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[UCI Europe Tour] - Giro di Padania


Bruseghin94

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A parte che non è a fini politici, ma se in Spagna esiste il giro di Catalogna, la vuelta a Murcia, il giro dei Paesi Baschi ecc e in Italia abbiamo il giro di Sicilia, di Sardegna, dell'Emilia, dell'Appennino, del Lazio, del Piemonte, di Lombardia ecc. non vedo perché debba essere vietato quello di Padania. E ve lo dice uno che vota dall'altra parte. A me sembra tutta stucchevole retorica.

A parte che è organizzata da parlamentari (ed anche europarlamentari) della Lega Nord, che usa come testimonial cardine un politico (mi vergogno a definirlo tale ma tale è, visto che l'hanno votato) figlio del leader del movimento politico in questione, che è un evento dichiaratamente a contorno di una delle manifestazioni politiche cardine di quel partito, ossia della raccolta dell'ampolla dell'acqua del Po. Senza contare che alla base di tutto ci sono le dichiarazioni dell'Umberto del settembre dell'anno scorso (fonte delle dichiarazioni di Bossi: http://archiviostorico.corriere.it/2010/settembre/15/Bossi_patron_Voglio_Giro_Padania_co_9_100915009.shtml ). Poi l'appoggio dell'Alfredo Binda (che ci mette il nome e poco più, giusto per darle una parvenza di credibilità sportiva. Aiuto che danno vista la vicinanza con il movimento dei Ciclisti Padani.). Senza contare che il Giro di Padania non prende soldi dagli sponsor ma le spese sono tutte a carico degli organizzatori (e non dell'Alfredo Binda).

Il Giro dei Paesi Baschi è organizzato da El Diario Vasco, che è un giornale filo-nazionale e ben nulla centra con partiti (soprattutto col movimento basco).

Il Giro di Catalogna è organizzato dall'Unió Esportiva de Sants, ossia una polisportiva che ha anche una squadra di ciclismo dilettantistico.

Tutte le altre corse sono organizzate o da giornali (come il Lombardia, il Piemonte) o da polisportve/gruppi sportivi (come il GS Emilia che organizza sia il Giro dell'Emilia che quello di Sardegna).

Hai sparato nomi a caso senza cognizione alcuna, non capendo che il problema non è il nome. Possono chiamarlo Giro della Padania o Monviso-Montecchio Maggiore ma resta comunque una corsa politica organizzata al solo fine propagandistico (poi il nome fa anche la sua parte visto che la Padania richiama a quel partito politico). Anche perché mi sembra alquanto logico richiamare nel nome la zona dove si corre, ed è sempre stato così nella storia del Ciclismo (e dello sport in generale).

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  • Amministratori

Ma il problema quindi qual è? La regione? Non si può fare una corsa del nord italia per l'esistenza di un partito politico che vuole valorizzare il nord italia?

Che poi ora che ci penso, nel World Tour c'è una corsa quest anno come il giro di Pechino promossa da un governo (quello Cinese) che sappiamo tutti quale concetto abbia dei diritti umani... però a quanto pare il problema è questa corsa

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Ma il problema quindi qual è? La regione? Non si può fare una corsa del nord italia per l'esistenza di un partito politico che vuole valorizzare il nord italia?

Che poi ora che ci penso, nel World Tour c'è una corsa quest anno come il giro di Pechino promossa da un governo (quello Cinese) che sappiamo tutti quale concetto abbia dei diritti umani... però a quanto pare il problema è questa corsa

Il problema è che questa corsa è nata col fine di propaganda politico. E l'ha detto chiaramente anche chi la organizza.

Poi tu che ne sai della mia opinione sulla corsa cinese? Ci ho mai parlato con te? Io penso che anche per la corsa cinese l'UCI non doveva accettare. Ma quando ci sono di messo i soldi (visto che il World Tour funziona così) gli ideali vengono spesso meno (purtroppo). Pensa un po che se fosse per me non avrei manco fatto le Olimpiadi a Pechino o giocato le Supercoppe in Cina.

