sarà molto probabile che il prossimo anno sarà ai nastri di partenza il capitano, Samuel Sanchez. Sicuramente queste due volte sono più l'eccezione che la regola, ma resta il fatto che in Italia, essendo un paese ricco di salite, loro si sanno muovere bene.

Inoltre l'Ag2r porta sempre il proprio uomo migliore in salita, Gadret (più per scelta del corridore che per scelta della squadra eh), che ha fatto 3° (o 4° se volete) nel 2011 ed ha vinto anche una tappa. Quindi non direi che sono due squadre che si disinteressano del Giro (la prima un po' si, però porta sempre attaccanti che animano le fughe) e che non danno spettacolo, sicuramente non portano la miglior formazione possibile ma chi è che lo fa? Inoltre, almeno secondo me, un'Euskaltel limitata (dal punto di vista dell'organico) è comunque migliore di squadre come la Utensilnord e la Champion System.

Per il ragionamento sono d'accordissimo con te, smec, volevo solo farti (/vi) notare che l'Euskaltel e la Ag2r non possono essere messe a paro, almeno dal punto di vista della possibilità di animare la corsa (con attacchi, vittorie e piazzamenti), con squadre come la Argos e la Lotto :smilie_daumenpos:

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forse ancora più semplice sarebbe:

8 squadre world tour, e 12 wild card

le prime 4 wild card vengono attribuite (a chi le richiede) in base alla classifica dell'anno precedente

le ultime 8 in base al volere degli organizzatori

i punti vanno assegnati alla squadra e non al corridore

in questo modo ci sarebbe lotta per la classifica a squadre e lotta per i piazzamenti in tutte le corse per rientrare nelle migliori 12

le migliori 12 squadre avrebbero in ogni caso la possibilità di partecipare a qualsiasi corsa.

ci sarebbe molto spazio per le squadre che puntano alle vittorie di tappa e che movimenterebbero le corse

verrebbero quasi eliminate le squadre senza motivazioni, sia perchè le motivazioni di entrare in top12 ce le hanno, sia perchè non sono obbligate a partecipare (se non sono tra le prime 8)

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Vi ricordo che lo scorso anno l'Euskaltel ha portato al Giro Anton e Nieve che hanno vinto le due tappe più dure e il secondo è entrato anche nei 10 in classifica generale; inoltre sarà molto probabile che il prossimo anno sarà ai nastri di partenza il capitano, Samuel Sanchez. Sicuramente queste due volte sono più l'eccezione che la regola, ma resta il fatto che in Italia, essendo un paese ricco di salite, loro si sanno muovere bene.Inoltre l'Ag2r porta sempre il proprio uomo migliore in salita, Gadret (più per scelta del corridore che per scelta della squadra eh), che ha fatto 3° (o 4° se volete) nel 2011 ed ha vinto anche una tappa. Quindi non direi che sono due squadre che si disinteressano del Giro (la prima un po' si, però porta sempre attaccanti che animano le fughe) e che non danno spettacolo, sicuramente non portano la miglior formazione possibile ma chi è che lo fa? Inoltre, almeno secondo me, un'Euskaltel limitata (dal punto di vista dell'organico) è comunque migliore di squadre come la Utensilnord e la Champion System.Per il ragionamento sono d'accordissimo con te, smec, volevo solo farti (/vi) notare che l'Euskaltel e la Ag2r non possono essere messe a paro, almeno dal punto di vista della possibilità di animare la corsa (con attacchi, vittorie e piazzamenti), con squadre come la Argos e la Lotto :smilie_daumenpos:

Sì in effetti non ho scelto proprio le squadre più giuste per l'esempio, ma appunto quello che contava era il concetto. E cmq la dirigenza Euskaltel, al di là di avere mandato Anton e Nieve negli ultimi anni, ha sempre detto di fare il Giro solo perchè obbligata, essendo la Vuelta (per ovvie ragioni) e il Tour (per altrettanto ovvie ragioni €€€€€€€€€) gli unici grandi giri a cui è interessata a partecipare e che sarebbe in grado di sostenere. Infatti se non sbaglio nel 2009 o nel 2010, pur essendo Pro Tour, aveva ottenuto di non correre il Giro e lo scorso anno ci aveva provato un'altra volta, ma era stata costretta non so se dagli organizzatoriì - più probabile - dall'Uci.

Sul discorso che, da un punto di vista strettamente tecnico, squadre come Utensilnord o Miche non varrebbero cmq un'Euskaltel di terze linee ti dò ragione, ma il discorso è che se queste squadre non hanno la vetrina del Giro spariscono, e con loro alla lunga muore il ciclismo italiano. E' vero che rispetto a 10-15 anni è diventato uno sport globale e non si può più tornare indietro, ma qualcosa per contenere un po' la tendenza va cmq fatta, anche perchè oggi il ciclismo andrà anche di moda in Australia, Gran Bretagna o Corea, ma i paesi dove è radicato restano i 3-4 di sempre e non si può buttare nel cesso cent'anni di tradizione. Altrimenti un domani salta fuori che i vari emiri e le multinazionali anglosassoni si stufano di buttare soldi nel giocattolo, e nel frattempo abbiamo distrutto i movimenti nei paesi tradizionali.