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A parte che è organizzata da parlamentari (ed anche europarlamentari) della Lega Nord, che usa come testimonial cardine un politico (mi vergogno a definirlo tale ma tale è, visto che l'hanno votato) figlio del leader del movimento politico in questione, che è un evento dichiaratamente a contorno di una delle manifestazioni politiche cardine di quel partito, ossia della raccolta dell'ampolla dell'acqua del Po. Senza contare che alla base di tutto ci sono le dichiarazioni dell'Umberto del settembre dell'anno scorso (fonte delle dichiarazioni di Bossi: http://archiviostorico.corriere.it/2010/settembre/15/Bossi_patron_Voglio_Giro_Padania_co_9_100915009.shtml ). Poi l'appoggio dell'Alfredo Binda (che ci mette il nome e poco più, giusto per darle una parvenza di credibilità sportiva. Aiuto che danno vista la vicinanza con il movimento dei Ciclisti Padani.). Senza contare che il Giro di Padania non prende soldi dagli sponsor ma le spese sono tutte a carico degli organizzatori (e non dell'Alfredo Binda).

Il Giro dei Paesi Baschi è organizzato da El Diario Vasco, che è un giornale filo-nazionale e ben nulla centra con partiti (soprattutto col movimento basco).

Il Giro di Catalogna è organizzato dall'Unió Esportiva de Sants, ossia una polisportiva che ha anche una squadra di ciclismo dilettantistico.

Tutte le altre corse sono organizzate o da giornali (come il Lombardia, il Piemonte) o da polisportve/gruppi sportivi (come il GS Emilia che organizza sia il Giro dell'Emilia che quello di Sardegna).

Hai sparato nomi a caso senza cognizione alcuna, non capendo che il problema non è il nome. Possono chiamarlo Giro della Padania o Monviso-Montecchio Maggiore ma resta comunque una corsa politica organizzata al solo fine propagandistico (poi il nome fa anche la sua parte visto che la Padania richiama a quel partito politico). Anche perché mi sembra alquanto logico richiamare nel nome la zona dove si corre, ed è sempre stato così nella storia del Ciclismo (e dello sport in generale).

Ma a mio avviso è una logica conseguenza del movimento leghista il giro di Padania. Non so se sei già stato a vedere il giro di Lombardia, o se hai mai fatto caso alle innumerevoli bandiere con la stella alpina. Il ciclismo ha una sua dote particolare di unire i nazionalismi in maniera non violenta. Basta vedere i Baschi, i fiamminghi, per citare solo i più famosi. Il ciclismo è innegabilmente legato alla terra come ai sentimenti e all'uomo. Questi sono l'humus per movimenti simili. Che se poi non sfociano in alcunché cambia poco. Quando ha vinto Bertogliatti al Tour, indossando la maglia, "tutti" i ticinesi si sentivano più ticinesi. La grossa differenza tra i baschi, i fiamminghi e i "padani" (permettetemi le virgolette) è che questi ultimi non sono ne nazione ne popolo. Non hanno storia, non hanno una loro corsa. Il giro di Lombardia hanno provato a farlo loro, ma non è la medesima cosa, quindi il giro di padania era necessario. Questo come la partecipazione di De Sfroos a Sanremo sono opera loro. Volontaria o costretta che sia la scelta, pur non condividendo il loro movimento e il loro sostegno al Berlusconi o al trota di turno, a mio avviso non è un problema l'intrusione di questa politica nello sport.

Certo, per certi versi rappresentano il fallimento della democrazia, la politica di emozioni non è razionale ed è, perciò, fallimentare per definizione. Quello che va a finire al Giro di Padania però non sono le sparate sui "negar" o le politiche anti-immigratorie o filo-berlusconiste che siano. Quello che va a finire nel giro di Padania non è lo sporco della politica. È una sorta di malinteso senso di autodeterminazione. E quindi va legittimato a priori, stando alla mia, opinabilissima, opinione.

La politica può invadere lo sport? Per me si. Quale sport ne è immune? Dal presunto storpiamento dell'inno, al rifiuto di convocare giocatori naturalizzati nelle nazionali, passando per i saluti fascisti di Di Canio, ai tatuaggi comunisti di Chevanton. Dagli striscioni negli stadi ai cori. Dalle bandiere esposte da qualsiasi sportivo al termine di qualsiasi corsa. Da Cavic, squalificato a mio modo di vedere ingiustamente, ai pugni chiusi di Smith e Carlos. Senza contare Mandela e i suoi giocatori di football o dei derby scozzesi vissuti dagli Irlandesi. Lo sport è anche politica per quello che comporta. Non ne può scappare. Ma parlavamo di organizzazioni? Olimpiadi a Pechino, Berlino, Garmisch e Cortina, mondiali delle due coree? e sono solo i primi esempi che mi saltano in mente.

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  • Amministratori

Il problema è che questa corsa è nata col fine di propaganda politico. E l'ha detto chiaramente anche chi la organizza.

Poi tu che ne sai della mia opinione sulla corsa cinese? Ci ho mai parlato con te? Io penso che anche per la corsa cinese l'UCI non doveva accettare. Ma quando ci sono di messo i soldi (visto che il World Tour funziona così) gli ideali vengono spesso meno (purtroppo). Pensa un po che se fosse per me non avrei manco fatto le Olimpiadi a Pechino o giocato le Supercoppe in Cina.

Appunto però nessuno se ne è lamentato mentre per questo giro si spendono le manifestazioni.

Io guardo la cosa come positiva: è una corsa in più in Italia con una startlist che almeno ora è di livello. Se poi decidiamo che un partito politico non può fare da organizzatore di una corsa (come se questa spostasse voti in maniera determinante)... organizzazione che finora tra l'altro è stata impeccabile mentre di altre (vedi campionati italiani) non si sapeva ancora se si fossero disputati o meno a pochi mesi dal via.

Questa è una corsa aperta a tutti, diverso è se fosse stato messo un "campionato nazionale" con al via solo atleti "nordici".

A me interessa lo spettacolo che viene messo in mostra, non come questo viene finanziato. A parte poi che parlando di ideali chiunque è attaccabile. Non mi sembra che RCS che ha fatto negli ultimi anni una politica di tagli, di assunzioni ai precari, e di esuberi sia l'Unicef di turno, tanto per citarne qualcuno.

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E' solo una questione di soldi ed interessi economici e politici....

...l'anno prossimo vedrete che organizzazione perfetta al Giro di Paperopoli con i soldi di Paperon de Paperoni....

...poi ho sentito che volevano fare il giro della Gallia, ma che è a rischio per problemi riguardanti il doping: pare che la pozione del druido amico di Asterix e Obelix non sia rilevabile nelle urine..... :rolleyes:

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Ma a mio avviso è una logica conseguenza del movimento leghista il giro di Padania. Non so se sei già stato a vedere il giro di Lombardia, o se hai mai fatto caso alle innumerevoli bandiere con la stella alpina. Il ciclismo ha una sua dote particolare di unire i nazionalismi in maniera non violenta. Basta vedere i Baschi, i fiamminghi, per citare solo i più famosi. Il ciclismo è innegabilmente legato alla terra come ai sentimenti e all'uomo. Questi sono l'humus per movimenti simili. Che se poi non sfociano in alcunché cambia poco. Quando ha vinto Bertogliatti al Tour, indossando la maglia, "tutti" i ticinesi si sentivano più ticinesi. La grossa differenza tra i baschi, i fiamminghi e i "padani" (permettetemi le virgolette) è che questi ultimi non sono ne nazione ne popolo. Non hanno storia, non hanno una loro corsa. Il giro di Lombardia hanno provato a farlo loro, ma non è la medesima cosa, quindi il giro di padania era necessario. Questo come la partecipazione di De Sfroos a Sanremo sono opera loro. Volontaria o costretta che sia la scelta, pur non condividendo il loro movimento e il loro sostegno al Berlusconi o al trota di turno, a mio avviso non è un problema l'intrusione di questa politica nello sport. Certo, per certi versi rappresentano il fallimento della democrazia, la politica di emozioni non è razionale ed è, perciò, fallimentare per definizione. Quello che va a finire al Giro di Padania però non sono le sparate sui "negar" o le politiche anti-immigratorie o filo-berlusconiste che siano. Quello che va a finire nel giro di Padania non è lo sporco della politica. È una sorta di malinteso senso di autodeterminazione. E quindi va legittimato a priori, stando alla mia, opinabilissima, opinione.

Non sono stato a vedere il Lombardia ma mi è bastato assistere ad altre corse. Il fatto delle bandiere è una conseguenza del movimento leghista. E sinceramente delle bandiere padane, basche, fiamminghe m'importa poco, nel senso che non sono un problema. E non è vero che i padani, che tu metti tra virgolette, non sono ne nazione ne popolo. Certo, per la storia, il Nord Italia è stata sempre frammentata. Ma così com'era frammentata la Germania: nessuno nega che le varie zone tedesche abbiano la stessa cultura di base. Poi non paragoniamo Van de Sfroos al movimento leghista, dal quale il cantante è molto distante. E' come dire che i Tazenda cantavano/cantano in sardo perché sono frutto del movimento indipendentista sardo...

La politica può invadere lo sport? Per me si. Quale sport ne è immune? Dal presunto storpiamento dell'inno, al rifiuto di convocare giocatori naturalizzati nelle nazionali, passando per i saluti fascisti di Di Canio, ai tatuaggi comunisti di Chevanton. Dagli striscioni negli stadi ai cori. Dalle bandiere esposte da qualsiasi sportivo al termine di qualsiasi corsa. Da Cavic, squalificato a mio modo di vedere ingiustamente, ai pugni chiusi di Smith e Carlos. Senza contare Mandela e i suoi giocatori di football o dei derby scozzesi vissuti dagli Irlandesi. Lo sport è anche politica per quello che comporta. Non ne può scappare. Ma parlavamo di organizzazioni? Olimpiadi a Pechino, Berlino, Garmisch e Cortina, mondiali delle due coree? e sono solo i primi esempi che mi saltano in mente.

E' impossibile che la politica non invada lo sport. Sarebbe abbastanza utopico che non lo fosse. Ma questo per il fatto che la politica fa parte della sfera di ogni individuo e bene o male ne condiziona i comportamenti. E comunque lo sport è anche politica dai tempi dei Romani, almeno come passatempo per la gente per "alleviare" le difficoltà della vita. Poi ci sono i casi in cui con l'avvento del nazionalismo e dell'internazionalismo in cui la necessità di dimostrarsi migliore dell'altra Nazioni ha portato la politica ad entrare nello sport (e non solo riguardo ad organizzazioni: penso anche all'istituzione dell'atleta come appartenente alle forze militari voluta da Mussolini per creare una sorta di professionismo dei vari atleti). Senza scordare i vari presidenti federali avuti in Italia, più interessati alla poltrona o alla tessera del partito o della loggia massonica o di tutte queste cose che a fare il proprio lavoro. Perché questo succede: quando la politica diventa parte integrante (e non la sfiora come per Di Canio o le curve) dello sport c'è sempre da perdere per quest'ultimo.

Appunto però nessuno se ne è lamentato mentre per questo giro si spendono le manifestazioni.