Dall'altra parte, però, lo stesso Giro d'Italia per competere con le altre grandi corse deve vendersi all'estero, e quindi ecco perchè può cmq avere senso la presenza delle varie NetApp, Champion System e Mtn. E secondo me l'unico modo per far convivere la tutela delle squadre italiane e i legittimi interessi di Rcs è quello delle licenze condivise.

ufficiale, rujano alla vacansoleil.

allora è ufficiale anche che Rujano è ormai un ex corridore. Quello appena inizia a vedere un po' di soldi smette di allenarsi, basta vedere i risultati che ha ottenuto in Quick Step e Caisse d'Epargne.

Secondo me il sistema 18 WT + x WC è buono per tutte le corse tranne per i GT dove 4 WC sono davvero poche.

La proposta di Spino di ridurre drasticamente le licenze sarebbe naturalmente la più sensata, ma purtroppo si scontra con la logica dell'Uci che è basata semplicemente sul far cassa ed è per questo che, secondo me, sarebbe più realistico un sistema che mantiene le attuali 18 licenze ma concedendone alcune un comproprietà. Quanto al fatto che 4 Wc per i GT sono poche, è assolutamente vero e il paradosso, se ci si pensa, è che teoricamente il Pro Tour era nato proprio per difendere Giro e Vuelta dallo strapotere del Tour, perchè le grandi squadre o non venivano proprio o portavano delle pippe. Però ora che sono obbligate a venire, anche se rispetto a 10 anni fa il livello medio dei partecipanti si è sicuramente alzato, tante portano cmq le seconde linee, e in compenso abbiamo ammazzato un sacco di squadre italiane. Con il risultato che i nostri corridori si riducono di numero, e anche quelli più forti magari vanno a fare i gregari di lusso all'estero anzichè fare i capitani da noi, e fanno la fine di Ballan.

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Sì in effetti non ho scelto proprio le squadre più giuste per l'esempio, ma appunto quello che contava era il concetto. E cmq la dirigenza Euskaltel, al di là di avere mandato Anton e Nieve negli ultimi anni, ha sempre detto di fare il Giro solo perchè obbligata, essendo la Vuelta (per ovvie ragioni) e il Tour (per altrettanto ovvie ragioni €€€€€€€€€) gli unici grandi giri a cui è interessata a partecipare e che sarebbe in grado di sostenere. Infatti se non sbaglio nel 2009 o nel 2010, pur essendo Pro Tour, aveva ottenuto di non correre il Giro e lo scorso anno ci aveva provato un'altra volta, ma era stata costretta non so se dagli organizzatoriì - più probabile - dall'Uci.

Sul discorso che, da un punto di vista strettamente tecnico, squadre come Utensilnord o Miche non varrebbero cmq un'Euskaltel di terze linee ti dò ragione, ma il discorso è che se queste squadre non hanno la vetrina del Giro spariscono, e con loro alla lunga muore il ciclismo italiano. E' vero che rispetto a 10-15 anni è diventato uno sport globale e non si può più tornare indietro, ma qualcosa per contenere un po' la tendenza va cmq fatta, anche perchè oggi il ciclismo andrà anche di moda in Australia, Gran Bretagna o Corea, ma i paesi dove è radicato restano i 3-4 di sempre e non si può buttare nel cesso cent'anni di tradizione. Altrimenti un domani salta fuori che i vari emiri e le multinazionali anglosassoni si stufano di buttare soldi nel giocattolo, e nel frattempo abbiamo distrutto i movimenti nei paesi tradizionali.

Dall'altra parte, però, lo stesso Giro d'Italia per competere con le altre grandi corse deve vendersi all'estero, e quindi ecco perchè può cmq avere senso la presenza delle varie NetApp, Champion System e Mtn. E secondo me l'unico modo per far convivere la tutela delle squadre italiane e i legittimi interessi di Rcs è quello delle licenze condivise.

Infatti era proprio quello che intendevo dire :smilie_daumenpos:

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  • 2 weeks later...

Non esageriamo ora gli unici due forti sono Amets e Arroyo, gli altri son pipponi. Comunque da notare la strategia ad minchiam della Lampre praticamente ha tanti mezzi corridori eccetto Pozzato, che sarà ben assistito sul pavé :giur: e Scarponi. La Cannondale è una squadra di merda, davvero scarsa ha solo Sagan, Moser e Viviani.

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