Io guardo la cosa come positiva: è una corsa in più in Italia con una startlist che almeno ora è di livello. Se poi decidiamo che un partito politico non può fare da organizzatore di una corsa (come se questa spostasse voti in maniera determinante)... organizzazione che finora tra l'altro è stata impeccabile mentre di altre (vedi campionati italiani) non si sapeva ancora se si fossero disputati o meno a pochi mesi dal via.

Questa è una corsa aperta a tutti, diverso è se fosse stato messo un "campionato nazionale" con al via solo atleti "nordici".

A me interessa lo spettacolo che viene messo in mostra, non come questo viene finanziato. A parte poi che parlando di ideali chiunque è attaccabile. Non mi sembra che RCS che ha fatto negli ultimi anni una politica di tagli, di assunzioni ai precari, e di esuberi sia l'Unicef di turno, tanto per citarne qualcuno.

Il problema è l'usare lo sport come campagna elettorale. Se il Parlamentare Tizio del Partito Y avesse usato i propri soldi non per creare "la Nostra Corsa", come la Lega la chiama, ma per far rivivere la Milano-Torino (o creare una corsa ex-novo) per pura passione e non allo scopo (primario od unico) di guadagnare % di voti, non avrei nulla da ridire, anzi ben venga. Non avrei avuto nulla da ridire neanche se non avessero sbandierato ai 4 venti il loro unico intento.

Le politiche di RCS sono un'altra cosa. Una politica di tagli, di assunzioni ai precari e di esuberi: tutte cose che sono legittimati a fare (gli ideali al massimo dovrebbero attaccare la legge che permette ciò non chi l'applica).

Detto ciò abbandono questo topic. Godetevi questa corsa.

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Secondo me non c'è nulla di male se un partito politico organizza una corsa ciclistica, anzi benvenga.

Il problema è poi quando nascono queste lotte causate dall'opposizione.

Non c'è nulla di male se organizza una corsa ciclistica, il problema è quando la organizza per fare della propaganda, per di più dichiarandolo apertamente, caso mai sorgessero dei dubbi.

Tra l'altro il riferimento ad altre corse che si svolgono in regioni tipo Paesi Baschi sono abbastanza campate per aria, così come il riferimento alla Route du Sud, che è arrivata a quella denominazione per il progressivo ampliarsi della zona interessata dalla corsa (che infatti si chiamava Tour du Tarn e poi Tour de Midi-Pyrenées).

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  • Amministratori

Io penso a godermi la corsa, se poi uno vuole fare una corsa ex novo non ci trovo niente di male. Chi organizza una corsa ha il diritto sacrosanto di passare dove mi pare.

La propaganda la fa chi organizza, ma la fa altrettanto il sindaco che per farsi pubblicità vieta il passaggio nel territorio comunale. Dovrebbero vederla come quello che è: una corsa ciclistica. Sempre una in più che una in meno, dell'organizzatore non me ne frega nulla. Tanto nessuno lo fa per puro spirito, nemmeno RCS ma per giro di soldi. E vedere qualche big in più in italia in cambio di propaganda mi pare un prezzo ragguardevole.

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Io penso a godermi la corsa, se poi uno vuole fare una corsa ex novo non ci trovo niente di male. Chi organizza una corsa ha il diritto sacrosanto di passare dove mi pare.

La propaganda la fa chi organizza, ma la fa altrettanto il sindaco che per farsi pubblicità vieta il passaggio nel territorio comunale. Dovrebbero vederla come quello che è: una corsa ciclistica. Sempre una in più che una in meno, dell'organizzatore non me ne frega nulla. Tanto nessuno lo fa per puro spirito, nemmeno RCS ma per giro di soldi. E vedere qualche big in più in italia in cambio di propaganda mi pare un prezzo ragguardevole.

Su questo concordo in tutto..

Intanto anche oggi scontri a Savona.

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Io penso a godermi la corsa, se poi uno vuole fare una corsa ex novo non ci trovo niente di male. Chi organizza una corsa ha il diritto sacrosanto di passare dove mi pare.

La propaganda la fa chi organizza, ma la fa altrettanto il sindaco che per farsi pubblicità vieta il passaggio nel territorio comunale. Dovrebbero vederla come quello che è: una corsa ciclistica. Sempre una in più che una in meno, dell'organizzatore non me ne frega nulla. Tanto nessuno lo fa per puro spirito, nemmeno RCS ma per giro di soldi. E vedere qualche big in più in italia in cambio di propaganda mi pare un prezzo ragguardevole.

ave.gifave.gifave.gifave.gifave.gif

E poi che propaganda sarà mai?????

se non iniziavate sta discussione io non lo sapevo nemmeno......

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Che poi parliamoci chiaro chi cazzo sono questi grandi big al via? Ci sono 3 squadre Pro Tour, 3 Nazionali di cui solo l'australiana di alto livello con Goss, 9 professional e le solite continetal, al trittico c'erano squadre di più alto livello.

Sfatato questo "mito", veniamo al senso della corsa, ben venga organizzare una corsa per promuovere un territorio, per favorire il turismo o per far crescere quel determinato sport nella zona, ma a mio avviso è veramente squallido fare una manifestazione per invogliare la gente del posto a votare il partito. E come se il politico locale facesse la squadra di calcio del paese per prendere più voti alle prossime comunali, non lo fa per il territorio dunque ma per se stesso.

Sbaglia chi ferma la corsa, ma soprattutto chi attacca e aggredisce i ciclisti, perché loro sono l'ultima ruota del carro. Ma non ci si può stupire di questi avvenimenti, perché se li sono cercati e poi erano già stati annunciati da mesi.

Comunque tra il Giro di Pechino e il Giro della Padania ci sta una differenza abissale, hanno due scopi molto diversi, la Cina da diversi anni, con le Olimpiadi comprese vuol far vedere al mondo il suo grande progresso, che poi ci possa essere un regime crudele e sbagliato questo è un altro discorso.

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Sbaglia chi ferma la corsa, ma soprattutto chi attacca e aggredisce i ciclisti, perché loro sono l'ultima ruota del carro. Ma non ci si può stupire di questi avvenimenti, perché se li sono cercati e poi erano già stati annunciati da mesi.

Discorso abbastanza contraddittorio: prima dici che sbaglia chi aggredisce i ciclisti ma poi dici che "questi avvenimenti se li sono cercati". :dubbio::stelle:

Mi sembra abbastanza stupido dire i corridori si meritano tutto questo solamente perchè hanno accettato di partecipare a una corsa professionistica.

E poi ditemi che male c'è a fare una corsa territoriale.... Allora aboliamo anche il giro dei Paesi Baschi oppure chiamiamo l'Euskaltel razzisti!

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  • Amministratori

Che poi parliamoci chiaro chi cazzo sono questi grandi big al via? Ci sono 3 squadre Pro Tour, 3 Nazionali di cui solo l'australiana di alto livello con Goss, 9 professional e le solite continetal, al trittico c'erano squadre di più alto livello.

Sfatato questo "mito", veniamo al senso della corsa, ben venga organizzare una corsa per promuovere un territorio, per favorire il turismo o per far crescere quel determinato sport nella zona, ma a mio avviso è veramente squallido fare una manifestazione per invogliare la gente del posto a votare il partito. E come se il politico locale facesse la squadra di calcio del paese per prendere più voti alle prossime comunali, non lo fa per il territorio dunque ma per se stesso.

Sbaglia chi ferma la corsa, ma soprattutto chi attacca e aggredisce i ciclisti, perché loro sono l'ultima ruota del carro. Ma non ci si può stupire di questi avvenimenti, perché se li sono cercati e poi erano già stati annunciati da mesi.

Comunque tra il Giro di Pechino e il Giro della Padania ci sta una differenza abissale, hanno due scopi molto diversi, la Cina da diversi anni, con le Olimpiadi comprese vuol far vedere al mondo il suo grande progresso, che poi ci possa essere un regime crudele e sbagliato questo è un altro discorso.

Ma secondo voi una corsa fa propaganda? Ma al massimo qualche cretino voterà un partito perché organizza una corsa. Suvvia qua crediamo alle favole.

La startlist è di alto livello per una corsa 2.1. Probabilmente la più alta di livello italiano dopo le 4 gare pro Tour: Sanremo, Tirreno, Lombardia e Giro d'Italia. Battute sicuramente Settimana Lombarda (quella va bene, tra l'altro) e giro del Trentino.

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Non è assolutamente contraddittorio, ho detto che a mio avviso sbagliano ad aggredirli, ma dato che tutte le persone non la pensano come me, ci sarà anche qualcuno che agisce in questo modo perché se la son cercata, si poteva evitare.

Quando dico che se la son cercata, vuol dire che si son cercati i guai, mica dico che bisogna aggredirli? Chiaro?

I ciclisti meritano il maggior rispetto da parte di tutti, perché non hanno organizzato loro questa corsa truffa, ma essendo obbligati a partecipare dagli sponsor e dai team manager, se vogliono aggredire qualcuno dovrebbero farlo con loro, premettendo che è comunque un modo sbagliato di protestare.

Questa non è una corsa territoriale, ma una corsa partitica. E' come quando Berlusconi fa i grossi acquisti al Milan affinché i tifosi gli concedano il voto.

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La startlist è di alto livello per una corsa 2.1. Probabilmente la più alta di livello italiano dopo le 4 gare pro Tour: Sanremo, Tirreno, Lombardia e Giro d'Italia. Battute sicuramente Settimana Lombarda (quella va bene, tra l'altro) e giro del Trentino.

Assolutamente no.

Ci sta il Giro di Sardegna, la Classica Sarda, Il Trittico Lombardo (son tre corse), Montepaschi Eroica, GP Coppa degli Etruschi, Laigueglia, Giro del Friuli, Brixia Tour. Vatti a vedere le Startlist

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Ma scusate caxxo ve ne frega se la c'è dietro l'organizzazione di un partito? Allora a sto punto boicottiamo il Milan perchè è finanziato da Berlusconi, che se vogliamo ha usato o tentato di usare il Milan per fini elettorali (vedi supplica ai tifosi milanisti per votare la Moratti, acquisto di Dinho per elezioni ecc...). Mi sembra che ci sia molta molta ipocrisia dietro a tutto ciò. E' una corsa ciclistica, quelli di Savona sono dei bontemponi incivili che hanno fatto fare una figura di merda (l'ennesima) all'Italia, poco altro da dire. Ovvio che la Padania è un'invenzione politica, ma me ne fotte un caxxo a me se una corsa ciclistica si chiama Giro di Padania.

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  • Amministratori

Ma scusate caxxo ve ne frega se la c'è dietro l'organizzazione di un partito? Allora a sto punto boicottiamo il Milan perchè è finanziato da Berlusconi, che se vogliamo ha usato o tentato di usare il Milan per fini elettorali (vedi supplica ai tifosi milanisti per votare la Moratti, acquisto di Dinho per elezioni ecc...). Mi sembra che ci sia molta molta ipocrisia dietro a tutto ciò. E' una corsa ciclistica, quelli di Savona sono dei bontemponi incivili che hanno fatto fare una figura di merda (l'ennesima) all'Italia, poco altro da dire. Ovvio che la Padania è un'invenzione politica, ma me ne fotte un caxxo a me se una corsa ciclistica si chiama Giro di Padania.

Ecco appunto.

Ah la supplica dei tifosi è un gesto isolato di uno di un Milan club che è stato preso a male parole dagli altri.

Di certo questi episodi sono incivili episodi di censura perché il tentare di sabotare una corsa per farla cancellare è censura a tutti gli effetti.

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